Scienze dell'Antichità 29.3. EGITTO E VICINO ORIENTE ANTICO TRA PASSATO E FUTURO Atti del terzo convegno EVOA, 2023
Il progetto ehu išhamai ‘canta!’ nasce dal proposito di realizzare due intenti tra loro connessi:... more Il progetto ehu išhamai ‘canta!’ nasce dal proposito di realizzare due intenti tra loro connessi: proporre un metodo alternativo e innovativo per comunicare la Storia delle antiche civiltà e far conoscere quella ittita ad un vasto pubblico.
Recent studies focused on GIŠ.ḪUR in Hittite texts. Two opposed interpretations have been put for... more Recent studies focused on GIŠ.ḪUR in Hittite texts. Two opposed interpretations have been put forward: "wooden (waxed) board" and "document". We propose that GIŠ.ḪUR indicates primarily an official document and might also indicate metonymically a medium.
The Routledge Companion to Ecstatic Experience in the Ancient World, 2022
Altered states of consciousness (ASCs) include non-ordinary mind states that may be induced by ex... more Altered states of consciousness (ASCs) include non-ordinary mind states that may be induced by external agents or occur spontaneously. Among them is ecstasy, which Harry Hoffner (1992: 103) describes in his study on the Syrian cultural influence in the Hittite world as “a mental state appropriate for reception of a divine revelation.” The aim of this study is to determine whether such states are mentioned in the Hittite texts, how they were achieved, in what context and by whom. It begins with an examination of the (LÚ)siuniyant-, a figure who some scholars identify as an ecstatic or a prophet, and it then considers some of the literary passages that appear to describe ASCs in order to determinine which techniques, such as alcohol, drugs or other sychoactive substances, may have been used to trigger or enhance the experience.
“eḫu išḫamai ‘canta!’. Proposta di un
metodo alternativo per la comunicazione
della storia dell... more “eḫu išḫamai ‘canta!’. Proposta di un
metodo alternativo per la comunicazione
della storia delle antiche civiltà” is a two-year-
project funded by Bando “SEED PNR”
– Finanziamento di progetti di ricerca su
temi di interesse trasversale per il PNR
(PROGRAMMA NAZIONALE PER LA
RICERCA 2021-27; D.R. n. 2780/202. Prot. N.
88620 del 27/10/2021) promoted by the Ateneo
Sapienza and supported by the Office of Culture
and Information of the Embassy of Türkiye in
Rome (Director Dr Riza Haluk Söner).
Hittite Diplomatics: Studies in Ancient Document Format and Record Management. By WillemiJn J. I.... more Hittite Diplomatics: Studies in Ancient Document Format and Record Management. By WillemiJn J. I. Waal. Studien zu den Boğazköy-Texten, vol. 57. Wiesbaden: Harrassowitz Verlag, 2015. Pp. xxi + 620, illus. €98.
Rappresentazione di re, rappresentazioni di dèi, rappresentazioni di vinti nei testi ittiti, 2021
Archaeological evidence and literary sources show us images of Hittite gods and kings. The topic ... more Archaeological evidence and literary sources show us images of Hittite gods and kings. The topic of submissive enemies is known from literature but it is not depicted in any representation. A passage from the ŠAR TAMḪARI from Ḫattuša probably describes an imagined scene depicted on the city-gate of Purušḫanda in which Sargon is represented as the victorious king, and the king and the inhabitants of the city as subjugated enemies as well.
And I knew Twelve Languages. A Tribute to M. Poetto Poetto, 2019
'historiola attestata in KUB 43.62 (CTH 457.8) II 1 e sgg. è stata già oggetto di uno studio da p... more 'historiola attestata in KUB 43.62 (CTH 457.8) II 1 e sgg. è stata già oggetto di uno studio da parte nostra, in cui ci siamo soffermati sull'uso metaforico del termine paḫḫur 'fuoco', riferito alla manifestazione dell'herpes zoster, associazione abbastanza comune nell'antichità per questa malattia e la sua manifestazione epidermica 1. Le righe 6-9 di questo brano non sono facilmente comprensibili per la presenza di alcuni lemmi poco chiari come uleštat (7), partaittat (9), o per cui non è ancora stata proposta una traduzione, come kunkuliyati-(8); a queste difficoltà semantiche si aggiunge anche una sintassi poco chiara. Il passo in questione è il seguente: II (1) n=an=[z]a=kan ┌ gapi ┐? nanz= ┌ š ┐ it ney[azi] ? (2) n=at=ši=šan a[nta]ki tameškizzi [-] (3) maḫḫan=ma=ši=kan alpaš tepu paizzi [nu-ši ? ] (4) tuigganza mazzazi n=at=ši=ša[n dāi ? ] / (5) ḫukkeškezzi=ma=an kiššan paḫḫur šā[it] (6) ŠA D UTU DUMU=ŠU n=at wet GE 6-anti pait n[=at] (7) GE 6-anti uleštat MUŠ iwar [n=at=za] (8) taruptat kunkuliyatiyaš i[war] / (9) partaittat ŠA NIM.LÀL <iwar> watkuta[t] (10) ŠA TI 8 MUŠEN iwar ANA TI 8 MUŠEN =ma ḫalu[gaš pait] (11) KASKAL-ši ikunimaš NU.GÁL Egli lo avvol[ge ? ] con il [s]uo fi[l]o ?? , tiene premuto ciò sui suoi l[omb]i, ma come la nuvola va un po' verso di lui [e ad essa] il corpo resiste, allora da lui lo [prende via ? ] e lo scongiura così: 'il fuoco si è adirato, il figlio del sole. Ha preso a vagare nella notte e uleštat nella notte come un serpente, [e si] è raccolto c[ome] un kunkuliyati-, <come> un'ape partaittat, come un'aquila ha spiccato il volo. Il messaggio è giunto all'aquila. Durante il viaggio non c'era freddo'. L'historiola è introdotta da un atto di manipolazione dell'officiante sul paziente. Questi è probabilmente avvolto con un filo nella zona in cui il male si è manifestato, l'antaka-, che abbiamo supposto corrispondere alla parte centrale del corpo, tra le anche e il torace. Questo gesto simboleggia la manifestazione della malattia: come l'herpes avvolge il paziente, in modo simile ad un serpente 1 Francia 2016, con bibliografia precedente. Per le sigle e le abbreviazioni rimandiamo a CHD L-N: XV-XXVIII. L
In this paper is presented a preliminary study on the complex building B-C-H of Büyükkale. A coll... more In this paper is presented a preliminary study on the complex building B-C-H of Büyükkale. A collection of cuneiform tablets was found there. In the past scholars put forward several hypotheses about the function of these buildings, but they did not seem completely convincing. It is possible that at least in one of the buildings there was a scriptorium and possibly a scribal school. 0. INTRODUZIONE I dati che esponiamo in questo e nei contributi che seguono, ad opera di Valerio Pisaniello e Tommaso De Vincenzi, sono il risultato di una ricerca finanziata dall'Ateneo Sapienza per l'Anno 2014 dal titolo 'L'archivio di tavolette del complesso B-C-H di Büyükkale e l'organizzazione degli archivi reali ittiti', di cui la sottoscritta è responsabile 1. La ricerca è ancora in fase di svolgimento, pertanto i risultati qui presentati sono da considerarsi parziali e pertanto soggetti a revisione e commenti futuri. Il complesso di Büyükkale noto come B-C-H si presenta come una costruzione unitaria, concepita come tale fin dalla sua edificazione, stando a Peter Neve contemporanea a quella dell'edificio A e della Torbau 1 2. Dalla documentazione rinvenuta nei tre edifici si può affermare che il complesso era sicuramente in uso all'epoca di Ḫattušili III e continuò ad esserlo fino alla fase più tarda dell'impero ittita. La concezione e l'edificazione della struttura nella sua interezza e la posizione marginale rispetto all'area più frequentata dell'acropoli, quella nord-orientale, intorno all'edificio A, lasciano supporre che la funzione dei vari ambienti dovesse avere una sua logica interna e rispondere alla destinazione della costruzione nella sua globalità. Considerando queste caratteristiche Rudolf Naumann e P. Neve hanno avanzato l'ipotesi che il complesso B-C-H potesse essere una piccola zona dedicata al culto all'interno dell'area palatina 3. I tre ambienti si presentano architettonicamente molto diversi tra loro: se C e B sono di forma quadrangolare e probabilmente avevano un piano sopraelevato, H ha l'aspetto di un magazzino con quattro ambienti al piano terra che si sviluppano nel senso della lunghezza, in modo molto simile ad A ed agli ambienti di servizio intorno al Tempio I. Secondo l'ipotesi di Jaan-Waalke Meyer, B doveva essere il portale dell'intera struttura, ma questa 1 La parte filologica è curata dal dott. V. Pisaniello e dalla sottoscritta, quella archeologica dal dott. T. De Vincenzi; nel prosieguo della trattazione si farà frequentemente riferimento ai loro contributi presentati in questo stesso volume. Per le sigle e le abbreviazioni rimandiamo a H.G. Güterbock-H.A. Hoffner, The Hittite Dictionary of the Oriental Institute of the University of Chicago. L-N (Chicago 1989), XV-XXVIII, d'ora in avanti citato come CHD. 2 Naumann 1971, 398, 475; Neve 1982, 111; Meyer 1995. L'epoca di edificazione o riedificazione della città alta e, conseguentemente anche di Büyükkale, è stata messa recentemente in discussione da Seeher 2006a, 2006b; si veda anche Klinger 2006. 3 Naumann 1971, 475; Neve 1987, 111-119. Per la discussione dettagliata si veda De Vincenzi.
Over the Mountains and Far Away Studies in Near Eastern history and archaeology presented to Mirjo Salvini on the occasion of his 80th birthday. edited by Pavel S. Avetisyan, Roberto Dan and Yervand H. Grekyan. Oxford 2019, 2019
Le vie delle spezie. Come l’Oriente ha “aromatizzato” l’Occidente. Atti di convegno. Milano, Biblioteca Ambrosiana. 19 settembre 2015. A cura di E. Asero. Canterano (RM) 2019, 2019
Gli Ittiti utilizzavano vegetali e parti di essi a scopi culinari, terapeuti-ci e cosmetico-catar... more Gli Ittiti utilizzavano vegetali e parti di essi a scopi culinari, terapeuti-ci e cosmetico-catartici. Nella documentazione, soprattutto nei rituali magici, è frequente imbattersi in nomi di piante o di sostanze vegetali abbondantemente usate nel corso dello svolgimento delle azioni magi-co-terapeutiche. Anche in relazione alla descrizione di pietanze o di preparazione di cibi, non di rado sono menzionate sostanze vegetali, piante, erbacee, arbustive, legnose, o anche solo parti di esse. Natu-ralmente le piante erano usate anche in farmacologia per il trattamento di malattie sia fisiche che psicologiche, ricorrendo ad un termine mo-derno, nella forma di decotti, tisane, cataplasmi, fumigazioni. Infine, in alcuni testi religiosi è attestato l'uso di olî profumati e arricchiti da sostanze vegetali a fini cosmetici e catartici. Nell'indagare questi testi ci si imbatte in molteplici problemi, legati in primo luogo all'identificazione dei vegetali e delle sostanze da essi derivate. Innanzitutto, nella documentazione non è possibile indivi-duare alcuna distinzione terminologica tra piante "semplici", a cui cioè non era riconosciuta alcuna proprietà specifica dal punto di vista del gusto, dell'olfatto, o magico-terapeutica, e che dunque venivano utilizzate solo come pietanza, e piante a cui invece erano attribuite queste proprietà. Nei testi ittiti non vi è un termine specifico che possa corrispondere a "spezia", né uno ad "aroma". In riferimento ad una sensazione di piacere derivante dall'odore o dal sapore di alcune pre-parazioni è usato l'aggettivo šanezzi-/šanizzi-, il cui spettro semantico è molto ampio e corrisponde a "gustoso, dolce, fragrante" e, in senso più ampio, anche "aromatico, profumato, odoroso", sia in riferimento * La Sapienza-Università di Roma. Le vie delle spezie
The Hittite ‘poetic’ style is rich in rhetorical artifices that give the lines a strong rhythmic ... more The Hittite ‘poetic’ style is rich in rhetorical artifices that give the lines a strong rhythmic pattern. These devices can be considered as the principle tokens (Watkins: 1995) of the grammar of Hittite poetry: they are the constitutive elements of poetic language. Among of them the repetition is the most common, as would be expected in a popular form of poetry born from oral tradition. This study will examine the figures of speech that occur most frequently in Hittite poetic texts as alliteration, assonance, homoioteleuton, isocolon, chiasmus, metaphor and point out the ability of scribes to coin a neologism for poetic purposes.
Scienze dell'Antichità 29.3. EGITTO E VICINO ORIENTE ANTICO TRA PASSATO E FUTURO Atti del terzo convegno EVOA, 2023
Il progetto ehu išhamai ‘canta!’ nasce dal proposito di realizzare due intenti tra loro connessi:... more Il progetto ehu išhamai ‘canta!’ nasce dal proposito di realizzare due intenti tra loro connessi: proporre un metodo alternativo e innovativo per comunicare la Storia delle antiche civiltà e far conoscere quella ittita ad un vasto pubblico.
Recent studies focused on GIŠ.ḪUR in Hittite texts. Two opposed interpretations have been put for... more Recent studies focused on GIŠ.ḪUR in Hittite texts. Two opposed interpretations have been put forward: "wooden (waxed) board" and "document". We propose that GIŠ.ḪUR indicates primarily an official document and might also indicate metonymically a medium.
The Routledge Companion to Ecstatic Experience in the Ancient World, 2022
Altered states of consciousness (ASCs) include non-ordinary mind states that may be induced by ex... more Altered states of consciousness (ASCs) include non-ordinary mind states that may be induced by external agents or occur spontaneously. Among them is ecstasy, which Harry Hoffner (1992: 103) describes in his study on the Syrian cultural influence in the Hittite world as “a mental state appropriate for reception of a divine revelation.” The aim of this study is to determine whether such states are mentioned in the Hittite texts, how they were achieved, in what context and by whom. It begins with an examination of the (LÚ)siuniyant-, a figure who some scholars identify as an ecstatic or a prophet, and it then considers some of the literary passages that appear to describe ASCs in order to determinine which techniques, such as alcohol, drugs or other sychoactive substances, may have been used to trigger or enhance the experience.
“eḫu išḫamai ‘canta!’. Proposta di un
metodo alternativo per la comunicazione
della storia dell... more “eḫu išḫamai ‘canta!’. Proposta di un
metodo alternativo per la comunicazione
della storia delle antiche civiltà” is a two-year-
project funded by Bando “SEED PNR”
– Finanziamento di progetti di ricerca su
temi di interesse trasversale per il PNR
(PROGRAMMA NAZIONALE PER LA
RICERCA 2021-27; D.R. n. 2780/202. Prot. N.
88620 del 27/10/2021) promoted by the Ateneo
Sapienza and supported by the Office of Culture
and Information of the Embassy of Türkiye in
Rome (Director Dr Riza Haluk Söner).
Hittite Diplomatics: Studies in Ancient Document Format and Record Management. By WillemiJn J. I.... more Hittite Diplomatics: Studies in Ancient Document Format and Record Management. By WillemiJn J. I. Waal. Studien zu den Boğazköy-Texten, vol. 57. Wiesbaden: Harrassowitz Verlag, 2015. Pp. xxi + 620, illus. €98.
Rappresentazione di re, rappresentazioni di dèi, rappresentazioni di vinti nei testi ittiti, 2021
Archaeological evidence and literary sources show us images of Hittite gods and kings. The topic ... more Archaeological evidence and literary sources show us images of Hittite gods and kings. The topic of submissive enemies is known from literature but it is not depicted in any representation. A passage from the ŠAR TAMḪARI from Ḫattuša probably describes an imagined scene depicted on the city-gate of Purušḫanda in which Sargon is represented as the victorious king, and the king and the inhabitants of the city as subjugated enemies as well.
And I knew Twelve Languages. A Tribute to M. Poetto Poetto, 2019
'historiola attestata in KUB 43.62 (CTH 457.8) II 1 e sgg. è stata già oggetto di uno studio da p... more 'historiola attestata in KUB 43.62 (CTH 457.8) II 1 e sgg. è stata già oggetto di uno studio da parte nostra, in cui ci siamo soffermati sull'uso metaforico del termine paḫḫur 'fuoco', riferito alla manifestazione dell'herpes zoster, associazione abbastanza comune nell'antichità per questa malattia e la sua manifestazione epidermica 1. Le righe 6-9 di questo brano non sono facilmente comprensibili per la presenza di alcuni lemmi poco chiari come uleštat (7), partaittat (9), o per cui non è ancora stata proposta una traduzione, come kunkuliyati-(8); a queste difficoltà semantiche si aggiunge anche una sintassi poco chiara. Il passo in questione è il seguente: II (1) n=an=[z]a=kan ┌ gapi ┐? nanz= ┌ š ┐ it ney[azi] ? (2) n=at=ši=šan a[nta]ki tameškizzi [-] (3) maḫḫan=ma=ši=kan alpaš tepu paizzi [nu-ši ? ] (4) tuigganza mazzazi n=at=ši=ša[n dāi ? ] / (5) ḫukkeškezzi=ma=an kiššan paḫḫur šā[it] (6) ŠA D UTU DUMU=ŠU n=at wet GE 6-anti pait n[=at] (7) GE 6-anti uleštat MUŠ iwar [n=at=za] (8) taruptat kunkuliyatiyaš i[war] / (9) partaittat ŠA NIM.LÀL <iwar> watkuta[t] (10) ŠA TI 8 MUŠEN iwar ANA TI 8 MUŠEN =ma ḫalu[gaš pait] (11) KASKAL-ši ikunimaš NU.GÁL Egli lo avvol[ge ? ] con il [s]uo fi[l]o ?? , tiene premuto ciò sui suoi l[omb]i, ma come la nuvola va un po' verso di lui [e ad essa] il corpo resiste, allora da lui lo [prende via ? ] e lo scongiura così: 'il fuoco si è adirato, il figlio del sole. Ha preso a vagare nella notte e uleštat nella notte come un serpente, [e si] è raccolto c[ome] un kunkuliyati-, <come> un'ape partaittat, come un'aquila ha spiccato il volo. Il messaggio è giunto all'aquila. Durante il viaggio non c'era freddo'. L'historiola è introdotta da un atto di manipolazione dell'officiante sul paziente. Questi è probabilmente avvolto con un filo nella zona in cui il male si è manifestato, l'antaka-, che abbiamo supposto corrispondere alla parte centrale del corpo, tra le anche e il torace. Questo gesto simboleggia la manifestazione della malattia: come l'herpes avvolge il paziente, in modo simile ad un serpente 1 Francia 2016, con bibliografia precedente. Per le sigle e le abbreviazioni rimandiamo a CHD L-N: XV-XXVIII. L
In this paper is presented a preliminary study on the complex building B-C-H of Büyükkale. A coll... more In this paper is presented a preliminary study on the complex building B-C-H of Büyükkale. A collection of cuneiform tablets was found there. In the past scholars put forward several hypotheses about the function of these buildings, but they did not seem completely convincing. It is possible that at least in one of the buildings there was a scriptorium and possibly a scribal school. 0. INTRODUZIONE I dati che esponiamo in questo e nei contributi che seguono, ad opera di Valerio Pisaniello e Tommaso De Vincenzi, sono il risultato di una ricerca finanziata dall'Ateneo Sapienza per l'Anno 2014 dal titolo 'L'archivio di tavolette del complesso B-C-H di Büyükkale e l'organizzazione degli archivi reali ittiti', di cui la sottoscritta è responsabile 1. La ricerca è ancora in fase di svolgimento, pertanto i risultati qui presentati sono da considerarsi parziali e pertanto soggetti a revisione e commenti futuri. Il complesso di Büyükkale noto come B-C-H si presenta come una costruzione unitaria, concepita come tale fin dalla sua edificazione, stando a Peter Neve contemporanea a quella dell'edificio A e della Torbau 1 2. Dalla documentazione rinvenuta nei tre edifici si può affermare che il complesso era sicuramente in uso all'epoca di Ḫattušili III e continuò ad esserlo fino alla fase più tarda dell'impero ittita. La concezione e l'edificazione della struttura nella sua interezza e la posizione marginale rispetto all'area più frequentata dell'acropoli, quella nord-orientale, intorno all'edificio A, lasciano supporre che la funzione dei vari ambienti dovesse avere una sua logica interna e rispondere alla destinazione della costruzione nella sua globalità. Considerando queste caratteristiche Rudolf Naumann e P. Neve hanno avanzato l'ipotesi che il complesso B-C-H potesse essere una piccola zona dedicata al culto all'interno dell'area palatina 3. I tre ambienti si presentano architettonicamente molto diversi tra loro: se C e B sono di forma quadrangolare e probabilmente avevano un piano sopraelevato, H ha l'aspetto di un magazzino con quattro ambienti al piano terra che si sviluppano nel senso della lunghezza, in modo molto simile ad A ed agli ambienti di servizio intorno al Tempio I. Secondo l'ipotesi di Jaan-Waalke Meyer, B doveva essere il portale dell'intera struttura, ma questa 1 La parte filologica è curata dal dott. V. Pisaniello e dalla sottoscritta, quella archeologica dal dott. T. De Vincenzi; nel prosieguo della trattazione si farà frequentemente riferimento ai loro contributi presentati in questo stesso volume. Per le sigle e le abbreviazioni rimandiamo a H.G. Güterbock-H.A. Hoffner, The Hittite Dictionary of the Oriental Institute of the University of Chicago. L-N (Chicago 1989), XV-XXVIII, d'ora in avanti citato come CHD. 2 Naumann 1971, 398, 475; Neve 1982, 111; Meyer 1995. L'epoca di edificazione o riedificazione della città alta e, conseguentemente anche di Büyükkale, è stata messa recentemente in discussione da Seeher 2006a, 2006b; si veda anche Klinger 2006. 3 Naumann 1971, 475; Neve 1987, 111-119. Per la discussione dettagliata si veda De Vincenzi.
Over the Mountains and Far Away Studies in Near Eastern history and archaeology presented to Mirjo Salvini on the occasion of his 80th birthday. edited by Pavel S. Avetisyan, Roberto Dan and Yervand H. Grekyan. Oxford 2019, 2019
Le vie delle spezie. Come l’Oriente ha “aromatizzato” l’Occidente. Atti di convegno. Milano, Biblioteca Ambrosiana. 19 settembre 2015. A cura di E. Asero. Canterano (RM) 2019, 2019
Gli Ittiti utilizzavano vegetali e parti di essi a scopi culinari, terapeuti-ci e cosmetico-catar... more Gli Ittiti utilizzavano vegetali e parti di essi a scopi culinari, terapeuti-ci e cosmetico-catartici. Nella documentazione, soprattutto nei rituali magici, è frequente imbattersi in nomi di piante o di sostanze vegetali abbondantemente usate nel corso dello svolgimento delle azioni magi-co-terapeutiche. Anche in relazione alla descrizione di pietanze o di preparazione di cibi, non di rado sono menzionate sostanze vegetali, piante, erbacee, arbustive, legnose, o anche solo parti di esse. Natu-ralmente le piante erano usate anche in farmacologia per il trattamento di malattie sia fisiche che psicologiche, ricorrendo ad un termine mo-derno, nella forma di decotti, tisane, cataplasmi, fumigazioni. Infine, in alcuni testi religiosi è attestato l'uso di olî profumati e arricchiti da sostanze vegetali a fini cosmetici e catartici. Nell'indagare questi testi ci si imbatte in molteplici problemi, legati in primo luogo all'identificazione dei vegetali e delle sostanze da essi derivate. Innanzitutto, nella documentazione non è possibile indivi-duare alcuna distinzione terminologica tra piante "semplici", a cui cioè non era riconosciuta alcuna proprietà specifica dal punto di vista del gusto, dell'olfatto, o magico-terapeutica, e che dunque venivano utilizzate solo come pietanza, e piante a cui invece erano attribuite queste proprietà. Nei testi ittiti non vi è un termine specifico che possa corrispondere a "spezia", né uno ad "aroma". In riferimento ad una sensazione di piacere derivante dall'odore o dal sapore di alcune pre-parazioni è usato l'aggettivo šanezzi-/šanizzi-, il cui spettro semantico è molto ampio e corrisponde a "gustoso, dolce, fragrante" e, in senso più ampio, anche "aromatico, profumato, odoroso", sia in riferimento * La Sapienza-Università di Roma. Le vie delle spezie
The Hittite ‘poetic’ style is rich in rhetorical artifices that give the lines a strong rhythmic ... more The Hittite ‘poetic’ style is rich in rhetorical artifices that give the lines a strong rhythmic pattern. These devices can be considered as the principle tokens (Watkins: 1995) of the grammar of Hittite poetry: they are the constitutive elements of poetic language. Among of them the repetition is the most common, as would be expected in a popular form of poetry born from oral tradition. This study will examine the figures of speech that occur most frequently in Hittite poetic texts as alliteration, assonance, homoioteleuton, isocolon, chiasmus, metaphor and point out the ability of scribes to coin a neologism for poetic purposes.
Syntax and construction of Hittite preverb / posposition / preposition / adverb anda(n), appa(n)... more Syntax and construction of Hittite preverb / posposition / preposition / adverb anda(n), appa(n), katta(n), katti-, peran, para, ser, sara
Collana Materiali e Documenti 66, Roma: Sapienza Università Editrice, 2020.
Open Access full vers... more Collana Materiali e Documenti 66, Roma: Sapienza Università Editrice, 2020. Open Access full version: http://www.editricesapienza.it/node/7977
EGITTO E VICINO ORIENTE ANTICHI: TRA PASSATO E FUTURO - 30 GIUGNO - 1 LUGLIO 2022
Il progetto ehu ishamai ‘canta! è stato ideato secondo le direttive Bando “SEED PNR” – Finanziame... more Il progetto ehu ishamai ‘canta! è stato ideato secondo le direttive Bando “SEED PNR” – Finanziamento di progetti di ricerca su temi di interesse trasversale”. L’obiettivo è proporre un modello innovativo e alternativo per veicolare la conoscenza e l’insegnamento della Storia delle antiche civiltà (Art. 4 del PNR. Frontiere e transizioni nel mondo antico). La modalità scelta è la rappresentazione teatrale di alcuni brani tratti dalla letteratura ittita, cantati in lingua originale con accompagnamento musicale, con introduzione e commento. Tra gli obiettivi secondari dell’iniziativa vi è anche quello di accostare i giovani alla bella musica e al teatro, come luogo dove di divulga cultura. Il progetto prevede anche la divulgazione delle varie fasi della sua realizzazione attraverso i principali social media (YouTube, Facebook, Instagram, etc.). La civiltà ittita si presta particolarmente allo scopo di civiltà-modello per le caratteristiche di multiculturalità e inclusione che la caratterizzano. Non da ultimo, tra le finalità del progetto, inoltre, c’è anche quella di presentare le nostre discipline ad un pubblico più vasto e fuori dalle Accademie.
Performance - Hittite Instrument - Hittite Language - Ancient Anatolia Day - Oxford 17_06_2024 -... more Performance - Hittite Instrument - Hittite Language - Ancient Anatolia Day - Oxford 17_06_2024 - Wolfson College - TORCH
The importance of re-discovering history is a challenging commitment of our time. The disseminati... more The importance of re-discovering history is a challenging commitment of our time. The dissemination of scientific discoveries to a large public is an even more urging task in these days, but the way how to achieve it is still problematic. The project “eḫu išḫamai“ aims, therefore, at proposing an innovative approach to disclose to young students of primary and secondary schools the civilization of the Hittites, an Indo-European population who lived in Anatolia (present central Turkish plateau) in the second half of the 2nd millennium BCE. The project has set a manyfold agenda for dissemination which is articulated in outcomes accessible to a large audience: theatral performances of Hittite myths accompanied by music, comics, cartoons, and workshops in schools.
In alcuni miti ittiti che sviluppano il tema narrativo del dio che scompare ricorre l’espressione... more In alcuni miti ittiti che sviluppano il tema narrativo del dio che scompare ricorre l’espressione “alte montagne, valli profonde, flutti tranquilli” che traspone a livello letterario gli elementi del paesaggio naturale caratteristici dell’Anatolia centro-settentrionale. In un gruppo di testi l’espressione è attestata senza significative alterazioni, ragion per cui può ritenersi un vero e proprio tòpos letterario. In altri, che non necessariamente sviluppano il tema del dio che scompare, quanto piuttosto la ricerca di qualcosa che è andato smarrito, riecheggiano espressioni riconducibili al tòpos e che sembrano essere sue rivisitazioni adattate di volta in volta alle necessità della narrazione.
The importance of rediscovering history is a challenging commitment of our time. The disseminatio... more The importance of rediscovering history is a challenging commitment of our time. The dissemination of scientific discoveries to a large public is an even more urgent task of these days, but the way how to achieve it is still problematic. The project "eḫu išḫamai" aims, therefore, at proposing an innovative approach to disclosing to young students of primary and secondary schools the civilization of the Hittites, an Indo-European population who lived in Anatolia (present central Turkish plateau) in the second half of the 2nd millennium BCE. The project has set a manyfold agenda for dissemination which is articulated in outcomes accessible to a large audience: theatrical performances of Hittite myths accompanied by music, comics, cartoons, and workshops in schools.
The Hittite cuneiform tablet collection (ca. 16th-13th century BC) encompasses a great variety of... more The Hittite cuneiform tablet collection (ca. 16th-13th century BC) encompasses a great variety of literary textual genres: historical, legal, economic, ritual, religious, mythological, etc. Under the expression ‘Literature’, we indicate all the written (‘literary’) compositions that, to a close analysis, display different linguistic and stylistic registers in relation to the various textual typologies. The aim of the project was to investigate literary aspects regarding syntax, style, and contents, from the Hittite, Hurrian, Akkadian, and Pre-Greek textual evidence, from a comparative perspective. The results are disseminated on the occasion of the International Workshop to be held in Rome on the 14th of June, 2023.
GIORNATA DI STUDI “IL NUOVO CENTRO DI RICERCA INTERDISCIPLINARE SULL’ECONOMIA DEL VICINO ORIENTE ... more GIORNATA DI STUDI “IL NUOVO CENTRO DI RICERCA INTERDISCIPLINARE SULL’ECONOMIA DEL VICINO ORIENTE ANTICO (CRIEVOA): AMBITI DI STUDIO E NUOVI ORIZZONTI DI RICERCA” 29 NOVEMBRE – 30 NOVEMBRE 2022
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metodo alternativo per la comunicazione
della storia delle antiche civiltà” is a two-year-
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RICERCA 2021-27; D.R. n. 2780/202. Prot. N.
88620 del 27/10/2021) promoted by the Ateneo
Sapienza and supported by the Office of Culture
and Information of the Embassy of Türkiye in
Rome (Director Dr Riza Haluk Söner).
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temi di interesse trasversale per il PNR
(PROGRAMMA NAZIONALE PER LA
RICERCA 2021-27; D.R. n. 2780/202. Prot. N.
88620 del 27/10/2021) promoted by the Ateneo
Sapienza and supported by the Office of Culture
and Information of the Embassy of Türkiye in
Rome (Director Dr Riza Haluk Söner).
Open Access full version: http://www.editricesapienza.it/node/7977
La civiltà ittita si presta particolarmente allo scopo di civiltà-modello per le caratteristiche di multiculturalità e inclusione che la caratterizzano.
Non da ultimo, tra le finalità del progetto, inoltre, c’è anche quella di presentare le nostre discipline ad un pubblico più vasto e fuori dalle Accademie.
Youtube link:
https://www.youtube.com/watch?v=Nzx_x4hnWao&list=LL&index=2&t=438s