[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Ammi majus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Visnaga maggiore
Ammi majus
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineApiales
FamigliaApiaceae
SottofamigliaApioideae
TribùPyramidoptereae
GenereAmmi
SpecieA. majus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineApiales
FamigliaApiaceae
GenereAmmi
SpecieA. majus
Nomenclatura binomiale
Ammi majus
L., 1753

La visnaga maggiore (Ammi majus L., 1753) è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiacee.[1]

La pianta, che ha grappoli di fiori bianchi simili a merletti, ha un'ampia distribuzione nell'Europa meridionale, nel Nord Africa e nell'Asia centrale e occidentale, anche se si ipotizza che sia originaria della valle del fiume Nilo.

Ammi majus è una pianta erbacea annuale,[2] o una biennale che si comporta come una annuale, in coltivazione.

Le foglie inferiori sono mono- o bipennate, le foglie superiori bi- o tripennate con lobi seghettati.[3]

L'infiorescenza è ad ombrella composta ed è formata da piccoli fiori bianchi, simili a merletti, che fioriscono in giugno-luglio e fruttificano in luglio-agosto.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

A. majus è considerato indigeno dell'Egitto,[4] o di parti dell'Europa e del Medio Oriente/Asia occidentale. Si trova anche sparso nelle isole britanniche, nella Scozia settentrionale e centrale,[3] ed è ampiamente distribuito nella regione del Mediterraneo (compresa l'Europa meridionale[3] e il Nord Africa), nonché nell'Africa occidentale e in Abissinia.[4]

In Egitto, intorno al 2000 a.C., il succo di Ammi majus veniva strofinato sulle chiazze di vitiligine[5] dopodiché i pazienti venivano incoraggiati a sdraiarsi al sole.[6] Nel XIII secolo la vitiligine veniva curata con una tintura di miele e i semi polverizzati di una pianta chiamata "aatrillal", che abbondava nella valle del fiume Nilo. Da allora la pianta è stata identificata come A. majus[7] ma il nome commerciale aatrillal è usato ancora oggi per riferirsi alla polvere bruno-giallastra ricavata dai suoi semi.

Ammi majus contiene quantità significative di furanocumarine, bergaptene e xantotossina (nota anche come metoxsalene), due derivati dello psoralene ben noti per i loro effetti fotosensibilizzanti. Infatti, si ritiene che A. majus sia essere la principale fonte mondiale di metoxsalene.[6]

La pratica di utilizzare Ammi majus per trattare la vitiligine riconosce implicitamente gli effetti iperpigmentazione causati dall'esposizione a un agente fotosensibilizzante (come il metoxsalene) seguito da radiazioni ultraviolette. Un eccesso di agente fotosensibilizzante o la successiva esposizione ai raggi UV possono portare a fitofotodermatite,[6][8] una grave infiammazione della pelle. Nonostante questo pericolo, A. majus viene coltivato per le sue furanocumarine, che vengono ancora utilizzate per il trattamento delle malattie della pelle, in particolare il metoxsalene noto con il nome commerciale Oxsoralen.[9][10]

Come il suo parente stretto Ammi visnaga, A. majus e le sue cultivar si vedono spesso nei giardini dove vengono coltivati da seme annualmente.

  1. ^ (EN) Ammi majus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 agosto 2024.
  2. ^ Jessica Walliser, Attracting beneficial bugs to your garden: a natural approach to pest control, Timber Press, 2014, ISBN 978-1-60469-388-1.
  3. ^ a b c (EN) Clive Stace, New Flora of the British Isles, Cambridge University Press, 1º aprile 2010, ISBN 978-1-139-48649-1. URL consultato il 5 agosto 2024.
  4. ^ a b (EN) NIIR Board of Consultants and Engineers, Cultivation and Processing of Selected Medicinal Plants: Small Scale Medicinal plants Processing Projects, Starting a Medicinal plants Processing Business, How to Start a Medicinal plants Production Business, Medicinal plants Based Small Scale Industries Projects, new small scale ideas in Medicinal plants processing industry, ASIA PACIFIC BUSINESS PRESS Inc., 1º ottobre 2006, ISBN 978-81-7833-003-7. URL consultato il 5 agosto 2024.
  5. ^ vol. 3, 2006, DOI:10.1038/ncponc0511, ISSN 1743-4254 (WC · ACNP), https://oadoi.org/10.1038/ncponc0511.
  6. ^ a b c vol. 37, DOI:10.1046/j.1365-4362.1998.00385.x, PMID 9620476, http://telemedicine.org/botanica/bot1.htm.
  7. ^ Wyss, P., Photomedicine in Gynecology and Reproduction, Karger, 2000, pp. 4–11, DOI:10.1159/000062800, ISBN 3-8055-6905-X.
  8. ^ vol. 9, DOI:10.7241/ourd.20181.29, http://www.odermatol.com/odermatology/20181/29.Phytophoto-ImaneA.pdf.
  9. ^ (EN) Ammi majus | false bishop&s;s weed Annual Biennial/RHS Gardening, su rhs.org.uk. URL consultato il 5 agosto 2024.
  10. ^ pfaf.org, http://www.pfaf.org/user/Plant.aspx?LatinName=Ammi+majus.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica