ITMI20100530A1 - Cerniera flessibile per occhiali - Google Patents
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Description
CERNIERA FLESSIBILE PER OCCHIALI
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una cerniera per occhiali, in particolare una cosiddetta cerniera flessibile.
TECNICA ANTECEDENTE
Come noto, le cerniere per occhiali si compongono di una serie di elementi e meccanismi che consentono di montare in modo articolato le due astine laterali sulla montatura frontale degli occhiali.
Le cerniere per occhiali assumono una notevole varietà di forme, sia in base alla loro funzionalità , che all'aspetto estetico che devono conferire all'occhiale. Tra le cerniere più utilizzate oggigiorno vi sono le cosiddette cerniere flessibili.
Le cerniere flessibili sono normalmente costituite da un alloggiamento scatolare, montato su ciascuna astina, entro cui à ̈ scorrevole un cursore o carrello provvisto di una parte sporgente ad occhiello, destinata ad accoppiarsi, mediante un perno di articolazione, con una forcella femmina prevista sul musetto o sul frontale dell'occhiale. Il movimento di scorrimento del carrello nell'alloggiamento scatolare à ̈ contrastato da un elemento elastico, normalmente in forma di una o due molle elicoidali, che conferisce il cosiddetto movimento flessibile.
Esempi di cerniere flessibili tradizionali sono descritti in EP1175638 o FR2662516 a nome della stessa Richiedente. In queste cerniere, la molla elicoidale à ̈ calzata su un perno cilindrico del carrello. Il perno, da una parte, sostiene nella corretta posizione di lavoro la molla elicoidale e, dall'altro, costituisce il vincolo di estremità distale della molla elicoidale (ossia l'estremità più prossima al fondo dell'alloggiamento scatolare). L'altra estremità della molla, ossia l'estremità prossimale, à ̈ invece vincolata con un fermaglio di ritegno all'alloggiamento scatolare fisso. In questo modo, il movimento di scorrimento del carrello produce una compressione della molla che quindi conferisce la desiderata reazione elastica.
Secondo la tecnica nota, sono state già proposte anche cerniere in cui la molla elicoidale non à ̈ calzata su un perno allungato, ma à ̈ piuttosto contenuta all'interno di una cavità del corpo di carrello. Esempi di tali cerniere sono descritti in FR2741459 o nella domanda internazionale PCT/IB2009/054376.
Queste cerniere sono molto efficaci e non richiedono la presenza del delicato perno di supporto. Tuttavia, richiedono un sapiente dimensionamento per ottenere una buona guida del carrello nel suo alloggiamento ed una sufficiente resistenza torsionale/flessionale, senza tuttavia implicare ingombri eccessivi. In particolare, nei casi in cui il carrello à ̈ ottenuto come elemento ripiegato ad U (per esempio FR2741459), le due porzioni laterali del carrello devono essere sufficientemente alte e distanti da fornire rigidità , specialmente torsionale, al sistema. Nei casi in cui il corpo del carrello à ̈ pieno e presenta semplicemente una cavità per alloggiare la molla (come in PCT/IB2009/054376, ad esempio), non vi sono problemi di rigidezza, ma il corpo di carrello risulta massiccio.
In entrambi i casi, inoltre, la molla à ̈ accolta nel carrello con ampio gioco e non à ̈ guidata da superfici apposite, come nel caso del perno di supporto dei carrelli tradizionali. La molla tende quindi a muoversi anche trasversalmente durante le fasi di compressione ed estensione, ciò che provoca usura o un comportamento elastico non lineare.
DESCRIZIONE SOMMARIA DELL'INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ dunque quello di superare i problemi suaccennati, fornendo una cerniera flessibile ad elevata resistenza, in cui l'elemento elastico sia accolto libero in una cavità definita da pareti del carrello, che offra una guida sicura alla molla e che richieda il minor impiego possibile di materiale, risultando quindi anche economica.
Tale scopo viene conseguito tramite un dispositivo a cerniera avente le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1; ulteriori interessanti caratteristiche sono menzionate nelle rivendicazioni subordinate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo secondo l'invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, data a titolo di esempio ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 à ̈ una vista in alzato dei due elementi componenti la cerniera secondo l'invenzione, e precisamente il corpo fisso, con l’alloggiamento allungato formante cavità di scorrimento e rispettivamente il carrello scorrevole provvisto di mezzi a molla;
figg. 2A e 2B sono viste in prospettiva del carrello completo e rispettivamente sezionato a metà lunghezza;
fig. 3 Ã ̈ una sezione secondo la traccia III-III di fig. 1;
fig. 4A mostra la estremità di incernieramento del gruppo composto da corpo fisso e carrello scorrevole, sezionata egualmente secondo la traccia III-III di fig. 1, di cui
fig. 4B mostra, in scala ingrandita, il dettaglio C di fig. 4A;
fig. 5 Ã ̈ una vista in alzato laterale di una cerniera assemblata sull'occhiale, secondo un'altra forma d'esecuzione;
fig. 6 Ã ̈ una vista in sezione secondo la traccia VII-VII di fig. 5;
figg. 7A ed 7B sono viste, rispettivamente in prospettiva e interrotta in sezione, del tutto analoghe a quelle delle figg. 2A e rispettivamente 2B, relative alla forma d'esecuzione di fig. 5;
fig. 8A Ã ̈ una vista in prospettiva, parzialmente sezionata in modo analogo alla vista di fig. 4A, relativa alla variante di cerniera illustrata nelle figg. 5 a 7;
fig. 8B mostra, in scala ingrandita, il dettaglio A di fig. 8A; e
figg. 9A-9A mostrano, in vista prospettica, ulteriori forme di esecuzione possibili del fermaglio secondo il modello.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI PREFERITE FORME D'ESECUZIONE
Nel corso della presente descrizione si farà fondamentalmente riferimento ad uno solo dei due componenti di cui à ̈ formata una cerniera per occhiali e precisamente il componente che viene indicato convenzionalmente come "maschio", costituito dall’insieme del citato alloggiamento fisso, dotato di una cavità allungata di scorrimento, e del relativo carrello, scorrevole in detto alloggiamento.
Più precisamente, e come risulta anche nella tecnica nota, il corpo fisso 1 à ̈ un elemento scatolare, la cui cavità allungata 1a presenta una forma adatta a contenere il corpo a carrello 2 con minimo gioco, così da permetterne lo scorrimento longitudinale di precisione. Questa cavità 1a à ̈ chiusa alla sua estremità distale 1b, mentre à ̈ aperta alla sua estremità prossimale 1c, per consentire l’introduzione del carrello 2
Questo carrello 2 presenta una porzione principale 2a destinata a trovare alloggiamento nella cavità 1a del corpo scatolare 1, guidata in scorrimento dalle pareti interne della cavità 1a, da cui aggettano estremità prossimali 2b, destinate a rimanere fuori dell'alloggiamento 1, conformate come terminali con occhielli, ad assi allineati, in cui va ad innestarsi un perno 3 di articolazione della cerniera (mostrato solo nelle figure 5 e 8A).
All’interno della porzione principale del carrello 2 à ̈ alloggiato un elemento elastico, formato generalmente da una molla a spirale 4, il cui asse longitudinale coincide con l’asse longitudinale del carrello 2. Con una delle sue estremità la molla 4 prende appoggio sulla base terminale o distale del carrello 1, mentre con l’altra estremità prende appoggio su mezzi di ritegno (meglio descritti nel seguito) impegnabili con la cavità 1a.
Il componente “elastico†della cerniera (indicato solitamente come componente maschio della cerniera), costituito dal corpo scatolare 1 di alloggiamento e dal carrello 2 in esso inserito, à ̈ destinato ad essere fissato stabilmente ad uno degli elementi reciprocamente mobili dell'occhiale, tipicamente all'astina, mentre il componente contrapposto, costituito essenzialmente da una forcella (indicato solitamente come componente femmina della cerniera) à ̈ solidale al musetto del frontale o montatura delle lenti di occhiali.
Tale convenzione verrà utilizzata per maggiore chiarezza anche nel seguito, ma à ̈ inteso che i principi inventivi qui espressi possono applicarsi anche al caso di un componente elastico solidale al frontale dell'occhiale, mentre il componente contrapposto à ̈ solidale all’astina dell’occhiale.
Secondo l'invenzione, il corpo principale del carrello 2 à ̈ configurato sostanzialmente in forma di due elementi strutturali ad U, reciprocamente connessi, i cui bracci esili vanno ad interessare le zone periferiche d'angolo del carrello. In sostanza, i quattro bracci di cui sono conformate le due strutture ad U sono disposti lungo quattro direttrici longitudinali disposte su zone periferiche del carrello, sostanzialmente distanziate le une dalle altre. In questo modo, si fornisce un eccellente momento di inerzia, proporzionalmente alla dimensione in sezione dei bracci, col minimo impiego di materiale; questa configurazione à ̈ anche quella che assicura la guida di scorrimento più efficace rispetto a corrispondenti pareti di guida della cavità 1a. Più in particolare, secondo una prima forma d'esecuzione dell’invenzione, due elementi ad U 2d e 2e si sovrappongono fra di loro ruotati - intorno all'asse longitudinale - di alcuni gradi, per esempio di 50°-80°; in altre parole, le coppie di bracci dei rispettivi elementi strutturali ad U giacciono su piani fra loro ruotati, intorno all'asse longitudinale, di un angolo nell'intervallo 50°-80°. Quindi, i bracci degli elementi ad U formano barrette tra loro parallele e dislocate secondo quattro direttrici che cadono su bordi angolari del corpo di carrello 2, come apprezzabile in fig. 2B e fig. 4B.
La forma in sezione delle barrette 2d e 2e à ̈ preferibilmente rettangolare, con lati uguali (quadrata) o diversi. Secondo la forma d'esecuzione preferita illustrata nelle figg. 1-8A, la sezione delle barrette à ̈ rettangolare con uno dei lati (preferibilmente quello maggiore) orientato ortogonale all'asse radiale uscente dall'asse longitudinale del carrello. Esemplificativamente, le barrette presentano una sezione rettangolare di 4mm x 0,16 mm, quindi con un'area di ciascuna barretta in sezione dell'ordine di 0,64 mm<2>e al massimo di 0,80 mm<2>.
La distanza relativa tra le barrette 2e e 2d, vista in sezione (fig. 2B o 4B ad esempio), produce ampie aperture o sfinestrature sia ai due lati del carrello che superiormente ed inferiormente.
Le due strutture ad U sono unite in modo complanare nella zona della base terminale distale 2a del carrello e si raccordano con porzioni di connessione alle teste ad occhiello 2b.
Per produrre economicamente una tale forma del corpo di carrello, si può partire da un tradizionale carrello di lamiera piegato ad U, in cui vengono praticati due intagli longitudinali 2c contrapposti, atti a separare due coppie di barrette contrapposte. Dopo aver eseguito detto intaglio longitudinale, ciascuna delle barrette viene sottoposta a torsione, attorno al proprio asse mediano, in modo tale da disporle nel modo rappresentato in fig. 3, cioà ̈ con i lati maggiori ortogonali alle radiali uscenti dall'asse longitudinale del carrello o, in altre parole, in modo che le loro superfici interne siano tangenti ad un cerchio inscritto.
ln questo modo, tra le barrette 2d e 2e può essere accolta e ben contenuta una molla cilindrica 4, che finisce per appoggiarsi tangenzialmente sui quattro lati delle quattro barrette.
Grazie a questa disposizione risulta garantito il ritegno della molla 4 nella sua posizione assiale corretta, senza rischio di svergolamenti sotto sforzi di compressione derivanti dalla oscillazione della cerniera flessibile, come meglio descritto nel seguito.
Con questa modalità di produzione, il carrello 2 conformato ad U può essere ottenuto mediante stampaggio a freddo o tranciatura da una lastra di materiale metallico idoneo, per esempio alpacca, monel o acciaio inox. Per tale motivo, il carrello presenta una intrinseca robustezza e può essere fabbricato in gran numero di pezzi in poco tempo ed economicamente.
Secondo una configurazione preferita, e come meglio rappresentato nelle figure 4A e 4B, la cavità di alloggiamento 1a nel corpo scatolare 1 à ̈ ricavata come foro cilindrico e poi dotata di scanalature o fresature assiali 1d – in numero di quattro, cioà ̈ pari al numero delle barrette 2d, 2e – le cui dimensioni corrispondono sostanzialmente alla sezione trasversale delle barrette; pertanto, quando il corpo a carrello 2 viene infilato nella cavità 1a, ciascuna delle barrette 2d, 2e va ad impegnarsi a scorrimento con una di dette scanalatura assiali 1d. Si realizza così una guida precisa del carrello 2, alla sua introduzione nel corpo 1, ma al tempo stesso si ottiene un ritegno accurato – senza giochi e senza possibilità di rotazione reciproca – del carrello 2 entro al corpo 1.
Come già menzionato sopra, la molla 4 viene trattenuta in senso longitudinale tra la porzione di base terminale distale 2a del carrello 2 e un elemento di ritegno 5, brevemente denominato fermaglio, disposto in prossimità della zona di raccordo con le teste ad occhiello 2b.
Questo fermaglio di ritegno 5 può assumere una forma a quadripode, ossia con quattro linguette 5a distinte, orientate fra loro a 90° (fig. 1), aggettanti da una basetta di contrasto che si attesta contro l'estremità della molla 4. Le quattro linguette aggettano brevemente attraverso gli intagli laterali 2c e dalle aperture superiori ed inferiori del carrello. Le due linguette laterali, impegnandosi con gli intagli 2c, forniscono una funzione di guida longitudinale e torsionale tra il fermaglio 5 e il carrello 2. Le due linguette flessibili superiore ed inferiore fuoriescono dalle aperture superiore ed inferiore del carrello e sono destinate ad impegnarsi in corrispondenti sedi 1e della cavità 1a, in cui vanno a bloccarsi secondo una modalità di per sà ̈ nota nel settore. La flessibilità delle linguette 5a consente ad esse di richiudersi parzialmente su se stesse e consentire l'introduzione del carrello 2 nella cavità 1a, nonostante che almeno le linguette superiore ed inferiore fuoriescono dalla sagoma del carrello (come ben visibile in fig. 1) per potersi impegnare nelle sedi 1e della cavità 1a.
Nelle figg. 9A-9D sono illustrate forme alternative del fermaglio 5. In particolare, fig. 9A illustra un fermaglio provvisto di sole due linguette laterali flessibili, destinate a far presa negli incavi dell'alloggiamento 1, ed una protuberanza superiore di guida tra due barrette superiori del carrello 2. Fig. 9B illustra un fermaglio provvisto di due alette flessibili superiore ed inferiore, oltre a due brevi protuberanze laterali di impegno nelle aperture laterali 2c del carrello. Fig. 9C illustra un fermaglio analogo a quello di fig. 9B, ottenuto tuttavia con una modalità costruttiva diversa. Fig. 9D illustra un fermaglio analogo a quello di fig. 9C, ma senza l'aletta flessibile inferiore.
Nelle figg. 7A-8A à ̈ illustrata una seconda forma d'esecuzione della cerniera secondo l’invenzione. In questo caso, il carrello à ̈ conformato ancora secondo una coppia di elementi strutturali esili ad U, in cui i quattro bracci o barrette 9 tra loro paralleli e disposti, visti in sezione trasversale, ai vertici di un quadrilatero rettangolo. Le coppie di barrette appartengono quindi idealmente a strutture ad U giacenti su due piani ruotati di 90° intorno all'asse longitudinale del carrello.
In termini di fabbricazione, la piattina piegata ad U del carrello à ̈ provvista di intagli longitudinali 2c in modo da formare quattro barrette parallele 9 di sezione sostanzialmente quadrata, senza poi sottoporle ad alcuna torsione.
Le superfici interne ed esterne delle barrette 9 sono preferibilmente parallele tra loro, secondo piani tra loro perpendicolari; ossia, tutti i lati omologhi delle barrette hanno lo stesso orientamento. In questo modo il corpo a carrello 2 può essere realizzato con un costo ancora inferiore, dato che non viene eseguita la operazione di torsione di cui si à ̈ detto per la prima forma d'esecuzione.
Sebbene in questa forma d'esecuzione la sezione delle barrette sia indicata come quadrata, non si esclude che possa essere anche generalmente rettangolare con lati diversi.
L'area in sezione di ciascuna barretta, anche in questo caso à ̈ mantenuta inferiore a 0,20 mm<2>.
Secondo questa configurazione, come meglio rappresentato nelle figure 6 e 8B, la cavità di alloggiamento non à ̈ cilindrica, bensì essenzialmente rettangolare o precisamente quadrata; pertanto, quando il corpo a carrello 2 viene infilato nella cavità dell'alloggiamento 1', ciascuna delle barrette 9 va in battuta, con appoggio su due lati perpendicolari, in uno dei quattro angoli di detta cavità . Si realizza così una guida precisa del carrello 2, alla sua introduzione nell’alloggiamento del corpo 1, ma al tempo stesso si ottiene un ritegno accurato – senza giochi e senza possibilità di rotazione reciproca – del carrello 2 entro al corpo 1.
Inoltre, per ottenere che queste barrette 9 svolgano in modo corretto la loro funzione di ritegno della molla 4, esse sono provviste preferibilmente di una smussatura 9a sul loro spigolo longitudinale rivolto verso l'interno, ossia verso la molla 4 (come risulta ben evidente nelle figure 6 e 8B). Questa smussatura 9a, che realizza una superficie sostanzialmente ortogonale alla direzione radiale e quindi tangente al contorno circolare della molla 4, può avere una dimensione trasversale relativamente modesta, per esempio pari ad 1/3 della dimensione trasversale della barretta.
La molla 4 à ̈ destinata ad appoggiarsi tangenzialmente sulle quattro smussature 9a, così da essere contenute rispetto a possibili movimenti trasversali.
Infine, come si nota in fig. 1, l'imboccatura dell'alloggiamento scatolare 1 à ̈ preferibilmente conformata a V, secondo modalità di per sà ̈ note. Questa configurazione, unitamente al fatto che la doppia testa ad occhiello 2b à ̈ atta ad innestarsi in una corrispondente coppia di fenditure 1f nell'imboccatura del corpo scatolare 1 (fig. 4A), assicura un resistenza eccellente della cerniera alla torsione.
Nei disegni delle figure 5 e 8A si vede sia il componente maschio di cerniera – costituito da corpo 1 e carrello 2, assemblati – che, come già detto, à ̈ normalmente destinato ad essere montato sull’astina S degli occhiali, sia il componente femmina – costituito dalla forcella 7 – che, come già detto, à ̈ normalmente destinato ad essere montato sul musetto M del frontale o della montatura delle lenti di occhiali.
Questi due componenti sono montati l’uno sull’altro a rotazione, per mezzo di un perno o vite 3, di cui si à ̈ già detto, che attraversa gli occhielli dei terminali 2b del carrello e corrispondenti occhielli previsti nella forcella 7 a tre rebbi. Questa forcella 7 non à ̈ altro che una staffa, con rebbi o ali opportunamente sagomate a camma, che à ̈ saldata o altrimenti fissata al musetto M dell’occhiale.
La sagomatura a camma à ̈ a sua volta semplicemente costituita da una coppia di gobbe 7a e 7b, sfasate angolarmente l’una rispetto all’altra di circa 90°. Come noto, queste due gobbe sono destinate a cooperare con il profilo a V, della estremità prossimale 1c del corpo 1, per mantenere stabilmente l’astina S nella sua posizione completamente aperta o rispettivamente completamente chiusa.
Durante il funzionamento flessibile della cerniera, quando sull’astina S viene esercitata una pressione nella direzione della freccia F (in direzione di sovra-apertura), la stessa ruota attorno ad un punto di fulcro R, costituito dall’appoggio della estremità prossimale dell’astina S sulla corrispondente estremità del musetto M. Così facendo, l'alloggiamento 1 si allontana dal perno 3, provocando una trazione che tende ad estrarre il carrello 2 (vincolato al perno 3).
Poiché però il fermaglio 5 à ̈ bloccato entro detto alloggiamento 1, per effetto dell’impegno della sua aletta 5a nell’incavo 1e, ne risulta che la molla 4 viene compressa progressivamente tra l’estremità distale 2a del carrello 2 ed il fermaglio 5, fornendo la desiderata reazione elastica.
Dalla descrizione sopra riportata, dovrebbe risultare evidente la originale distribuzione del materiale costitutivo del carrello ai quattro vertici della sua forma in sezione, tale da produrre un elevato momento di inerzia - e quindi una buona resistenza a trazione, flessione e torsione - pur impiegando la quantità di materiale minore possibile ed una eccellente capacità di guida di scorrimento nell'alloggiamento scatolare.
Grazie alla configurazione a quattro barrette esili, ben dislocate lungo i bordi angolari del carrello, l'area in sezione di ciascuna barretta può essere mantenuta nell'intervallo 0,18-0,22 mm<2>, preferibilmente inferiore a 0,20 mm<2>con ciò assicurando un significativo risparmio di materiale rispetto alla tecnica nota.
S'intende comunque che l'invenzione non à ̈ limitata alle particolari configurazioni illustrate sopra, che costituiscono solo degli esempi non limitativi della portata dell'invenzione, ma che numerose varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione stessa come definito nelle rivendicazioni allegate.
Per esempio, benché si sia mostrata come forma d'esecuzione preferibile la soluzione in cui il lato maggiore delle barrette ritorte funge da appoggio alla molla, non si esclude che - avendo spazio radiale sufficiente - la funzione di appoggio possa essere esercitata dal lato minore delle barrette.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Cerniera flessibile per occhiali, del tipo comprendente un componente femmina (7) ed un componente maschio (1, 1', 2) reciprocamente articolati, quest'ultimo presentando almeno un alloggiamento (1), formante una cavità di scorrimento, ed un carrello (2) scorrevole in detto alloggiamento (1a), conformato generalmente ad U e provvisto di due teste ad occhiello (2b) terminali definenti un asse di cerniera, essendo inoltre previsto un elemento elastico (4) disposto longitudinalmente e vincolato tra una base di estremità distale del carrello (2) e mezzi di ritegno (5) accoppiabili a detta cavità di scorrimento (1a) ed atto a produrre una reazione elastica che contrasta l'estrazione di detto carrello dall'alloggiamento (1, 1'), caratterizzato da ciò che detto carrello (2) à ̈ conformato secondo due strutture ad U (2e, 2d), ciascuna comprendente due barrette parallele, connesse a detta base di estremità distale (2a) del carrello e a dette due teste ad occhiello (2b), dette strutture ad U (2e, 2d) essendo combinate sullo stessa porzione principale del corpo di carrello in modo da disporre dette barrette parallele lungo quattro bordi angolari longitudinali del carrello e formando così aperture laterali, superiore ed inferiore allungate longitudinalmente.
- 2. Cerniera flessibile per occhiali come in 1), in cui dette coppie di barrette giacciono su piani tra loro ruotati, sull'asse longitudinale del carrello, di un angolo nell'intervallo 50-90°.
- 3. Cerniera flessibile per occhiali come in 1) o 2), in cui dette barrette presentano un profilo in sezione rettangolare, con il lato interno orientato ortogonale all'asse radiale uscente dall'asse longitudinale del carrello, tale lato interno fungendo da superficie di contenimento per detto elemento elastico longitudinale (4).
- 4. Cerniera flessibile per occhiali come in 1) o 2), in cui dette barrette hanno un profilo in sezione rettangolare, con i lati omologhi aventi medesimo orientamento.
- 5. Cerniera flessibile per occhiali come in 4), in cui dette barrette presentano uno smusso (9a) lungo uno spigolo rivolto verso l'asse longitudinale del carrello, detto smusso (9a) agendo da superficie di contenimento per detto elemento elastico longitudinale (4).
- 6. Cerniera flessibile per occhiali come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta cavità di scorrimento (1a) dell'alloggiamento (1) à ̈ in forma di un foro cilindrico in cui sono ricavate quattro scanalature longitudinali in cui sono inseribili a scorrimento dette barrette parallele delle strutture ad U (2e, 2d).
- 7. Cerniera flessibile per occhiali come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 5), in cui detta cavità di scorrimento dell'alloggiamento (1') à ̈ di sezione rettangolare ai cui vertici sono destinate a scorrere, in appoggio su due lati adiacenti, dette barrette parallele delle strutture ad U (2e, 2d).
- 8. Cerniera flessibile per occhiali come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'area in sezione trasversale di ciascuna barretta delle due strutture ad U (2e, 2d) Ã ̈ inferiore 0,18-0,22 mm<2>, preferibilmente inferiore a 0,20 mm<2>.
- 9. Metodo di fabbricazione di una cerniera come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto carrello (2) à ̈ ottenuto ripiegando ad U un lamierino, caratterizzato da ciò che inoltre sono praticate due ampie sfinestrature sui bracci contrapposti di detto carrello ad U in modo da definire quattro barrette esili lungo quattro bordi angolari longitudinali di detto carrello, dette barrette presentando una sezione trasversale rettangolare di area inferiore a 0,18-0,22 mm<2>, preferibilmente inferiore a 0,20 mm<2>
- 10. Metodo come in 9), in cui dette barrette vengono ulteriormente ritorte in modo che lati interni siano disposti ortogonali alla direzione radiale uscente dall'asse longitudinale del carrello (2).
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