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Pensiero della Complessità

Call for Papers n. 15/2023: "Pensiero della Complessità" [Deadline: 15/05/2023]

Call for Papers, n. 15: “Pensiero della Complessità” A cura di Roberto Arpaia Una delle sfide essenziali che oggi viene posta al pensiero filosofico è quella di interrogarsi sulla natura e sul destino dell’uomo in un mondo in cui tutte le questioni fondamentali sono interconnesse e in cui ogni problema, per essere formulato, deve essere scomposto in una molteplicità di problemi che a loro volta danno luogo ad altri problemi. La questione sulla natura dell’umano risulta oggi più che mai inscindibile dai problemi posti dal progredire della scienza e della tecnica, dagli squilibri economici generati dai processi di mondializzazione, dalle questioni ambientali che a loro volta provocano catastrofi umanitarie e migrazioni di massa, dai conflitti geo-politici che alterano e rischiano di distruggere ineluttabilmente il delicato equilibrio tra i popoli del pianeta. Siamo così portati a prendere atto che la domanda sulla natura dell’umano sia un problema complesso, la cui corretta formulazione necessita di un approccio multidisciplinare capace di collegare ed integrare (in una parola, di “comprendere”) una pluralità di approcci, linguaggi, metodologie e punti di vista finora rimasti isolati e separati tra loro. L’epistemologia della complessità risulta particolarmente idonea a indagare i problemi appena enunciati. Al suo cuore, infatti, vi sono le nozioni di sistema organizzato e di processo evolutivo: ogni ente è concepito come un insieme di parti inter-agenti e retro-inter-agenti (circolarità delle relazioni causali), inserito in un contesto-ambiente, il cui equilibrio è l’esito di una continua storia di cambiamenti e di adattamenti che seguono alle variazioni dell’ambiente. Tali cambiamenti adattivi, seppur causalmente determinati, non sono prevedibili o determinabili a priori, ma solo riconoscibili a posteriori. La sfida che si pone oggi al pensiero della complessità è quindi innanzitutto quella di riuscire a ripensare ed integrare conoscenze, concetti e storie, che tra di loro sono state tradizionalmente separati o, seguendo la definizione di Edgar Morin, quella di sostituire il pensiero semplificante e separante con un pensiero dialogico, che sia in grado di pensare come complementari (e non contrapposte) nozioni che abbiamo finora pensato come mutuamente contraddittorie. Così come la meccanica dei quanti ci invita a pensare la luce come, al tempo stesso, ondulatoria e corpuscolare, il pensiero complesso ci invita a pensare come complementari ed indissolubilmente unite le nozioni di unità e di molteplicità, di tutto e di parte, di invarianza e di storicità, di ragione e sentimento, di io e di “altro”. I seguenti sono alcuni dei temi che i contributi possono esplorare: (a) Complessità, riduzionismo ed olismo; (b) Teoria dei sistemi complessi nel dibattito scientifico contemporaneo; (c) Epistemologia della complessità e scienze antropologiche, sociologiche psicologiche; (d) Complessità, scienze storiche e scienze della natura; (e) Complessità e cambiamenti globali; e (f) Mente e complessità; (g) Complessità, arte, letteratura. Si chiede che i saggi siano inviati all’indirizzo email redazioneincircolo@gmail.com entro e non oltre il 15 maggio 2023. Si pregano i gentili autori di adeguare il proprio contributo alle indicazioni editoriali consultabili e scaricabili al link: https://www.incircolorivistafilosofica.it/per-gli-autori/ Call for Papers, n. 15: “Complexity Thinking” Edited by Roberto Arpaia One of the essential challenges posed to philosophical thought today is that of questioning the nature and destiny of the human being in a world in which all fundamental questions are interconnected and in which every problem, in order to be formulated, must be broken down into a multiplicity of problems, which in turn give rise to other problems. Today more than ever, the question of human nature is inseparable from the problems posed by the progress of science and technology, by the processes of globalization and the related economic imbalances, by environmental issues causing humanitarian catastrophes, mass migrations and conflicts, and by geopolitical factors that alter, and ineluctably risk destroying, the delicate balance between the nations of the planet. We are thus led to acknowledge that the question of human nature is a complex problem, the correct formulation of which requires a multidisciplinary approach capable of connecting and integrating (in a word, of “comprehend”) a plurality of approaches, languages, methodologies and points of view that have so far remained isolated and separate from each other. The epistemology of complexity is particularly suitable for investigating the problems just stated. Indeed, at its heart lie the notions of organized system and of evolutionary process: each entity is conceived as a set of interacting and retrointeracting parts (circularity of causal relationships), inserted in a context- environment, the balance of which is the result of a continuous history of changes and adaptations following changes in the environment. These adaptive changes, although causally determined, are not predictable or determinable a priori, but only recognizable a posteriori. The main challenge for complexity thinking today is therefore, above all, that of being able to rethink and integrate knowledge, concepts and stories which have traditionally been separated from each other or, following Edgar Morin’s definition, that of replacing the simplifying and separating with a dialogic thinking, which is able to conceive as complementary (and not opposed) notions that we have so far thought of as contradictory. Just as quantum mechanics invites us to think of light as both wavelike and corpuscular, complex thinking invites us to think as complementary and inextricably linked, the notions of unity and multiplicity, whole and part, invariance and historicity, reason and sentiment, self and “other”. The following are some of the topics that contributions can explore: (a) Complexity, reductionism and holism; (b) Theory of complex systems in the contemporary scientific debate; (c) Epistemology of complexity and anthropological, sociological and psychological sciences; (d) Complexity, historical sciences and natural sciences; (e) Complexity and global changes; (f) Mind and complexity; (g) Complexity, art, literature. Contributions are requested to be sent by email to redazioneincircolo@gmail.com The submission deadline is May 15th, 2023. Authors are kindly asked to follow the editorial guidelines available at: https://www.incircolorivistafilosofica.it/per-gli-autori/ for download