La «regola del terzo pezzo», se non la conosci è il momento di provvedere

Se per Coco Chanel il non plus ultra dell'essere chic era togliere qualcosa alla propria mise prima di uscire di casa, gli addicted della regola del terzo pezzo non saranno d'accordo. Perché, secondo loro, è aggiungere e non sottrarre a regalare personalità extra a un outfit di base, elevando l'intero look
Regola del terzo pezzo moda
Foto GettyJeremy Moeller/Getty Images

La regola del terzo pezzo, badate bene, non è certo per massimalisti dallo stile too much. Nel campo dello stile, potremmo definirla certamente più seguita da chi ha un'attitude minimalista ma, anche, con un approccio più «liberale».

Che cos'è l'eleganza? Ce lo dicono i più grandi stilisti

Dalla definizione del dizionario Treccani alle celebri massime dei nomi più straordinari dell'industria della moda di ieri e di oggi: che cos'è l'eleganza? E cosa la definisce realmente? Svisceriamone il senso traducendo le parole di Giorgio Armani, Valentino, Yves Saint Laurent, Coco Chanel e tanti altri ancora…

Arrow

La differenza tra i pedissequi seguaci dell'assioma che Mademoiselle Chanel ha reso celebre, quel famoso, quanto abusato, less is more, e gli addicted della regola del terzo pezzo è che questi ultimi credono che aggiungere un capom o un accessorio extra, a un qualsiasi look basic alzerà all'istante l'asticella della coolness. Minimo sforzo, massima resa, insomma. Non s'indosseranno così semplicemente dei vestiti, ma dei vestiti con qualcosa in più. E c'è una bella differenza.

Su TikTok, il termine #wearingvsstyling (che sta per «Indossare Vs. Creare uno stile») conta più di 456 milioni di visualizzazioni da parte di coloro che desiderano elevare i look semplici con qualcosa di ponderato senza mai cadere nell'anatema della moda dell'essere troppo.

Foto Getty.

Raimonda Kulikauskiene/Getty Images

Piccoli accorgimenti, come indossare una cintura o legare un foulard intorno ai capelli/collo/borsa sono ciò che farà davvero la differenza in un outfit semplice. È esattamente qui che la regola del terzo pezzo si rivelerà una delle equazioni più utili (e semplici) da imparare.

Foto Getty.

Claudio Lavenia/Getty Images

Questa regola è particolarmente utile in questi scampoli d'estate e prima di arrivare alle stratificazioni dell'autunno. Immaginiamo di indossare T-shirt e jeans: in questo caso il terzo pezzo può essere una chiave per riflettere l'umore del giorno, magari un gilet per un tocco tomboy, una giacca crochet per un'atmosfera bohémien, un blazer per conferire un'aria professionale, un corsetto Regency o una camicia di flanella annodata in vita per dare un'attitude grunge, un maglioncino sulle spalle che muta subito il look in preppy.

Foto Getty.

Jeremy Moeller/Getty Images

Ogni articolo può cambiare l'intero tono dell'ensemble per renderlo individuale e, in definitiva, più stiloso. Oltre all'abbigliamento, il terzo pezzo potrebbe essere anche una maxi collana o una spilla (ricordiamo che scarpe e borse, che chiaramente indossiamo di default, non contano nel totale del terzo pezzo).

Foto Getty.

Edward Berthelot/Getty Images

Insomma, il terzo pezzo è quello della personalità e le scelte sono praticamente infinite su cosa scegliere. Un' ulteriore dimostrazione che tre è sempre il numero magico.