Vittorio Miele

The role of Lung Ultrasound (LUS) integrated with Chest-XRay (CXR) for the first-line diagnosis of pediatric pneumonia; to define its role during the follow-up to exclude complications. We performed a retrospective review of a cohort including 84 consecutive children (age-range: 3-16 years; mean age: 6 years; 44 M; 40 F) with clinical signs of cough and fever. All the patients underwent CXR at the admission integrated with LUS. Those positive at LUS were followed up with LUS until the complete resolution of the disease. CXR showed 47/84 pneumonic findings. LUS showed 60/84; 34/60 had a typical pattern of lung consolidation; 26/60 showed association of multiple B-lines, as for interstitial involvement, and small and hidden consolidations, not achievable by CXR. 1 case was negative at LUS because of retroscapular location.60 patients were followed-up with LUS; 28/60 showed a complete regression of the disease; 23/60 had a significant decrease in size of consolidation, 9/60 disease sta...

Pneumomediastinum may be due to various diseases. In young adults without thoracic trauma or pulmonary or mediastinal diseases pneumomediastium is secondary to mild strain or cough. This disease is defined as spontaneous pneumomediastinum or Hamman's syndrome, with a good prognosis, and doesn't need any treatment. X-ray and CT of the chest can provide correct diagnosis and adequate treatment.

Scopo: Descrivere il ruolo della Cardio-RM nella diagnosi di cardiomiopatia/displasia aritmogena ventricolare destra (ARVC/D). Materiali e metodi: Sono stati rivalutate le RM cardiache di 24 pz (13 M/11 F, età 21-58 aa), studiati nel periodo gennaio-aprile 2013, con successiva diagnosi di cardiomiopatia aritmogena ventricolare destra, secondo i criteri della Task Force del Working Group on Myocardial and Pericardial Disease della Società Europea di Cardiologia. Risultati: Una valutazione morfologicadelìesame Cardio-RM, ha evidenziato in 15 pz dilatazione globale del ventricolo destro e in 9 pz focale dilatazione in sede basale. La valutazione cine (sequenze cine 4 camere e/o 2 camere asse corto), ha dimostrato nei 9 pz con dilatazione focale moderata/severa ipocinesia con " buldging " periapicale, nei restanti 15 pz ipocinesia di grado lieve, con riduzione della FE in tutti. Inoltre, con sequenze specifiche TW1 pesate (in 2/24 pz.) è stato possibile rilevare l'aumentat...

Settore Scientifico Radiologia Vascolare ed Interventistica Obiettivi Didattici: Riconoscere i segni TC della dissezione spontanea, non traumatica, dell'arteria renale. Introduzione: La dissezione dell'arteria renale è una rara causa di ipertensione nefro-vascolare; la forma acuta può essere spontanea, traumatica o iatrogena. Clinicamente si manifesta con dolore e insorgenza di ipertensione arteriosa. L'eziologia della forma spontanea è sconosciuta; spesso si associa ad altre patologie quali displasia fibro-muscolare, aterosclerosi, ipertensione maligna e sindrome di Marfan. Il trattamento può essere chirurgico e farmacologico (per la sintomatologia). Tecnica d'esame e/o riscontri all'imaging: Giunge alla nostra osservazione, uomo di 34 anni, con dolore acuto al fianco destro e ipertensione arteriosa di n.d.d. Viene sottoposto ad Angio-TC dell'addome con apparecchiatura Siemens 64 strati Dual Source, dopo somministrazione ev di 80 ml di mdc; mediante ricostru...

Settore Scientifico Tomografia Computerizzata Scopo: Descrivere il ruolo dell'angio-TC nella diagnosi e follow-up della Sindrome di Leriche. Materiali e metodi: Sono stati inclusi 9 pz (6M/3F,età 55-78 aa) con sindrome di Leriche, patologia obliterante ostruttiva degli assi iliaci con estensione caudo-craniale fino al tratto sottorenaledelìaorta addominale. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esame angio-TC, con apparecchio Siemens 64 strati Dual Source, mediante protocollo di acquisizione bifasico (fase arteriosa e tardiva), prima e dopo il trattamento; sono state effettuate ricostruzioni multiplanari e volume rendering. Risultati: In 7/9 pz, l`angio-TC ha mostrato mancata opacizzazione dell'aorta addominale sottorenale e degli assi iliaci comuni,sia in arteriosa che in tardiva,per trombosi ostruttiva; 2 ben compensati da circoli collaterali provenienti dall'a.mesenterica superiore e dall'a.epigastrica, 2 trattati con bypass femoro-femorale, pervio ad un contr...

Obiettivi Didattici: Descrivere gli aspetti semeiologici RM del miocardio non compatto (MNC). Introduzione: Il miocardio non compatto (MNC) o " spongioso " è una rara cardiomiopatia congenita caratterizzata da alterazioni strutturali parietali del miocardio secondarie ad un arresto intrauterino della compattazione delle fibre miocardiche; si può associare ad altre alterazioni congenite a carico dell'apparato cardio-circolatorio. Il quadro clinico è variabile, passando dall'assenza di sintomi fino allo scompenso cardiaco; in questo caso la terapia è il trapianto. Tecnica d'esame e/o riscontri all'imaging: La Cardio-RM evidenzia l'ipertrabecolatura miocardica, specie dei segmenti medi-distali delle pareti inferiore e laterale edelìapice ventricolare sinistro; meno comune il coinvolgimento del setto interventricolare, della parete anteriore e di tutti i segmenti basali del miocardio ventricolare. Caratteristico è il rapporto maggiore di 2 tra gli spessori ...

Scopo: Descrivere il ruolo della Cardio-RM nello studio della vitalità miocardica. Materiali e metodi: Tra gennaio-aprile 2013, 45 pz (33 M/ 12F, età 49-82 aa) con diagnosi clinica-laboratoristica di infarto miocardico più o meno recente si sottopongono ad esame cardio-RM stress (di tipo farmacologico con dipiridamolo o dobutamina) con somministrazione di mdc e.v, con apparecchiatura Siemens Avanto (1.5 Tesla). Risultati: In 4/45 pz la Cardio-Rm è stata sospesa per motivi di claustrofobia. In 6 pz l'esame Cardio-Rm è risultato negativo per ischemia e/o infarto. Durante la fase di somministrazione di mdc, si riscontrano difetti di perfusione indotti dallo stress (in sede subendocardica) in 9 pz (solo 1 di essi già è stato trattato con angioplastica), riferibili ad aree di ischemia. Durante lo studio post-contrastografico tardivo, focali aree di enhancement intramiocardico (subendocardico/transmurale) si rilevano in 31 pz, esiti di pregressa necrosi, con parete di spessore e cinet...

Epidemiologia e meccanismo d'azione L'incidenza delle fratture dell'anello pelvico è in continuo aumento a causa dell'incremento esponenziale dei traumi della strada, lavorativi e sportivi. Queste fratture hanno una notevole rilevanza clinica per l'elevata morbilità e mortalità dovuta alle frequenti complicanze e lesioni associate in altri organi e apparati (sistema nervoso centrale, respiratorio, gastrointestinale e, soprattutto, uro-genitale e vascolare). Nonostante i progressi nella gestione clinico-radiologica del politraumatizzato, il tasso di mortalità dei pazienti con shock emorragico di natura venosa o arteriosa, sebbene ridotto, rimane compreso fra il 7 e il 17%. Inoltre, si è osservata solo una minima riduzione delle complicanze croniche rappresentate da pseudoartrosi, consolidamento vizioso della frattura, dismetria degli arti inferiori e dolore lombare cronico. Anatomia e biomeccanica L'anello pelvico è costituito dalla connessione dell'osso s...

SOMMARIO Semeiotica TC delle lesioni mesenteriche traumatiche 169 Conclusioni 174 Epidemiologia e meccanismo d'azione L'intestino e il suo meso rappresentano la terza sede di lesione nei traumi chiusi dell'addome, dopo il fegato e la milza. Lesioni trauma-tiche dell'intestino e del mesentere si riscontrano nel 5% dei pazienti sottoposti a laparoscopia esplorativa dopo trauma chiuso dell'addo-me. Si stima che la frequenza delle lesioni del mesentere e dell'inte-stino isolate, cioè non associate a traumi degli organi parenchimatosi, sia all'incirca tre volte maggiore. L'incidenza di questa patologia è in aumento dopo l'introduzione delle cinture di sicurezza, che comprimendo le anse contribuiscono a creare un'ansa " chiusa " in cui l'incremento di pressione endoluminale può determinare una lesione da scoppio. Inoltre, l'incidenza è signifi cativamente maggiore nell'età pediatri-ca, in relazione all'incompleta maturazion...

SOMMARIO ATLS ® 8 Criteri identifi cativi di politrauma maggiore 8 Il fattore tempo 9 Aspetti organizzativi del sistema di emergenza-urgenza 10 La radiologia in un dipartimento di emergenza e accettazione 12 Il radiologo e l'emergenza 12 Protocolli 12 Epidemiologia e meccanismo d'azione Il primo politrauma stradale di cui si ha notizia risale al 17 agosto del 1896, quando la signora Brigett Driscoll fu investita a Londra da un'auto guidata con imprudenza alla velocità di 12 km/h. Oggi, in caso di trauma stradale, un impatto senza cinture di sicurezza può provocare lesio-ni importanti anche a una velocità di soli 16 km/h, velocità che sale a 59 km/h se l'infortunato indossava le cinture di sicurezza. Il politrauma maggiore è un evento fi sico in cui viene sprigionata una forza dinamica tale da determinare lesioni singole o multiple che costituiscono un pericolo per la vita del paziente. Convenzionalmente si defi nisce " maggiore " il trauma con ISS > 15 (...

Il trauma del torace è, dopo il trauma cranico, la più frequente lesione nel paziente politraumatizzato, con una incidenza del 45-65%, e la più comune causa di morte per trauma (20% circa sul totale dei de-cessi). Pur essendo possibili meccanismi d'azione che comportano la penetrazione del torace da parte di un oggetto vulnerante, il trauma toracico si riscontra più spesso in occasione di traumi chiusi ad alta energia, con una mortalità che può raggiungere il 60%. Tra le cause di trauma chiuso ad alta energia (precipitazioni, inci-denti sul lavoro ecc.), il trauma della strada rappresenta circa il 70-80% dei casi e, d'altra parte, 1/3 dei pazienti ospedalizzati per trauma della strada presenta segni di trauma toracico maggiore. Vari studi hanno dimostrato che in caso di incidente automobi-listico i passeggeri tutelati da cinture di sicurezza possono riportare lesioni signifi cative del torace per velocità di almeno 48 km/h, men-tre i passeggeri non assicurati da mezzi di pro...

The finding of a fetal intra-abdominal cyst is relatively common and it can be due to a wide variety of clinical conditions. The aims of this study were to determine the accuracy of the prenatal ultrasound (US) in identifying the etiology of fetal intra-abdominal cysts and to describe the neonatal outcomes. All cases of fetal intra-abdominal cystic lesion referred to our center between 2004 and 2012 were reviewed. Cysts of urinary system origin were excluded. Prenatal and postnatal data were collected. Our cohort was divided into subgroups according to the prenatal suspected origin of the lesion (ovarian, mesenteric, gastro-intestinal and other locations). For each subgroup, sensitivity, specificity, positive predictive value, false-positive rate and accuracy of fetal US were calculated. 47 fetuses (10/37 M/F) were identified. The mean gestational age at the time of diagnosis was 33±4.9 weeks. Our cohort comprised 25 ovarian cysts (10 simplex and 15 complex), 3 GI duplication, 6 mes...

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