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Waterfalls (Paul McCartney)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Waterfalls
singolo discografico
ArtistaPaul McCartney
Pubblicazione13 giugno 1980
Durata3:54
Album di provenienzaMcCartney II
GenereSoft rock
Pop
EtichettaParlophone/EMI (UK)
Columbia (US)
ProduttorePaul McCartney
Registrazione1980
FormatiVinile
Noten. 106 Stati Uniti (bandiera)
n. 9 Regno Unito (bandiera)
Paul McCartney - cronologia
Singolo precedente
(1980)
Singolo successivo
(1980)

Waterfalls è un brano musicale del cantautore rock britannico Paul McCartney, pubblicato come secondo singolo estratto dal suo album solista del 1980 McCartney II.

La composizione, una dolce ballata, possiede delle sonorità non troppo elaborate, con McCartney che canta, suona un pianoforte elettrico Fender Rhodes, e un sintetizzatore. Il brano venne pubblicato come singolo (B-side: Check My Machine) e raggiunse la posizione numero 9 in Gran Bretagna.[1][2] Negli Stati Uniti, invece, il singolo non entrò nemmeno nella classifica Billboard Hot 100, raggiungendo solo la posizione numero 106 nonostante il successo riscosso dal precedente singolo Coming Up che era arrivato in cima alla classifica. Si trattò del primo singolo di McCartney a fallire questo obiettivo.[3]

Quando venne chiesto a McCartney quale dei suoi singoli avrebbe voluto che avesse avuto più successo all'epoca della pubblicazione, McCartney disse: «Ce ne sono parecchi, forse... Waterfalls, penso fosse molto bella». Inoltre Paul fece anche notare come la celebre omonima canzone delle TLC contenesse elementi del suo brano.[4]

Tracce singolo

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  1. Waterfalls (Paul McCartney) - 3:54
  2. Check My Machine (Paul McCartney) - 5:51

Gli Sloan, gruppo power pop canadese, registrarono una versione in tempo più veloce della canzone per l'album tributo a Paul McCartney intitolato Listen To What The Man Said.[5]

  1. ^ Waterfalls, su connollyco.com. URL consultato il 28 marzo 2009.
  2. ^ Official Charts: Paul McCartney, su theofficialcharts.com, The Official UK Charts Company. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  3. ^ Chip Madinger & Mark Easter, Eight Arms To Hold You: The Solo Beatles Compendium (Chesterfield, MO: 44.1 Productions, 2000), 250.
  4. ^ Paul McCartney, su avclub.com, The A.V. Club. URL consultato il 29 agosto 2009.
  5. ^ Patrick Berkery, Various Artists (reviews), su philadelphiaweekly.com, Philadelphia Weekly, 10 ottobre 2001. URL consultato il 4 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
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