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Lucio Mandarà

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Lucio Mandarà in una fotografia del 2008

Lucio Mandarà (Laurana, 2 dicembre 1923[1]Roma, 16 marzo 2009) è stato uno sceneggiatore italiano attivo in televisione e, saltuariamente, al cinema.

Nato nel 1923[2], di padre siciliano e madre austriaca – oggi Laurana è parte della Croazia, mentre al momento della nascita apparteneva al territorio della Venezia Giulia – fa il suo esordio come sceneggiatore televisivo nel 1968 con Le mie prigioni, adattamento del celebre scritto di Silvio Pellico diretto da Sandro Bolchi. Sul piccolo schermo collabora, oltre che con Bolchi, anche con registi del calibro di Alessandro Blasetti, Daniele D'Anza, Gianni Serra, Piero Schivazappa e Giorgio Albertazzi in diversi sceneggiati, telefilm e originali, eccellendo soprattutto nelle ricostruzioni storiche; non disdegna però altri generi come il giallo poliziesco (Joe Petrosino) e anche la fantascienza (Extra e Racconti di fantascienza). Il suo lavoro più famoso rimane L'amaro caso della baronessa di Carini, del 1975, che ottiene grande successo di pubblico e del quale scriverà anche il remake del 2007, La baronessa di Carini.

Per il cinema la sua attività è molto più sporadica: firma le sceneggiature di tre pellicole tra il 1960 e il 1990 dirette da Maurizio Arena, Vito Zagarrio ed Ettore Pasculli. È deceduto nel 2009 a Santa Croce Camerina[3] in provincia di Ragusa, dove risiedeva da tempo[4]. Svolse anche attività di scrittore, con il romanzo Una grotta per Ernesto, che fu il suo ultimo lavoro.

Sceneggiatore televisivo

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Sceneggiatore cinema

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  1. ^ Il Museo di Camarina omaggia Lucio Mandarà, iscritto tra le eccellenze iblee, su santacroceweb.com. URL consultato il 5 maggio 2021.
  2. ^ Programmi: L'amaro caso della baronessa di Carini, su raiplay.it. URL consultato il 16 luglio 2020.
  3. ^ Omaggio allo sceneggiatore Rai Lucio Mandarà, su ragusaoggi.it, 12 agosto 2015. URL consultato il 30 aprile 2020.
  4. ^ Lutto nel mondo del cinema e della televisione, addio a Lucio Mandarà, su newslinet.com, 19 marzo 2009. URL consultato il 29 aprile 2020.

Altri progetti

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