In the De casibus and in the Genealogie, Bocaccio demonstrated his familiarity with Greek and Latin oneirology, a knowledge that he applies, in conjunction with oneiromancy, in his literary production in order to offer symbols readable to...
moreIn the De casibus and in the Genealogie, Bocaccio demonstrated his familiarity with Greek and Latin oneirology, a knowledge that he applies, in conjunction with oneiromancy, in his literary production in order to offer symbols readable to everyone. My study thus analyses the connection between the dream symbols contained in the Somniale Danielis, the most circulated dream manual of the Middle Ages, and in the novelle of the Decameron featuring a dream. Lisabetta da Messina’s dialog in dream with her dead lover, Gabriotto’s goat, as well as the wolf that comes in Talano d’Imola’s dream, are all symbols that can be found in the Somniale.
The MS Vaticano Rossiano 947, examined in this paper, is one of the oldest witnesses with Boccaccio’s text of the Decameron, and it was composed by Domenico Caronelli from Conegliano, Veneto, in northern Italy, in 1395. Interestingly, Caronelli copied the Somniale Danielis right after the Decameron, confirming the hypothesis of a meaningful connection linking poetry production in medieval Italy with the circulation of dream sciences.
Nel De casibus e nelle Genealogie Boccaccio ragiona sul significato delle visioni notturne e sulle categorie di veridicità o falsità attribuite loro già dall’onirologia greca. Nelle sue opere letterarie applica alla narrazione i precetti dell’oniromanzia popolare con il fine di offrire simboli riconoscibili da tutti. Il dialogo con il defunto amante sognato da Lisabetta da Messina, la capra da Gabriotto e il lupo sognato da Talano d’Imola, sono voci presenti nel Somniale Danielis, o in volgare Libro dei sogni di Daniele Profeta, il più diffuso manuale d’interpretazione dal IV secolo d.C. a oggi.
Dal punto di vista materiale la tradizione manoscritta dimostra chiaramente quanto importante fosse l’unione della letteratura con i manuali d’interpretazione dei sogni. Domenico Caronelli, copista del cod. Vaticano Rossiano 947, fa seguire a uno dei primi testimoni del Decameron, il Libro dei sogni di Daniele Profeta in volgare, guidando il lettore verso un esercizio interpretativo che parte dai simboli onirici, per arrivare a stimolare una lettura polisemica di tutta la narrazione.
Boccaccio 1313-2013
a cura di Francesco Ciabattoni - Elsa Filosa - Kristina Olson
Memoria del Tempo n. 48
pp. 372, ill. bn, ISBN 978-88-8063-827-8