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Youssef Sbai

Freelancer, Freelancer, Department Member
L’islam plurale approdato in Italia si e stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed e andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realta... more
L’islam plurale approdato in Italia si e stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed e andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realta locali distinte per storia e per profilo costituzionale. In questo quadro si collocano la figura dell’imam ḫaṭib (predicatore, plur. ḫuṭabâ’), il suo status e il suo ruolo all’interno e all’esterno delle comunita dei musulmani. La sua attivita principale e la ḫuṭbah (sermone, plur. ḫuṭab), considerata lo strumento comunicativo per eccellenza con le grandi masse dei fedeli. Percio ci troviamo di fronte a una pratica di grande interesse mediatico-politico, accademico e sociale. Questa ricerca dunque mette sotto i riflettori i modi nei quali la cornice rituale di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (sermone del venerdi) viene prodotta, il contesto dove si produce, chi sono i suoi produttori, che “conoscenza” viene trasmessa attraverso il discorso khatabitico; cio permette inoltre di verificare come il discorso omiletico fa i conti con la sua plausibilita nel contesto ospitante e tenta di ricostruire una struttura di plausibilita nella societa ospitante. La metodologia adottata si basa sull’osservazione partecipante, i racconti di vita degli attori religiosi e l’analisi del discorso. Durante la ricerca empirica abbiamo raccolto novantotto sermoni del venerdi enunciati in diciassette luoghi di culto islamico arabofoni sparsi su tutto il territorio nazionale e ubicati in metropoli, centri urbani e citta di provincia. Abbiamo assistito in molte riprese ai culti rituali in tutti questi luoghi e abbiamo raccolto i racconti di vita di tutti i ḫuṭabâ’ e dei dirigenti. La trascrizione dei sermoni, dei racconti di vita e delle osservazioni annotate durante la partecipazione e di cinquecento pagine. L’analisi orizzontale e trasversale dei dati raccolti, in parte eseguita con Atlas.ti, ci ha permesso di conoscere in profondita l’interazione simbolica generata dal discorso omiletico, i suoi produttori e il contesto della sua produzione. Cio ha portato a conoscere le categorie tematiche delle ḫuṭab, i tipi di ḫaṭib, come l’islam plurale si adegua alle societa di accoglienza e come de facto si stanno costruendo dei nuovi modelli di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah: questi modelli sono delle conseguenze del livello di adattamento che compiono le comunita dei musulmani nel tentativo di ricostruire una struttura di plausibilita dell’islam in Italia attraverso ḫuṭbat al-ǧumu‘ah.
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a “cognitive... more
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a “cognitive minority”, use different strategies related to the performance of the Friday prayer ritual, and I analyze its continuous reframing. During the preliminary investigation I selected seventeen places of worship located in major cities and provincial towns located in the North, Central and South of Italy including Sicily. I have only considered spaces run by Sunni Arabs because they are the majority of Muslims in Italy. In these places I performed the participant observation from October 2016 to July 2017 collecting empirical data and more than a hundred sermons that I analyzed later. I also relied on interviews with preachers and people in charge of these places.
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a “cognitive... more
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a “cognitive minority”, use different strategies related to the performance of the Friday prayer ritual, and I analyze its continuous reframing. During the preliminary investigation I selected seventeen places of worship located in major cities and provincial towns located in the North, Central and South of Italy including Sicily. I have only considered spaces run by Sunni Arabs because they are the majority of Muslims in Italy. In these places I performed the participant observation from October 2016 to July 2017 collecting empirical data and more than a hundred sermons that I analyzed later. I also relied on interviews with preachers and people in charge of these places.
L’islam plurale approdato in Italia si e stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed e andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realta... more
L’islam plurale approdato in Italia si e stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed e andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realta locali distinte per storia e per profilo costituzionale. In questo quadro si collocano la figura dell’imam ḫaṭib (predicatore, plur. ḫuṭabâ’), il suo status e il suo ruolo all’interno e all’esterno delle comunita dei musulmani. La sua attivita principale e la ḫuṭbah (sermone, plur. ḫuṭab), considerata lo strumento comunicativo per eccellenza con le grandi masse dei fedeli. Percio ci troviamo di fronte a una pratica di grande interesse mediatico-politico, accademico e sociale. Questa ricerca dunque mette sotto i riflettori i modi nei quali la cornice rituale di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (sermone del venerdi) viene prodotta, il contesto dove si produce, chi sono i suoi produttori, che “conoscenza” viene trasmessa attraverso il discorso khatabitico; cio permette i...
In this article we will try to show the process of transformation that underwent the Arab oratory, the ḫaṭâbah, from its genesis up to the construction of the cultual model of ḫuṭbat ṣalât al-ǧumu'ah (sermon of Friday's canonical... more
In this article we will try to show the process of transformation that underwent the Arab oratory, the ḫaṭâbah, from its genesis up to the construction of the cultual model of ḫuṭbat ṣalât al-ǧumu'ah (sermon of Friday's canonical prayer) spread today among Muslims. Our brief socio-historical analysis of ḫuṭbah goes from the period called Ǧâhilliyyah (pre-Islamic, up to 610 AD) to the dominion of the Abbasid dynasty (750-1258 AD). We will see how the ḫuṭbah in Ǧâhilliyyah was situated in a precise space-time framework and had specific socio-cultural functions, how its producers had definite roles and its development possessed well-known characteristics. The arrival of Islam sacralized this social practice, turning it into a religious rite, and so the ḫuṭbat al-ǧumu'ah was born. The death of the prophet of Islam in 632 AD caused a charismatic emptiness that generated a conflict of a symbolic order (Pace, 20042). The protagonists of the discord used the ḫuṭbah as a communic...
In this article we will try to show the process of transformation that underwent the Arab oratory, the ḫaṭâbah, from its genesis up to the construction of the cultual model of ḫuṭbat ṣalât al-ǧumu'ah (sermon of Friday's canonical prayer)... more
In this article we will try to show the process of transformation that underwent the Arab oratory, the ḫaṭâbah, from its genesis up to the construction of the cultual model of ḫuṭbat ṣalât al-ǧumu'ah (sermon of Friday's canonical prayer) spread today among Muslims. Our brief socio-historical analysis of ḫuṭbah goes from the period called Ǧâhilliyyah (pre-Islamic, up to 610 AD) to the dominion of the Abbasid dynasty (750-1258 AD). We will see how the ḫuṭbah in Ǧâhilliyyah was situated in a precise space-time framework and had specific socio-cultural functions, how its producers had definite roles and its development possessed well-known characteristics. The arrival of Islam sacralized this social practice, turning it into a religious rite, and so the ḫuṭbat al-ǧumu'ah was born. The death of the prophet of Islam in 632 AD caused a charismatic emptiness that generated a conflict of a symbolic order (Pace, 20042). The protagonists of the discord used the ḫuṭbah as a communicative tool to launch their own theological-political invectives. With the Umayyad hegemony (from 661 AD to 750 AD), this practice entered a period of great transformations.
Oggigiorno, l’islam e i musulmani sono diventati uno dei soggetti più presenti nel dibattito mediatico, politico e popolare. In questo breve testo si tenta di descrivere il puzzle dell’islam italiano, in modo da ac- quisire chiavi di... more
Oggigiorno, l’islam e i musulmani sono diventati uno dei soggetti più presenti nel dibattito mediatico, politico e popolare. In questo breve testo si tenta di descrivere il puzzle dell’islam italiano, in modo da ac- quisire chiavi di lettura per comprendere da chi è costituito, come si trasforma e su quali traiettorie si muove. Come si vedrà, si tratta di una realtà complessa e articola- ta. Una situazione dovuta sia alla natura dell’islam1 stesso che al contesto ospitante. Partiamo, però, dall’inizio.
YOUSSEF SBAI "Finché non impariamo come amare le creature di Allah, non potremo amare per davvero e non potremo conoscere Allah per davvero" Jalâl Addîn Ar-Rûmî Accendere i riflettori sull'etica islamica delle nuove generazioni musulmane... more
YOUSSEF SBAI "Finché non impariamo come amare le creature di Allah, non potremo amare per davvero e non potremo conoscere Allah per davvero" Jalâl Addîn Ar-Rûmî Accendere i riflettori sull'etica islamica delle nuove generazioni musulmane in Italia è un compito complesso e articolato quanto lo è l'islam plurale presente sul territorio. Per raggiungere questo obiettivo, nel corso di questa trattazione, sarà necessario soffermarsi, in primo luogo, sul concetto dell'islam plurale e poi affrontare il codice morale da una prospettiva teologica. Infine, si arriverà a parlare del processo di trasformazione del codice etico islamico delle nuove generazioni, usando un approccio sociologico che prende in considerazione dimensioni sociali specifiche come la morale famigliare, l'etica della finanza islamica e l'etica del fin di vita. L'islam al plurale L'islam è approdato in Italia qualche decennio fa: la prima grande ondata migratoria musulmana si registra negli anni '70 ed è contraddistinta da migranti giovani, alfabetizzati e di origine urbana (Bombardieri, 2011). In quegli anni il flusso immigratorio proveniva in parte dalla Tunisia, ed aveva come meta la Sicilia, e in parte dal Medio Oriente, con meta principale Perugia e altre città universitarie. Il decennio successivo una seconda ondata ha portato una forte immigrazione dal Marocco e dal Senegal. Dai primi anni '90 il flusso migratorio verso l'Italia è diventato più intenso e con provenienze sempre più diversificate: da un lato è aumentato il flusso dal Maghreb e dall'Africa subsahariana; dall'altro si è allungata la lista dei paesi dai cui provengono immigrati musulmani (Rhazzali, 2013). Questa provenienza multipla ha avuto una ricaduta sulla composizione dell'islam in Italia. L'islam, infatti, come sistema di credenza-sociologicamente parlando-è una religione una e plurima allo stesso tempo (Pace, 20042), di conseguenza si sono sviluppati diversi islam nel mondo, importati dagli immigrati: dall'islam nel Maghreb all'islam subsahariano, dall'islam asiatico, a quello balcanico. Un'altra osservazione necessaria è che l'islam plurale approdato in Italia è andato differenziandosi, non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l'impatto con realtà locali e nazionali distinte per storia e per profilo costituzionale (Allievi, 2009; Guolo, 1999). A creare ulteriori diversità nell'islam in Italia ci sono anche i cittadini italiani convertiti, i figli di
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a "cognitive... more
The focus of this article is to spotlight the ritual frame of the canonical Friday prayer that is organized weekly around midday in places of Islamic worship in Italy. I verify how the Muslim communities in Italy, as a "cognitive minority", use different strategies related to the performance of the Friday prayer ritual, and I analyze its continuous reframing. During the preliminary investigation I selected seventeen places of worship located in major cities and provincial towns located in the North, Central and South of Italy including Sicily. I have only considered spaces run by Sunni Arabs because they are the majority of Muslims in Italy. In these places I performed the participant observation from October 2016 to July 2017 collecting empirical data and more than a hundred sermons that I analyzed later. I also relied on interviews with preachers and people in charge of these places.
Chi sono i predicatori musulmani in Italia? Che formazione religiosa hanno seguito? Come sono diventati imam? Come preparano i propri sermoni? E soprattutto, che messaggi veicolano attraverso il discorso religioso all’interno delle... more
Chi sono i predicatori musulmani in Italia? Che formazione religiosa
hanno seguito? Come sono diventati imam? Come preparano i propri sermoni? E soprattutto, che messaggi veicolano attraverso il discorso religioso all’interno delle moschee? La lingua italiana è usata nelle loro “performance” discorsive? Che strategie discorsive adottano? Quest’indagine, frutto di una ricerca pluriennale sul tema, rappresenta lo studio più approfondito fin qui fatto su un aspetto tanto cruciale quanto poco conosciuto: la comunicazione dei predicatori all’interno del loro ambiente. Il sermone del venerdì è considerato lo strumento
per eccellenza di comunicazione tra imam e i fedeli. L’analisi delle sue diverse cornici, la sua produzione e la sua enunciazione ha permesso di svelare le strategie comunicative dei dirigenti delle moschee e degli imam
e dare delle risposte al dibattito politico e pubblico.
Il volume non si rivolge soltanto agli studiosi e agli operatori in ambito socioculturale, ma anche a coloro che si trovano quotidianamente in contatto con l’Islam italiano e a un’opinione pubblica sempre più interessata ai fenomeni connessi alla presenza islamica in Italia.