IT201900019703A1 - Macchina mietitrebbiatrice per la raccolta di granella da piante erbacee - Google Patents
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- A—HUMAN NECESSITIES
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Description
MACCHINA MIETITREBBIATRICE
PER LA RACCOLTA DI GRANELLA DA PIANTE ERBACEE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una macchina mietitrebbiatrice per la raccolta di granella da piante erbacee, secondo il preambolo della rivendicazione principale indipendente.
La macchina mietitrebbiatrice di cui trattasi si inserisce nel settore industriale della produzione di macchine agricole ed è vantaggiosamente destinata ad essere utilizzata su un terreno agricolo durante la raccolta delle piante coltivate nel terreno medesimo.
La macchina oggetto dell'invenzione è vantaggiosamente destinata ad essere impiegata durante il raccolto per la mietitura e la trebbiatura di piante erbacee, quali ad esempio mais, girasoli, grano o soia, ovvero per distaccarne la granella dal fusto e per raccogliere la granella medesima.
Pertanto, la macchina mietitrebbiatrice oggetto della presente invenzione trova vantaggiosamente impiego nel settore industriale della produzione di mietitrebbie per colture, in particolare di piante erbacee, su terreni coltivati.
Stato della tecnica
Sono attualmente disponibili sul mercato macchine mietitrebbiatrici in grado di essere guidate lungo una direzione sostanzialmente rettilinea su un terreno coltivato per mietere le colture in esso presenti, raccoglierle e trebbiarle, ovvero distaccare il fusto di ciascuna pianta dalla granella. Inoltre, le macchine mietitrebbiatrici di tipo noto sono in grado di separare e raccogliere la granella distaccata dal fusto e convogliarla in un serbatoio o in alternativa trasportarla verso un automezzo di raccolta destinato ad affiancare la macchina mietitrebbiatrice medesima durante il raccolto.
Questo tipo di macchinari viene generalmente utilizzato con una grande varietà di piante erbacee, ad esempio piante di cereali, come mais, frumento, orzo e riso, oppure piante di soia o di girasole.
In generale, le macchine mietitrebbiatrici di tipo noto sono dotate di un telaio di supporto semovente, suscettibile di avanzare lungo una direzione sostanzialmente rettilinea mietendo e raccogliendo le piante.
Allo scopo, le macchine mietitrebbiatrici note sono dotate di un gruppo di mietitura comprendente una testata di taglio, generalmente montata sul telaio di supporto in corrispondenza di una porzione anteriore del telaio medesimo rispetto alla direzione di avanzamento della macchina. Generalmente, le testate di taglio dei gruppi di mietitura possono essere sostituite con testate di taglio differenti in base al tipo di coltura che si intende mietere. Le testate di taglio più comuni sono provviste di una pluralità di lame, fissate su una barra falciante parallelamente al terreno e destinate a recidere il fusto delle piante in prossimità del terreno.
Le macchine mietitrebbiatrici di tipo noto sono inoltre solitamente dotate di un gruppo di battitura disposto a valle del gruppo di mietitura rispetto alla direzione di avanzamento della macchina, il quale è atto a distaccare la granella dal fusto delle piante precedentemente tagliate dalla testata di taglio del gruppo di mietitura. In particolare, il trasporto delle piante al gruppo di battitura avviene generalmente per mezzo di un convogliatore a nastro montato sulla testata di taglio.
Il gruppo di battitura comprende generalmente una pluralità di rulli battitori, solitamente presenti in numero pari a tre, montati sul telaio di supporto e atti a cooperare con una griglia ad essi controsagomata, denominata controbattitore, e montata al di sotto dei rulli battitori medesimi.
Operativamente, i rulli battitori sono azionati a ruotare in un verso di rotazione tale da convogliare le piante tra i rulli medesimi ed il controbattitore e per esercitare sulle piante una sollecitazione meccanica che permette di distaccare la granella dal fusto. La granella distaccata dal fusto è poi destinata a cadere per gravità al di sotto del controbattitore, passando attraverso i fori della griglia, e ad essere raccolta da un contenitore sottostante. I gruppi di battitura sopra brevemente descritti, predisposti sulle macchine mietitrebbiatrici di tipo noto sono in grado di separare e raccogliere la maggior parte della granella presente sulle piante.
Inoltre, le macchine mietitrebbiatrici di tipo noto sono generalmente dotate di un gruppo di scuotimento, il quale è montato sul telaio di supporto a valle del gruppo di battitura ed è destinato a raccogliere la granella rimanente sulle piante.
In particolare, il gruppo di scuotimento è provvisto di uno scuotipaglia, comprendente un pianale inclinato verso l’alto tra una sua sezione anteriore ed una sua sezione posteriore, il quale è suscettibile di essere messo in oscillazione mediante un motore ad esso collegato tramite un albero eccentrico ed è atto a convogliare verso l’alto le piante provenienti dal gruppo battitore per mezzo del suo moto oscillatorio.
Inoltre, il pianale inclinato è dotato di una pluralità di fori che permettono il passaggio della granella residua al di sotto del pianale inclinato medesimo, dove è posizionato un contenitore di raccolta della granella.
Il fusto delle piante, che rappresenta materia di scarto, viene generalmente inviato ad un gruppo trinciapaglia accessorio, il quale è montato in corrispondenza di una porzione posteriore del telaio di supporto della macchina mietitrebbiatrice ed è suscettibile di sminuzzare il fusto delle piante e spargerlo dietro alla macchina medesima successivamente al suo passaggio.
In alternativa alla predisposizione del gruppo trinciapaglia, sono previste macchine mietitrebbiatrici con annesse macchine imballatrici o roto-imballatrici, le quali producono balle di paglia pressando il materiale di scarto e sagomandolo in forma di parallelepipedo o di cilindro.
Le macchine mietitrebbiatrici del tipo noto sopra descritto si sono rilevate nella pratica non scevre di inconvenienti.
Il principale inconveniente di queste macchine mietitrebbiatrici di tipo noto risiede nel fatto che gli scuotipaglia tradizionali montati su tali macchine richiedono un grande dispendio di energia. Infatti il motore collegato al pianale inclinato consuma un elevato quantitativo di energia per portare in oscillazione l’intero pianale, che generalmente è dotato di dimensioni e pesi piuttosto elevati.
Un ulteriore inconveniente di queste macchine di tipo noto risiede nella bassa efficienza di separazione e raccolta associata al sistema oscillatorio. Infatti, gli scuotipaglia montati sulle macchine di tipo noto, utilizzando la sola oscillazione del pianale inclinato per scuotere le piante e far cadere la granella, necessitano di lunghezze elevate per recuperare la rimanente percentuale di granella non recuperata dal gruppo di battitura. Pertanto, l’ingombro di tali macchine mietitrebbiatrici è considerevolmente elevato e comporta inoltre un elevato aumento di peso della macchina.
Al fine di superare i problemi tecnici sopra citati, sono note macchine mietitrebbiatrici dotate di gruppi di scuotimento provvisti di uno o più rotori elicoidali, montati sul telaio di supporto con asse di rotazione parallelo alla movimentazione della paglia e di una grata semicircolare disposta inferiormente rispetto al rotore elicoidale.
Operativamente, il rotore elicoidale viene messo in rotazione per trascinare in un moto a spirale le piante provenienti dal gruppo di battitura. Tale moto a spirale genera una forza centrifuga tale da portare le piante a strisciare contro la grata e a separare la granella dal fusto delle piante, permettendo quindi il passaggio della granella attraverso la grata, e trascinando le piante verso una sezione di uscita del gruppo di scuotimento.
Anche quest’ultimo tipo di macchine mietitrebbiatrici del tipo noto si è rivelato nella pratica non scevro di inconvenienti.
Il principale inconveniente di queste macchine di tipo noto risiede nel fatto che possono facilmente causare il danneggiamento della granella, in particolare quando il raccolto è umido. Infatti, la grande forza centrifuga che viene impressa dal rotore elicoidale rotante ad alta velocità spinge con forza la granella contro la grata, determinandone lo schiacciamento o la frantumazione.
Un ulteriore inconveniente di tali macchine di tipo noto risiede nel fatto che non sono in grado di separare efficientemente la granella dal fusto delle piante. Infatti, il rotore elicoidale, a causa della sua inerzia, può spezzare il fusto delle piante in pezzi sufficientemente piccoli da oltrepassare la grata assieme alla granella.
Infine, un ulteriore inconveniente di tali macchine di tipo noto risiede nel fatto che sono inadatte a piante con fusto corto, spesso o poco flessibile. In particolare, il rotore elicoidale del gruppo di scuotimento non consente di trattare piante come il girasole, poiché tali piante hanno un fusto spesso e non sono dotate di sufficiente flessibilità per seguire il moto a spirale impresso dal rotore, e pertanto possono determinare intasamenti del gruppo di scuotimento medesimo.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto sopra citate mettendo a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale consenta di raccogliere granella da piante erbacee con alta efficienza.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale consenta di evitare la presenza di impurezze nella granella raccolta.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale consenta di raccogliere la granella senza danneggiarla.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale sia dotata di ingombri ridotti, ed in particolare che consenta di ottenere una lunghezza ridotta della macchina.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale consenta un utilizzo versatile e per una grande varietà di colture.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina mietitrebbiatrice, la quale sia semplice ed economica da realizzare.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche della presente invenzione, secondo i suddetti scopi, sono riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento alle figure allegate, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica in sezione di una forma realizzativa preferenziale della macchina mietitrebbiatrice oggetto dell’invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica di un vaglio a dischi di una prima forma realizzativa della macchina mietitrebbiatrice oggetto dell’invenzione;
- la figura 3 mostra una vista in pianta del vaglio a dischi in figura 2;
- la figura 4 mostra una sezione del vaglio a dischi di figura 3, realizzata lungo la traccia IV-IV di figura 3;
- la figura 5 mostra una vista prospettica di un vaglio a dischi di una seconda forma realizzativa della macchina mietitrebbiatrice oggetto dell’invenzione;
- la figura 6 mostra una vista in pianta del vaglio a dischi in figura 5;
- la figura 7 mostra una sezione del vaglio a dischi di figura 6, realizzata lungo la traccia VII-VII di figura 6;
- la figura 8 mostra una vista laterale schematica del vaglio a dischi secondo una terza forma realizzativa della macchina mietitrebbiatrice oggetto dell’invenzione, in cui alcuni particolari sono rappresentati in trasparenza (tratteggiati) per mostrare gli elementi retrostanti.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 una macchina mietitrebbiatrice in accordo con la presente invenzione.
La macchina mietitrebbiatrice 1 secondo l’invenzione è vantaggiosamente destinata ad essere impiegata per mietere e trebbiare piante erbacee E coltivate su un terreno agricolo. In particolare, tali piante comprendono un fusto F piantato nel terreno e della granella G attaccata al fusto F.
Ovviamente, la macchina mietitrebbiatrice 1 può anche essere destinata a raccogliere e trebbiare piante E già tagliate in precedenza, oppure può essere destinata a trebbiare piante E tagliate e raccolte da una macchina differente senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
Nel seguito, con il termine “mietere” verrà intesa l’attività di tagliare e raccogliere piante erbacee E.
Inoltre, con il termine “trebbiare” verrà intesa l’attività di distaccare e separare la granella G dal fusto F delle suddette piante E e di raccogliere la granella G medesima. Inoltre, con l’espressione “piante erbacee”, o più semplicemente “piante”, verrà indicata la categoria di piante comprendente in particolare piante di cereali, come ad esempio frumento, mais o grano, piante di girasoli, piante di soia, nonché tutte le altre piante suscettibili di essere sottoposte almeno a trebbiatura.
Inoltre, con il termine “granella” verrà inteso l’assieme di qualsiasi tipo di chicchi o semi di piante erbacee E che si intende raccogliere durante la mietitura e trebbiatura delle suddette piante, siano esse ad esempio di un qualsiasi tipo di cereale o di girasole. Infine, con il termine “fusto” verrà intesa l’intera parte della pianta che rappresenta materiale di scarto della trebbiatura, ad esempio comprendendo foglie, stelo, paglia, ramaglie oppure spighe sprovviste di chicchi.
La macchina mietitrebbiatrice 1, oggetto della presente invenzione, comprende un telaio di supporto 2 suscettibile di avanzare sul terreno lungo una direzione di avanzamento X. Secondo la forma realizzativa preferenziale illustrata nell’allegata figura 1, al fine di avanzare lungo la suddetta direzione di avanzamento X la macchina mietitrebbiatrice è vantaggiosamente dotata di propri mezzi di locomozione 11. Ovviamente, la macchina mietitrebbiatrice 1 può diversamente essere trainata da una trattrice o messa in movimento da altri mezzi di locomozione senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente privativa.
Più in dettaglio, il telaio di supporto 2 della macchina mietitrebbiatrice 1 oggetto della presente invenzione è suscettibile di avanzare in un verso di avanzamento V (indicato con una freccia nell’allegata figura 1) lungo la suddetta direzione di avanzamento X. Vantaggiosamente, nella presente descrizione saranno indicate con il termine “anteriore” porzioni della macchina mietitrebbiatrice 1 rivolte in verso concorde al verso di avanzamento V della macchina mietitrebbiatrice 1 medesima. Inoltre, saranno indicate con il termine “posteriore” porzioni della macchina mietitrebbiatrice 1 rivolte in verso discorde al verso di avanzamento V della macchina mietitrebbiatrice 1.
La macchina mietitrebbiatrice 1 oggetto della presente invenzione comprende inoltre un gruppo di mietitura 3 montato sul telaio di supporto 2 e destinato a tagliare e raccogliere le piante erbacee E. Vantaggiosamente, il gruppo di mietitura 3 è montato su una porzione anteriore del telaio di supporto 2 della macchina mietitrebbiatrice 1.
In particolare, il gruppo di mietitura 3 è dotato di una testata di taglio 31, la quale è vantaggiosamente intercambiabile in funzione del tipo di piante erbacee E che si intende mietere.
La macchina mietitrebbiatrice 1 oggetto della presente invenzione comprende inoltre un gruppo di battitura 4 montato sul telaio di supporto 2 a valle del gruppo di mietitura 3 rispetto al verso di avanzamento V. Vantaggiosamente, il gruppo di battitura 4 è suscettibile di ricevere dal gruppo di mietitura 3 le piante erbacee E tagliate e raccolte ed è destinato ad operare sulle piante erbacee E per distaccare almeno una parte della granella G dal fusto F e per separare e raccogliere una prima frazione G1 della granella G distaccata.
Allo scopo, il gruppo di battitura 4 è vantaggiosamente dotato di almeno un rullo battitore 41, il quale è girevolmente montato sul telaio di supporto 2 ed è destinato ad essere movimentato per ruotare attorno ad un proprio asse di rotazione. Vantaggiosamente, inoltre, il gruppo di battitura 4 è dotato di almeno una griglia concava 42, disposta inferiormente rispetto al rullo battitore 41 con forma arcuata avente il lato concavo rivolto verso il rullo battitore 41. Operativamente, il rullo battitore 41 viene vantaggiosamente azionato nel suo moto di rotazione per convogliare le piante provenienti dal gruppo di mietitura 3 tra il rullo battitore 41 medesimo e la griglia concava 42, operando sulle piante erbacee E una sollecitazione meccanica atta a distaccare la granella G dal fusto F. Quindi, la prima frazione G1 di granella G è vantaggiosamente destinata ad attraversare la griglia concava 42 e ad essere raccolta, come illustrato nello schema generale nell’allegata figura 1. Vantaggiosamente, la movimentazione del rullo battitore 41 convoglia le piante E ad avanzare lungo verso il lato posteriore della macchina mietitrebbiatrice 1 (con verso opposto al verso di avanzamento V).
Il gruppo di mietitura 3 ed il gruppo di battitura 4 della macchina mietitrebbiatrice 1 sono preferibilmente del tipo noto nel settore e pertanto non verranno trattati più dettagliatamente nella presente privativa.
La macchina mietitrebbiatrice 1 oggetto dell’invenzione comprende inoltre un gruppo di scuotimento 5 montato sul telaio di supporto 2 a valle del gruppo di battitura 4 (rispetto al verso di avanzamento V) e destinato a separare e raccogliere una seconda frazione G2 della granella G dalle piante erbacee E ricevute dal gruppo di battitura 4 medesimo. In particolare, il gruppo di scuotimento 5 è atto a distaccare ulteriore granella G eventualmente ancora attaccata al fusto F delle piante erbacee E.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il gruppo di scuotimento 5 della macchina mietitrebbiatrice 1 comprende un vaglio a dischi 51 destinato a scuotere le piante erbacee E per separare la seconda frazione G2 di granella G dal fusto F.
Vantaggiosamente, il vaglio a dischi 51 si estende, secondo una direzione di sviluppo S, da una sezione di entrata 511 ad una sezione di uscita 512 (posta a valle della sezione di entrata 511 secondo il verso di avanzamento V).
La sezione di entrata 511 del vaglio a dischi 51 è destinata ad essere attraversata dalle piante erbacee E provenienti dal gruppo di battitura 4, e la sezione di uscita 512 per i è destinata ad essere attraversata dai fusti F delle piante erbacee E separati dalla seconda frazione G2 di granella G.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, inoltre, il vaglio a dischi 51 è dotato di una pluralità di alberi rotanti 6, girevolmente montati sul telaio di supporto 2. Gli alberi rotanti 6 sono posizionati paralleli tra loro, definendo un piano di avanzamento P, sopra al quale sono vantaggiosamente destinate ad essere movimentate le piante erbacee E.
In particolare, gli alberi rotanti 6 sono disposti, lungo tale piano di avanzamento P, in successione l’uno di seguito all’altro secondo la direzione di sviluppo S (preferibilmente parallela al piano di avanzamento P) del vaglio a dischi 51, con ciascun albero rotante 6 distanziato dall’albero rotante 6 successivo.
Vantaggiosamente, ciascun albero rotante 6 si sviluppa longitudinalmente lungo un proprio asse di rotazione Y, disposto preferibilmente ortogonalmente alla direzione di sviluppo S e parallelamente al piano di avanzamento P.
Vantaggiosamente, la sezione di entrata 511 del vaglio a dischi 51 è disposta a monte della pluralità di alberi rotanti 6 e la sezione di uscita 512 del vaglio a dischi 51 è disposta a valle della pluralità di alberi rotanti 6.
Il piano di avanzamento P definito dagli alberi rotanti 6 del vaglio a dischi 51 è preferibilmente inclinato verso l’alto andando dalla sezione di entrata 511 alla sezione di uscita 512, in particolare con la sezione di uscita 512 disposta ad un’altezza rispetto al terreno maggiore dell’altezza della sezione di entrata 511.
Preferibilmente, gli alberi rotanti 6 sono dotati di un profilo trasversale esterno di forma poligonale, ancor più preferibilmente esagonale o quadrata. Ovviamente, gli alberi rotanti 6 potranno essere dotati di un profilo trasversale esterno di qualsiasi altra forma senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente privativa.
In accordo con una forma realizzativa preferenziale, il vaglio a dischi 51 è preferibilmente dotato di due pareti di contenimento laterali, non illustrate nelle allegate figure, le quali sono montate sul telaio di supporto 2, sviluppantesi parallelamente alla direzione di sviluppo S e disposte sostanzialmente verticalmente rispetto al terreno e sono vantaggiosamente parallele tra di loro e perpendicolari rispetto al piano di avanzamento P. In particolare, lo spazio compreso lateralmente tra le suddette pareti di contenimento laterali e tra le sezioni di entrata e di uscita 511, 512 del vaglio a dischi 51 definisce un volume di lavoro, all’interno del quale sono vantaggiosamente destinate ad essere movimentate le piante erbacee E.
Vantaggiosamente, il vaglio a dischi 51, comprende inoltre una struttura di sostegno 510, la quale è montata sul telaio di supporto 2 della macchina mietitrebbiatrice 1. Più in dettaglio, la struttura di sostegno 510 è dotata di due longheroni laterali, i quali si sviluppano lungo la direzione di sviluppo S e sono sostanzialmente paralleli tra loro e vantaggiosamente paralleli alle pareti di contenimento laterali. In particolare, ciascun longherone laterale è disposto esternamente al volume di lavoro rispetto alle pareti di contenimento laterali. Inoltre, le suddette pareti di contenimento laterali possono essere vantaggiosamente fissate ai longheroni laterali oppure coincidere con essi.
Vantaggiosamente, inoltre, gli alberi rotanti 6 del vaglio a dischi 51 sono dotati di due estremità 61, ciascuna delle quali è supportata dal corrispondente longherone laterale. Opportunamente, ciascuna delle estremità 61 degli alberi rotanti 6 è posta ad attraversamento della corrispondente parete di contenimento laterale. Allo scopo, su ciascuna parete di contenimento laterale sono vantaggiosamente praticati una pluralità di fori passanti, preferibilmente allineati tra loro e contraffacciati rispetto a corrispondenti fori passanti sulla parete di contenimento laterale opposta, per consentire l’inserimento delle estremità 61 degli alberi rotanti 6.
Secondo l’invenzione, il vaglio a dischi 51 è inoltre dotato di mezzi di motorizzazione 7 meccanicamente collegati agli alberi rotanti 6 per azionarli a ruotare in un verso di rotazione U attorno a loro asse di rotazione Y.
In accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure 2, 3, 5, 6 e 8, il vaglio a dischi 51 è inoltre vantaggiosamente dotato di una pluralità di elementi di supporto volvente 513, montati sul telaio di supporto 2, e più in particolare sulla struttura di sostegno 510 (preferibilmente sui longheroni laterali di quest’ultima). Vantaggiosamente, gli elementi di supporto volvente 513 comprendono una pluralità di cuscinetti 514, sui quali sono montate le estremità 61 degli alberi rotanti 6, al fine di permettere la rotazione degli alberi rotanti 6 medesimi. In particolare, gli elementi di supporto volvente 513 sono preferibilmente disposti esternamente al volume di lavoro rispetto alle pareti di contenimento laterali.
Vantaggiosamente, i mezzi di motorizzazione 7 del vaglio a dischi 51 comprendono mezzi di azionamento ed una pluralità di ruote dentate 71, ciascuna delle quali è montata ad una delle estremità 61 del corrispondente albero rotante 6. Preferibilmente, le ruote dentate 71 sono calettate su ciascun albero rotante 6. Secondo una variante realizzativa preferenziale, non illustrata nelle allegate figure, su ciascun albero rotante 6 è montata una sola ruota dentata 71. Ovviamente, è possibile che siano montate più ruote dentate 71 per ogni albero, ad esempio due, come nelle forme realizzative illustrate nelle allegate figure 2, 3, 5 e 6, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
Ad esempio, i mezzi di azionamento comprendono un motore, elettrico o idraulico, il quale è vantaggiosamente connesso alle ruote dentate 71 attraverso mezzi di trasmissione del moto meccanicamente connessi al motore. Preferibilmente tali mezzi di trasmissione del moto comprendono a loro volta una catena 72 avvolta ad anello chiuso ed impegnantesi con un pignone 73 fissato ad un albero del motore e con le ruote dentate 71. Preferibilmente, inoltre, i mezzi di trasmissione comprendono almeno una ruota dentata tendicatena 74 montata amovibilmente sul telaio di supporto e destinata ad essere regolata nella sua posizione per agire sulla catena 72 e portarla in tensione.
In particolare, i mezzi di motorizzazione 7 sono preferibilmente disposti esternamente al volume di lavoro rispetto alle pareti di contenimento laterali.
In accordo con una forma realizzativa preferenziale illustrata nell’allegata figura 8, gli alberi rotanti 6 sono montati con posizione regolabile sul telaio di supporto 2, e in particolare sulla struttura di sostegno 510 del vaglio a dischi 51, al fine di regolare le distanze tra di essi e, quindi, la dimensione della sezione di vagliatura del vaglio a dischi 51.
Allo scopo, la struttura di sostegno 510 del vaglio a dischi 51 è provvista di almeno due guide laterali 516, ciascuna sviluppantesi secondo una direzione di regolazione R parallela alla direzione di sviluppo S. Vantaggiosamente, le guide laterali 516 sono ricavate ciascuna sul corrispondente longherone laterale della struttura di sostegno 510. Vantaggiosamente, il vaglio a dischi 51 comprende inoltre più coppie di elementi di supporto volvente 513. In particolare, ciascuna coppia di elementi di supporto volvente 513 porta girevolmente montato un corrispondente albero rotante 6, e ciascun elemento di supporto volvente 513 di tale coppia è montato sulla corrispondente guida laterale 516 in modo regolabile lungo la direzione di regolazione R.
Inoltre, le guide laterali 516 e gli elementi di supporto volvente 513 sono preferibilmente disposti esternamente al volume di lavoro rispetto alle pareti di contenimento laterali. Più in dettaglio, gli elementi di supporto volvente 513 comprendono, come le forme realizzative precedentemente descritte, una pluralità di cuscinetti 514 sui quali sono montate le estremità 61 degli alberi rotanti 6. Inoltre, secondo la forma realizzativa di figura 8, ciascun cuscinetto 514 è vantaggiosamente montato su una corrispondente slitta porta-cuscinetto 515, la quale è montata in maniera scorrevole sulla corrispondente guida laterale 516 ed è suscettibile di essere amovibilmente fissata a quest’ultima nella desiderata posizione.
Vantaggiosamente, il vaglio a dischi 51 comprende inoltre mezzi di fissaggio 517 meccanicamente collegati agli elementi di supporto volvente 513 (ed in particolare alle slitte porta-cuscinetto 515) per fissarli amovibilmente alla guida laterale 516 in una determinata posizione lungo la direzione di regolazione R.
In particolare, su ciascun elemento di supporto volvente 513, preferibilmente sulla slitta porta-cuscinetto 515, è realizzata un’asola disposta sostanzialmente lungo la direzione di regolazione R, nella quale sono suscettibili di impegnarsi i mezzi di fissaggio 517. Più in dettaglio, con i mezzi di fissaggio 517 inseriti nell’asola e serrati, l’elemento di supporto volvente 513 è in una configurazione fissa. Diversamente, con i mezzi di fissaggio 517 allentati, l’elemento di supporto volvente 513 è in una configurazione scorrevole lungo la guida laterale 516.
Ad esempio, i mezzi di fissaggio 517 comprendono viti o bulloni inseriti nelle suddette asole degli elementi di supporto volvente 513 ed impegnati alle corrispondenti guide laterali 516.
Opportunamente, in quest’ultima forma realizzativa, i fori passanti sulle pareti di contenimento laterali sono vantaggiosamente di forma allungata, in modo da permettere la traslazione degli alberi rotanti 6.
Operativamente, per regolare la distanza tra gli alberi rotanti 6 (e quindi regolare l’ampiezza della sezione di vagliatura), è sufficiente allentare i mezzi di fissaggio 517, traslare gli elementi di supporto volvente 513 in modo da avvicinare o allontanare gli alberi rotanti 6 e serrare nuovamente i mezzi di fissaggio 517.
In tal modo, è vantaggiosamente possibile adattare la sezione di vagliatura del vaglio a dischi 51 alla tipologia di granella G da raccogliere, ad esempio in relazione alle dimensioni della granella G medesima.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il vaglio a dischi 51 del gruppo di scuotimento 5 è dotato inoltre di una pluralità di dischi 8, i quali sono montati in successione lungo ciascun albero rotante 6 e sono portati in rotazione dall’albero rotante 6 medesimo. Vantaggiosamente, i dischi 8 sono fissati a ciascun albero rotante 6, e preferibilmente calettati su quest’ultimo. Più in dettaglio, ciascun disco 8 è vantaggiosamente forato e dotato di un profilo interno controsagomato rispetto al profilo esterno del corrispondente albero rotante 6.
In particolare, ciascun disco 8 è dotato di due facce laterali 84 opposte intercettate dall’asse di rotazione Y e preferibilmente ortogonali a quest’ultimo. Opportunamente, le due facce laterali 84 di ciascun disco 8 sono tra loro parallele e preferibilmente sostanzialmente piane.
Vantaggiosamente, ciascuna faccia laterale 84 del disco 8 è delimitata esternamente da un bordo periferico 83 sviluppantesi attorno all’asse di rotazione Y del corrispondente albero rotante 6.
Secondo l’invenzione, ciascun disco 8 è dotato di una superficie periferica 81, di forma sagomata, sviluppantesi attorno all’asse di rotazione Y del corrispondente albero rotante 6. Vantaggiosamente, tale superficie periferica si estende tra i bordi periferici 89 delle due facce laterali 84 del disco 8, definendo in particolare lo spessore del disco 8 tra le due facce laterali 84 medesime.
Vantaggiosamente, la distanza tra gli alberi rotanti 6 lungo la direzione di sviluppo S e la distanza tra i dischi 8 lungo l’asse di rotazione Y del corrispondente albero rotante 6 definiscono la sezione di vagliatura del vaglio a dischi 51.
Più in dettaglio, i dischi 8 di ciascun albero rotante 6 definiscono, sul piano di avanzamento P, un’intercapedine sagomata 9 tra ciascuna coppia di alberi rotanti 6 successivi, come visibile ad esempio negli esempi delle figure 3 e 6.
In particolare, i dischi 8 montati su ciascun albero rotante 6 sono montati sfalsati rispetto ai dischi 8 montati sull’albero rotante 6 successivo, in modo tale che, preferibilmente, tra due dischi 8 adiacenti montati sullo stesso albero rotante 6 sia interposto almeno un disco 8 montato sull’albero rotante 6 successivo, lasciando un interstizio laterale tra ciascuno dei due dischi 8 dell’albero rotante 6 ed il disco 8 interposto dell’albero rotante 6 successivo.
Secondo l’invenzione, a seguito della rotazione dei dischi 8, la loro superficie periferica è suscettibile di impattare contro le piante erbacee E provenienti dal gruppo di battitura 4, di trascinare i fusti F delle piante erbacee E lungo il piano di avanzamento P e di far cadere per gravità la seconda frazione G2 di granella G attraverso l’intercapedine sagomata 9 definita tra i dischi 8.
Vantaggiosamente, ciascun disco 8 si sviluppa prevalentemente, preferibilmente con forma allungata, secondo un asse principale Z ortogonale all’asse di rotazione Y del corrispondente albero rotante 6.
Tale forma vantaggiosa forma del disco 8 è definita dai bordi periferici 83 delle facce laterali 84 del disco 8 medesimo, i quali definiscono la forma sagomata della superficie periferica 81.
In questo modo, ciascun disco 8 è dotato di una forma tale da operare vantaggiosamente una azione di avanzamento ed una azione di scuotimento migliorate sulle piante erbacee E, come descritto nel seguito. Inoltre, a causa dello sviluppo prevalente dei dischi 8, le dimensioni dell’intercapedine sagomata 9 definita tra di essi è vantaggiosamente suscettibile di variare durante la rotazione dei dischi 8 medesimi.
In generale, la forma sagomata della superficie periferica 81 del disco 8 è tale che, durante la rotazione del disco 8 medesimo, esso varia ciclicamente la sezione di vagliatura del vaglio a dischi 51.
In particolare, ciascun disco 8, durante la sua rotazione, attraversa il piano di vagliatura in successione con le parti a larghezza minore e quindi con le parti a larghezza maggiore, variando quindi la luce della sezione di vagliatura (ed in particolare dell’intercapedine sagomata 9).
Ovviamente, i dischi 8 potranno avere qualsiasi forma sagomata adeguata a variare la sezione di vagliatura, anche di forma diversa da quella degli esempi particolari illustrati nelle allegate figure. In particolare, i dischi 8 potranno anche non essere ovali, ed essere ad esempio di forma poligonale (triangolare, quadrangolare, esagonale) o essere montati in maniera eccentrica rispetto all’albero rotante 6.
Operativamente, ciascun albero rotante 6 viene azionato dai mezzi di motorizzazione 7, portando in rotazione ciascun disco 8 montato sull’albero rotante 6 medesimo e la superficie periferica 81 sagomata di almeno uno dei dischi 8 intercetta le piante erbacee E con una porzione di contatto 812. Più in dettaglio, tale porzione di contatto 812 intercetta le piante erbacee E sostanzialmente nel momento in cui si trova in una prima posizione disposta in corrispondenza del piano di avanzamento P, in particolare ad attraversamento del piano di avanzamento P medesimo, rivolta verso la sezione di entrata 511 delle piante erbacee E. La porzione di contatto 812 inoltre descrive vantaggiosamente a partire da tale posizione un primo arco di cerchio sotteso da un angolo di circa 90°, in cui trascina le piante erbacee E lungo il piano di avanzamento P e contemporaneamente verso l’alto, in allontanamento dal piano di avanzamento P medesimo. Successivamente, tale porzione descrive un secondo arco di cerchio sotteso da un angolo di circa 90°, in cui lascia vantaggiosamente ricadere le piante erbacee E verso il piano di avanzamento P e le piante erbacee E medesime vengono intercettate dalla porzione di contatto 812 di uno dei dischi 8 successivi, continuando l’avanzamento.
In questo modo, vantaggiosamente le piante E vengono non solo trascinate lungo il piano di avanzamento P, ma vengono anche sollecitate a mano a mano che avanzano per separare la granella G dal fusto F. Preferibilmente, la velocità di rotazione dei dischi 8 è abbastanza elevata da imprimere alle piante erbacee E un’inerzia sufficiente da gettarle verso l’alto, distanziandole tra loro e permettendo alla granella G di cadere per gravità. In accordo con una forma realizzativa particolare, illustrata nelle allegate figure, ciascuno dei dischi 8 del vaglio a dischi 51 è vantaggiosamente dotato di forma ellittica con l’asse principale Z coincidente con l’asse maggiore dell’ellissi. Opportunamente, L’asse di rotazione Y dell’albero rotante 6 passa per il centro della forma ellittica di ciascun disco 8 montato su di esso. In accordo con una variante realizzativa della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, ciascuno dei dischi 8 del vaglio a dischi 51 è dotato di forma ovale ed è eccentrico rispetto all’asse di rotazione Y del corrispondente albero rotante 6.
Al fine di migliorare ulteriormente l’interazione della superficie periferica 81 dei dischi 8 con le piante erbacee E, la superficie periferica 81 di ciascun disco 8 del vaglio a dischi 51 è vantaggiosamente dotata di una pluralità di denti 811 disposti in sporgenza dalla superficie periferica 81 medesima, come illustrato nelle allegate figure 2-7. In particolare, i denti 811 sono vantaggiosamente dotati di una larghezza pari alla distanza tra le facce laterali 84 dei dischi 8.
Vantaggiosamente, inoltre, i denti 811 sono equamente distanziati l’uno dal successivo lungo lo sviluppo della superficie periferica 81 attorno all’asse di rotazione Y.
In particolare, i denti 811 sono disposti almeno lungo la porzione di contatto 812 della superficie periferica 81. Preferibilmente, i denti 811 sono disposti sostanzialmente lungo l’intera superficie periferica 81.
La presenza dei suddetti denti 811 lungo la superficie periferica 81 permette vantaggiosamente di aumentare l’estensione almeno della porzione di contatto 812 della superficie periferica 81 e pertanto anche la sollecitazione sulle piante erbacee E.
In accordo con una prima variante realizzativa della presente invenzione illustrata nelle allegate figure 2-4, i dischi 8 montati su ciascun albero rotante 6 del vaglio a dischi 51 sono vantaggiosamente raggruppati in almeno due gruppi 82, i cui i dischi 8 di ciascun gruppo 82 hanno gli assi principali Z tra loro paralleli e giacenti su uno stesso piano di inclinazione T comune. Inoltre, il piano di inclinazione T di ciascun gruppo di dischi 82 è inclinato, di un determinato angolo di inclinazione α rispetto al piano di inclinazione T di almeno un altro gruppo 82 dei dischi 8 montati sul medesimo albero rotante 6, in particolare rispetto al gruppo 82 adiacente lungo l’asse di rotazione Y dell’albero rotante 6.
Preferibilmente, il suddetto angolo di inclinazione α è compreso sostanzialmente tra 40° e 80°, vantaggiosamente tra 50° e 70°, ad esempio uguale sostanzialmente a 60°.
In accordo con una seconda variante realizzativa della presente invenzione illustrata nelle allegate figure 5-7, tutti i dischi 8 di ciascun albero rotante 6 hanno gli assi principali Z tra loro paralleli.
Come illustrato nelle allegate figure 4 e 7, nel caso di dischi 8 aventi forma ellittica, al fine di aumentare le sollecitazioni meccaniche impresse alle piante erbacee E, i dischi 8 di ciascun albero rotante 6 sono angolarmente sfasati rispetto ai dischi 8 dell’albero rotante 6 successivo di un determinato angolo di sfasamento A individuato dagli assi principali Z dei dischi 8 dei diversi alberi rotanti 6.
In particolare, l’angolo di sfasamento A è definito come l’angolo formato tra un piano di inclinazione T passante per uno dei dischi 8 montati su uno degli alberi rotanti 6 e il piano di inclinazione T passante per un corrispondente disco 8 montato sull’albero rotante adiacente 6. Preferibilmente, tale angolo di sfasamento A è compreso sostanzialmente tra 60° e 120°, più preferibilmente tra 80° e 100°, ad esempi pari a circa 90°.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale della presente invenzione, illustrata nella figura 1, il gruppo di scuotimento 5 della macchina mietitrebbiatrice 1 è inoltre dotato di almeno una griglia di separazione 52, montata sul telaio di supporto 2 al di sotto del piano di avanzamento P del vaglio a dischi 51. Vantaggiosamente la griglia di separazione 52 è dotata di una pluralità di fori, atti a permettere il passaggio della seconda frazione G2 di granella G caduta attraverso l’intercapedine sagomata 9 definita tra i dischi 8 al di sotto del piano di avanzamento P. In particolare, la griglia di separazione 52 è di forma piana e si estende sostanzialmente parallelamente al piano di avanzamento P almeno tra la sezione di entrata 511 e la sezione di uscita 512 del vaglio a dischi 51. Inoltre, la griglia di separazione 52 è vantaggiosamente disposta inclinata rispetto al terreno.
Inoltre, il gruppo di scuotimento 5 della macchina mietitrebbiatrice 1 è vantaggiosamente dotato di un contenitore di raccolta 53 della seconda frazione G2 (e vantaggiosamente anche della prima frazione G1) di granella G, montato sul telaio di supporto 2 al di sotto della griglia di separazione 52 per ricevere la granella G. In particolare, il contenitore di raccolta 53 è suscettibile di raccogliere temporaneamente almeno la seconda frazione G2 di granella G separata dei fusti F delle piante erbacee E dal vaglio a dischi 51 e caduta attraverso la griglia di separazione 52.
Vantaggiosamente, la macchina mietitrebbiatrice 1 comprende un serbatoio 54 montato sul telaio di supporto e collegato al contenitore di raccolta 53 mediante mezzi di convogliamento 55 (provvisti ad esempio di un meccanismo a vite senza fine) atto a trasportare la granella G dal contenitore di raccolta 53 al serbatoio 54.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina mietitrebbiatrice (1) per la raccolta di granella (G) da piante erbacee (E), la quale comprende: - un telaio di supporto (2) suscettibile di avanzare sul terreno in un verso di avanzamento (V) lungo una direzione di avanzamento (X); - un gruppo di mietitura (3) montato su detto telaio di supporto (2) e destinato a tagliare e raccogliere piante erbacee (E), le quali comprendono un fusto (F) e granella (G) attaccata al fusto (F); - un gruppo di battitura (4), il quale è montato su detto telaio di supporto (2) a valle di detto gruppo di mietitura (3) rispetto a detto verso di avanzamento (V), è suscettibile di ricevere da detto gruppo di mietitura (3) le piante erbacee (E) tagliate e raccolte ed è destinato ad operare sulle piante erbacee (E) per distaccare almeno parzialmente la granella (G) dal fusto (F) e per separare e raccogliere una prima frazione (G1) della granella (G) distaccata; - un gruppo di scuotimento (5), il quale è montato su detto telaio di supporto (2) a valle di detto gruppo di battitura (4) rispetto a detto verso di avanzamento (V), ed è destinato a separare e raccogliere una seconda frazione (G2) della granella (G)di dette piante erbacee (E); detta macchina mietitrebbiatrice (1) essendo caratterizzata dal fatto che detto gruppo di scuotimento (5) comprende un vaglio a dischi (51), il quale si sviluppa tra una sezione di entrata (511) ed una sezione di uscita (512) lungo una direzione di sviluppo (S), ed è dotato di: - una pluralità di alberi rotanti (6) girevolmente montati su detto telaio di supporto (2), disposti in successione l’uno di seguito all’altro lungo detta direzione di sviluppo (S) distanziati l’uno dal successivo, posizionati paralleli tra loro e definenti un piano di avanzamento (P); ciascun detto albero rotante (6) sviluppandosi longitudinalmente lungo un proprio asse di rotazione (Y) sostanzialmente ortogonale a detta direzione di sviluppo (S); - una pluralità di dischi (8) fissati a detti alberi rotanti (6) e posizionati in successione, distanziati l’uno dal successivo, lungo il corrispondente detto albero rotante (6); in cui detti dischi (8) definiscono tra ciascuna coppia di detti alberi rotanti (6) adiacenti un’intercapedine sagomata (9) su detto piano di avanzamento (P); - mezzi di motorizzazione (7) meccanicamente collegati a detti alberi rotanti (6) per azionare detti dischi (8) a ruotare in un verso di rotazione (U) attorno all’asse di rotazione (Y) del corrispondente detto albero rotante (6); in cui ciascun detto disco (8) è dotato di una superficie periferica (81), di forma sagomata, la quale si sviluppa attorno all’asse di rotazione (Y) del corrispondente detto albero rotante (6) e, a seguito della rotazione di detto disco (8), è suscettibile di impattare contro dette piante erbacee (E) per trascinare i fusti (F) delle piante erbacee (E) lungo detto piano di avanzamento (P) e far cadere per gravità la seconda frazione (G2) di granella (G) attraverso l’intercapedine sagomata (9) definita tra detti dischi (8).
- 2. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascun detto disco (8) si sviluppa prevalentemente lungo almeno un asse principale (Z) ortogonale all’asse di rotazione (Y) del corrispondente detto albero rotante (6).
- 3. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei dischi (8) di detto vaglio a dischi (51) è dotato di forma ellittica con detto asse di rotazione (Y) passante per il centro di ciascun detto disco (8).
- 4. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei dischi (8) di detto vaglio a dischi (51) è dotato di forma ovale ed è eccentrico rispetto al corrispondente detto asse di rotazione (Y).
- 5. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 2 alla 4, caratterizzata dal fatto che: - i dischi (8) montati su ciascun albero rotante (6) di detto vaglio a dischi (51) sono raggruppati in almeno due gruppi (82) di dischi (8), in cui di dischi (8) di ciascun detto gruppo (82) hanno detti assi principali (Z) tra loro paralleli e giacenti su uno stesso piano di inclinazione (T) comune, - il piano di inclinazione (T) di ciascun detto gruppo (82) di dischi (8) è inclinato rispetto al piano di inclinazione (T) di almeno un altro detto gruppo (82) del medesimo detto albero rotante (6) di un angolo di inclinazione (α).
- 6. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto angolo di inclinazione (α) è compreso sostanzialmente tra 40° e 80°.
- 7. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna tutti detti dischi (8) di ciascun detto albero rotante (6) hanno detti assi principali (Z) tra loro paralleli.
- 8. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la superficie periferica (81) di ciascun disco (8) di detto vaglio a dischi (51) è dotata di una pluralità di denti (811) disposti in sporgenza dalla superficie periferica (81).
- 9. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di scuotimento (5) è dotato di: - almeno una griglia di separazione (52), montata su detto telaio di supporto (2) al di sotto del piano di avanzamento (P) di detto vaglio a dischi (51), e dotata di una pluralità di fori atti a permettere il passaggio della seconda frazione (G2) di granella (G) caduta al di sotto di detto piano di avanzamento (P); - un contenitore di raccolta (53) montato su detto telaio di supporto (2) al di sotto di detta griglia di separazione (52), ed atto a raccogliere almeno la seconda frazione (G2) di granella (G).
- 10. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i dischi (8) montati su ciascun albero rotante (6) di detto vaglio a dischi (51) sono disposti sfalsati, lungo una direzione parallela a detto asse di rotazione (Y), rispetto ai dischi (8) montati su detto albero rotante (6) adiacente.
- 11. Macchina mietitrebbiatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto vaglio a dischi (51) comprende: - una struttura di sostegno (510), la quale è montata su detto telaio di supporto (2) ed è provvista di almeno due guide laterali (516) sviluppantesi ciascuna secondo una direzione di regolazione (R) parallela a detta direzione di sviluppo (S); - più coppie di elementi di supporto volvente (513), in cui ciascuna detta coppia porta girevolmente montato un corrispondente detto albero rotante (6) e ciascun elemento di supporto volvente (513) di detta coppia è montato sulla corrispondente detta guida laterale (516) in modo regolabile lungo detta direzione di regolazione (R); - mezzi di fissaggio (517) meccanicamente collegati a detti elementi di supporto volvente (513) per fissare amovibilmente detti elementi di supporto volvente (513) a detta guida laterale (516) in una determinata posizione lungo detta direzione di regolazione (R).
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2019
- 2019-10-24 IT IT102019000019703A patent/IT201900019703A1/it unknown
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2020
- 2020-10-23 EP EP20203521.8A patent/EP3811767B1/en active Active
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