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Adolescenti oggi e diritto alla disconnessione (Musetti A. & Corsano P.), congresso internazionale “Psicoanalisi, democrazia e diritti umani”
The aim of this study was to assess the relation between the experience of being alone and identity processes analysing the mediation role of adolescents’ age and gender. The Ego Identity Process Questionnaire – EIPQ (Balistrieri, Busch-Rossnagel, & Geisinger, 1995) and the Louvain Loneliness Questionnaire for Children and Adolescents – LLCA (Marcoen, Goossens, & Caes, 1987) were administered to 181 high school adolescents and 141 university students, classed as late adolescents. Data revealed that, both in the interpersonal and ideological domains, exploration was positively related both with affinity for aloneness and with peer and parent-related loneliness, while in the interpersonal domains commitment was negatively related to these dimensions. Moreover, exploration was associated with a positive attitude to being alone, but not with peer-related loneliness in older individuals. Results supported the hypothesis proposed by Buchholz (1997), who defined “alonetime”, or the time sp...
International Journal of Psychoanalysis and Education …
Abstract Delle opere di Freud i tre saggi sul L’uomo Mosè sono i più enigmatici. Nelle intenzioni di Freud intendevano chiarire il segreto dell’ebraismo e le cause dell’antisemitismo. Per argomentare le sue tesi, Freud fa ricorso a un'opera¬zione discutibile di omologazione e sovrapposizione arbitrarie di dati fra loro non riducibili. Confonde l’enoteismo egizio, l’esistenza di una divinità suprema incentrata sul culto solare col monoteismo ebraico. Procede per analogie fra storia individuale e storia collettiva, sovrapponendo categorie concettuali differenti di “razza”, nazione e lingua, con ipostasi e fughe lamarckiane nel filogenetico, che richiamano semmai le tesi di Carl Gustav Jung. La tesi dell’autore (che dialoga con la vasta letteratura che si è occupata dell’argomento), è che i Tre saggi costituiscano una sorta di testamento spirituale sul significato che Freud attribuiva alla su appartenenza all’ebraismo e sul ruolo che la psicoanalisi aveva nello sviluppo del processo di autocoscienza ebraica. I dilemmi dell’uomo civilizzato oppresso dal senso di colpa, analizzati da Freud nel saggio sul disagio, nella strategia dei tre saggi assumono un carattere paradigmatico per definire l’essenza dell’ebraismo e le cause profonde dell’ostilità di cui è oggetto. Nel processo di civilizzazione umana, la religione monoteistica, che Freud identifica esplicitamente con l’ebraismo, ha svolto un ruolo fondamentale al prezzo di un fardello di colpa che la psicoanalisi ha il compito di alleviare. In questa complessa dialettica la psicoanalisi è un nuovo sviluppo della coscienza “religiosa” ebraica, un suo frutto duraturo. Nella ricostruzione dell’autore il ricorso di Freud al lamarckismo assume un particolare significato psicologico. In questo modo Freud non aveva più bisogno di trovare una spiegazione religiosa o culturale per la sua appartenenza all’ebraismo in quanto era già data. L’adesione consapevole non faceva che esplicitare ciò che nel profondo già esisteva e che bisognava riconquistare.
Musetti, A. (2011). Note psicopedagogiche sulla condizione di «persona» dell’insegnante. problemi di quotidianità scolastica tratti da un ricordo di Freud. International Journal of Psychoanalysis and Education, 2(7), 4-16. , 2011
Nell’articolo si prendono in esame alcuni passi di Psicologia del ginnasiale di Freud, letti alla luce dell’attuale dibattito sulla Pedagogia della persona. Lungo questo intreccio via via si giunge a richiamare l’attenzione su una condizione di ordine generale: se è vero che la formazione può darsi solo all’interno di una relazione implicante, allora l’insegnante è vincolato (e questo a prescindere da elementi volontaristici) a oltrepassare il suo ruolo istituito in ogni atto della sua prassi. Anche la persona dell’insegnante, intesa qui sia come presupposto dell’educazione che in termini dinamici e in-terattivi, merita allora attenzione e cura per una nuova paideia.
Musetti, A., Pergola, F., Cattivelli, R. (2013). Quell'estraneo baloccarsi nelle nebbie. Per una meteorologia del setting analitico. International Journal of Psychoanalysis and Education, 1, 45-54., 2013
International Journal of Psychoanalysis and Education - ISSN: 2035-4630, 2011
In "International Journal of Psychoanalysis and Education", vol. 3, n° 2 (2011), pp. 36-54.
WORLD WAR III? III GUERRA MONDIALE? Management of death between new social emergencies and their solution. La gestione della morte tra le nuove emergenze sociali e la loro soluzione. Università degli Studi di Padova, 3, 4, 5 Novembre 2016
International Journal of Psychoanalysis and Education, 2011
Il rapporto tra psicoanalisi e pedagogia è sempre stato ed è, almeno in parte, ancora problematico. L " articolo, prendendo le mosse da un " accurata ricerca analitico-bibliografica sul tema condotta dall " autore, ripercorre le fasi in cui si è dispiegato l " incontro tra i due saperi, ne offre alcune valutazioni complessive e, nel delineare delle considerazioni conclusive, tenta di tracciare nuovi possibili percorsi di mutua fecondazione interdisciplinare. Parole chiave: psicoanalisi ed educazione, pedagogia psicoanalitica, storia della psicoanalisi For a psychoanalytic education: the fate of an utopia and new areas of experimentation. Considerations and hypotheses on the relationship between psychoanalysis and education. Abstact The relationship between psychoanalysis and education has always been and is, at least in part, still problematic. The article, moving from a careful analytic and bibliographical research on the subject conducted by the author, retraces the steps in which deployed the meeting between the two disciplines, offers some overall ratings and, by outlining some final observations, tries to draw new possible ways for an interdisciplinary mutual fecundation.
The theme of transsexuality and transgenderism mobilize on the cultural, health and legal fields. In the last decades there is a proliferation of researches and theories of transsexuality and transgenderism developed by gender and queer theorists which goes in the direction of the social inclusion and depathologization. This paper aim to questions some points of the clinical practice with queer and transgender subjects who don’t fit in ‘mainstream’ transsexuality. The research is made in the contest of Spo.t, a project of Maurice GLBTQ of Turin which give assistance and services - a “spot” - also for social inclusion . By referring to lacanian psychoanalytic theory of sexuation and topology, this paper aim to point out which elements are involved in the psychoanalytical treatments with subjects who express a desire to transcend the limits of sexual difference. The discussion aims to stress a reflexion regarding some crucial notes concerning the medical – legal procedure. Keywords:: Lacanian psychoanalysis, transgender, transsexuality, queer, Lacan
La questione della formazione ha segnato la storia della psicoanalisi fin dai suoi inizi. Il doppio profilo dello psicoanalista, nel suo essere figura di ricerca – appartenente ad una comunità scientifica- e professionista esperto su un mercato da controllare in maniera tendenzialmente monopolistica, è alla base di una ambigua complessità. In Italia – come peraltro in altri paesi - il tema della formazione (chi forma chi ? e a che titolo ?) ha segnato le fasi, lente o accelerate, dell’ingresso/diffusione della psicoanalisi – sia di scuola freudiana che di scuola junghiana, e delle variegate forme di expertise ‘psy’ più o meno collegate ad essa. Dalla problematica diffusione degli anni ‘50 segnata da una formazione ‘in famiglia’ dei primi analisti, alla formazione controllata dalla Associazioni professionali (SPI, AIPA, CIPA) della seconda generazione degli anni ‘60 caratterizzata da un prevalente reclutamento medico, si è arrivati al boom ‘disordinato’ degli anni 70-80 – di domanda, offerta, mercato - segnato insieme da un inverso fenomeno di de-medicalizzazione del reclutamento, da una formazione autoregolamentata e dalla nascita di un circolo sociale utente arricchito di nuove figure psy (dai laureati delle nuove facoltà di psicologia agli psichiatri dell’antipsichiatria e dei servizi pubblici). L’introduzione, dopo lungo dibattito, dell’albo degli psicologi del 1989 ha infine gettato le basi formali per riconoscibili percorsi formativi universitari ed extra universitari, relativamente ‘ordinati’ e stabilizzati. L’esperto psy, nella cui galassia allargata si iscrive coi suoi quarti di nobiltà lo psicoanalista freudiano o junghiano, è oggi una figura socialmente legittima, ‘formalmente’ prodotta su una ben tracciabile filiera istituzional-accademica che a partire dai corsi di laurea in psicologia (o medicina) si ‘autentica’ successivamente nelle scuole riconosciute di psicoterapia. Se si è limitata e circoscritta la sovranità formativa delle prime comunità/associazioni psicoanalitiche, si sono al contempo consolidati i confini di un monopolio condiviso fra molti soggetti su un mercato psy che comincia però a presentare anche scarsità di domanda.
Barbieri, G.L., Cigala, A., Musetti, A., & Corsano, P. (2012). Looking forward to the birth of a child: tales of motherhood in forums. International Journal of Psychoanalysis and Education, 2(9), 4-26., 2012
Psicobiettivo, 2020
Quaderni della Rivista di Psicologia Clinica, N 2, 2014
Rivista di Psicologia Clinica, 1, 2009
International Journal of Psychoanalysis and Education …
Musetti A., Pasini C., & Cattivelli R., (2015). La quotidianità dell’incontro in classe: insegnamento e alterità. Narrare i Gruppi, 10(1), 61-70.
Atque, n. 9, 2011, pp. 41-62
Ethics in Progress, 2017