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Cláudio Coutinho

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cláudio Coutinho
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Calcio
RuoloAllenatore
Termine carriera1981
Carriera
Carriera da allenatore
1971-1973Vasco da Gama
1976Brasile (bandiera) Brasile Olimpica
1976-1977Flamengo
1977-1980Brasile (bandiera) Brasile
1978-1980Flamengo
1981L.A. Aztecs
Palmarès
 Mondiali di calcio
BronzoArgentina 1978
 Copa América
BronzoCopa América 1979
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º ottobre 2009

Cláudio Pêcego de Moraes Coutinho, detto Cláudio Coutinho (Dom Pedrito, 5 gennaio 1939Rio de Janeiro, 27 novembre 1981), è stato un allenatore di calcio brasiliano.

Nato nella piccola città di Dom Pedrito, nello Stato di Rio Grande do Sul, località in prossimità del confine con l'Uruguay, si trasferì con la famiglia a Rio de Janeiro nel 1943.

Durante il suo periodo a Rio de Janeiro, Coutinho entrò nell'accademia militare iniziando una carriera nell'esercito, raggiungendo il grado di capitano; si laureò inoltre in educazione fisica, sempre all'interno delle forze armate brasiliane. Nel 1968, fu scelto per rappresentare la sua scuola ad un congresso negli Stati Uniti, a cui intervenne il professor Kenneth Cooper, inventore dell'omonimo test fisico. Proseguendo le sue esperienze all'estero, Coutinho insegnò all'Università di Fontainbleau, in Francia.

Al termine della stagione calcistica 1981, mentre trascorreva il suo periodo di ferie a Rio de Janeiro, prima di trasferirsi nei paesi arabi, morì affogato all'età di 42 anni mentre praticava pesca subacquea nelle Ilhas Cagarras, isole vicine alla spiaggia di Ipanema.

Nel 1970 fu richiesto il suo contributo in qualità di preparatore atletico per la Nazionale brasiliana, vincitrice del campionato del mondo 1970. Durante gli allenamenti utilizzò il test di Cooper, introducendolo dunque in Brasile; in seguito seguì come coordinatore la Nazionale durante Germania Ovest 1974 e allenò la selezione Olimpica durante Montréal 1976, portandola al quarto posto. Al termine dell'esperienza con la Nazionale, assunse l'incarico di allenatore del Flamengo. I buoni risultati e la stima che nutriva per lui la CBD fecero sì che venisse nominato successore di Osvaldo Brandão come commissario tecnico del Brasile in vista del campionato del mondo 1978 in Argentina. Coutinho diede dunque la sua impronta alla Nazionale, svincolandosi dal talento dei singoli fuoriclasse ed affidandosi alla coesione e allo spirito di gruppo dei giocatori. Ad esempio, lasciò fuori Falcão dell'Internacional, preferendogli Chicão del São Paulo, meno tecnico ma dalle attitudini più difensive e tatticamente più disciplinato.

Il debutto nel mondiale fu contro la Svezia, partita che terminò 1-1, con gol di Reinaldo; il match seguente fu lo 0-0 contro la Spagna. La vittoria per 1-0 contro l'Austria permise il passaggio del turno e placò i nascenti malumori per i primi tentennamenti della Seleção. Durante la seconda fase, il Brasile giunse al secondo posto nel girone dietro all'Argentina e vinse la partita per il terzo posto contro l'Italia per 2-1.

Dopo l'esperienza in Nazionale tornò al Flamengo e vinse il VI Copa Brasil e seguì la squadra, guidata in panchina da Paulo César Carpegiani, durante la vittoria della Coppa Intercontinentale 1981.

Nel 1981 viene assunto come allenatore degli statunitensi dei L.A. Aztecs, con cui raggiunse gli ottavi di finale della North American Soccer League 1981.[1]

Competizioni nazionali

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Flamengo: 1978, 1979
Flamengo: 1978, 1979, 1980
Flamengo: 1980
  1. ^ (EN) Aztecs Rosters, su Nasljerseys.com. URL consultato il 9 maggio 2019.
  • (PT) Gustavo Poli; Lédio Carmona, Almanaque do futebol[collegamento interrotto], p. 155. Casa da Palavra, ISBN 85-7734-002-3.

Collegamenti esterni

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  • (DEENIT) Cláudio Coutinho, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cláudio Coutinho, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Sambafoot, su en.sambafoot.com. URL consultato il 1º ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
  • (PT) Futpédia, su futpedia.globo.com. URL consultato il 1º ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2009).