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ITBG20070050A1 - Struttura di visiera - Google Patents

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ITBG20070050A1
ITBG20070050A1 ITBG20070050A ITBG20070050A1 IT BG20070050 A1 ITBG20070050 A1 IT BG20070050A1 IT BG20070050 A ITBG20070050 A IT BG20070050A IT BG20070050 A1 ITBG20070050 A1 IT BG20070050A1
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IT
Italy
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visor
rear surface
constraint portions
recess
portions
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English (en)
Inventor
Danilo Mandelli
Original Assignee
Ci Erre E S R L
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Publication date
Application filed by Ci Erre E S R L filed Critical Ci Erre E S R L
Priority to ITBG20070050 priority Critical patent/ITBG20070050A1/it
Priority to PCT/EP2008/064749 priority patent/WO2009056608A1/en
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A42HEADWEAR
    • A42BHATS; HEAD COVERINGS
    • A42B3/00Helmets; Helmet covers ; Other protective head coverings
    • A42B3/04Parts, details or accessories of helmets
    • A42B3/18Face protection devices
    • A42B3/22Visors
    • A42B3/24Visors with means for avoiding fogging or misting
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A42B3/22Visors
    • A42B3/226Visors with sunscreens, e.g. tinted or dual visor

Landscapes

  • Laminated Bodies (AREA)
  • Vehicle Step Arrangements And Article Storage (AREA)
  • Helmets And Other Head Coverings (AREA)

Description

“STRUTTURA DI VISIERA”
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad una struttura di visiera da applicarsi ad un dispositivo di protezione, quale può essere, ad esempio un casco per motociclisti. L’invenzione è altresì relativa ad un dispositivo di protezione comprendente tale struttura di visiera.
E’ noto l’impiego di dispositivi anti-appannamento o anticondensazione applicati a visiere di dispositivi di protezione intendendo indicare in modo generico tutti quei dispositivi la cui funzione è proteggere parzialmente o completamente il volto e/o la testa di un utente come possono essere, ad esempio, caschi di protezione per motociclisti, per piloti, maschere di protezione facciale, maschere per respiratori, maschere antigas, maschere per sciatori.
I dispositivi anti-appannamento tradizionalmente impiegati si dividono in diverse tipologie una prima delle quali consiste sostanzialmente nell’impiego di una pellicola in materiale idrofilo la quale viene fatta aderire alla superficie interna della visiera di protezione. Tale soluzione pur apparentemente efficace si dimostra piuttosto insoddisfacente in primis perché la superficie della pellicola si degrada nel tempo, talvolta anche rapidamente, ri ducendo drasticamente l’effetto anti-appannamento. Secondariamente le pellicole utilizzate a tale scopo non presentano sufficiente resistenza all’abrasione e si graffiano facilmente. Questa condizione peggiora come noto il campo visivo in quanto le graffiature sono cause di effetti abbaglianti con evidente pericolo per la sicurezza dell’utente. Un ulteriore svantaggio di questa soluzione si riscontra nel fatto che le pellicole in questione presentano uno spessore relativamente contenuto che limita di conseguenza l’effetto anti-appannamento. Il posizionamento di queste pellicole richiede inoltre una grande precisione e accuratezza per evitare la formazione di inclusioni d’aria al di sotto della pellicola stessa.
Una seconda tipologia di dispositivi anti-appannamento comprende una struttura di visiera costituita da una prima visiera alla cui superficie interna è collegata una seconda visiera interna in materiale idrofilo in modo tale da definire una camera d’aria fra le due visiere. Un esempio di questa tipologia di soluzioni è illustrato nel brevetto EP 0802743 che descrive l’impiego di mezzi di trattenuta meccanica per collegare reciprocamente e in modo amovibile le due visiere. Tali mezzi di trattenuta sono formati da elementi a perno che bloccano ad estremità opposte la visiera interna in modo tale che essa si disponga parallelamente alla superficie posteriore della visiera esterna. Gli elementi a perno vengono fissati stabilmente alla superficie posteriore della visiera interna attraverso aperture praticate sulla visiera stessa.
Questa soluzione pur risolvendo in parte i problemi relativi alle soluzioni a “pellicola” presenta diversi altri inconvenienti. La presenza degli elementi di trattenuta a perno, ad esempio, limita il campo visivo per l’utente introducendo di fatto elementi non trasparenti. Secondariamente le porzioni della visiera esterna sulla quale sono fissati gli elementi a perno sono sottoposte a stress statico costituendo porzioni di invito alla rottura anche in assenza di urti. Il principio di ancoraggio impiegato non consente inoltre una ripetibilità nel posizionamento della visiera lasciando comunque una possibilità di infiltrazione di sporco tra le due visiere.
Ancora un altro svantaggio di queste soluzioni è legato al fatto che l’impiego degli elementi a perno limita anche la possibile estensione della superficie della visiera interna soprattutto nel caso delle applicazioni destinati ai caschi di protezione. Come noto infatti, in tale applicazione la visiera è vincolata alla calotta del casco in modo da muoversi fra una posizione abbassata e una sollevata. L’impiego di un ancoraggio a perno vincola tale libertà di movimento in quanto incrementa lo spessore della struttura nella parte posteriore. Conseguentemente durante la fase di sollevamento, la visiera interna può svantaggiosamente graffiarsi per un possibile contatto con la calotta del casco. Per ovviare parzialmente a questo inconveniente, gli elementi a perno sono disposti in modo da sostenere la visiera interna in prossimità di una porzione relativamente inferiore di quella esterna. Tale condizione limita però l’estensione della visiera ovvero il suo possibile effetto anti-appannamento.
In base a queste considerazione emerge la necessità di disporre di soluzioni tecniche alternative a quelle attualmente presenti nel mercato. Pertanto compito precipuo di quanto forma oggetto della presente invenzione è quello di fornire una struttura di visiera per un dispositivo di protezione che consenta di superare gli inconvenienti sopra citati.
Nell’ambito di questo compito uno scopo della presente invenzione è quello di fornire una struttura di visiera che garantisca gli angoli del campo visivo richiesti dalle normative in materia.
Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una struttura di visiera che sia composta da un numero contenuto di elementi facilmente assemblabili fra loro in grado di definire una estesa superficie anti-appannante.
Ancora un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una struttura di visiera la cui configurazione ne consenta un ampio movimento rispetto al dispositivo di protezione al quale la struttura stessa potrà essere collegata.
Non ultimo scopo di quanto forma oggetto della presente è quello di fornire una struttura di visiera che sia affidabile, di relativamente facile realizzazione a costi contenuti.
Questo compito nonché detti ed altri scopi che meglio appariranno nel corso della presente descrizione sono raggiunti attraverso una struttura di visiera comprendente:
una prima esterna in materiale plastico trasparente la quale comprende una superficie anteriore e una superficie posteriore opposta a detta superficie anteriore, una visiera interna in materiale plastico con proprietà anti-appannamento, detta visiera interna essendo vincolata a detta visiera esterna in modo tale da affacciarsi a detta superficie posteriore.
La struttura di visiera secondo l’invenzione è caratterizzata dal fatto che la superficie posteriore comprende almeno un recesso che definisce porzioni di vincolo ciascuna delle quali vincola un bordo laterale della visiera interna. Quest’ ultima assume una curvatura differente da quella della superficie posteriore della visiera esterna in seguito all’azione vincolare esercitata dalle porzioni di vincolo.
Uno degli aspetti più rilevanti della presente invenzione si riscontra nel collegamento fra le due visiere che viene vantaggiosamente realizzato attraverso l’impiego di porzioni di vincolo definite da recessi ottenibili durante la formatura della visiera esterna. Differentemente dalle soluzioni conosciute, non vengono dunque impiegati perni di collegamento o altri mezzi simili che richiedono, oltre la formatura, ulteriori interventi sulla superficie esterna della visiera. L’impiego di un tale principio di vincolo consente di disporre di un ampio campo visivo e di una larga estensione della visiera interna ovvero della superficie anti-appannamento disponibile.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il recesso della superficie posteriore può essere costituito da una tasca tridimensionale i cui lati definiscono le porzioni di vincolo per i bordi laterali della visiera interna. Tale tasca può essere facilmente realizzata durante la formatura, ad esempio per stampaggio a caldo, della visiera esterna con un notevole risparmio nei costi di realizzazione. Allo stesso tempo la visiera interna può essere vantaggiosamente in forma di una lamina piana deformabile in modo che i bordi possano essere facilmente accoppiati a corrispondenti porzioni di vincolo.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la visiera interna è vincolata in modo rimovibile a quella esterna consentendo facili operazioni di manutenzione e/o sostituzione delle visiere. In alternativa la visiera interna può essere “fissata rigidamente” attraverso una operazione di collegamento meccanico, ad esempio una saldatura ad ultrasuoni, a quella esterna in modo da realizzare un collegamento non rimovibile.
Ulteriori vantaggi delTinvenzione risulteranno maggiormente nel corso della descrizione di forme realizzative preferite, ma non esclusive, della struttura di visiera secondo la presente invenzione illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo negli ultimi disegni in cui:
la figura 1 è una prima vista prospettica di una possibile forma di realizzazione di una struttura di visiera secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una seconda vista prospettica della visiera di figura 1;
la figura 3 è una vista in sezione secondo il piano A-A indicato in figura 2;
la figura 4 è una vista in sezione secondo il piano B-B indicato in figura 2;
la figura 5 è una vista in dettaglio del particolare X indicato in figura 3;
la figura 6 è una vista in dettaglio del particolare Y indicato in figura 4.
la figura 7 è una ulteriore vista esplosa in prospettiva di una seconda forma di realizzazione di una struttura di visiera secondo la presente invenzione;
la figura 8 è una vista in dettaglio del particolare Z indicato in figura 7.
la figura 9 è una vista in dettaglio relativa ad una ulteriore forma di realizzazione di una struttura di visiera secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle citate figure la struttura di visiera 1 secondo l’invenzione comprende una visiera esterna 10 realizzata in materiale plastico trasparente e una visiera interna 20 realizzata in materiale plastico con proprietà anti-appannamento. Con questa ultima espressione si vuole indicare genericamente quei materiali plastici che presentano un comportamento sostanzialmente “idrofilo” ovvero che sono capaci di impedire per assorbimento la formazione di condensa in superficie. Fra questi materiali particolarmente adatti si sono dimostrati i derivati polimerici della cellulosa (quale ad esempio l’acetato di cellulosa), i poli-carbonati e le poliammidi.
La visiera esterna 10 comprende una superficie anteriore I l e una superficie posteriore 12, opposta a quella anteriore 11, alla quale è operativamente collegata la visiera interna 20. La superficie posteriore 12 comprende almeno un recesso 15 che definisce delle porzioni di vincolo 16A,16B ciascuna delle quali vincola un bordo laterale 25 della visiera interna 20. In seguito all’azione esercitata dalle porzioni di vincolo 16A,16B la visiera interna 20 assume una curvatura differente da quella della superficie posteriore 12 della visiera interna alla quale è vincolata. Le porzioni di vincolo 16A,16B sono dunque realizzate in modo tale da fornire un vincolo stabile ai bordi laterali 25 della visiera interna 20.
Con il termine “recesso” si vuole indicare genericamente una rientranza nella superficie posteriore 12 che si sviluppa verso la superficie anteriore 11 senza creare discontinuità sulla stessa. In altre parole il recesso 15 presenta in ogni suo punto una profondità inferiore alla distanza fra la superficie anteriore I l e quella posteriore 12.
Tale profondità essendo valutata a partire dalla superficie posteriore 12. L’impiego di porzioni di vincolo 16A,16B definite da un recesso di questo tipo, consente vantaggiosamente di mantenere un ampio campo visivo il quale non viene limitato dalla presenza di mezzi di collegamento quali perni di collegamento o simili. Tale soluzione tecnica elimina dunque la formazione di porzioni sottoposte a stress statico evitando così indesiderate rotture. Il recesso 15 e le porzioni di vincolo 16A,16B da esso definite possono essere vantaggiosamente realizzati durante lo stampaggio a caldo della visiera esterna 10. In questo modo i costi di realizzazione vengono vantaggiosamente contenuti.
Le figure 1 e 2 sono viste prospettiche di una possibile forma di realizzazione della struttura di visiera 1 secondo la presente invenzione. In particolare in tali figure, come nelle altre, la struttura di visiera 1 è destinata ad essere applicata ad una calotta di un casco di protezione per motociclisti. Resta inteso che le soluzioni tecniche e i principi che verranno di seguito illustrati restano validi anche per altre applicazioni quali ad esempio maschere di protezione facciale o simili.
Nella soluzione illustrata, la superficie posteriore 12 della visiera esterna 10 definisce un recesso 15 formato da una tasca tridimensionale che si sviluppa verso la superficie anteriore 11. Come si osserva secondo l’invenzione tale superficie anteriore 11 della visiera esterna 10 si presenta sostanzialmente uniforme lungo tutto il suo sviluppo senza cioè la presenta di recessi, sporgenze e/o rilievi. Ciò semplifica, ad esempio, la forma della porzione di stampo impiegato per la sua formatura.
Come evidente da figura 1, la visiera esterna 10 comprende due aperture 5 realizzate in corrispondenza di estremità opposte allo scopo di consentirne il collegamento alla calotta del casco di protezione. Come illustrato la tasca tridimensionale definisce una prima coppia di porzioni di vincolo 16A mutuamente contrapposti rispetto ad un piano si simmetrica A della visiera esterna 10. Tale tasca definisce vantaggiosamente anche una seconda coppia di porzioni di vincolo 16B mutuamente contrapposte rispetto ad un piano B ortogonale a quello di simmetria A. Come di osserva dalle figure le coppie di porzioni di vincolo 16A e 16B sono formate in sostanza dalle laterali di bordo della tasca tridimensionale.
La figura 3 rappresenta una vista in sezione secondo il piano di simmetria A illustrato in figura 2. Come evidente la seconda coppia di porzioni di bordo 16B vincola la visiera interna 20 alla superficie posteriore 12 in modo tale da imporre una prima curvatura alla visiera interna 20 differente da quella della superficie posteriore 12 e in particolare differente dalla superficie su cui si estende la tasca tridimensionale. Tale prima curvatura è da considerarsi come valutata secondo il punto di osservazione relativo a figura 3 ovvero un punto di osservazione sostanzialmente ortogonale a quello del piano di simmetria A.
La figura 4 è una vista in sezione secondo il piano di simmetria B illustrato in figura 2 il quale, come sopra indicato, è scelto perpendicolare al piano di simmetria A. Analogamente a quanto appena indicato, la prima coppia di porzioni di vincolo 16A vincola la visiera interna 20 alla superficie posteriore 12 in modo tale da imporre una seconda curvatura valutata rispetto ad un punto di osservazione ortogonale al piano B. Tale seconda curvatura è differente dalla curvatura della superficie posteriore 12 (la superficie su cui si estende la tasca tridimensionale) valutata rispetto al medesimo punto di osservazione.
Si osserva il principio di vincolo delle due visiere previsto, consente di definire una camera d’aria 4 fra le due visiere 10, 20 sfruttando la differente curvatura imposta alle stesse. A tal proposito occorre sottolineare che secondo la presente invenzione la seconda visiera 20 può essere formata da una semplice lamina piana deformabile in materiale plastico avente le proprietà anti-appannamento sopra indicate (vedi figura 7). La curvatura della visiera interna 20 viene vantaggiosamente imposta dalle porzioni di vincolo 16A,16B senza la necessità di preformare preventivamente la visiera come accade in molte delle soluzioni tradizionali. Lo spessore della lamina piana è la profondità delle porzioni di vincolo 16A,16B possono essere scelte in modo da ottimizzare l’assorbimento della condensa cioè l’effetto anti-appannante.
Da quanto finora indicato si intuisce che l’assemblaggio della struttura 1 risulta estremamente semplice come intuibile osservando la figura 7 la quale è una vista prospettica delle due visiere 10 e 20 prima che le stesse vengano assemblate. Una volta che tali visiere 10 e 20 sono state realizzate separatamente, la seconda visiera 20 viene deformata e avvicinata alla superficie posteriore 12 della prima visiera 10 in modo che le porzioni laterali 25 si vincolino operativamente alle corrispondenti porzioni di vincolo 16A,16B determinando la curvatura della stessa seconda visiera 20.
Si osserva inoltre che tale principio di vincolo consente di contenere assialmente la forma della camera d’aria 4 permettendo al contempo una notevole estensione della stessa se comparata con gran parte delle soluzioni tradizionali. Come evidente infatti dalle due viste in sezione nelle figure 3 e 4, l’estensione della camera d’aria 4 raggiunge il suo massimo in corrispondenza del vertice del punto di massima curvatura. Lo spessore della camera d’aria 4 si assottiglia da tale punto fino alle porzioni di vincolo 16A e 16B che rappresentano in sostanza i bordi della camera stessa. Si osserva che differentemente da altre soluzioni note, la camera d’aria 4 si configura chiusa da bordi che impediscono alla sporcizia di penetrare all’interno della camera stessa.
Le figure 5 e 6 sono rispettivamente una vista in dettaglio del particolare X di figura 3 e del particolare Y di figura 4. Tali figure mostrano la regione di contatto fra le porzioni di vincolo 16A definite dalla tasca tridimensionale e il corrispondente bordo 25 della visiera interna 20. Come illustrato, secondo una possibile forma di realizzazione dell’invenzione, la struttura 1 comprende uno o più elementi di isolamento 7 interposti fra la visiera interna 20 e la superficie posteriore 12. Tali elementi di isolamento 7 possono essere costituiti, ad esempio, da delle righe di silicone che vengono predisposte sulla superficie della tasca tridimensionale 15 e la superficie della visiera interna 20 che si affaccia a quella posteriore 12 della visiera esterna 10.
In una prima possibile forma di realizzazione dell’invenzione, il principio di vincolo previsto consente di vincolare la visiera interna 20 alla superficie posteriore 12 della visiera esterna 10 in modo rimovibile. Infatti la visiera interna 20 può essere facilmente rimossa da quella esterna esercitando una pressione sulle estremità della visiera esterna 10 secondo il verso indicato dalle frecce con riferimento 88 in figura 4. Tale pressione induce una deformazione del materiale plastico che sposta localmente la porzione di vincolo 16A,16B liberando il corrispondente bordo laterale 25 della visiera interna 10. In questo modo la visiera interna si libera automaticamente da quella esterna venendo a mancare l’azione vincolare sui suoi bordi laterali. La possibilità di disporre di un collegamento rimovibile consente vantaggiosamente di sostituire la visiera interna 20 o di effettuare un’accurata ispezione e manutenzione della stessa. Allo stesso tempo il collegamento rimovibile consente vantaggiosamente di intervenire per gli stessi scopi sulla superficie posteriore 12 della visiera esterna
In una forma di realizzazione alternativa a quella appena descritta e qualora le applicazioni lo richiedessero, la visiera interna 20 è vincolata alla superficie posteriore 12 della visiera esterna 10 in modo non rimovibile. Ciò viene realizzato attraverso una operazione di fissaggio meccanico che collega rigidamente la visiera interna 20 a quella esterna 10 una volta che le stesse sono state mutuamente assemblate. In altre parole tale fissaggio viene realizzato una volta che le porzioni laterali 25 sono vincolate alle corrispondenti porzioni 16A,16B e una volta che la visiera interna 20 ha assunto la corrispondente curvatura.
Tale operazione di fissaggio meccanico potrebbe essere costituita, ad esempio, da una saldatura ad ultrasuoni realizzata per punti o in continuo realizzata dopo il posizionamento in opera della visiera interna 20 secondo quanto sopra indicato. L’impiego della saldatura ad ultrasuoni consente il fissaggio delle parti lasciando una minima traccia sulle stesse che non compromette in modo sensibile la pulizia del campo visivo.
In una forma di realizzazione alternativa a quella illustrata, per realizzare il fissaggio in questione è possibile impiegare elementi adesivi e/o biadesivi applicati in prossimità dei bordi laterali 25 della visiera interna 20 e/o delle porzioni corrispondenti di vincolo 16A,16B definite su quella esterna. E’ da intendersi ovviamente che tali sistemi di fissaggio potrebbero essere sostituiti con altri funzionalmente equivalenti.
In una forma di realizzazione alternativa a quella illustrata (non illustrata nelle figure), la superficie posteriore 12 della visiera esterna 10 potrebbe comprendere una pluralità di recessi 15 ciascuno dei quali definisce una porzione di vincolo 16A,16B per un bordo laterale 25 della visiera interna 20.
Le figure 7 e 8 sono relative ad una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione in cui le porzioni di vincolo 16A,16B sono costituite dai bordi di un recesso sagomato a cornice 15. Rispetto alla soluzione sopra descritta, in questa forma di realizzazione viene dunque a mancare la tasca tridimensionale definita sulla superficie posteriore 12 della visiera esterna anche se la cornice mantiene uno sviluppo rettangolare come evidente da figura 7.
La vista in dettaglio di figura 8 mostra in sezione trasversale (cioè secondo il piano B-B) la configurazione di un lato del recesso a cornice 15 il quale è sagomato in modo da presentare una porzione di appoggio 15B per il lato della visiera interna 20 quando la stessa viene assemblata a quella esterna 10. Tale porzione di appoggio 15B facilita vantaggiosamente il collegamento fra le due visiere 10,20 e può essere vantaggiosamente impiegata per realizzare il fissaggio per ultrasuoni o per incollaggio secondo quanto sopra indicato.
La figura 9 è una vista in dettaglio che consente di osservare una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione che può considerarsi una combinazione delle due precedentemente descritte. La superficie posteriore 12 della visiera esterna 10 comprende infatti come recesso 15 una tasca tridimensionale i cui lati definiscono le porzioni di bordo 16A,16B similmente alla soluzione illustrata nelle figure da 1 a 6. La tasca tridimensionale comprende una ulteriore rientranza a cornice che si sviluppa lungo i suoi lati e che risulta essere sagomata in modo da definire una porzione di appoggio 15B per un lato della visiera interna 10 similmente a quanto previsto nella soluzione illustrata nelle figure 7 e 8.
Le soluzioni tecniche adottate per la struttura di visiera consentono di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati. In particolare il principio di vincolo impiegato per collegare la visiera interna a quella esterna consente vantaggiosamente di disporre di un ampio campo visivo contenendo lo spessore della struttura. Allo stesso tempo i costi di realizzazione possono essere vantaggiosamente contenuti in quanto gli elementi impegnati per il collegamento sono definite durante la formatura delle due visiere senza ulteriori lavorazioni.
La struttura di visiera così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere costituiti da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di visiera (1) per un dispositivo di protezione (2), detta struttura (1) comprendendo: una visiera esterna (10) in materiale plastico trasparente la quale comprende una superficie anteriore (11) e una superficie posteriore (12) opposta a detta superficie anteriore (11), una visiera interna (20) in materiale plastico con proprietà antiappannamento, detta visiera interna (20) essendo vincolata a detta visiera esterna (10) in modo tale da affacciarsi a detta superficie posteriore (12), caratterizzata dal fatto che detta superficie posteriore (12) comprende almeno un recesso (15) che definisce delle porzioni di vincolo (16A,16B) ciascuna delle quali vincola un bordo laterale (25) di detta visiera interna (20), detta visiera interna (20) assumendo una curvatura differente da quella di detta superficie posteriore (12) in seguito all’azione vincolare esercitata da dette porzioni di vincolo (16A,16B).
  2. 2. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto dal fatto che detta prima visiera (10) è realizzata mediante stampaggio di materiale plastico trasparente, detto almeno un recesso (15) essendo realizzato durante detto stampaggio.
  3. 3. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detta visiera interna (20) è formata da una lamina piana deformabile in materiale plastico con proprietà antiappannamento.
  4. 4. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta visiera interna (20) è realizzata in un materiale termo-plastico scelto in un gruppo costituito da policarbonati, poliammidi e derivati polimerici della cellulosa.
  5. 5. Stmttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta visiera interna è realizzata in acetato di cellulosa.
  6. 6. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che detto almeno un recesso (15) definisce un prima coppia di porzioni di vincolo (16A) mutuamente contrapposte rispetto ad un piano di simmetria (A) di detta prima visiera (10), detto almeno un recesso (15) definendo una seconda coppia di porzioni di vincolo (16B) mutuamente contrapposte rispetto ad un piano (B) sostanzialmente ortogonale a detto piano di simmetria (A).
  7. 7. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detto almeno un recesso (15) è formato da una tasca tridimensionale i cui lati definiscono detta prima e detta seconda coppia di porzioni di vincolo (16A,16B).
  8. 8. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto di comprendere uno o più elementi di isolamento (7) interposti fra detta visiera interna (20) e detta superficie posteriore (12) di detta visiera esterna (10) in posizione vicinale a dette porzioni di vincolo (16A,16B).
  9. 9. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che la visiera interna (20) è vincolata, in corrispondenza di dette porzioni di vincolo (16A,16B), a detta superficie posteriore (12) in modo rimovibile.
  10. 10. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che detta visiera interna (20) è vincolata, in corrispondenza di dette porzioni di vincolo (16A,16B), a detta superficie posteriore (12) in modo non rimovibile attraverso un operazione di fissaggio meccanico.
  11. 11. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti bordi laterali (25) di detta seconda visiera (20) sono rigidamente fissati a detta superficie posteriore (12) attraverso una saldatura ad ultrasuoni realizzata per punti.
  12. 12. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti bordi laterali (25) di detta seconda visiera (20) sono rigidamente fissati a detta superficie posteriore (12) attraverso una saldatura ad ultra suoni in continuo.
  13. 13. Struttura di visiera (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti bordi laterali (25) di detta seconda visiera (20) sono rigidamente fissati a detta superficie posteriore (12) attraverso mezzi adesivi e/o biadesivi applicati in prossimità di detti bordi laterali (25) e/o dette porzioni di vincolo (16A,16B).
  14. 14. Struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima visiera (10) comprende una coppia di aperture contrapposte (5) per collegare detta struttura (1) ad un dispositivo di protezione.
  15. 15. Dispositivo di protezione, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 14.
  16. 16. Casco di protezione per motociclisti caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di visiera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 14, detta struttura di visiera (1) essendo collegata ad una calotta di detto casco di protezione in corrispondenza di estremità contrapposte, detta struttura di visiera (1) essendo collegata a detta calotta in modo tale da muoversi fra una posizione abbassata ed una posizione sollevata.
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