Alto Adige

I concetti che esprimono l'identità collettiva esercitano forze enormi e suggestive sul singolo, da un lato favorendone l'inserimento nella comunità, dall'altro rischiando di ostacolarne lo sviluppo libero e individuale in quanto cittadino. Sulla base di una ricerca qualitativa, l'autore esamina le concezioni di appartenenza in un microcosmo che trae il proprio fascino e la particolare compattezza dall'essere una minoranza etnica e culturale in Italia: il concetto di "Heimat" negli ambienti tirolesi dell'Alto Adige.
Dagli studi di caso, basati sulle interviste in profondità ai giovani tiratori scelti (gli  Schützen  ) realizzate una prima volta nel 1997 e una seconda dodici anni dopo, emergono aspetti complessi di un'identità ritenuta di primo acchito ristretta, difensiva e in parte intollerante. Sfidando i radicalismi politici giovanili l'autore opta per una pedagogia aperta, né opportunista, né timida, ma in grado di confrontarsi con i giovani in modo aperto e paritetico.

L’intervento ripercorre le tappe delle approfondite ricerche intraprese da Nicolò Rasmo sul celebre ritrattista Giovanni Battista Lampi (Romeno, 1751 – Vienna, 1830) e sul padre di questi, Matthias Lamp (San Lorenzo di Sebato, 1698 ca. – Romeno, 1780). In una serie di articoli apparsi su “Cultura Atesina” lo studioso chiarì su base documentaria la genealogia dei Lamp/Lampi, originari della Val Pusteria ma naturalizzati trentini con il trasferimento di Matthias a Romeno, all’epoca territorio del principato vescovile di Trento. Nel 1951 Rasmo allestì a Trento la prima mostra monografica dedicata a Giovanni Battista Lampi, fornendo un primo inquadramento critico della produzione del pittore, specialmente per quanto concerne la fase giovanile della sua attività. Ulteriori scoperte e precisazioni confluirono nella monografia del 1957, predisposta dallo studioso per la “Collana Artisti Trentini” promossa da Riccardo Maroni. Una revisione dei suoi studi s’impone oggi alla luce della generale rivalutazione della pittura neoclassica e delle novità emerse in occasione della mostra svoltasi al Castello del Buonconsiglio nell’estate del 2001, che ha riportato alla ribalta i capolavori creati da Lampi durante i suoi soggiorni in Polonia e in Russia. Nel contributo, infine, vengono resi noti alcuni ritratti inediti, di cui si conserva documentazione fotografica presso l’archivio della Fondazione Rasmo-Zallinger di Bolzano.

Per natura plurilingue e multiculturale, l’Alto Adige è terra di contaminazioni, scambi e confronti, capaci di generare una fiorente economia, una spiccata attitudine imprenditoriale e una filiera culturale e creativa particolarmente vivace e produttiva.
La cultura in particolare riveste un ruolo cruciale e strategico, l’offerta è altissima, la produzione efficace e la risposta del pubblico positiva. Gli investimenti pubblici ingenti hanno generato un’economia di settore che conta oggi – tra teatro e musei, biblioteche e archivi, gallerie e luoghi votati alla ricerca sul contemporaneo - più di 1700 organizzazioni attive e un volume d’affari che si aggira intorno ai 45 milioni di Euro.
Anche le industrie culturali – la filiera musicale, l’editoria e i media, indipendenti e istituzionalizzati, on e offline – creano fermento e buone prospettive di business per imprenditori e aziende. Particolarmente sviluppata è l’industria cinematografica. La creazione del reparto Film Fund & Commission della BLS ha messo in campo politiche di finanziamenti intelligenti e generato professionalità capaci di attirare produzioni internazionali e di muovere l’economia territoriale in questo settore.
Infine, design e artigianato, architettura e moda, grafica e pubblicità sono comparti produttivi che dimostrano la capacità progettuale e creativa degli altoatesini. Dall’oggetto artigianale al prodotto di design fino alla grandi infrastrutture, la tradizione e la conoscenza dell’ambiente e delle sue risorse si fondono con un forte senso del contemporaneo e con la spinta verso l’innovazione, sia estetica che tecnologica, rendendo particolarmente interessante e ricco il settore delle industrie della creatività.

Il presente volume pubblica le relazioni - rielaborate e arricchite - presentate al convegno "Riforma costituzionale e regioni. Riflessioni a prima lettura sul nuovo titolo V della costituzione" tenutosi presso l'Accademia Europea (EURAC) di Bolzano il 10 ottobre 2014, con l'intento di approfondire le novità del disegno di legge costituzionale cd. "Renzi-Boschi" con specifico riferimento alla riforma del titolo V, al fine di comprendere i possibili effetti per le regioni ordinarie e speciali sia sotto il profilo strettamente giuridico che dal punto di vista economico.