Commercio urbano

Storicamente, il mercato, nel rispondere alle esigenze materiali delle persone, era il luogo dei rapporti tra le persone e contribuiva a formare l’identità stessa della città. Oggi, invece, lo spazio pubblico è sempre più il tessuto connettivo tra grandi poli privati del consumo, mentre i mercati tradizionali perdono capacità attrattiva e, con essa, la possibilità stessa di continuare a esistere. Questo capitolo inquadra il caso della realtà dei mercati romani all’interno di una più ampia riflessione sull’opportunità di ripensare questa tipologia distributiva in relazione ai nuovi bisogni, come luogo aperto e gratuito, legato al contesto urbano e alle persone che lo vivono.

Per dare oggettività al ragionamento intorno alle effettive potenzialità dei mercati romani, è necessaria una fase di approfondimento conoscitivo che tenga conto sia di elementi che caratterizzano la realtà mercatale sia di fattori socio- economici esterni che influiscono sul funzionamento della “macchina” commerciale. In questo capitolo, si vuole contribuire alla costruzione di questa complessa analisi riportando l’assetto dei mercati romani nel territorio comunale, esaminandone i caratteri strutturali, i livelli di servizio alla popolazione e i bacini di utenza, con l’obiettivo di fornire una base di ragionamento utile per un ripensamento in chiave sostenibile dei mercati di Roma, finalizzato all’innalzamento della qualità della vita collettiva e alla creazione di nuove economie.