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Ghilarza Summer School SCUOLA INTERNAZIONALE DI STUDI GRAMSCIANI BANDO 2023 La Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani bandisce 15 posti per la partecipazione a un corso di alta formazione sul pensiero di Antonio Gramsci. Il corso si svolgerà in una villa di campagna vicino a Ghilarza (il paese della Sardegna in cui Gramsci visse gli anni dell’infanzia e della giovinezza) dal 4 al 9 settembre 2023 e sarà dedicato al tema: LA SCUOLA E L’EDUCAZIONE NAZIONALE The Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani offers 15 scholarships for participating in an advanced studies course on the thought of Antonio Gramsci. The course will be held in a country house near Ghilarza (the small town in Sardinia where Gramsci spent the years of his childhood and youth) during the period from 4th to 9th September 2023, and will be dedicated to the subject: SCHOOL AND NATIONAL EDUCATION La Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani publica una convocatoria de 15 becas para participar en un curso avanzado sobre el pensamiento de Antonio Gramsci. El curso se llevará a cabo en una casa rural cerca de Ghilarza (el pueblo de Cerdeña donde Gramsci pasó su infancia y juventud) durante el periodo del 4 al 9 de septiembre 2023 y estará dedicado al tema: LA ESCUELA Y LA EDUCACIÓN NACIONAL L’attenzione per le questioni riguardanti la scuola e la formazione è vivace nell’intera traiettoria della riflessione e della pratica politica di Gramsci: se ne trova traccia negli articoli giovanili, nonché in alcune esperienze pre-carcerarie di formazione degli adulti e, in modo esplicito e motivato, nelle pagine dei Quaderni. Nella letteratura specializzata riguardante le problematiche educative, le meditazioni gramsciane sul tema sono state talvolta affrontate attraverso una chiave settoriale poco propensa a inquadrarle nel complesso articolato della sua ricerca o a connetterle con la concretezza delle battaglie del militante e del dirigente di partito. Solo in alcune letture più recenti è stata individuata una “traducibilità” reciproca tra problema politico e problema (in senso largo) pedagogico, nonché l’idea che la riflessione sui processi formativi debba intendersi come interna alla filosofia della praxis e non quale sua appendice più o meno marginale. Si aprono, in tal senso, prospettive di ricerca tali da permettere interpretazioni capaci di gettare ulteriore luce su un passaggio del Quaderno 10 inserito in un testo significativamente intitolato Introduzione allo studio della filosofia. Qui, riflettendo sui modi in cui può formarsi una «volontà collettiva» su base permanente, e additando l’importanza, a questo proposito, della «quistione linguistica generale», Gramsci amplia lo sguardo alla pedagogia, 1 assegnandole uno statuto pervasivo, tanto nel catalogo dei saperi quanto nello spaziotempo delle relazioni sociali e territoriali, sino ad affermare che «il rapporto pedagogico non può essere limitato ai rapporti specificatamente “scolastici” […]. Questo rapporto esiste in tutta la società nel suo complesso e per ogni individuo rispetto ad altri individui, tra ceti intellettuali e non intellettuali, tra governanti e governati, tra élites e seguaci, tra dirigenti e diretti, tra avanguardie e corpi di esercito. Ogni rapporto di “egemonia” è necessariamente un rapporto pedagogico». Per Gramsci la formazione si incorpora nell’apparato egemonico – nella «struttura materiale dell’ideologia», nell’«“apparato di governo” spirituale» – di cui la scuola è parte fondamentale, espletando una «funzione educativa positiva» corrispondente «alle necessità di sviluppo delle forze produttive e […] agli interessi delle classi dominanti». Accanto alla scuola, Gramsci elenca altre agenzie “educative”: «le biblioteche, […] i circoli e clubs di vario genere, fino all’architettura, alla disposizione delle vie e ai nomi di queste», oppure i «tribunali», con una «funzione educativa repressiva e negativa». Educazione, scuola e formazione sono termini che ‒ come tanti altri nei Quaderni ‒ subiscono una forte dilatazione semantica, che rende possibile in certa misura prescindere dalla rigida distinzione tra le funzioni “private” della “società civile” e quelle “pubbliche” dello Statogoverno. In essi, “forza” e “consenso”, “disciplina” e “libertà” sono intrecciate, sovrapposte, e tale natura ibrida indica la “pervasività” delle funzioni educative e formative, e il loro ruolo cruciale nell’esercizio dell’egemonia. Di conseguenza, ogni tentativo di riforma del senso comune deve tenere in conto l’insieme di queste dimensioni. Se s’intende far guadagnare spazi di autonomia ai subalterni, è necessario «realizzare un apparato egemonico» che costituisca «un nuovo terreno ideologico» e determini «una riforma delle coscienze e dei metodi di conoscenza». Il che, coerentemente con l’idea di guerra di posizione, potrebbe accadere non a seguito dell’abbattimento puro e semplice di un determinato apparato egemonico, bensì per il tramite di una lotta che lo attraversi e lo riformuli complessivamente. La scuola ‒ in senso letterale, ma anche largo e metaforico, fino all’idea dei partiti politici come «scuole della vita statale» ‒ e la formazione costituiscono insomma snodi nevralgici dello Stato integrale. La scuola, cioè, è un’articolazione essenziale «dello Stato in senso organico e più largo» in quanto esso comprende «oltre all’apparato governativo anche» quello «“privato” di egemonia o società civile». Può dirsi che, partecipando alla sedimentazione e alla diffusione di una o più concezioni del mondo, la scuola contribuisca tanto alla critica quanto alla “costruzione” del senso comune, cioè alla produzione di quel «centro di annodamento» di molteplici «rapporti» che Gramsci, riprendendo le Tesi su Feuerbach, chiama «realtà umana». Pertanto, parlare di scuola e di formazione vuol dire interrogare lemmi come molecolare e personalità, ma anche inoltrarsi su altri sentieri della ricerca carceraria, come quelli relativi al taylorismo, al fordismo e all’elaborazione di un nuovo tipo umano legata all’affermazione di un modo di produzione non solo delle merci, ma delle «forme di vita»; vuol dire infine approfondire problematiche come quella del rapporto spontaneità/direzione o del ruolo degli intellettuali nell’elaborazione delle concezioni del mondo e nella direzione dei processi sociali. 2 1. Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani La Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani è promossa dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, con la partecipazione istituzionale della Fondazione Gramsci Onlus (Roma) e della International Gramsci Society, il patrocinio dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari e il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna. Le attività della GSS sono orientate da un Consiglio scientifico composto da Derek Boothman (già Università di Bologna, direttore dello «International Gramsci Journal»), Giuseppe Cospito (Università di Pavia, segretario della GSS), Roberto M. Dainotto (Duke University, Durham, USA), Romain Descendre (École Normale Supérieure de Lyon), Gianni Francioni (emerito Università di Pavia, presidente della GSS), Gianni Fresu (Università di Cagliari - Universidade Federal de Uberlândia, M.G., BRA), Fabio Frosini (Università di Urbino Carlo Bo, direttore della GSS), Francesca Izzo (già Università di Napoli “L’Orientale”), Dora Kanoussi (già Benemérita Universidad Autónoma de Puebla, MX), Fiamma Lussana (Università di Sassari), Mauro Pala (Università di Cagliari), Giancarlo Schirru (Università di Napoli “L’Orientale”), Peter D. Thomas (Brunel University, London), Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus, Roma), Jean-Claude Zancarini (émérite École Normale Supérieure de Lyon), Cosimo Zene (emeritus School of Oriental and African Studies, University of London). Il Consiglio scientifico è coordinato da un Comitato direttivo formato da Giuseppe Cospito, Gianni Francioni, Fabio Frosini. Il corpo docente dalla GSS 2023 è formato da Giulio Azzolini, Massimo Baldacci, Giuseppe Cospito, Gianni Francioni, Fabio Frosini, Giuliano Guzzone, Fiamma Lussana, Pietro Maltese, Chiara Meta, Marcello Mustè, Leonardo Rapone. 2. Criteri di ammissibilità dei candidati [qui e in seguito il genere maschile è utilizzato come neutro, per designare entrambi i sessi] Possono candidarsi alla GSS studiosi, di qualsiasi nazionalità, di età non superiore ai 38 anni compiuti alla scadenza del presente bando, che siano in possesso di laurea magistrale (o titolo equivalente: M.A.), che abbiano già svolto ricerche su Gramsci e abbiano conseguito o stiano conseguendo un dottorato di ricerca e/o siano autori di adeguate pubblicazioni su Gramsci. Gli allievi selezionati devono possedere una padronanza dell’italiano adeguata a seguire le lezioni (che si svolgeranno in italiano) e a intervenire attivamente nella discussione, e devono sapersi confrontare con i testi di Gramsci nella loro versione originale. 3. Domanda di partecipazione La domanda di partecipazione (nella quale vanno indicati: nome completo, luogo e data di nascita, nazionalità, indirizzo di residenza, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica del candidato) va inviata entro le ore 24,00 (Central European Time) del 30 aprile 2023, in forma elettronica, al seguente indirizzo: giuseppe.cospito@unipv.it. Alla domanda vanno allegati: A) curriculum vitae (tra 400 e 500 parole) in cui sia ricostruita in modo completo la formazione universitaria ed eventualmente post-universitaria del candidato, ed elencate le 3 borse ottenute, i soggiorni di ricerca, le esperienze lavorative e le pubblicazioni. Ai candidati non italiani si richiede di dichiarare nel cv (ed eventualmente di documentare) il proprio livello di conoscenza della lingua italiana; B) un progetto di ricerca (non meno di 1.500/non più di 2.000 parole). Il progetto deve vertere sul pensiero di Antonio Gramsci, anche se non è necessario che riguardi specificamente l’argomento selezionato per la GSS 2023. Vengono accettati progetti di ricerca in una delle seguenti lingue: francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco. 4. Criteri di selezione La GSS privilegia un approccio di carattere storico e interdisciplinare. Per questa ragione, nella selezione delle domande è fatta valere esclusivamente l’obbiettiva rilevanza della formazione del candidato e del progetto di ricerca da lui presentato, rispetto alle finalità scientifiche generali e allo specifico tema selezionato dalla GSS. La GSS si impegna a favorire la realizzazione della parità di genere. Per questa ragione, le candidature femminili sono particolarmente incoraggiate. La GSS si impegna inoltre, nella valutazione dei titoli presentati dai candidati, a tenere in considerazione le eventuali interruzioni della carriera scientifica dovute a maternità/ paternità e/o ad altri impedimenti dovuti alla vita famigliare. 5. Modalità di selezione La selezione dei candidati sarà effettuata dal Comitato direttivo della GSS, con la collaborazione del Consiglio scientifico. Essa si baserà su: a) valutazione dei titoli elencati nel cv b) valutazione del progetto di ricerca. I candidati selezionati ne riceveranno comunicazione entro il 1° giugno 2023. 6. Trattamento dei dati personali In ottemperanza agli obblighi derivanti dalla normativa nazionale (D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali - CMPDP) e comunitaria (Regolamento europeo per la protezione dei dati personali n. 2016/679, General Data Protection Regulation - GDPR) e successive modifiche, i dati personali trasmessi dai concorrenti saranno trattati dalla GSS esclusivamente per le finalità di gestione della procedura di selezione e organizzazione delle proprie attività. La comunicazione di tali dati è obbligatoria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dalla selezione. Responsabile del trattamento dei dati è Giuseppe Cospito (segretario della GSS). 7. Trattamento riservato ai vincitori Ai vincitori verrà assegnata una borsa di studio consistente nella copertura completa dei costi di vitto (prima colazione, pranzo, cena) e di soggiorno per l’intera durata della GSS. Inoltre, il comitato direttivo della GSS si riserva di assegnare, a proprio insindacabile giudizio, un contributo destinato a coprire, in tutto o in parte, le spese di viaggio. 4 8. Funzionamento della GSS 2023 La GSS 2023 avrà sede presso Sa Mola - Villa Maria Francesca, Bonàrcado (OR), http:// www. samola.it, dove saranno ospitati i docenti e gli allievi e dove si svolgeranno le attività didattiche. Dal pomeriggio di lunedì 4 alla mattina di sabato 9 settembre si terranno otto sessioni di lavoro, precedute da un primo incontro fra docenti e allievi, una lezione introduttiva e una lectio magistralis, e seguite da una conferenza conclusiva. Ciascuna sessione di lavoro sarà introdotta da una lezione (1 h), che metterà in evidenza gli aspetti problematici dell’argomento in oggetto, facendone rilevare sia la dimensione storico-concettuale, sia gli elementi di attualità. Alla lezione faranno seguito interventi attivi da parte degli allievi (2,5 h circa). La mattina di sabato 9 settembre sarà riservata alle presentazioni, da parte degli allievi, del proprio progetto di ricerca, e a una discussione complessiva. Gli allievi sono tenuti a frequentare tutte le attività didattiche nell’arco della settimana. Alle sessioni di lavoro non sono ammessi uditori esterni, mentre la lectio magistralis e la conferenza conclusiva sono aperte al pubblico. 9. Risultati della GSS 2023 Al termine della GSS gli allievi e i docenti riceveranno un attestato di partecipazione. I risultati del lavoro seminariale daranno luogo a saggi, per la consegna dei quali gli allievi avranno sei mesi di tempo. I saggi, vagliati dal Consiglio scientifico della GSS, saranno pubblicati, insieme ai testi delle lezioni introduttive alle diverse sezioni, in un volume. 10. Programma della GSS 2023 Lunedì 4 settembre Incontro docenti-allievi e presentazione del corso GIANNI FRANCIONI, Gramsci: questioni di metodo (lezione introduttiva) Ghilarza, Casa Gramsci (corso Umberto I, 57): visita alla casa museo di Antonio Gramsci Ghilarza, Torre Aragonese (piazza S. Palmerio): GIANNI FRANCIONI, Presentazione della GSS 2023 MASSIMO BALDACCI, Filosofia della praxis e educazione in Gramsci (lectio magistralis) Martedì 5 settembre Sessione 1: GIUSEPPE COSPITO, Conformismo, spontaneità e direzione consapevole Sessione 2: GIULIANO GUZZONE, «Stato etico o di cultura» Mercoledì 6 settembre Sessione 3: MARCELLO MUSTÈ, Gramsci e le riforme scolastiche dell’idealismo Sessione 4: CHIARA META, «La ricerca del principio educativo» Giovedì 7 settembre Sessione 5: PIETRO MALTESE, Taylorismo, fordismo ed elaborazione di «un nuovo tipo umano» Sessione 6: GIULIO AZZOLINI, I partiti politici come «scuole della vita statale» 5 Venerdì 8 settembre Sessione 7: LEONARDO RAPONE, Il «giornalismo integrale» come scuola di politica Sessione 8: FIAMMA LUSSANA, La formazione politica e ideologica: le “scuole” di Gramsci Ghilarza, Torre Aragonese (piazza S. Palmerio): GIANNI FRANCIONI, Bilancio della GSS 2023 FABIO FROSINI, Gramsci: la pedagogia oltre lo Stato (conferenza conclusiva) Sabato 9 settembre Discussione generale con gli allievi. 6