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Coinvolgere e promuovere con i contenuti Content Marketing Nicoletta Salvatori - Editing e scritture professionali 2017 1 EFFECTIVE CONTENT MARKETING PROGRAMS WILL NOT ONLY CONSIDER WHAT TYPE OF PERSON CONSUMES CONTENT, BUT ALSO WHAT DRIVES A PERSON TO ENGAGE WITH DIFFERENT TYPES OF CONTENT (Aol - American on line) Digital Humanities Perché ne parliamo? ❖ ❖ ❖ ❖ Gestire e produrre contenuti significativi per la narrazione di un brand, di un prodotto, di una azienda è diventato uno degli sbocchi più interessanti delle digital humanities. I professionisti del marketing sono sempre stati cantastorie sfruttando spot televisivi, pubblicità, riviste o libri per spingere i loro messaggi. Oggi però ci sono molte più possibilità di coinvolgere i consumatori/utilizzatori: ci sono più media, più opportunità e minore necessità di intermediari Il digitale ha cambiato le regole del gioco, i contenuti sono diventati liquidi, la diffusione capillare, multimediale, geo-referenziata, personalizzata. La definizione del Content Marketing Institute: Content marketing is a strategic marketing approach focused on creating and distributing valuable, relevant and consistent content to attract and retain a clearly-defined audience and, ultimately to drive profitable customer action http://contentmarketinginstitute.com/ Sguardo prospettico ❖ Da tempo ormai la vecchia Copy strategy ha lasciato il posto alla Star Strategy1: la personalità è l’elemento fondamentale di ogni brand e tutto concorre a formarla ❖ Gli emarginati umanisti possono finalmente sperimentare nuove forme di organizzazione del racconto e provare le loro competenza nel mondo dei contenuti anche nell’universo dei bit nel momento in cui questo si intreccia con il mondo della politica, della promozione culturale del business, del marketing. ❖ Una ricca cultura umanistica e una sana cultura digitale (non è forse questa la cultura della convergenza?) diventano l’elemento chiave più richiesto dal marketing. ❖ “Oggi che i contenitori da riempire sono aumentati a dismisura i contenuti diventano i veri protagonisti” (Conti Carriero, Content marketing, Hoepli) 1Teoria pubblicitaria ideata da Jacques Séguéla negli anni ottanta L’inbound marketing Le tecniche pubblicitarie e di marketing tradizionali (Outbound) che funzionavano così bene fino a una decina di anni fa non rendono più: due possibilità: ❖ investire più soldi e tempo in canali che rendono sempre meno ❖ trovare un approccio alternativo Gli acquirenti attingono sul web informazioni da fonti diverse. Fanno domande, leggono recensioni, confrontano prodotti e interagiscono con utenti anche sconosciuti. Le tecniche di Inbound Marketing rispondono a queste nuove abitudini d’acquisto e danno risultati migliori La metodologia di InboundMarketing, è focalizzata sul cliente potenziale e lo accompagna in tutte le fasi del processo d’acquisto. Il content marketing è una parte sostanziosa della strategia inbound presente in molte ma non in tutte le sue fasi. L’inbound marketing Le tecniche pubblicitarie e di marketing tradizionali (Outbound) che funzionavano così bene fino a una decina di anni fa non rendono più: due possibilità: ❖ investire più soldi e tempo in canali che rendono sempre meno ❖ trovare un approccio alternativo Gli acquirenti attingono sul web informazioni da fonti diverse. Fanno domande, leggono recensioni, confrontano prodotti e interagiscono con utenti anche sconosciuti. Le tecniche di Inbound Marketing rispondono a queste nuove abitudini d’acquisto e danno risultati migliori La metodologia di InboundMarketing, è focalizzata sul cliente potenziale e lo accompagna in tutte le fasi del processo d’acquisto. Il content marketing è una parte sostanziosa della strategia inbound presente in molte ma non in tutte le sue fasi. Contatti commerciali Customer relationship management Attrarre l’attenzione Secondo un’indagine Google 9 persone su 10 visitano il sito di un’azienda prima di contattarla. Microsoft ha analizzato il tempo medio speso da un utente sul sito prima di tornare alla pagina di ricerca: 10 secondi. Un sito costruito secondo la metodologia Inbound offre molteplici opportunità per catturare l’attenzione dei clienti potenziali e trasformarli da visitatori anonimi in Lead (contatti commerciali). La chiave sta nell’offrire un’esperienza Attrarre l’attenzione Secondo un’indagine Google solito che resta 9 Di persone su quello 10 visitano il sito di impresso mente di una un’azienda nella prima di contattarla. persona non sono numeri Microsoft ha analizzato il tempo o medioma speso da uned utente sul sito dati, storie esperienze prima di tornare alla pagina di che potranno anche essere ricerca: 10 secondi. condivise da amici e colleghi. Un sito costruito secondo la In questo senso a essere metodologia Inbound offre fondamentali per per il nuovo molteplici opportunità catturare l’attenzione clienti potenziali e marketingdeisono i contenuti trasformarli da visitatori anonimi in Lead (contatti commerciali). La chiave sta nell’offrire un’esperienza Una strategia con una storia ❖ Riviste specializzate, libri strenna, cataloghi patinati, opuscoli, saggi, ricettari venduti con le pentole, è frasi d’amore con i cioccolatini. ❖ Il marketing del passato si avvaleva di numerosi strumenti che oggi passerebbero sotto la definizione di content marketing. Erano ovviamente frutto del mondo analogico che da sempre si dedica alla “narrazione del brand", lavora per dargli personalità e fisionomia e cerca di far sentire i clienti coccolati, aiutati, partecipi di un mondo di valori condivisi… dunque nulla di veramente nuovo sotto il sole. Una strategia con una storia ❖ Riviste specializzate, libri strenna, cataloghi patinati, opuscoli, saggi, ricettari venduti con le pentole, è frasi d’amore con i cioccolatini. ❖ 1895 Il marketing del passato si avvaleva di numerosi strumenti che oggi passerebbero sotto la definizione di content 1978 marketing. Erano ovviamente frutto del mondo analogico che da sempre si1924 dedica alla “narrazione del brand", lavora per dargli personalità e fisionomia e cerca di far sentire i clienti coccolati, aiutati, partecipi di un mondo di valori condivisi… dunque nulla di veramente nuovo sotto il sole. Una strategia con una storia The Furrow (solco) della Deere&C vende ancora in 14 lingue 2 milioni di copie. La ❖ Perugina è stata l’inventrice italiana del contentcataloghi marketing patinati, ed è ancora un passo Riviste specializzate, libri strenna, avanti a tutti - https://www.baciperugina.it/ opuscoli, saggi, ricettari venduti con le pentole, è frasi Il ricettario Bimby della Vorkwerk è ancora oggi in molte case e con il digitale non d’amore con -i https://www.ricettario-bimby.it/ cioccolatini. ha cambiato strategia ❖ 1895 Il marketing del passato si avvaleva di numerosi strumenti che oggi passerebbero sotto la definizione di content 1978 marketing. Erano ovviamente frutto del mondo analogico che da sempre si1924 dedica alla “narrazione del brand", lavora per dargli personalità e fisionomia e cerca di far sentire i clienti coccolati, aiutati, partecipi di un mondo di valori condivisi… dunque nulla di veramente nuovo sotto il sole. Tutti editori ❖ Il digitale ha se mai moltiplicato le opportunità di offerta dei contenuti, ha reso possibile la pubblicazione e distribuzione a tutti (blog, video, post, siti, forum) ❖ Le aziende non devono più passare attraverso i giornali e i giornalisti e i brand possono diventare MEDIA, comunicare senza intermediari con i potenziali clienti, raccontare la loro storia/le loro storie; attrarre con contenuti rilevanti, divertire, sedurre, coinvolgere, persuadere avendo a disposizione diversi media e utilizzando in modo sinergico diversi canali comunicativi. Tutti editori ❖ Il digitale ha se mai moltiplicato le opportunità di offerta dei contenuti, ha reso possibile la pubblicazione e distribuzione a tutti (blog, video, post, siti, forum) Le aziende non devono più passare attraverso i giornali e i e i brand diventare MEDIA, “Per giornalisti anni gli umanisti sonopossono stati considerati senza intermediari con i potenziali clienti, pococomunicare utili al mondo dell’impresa così come raccontare loro storia/le loro storie; attrarre con i contenuti sonola stati ritenuti meno importanti dellacontenuti forma, Marilevanti, ora le cosa vanno diversamente”. divertire, sedurre, coinvolgere, (L. Conti - C. Carriero persuadere avendo a disposizione diversi media e Content Marketingin - Hoepli utilizzando modo2016) sinergico diversi canali comunicativi. ❖ Le regole d’oro Il Content marketing crea e distribuisce contenuti rilevanti per attrarre il proprio target e guidarlo all’azione. Rinuncia o limita l’uso di alcuni dei tradizionali strumenti della “persuasione” pubblicitaria per seguire alcune nuove regole: ❖ Pull do not push: attirare a sé non spingere, non disturbare, non inondare il cliente di messaggi ❖ Intrattenere, educare, dare, informare…poi vendere ❖ Mettere il prodotto alla fine o magari non nominarlo affatto (lo aggiunge/raggiunge/ sottintende il lettore soddisfatto). Tanto c’è il brand a guidare ❖ Comportarsi da editore e non da pubblicitario ❖ Operare in real time, in continuo aggiornamento/movimento ❖ Usare molte piattaforme (Multicanalità) e molti formati (video, testo, immagini, animazioni, infografiche, ebook, presentazioni, newsletter…) ❖ Creare conversazioni/interazioni significative ❖ Misurare i risultati raggiunti Le regole d’oro Il Content marketing crea e distribuisce contenuti rilevanti per attrarre il proprio target e guidarlo all’azione. Rinuncia o limita l’uso di alcuni dei tradizionali strumenti della “persuasione” pubblicitaria per seguire alcune nuove regole: ❖ Pull do not push: attirare a sé non spingere, non disturbare, non inondare il cliente di messaggi ❖ Intrattenere, educare, dare, informare…poi vendere ❖ Mettere il prodotto alla fine o magari non nominarlo affatto (lo aggiunge/raggiunge/ sottintende il lettore soddisfatto). Tanto c’è il brand a guidare David Meerman Scott ❖ Comportarsi da editore e non da pubblicitario ❖ Operare in real time, in continuo aggiornamento/movimento ❖ Usare molte piattaforme (Multicanalità) e molti formati (video, testo, immagini, animazioni, infografiche, ebook, presentazioni, newsletter…) ❖ Creare conversazioni/interazioni significative ❖ Misurare i risultati raggiunti https://vimeo.com/109676668 Quali contenuti? ❖ “I mercati sono conversazioni” (Cluetrain manifesto 1999) ❖ I contenuti sono liquidi, si devono adattare ai contenitori. I contenitori danno loro forma non sono indifferenti al contenuto anzi in parte lo determinano ❖ I contenuti devono essere rilevanti, coinvolgenti, utili e condivisibili (e quindi aperti alla co-creazione, all’uso anche allo stravolgimento da parte dei prosumer) ❖ I contenuti devono parlare in modo semplice, diretto, accessibile, risolvere problemi, essere attendibili, imparziali, dare valore, condividere valori ❖ I contenuti non “raccontano frottole” narrano (bene) storie (vere) e stimolano all’azione. Tutto comunica ❖ La grafica, il lettering, i colori, lo stile, il tono di voce, l’organizzazione del discorso, la struttura delle frasi, la trama, le immagini, la forma, l’interfaccia, l’accessibilità: tutto è comunicazione e dunque contenuto ❖ Il digitale propone nuove forme di comunicazione non più lineari, molto più visive, che vanno sapute usare. ❖ La parola scritta è potente se ben sfruttata, non è solo un riempitivo di spazi bianchi. Regole di base •Make me care •Show do not tell •Non pontificare •Lasciare che gli spazi li riempia chi legge/guarda •non spiegare tutto •creare personaggi • usare la leggerezza (Calvino) Le vecchie buone regole della scrittura creativa http:// www.mestierediscrivere.com make the content worth sharing Non importa di cosa parlate ma parlate/scrivete usando: ❖ SEMPLICITÀ una idea alla volta è già molto ❖ ORIGINALITÀ per attrarre attenzione meglio essere sorprendenti, mai banali, inaspettati ❖ CONCRETEZZA andate dritti al punto, siate immediatamente in tema non tergiversate ❖ CREDIBILITÀ fatevi una reputazione di persona affidabile, esperta e perciò credibile ❖ EMOZIONALITÀ: metteteci cuore, fate sentire che credete in quello che fate/dite/ scrivete ❖ NARRATIVA: raccontate storie, tutti ricordano le storie nessuno la pubblicità o le statistiche Ma come comunica? Un nuovo lessico per i nuovi media ❖ ❖ ❖ ❖ Multimediale Uso di media diversi per comunicare una informazione Multicanale/Omnicanale progettazione di formati diversi che possono essere fruiti su media diversi (es: guerre stellari: libro/film/videogioco/sito/pagine social, licensing…) Crossmediale integrazione e connessione tra mezzi di comunicazione diversi (tv/radio/cellulare/ social) Transmediale sviluppo di una storia attraverso più canali per un intrattenimento coordinato ma non lineare (ogni media dà il proprio contributo alla formazione di una storia e il pubblico si trova immerso in un universo narrativo con molti punti di accesso con cui può anche INTERAGIRE, collaborare alla generazione di contenuti, dare feedback Ma come comunica? Un nuovo lessico per i nuovi media ❖ ❖ ❖ ❖ Multimediale Uso di media diversi per comunicare una informazione Multicanale/Omnicanale progettazione di formati diversi che possono essere fruiti su media diversi (es: guerre stellari: libro/film/videogioco/sito/pagine social, licensing…) Crossmediale integrazione e connessione tra mezzi di comunicazione diversi (tv/radio/cellulare/ social) Transmediale sviluppo di una storia attraverso più canali per un intrattenimento coordinato ma non lineare (ogni media dà il proprio contributo alla formazione di una storia e il pubblico si trova immerso in un universo narrativo con molti punti di accesso con cui può anche INTERAGIRE, collaborare alla generazione di contenuti, dare feedback Una strategia in 6 passi InSites Consulting - http://www.insites-consulting.com La pianificazione InSites Consulting Storytelling = make me care ❖ Trama, intreccio, tempi, mondi narrativi, struttura in tre atti, viaggio dell’eroe. Se il content marketing racconta storie allora il suo armamentario è quello classico della narrazione (eroe, antieroe, personaggi, conflitti, climax, risoluzione, happy end) con in più le possibilità di agire in interazione con l’utente, in tempo reale, su più piattaforme e in più formati! ❖ Story non History, narrazione = empatia, sentimento, identificazione, dialogo Storytelling = make me care ❖ Trama, intreccio, tempi, mondi narrativi, struttura in tre atti, viaggio dell’eroe. Se il content marketing racconta storie allora il suo armamentario è quello classico della narrazione (eroe, antieroe, personaggi, conflitti, climax, risoluzione, happy end) con in più le possibilità di agire in interazione con l’utente, in tempo reale, su più piattaforme e in più formati! ❖ Story non History, narrazione = empatia, sentimento, identificazione, dialogo ❖ https://www.ted.com/talks/ andrew_stanton_the_clues_to_a_great_story? Il potere delle storie ❖ Le storie sono nella natura dell’uomo. Le storie danno significato alla vita, senso agli eventi, ci aiutano a interpretare il mondo e il nostro posto in esso. Ci mandano un messaggio. Ci insegnano qualcosa. ❖ Le storie sono dinamiche, e suscitano riflessioni. Le storie descrivono le alternative, stimolano la fantasia quindi fanno immaginare le conseguenze delle scelte ❖ E quando le storie sono belle e interessanti vengono ri-raccontate e diffuse ❖ Secondo gli antropologi fu proprio la narrazione a permettere la trasmissione della conoscenza ❖ Secondo i sociologi le persone vengono accomunate se si identificano in un racconto, sviluppano senso di appartenenza rendendosi quindi molto più disponibili a collaborare ❖ Secondo gli psicologi la nostra mente è connaturata alla creazione di storie. L’uomo, da sempre, naturalmente, crea storie. Anche i sogni son fatti di storie. Le matrici delle storie le abbiamo impresse nel nostro inconscio. E queste storie primordiali si chiamano archetipi ❖ Secondo i neurobiologi la mente ragiona per immagini. Le storie sono immaginifiche, fanno descrivere cioè delle figure nella mente. Perciò si ricordano, sono memorabili. La memoria vive di immagini. Il potere delle storie ❖ Le storie sono nella natura dell’uomo. Le storie danno significato alla vita, senso agli eventi, ci aiutano a interpretare il mondo e il nostro posto in esso. Ci mandano un messaggio. Ci insegnano qualcosa. ❖ Le storie sono dinamiche, e suscitano riflessioni. Le storie descrivono le alternative, stimolano la fantasia quindi fanno immaginare le conseguenze delle scelte ❖ E quando le storie sono belle e interessanti vengono ri-raccontate e diffuse Il marketing narrativo usa una potente arma delle storie: l’effetto Secondo gli antropologi fu proprio la narrazione a permettere la trasmissione della conoscenza “credenza”: una volta immersi in un universo narrativo ben delineato Secondo i sociologi le persone vengono accomunate se si identificano in un racconto, sviluppano senso non importa quanto sia fantastico diventa “credibile”. di appartenenza rendendosi quindi molto più disponibili aesso collaborare Come disse Coleridge dièfronte a alla una buona storia attuiamo Secondo gli psicologi la nostra mente connaturata creazione di storie. L’uomo, da sempre,una naturalmente, crea storie. Anche i sogni son fatti di storie. Le matrici delle storie le abbiamo impresse “sospensione dell’incredulità” nel nostro inconscio. E queste storie primordiali si chiamano archetipi ❖ ❖ ❖ ❖ Secondo i neurobiologi la mente ragiona per immagini. Le storie sono immaginifiche, fanno descrivere cioè delle figure nella mente. Perciò si ricordano, sono memorabili. La memoria vive di immagini. Storytelling “produciamo cosmetici, vendiamo speranze”Charles Revlon ❖ “La gente non compra prodotti ma le storie che questi prodotti raccontano” . ❖ Assistiamo a un potente revival delle tecniche del racconto e degli studi di scrittura creativa ormai considerati importanti sia in ambito politico che aziendale, sia nei settori commerciali che culturali. ❖ storytelling non significa infatti raccontare favole ai bambini, la narrativa non è solo un genere di intrattenimento o l’oggetto di analisi letterarie. ❖ Anche l’economia secondo alcuni è una disciplina “narrativa” dove i racconti più convincenti spostano milioni di dollari Storytelling “produciamo cosmetici, vendiamo speranze”Charles Revlon ❖ “La gente non compra prodotti ma le storie che questi prodotti raccontano” . Assistiamo a un potente revival delle tecniche del racconto e degli “Personalmente ho sempre ritenuto che un vero scrittore sia colui che il studi di scrittura creativa ormai considerati importanti siainterpreta in ambito mondo in chiave narrativa, rendendosi così filtro per una rilettura della realtà. politico che aziendale, sia nei settori commerciali che culturali. ❖ Trasformare in storia il reale e l’esperienza, adattare situazioni e visioni a personaggi di❖ fantasia, trasmettere messaggio attraverso un racconto, ai la propri storytelling non un significa infatti raccontare favole permettere ai bambini, lettori di visualizzare, grazie a una descrizione, uno stato d’animo in cui identificarsi narrativa non è solo un genere di intrattenimento o l’oggetto di o permettere di esplorare diverse idee e mondi grazie all’arma della suggestione analisiqueste letterarie. narrativa: sono le abilità di chi narra, abilità probabilmente derivate da un particolare di “sentire” ciò che ci circonda… “ ❖ Anchemodo l’economia secondo alcuni è una disciplina “narrativa” dove (Jan Novak - La bibbia della scrittura creativa) i racconti più convincenti spostano milioni di dollari La Storia sviluppa Storie 1 ❖ Non basta avere un sito responsive e lavorare in multicanalità (produrre video, avere un blog, usare immagini e infografiche, collegarsi ai principali social network) ❖ Per fare content marketing bisogna trovare qualche cosa da dire e per trovarlo è bene cercare nella storia dell’azienda, nei suoi valori fondanti, nelle sua attività di social responsability, nelle cose che la rendono “notevole” ❖ Le PMI riescono in questo modo a raggiungere notorietà e autorevolezza con budget ridotti Le 22 regole dello storytelling della PIXAR (Emma Coast) http://allthatweb.sixeleven.it/post/121192270557/storytelling-regole-pixar-racconto-perfetto 1. Si ammira un personaggio perché cerca qualcosa, ha uno scopo o un obiettivo e non per i suoi successi 2. Tenere a mente quello che t’interessa/diverte chi legge 3. Il tema della storia è importante, ma a volte è chiaro solo alla fine e allora occorre riscrivere tutto da capo 4. C'era una volta ___ Ogni giorno ___ Un giorno ___ A causa di ciò ___ A causa di questo ___ Finché, finalmente ___ 5. Semplifica. Concentrati. Combina insieme più personaggi. Prendi delle scorciatoie. Non tergiversale tutto deve essere significativo in una storia 6. Crea un personaggio che abbia personalità mettilo davanti a una sfida. Come si comporterà? 7. Devi avere un finale ancor prima di essere arrivato a metà della storia. I finali sono difficilissimi. 8. Finisci la tua storia, lascia perdere se non è perfetta. La prossima volta andrà meglio 9. Quando sei bloccato fai una lista di quello che NON accadrà 10.Studia le storie che ti piacciono. Quello che ti piace di loro è una parte di te. Devi realizzare questa cosa prima che tu possa usarle 11. Metti tutto su carta, nero su bianco. Un'idea che resta solo nella tua mente e non può essere condivisa non vale nulla 12.Rifuggi dalle ovvietà. Sorprendi te stesso 13.Dai delle opinioni ai tuoi personaggi. Individui passivi o malleabili sono un veleno per il pubblico 14.Perché devi raccontare QUESTA storia? 15.Essere onesti conferisce credibilità alle situazioni più assurde 16.Qual è la posta in gioco? Devi dare una valida ragione per parteggiare per i personaggi. Cosa accade se non raggiunge il successo? 17.Nessun lavoro è mai sprecato. Se non funziona, tienilo da parte. Ti tornerà utile più in avanti 18.Devi conoscere te stesso. Dare forma a una storia è un processo di test continui, non di raffinazione 19.Le coincidenze che gettano nei casini i personaggi sono grandiose. Le coincidenze che li tirano fuori dai problemi sono un bluff 20.Esercitati: prendi un film che non ti piace e smontalo. Riesci a rimetterlo insieme in una maniera che te lo faccia piacere? 21.Devi identificarti con i personaggi e le situazioni. Quindi non raccontarle, mostrale. 22.Qual è l'essenza della tua storia e la maniera più economica per raccontarla? Se lo sai, puoi iniziare a scrivere Visual Storytelling ❖ La comunicazione visiva sta sostituendo quella testuale sulla Rete (Imagesphere) = maggiore impatto emozionale, maggiore immediatezza (ricordiamo il 10% di quello che ascoltiamo, il 20 di quello che leggiamo e l’80 di quello che vediamo). ❖ Epoca fotocentrica: adeguamento di Facebook e Twitter (inserimento di più foto, video che si attivano…) ❖ I contenuti visivi possono essere: foto, illustrazioni, infografiche, fumetti, slide, video o una loro combinazione Visual Storytelling ❖ L’importanza dell’immagine La comunicazione visiva sta sostituendo quella testuale sulla 100 Rete6(Imagesphere) = maggiore 1.impatto emozionale, maggiore il 94% degli utenti è più attratto da contenuti con immagini 33 immediatezza (ricordiamo il 10% di quello che ascoltiamo, il 40 2. il 67% pensa che le immagini di un 75 20 di quello che leggiamo e l’80 di prodotto quellovalgano che vediamo). più di una descrizione 63 3. il 60% contatta più volentieri una 86 azienda che si presenta con una immagineimmag ❖ 50 Epoca fotocentrica: adeguamento di Facebook e Twitter 94 4. il 37% pensa di essere più coinvolto (inserimento di più foto, video chedasipost attivano…) con immagini 67 60 5. il 14% ritiene che le immagini sui 25 ❖ I contenuti visivi possono comunicati stampa aumentino 37 essere: foto, illustrazioni, le visualizzazioni 14 infografiche, fumetti, slide, video o una loro combinazione 0 Indagine MDG Advertising 1 2 3 4 5 I Video ❖ tutorial ❖ documentari ❖ livestreaming ❖ demo merceologici ❖ studi, testimonianze ❖ dietro le quinte ❖ presentazioni o seminari ❖ interviste ❖ video eventi ❖ blog (viedo blog) Attenzione alla regola delle 3I: intrattenimento istruzione informazione Il sito Oggi più del 60% degli utenti naviga da smartphone o tablet. Per questo motivo il sito deve essere responsive e adattare la visione ad ogni schermo. L’esperienza del visitatore, passando da un dispositivo all’altro, deve restare invariata e i contenuti devono essere sempre chiari e reperibili. Sono 2 le pratiche a cui fare attenzione: ❖ Non concentrarsi su azienda o prodotto, ma mostrare ai visitatori in che modo potete essere d’aiuto e rispondere alle loro esigenze. La regola di base è 20% di termini legati all’azienda (come «noi» «nostro» ecc.) e 80% legati al cliente («voi» «vostro» ecc.) ❖ Anziché elencare dati o statistiche, raccontate storie. “Siamo umani e le nostre decisioni sono influenzate prima da un’emozione e solo in un secondo momento razionalizzate. Se il sito non riesce a connettervi emotivamente con il visitatore nei primi 10 secondi, perderete l’opportunità di generare un lead”. https://www.fontimedia.com/ Il blog ❖ Il 55% delle aziende con una sezione blog nel sito, lo ritengono la maggior fonte di opportunità di business ❖ Una sezione blog sul sito regolarmente aggiornata agli occhi dei motori di ricerca equivale a essere una fonte autorevole di informazioni sul settore. ❖ Negli ultimi anni Google ha modificato i suoi algoritmi per promuovere contenuti più naturali come i blog. Google premia anche i siti con contenuti «freschi» e aggiornati regolarmente. ❖ Ogni post pubblicato sul blog aggiunge una pagina indicizzata al sito. Più pagine indicizzate significa migliore posizionamento nelle ricerche organiche. ❖ Il blog offre materiali che si possono condividere: è probabile che gli utenti trovino i contenuti sulle reti sociali più che sui motori di ricerca. ❖ Per questo motivo la condivisione sui profili social è un passaggio obbligato della metodologia inbound. Scrivere post con regolarità è un’ottima occasione per aggiornare i profili Facebook, Twitter, LinkedIn ecc.. ❖ Aggiungere sempre una call to action (CTA) e i bottoni per lo sharing Il blog Le pagine del blog sono spesso le più popolari del sito. Il 55% delle aziende con una sezione blog nel sito, lo ritengono la maggior fonte di opportunità di Ai visitatori piace leggere questi contenuti perché sono educativi, business Una sezione blog sul sito regolarmente aggiornata agli occhi dei motori di ricerca equivale a essere una informativi e raccontano storie. ❖ ❖ fonte autorevole di informazioni sul settore. ❖ Negli ultimi anni Google ha modificato i suoi algoritmi per promuovere contenuti più naturali come i blog. Google premia anche i siti con contenuti «freschi» e aggiornati regolarmente. ❖ Ogni post pubblicato sul blog aggiunge una pagina indicizzata al sito. Più pagine indicizzate significa migliore posizionamento nelle ricerche organiche. ❖ Il blog offre materiali che si possono condividere: è probabile che gli utenti trovino i contenuti sulle reti sociali più che sui motori di ricerca. ❖ Per questo motivo la condivisione sui profili social è un passaggio obbligato della metodologia inbound. Scrivere post con regolarità è un’ottima occasione per aggiornare i profili Facebook, Twitter, LinkedIn ecc.. ❖ Aggiungere sempre una call to action (CTA) e i bottoni per lo sharing Materiali formativi (White Paper…) Una delle differenze principali tra la pubblicità tradizionale e l’InboundMarketing, è proprio lo scopo educativo e informativo dei contenuti. La chiave è la quantità di materiale utile messa a disposizione degli utenti. Normalmente, alle aziende piace parlare di sé e dei propri prodotti = occorre rovesciare la prospettiva. Al centro ci sono i clienti, le loro esigenze e come vengono soddisfatte. Cercano aiuto, informazioni, consapevolezza. Vogliono essere sicuri della scelta, preparati I contenuti formativi possono avere diversi formati quali eBook, White Paper, Guide Pratiche, Ricerche e Statistiche, Webinar, Podcast, Video, Infografiche, ecc… Il download è soggetto alla iscrizione e al rilascio di dati (email…) Materiali formativi (White Paper…) Una delle differenze principali tra la pubblicità tradizionale e l’InboundMarketing, è proprio lo scopo educativo e informativo dei contenuti. La chiave è la quantità di materiale utile messa a disposizione degli utenti. Normalmente, alle aziende piace parlare di sé e dei propri prodotti = occorre rovesciare la prospettiva. Al centro ci sono i clienti, le loro esigenze e come Esempi … vengono soddisfatte. Cercano aiuto, informazioni, consapevolezza. Vogliono da professionisti essere sicuri della scelta, preparati del settore I contenuti formativi possono avere diversi formati quali eBook, White Paper, Guide Pratiche, Ricerche e Statistiche, Webinar, Podcast, Video, Infografiche, ecc… Il download è soggetto alla iscrizione e al rilascio di dati (email…) Materiali formativi (White Paper…) Una delle differenze principali tra la pubblicità tradizionale e l’InboundMarketing, è proprio lo scopo educativo e informativo dei contenuti. La chiave è la quantità di materiale utile messa a disposizione degli utenti. Normalmente, alle aziende piace parlare di sé e dei propri prodotti = occorre rovesciare la prospettiva. Al centro ci sono i clienti, le loro esigenze e come Esempi … vengono soddisfatte. Cercano aiuto, informazioni, consapevolezza. Vogliono da professionisti essere sicuri della scelta, preparati del settore I contenuti formativi possono avere diversi formati quali eBook, White Paper, Guide Pratiche, Ricerche e Statistiche, Webinar, Podcast, Video, Infografiche, ecc… Il download è soggetto alla iscrizione e al rilascio di dati (email…) La newsletter Su questo argomento avremo una lezione a parte, ma è importante sapere che si tratta di uno degli strumenti più efficaci del content marketing. Le informazioni richieste ai visitatori per accedere a queste proposte solitamente sono nome, cognome, azienda, sito web, indirizzo e numero di telefono La Newsletter è un ottimo esempio di fidelizzazione del contatto: viene richiesta volontariamente tramite iscrizione, mandata per email. Ricorda l’utente di visitare il sito e gli assicura informazione e contenuti costati e “personalizzati”. In questo modo tutti si ricordano cosa fate, come lo fate e perché possono avere fiducia nella vostra azienda. La potenza di un marketing votato al contenuto si nota nel potere di persuasone delle newsletter che secondo l’European digital behaviour study 2016 portano all'acquisto il 65% delle persone iscritte (l'80% tra quelli che si dichiarano on lineshoppers). La newsletter Su questo argomento avremo una lezione a parte, ma è importante sapere che si tratta di uno degli strumenti più efficaci del content marketing. Le informazioni richieste ai visitatori per accedere a queste proposte solitamente sono nome, cognome, azienda, sito web, indirizzo e numero di telefono La Newsletter è un ottimo esempio di fidelizzazione del contatto: viene richiesta volontariamente tramite iscrizione, mandata per email. Ricorda l’utente di visitare il sito e gli assicura informazione e contenuti costati e “personalizzati”. In questo modo tutti si ricordano cosa fate, come lo fate e perché possono avere fiducia nella vostra azienda. La potenza di un marketing votato al contenuto si nota nel potere di persuasone delle newsletter che secondo l’European digital behaviour study 2016 portano all'acquisto il 65% delle persone iscritte (l'80% tra quelli che si dichiarano on lineshoppers). I social media Più di un miliardo e mezzo di persone su Facebook, 250 milioni su LinkedIn e 320 milioni su Twitter. Le reti sociali superare i motori di ricerca come fonti principali di traffico organico ai siti delle aziende. I Social Media sono luoghi ideali per la conversazione I mercati sono conversazioni I Social network non sono tutti uguali e hanno bisogno di strategie comunicative diverse ❖ consapevolezza della filosofia del network ❖ ❖ conoscenza della piattaforma e dei suoi strumenti consapevolezza delle aspettative dell’utente Ferri del mestiere ❖ Ci sono piattaforme e app per lo storytelling: Medium, Steller, Rancontr, Interlud, Exposure … ❖ Ugc: user-generate content. Fare in modo che siano i clienti a creare le storie (www.thefordstory.com) ❖ Calendario di pubblicazione (giorno/settimana/mese/stagione/ semestre/anno) ❖ Parole chiave in ottica Seo e Serp (Search engine results page) ❖ Monitoraggio costante. Gli strumenti di analisi sono tantissimi. Google Analytics è gratuito e accessibile a tutti, ma esistono software più sofisticati di marketing automation Ferri del mestiere ❖ Ci sono piattaforme e app per lo storytelling: Medium, Steller, Rancontr, Interlud, Exposure … ❖ Ugc: user-generate content. Fare in modo che siano i clienti a creare le storie (www.thefordstory.com) ❖ Calendario di pubblicazione (giorno/settimana/mese/stagione/ semestre/anno) ❖ Parole chiave in ottica Seo e Serp (Search engine results page) Monitoraggio costante. Gli strumenti di analisi sono tantissimi. Esistono molti strumenti di marketing automation come Marketo, Pardot, Eloquae Infusionsoft. Google Analytics è gratuito e accessibile a tutti, ma esistono software Permettono di automatizzare gran parte delle attività di marketing, più sofisticati di marketing automation HubSpot è una piattaforma ideata proprio per l’Inbound Mtk, con l’ulteriore vantaggio di collegare ❖ a una community di esperti nel settore.