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2021 •
Napoleon has left, First part: 1, The departure, 2, Napoleonic Elbans, 3 The Medal of Saint Helena
Il cinema a soggetto storico ha sempre costituito uno strumento estremamente efficace per la costruzione della memoria collettiva ed una fonte preziosa per gli storici per comprendere come gli avvenimenti del passato sono stati di volta in volta giudicati nelle varie fasi del Novecento, alla luce dei gusti, delle sensibilità e delle esigenze del presente e delle singole realtà nazionali. Questa ovvia considerazione vale in particolare per un personaggio storico come Napoleone che ha sempre attirato l'attenzione del cinema, così come della televisione, per il suo carisma, per il carattere singolare di una vita caratterizzata da grandi vittorie militari, dalla folgorante ascesa a Console e poi a Imperatore e finita in esilio in una piccola isola dell'Atlantico del Sud, tanto che gli sono stati dedicati oltre 700 film di genere diverso, drammatici, epici, avventurosi, sentimentali e anche comici, e centinaia di documentari e sceneggiati televisivi (300 nelle sole reti televisive francesi). Scopo del seguente saggio è appunto quello di delineare la diversa immagine di Napoleone fornita dal cinema, dagli esordi ai nostri giorni, sulla base dei valori morali e politici, delle ideologie e dei modelli culturali prevalenti nei vari decenni e nelle varie realtà nazionali. Il cinema ha mostrato, sin dai suoi primissimi esordi in Francia, un immediato interesse per la figura di Napoleone, tant'è vero che già tra il 1896 e il 1897 Louis Lumière aveva prodotto tre filmati di Eugène Promio, «Signature du traité de Campo Formie» «Entrevue de Napoléon et du Pape», e «Napoléon et la sentinelle», per una durata complessiva di poco più di un minuto di proiezione: poca cosa, apparentemente, rispetto agli 800 filmati prodotti in quei due anni dalla «Société des cinématographes Lumière», ma significativi, tenendo conto della difficoltà di realizzare allora film di carattere storico per la modestia dei mezzi impiegati, per la lunghezza estremamente limitata delle pellicole e per la scelta della società di assecondare i gusti del pubblico privilegiando le scene di vita quotidiana e la visione di località famose per il loro carattere storico-artistico o per le qualità paesaggistiche. Nonostante questi limiti, già nel 1898 Alice Guy riuscì a realizzare, per conto della società di Léon Gaumont, un brevissimo filmato, di appena 20 metri di pellicola, «Bonaparte au pont d'Arcole», che sfruttava l'orgoglio ancora molto forte tra i francesi per le gloriose imprese della campagna d'Italia condotta dal giovane generale corso. Nel giro di pochi anni, comunque, i rapidi progressi della neonata industria cinematografica consentirono di girare veri e propri film di fiction, di una relativa durata, su Napoleone, come «L'épopée napoléonienne», di Lucien Nonguet, prodotto nel 1903 dalla Pathé (440 metri), e «Napoléon et le grognard», girato e prodotto nello stesso anno da Louis Lumière. L'immagine di Napoleone che emerge dai film prodotti in questi anni risente ovviamente del durissimo confronto politico e ideologico in corso allora in Francia, tra
2015 •
Per la musica italiana il 2015 è iniziato con un lutto: domenica 4 gennaio, nella sua casa di campagna in Toscana, è morto per infarto a 59 anni il cantautore napoletano Pino Daniele.
«Napoli 1943-1944», in Aa.Vv., «Oltre la pandemia. Società, salute, economia e regole nell’era post-Covid-19», a cura di Gianmaria Palmieri, Editoriale Scientifica, Napoli, pp. 627-636
NAPOLI 1943-1944 GIOVANNI CERCHIA2020 •
mondiale è stata l'esperienza più violenta e di-struttiva della storia umana, una frattura epocale tra un vecchio mondo al tramonto e l'alba di un nuovo ordine mondiale, segnata da stermini e crudeltà d'ogni sorta, con uno spaventoso bilancio di circa 60 milioni di vittime. Fortunatamente, il nostro Paese ne registrava un numero relati-vamente basso: appena 444.523, meno di quelle subite nel corso della Grande guerra, poco più di quelle statunitensi, quasi nulla in confronto a quelle sovietiche, tedesche, cinesi o polacche. A impressionare, però, è la qualità del dato italiano, con più di 210 mila decessi per cause belliche (il 47% del totale) registrato dopo la resa dell'8 settembre 1943, 186 mi-la dei quali non indossavano la divisa 1. Sotto le bombe cadevano in 70.543, il 16%, paradossalmente quasi tre volte il numero dei trucidati dallo stragismo nazifascista 2. Vieppiù interessante è la disomogeneità geografica delle morti e delle distruzioni, con Napoli che sembrerebbe potersi imputare quasi un terzo di tutte le vittime dei bombing, circa 20 mila in termini assoluti 3
Mimesis, Milano
Pasolini Warhol 19752020 •
I due saggi che qui si possono leggere sono dedicati a fatti che riguardano all’incirca un quinquennio di storia italiana, dal 1974 al 1978. I protagonisti di queste due storie sono intellettuali (Pier Paolo Pasolini), artisti (Andy Warhol e il suo circo), galleristi e critici d’arte rampanti (Luciano Anselmino, Achille Bonito Oliva), gruppi rock di fortune diseguali (dai Rolling Stones ai Gaznevada agli Skiantos). Sullo sfondo di volta in volta c’era un pubblico, una massa, dei giovani, delle “idee”. A volte queste cose coincisero, o si provò a farle coincidere, a volte no. La prima vicenda riguarda una potenzialità inespressa. La seconda vicenda riguarda invece l’espressione di un’impotenza. In comune, le due storie dimostrano un’atrofi a dei mezzi a fronte di una ipertrofi a dei fini.
1989 •
«Il presente e la storia», Istituto Storico della Resistenza, Cuneo
1927-2017 Sacco e Vanzetti2017 •
Si tratta di un volume a più mani, curato da Luigi Botta, che raccoglie i saggi di molti studiosi internazionali del caso Sacco e Vanzetti. Botta, Luigi (a cura). Testi di Garelli, Gigi - Botta, Luigi - Senta, Antonio - Marinelli, Michele - Milani, Ernesto - Gursel, Lale - Presutto, Michele - Galzerano, Giuseppe - Tejada, Susan - Comincini, Andrea - Bayer, Osvaldo - Ivasic, Marta - Imperato, Tobia - Creagh, Ronald - Knox, Robert - Codispoti, Giuseppe - Lombardo, Antonio - Miller, Peter - Kaplan, Jerry - Lehrman, Leonard - Filippa, Marco - in allegato il dvd di Rothauser, David, «Il diario di Sacco e Vanzetti» - disegni di Zuccarello, Antonio
2023 •
OSMANLI ARAŞTIRMALARI / THE JOURNAL OF OTTOMAN STUDIES
19. Yüzyıl Ortalarında İstanbul’da Hanlar: Mekânsal Bir Analiz [Urban Khans in Istanbul in the Middle of the 19th Century: A Spatial Analysis]2023 •
2000 •
Open Access Macedonian Journal of Medical Sciences
The Success of Dental Veneers According To Preparation Design and Material Type2018 •
Journal of Anthropological Archaeology
Space making and home making in the world's first villages: Reconsidering the circular to rectangular architectural transition in the Central Anatolian Neolithic2021 •
The Oxford Handbook of International Relations, edited by Chris Reus-Smit and Duncan Snidal
Marxism2008 •
2023 •
Widya Winayata : Jurnal Pendidikan Sejarah
Dari Desa Nelayan Sampai Desa Wisata Studi Historis Desa Wisata Pemuteran Dan Potensinya Sebagai Sumber Belajar Sejarah Di SMA2023 •
Practical Radiation Oncology
Evaluation of the Visibility and Artifacts of 11 Common Fiducial Markers for Image Guided Stereotactic Body Radiation Therapy in the Abdomen2020 •
General Hospital Psychiatry
Detecting depression during pregnancy and associated lifestyle practices and concerns among women in a hospital-based obstetric clinic in Jamaica2009 •
arXiv (Cornell University)
Fast Collision Probability Estimation for Automated Driving using Multi-circular Shape Approximations2024 •
Revista do NESEF
Programa institucional de bolsa de iniciação à docência: Filosofia/UFSM: dispositivo de práticas docentes2017 •
Lecture Notes in Computer Science
Confucius in Western Cockpits: The Investigation of Long-Term Versus Short-Term Orientation Culture and Aviation Accidents