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  • Università Iuav di Venezia – San Polo 2468 Badoer – 30125 Venezia
Il numero monografico di Engramma Per una archeologia della visione riflette sui luoghi dell'archeologia, sui significati che li legano alla vita trascorsa e sul senso che essi assumono rispetto al tempo presente, riprendendo un... more
Il numero monografico di Engramma Per una archeologia della visione riflette sui luoghi dell'archeologia, sui significati che li legano alla vita trascorsa e sul senso che essi assumono rispetto al tempo presente, riprendendo un filone di indagine intorno al rapporto tra archeologia e progetto contemporaneo sul quale si sono incentrati\\ua0altri numeri monografici della rivista. Scardinando compartimentazioni disciplinari, il numero 110 offre varie interpretazioni del senso di questi luoghi, affiancando le letture di un archeologo, di una studiosa della tradizione del classico e di tre architetti. Tra gli autori si citano Aldo Aymonino, Monica Centanni e Alberto Ferlenga
Il centro storico di Spalato, cresciuto all'interno delle mura dell'antico palazzo di Diocleziano (IV sec.), rappresenta un caso studio di grande interesse per la disciplina del restauro essendo stato punto di snodo teorico e luogo di... more
Il centro storico di Spalato, cresciuto all'interno delle mura dell'antico palazzo di Diocleziano (IV sec.), rappresenta un caso studio di grande interesse per la disciplina del restauro essendo stato punto di snodo teorico e luogo di applicazione e confronto delle principali teorizzazioni otto-novecentesche della scuola di Vienna sui temi della conservazione del patrimonio architettonico e urbano; ma, anche se Spalato vede il passaggio e diventa materia di studio da parte delle più importanti personalità della cultura mitteleuropea a cavallo tra i due secoli, è internazionalmente nota già dal XVIII secolo quando è oggetto di pubblicazioni dal grande valore artistico e dal significativo impatto culturale.
Research Interests:
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First electronic edition of Spectacula, Renaissance treatise written by Pellegrino Prisciani
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Edizioni Engramma. Autore: Lionello Puppi. A cura di: Olivia Sara Carli. Una applicazione a Palladio, alla sua vita, alla sua poetica, che è il frutto di oltre mezzo secolo di studi e dipana il filo rosso di una tensione esegetica di... more
Edizioni Engramma. Autore: Lionello Puppi. A cura di: Olivia Sara Carli.

Una applicazione a Palladio, alla sua vita, alla sua poetica, che è il frutto di oltre mezzo secolo di studi e dipana il filo rosso di una tensione esegetica di sistematico dissenso e contrasto rispetto agli approcci interpretativi correnti, perlopiù di matrice anglosassone. Lionello Puppi scarta rispetto alle cavillosità ostinate su questioni neutrali di filologismo erudito, agli anacronistici esercizi di lettura condotti alla luce di una improbabile “eredità” accumulata nell’ignoranza delle architetture vere, e basati sull’uso spregiudicato dei modelli grafici che troviamo nelle pagine dei Quattro Libri dell'Architettura, che han come effetto l’azzeramento di qualsivoglia riferimento alla vita activa di Palladio, e la riduzione dell’illustrazione su carta delle opere più significative ad astratti modelli grafici bidimensionali, come costellazione di un esemplare universo architettonico originato da “naturale inclinazione”: e così i modelli si sovrappongono alla realtà delle fabbriche, annullandone ogni valore, anche stilistico e formale, ed epurando la loro verità materiale, di esiti scaturiti dal sofferto confronto tra progetto, cantiere, ragioni del sito e del committente. In Palladio è certo attiva la consapevolezza della sovrana dignità scientifica dell’architettura e vivo e ineludibile è il confronto con il mondo classico, ma in questa nuova monografia Puppi fa giustizia di qualsiasi nozione di “classicismo”. La visione spaziale di Andrea scaturisce, piuttosto, dal rifiuto di ogni dogmatismo dottrinale, dal rigetto dell’obbedienza alla logica costruttiva ispirata alla ricerca di cadenze proporzionali e di impaginazione prospettica proprie della cultura tosco-romana. Le coordinate entro cui si iscrivono le opere di Palladio maturano sul fondamento anticlassico del gusto tardoromano, con la sua visione ottica e pittorica. Nel contesto di quel peculiare momento storico e socio-politico, stare Con Palladio significa mettersi nella sua prospettiva, che è diretta esperienza e cognizione, e insieme scoperta, di uno “spazio veneto”: la traduzione in veneto del Rinascimento.
Engramma issue no. 170 proposes some studies dedicated to Antiquity, analysed from many points of view – from archaeology to literary and legal sources, from theatrical festivals to byzantin textes. Contributions by Maddalena Bassani,... more
Engramma issue no. 170 proposes some studies dedicated to Antiquity, analysed from many points of view – from archaeology to literary and legal sources, from theatrical festivals to byzantin textes. Contributions by Maddalena Bassani, Barbara Biscotti, Maria Bergamo, Gianpiero Borgia, Olivia Sara Carli, Elena Cotugno, Alessandra Ferrighi, Anna Fressola, Alessandro Grilli, Alessandra Magni, Francesco Monticini, Gabriella Tassinari, Christian Toson.
Engramma issue no. 170 proposes some studies dedicated to Antiquity, analysed from many points of view – from archaeology to literary and legal sources, from theatrical festivals to byzantin textes. Contributions by Maddalena Bassani,... more
Engramma issue no. 170 proposes some studies dedicated to Antiquity, analysed from many points of view – from archaeology to literary and legal sources, from theatrical festivals to byzantin textes. Contributions by Maddalena Bassani, Barbara Biscotti, Maria Bergamo, Gianpiero Borgia, Olivia Sara Carli, Elena Cotugno, Alessandra Ferrighi, Anna Fressola, Alessandro Grilli, Alessandra Magni, Francesco Monticini, Gabriella Tassinari, Christian Toson.
Edizioni Engramma. Autore: Lionello Puppi. A cura di: Olivia Sara Carli. Una applicazione a Palladio, alla sua vita, alla sua poetica, che è il frutto di oltre mezzo secolo di studi e dipana il filo rosso di una tensione esegetica di... more
Edizioni Engramma. Autore: Lionello Puppi. A cura di: Olivia Sara Carli. Una applicazione a Palladio, alla sua vita, alla sua poetica, che è il frutto di oltre mezzo secolo di studi e dipana il filo rosso di una tensione esegetica di sistematico dissenso e contrasto rispetto agli approcci interpretativi correnti, perlopiù di matrice anglosassone. Lionello Puppi scarta rispetto alle cavillosità ostinate su questioni neutrali di filologismo erudito, agli anacronistici esercizi di lettura condotti alla luce di una improbabile “eredità” accumulata nell’ignoranza delle architetture vere, e basati sull’uso spregiudicato dei modelli grafici che troviamo nelle pagine dei Quattro Libri dell'Architettura, che han come effetto l’azzeramento di qualsivoglia riferimento alla vita activa di Palladio, e la riduzione dell’illustrazione su carta delle opere più significative ad astratti modelli grafici bidimensionali, come costellazione di un esemplare universo architettonico originato da “naturale inclinazione”: e così i modelli si sovrappongono alla realtà delle fabbriche, annullandone ogni valore, anche stilistico e formale, ed epurando la loro verità materiale, di esiti scaturiti dal sofferto confronto tra progetto, cantiere, ragioni del sito e del committente. In Palladio è certo attiva la consapevolezza della sovrana dignità scientifica dell’architettura e vivo e ineludibile è il confronto con il mondo classico, ma in questa nuova monografia Puppi fa giustizia di qualsiasi nozione di “classicismo”. La visione spaziale di Andrea scaturisce, piuttosto, dal rifiuto di ogni dogmatismo dottrinale, dal rigetto dell’obbedienza alla logica costruttiva ispirata alla ricerca di cadenze proporzionali e di impaginazione prospettica proprie della cultura tosco-romana. Le coordinate entro cui si iscrivono le opere di Palladio maturano sul fondamento anticlassico del gusto tardoromano, con la sua visione ottica e pittorica. Nel contesto di quel peculiare momento storico e socio-politico, stare Con Palladio significa mettersi nella sua prospettiva, che è diretta esperienza e cognizione, e insieme scoperta, di uno “spazio veneto”: la traduzione in veneto del Rinascimento.