SCUOLA NORMALE SUPERIORE
ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME
CENTRE J. BÉRARD NAPLES
DELLA
COLONIZZAZIONE GRECA IN ITALIA
E NELLE ISOLE TIRRENICHE
diretta da
† G. NENCI e † G. VALLET
XXI
SITI
TORRE CASTELLUCCIA - ZAMBRONE
PISA - ROMA - NAPOLI
2012
Questo volume è stato curato da
Maria Ida Gulletta (testi)
e Cesare Cassanelli (tavole)
ha collaborato Gianluca Casa
La direzione della BTCGI, dopo la scomparsa di G. Nenci,
è stata assunta da Ugo Fantasia (1999-2000)
e da Carmine Ampolo a partire dal 2001
ISBN 978-88-7642-406-9 (SNS)
978-2-7283-0959-7 (EFR)
978-2-918887-12-6 (CJB)
PREMESSA
Con questo volume si conclude la Bibliograia topograica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche (BTCGI), a parte naturalmente gli indici con le concordanze dei nomi di luoghi antichi e moderni e
altri complementi, attualmente in preparazione. La grande intrapresa
era stata avviata con coraggio da Giuseppe Nenci e George Vallet negli
anni Settanta del secolo scorso con una accurata preparazione (in particolare incontri e seminari italo-francesi) per sostituire su una scala molto
più ampia la preziosa, e per forza di cose datata, opera di Jean Bérard,
Bibliographie topographique des principales cités grecques de l’Italie meridionale
et de la Sicile dans l’antiquité (Paris 1941). Era questo un agile strumento di
lavoro che accompagnava la prima edizione della fondamentale opera
di J. Bérard, La colonisation grecque de l’Italie méridionale et de la Sicile dans
l’antiquité: l’histoire et la légende (Paris 1941; 19572)1.
Pur avendo in apparenza una impostazione simile, con una prima distinzione tra gli studi a carattere generale e quelli relativi ai singoli siti, vi
è una differenza notevole, non solo per le dimensioni, 116 pagine nella bibliograia di J. Bérard, 21 volumi nel nostro caso , di cui 5 dedicati a studi
generali! Nella grande opera di G. Nenci e G. Vallet sono comprese tutte
le isole del Mar Tirreno e non la sola Sicilia, ma soprattutto è stato inserito
in modo amplissimo l’insieme delle località dell’Italia antica, non solo
quelle che hanno un qualche contatto con il mondo ellenico (ad es. miti
di fondazione, presenza di ceramica greca ecc.). Sulla validità o meno di
tale estensione – non dichiarata nel titolo dell’opera – si possono avere
legittimamente opinioni diverse; questo ampliamento è certo in rapporto
con il grande sviluppo avuto dagli studi sulle popolazioni locali ed i loro
insediamenti. Soprattutto l’estensione dal mondo delle città greche agli
insediamenti locali resta un elemento dinamico, di non semplice delimitazione, ma è una caratteristica positiva per chiunque voglia considerare
1
Su Jean Bérard si veda ora il volume a cura di J.-P. Brun, M. Gras, Avec Jean Bérard,
1908-1957 - La colonisation grecque, l’Italie sous le fascisme, Roma, Collection EFR 440, 2010.
Incredibilmente a lui dedica solo pochissime righe il recentissimo volume di G. Ceserani,
Italy’s Lost Greece: Magna Graecia and the Making of Modern Archaeology, Oxford, Oxford
University Press, 2012, che peraltro sembra ignorare la Bibliograia topograica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche (come del resto l’opera di studiosi come G. Pugliese
Carratelli, E. Lepore e lo stesso G. Nenci).
il fenomeno della colonizzazione greca in Occidente in una prospettiva
ampia, anche in rapporto al popolamento locale (e ad altre componenti
culturali ed etniche) e più in generale al contesto storico-geograico.
Inoltre, ogni voce contiene i riferimenti alle fonti letterarie, epigraiche
e numismatiche disponibili, oltre alla storia della ricerca archeologica; la
vera e propria bibliograia (organizzata secondo l’ordine cronologico)
consente di seguire lo sviluppo delle ricerche, nel caso dei centri maggiori sin da età umanistica e rinascimentale. Quali che siano – o possano essere – i limiti e i pregi dell’opera o di singole voci, essa resta uno
strumento prezioso e insostituibile per la ricerca e anche per la tutela del
territorio. L’abbondanza dei lemmi inseriti da questo punto di vista rappresenta certamente un elemento positivo. Quando ho assunto la direzione dell’opera nel 2001, succedendo a Ugo Fantasia (2000, dopo la morte
di G. Nenci nel 1999, preceduta nel 1994 dalla scomparsa di G. Vallet) ho
deciso di continuare la realizzazione dell’opera e di lasciarne immutate le
caratteristiche generali, anche se l’ampiezza dei criteri base rendeva più
complessa e lenta la realizzazione delle parti mancanti. Ho mantenuto
doverosamente i nomi dei due ideatori e direttori originari (le loro foto
sono all’inizio del volume XVI, 2001) e l’École française de Rome ha continuato a sostenerne generosamente la realizzazione. Solo nel caso della
voce SIRACUSA, per l’importanza storica, archeologica e storiograica della
città, ho scelto di dare un carattere più analitico e articolato alla sezione
(una edizione a sé stante è poi comparsa a cura di C. Ampolo, in forma
aggiornata e con apparato fotograico, con premessa di G. Voza, Pisa,
Edizioni della Normale, 2011). Ulteriori complementi, e altro, potranno
essere successivamente editi in formato elettronico.
Esser riusciti a completare l’opera, in tempi forse troppo lunghi ma certo non facili, è comunque motivo di orgoglio per chi scrive, come anche
per la Scuola Normale Superiore tutta e le Edizioni della Normale, alle
quali va la mia gratitudine. A tale opera è stato sempre strettamente, e
direi organicamente, collegato il Laboratorio (fondato da G. Nenci come
Laboratorio di Topograia Storico-Archeologica del Mondo Antico; poi con la
mia Direzione divenuto Laboratorio di Storia, Archeologia e Topograia del
Mondo Antico, e attualmente Laboratorio di Scienze dell’Antichità, LSA).
Senza la collaborazione non solo dei tanti autori delle voci, ma anche dei
redattori che ne fanno parte (o almeno ne hanno fatto parte in passato)
la realizzazione dell’opera non sarebbe stata possibile: a tutti un sentito
ringraziamento e in particolare a chi ha redatto l’ultimo volume (la cura è
indicata nel colophon di ogni singolo volume). L’amico Michel Gras, direttore della École française de Rome ino al 2011, ci ha sempre incoraggiato e
sostenuto ed a lui, continuatore ed erede ideale di G.Vallet, va un ‘grazie’
speciale.
Pisa, 27 giugno 2012
Carmine Ampolo
ABBREVIAzIONI DELLE OPERE
PIù FREQUENTEMENTE CITATE
ABV
ACETI
ACT
ALBERTI
AMICO
ARV1
ARV2
BARRIUS
BERARD1
BERARD2
BERARD3
BERARD4
BTCGI
ByVANCK
J.D. BEAzLEy, Attic Black-igure Vase-painters,
Oxford 1956.
T. ACETI, In Gabrielis Barrii ... De Antiquitate et situ
Calabriae libros quinque ..., prolegomena, additiones
et notae ..., Romae 1737.
Atti del ... Convegno di Studi sulla Magna
Grecia.
L. ALBERTI, Descrittione di tutta l’Italia, Bologna
1550 (Venetia 1596, I-II).
V. AMICO, Lexicon topographicum Siculum,
Panormi - Catanae 1757-1760 (trad. it., Palermo
1855-1856, I-II).
J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters,
Oxford 1942.
J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters2,
Oxford 1963.
G. BARRIUS, De antiquitate et situ Calabriae libri
quinque, Romae 1571.
J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie
méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire
et la légende, Paris 1941.
J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie
méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire
et la légende2, Paris 1957.
J. BÉRARD, Bibliographie topographique des
principales cités grecques de l’Italie méridionale et de
la Sicile dans l’antiquité, Paris 1941.
J. BÉRARD, L’expansion et la colonisation grecque
jusqu’aux guerres médiques, Paris 1960.
G. NENCI - G. VALLET, Bibliograia topograica della
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A.V. ByVANCK, De Magnae Graeciae historia
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VI
CAH
CIACERI1
CIACERI2
CLUVERIUS1
CLUVERIUS2
DE
DictAntGrRom
DUNBABIN
EAA
EC
EI
EUA
FAzELLUS
FREEMAN
GIANNELLI1
GIANNELLI2
GIUSTINIANI
HEAD1
HEAD2
HOLM
HOUEL
IGCH
LENORMANT
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VII
KlPauly
MARAFIOTI1
MARAFIOTI2
MAyER
MEE
NISSEN
OCD1
OCD2
PACE
PAIS1
PAIS2
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Sylloge Nummorum Graecorum.
Testimonia Siciliae Antiqua, ed. E. Manni, Roma
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SIGLE DELLE RIVISTE UTILIzzATE NEL VOLUME
A&A
A&R
A&S
AA
AAAd
A Acc Bologna
AACol
AAL
AANap
A Ant Hung
A Antr Etn
AAP
AAPal
AAPat
AAPel
AArch
AAT
ABSA
AC
ACD
ActaHyp
AD
AFaina
AFLB
Art and Archaeology.
Atene e Roma: rassegna trimestrale della Associazione
Italiana di Cultura Classica.
Arte e Storia.
Archäologischer Anzeiger.
Antichità altoadriatiche.
Atti della Accademia delle Scienze dell’Istituto di
Bologna. Rendiconti.
Atti e Memorie dell’Accademia Toscana di Scienze e
Lettere ‘La Colombaria’.
Atti della R. Accademia dei Lincei. Classe di Scienze
Fisiche, Matematiche e Naturali.
Atti della Reale Accademia delle Scienze Fisiche e
Matematiche di Napoli.
Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae.
Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia.
Atti della Accademia Pontaniana.
Atti della Accademia di Scienze, Lettere e Arti di
Palermo.
Atti e Memorie della Accademia Patavina di Scienze,
Lettere e Arti. Classe di Scienze Morali, Lettere e Arti.
Atti della Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe
di Lettere, Filosoia e Belle Arti.
Acta Archaeologica.
Atti della Accademia delle Scienze di Torino. Classe di
Scienze Morali, Storiche e Filologiche.
Annual of the British School at Athens.
L’Antiquité Classique.
Acta Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis.
Acta Hyperborea. Danish Studies in Classical
Archaeology.
Antike Denkmäler des deutschen Archaeologischen
Instituts.
Annali della Fondazione per il Museo ‘Claudio Faina’.
Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Bari.
X
AFLC
AFLL
AFLN
AFLPer
AFMB
AGPh
Agri Centuriati
AIIN
AION(archeol)
AION (ilol)
AIRF
AIRRS
Aitna
AIV
AJA
AJN
AJPh
AJPhAnthr
AK
Akad Berlin
AL
AMDSPM
AMDSPPR
AMIIN
Anc Soc
Ann Citra
Ann Acc Etrusca
Ann Inst
Ann Num
Ann OVes
Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Cagliari.
Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Lecce.
Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Napoli.
Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università
di Perugia.
Annali della Facoltà di Magistero dell’Università di
Bari.
Archiv für Geschichte der Philosophie
Agri Centuriati. An International Journal of Landscape
Archaeology
Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica.
Annali dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del
Mediterraneo Antico. Sezione di archeologia e storia
antica.
Annali dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del
Mediterraneo Antico. Sezione ilologico-letteraria.
Acta Instituti Romani Finlandiae.
Acta Instituti Romani Regni Sueciae.
Aitna. Quaderni di Topograia antica.
Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Classe
di Scienze Morali e Lettere.
American Journal of Archaeology.
American Journal of Numismatics.
American Journal of Philology.
American Journal of Physical Anthropology
Antike Kunst, hrsg. von der Vereinigung der Freunde
antiker Kunst in Basel.
Abhandlungen der Akademie der Wissenschaften zu
Berlin.
Archeologia Laziale
Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per
le Marche.
Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per
le Province di Romagna.
Atti e Memorie dell’Istituto Italiano di Numismatica.
Ancient Society.
Annali Storici di Principato Citra.
Cortona Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona.
Annali dell’Instituto di CorrispondenzaArcheologica.
Annali di Numismatica.
Annali del R. Osservatorio Vesuviano.
XI
AnnPI
AnnSS
Annali del Ministero della Pubblica Istruzione.
Annali del Seminario di Studi del Mondo Classico,
Archeologia e Storia Antica.
Annuaire Arch
Annuaire de la Societé Française de Numismatique et
d’Archéologie.
ANRW
Aufstieg und Niedergang der römischen Welt.
Geschichte und Kultur Roms in Spiegel der neueren
Forschung.
APAA
Atti della Pontiicia Accademia Romana di Archeologia.
AR
Archaeological Reports.
ARAz
Atti e Rendiconti della Accademia degli zelanti.
Arch A
Archeologia
Aerea.
Studi
di
aerotopograia
archeologica.
Arch Class
Archeologia Classica. Rivista della Scuola nazionale
di Archeologia, pubblicata a cura degli Istituti di
Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e di
Etruscologia e antichità italiche dell’Università di
Roma.
Arch EmRom
Archeologia dell’Emilia Romagna.
Arch Mar Med
Archaeologia Maritima Mediterranea: an International
Journal on Underwater Archaeology.
Arch Med
Archeologia Medievale.
Arch Stor Ital
Archivio Storico Italiano.
Arch Stor Sal
Archivio Storico della Provincia di Salerno.
Arch Stor Sannio Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade
limitrofe.
Archaeol
Archaeologia or miscellaneous tracts relating to
antiquity.
ArcheologiaWarsz Archeologia. Rocznik Instytutu archeologii i etnologii
Polskiej akademii nauk.
ARG
Archiv für Religionsgeschichte.
ARID
Analecta Romana Instituti Danici.
Arte A&M
Arte Antica e Moderna.
AS
Archeologia Subacquea. Studi Ricerche e Documenti.
ASAA
Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle
Missioni Italiane in Oriente
ASCL
Archivio Storico per la Calabria e la Lucania.
ASM
Archivio Storico Messinese.
ASMG
Atti e Memorie della Società Magna Grecia.
ASNP
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe
di Lettere e Filosoia.
ASP
Archivio Storico Pugliese.
ASPN
Archivio Storico per le Province Napoletane.
ASPParmensi
Archivio Storico per le Province Parmensi.
ASRSP
Archivio della Società Romana di Storia Patria.
ASS
Archivio Storico Siciliano.
XII
ASSard
ASSirac
ASSO
Ath
Archivio Storico Sardo.
Archivio Storico Siracusano.
Archivio Storico per la Sicilia Orientale.
Athenaeum. Studi periodici di letteratura e storia
dell’antichità.
ATTA
Atlante Tematico di Topograia Antica.
Atti Soc Tosc Sc Nat Atti della Società Toscana di Scienze Naturali.
Atti Soc Vel
Atti della Società Letteraria Volsca Veliterna
Atti Petrarca
Atti e Memorie della Accademia Petrarca di lettere, arti
e scienze.
Atti S. Chiara
Atti del Pontiicio Istituto S. Chiara di scienze e Lettere.
Au
Ausonia. Rivista della Società italiana di archeologia e
storia dell’arte.
AV
Arheološki vestnik.
AW
Antike Welt. zeitschrift für Archäologie und
Kulturgeschichte.
BA
Bollettino d’Arte del Ministero per i beni Culturali e
Ambientali, già Bollettino d’Arte del Ministero della
Pubblica Istruzione.
BABesch
Bulletin Antieke Beschaving.
BAC
Bullettino di Archeologia Cristiana.
BB
Bollettino della Basilicata.
BCAR
Bollettino della Commissione Archeologica Comunale
di Roma.
BCA Sicilia
Beni Culturali e Ambientali. Sicilia.
BCFS
Bollettino del Centro di Studi di Filologia e Linguistica
Siciliana.
BCH
Bulletin de Correspondance Hellénique.
BCN Nap
Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano.
BCSM
Bollettino del Centro di Studi Medmei.
BE
Bulletin Épigraphique.
Berl Stud
Berliner Studien für Classische Philologie und Archäologie.
BIAA
Bollettino dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte
del Lazio Meridionale.
BIBR
Bulletin de l’Institute Belge de Rome.
BICR
Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro.
BICS
Bulletin of the Institute of Classical Studies of the
University of London.
BIH
Bulletin de l’Institute Historique Belgique.
BIN
Bollettino Italiano di Numismatica.
BLM
Bollettino del Lazio Meridionale.
BMCR
Bollettino del Museo della Civiltà Romana
(Supplemento a BCAR).
BMIR
Bullettino
del
Museo
dell’Impero
Romano
(Supplemento a BCAR).
BMMP
Bollettino dei Monumenti Musei e Gallerie Pontiicie.
XIII
BNum
Boll Arch
Boll Arch Rom
Boll Arch Vel
Boll AS
Boll Centumcellae
Boll Farnes
Boll Gioenia
Boll Matera
Boll SAV
Boll SSI
Boll Stud Med
Boll Verona
BPI
BRGK
Brundisii Res
BS
BSBasilicata
BSC
BSL
BSP
Bull AS
Bull Gaule
Bull Inst
Bull Nap
Bull TextAnc
BV
Byzz
CA
Cahiers Glotz
CB
CCAB
CJ
ClJ
Cl Mus
CM
Bollettino di Numismatica.
Bollettino di Archeologia.
Bollettino dell’Associazione Archeologica Romana.
Bollettino della Associazione Archeologica Veliterna.
Bollettino di Archeologia Subacquea.
Bollettino di Informazioni dell’Associazione Archeologica
Centumcellae.
Bollettino del Centro di studi e ricerche sul territorio
farnesiano.
Bollettino Accademia Gioenia, Scienze Naturali.
Bollettino della Biblioteca Provinciale di Matera e della
Deputazione di Storia Patria per la Lucania, sezione di
Matera.
Bollettino Storico Archeologico Viterbese.
Bollettino della Società Sismologica Italiana
Bollettino dell’Associazione Internazionale di Studi
Mediterranei
Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale dì
Verona.
Bollettino di Paletnologia Italiana.
Bericht der Römisch-Germanischen Kommission des
Deutschen Archäologischen Instituts.
Annali della Biblioteca Arcivescovile ‘A. De Leo’ di
Brindisi.
Biblioteca Sarda.
Bollettino Storico della Basilicata.
Bollettino Storico Catanese.
Bollettino di Studi Latini.
Bollettino Storico Pisano.
Bullettino Archeologico Sardo.
Bullettin Épigraphique de la Gaule.
Bullettino dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica.
Bullettino Archeologico Napoletano.
Bulletin du Centre international d’étude des textiles
anciens.
Bollettin Volcanologique.
Byzantinische zeitschrift.
La Critica d’Arte.
Cahiers du centre Gustave Glotz. Revue d’histoire
ancienne.
The Classical Bulletin.
Corsi di Cultura sull’Arte Ravennate e Bizantina.
The Canadian Journal of Industry, Science and Art.
The Classical Journal
The Classical Museum.
Clio Medica.
XIV
CPh
CQ
CR
CRAI
Cron Arch
CS
CSDIR
Daidalos
DArch
DHA
Doc Alb
Doc Ant
DPAA
Em Prerom
F&S
FA
FArch
G&R
GA
GIF
Gior Sc Lett Arti
Giorn Arc
Gl
GMusJ
Gn
GRBS
Gymn
HBA
H&SR
Henna
HSCPh
IF
IJNA
ILN
Informatutti
JAChr
JAT
Classical Philology.
Classical Quarterly.
Classical Review.
Comptes rendus / Académie des inscriptions et belleslettres.
Cronache di Archeologia e Storia dell’Arte.
Critica storica.
Atti del Centro di Studi e Documentazione sull’Italia
Romana.
Ricerche e studi del Dipartimento di Scienze del Mondo
antico.
Dialoghi di Archeologia.
Dialogues d’Histoire Ancienne.
Documenta Albana.
Documenti di Antichità Italiche e Romane.
Dissertazioni della Pontiicia Accademia Romana di
Archeologia.
Emilia Preromana
Formazione e società.
Fasti Archaeologici. Annual Bulletin of Classical
Archaeology.
Forum Archaeologiae. zeitschrift für klassische
Archäologie.
Greece & Rome.
Gazette Archéologique.
Giornale Italiano di Filologia.
Giornale di Scienze, Lettere e Arti per la Sicilia.
Giornale Arcadico di Scienze, Lettere e Arti.
Glotta. zeitschrift für griechische und lateinische Sprache.
The J. Paul Getty Museum Journal.
Gnomon. Kritische zeitschrift für die gesamte
klassische Altertumswissenschaft.
Greek, Roman and Byzantine studies.
Gymnasium.
Hamburger Beiträge zur Archäologie.
Histoire & Sociétés Rurales.
Henna. Bimestrale di informazione e cultura.
Harvard Studies in Classical Philology.
Indogermanische Forschungen.
International Journal of Nautical Archaeology.
Illustraded London News.
Informatutti. Bollettino d’Informazione del Comune di
Viggiano.
Jahrbuch für Antike und Christentum.
Journal of Ancient Topography. Rivista di Topograia
Antica.
XV
JDAI
JHS
JMedA
JMedS
JNES
JNG
JŒAI
Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts.
Journal of Hellenic Studies.
Journal of Mediterranean Archaeology.
Journal of Mediterranean Studies.
Journal of Near Eastern Studies.
Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte.
Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen
Instituts.
JRA
Journal of Roman Archaeology.
JRGZ
Jahrbuch der Römisch-Germanischen
zentralmuseums Mainz.
JRS
Journal of Roman Studies.
JS
Journal des savants.
K.A.S.A.
Koine, archeologica, sapiente, antichità
LEC
Les Études Classiques.
Lettera
Lettera. Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.
MAAR
Memoirs of the American Academy in Rome.
MAL
Memorie della Classe di Scienze morali e storiche
dell’Accademia dei Lincei.
MAN
Memorie della Reale Accademia di Archeologia, Lettere
e Belle Arti (della Società Reale) di Napoli.
MBAB
Monats-Berichte der Akademie zu Berlin.
MC
Il Mondo Classico.
MDAI(A)
Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts
(Athen. Abt.).
MDAI(M)
Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts,
(Madrid. Abt.).
MDAI(R)
Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts
(Röm. Abt.).
Med Ant
Mediterraneo Antico.
MedArch
Mediterranean
Archaeology.
Australian
and
New zeland Journal for the Archaeology of the
Mediterranean World.
MEFR
Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de Rome.
MEFR(A)
Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de Rome (Antiquité).
MEFR(M)
Mélanges d’Archéologie et d’Histoire de l’École
Française de Rome (Moyen-Age).
MEI
Miscellanea Etrusco-Italica.
Mem Archeologia Memorie della Regia Accademia Ercolanese di
Archeologia.
Mem Enc
Memorie enciclopediche sulle antichità e belle arti di
Roma per il MDCCCXVII.
Mem Inst
Memorie
dell’Instituto
di
Corrispondenza
Archeologica.
XVI
Mem Verona
Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di
Verona.
MEP
Minima Epigraphica et Papyrologica.
MGR
Miscellanea Greca e Romana.
MH
Museum Helveticum. Revue suisse pour l’étude de
l’Antiquité classique.
Mitt Heidelberg Mitteilungen der Vereinigung der Freunde der
Studentenschaft der Universität Heidelberg.
MIV
Memorie dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.
MNIR
Mededelingen van het Nederlands Instituut te Rome.
MonAcireale
Monumenti e Rendiconti dell’Accademia di Scienze,
Lettere e Arti di Acireale.
MonAl
Monumenti Antichi pubblicati dall’Accademia
Nazionale dei Lincei.
Mon Ann & Bull
Inst Monumenti, Annali e Bollettino dell’Instituto di
Corrispondenza Archeologica.
Mon Inst
Monumenti
dell’Instituto
di
Corrispondenza
Archeologica.
MPAA
Memorie della Pontiicia Accademia Romana di
Archeologia.
MSGI
Memorie della Società Geograica Italiana.
MusGallIt
Musei e Gallerie d’Italia.
NAC
Numismatica e Antichità Classiche. Quaderni Ticinesi.
NBAC
Nuovo Bullettino di Archeologia Cristiana.
NC
Numismatic Chronicle.
NCirc
Numismatic Circular.
New zealand
New zealand Numismatic Journal.
NJPh
Neue Jahrbücher für Philologie und Pädagogik.
NotAlbani
Notizie da Palazzo Albani.
NotMilano
Notizie del Chiostro del Monastero Maggiore. Rassegna
di Studi del Civico Museo Archeologico e del Civico
Gabinetto Numismatico di Milano.
Not Sopr Toscana Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Toscana.
Not Stor Augusta Notiziario Storico di Augusta.
Not Velletri
Notizie di Archeologia, Storia ed Arte pubblicate dalla
Sezione di Velletri della R. Deputazione Romana di
Storia Patria.
Noticias EEHAR Noticias Escuela Española de Historia y Arqueología
en Roma.
NROp
Nuova raccolta di opuscoli di autori siciliani.
NSA
Notizie degli Scavi di Antichità.
OpArch
Opuscula Archaeologica.
Op Sic
Opuscoli di Autori Siciliani.
Origini
Origini: preistoria e protostoria delle civiltà antiche
ORom
Opuscula Romana. Acta Inst. Rom. Regni Sueciae.
XVII
P&R
PACT
Proposte e Ricerche.
Revue du Groupe européen d’études pour les
techniques physiques, chimiques et mathématiques
appliquées à l’archéologie.
PBF
Prähistorische Bronzefunde.
PBSR
Papers of the British School at Rome.
Palaeohistoria
Palaeohistoria. Acta et communicationes Instituti
archaeologici universitatis Groninganae.
Period Num
Periodico di Numismatica e di Sfragistica per la Storia
d’Italia.
Ph
Philologus. zeitschrift für klassische Philologie.
Polis
Polis. Studi Interdisciplinari sul Mondo Antico.
PP
La Parola del Passato.
Prähist z
Prähistorische zeitschrift.
Puteoli
Puteoli. Studi di Storia Antica.
QAEI
Quaderni di Archeologia Etrusco Italica.
QC
Quaderni Catanesi di studi antichi e medievali.
Quad Cagliari
Quaderni della Soprintendenza Archeologica per le
province di Cagliari e Oristano.
Quad Chieti
Quaderni dell’Istituto di Storia e Archeologia
dell’Università di Chieti.
Quad Messina
Quaderni dell’Istituto di Archeologia della Facoltà di
Lettere e Filosoia dell’Università di Messina.
QuadMus FrOcc Quaderni del Museo Archeologico del Friuli
Occidentale.
QuadMus Messina Quaderni dell’attività didattica del Museo Regionale di
Messina.
QuadMus Salinas Quaderni del Museo Archeologico Regionale ‘A. Salinas’.
Quad Perugia
Nuovi quaderni dell’Istituto di Archeologia
dell’Università di Perugia in onore di F. Magi.
Quad Roma
Quaderni di ricerca urbanologica e tecnica della pianiicazione,
Facoltà di Architettura dell’Università di Roma.
Quad SBN
Quaderni di Studi Bizantini e Neoellenici.
Quad Top Ant
Quaderni
dell’Istituto
di
Topograia
Antica
dell’Università di Roma.
Quad Velletri
Quaderni della Biblioteca Comunale di Velletri.
Quad Villa Giulia Quaderni di Villa Giulia
Quad Veneto
Quaderni di Archeologia del Veneto.
Quad Volt
Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano.
QUCC
Quaderni Urbinati di Cultura Classica.
RA
Revue Archéologique.
RAAN
Rendiconti dell’Accademia di Archeologia, lettere e
belle arti di Napoli.
RAC
Rivista di Archeologia Cristiana.
RAL
Rendiconti della Classe di Scienze morali, storiche e
ilologiche dell’Accademia dei Lincei.
XVIII
RAN
Rass A&M
Rass Arch
Rass Pugl
RBPh
RBN
RCCC
RCRF
RCCM
REA
REE
REL
REG
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Ricerche e Studi
RIGI
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Riv Stor Salent
Riv Volt
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Röm Jahr Hertz
RPAA
RPh
RSA
RSAntichità
RSBN
RSCalabrese
RSCS
Revue archéologique de la Narbonnaise.
Rassegna di Arte Antica e Moderna.
Rassegna di archeologia. Associazione archeologica
piombinese.
Rassegna Pugliese.
Revue Belge de Philologie et d’Histoire.
Revue belge de numismatique et de sigillographie.
Rivista Critica di Cultura Calabrese.
Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta.
Rivista di cultura classica e medievale.
Revue des Etudes Anciennes.
Rivista di Epigraia Etrusca.
Revue des Etudes Latines.
Revue des Etudes Grecques.
Rendiconti dell’Accademia di Scienze Fisiche e
Matematiche. Società Reale di Napoli.
Rivista di Filologia e Istruzione Classica.
Rivista Geograica Italiana.
Rheinische Museum für Philologie.
Revue de l’Histoire des Religions.
Rivista dell’istituto Nazionale di Archeologia e Storia
dell’Arte.
Ricerche e Studi. Quaderni del Museo Archeologico
Provinciale «F. Ribezzo» di Brindisi.
Rivista Indo-Greco-Italica di Filologia.
Rendiconti dell’Istituto Lombardo. Classe di Lettere,
Scienze Morali e Storiche.
Rivista Italiana di Numismatica e scienze afini.
Rinascenza Salentina.
Rivista di Antropologia.
Rivista di Archeologia.
Rivista di Scienze Preistoriche.
Rivista Storica Salentina.
Rivista Volterrana.
Rassegna Monetaria.
Revue Numismatique.
Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana.
Rendiconti della Pontiicia Accademia Romana di
Archeologia.
Revue de philologie, de littérature et d’histoire
anciennes.
Rivista di Storia Antica e Scienze Afini.
Rivista Storica dell’Antichità.
Rivista di Studi bizantini e neollenici.
Rivista Storica Calabrese.
Rassegna Siciliana di Cultura e Storia.
XIX
RSF
RSI
RSL
RSS
RSSiciliana
SAI
SAL
Salternum
S&C
SAI
SBAW
SCO
SDA
SE
SEIA
SicA
SicGymn
SIFC
SLS
SMAN
SMEA
SMGS Calabria
SMSA Toscana
SNR
SS
Stud Merid
Stud Montef
Stud Num
Stud Oliveriana
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Stud Rom
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Stud Sal
Stud Sard
Stud Stor
Stud Tard
Stud Urb (B)
TAPhA
Trapani
Univ
Rivista di Studi Fenici.
Rivista Storica Italiana.
Rivista di Studi Liguri.
Rassegna Storica Salernitana.
Rivista Storica Siciliana.
Studi Archeologici Iconograici.
Studi di Antichità dl Dipartimento di Scienze
dell’Università di Lecce.
Salternum: Semestrale di informazione storica, culturale e
archeologica.
Scrittura e Civiltà.
Studi Archeologici Iconograici.
Sitzungsberichte der Bayerischen Akademie der
Wissenschaft, München. Philos.-Hist. Klasse.
Studi Classici e Orientali.
Studi e Documenti di Archeologia.
Studi Etruschi.
SEIA. Quaderni dell’Istituto di Storia Antica
dell’Università degli Studi di Palermo.
Sicilia Archeologica.
Siculorum Gymnasium. Rassegna semestrale della
facoltà di Lettere dell’Università di Catania.
Studi Italiani di Filologia Classica.
Studi Linguistici Salentini.
Studi e Materiali di Archeologia e Numismatica.
Studi Micenei ed Egeo-Anatolici.
Studi e Materiali di Geograia Storica della Calabria.
Studi e Materiali. Scienza dell’Antichità in Toscana.
Schweizerische Numismatische Rundschau.
Studi Sardi.
Studi Meridionali.
Studi Montefeltrani.
Studi di Numismatica.
Studia Oliveriana.
Studia Picena.
Studi Romani.
Studi Romagnoli.
Studi Salentini.
Studi Sardi.
Studi Storici. Rivista trimestrale dell’Istituto Gramsci.
Studi Tardoantichi.
Studi Urbinati di Storia, Filosoia e Letteratura. Serie B.
Transactions and Proceedings of the American
Philological Association.
Trapani. Rassegna della Provincia.
L’Universo.
XX
Valisu
VDI
Verbum
Vet Chr
XAnt
WorldA
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Wz Rostock
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zfN
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zPE
Valisu. Rivista di Cultura Nostrana.
Vestnik Drevnej Istorii (Revue d’Histoire Ancienne).
Verbum. Revue de linguistique.
Vetera Christianorum.
Xenia Antiqua.
World Archaeology.
Wiener Studien.
Wissenschaftliche zeitschrift der Universität Rostock.
zeitschrift für Ägyptische Sprache.
zeitschrift für allgemeine Erdkunde.
zeitschrift für Numismatik.
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[MARINA MICOzzI]
VITURCLANUM v. VITORCHIANO
1007
VIVARA (isola)
VIVARA (isola)
Vivaro, Vivara, comune di Procida, provincia di Napoli,
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e
Pompei, Napoli. IGM 1:25.000, F. 184 III NO.
A. FONTI LETTERARIE, EPIGRAFICHE E NUMISMATICHE
Mancano fonti riferibili al sito.
B. STORIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Le indagini sull’isoletta di V., parte di cratere vulcanico originariamente
unito all’isola di Procida (v. PROCIDA) e formante un tutt’uno con l’odierno
promontorio di Santa Margherita (De Lorenzo Riva C 1900; La preistoria
dell’isola di Vivara C 1976), rappresentano un capitolo assai recente della ricerca
archeologica. Nelle opere più antiche sulla storia dell’isola di Procida (cfr. per
tutti Parascandolo C 1893), infatti, non vi è menzione sia di ritrovamenti che
di ricerche archeologiche. Queste cominciarono con indagini condotte da G.
Buchner negli anni 1935-1937 e furono oggetto di una esauriente trattazione
nell’ambito della tesi di laurea, purtroppo rimasta inedita, presentata
all’Università di Roma dallo stesso Buchner nel 1937 (C 1937), mentre, in
una breve nota al resoconto sulle ricerche preistoriche condotte sull’isola
d’Ischia (v. ISCHIA) negli stessi anni (C 1936) egli dava semplicemente notizia
dell’individuazione su V. di un abitato dell’Età del Bronzo.
Circa vent’anni più tardi Taylour, nel suo catalogo sulla ceramica in
Italia, pubblicava, corredati di un brevissimo commento archeologico, due
frammenti di ceramica micenea II/III provenienti dai sondaggi Buchner
alla Punta Capitello (C 1958).
Le ricerche venivano riprese nell’inverno del 1975, sotto la direzione
di Buchner, da parte di M. Marazzi e S. Tusa, cui si aggiungevano l’anno
successivo Cazzella e Moscoloni. Esse permettevano, attraverso una serie
accurata di ricognizioni (La preistoria dell’isola di Vivara C 1976), di ricollocare
sulla carta i saggi eseguiti dal Buchner nel 1935-1937 e di individuare
tre aree principali con tracce di insediamento: 1) Punta Capitello (dove
i vecchi scavi Buchner avevano già messo in evidenza la presenza di un
abitato); 2) lungo il costone poco al di sopra della Punta di Mezzogiorno; 3)
sulla terrazza sovrastante la Punta d’Alaca (La preistoria dell’isola di Vivara
C 1976; Marazzi - Tusa C 1976).
Negli anni 1977-1979 (con la formazione di un’équipe stabile di
ricerca composta di storici, archeologi e tecnici: A. Cazzella, I. Damiani,
F. Di Gennaro, M. Marazzi, M. Pacciarelli, P. Petitti, A. Saltini, S. Tusa, A.
Zarattini, F. Bernardini - architetta -, S. Lisandri - disegnatore -, sotto la
direzione ed il coordinamento di G. Buchner) le ricerche si sono concentrate
VIVARA (isola)
1008
nei siti di Punta di Mezzogiorno e sulla terrazza alla Punta d’Alaca, dove lo
scavo è venuto a confermare l’esistenza di due villaggi dell’Età del Bronzo
(AA.VV. C 1978; AA.VV. C 1980).
Già a cominciare dalla campagna di scavo del 1979 si è cominciato,
attraverso un’opera di accurata analisi dei materiali locali e di quelli
importati d’ambiente egeo, a speciicare meglio l’attribuzione culturale
e cronologica delle facies caratterizzanti i due insediamenti identiicati,
modiicando in parte il quadro provvisorio presentato nei primi resoconti
scavo (cfr. già AA.VV. C 1980; Ridgway C 1981; AA.VV. C 1982 rispetto a
AA.VV. C 1976 e C 1978).
La continuazione degli scavi negli anni 1981-1982, con la
compartecipazione della Soprintendenza al Museo Preistorico Etnograico
‘L. Pigorini’ di Roma (e l’aggiunta all’équipe di lavoro di L. Re, I. Valente,
M.T. Natale - fotografa -, A. Nanu - architetto), portava ad un chiarimento
deinitivo delle facies culturali vivaresi e della loro attribuzione cronologica.
Durante questi anni, inoltre, si riprendevano i saggi nell’area della Punta
Capitello, poco lontano dal punto a sua tempo indagato da Buchner, e si
eseguiva una serie di sondaggi in più punti dell’isola, sempre ai margini
del pianoro centrale (AA.VV. C 1982; C 1986; Marazzi - Re - Lisandri C
1986; Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984).
Si può quindi tracciare il seguente quadro schematico:
a. l’isola appare essere stata abitata ininterrottamente dal periodo di
passaggio fra l’antico e il medio Bronzo, ino a tutto il medio Bronzo (AA.
VV. C 1982; Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984); in ordine cronologico si
possono identiicare i seguenti orizzonti:
1. livelli di abitazione appartenenti alla fase più antica
(Prooappenninico B iniziale; deinita facies Punta Mezzogiorno)
sono stati riscontrati alla Punta Mezzogiorno ed alla Punta Capitello
(saggio E di Buchner C 1937);
2. livelli di epoca subito successiva (Protoappenninico B avanzato;
deinita facies Punta d’Alaca) sono attestati alla Punta d’Alaca;
3. livelli di piena media Età del Bronzo (cd. «cultura appenninica»)
sono attestati alla Punta Capitello.
Gli orizzonti ai punti 1. e 2. si presentano inoltre al loro interno articolati
almeno rispettivamente in due fasi;
b. da tener presente è, inoltre, un grosso strato di accumulo sovrapposto
agli strati di abitazione alla Punta d’Alaca e proveniente, per slittamento,
dalle terrazze poste più a monte e in parte dallo stesso pianoro centrale
dell’isola. Da tale strato provengono materiali appartenenti tanto alla
facies più antica (Punta Mezzogiorno), quanto a quella subito susseguente
(Punta d’Alaca), segno questo che l’insediamento originario, totalmente
dilavato nella zona del pianoro centrale, doveva svolgersi ben oltre i limiti
individuati dai saggi di scavo;
1009
VIVARA (isola)
c. Per quanto concerne le ceramiche d’importazione egeo-micenee, esse si
articolano, rispetto ai punti di scavo e alle facies identiicate, come segue
(Marazzi - Re C 1982; Marazzi C 1983; Marazzi - Re -Lisandri C 1986;
Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984):
facies Punta Mezzogiorno: ceramiche databili al periodo di passaggio
tra il Meso- ed il Tardo Elladico, ino al TE I (ceramiche ini, di
provenienza probabilmente peloponnesiaca; ceramiche matt painted;
ceramiche d’uso corrente, tornite e non, in parte di chiara tradizione
mesoelladica; frammenti di ceramiche del TM IA), provenienti da:
livelli superiori della Punta Mezzogiorno; strato di accumulo misto
sovrapposto ai livelli di abitazione della Punta d’Alaca; sporadiche,
di superiicie da vari punti del versante sud-occidentale dell’isola.
facies Punta d’Alaca: ceramiche del TE IIA, IIB-IIIA (ceramiche ini,
di provenienza probabilmente peloponnesiaca; ceramiche d’uso
corrente, tornite e non, appartenenti per lo più a grosse giare; alcuni
frammenti di ceramica del TM IIB): Le ceramiche sicuramente
attribuibili al TE IIA provengono sia dai livelli supericiali
(stratigraicamente disturbati) della Punta Mezzogiorno, sia dai
livelli più profondi degli strati di abitazione alla Punta d’Alaca. Le
ceramiche del IIB-IIIA provengono dai livelli superiori degli strati di
abitazione della Punta d’Alaca e da quelli dello strato di accumulo
soprastante.
facies appenninica: i due frammenti del TE II/III rinvenuti da
Buchner alla Punta Capitello (saggio B; C 1936; C 1937) e pubblicati
successivamente da Taylour (C 1958) furono originariamente messi
in connessione cronologia con le ceramiche della facies appenninica
ivi venute alla luce. Sulla base degli scavi condotti alla Punta
d’Alaca e della associazione ivi sicuramente stabilita fra ceramiche
locali appartenenti ad una fase avanzata del Protoappenninico B e
ceramiche importate del TE IIB-IIIA, risulta oggi tale connessione
molto dubbia. Resta da stabilire se fra i materiali rinvenuti dal Buchner
a Punta Capitello, saggio B, si possa identiicare un orizzonte più
antico rispetto a quello rappresentato dalle ceramiche appenniniche,
o se invece l’associazione stratigraica con i due reperti micenei sia da
riportare ad un possibile fenomeno di disturbo.
d. restano inine, da ricordare le sicure tracce di lavorazione del metallo
presenti sia alla Punta Mezzogiorno (livelli superiori), che alla Punta
d’Alaca (livelli superiori). Inoltre sono state identiicate fra i materiali
provenienti dalla Punta Mezzogiorno (livelli superiori e inferiori)
ceramiche d’importazione eoliane (Cultura di Capo Graziano).
[MASSIMILIANO MARAzzI]
VIVARA (isola)
1010
Le indagini archeologiche, e gli studi sui relativi contesti e materiali,
condotti nel corso degli ultimi vent’anni circa dal gruppo di ricerca
operante sull’Isola di V. hanno confermato, ed in parte accresciuto, il ruolo
di grande rilievo attribuito a questa località nel quadro della protostoria
italiana, e mediterranea in generale, della prima metà del II millennio a.C.
(AA.VV. C 1991; Marazzi C 19941-3; C 19992; Tusa C 19941-2). Le campagne di
scavo 1986-1987 (Marazzi - Tusa C 1991), 1994-1996 (Missione Archeologica C
1997; Giardino - Pepe C 2005) e 1997 (Marazzi C 1998) hanno infatti fornito
ulteriori elementi utili a riprova sia della topograia che dell’inquadramento
cronologico e culturale delle presenze protostoriche sull’isola, così come
erano state per la gran parte già delineate a seguito delle campagne di
scavo 1976-1982 (Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984; Merkouri C 2005).
Il valore assoluto dell’insediamento dell’Età del Bronzo di V. nel
suo complesso è certamente rappresentato dalla sua identiicazione, ad
oggi, quale centro protostorico con le attestazioni più antiche di contatti
transmarini tra Egeo e Occidente (assieme all’arcipelago eoliano); suddetti
materiali sembrano potersi datare entro il TE I, momento al quale vanno
riferiti anche tutti i materiali di tipo matt-painted (per lo più forme
chiuse di medie dimensioni) riferibili alla tradizione mesoelladica, ma
contemporanei alle prime produzioni di tecnica micenea.
Produzioni protomicenee di tipo ine sono associate ad un cospicuo
corpus di ceramiche sia ini, ma di tradizione mesoelladica (quali le classi
matt-painted, burnished e minia), che coarse, riferibili, probabilmente, a
grandi contenitori utilizzati nel trasporto marittimo (Merkouri C 2005);
questi materiali, inquadrabili tra il TE I ed il TE IIIA, sono in connessione
con i contesti locali di Punta Capitello e Punta di Mezzogiorno riferibili a
due fasi successive del Protoappenninico.
Lo studio delle tipologie ceramiche dei materiali d’importazione
maggiormente diagnostici, associato all’analisi della sintassi decorativa
delle stesse produzioni, ha fornito indicazioni evidenti circa una
provenienza soprattutto dal Peloponneso nordorientale e sudoccidentale
oltre che dall’ambiente insulare di inluenza minoica, specie per le isole di
Citera e Keos (Merkouri C 2005).
Determinante ai ini della deinizione della reale valenza di V. nel
contesto dei trafici marittimi protomicenei è la presenza di quantità
consistenti di vasellame solitamente non oggetto di esportazione al di
fuori del territorio ellenico, quali i grandi orci di tipo coarse; tale ruolo
di prim’ordine sembra poi decrescere fortemente a partire dal TE IIIA1,
così come indicato dal pressoché repentino arresto delle importazioni di
ceramiche micenee (Marazzi C 19992; Merkouri C 2005).
Ulteriori attestazioni della precocità e della rilevanza delle
testimonianze riferibili ad una presenza egea nell’ambito dell’insediamento
di V. sono identiicabili anche dall’analisi di determinati contesti
archeologici, oltre che dalla peculiarità di alcuni rinvenimenti e produzioni
specializzate, indicatori espliciti di complessità sociale ed elevato livello
tecnologico.
1011
VIVARA (isola)
A tal proposito, gli scavi condotti nel corso delle campagne 1994-1995
all’interno di una delle due abitazioni a pianta subrettangolare individuate
alla Punta d’Alaca hanno portato al rinvenimento, sotto i detriti del crollo
degli alzati, di un gran numero di ‘tegole’ che, ottenute con l’utilizzo di
lastrine di tufo lamellare, erano probabilmente destinate a coprire una
particolare area dell’abitazione; si tratta di un accorgimento architettonico
che, allo stato attuale delle conoscenze, risulta evidentemente estraneo
al contesto culturale italiano e piuttosto riconducibile a quello egeo. Nel
contesto dello stesso ediicio è inoltre stato possibile identiicare una
costruzione circolare (cd. «fossa beta», diametro m 2,5 ca.) al cui interno
sono stati rinvenuti i resti frammentari di quello che doveva essere un set
di giare di tipo egeo e che potrebbe, dunque, essere interpretata come una
sorta di magazzino (Marazzi C 19992).
Non meno rilevanti per una comprensione su più ampia scala della
reale portata della scelta di questo centro insulare quale scalo privilegiato
nelle rotte protomicenee di attraversamento del Mediterraneo occidentale
sono le abbondanti tracce di attività metallurgiche sino ad ora attestate;
le analisi archeometallurgiche hanno infatti evidenziato l’esistenza di
un’intensa pratica fusoria legata a processi di melting e di alligazione. Tra i
manufatti metallici rinvenuti nei livelli protostorici di V. sono certamente
da ricordare diversi frammenti di spilloni e di recipienti in lamina bronzea,
tre punte di freccia in bronzo con innesto a cannone, oltre che un frammento
di applique d’oro: quest’ultima, rinvenuta durante gli scavi del 1996 alla
Punta d’Alaca, era all’interno della cd. «fossa alfa», già parzialmente
scavata tra il 1980 ed il 1982, ed era associata ad altri manufatti di pregio
quali numerose ceramiche micenee di fattura ine e quattro perline di pasta
vitrea (Marazzi C 19941; C 19992).
Il rinvenimento, inoltre, di un cospicuo numero (oltre 700) di
rondelle ittili (o tokens) ha permesso di avanzare l’ipotesi che questi
manufatti siano connessi allo sviluppo di un sistema parascrittorio di
memorizzazione, nel contesto del quale tali rondelle sarebbero indicative
di processi di stoccaggio, registrazione e redistribuzione presumibilmente
anche connessi a materie prime quali il metallo (Mammina - Marazzi C
1994). Il censimento e l’analisi ragionata di questo corpus di gettoni ittili
(alcuni ricavati dal riutilizzo di frammenti di vasi, altri plasmati ad hoc
nell’argilla) ha consentito di identiicare un complesso sistema nell’ambito
del quale è possibile riconoscere delle speciiche forme (circolare,
semicircolare, a quarto di cerchio e quadrangolare), alle quali si facevano
forse corrispondere tipologie differenti di beni, e delle grandezze differenti
in associazione con ciascuna di esse (non è da escludere la possibilità che le
dimensioni del gettone fossero indicative della quantità).
Sistemi quasi identici di memorizzazione sono attestati e diffusi in tutto
il Mediterraneo orientale e manufatti analoghi sono noti da altri contesti
coevi italiani (Ustica, Isole Eolie e Roca su tutti; v. ad es. ROCA, USTICA);
le incertezze legate all’interpretazione di questi manufatti non trovano
purtroppo, al momento, utili soluzioni nella speciicità delle giaciture
VIVARA (isola)
1012
e dei contesti di rinvenimento. A V., infatti, in un solo caso, durante gli
scavi del 1977, si rinvenne un mucchietto di 6 gettoni circolari sovrapposti
l’uno all’altro (quindi forse originariamente tenuti insieme da un qualche
legamento) in giacitura primaria sul pavimento di un’abitazione alla Punta
d’Alaca (Marazzi C 1996; C 19982; C 19992; Merkouri C 2005).
È certamente signiicativo, inoltre, nel novero di questa speciica
tipologia di rinvenimenti, quello effettuato nel 1997, seppur in giacitura
secondaria, di un manufatto che potrebbe essere identiicato come
una tavoletta recante delle indicazioni numeriche rese attraverso delle
tacche circolari: questa, realizzata per intaglio da una lastrina di tufo
apparentemente locale, ricorda molto da vicino le tavolette d’argilla
micenee a forma di ‘foglia di palma’ (Marazzi C 19991-2).
[TEODORO SCARANO]
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[TEODORO SCARANO]
VIVARO V. VIVARA (isola)
VIZINI V. VIZZINI
VIZZINI
Comune di Vizzini, provincia di Catania, Soprintendenza ai Beni
Culturali e Ambientali di Catania, Catania. IGM 1:25000, F. 273 II NO.
A. FONTI LETTERARIE, EPIGRAFICHE E NUMISMATICHE
FONTI LETTERARIE
Mancano fonti letterarie riferibili al sito.
FONTI EPIGRAFICHE
Anfora rodia con due bolli circolari sulle anse: entrambi rafigurano
una rosa. Attorno ad essa, su un bollo è presente la leggenda EPI ARISTODA
MOU ARTAMITIOU. Sull’altro bollo la leggenda è illeggibile.
FONTI NUMISMATICHE
Orsi (C 1902) riferisce di aver ritrovato numerosissime monete nella
campagna circostante, tra le quali molte appartenenti a zecche greche
(in particolare a quella reggina, piuttosto rara nella zona di inluenza
siracusana). Non mancavano monete di età romana imperiale e normanne.
Da rilevare un pezzo di aes grave del peso di g. 23,5, con astragalo sul
recto e sul verso. L’archeologo roveretano lo identiica come un’uncia librale
della zecca di Sutrium (v. SUTRI), emessa prima del 383 a.C. e rimasta in
circolazione almeno ino al 268 a.C.
B. STORIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Orsi (C 1902) riferisce di varie asce di età preistorica e protostorica
da V. custodite al Museo Archeologico di Siracusa (v. SIRACUSA), mentre