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SCUOLA NORMALE SUPERIORE ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME CENTRE J. BÉRARD NAPLES DELLA COLONIZZAZIONE GRECA IN ITALIA E NELLE ISOLE TIRRENICHE diretta da † G. NENCI e † G. VALLET XXI SITI TORRE CASTELLUCCIA - ZAMBRONE PISA - ROMA - NAPOLI 2012 Questo volume è stato curato da Maria Ida Gulletta (testi) e Cesare Cassanelli (tavole) ha collaborato Gianluca Casa La direzione della BTCGI, dopo la scomparsa di G. Nenci, è stata assunta da Ugo Fantasia (1999-2000) e da Carmine Ampolo a partire dal 2001 ISBN 978-88-7642-406-9 (SNS) 978-2-7283-0959-7 (EFR) 978-2-918887-12-6 (CJB) PREMESSA Con questo volume si conclude la Bibliograia topograica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche (BTCGI), a parte naturalmente gli indici con le concordanze dei nomi di luoghi antichi e moderni e altri complementi, attualmente in preparazione. La grande intrapresa era stata avviata con coraggio da Giuseppe Nenci e George Vallet negli anni Settanta del secolo scorso con una accurata preparazione (in particolare incontri e seminari italo-francesi) per sostituire su una scala molto più ampia la preziosa, e per forza di cose datata, opera di Jean Bérard, Bibliographie topographique des principales cités grecques de l’Italie meridionale et de la Sicile dans l’antiquité (Paris 1941). Era questo un agile strumento di lavoro che accompagnava la prima edizione della fondamentale opera di J. Bérard, La colonisation grecque de l’Italie méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire et la légende (Paris 1941; 19572)1. Pur avendo in apparenza una impostazione simile, con una prima distinzione tra gli studi a carattere generale e quelli relativi ai singoli siti, vi è una differenza notevole, non solo per le dimensioni, 116 pagine nella bibliograia di J. Bérard, 21 volumi nel nostro caso , di cui 5 dedicati a studi generali! Nella grande opera di G. Nenci e G. Vallet sono comprese tutte le isole del Mar Tirreno e non la sola Sicilia, ma soprattutto è stato inserito in modo amplissimo l’insieme delle località dell’Italia antica, non solo quelle che hanno un qualche contatto con il mondo ellenico (ad es. miti di fondazione, presenza di ceramica greca ecc.). Sulla validità o meno di tale estensione – non dichiarata nel titolo dell’opera – si possono avere legittimamente opinioni diverse; questo ampliamento è certo in rapporto con il grande sviluppo avuto dagli studi sulle popolazioni locali ed i loro insediamenti. Soprattutto l’estensione dal mondo delle città greche agli insediamenti locali resta un elemento dinamico, di non semplice delimitazione, ma è una caratteristica positiva per chiunque voglia considerare 1 Su Jean Bérard si veda ora il volume a cura di J.-P. Brun, M. Gras, Avec Jean Bérard, 1908-1957 - La colonisation grecque, l’Italie sous le fascisme, Roma, Collection EFR 440, 2010. Incredibilmente a lui dedica solo pochissime righe il recentissimo volume di G. Ceserani, Italy’s Lost Greece: Magna Graecia and the Making of Modern Archaeology, Oxford, Oxford University Press, 2012, che peraltro sembra ignorare la Bibliograia topograica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche (come del resto l’opera di studiosi come G. Pugliese Carratelli, E. Lepore e lo stesso G. Nenci). il fenomeno della colonizzazione greca in Occidente in una prospettiva ampia, anche in rapporto al popolamento locale (e ad altre componenti culturali ed etniche) e più in generale al contesto storico-geograico. Inoltre, ogni voce contiene i riferimenti alle fonti letterarie, epigraiche e numismatiche disponibili, oltre alla storia della ricerca archeologica; la vera e propria bibliograia (organizzata secondo l’ordine cronologico) consente di seguire lo sviluppo delle ricerche, nel caso dei centri maggiori sin da età umanistica e rinascimentale. Quali che siano – o possano essere – i limiti e i pregi dell’opera o di singole voci, essa resta uno strumento prezioso e insostituibile per la ricerca e anche per la tutela del territorio. L’abbondanza dei lemmi inseriti da questo punto di vista rappresenta certamente un elemento positivo. Quando ho assunto la direzione dell’opera nel 2001, succedendo a Ugo Fantasia (2000, dopo la morte di G. Nenci nel 1999, preceduta nel 1994 dalla scomparsa di G. Vallet) ho deciso di continuare la realizzazione dell’opera e di lasciarne immutate le caratteristiche generali, anche se l’ampiezza dei criteri base rendeva più complessa e lenta la realizzazione delle parti mancanti. Ho mantenuto doverosamente i nomi dei due ideatori e direttori originari (le loro foto sono all’inizio del volume XVI, 2001) e l’École française de Rome ha continuato a sostenerne generosamente la realizzazione. Solo nel caso della voce SIRACUSA, per l’importanza storica, archeologica e storiograica della città, ho scelto di dare un carattere più analitico e articolato alla sezione (una edizione a sé stante è poi comparsa a cura di C. Ampolo, in forma aggiornata e con apparato fotograico, con premessa di G. Voza, Pisa, Edizioni della Normale, 2011). Ulteriori complementi, e altro, potranno essere successivamente editi in formato elettronico. Esser riusciti a completare l’opera, in tempi forse troppo lunghi ma certo non facili, è comunque motivo di orgoglio per chi scrive, come anche per la Scuola Normale Superiore tutta e le Edizioni della Normale, alle quali va la mia gratitudine. A tale opera è stato sempre strettamente, e direi organicamente, collegato il Laboratorio (fondato da G. Nenci come Laboratorio di Topograia Storico-Archeologica del Mondo Antico; poi con la mia Direzione divenuto Laboratorio di Storia, Archeologia e Topograia del Mondo Antico, e attualmente Laboratorio di Scienze dell’Antichità, LSA). Senza la collaborazione non solo dei tanti autori delle voci, ma anche dei redattori che ne fanno parte (o almeno ne hanno fatto parte in passato) la realizzazione dell’opera non sarebbe stata possibile: a tutti un sentito ringraziamento e in particolare a chi ha redatto l’ultimo volume (la cura è indicata nel colophon di ogni singolo volume). L’amico Michel Gras, direttore della École française de Rome ino al 2011, ci ha sempre incoraggiato e sostenuto ed a lui, continuatore ed erede ideale di G.Vallet, va un ‘grazie’ speciale. Pisa, 27 giugno 2012 Carmine Ampolo ABBREVIAzIONI DELLE OPERE PIù FREQUENTEMENTE CITATE ABV ACETI ACT ALBERTI AMICO ARV1 ARV2 BARRIUS BERARD1 BERARD2 BERARD3 BERARD4 BTCGI ByVANCK J.D. BEAzLEy, Attic Black-igure Vase-painters, Oxford 1956. T. ACETI, In Gabrielis Barrii ... De Antiquitate et situ Calabriae libros quinque ..., prolegomena, additiones et notae ..., Romae 1737. Atti del ... Convegno di Studi sulla Magna Grecia. L. ALBERTI, Descrittione di tutta l’Italia, Bologna 1550 (Venetia 1596, I-II). V. AMICO, Lexicon topographicum Siculum, Panormi - Catanae 1757-1760 (trad. it., Palermo 1855-1856, I-II). J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters, Oxford 1942. J.D. BEAzLEy, Attic Red-igure Vase-painters2, Oxford 1963. G. BARRIUS, De antiquitate et situ Calabriae libri quinque, Romae 1571. J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire et la légende, Paris 1941. J. BÉRARD, La colonisation grecque de l’Italie méridionale et de la Sicile dans l’antiquité: l’histoire et la légende2, Paris 1957. J. BÉRARD, Bibliographie topographique des principales cités grecques de l’Italie méridionale et de la Sicile dans l’antiquité, Paris 1941. J. BÉRARD, L’expansion et la colonisation grecque jusqu’aux guerres médiques, Paris 1960. G. NENCI - G. VALLET, Bibliograia topograica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole tirreniche, Pisa - Roma 1977 sgg. A.V. ByVANCK, De Magnae Graeciae historia antiquissima, Hagae Com. 1912. VI CAH CIACERI1 CIACERI2 CLUVERIUS1 CLUVERIUS2 DE DictAntGrRom DUNBABIN EAA EC EI EUA FAzELLUS FREEMAN GIANNELLI1 GIANNELLI2 GIUSTINIANI HEAD1 HEAD2 HOLM HOUEL IGCH LENORMANT LIMC The Cambridge Ancient History. E. CIACERI, Culti e miti nella storia dell’antica Sicilia, Catania 1911. E. CIACERI, Storia della Magna Grecia, MilanoRoma 1924-1932, I-III. P. CLUVERIUS, Sicilia antiqua, Leidae 1619. P. CLUVERIUS, Italia antiqua, Lugduni Batavorum 1624, I-II. Dizionario epigraico di antichità romane, fondato da E. De Ruggiero, Roma 1895 sgg. 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Atene e Roma: rassegna trimestrale della Associazione Italiana di Cultura Classica. Arte e Storia. Archäologischer Anzeiger. Antichità altoadriatiche. Atti della Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Rendiconti. Atti e Memorie dell’Accademia Toscana di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’. Atti della R. Accademia dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Atti della Reale Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli. Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae. Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia. Atti della Accademia Pontaniana. Atti della Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo. Atti e Memorie della Accademia Patavina di Scienze, Lettere e Arti. Classe di Scienze Morali, Lettere e Arti. Atti della Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di Lettere, Filosoia e Belle Arti. Acta Archaeologica. Atti della Accademia delle Scienze di Torino. Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche. Annual of the British School at Athens. L’Antiquité Classique. Acta Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis. Acta Hyperborea. Danish Studies in Classical Archaeology. Antike Denkmäler des deutschen Archaeologischen Instituts. Annali della Fondazione per il Museo ‘Claudio Faina’. Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Bari. X AFLC AFLL AFLN AFLPer AFMB AGPh Agri Centuriati AIIN AION(archeol) AION (ilol) AIRF AIRRS Aitna AIV AJA AJN AJPh AJPhAnthr AK Akad Berlin AL AMDSPM AMDSPPR AMIIN Anc Soc Ann Citra Ann Acc Etrusca Ann Inst Ann Num Ann OVes Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Cagliari. Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Lecce. Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Napoli. Annali della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Perugia. Annali della Facoltà di Magistero dell’Università di Bari. Archiv für Geschichte der Philosophie Agri Centuriati. An International Journal of Landscape Archaeology Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica. Annali dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico. Sezione di archeologia e storia antica. Annali dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico. Sezione ilologico-letteraria. Acta Instituti Romani Finlandiae. Acta Instituti Romani Regni Sueciae. Aitna. Quaderni di Topograia antica. Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Classe di Scienze Morali e Lettere. American Journal of Archaeology. American Journal of Numismatics. American Journal of Philology. American Journal of Physical Anthropology Antike Kunst, hrsg. von der Vereinigung der Freunde antiker Kunst in Basel. Abhandlungen der Akademie der Wissenschaften zu Berlin. Archeologia Laziale Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna. Atti e Memorie dell’Istituto Italiano di Numismatica. Ancient Society. Annali Storici di Principato Citra. Cortona Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona. Annali dell’Instituto di CorrispondenzaArcheologica. Annali di Numismatica. Annali del R. Osservatorio Vesuviano. XI AnnPI AnnSS Annali del Ministero della Pubblica Istruzione. Annali del Seminario di Studi del Mondo Classico, Archeologia e Storia Antica. Annuaire Arch Annuaire de la Societé Française de Numismatique et d’Archéologie. ANRW Aufstieg und Niedergang der römischen Welt. Geschichte und Kultur Roms in Spiegel der neueren Forschung. APAA Atti della Pontiicia Accademia Romana di Archeologia. AR Archaeological Reports. ARAz Atti e Rendiconti della Accademia degli zelanti. Arch A Archeologia Aerea. Studi di aerotopograia archeologica. Arch Class Archeologia Classica. Rivista della Scuola nazionale di Archeologia, pubblicata a cura degli Istituti di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e di Etruscologia e antichità italiche dell’Università di Roma. Arch EmRom Archeologia dell’Emilia Romagna. Arch Mar Med Archaeologia Maritima Mediterranea: an International Journal on Underwater Archaeology. Arch Med Archeologia Medievale. Arch Stor Ital Archivio Storico Italiano. Arch Stor Sal Archivio Storico della Provincia di Salerno. Arch Stor Sannio Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade limitrofe. Archaeol Archaeologia or miscellaneous tracts relating to antiquity. ArcheologiaWarsz Archeologia. Rocznik Instytutu archeologii i etnologii Polskiej akademii nauk. ARG Archiv für Religionsgeschichte. ARID Analecta Romana Instituti Danici. Arte A&M Arte Antica e Moderna. AS Archeologia Subacquea. Studi Ricerche e Documenti. ASAA Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente ASCL Archivio Storico per la Calabria e la Lucania. ASM Archivio Storico Messinese. ASMG Atti e Memorie della Società Magna Grecia. ASNP Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosoia. ASP Archivio Storico Pugliese. ASPN Archivio Storico per le Province Napoletane. ASPParmensi Archivio Storico per le Province Parmensi. ASRSP Archivio della Società Romana di Storia Patria. ASS Archivio Storico Siciliano. XII ASSard ASSirac ASSO Ath Archivio Storico Sardo. Archivio Storico Siracusano. Archivio Storico per la Sicilia Orientale. Athenaeum. Studi periodici di letteratura e storia dell’antichità. ATTA Atlante Tematico di Topograia Antica. Atti Soc Tosc Sc Nat Atti della Società Toscana di Scienze Naturali. Atti Soc Vel Atti della Società Letteraria Volsca Veliterna Atti Petrarca Atti e Memorie della Accademia Petrarca di lettere, arti e scienze. Atti S. Chiara Atti del Pontiicio Istituto S. Chiara di scienze e Lettere. Au Ausonia. Rivista della Società italiana di archeologia e storia dell’arte. AV Arheološki vestnik. AW Antike Welt. zeitschrift für Archäologie und Kulturgeschichte. BA Bollettino d’Arte del Ministero per i beni Culturali e Ambientali, già Bollettino d’Arte del Ministero della Pubblica Istruzione. BABesch Bulletin Antieke Beschaving. BAC Bullettino di Archeologia Cristiana. BB Bollettino della Basilicata. BCAR Bollettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma. BCA Sicilia Beni Culturali e Ambientali. Sicilia. BCFS Bollettino del Centro di Studi di Filologia e Linguistica Siciliana. BCH Bulletin de Correspondance Hellénique. BCN Nap Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano. BCSM Bollettino del Centro di Studi Medmei. BE Bulletin Épigraphique. Berl Stud Berliner Studien für Classische Philologie und Archäologie. BIAA Bollettino dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte del Lazio Meridionale. BIBR Bulletin de l’Institute Belge de Rome. BICR Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro. BICS Bulletin of the Institute of Classical Studies of the University of London. BIH Bulletin de l’Institute Historique Belgique. BIN Bollettino Italiano di Numismatica. BLM Bollettino del Lazio Meridionale. BMCR Bollettino del Museo della Civiltà Romana (Supplemento a BCAR). BMIR Bullettino del Museo dell’Impero Romano (Supplemento a BCAR). BMMP Bollettino dei Monumenti Musei e Gallerie Pontiicie. XIII BNum Boll Arch Boll Arch Rom Boll Arch Vel Boll AS Boll Centumcellae Boll Farnes Boll Gioenia Boll Matera Boll SAV Boll SSI Boll Stud Med Boll Verona BPI BRGK Brundisii Res BS BSBasilicata BSC BSL BSP Bull AS Bull Gaule Bull Inst Bull Nap Bull TextAnc BV Byzz CA Cahiers Glotz CB CCAB CJ ClJ Cl Mus CM Bollettino di Numismatica. Bollettino di Archeologia. Bollettino dell’Associazione Archeologica Romana. Bollettino della Associazione Archeologica Veliterna. Bollettino di Archeologia Subacquea. Bollettino di Informazioni dell’Associazione Archeologica Centumcellae. Bollettino del Centro di studi e ricerche sul territorio farnesiano. Bollettino Accademia Gioenia, Scienze Naturali. Bollettino della Biblioteca Provinciale di Matera e della Deputazione di Storia Patria per la Lucania, sezione di Matera. Bollettino Storico Archeologico Viterbese. Bollettino della Società Sismologica Italiana Bollettino dell’Associazione Internazionale di Studi Mediterranei Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale dì Verona. Bollettino di Paletnologia Italiana. Bericht der Römisch-Germanischen Kommission des Deutschen Archäologischen Instituts. Annali della Biblioteca Arcivescovile ‘A. De Leo’ di Brindisi. Biblioteca Sarda. Bollettino Storico della Basilicata. Bollettino Storico Catanese. Bollettino di Studi Latini. Bollettino Storico Pisano. Bullettino Archeologico Sardo. Bullettin Épigraphique de la Gaule. Bullettino dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica. Bullettino Archeologico Napoletano. Bulletin du Centre international d’étude des textiles anciens. Bollettin Volcanologique. Byzantinische zeitschrift. La Critica d’Arte. Cahiers du centre Gustave Glotz. Revue d’histoire ancienne. The Classical Bulletin. Corsi di Cultura sull’Arte Ravennate e Bizantina. The Canadian Journal of Industry, Science and Art. The Classical Journal The Classical Museum. Clio Medica. XIV CPh CQ CR CRAI Cron Arch CS CSDIR Daidalos DArch DHA Doc Alb Doc Ant DPAA Em Prerom F&S FA FArch G&R GA GIF Gior Sc Lett Arti Giorn Arc Gl GMusJ Gn GRBS Gymn HBA H&SR Henna HSCPh IF IJNA ILN Informatutti JAChr JAT Classical Philology. Classical Quarterly. Classical Review. Comptes rendus / Académie des inscriptions et belleslettres. Cronache di Archeologia e Storia dell’Arte. Critica storica. Atti del Centro di Studi e Documentazione sull’Italia Romana. Ricerche e studi del Dipartimento di Scienze del Mondo antico. Dialoghi di Archeologia. Dialogues d’Histoire Ancienne. Documenta Albana. Documenti di Antichità Italiche e Romane. Dissertazioni della Pontiicia Accademia Romana di Archeologia. Emilia Preromana Formazione e società. Fasti Archaeologici. Annual Bulletin of Classical Archaeology. Forum Archaeologiae. zeitschrift für klassische Archäologie. Greece & Rome. Gazette Archéologique. Giornale Italiano di Filologia. Giornale di Scienze, Lettere e Arti per la Sicilia. Giornale Arcadico di Scienze, Lettere e Arti. Glotta. zeitschrift für griechische und lateinische Sprache. The J. Paul Getty Museum Journal. Gnomon. Kritische zeitschrift für die gesamte klassische Altertumswissenschaft. Greek, Roman and Byzantine studies. Gymnasium. Hamburger Beiträge zur Archäologie. Histoire & Sociétés Rurales. Henna. Bimestrale di informazione e cultura. Harvard Studies in Classical Philology. Indogermanische Forschungen. International Journal of Nautical Archaeology. Illustraded London News. Informatutti. Bollettino d’Informazione del Comune di Viggiano. Jahrbuch für Antike und Christentum. Journal of Ancient Topography. Rivista di Topograia Antica. XV JDAI JHS JMedA JMedS JNES JNG JŒAI Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts. Journal of Hellenic Studies. Journal of Mediterranean Archaeology. Journal of Mediterranean Studies. Journal of Near Eastern Studies. Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte. Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen Instituts. JRA Journal of Roman Archaeology. JRGZ Jahrbuch der Römisch-Germanischen zentralmuseums Mainz. JRS Journal of Roman Studies. JS Journal des savants. K.A.S.A. Koine, archeologica, sapiente, antichità LEC Les Études Classiques. Lettera Lettera. Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica. MAAR Memoirs of the American Academy in Rome. MAL Memorie della Classe di Scienze morali e storiche dell’Accademia dei Lincei. MAN Memorie della Reale Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti (della Società Reale) di Napoli. 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NBAC Nuovo Bullettino di Archeologia Cristiana. NC Numismatic Chronicle. NCirc Numismatic Circular. New zealand New zealand Numismatic Journal. NJPh Neue Jahrbücher für Philologie und Pädagogik. NotAlbani Notizie da Palazzo Albani. NotMilano Notizie del Chiostro del Monastero Maggiore. Rassegna di Studi del Civico Museo Archeologico e del Civico Gabinetto Numismatico di Milano. Not Sopr Toscana Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Not Stor Augusta Notiziario Storico di Augusta. Not Velletri Notizie di Archeologia, Storia ed Arte pubblicate dalla Sezione di Velletri della R. Deputazione Romana di Storia Patria. Noticias EEHAR Noticias Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma. NROp Nuova raccolta di opuscoli di autori siciliani. NSA Notizie degli Scavi di Antichità. OpArch Opuscula Archaeologica. Op Sic Opuscoli di Autori Siciliani. Origini Origini: preistoria e protostoria delle civiltà antiche ORom Opuscula Romana. Acta Inst. Rom. Regni Sueciae. XVII P&R PACT Proposte e Ricerche. Revue du Groupe européen d’études pour les techniques physiques, chimiques et mathématiques appliquées à l’archéologie. PBF Prähistorische Bronzefunde. PBSR Papers of the British School at Rome. Palaeohistoria Palaeohistoria. Acta et communicationes Instituti archaeologici universitatis Groninganae. Period Num Periodico di Numismatica e di Sfragistica per la Storia d’Italia. Ph Philologus. zeitschrift für klassische Philologie. Polis Polis. Studi Interdisciplinari sul Mondo Antico. PP La Parola del Passato. Prähist z Prähistorische zeitschrift. Puteoli Puteoli. Studi di Storia Antica. QAEI Quaderni di Archeologia Etrusco Italica. QC Quaderni Catanesi di studi antichi e medievali. Quad Cagliari Quaderni della Soprintendenza Archeologica per le province di Cagliari e Oristano. Quad Chieti Quaderni dell’Istituto di Storia e Archeologia dell’Università di Chieti. Quad Messina Quaderni dell’Istituto di Archeologia della Facoltà di Lettere e Filosoia dell’Università di Messina. QuadMus FrOcc Quaderni del Museo Archeologico del Friuli Occidentale. QuadMus Messina Quaderni dell’attività didattica del Museo Regionale di Messina. QuadMus Salinas Quaderni del Museo Archeologico Regionale ‘A. Salinas’. Quad Perugia Nuovi quaderni dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Perugia in onore di F. Magi. Quad Roma Quaderni di ricerca urbanologica e tecnica della pianiicazione, Facoltà di Architettura dell’Università di Roma. Quad SBN Quaderni di Studi Bizantini e Neoellenici. Quad Top Ant Quaderni dell’Istituto di Topograia Antica dell’Università di Roma. Quad Velletri Quaderni della Biblioteca Comunale di Velletri. Quad Villa Giulia Quaderni di Villa Giulia Quad Veneto Quaderni di Archeologia del Veneto. Quad Volt Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano. QUCC Quaderni Urbinati di Cultura Classica. RA Revue Archéologique. RAAN Rendiconti dell’Accademia di Archeologia, lettere e belle arti di Napoli. RAC Rivista di Archeologia Cristiana. RAL Rendiconti della Classe di Scienze morali, storiche e ilologiche dell’Accademia dei Lincei. XVIII RAN Rass A&M Rass Arch Rass Pugl RBPh RBN RCCC RCRF RCCM REA REE REL REG Rend Nap RFIC RGI RhM RHR RIA Ricerche e Studi RIGI RIL RIN Rinasc Salen Riv Antr Riv Arch Riv Sc Preist Riv Stor Salent Riv Volt RM RN Röm Jahr Hertz RPAA RPh RSA RSAntichità RSBN RSCalabrese RSCS Revue archéologique de la Narbonnaise. Rassegna di Arte Antica e Moderna. Rassegna di archeologia. Associazione archeologica piombinese. Rassegna Pugliese. Revue Belge de Philologie et d’Histoire. Revue belge de numismatique et de sigillographie. Rivista Critica di Cultura Calabrese. Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta. Rivista di cultura classica e medievale. Revue des Etudes Anciennes. Rivista di Epigraia Etrusca. Revue des Etudes Latines. Revue des Etudes Grecques. Rendiconti dell’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche. Società Reale di Napoli. Rivista di Filologia e Istruzione Classica. Rivista Geograica Italiana. Rheinische Museum für Philologie. Revue de l’Histoire des Religions. Rivista dell’istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte. Ricerche e Studi. Quaderni del Museo Archeologico Provinciale «F. Ribezzo» di Brindisi. Rivista Indo-Greco-Italica di Filologia. Rendiconti dell’Istituto Lombardo. Classe di Lettere, Scienze Morali e Storiche. Rivista Italiana di Numismatica e scienze afini. Rinascenza Salentina. Rivista di Antropologia. Rivista di Archeologia. Rivista di Scienze Preistoriche. Rivista Storica Salentina. Rivista Volterrana. Rassegna Monetaria. Revue Numismatique. Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana. Rendiconti della Pontiicia Accademia Romana di Archeologia. Revue de philologie, de littérature et d’histoire anciennes. Rivista di Storia Antica e Scienze Afini. Rivista Storica dell’Antichità. Rivista di Studi bizantini e neollenici. Rivista Storica Calabrese. Rassegna Siciliana di Cultura e Storia. XIX RSF RSI RSL RSS RSSiciliana SAI SAL Salternum S&C SAI SBAW SCO SDA SE SEIA SicA SicGymn SIFC SLS SMAN SMEA SMGS Calabria SMSA Toscana SNR SS Stud Merid Stud Montef Stud Num Stud Oliveriana Stud Pic Stud Rom Stud Romagn Stud Sal Stud Sard Stud Stor Stud Tard Stud Urb (B) TAPhA Trapani Univ Rivista di Studi Fenici. Rivista Storica Italiana. Rivista di Studi Liguri. Rassegna Storica Salernitana. Rivista Storica Siciliana. Studi Archeologici Iconograici. Studi di Antichità dl Dipartimento di Scienze dell’Università di Lecce. Salternum: Semestrale di informazione storica, culturale e archeologica. Scrittura e Civiltà. Studi Archeologici Iconograici. Sitzungsberichte der Bayerischen Akademie der Wissenschaft, München. Philos.-Hist. Klasse. Studi Classici e Orientali. Studi e Documenti di Archeologia. Studi Etruschi. SEIA. Quaderni dell’Istituto di Storia Antica dell’Università degli Studi di Palermo. Sicilia Archeologica. Siculorum Gymnasium. Rassegna semestrale della facoltà di Lettere dell’Università di Catania. Studi Italiani di Filologia Classica. Studi Linguistici Salentini. Studi e Materiali di Archeologia e Numismatica. Studi Micenei ed Egeo-Anatolici. Studi e Materiali di Geograia Storica della Calabria. Studi e Materiali. Scienza dell’Antichità in Toscana. Schweizerische Numismatische Rundschau. Studi Sardi. Studi Meridionali. Studi Montefeltrani. Studi di Numismatica. Studia Oliveriana. Studia Picena. Studi Romani. Studi Romagnoli. Studi Salentini. Studi Sardi. Studi Storici. Rivista trimestrale dell’Istituto Gramsci. Studi Tardoantichi. Studi Urbinati di Storia, Filosoia e Letteratura. Serie B. Transactions and Proceedings of the American Philological Association. Trapani. Rassegna della Provincia. L’Universo. XX Valisu VDI Verbum Vet Chr XAnt WorldA WS Wz Rostock zfA zfE zfN zfV zON zPE Valisu. Rivista di Cultura Nostrana. Vestnik Drevnej Istorii (Revue d’Histoire Ancienne). Verbum. Revue de linguistique. Vetera Christianorum. Xenia Antiqua. World Archaeology. Wiener Studien. Wissenschaftliche zeitschrift der Universität Rostock. zeitschrift für Ägyptische Sprache. zeitschrift für allgemeine Erdkunde. zeitschrift für Numismatik. zeitschrift für Vulkanologie zeitschrift für Ortsnamenforschung. zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik. VITORCHIANO 1006 1998 G. FERRO, Vitorchiano: le mura medievali, Studi Vetrallesi, II, 1998, 20. 2000 Guida di Vitorchiano, Roma 2000. 2001 G. SCARDOzzI, La Via Feretiensis e le sue diramazioni. Contributo alla conoscenza della viabilità romana nell’etruria meridionale (Daidalos, 3), Viterbo 2001, 147-168, 149 sg., 163, 165, 167. 2002 E. PELLEGRINI - R. MACELLARI, I lingotti con il segno del ramo secco. 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Queste cominciarono con indagini condotte da G. Buchner negli anni 1935-1937 e furono oggetto di una esauriente trattazione nell’ambito della tesi di laurea, purtroppo rimasta inedita, presentata all’Università di Roma dallo stesso Buchner nel 1937 (C 1937), mentre, in una breve nota al resoconto sulle ricerche preistoriche condotte sull’isola d’Ischia (v. ISCHIA) negli stessi anni (C 1936) egli dava semplicemente notizia dell’individuazione su V. di un abitato dell’Età del Bronzo. Circa vent’anni più tardi Taylour, nel suo catalogo sulla ceramica in Italia, pubblicava, corredati di un brevissimo commento archeologico, due frammenti di ceramica micenea II/III provenienti dai sondaggi Buchner alla Punta Capitello (C 1958). Le ricerche venivano riprese nell’inverno del 1975, sotto la direzione di Buchner, da parte di M. Marazzi e S. Tusa, cui si aggiungevano l’anno successivo Cazzella e Moscoloni. Esse permettevano, attraverso una serie accurata di ricognizioni (La preistoria dell’isola di Vivara C 1976), di ricollocare sulla carta i saggi eseguiti dal Buchner nel 1935-1937 e di individuare tre aree principali con tracce di insediamento: 1) Punta Capitello (dove i vecchi scavi Buchner avevano già messo in evidenza la presenza di un abitato); 2) lungo il costone poco al di sopra della Punta di Mezzogiorno; 3) sulla terrazza sovrastante la Punta d’Alaca (La preistoria dell’isola di Vivara C 1976; Marazzi - Tusa C 1976). Negli anni 1977-1979 (con la formazione di un’équipe stabile di ricerca composta di storici, archeologi e tecnici: A. Cazzella, I. Damiani, F. Di Gennaro, M. Marazzi, M. Pacciarelli, P. Petitti, A. Saltini, S. Tusa, A. Zarattini, F. Bernardini - architetta -, S. Lisandri - disegnatore -, sotto la direzione ed il coordinamento di G. Buchner) le ricerche si sono concentrate VIVARA (isola) 1008 nei siti di Punta di Mezzogiorno e sulla terrazza alla Punta d’Alaca, dove lo scavo è venuto a confermare l’esistenza di due villaggi dell’Età del Bronzo (AA.VV. C 1978; AA.VV. C 1980). Già a cominciare dalla campagna di scavo del 1979 si è cominciato, attraverso un’opera di accurata analisi dei materiali locali e di quelli importati d’ambiente egeo, a speciicare meglio l’attribuzione culturale e cronologica delle facies caratterizzanti i due insediamenti identiicati, modiicando in parte il quadro provvisorio presentato nei primi resoconti scavo (cfr. già AA.VV. C 1980; Ridgway C 1981; AA.VV. C 1982 rispetto a AA.VV. C 1976 e C 1978). La continuazione degli scavi negli anni 1981-1982, con la compartecipazione della Soprintendenza al Museo Preistorico Etnograico ‘L. Pigorini’ di Roma (e l’aggiunta all’équipe di lavoro di L. Re, I. Valente, M.T. Natale - fotografa -, A. Nanu - architetto), portava ad un chiarimento deinitivo delle facies culturali vivaresi e della loro attribuzione cronologica. Durante questi anni, inoltre, si riprendevano i saggi nell’area della Punta Capitello, poco lontano dal punto a sua tempo indagato da Buchner, e si eseguiva una serie di sondaggi in più punti dell’isola, sempre ai margini del pianoro centrale (AA.VV. C 1982; C 1986; Marazzi - Re - Lisandri C 1986; Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984). Si può quindi tracciare il seguente quadro schematico: a. l’isola appare essere stata abitata ininterrottamente dal periodo di passaggio fra l’antico e il medio Bronzo, ino a tutto il medio Bronzo (AA. VV. C 1982; Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984); in ordine cronologico si possono identiicare i seguenti orizzonti: 1. livelli di abitazione appartenenti alla fase più antica (Prooappenninico B iniziale; deinita facies Punta Mezzogiorno) sono stati riscontrati alla Punta Mezzogiorno ed alla Punta Capitello (saggio E di Buchner C 1937); 2. livelli di epoca subito successiva (Protoappenninico B avanzato; deinita facies Punta d’Alaca) sono attestati alla Punta d’Alaca; 3. livelli di piena media Età del Bronzo (cd. «cultura appenninica») sono attestati alla Punta Capitello. Gli orizzonti ai punti 1. e 2. si presentano inoltre al loro interno articolati almeno rispettivamente in due fasi; b. da tener presente è, inoltre, un grosso strato di accumulo sovrapposto agli strati di abitazione alla Punta d’Alaca e proveniente, per slittamento, dalle terrazze poste più a monte e in parte dallo stesso pianoro centrale dell’isola. Da tale strato provengono materiali appartenenti tanto alla facies più antica (Punta Mezzogiorno), quanto a quella subito susseguente (Punta d’Alaca), segno questo che l’insediamento originario, totalmente dilavato nella zona del pianoro centrale, doveva svolgersi ben oltre i limiti individuati dai saggi di scavo; 1009 VIVARA (isola) c. Per quanto concerne le ceramiche d’importazione egeo-micenee, esse si articolano, rispetto ai punti di scavo e alle facies identiicate, come segue (Marazzi - Re C 1982; Marazzi C 1983; Marazzi - Re -Lisandri C 1986; Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984): facies Punta Mezzogiorno: ceramiche databili al periodo di passaggio tra il Meso- ed il Tardo Elladico, ino al TE I (ceramiche ini, di provenienza probabilmente peloponnesiaca; ceramiche matt painted; ceramiche d’uso corrente, tornite e non, in parte di chiara tradizione mesoelladica; frammenti di ceramiche del TM IA), provenienti da: livelli superiori della Punta Mezzogiorno; strato di accumulo misto sovrapposto ai livelli di abitazione della Punta d’Alaca; sporadiche, di superiicie da vari punti del versante sud-occidentale dell’isola. facies Punta d’Alaca: ceramiche del TE IIA, IIB-IIIA (ceramiche ini, di provenienza probabilmente peloponnesiaca; ceramiche d’uso corrente, tornite e non, appartenenti per lo più a grosse giare; alcuni frammenti di ceramica del TM IIB): Le ceramiche sicuramente attribuibili al TE IIA provengono sia dai livelli supericiali (stratigraicamente disturbati) della Punta Mezzogiorno, sia dai livelli più profondi degli strati di abitazione alla Punta d’Alaca. Le ceramiche del IIB-IIIA provengono dai livelli superiori degli strati di abitazione della Punta d’Alaca e da quelli dello strato di accumulo soprastante. facies appenninica: i due frammenti del TE II/III rinvenuti da Buchner alla Punta Capitello (saggio B; C 1936; C 1937) e pubblicati successivamente da Taylour (C 1958) furono originariamente messi in connessione cronologia con le ceramiche della facies appenninica ivi venute alla luce. Sulla base degli scavi condotti alla Punta d’Alaca e della associazione ivi sicuramente stabilita fra ceramiche locali appartenenti ad una fase avanzata del Protoappenninico B e ceramiche importate del TE IIB-IIIA, risulta oggi tale connessione molto dubbia. Resta da stabilire se fra i materiali rinvenuti dal Buchner a Punta Capitello, saggio B, si possa identiicare un orizzonte più antico rispetto a quello rappresentato dalle ceramiche appenniniche, o se invece l’associazione stratigraica con i due reperti micenei sia da riportare ad un possibile fenomeno di disturbo. d. restano inine, da ricordare le sicure tracce di lavorazione del metallo presenti sia alla Punta Mezzogiorno (livelli superiori), che alla Punta d’Alaca (livelli superiori). Inoltre sono state identiicate fra i materiali provenienti dalla Punta Mezzogiorno (livelli superiori e inferiori) ceramiche d’importazione eoliane (Cultura di Capo Graziano). [MASSIMILIANO MARAzzI] VIVARA (isola) 1010 Le indagini archeologiche, e gli studi sui relativi contesti e materiali, condotti nel corso degli ultimi vent’anni circa dal gruppo di ricerca operante sull’Isola di V. hanno confermato, ed in parte accresciuto, il ruolo di grande rilievo attribuito a questa località nel quadro della protostoria italiana, e mediterranea in generale, della prima metà del II millennio a.C. (AA.VV. C 1991; Marazzi C 19941-3; C 19992; Tusa C 19941-2). Le campagne di scavo 1986-1987 (Marazzi - Tusa C 1991), 1994-1996 (Missione Archeologica C 1997; Giardino - Pepe C 2005) e 1997 (Marazzi C 1998) hanno infatti fornito ulteriori elementi utili a riprova sia della topograia che dell’inquadramento cronologico e culturale delle presenze protostoriche sull’isola, così come erano state per la gran parte già delineate a seguito delle campagne di scavo 1976-1982 (Damiani - Pacciarelli - Saltini C 1984; Merkouri C 2005). Il valore assoluto dell’insediamento dell’Età del Bronzo di V. nel suo complesso è certamente rappresentato dalla sua identiicazione, ad oggi, quale centro protostorico con le attestazioni più antiche di contatti transmarini tra Egeo e Occidente (assieme all’arcipelago eoliano); suddetti materiali sembrano potersi datare entro il TE I, momento al quale vanno riferiti anche tutti i materiali di tipo matt-painted (per lo più forme chiuse di medie dimensioni) riferibili alla tradizione mesoelladica, ma contemporanei alle prime produzioni di tecnica micenea. Produzioni protomicenee di tipo ine sono associate ad un cospicuo corpus di ceramiche sia ini, ma di tradizione mesoelladica (quali le classi matt-painted, burnished e minia), che coarse, riferibili, probabilmente, a grandi contenitori utilizzati nel trasporto marittimo (Merkouri C 2005); questi materiali, inquadrabili tra il TE I ed il TE IIIA, sono in connessione con i contesti locali di Punta Capitello e Punta di Mezzogiorno riferibili a due fasi successive del Protoappenninico. Lo studio delle tipologie ceramiche dei materiali d’importazione maggiormente diagnostici, associato all’analisi della sintassi decorativa delle stesse produzioni, ha fornito indicazioni evidenti circa una provenienza soprattutto dal Peloponneso nordorientale e sudoccidentale oltre che dall’ambiente insulare di inluenza minoica, specie per le isole di Citera e Keos (Merkouri C 2005). Determinante ai ini della deinizione della reale valenza di V. nel contesto dei trafici marittimi protomicenei è la presenza di quantità consistenti di vasellame solitamente non oggetto di esportazione al di fuori del territorio ellenico, quali i grandi orci di tipo coarse; tale ruolo di prim’ordine sembra poi decrescere fortemente a partire dal TE IIIA1, così come indicato dal pressoché repentino arresto delle importazioni di ceramiche micenee (Marazzi C 19992; Merkouri C 2005). Ulteriori attestazioni della precocità e della rilevanza delle testimonianze riferibili ad una presenza egea nell’ambito dell’insediamento di V. sono identiicabili anche dall’analisi di determinati contesti archeologici, oltre che dalla peculiarità di alcuni rinvenimenti e produzioni specializzate, indicatori espliciti di complessità sociale ed elevato livello tecnologico. 1011 VIVARA (isola) A tal proposito, gli scavi condotti nel corso delle campagne 1994-1995 all’interno di una delle due abitazioni a pianta subrettangolare individuate alla Punta d’Alaca hanno portato al rinvenimento, sotto i detriti del crollo degli alzati, di un gran numero di ‘tegole’ che, ottenute con l’utilizzo di lastrine di tufo lamellare, erano probabilmente destinate a coprire una particolare area dell’abitazione; si tratta di un accorgimento architettonico che, allo stato attuale delle conoscenze, risulta evidentemente estraneo al contesto culturale italiano e piuttosto riconducibile a quello egeo. Nel contesto dello stesso ediicio è inoltre stato possibile identiicare una costruzione circolare (cd. «fossa beta», diametro m 2,5 ca.) al cui interno sono stati rinvenuti i resti frammentari di quello che doveva essere un set di giare di tipo egeo e che potrebbe, dunque, essere interpretata come una sorta di magazzino (Marazzi C 19992). Non meno rilevanti per una comprensione su più ampia scala della reale portata della scelta di questo centro insulare quale scalo privilegiato nelle rotte protomicenee di attraversamento del Mediterraneo occidentale sono le abbondanti tracce di attività metallurgiche sino ad ora attestate; le analisi archeometallurgiche hanno infatti evidenziato l’esistenza di un’intensa pratica fusoria legata a processi di melting e di alligazione. Tra i manufatti metallici rinvenuti nei livelli protostorici di V. sono certamente da ricordare diversi frammenti di spilloni e di recipienti in lamina bronzea, tre punte di freccia in bronzo con innesto a cannone, oltre che un frammento di applique d’oro: quest’ultima, rinvenuta durante gli scavi del 1996 alla Punta d’Alaca, era all’interno della cd. «fossa alfa», già parzialmente scavata tra il 1980 ed il 1982, ed era associata ad altri manufatti di pregio quali numerose ceramiche micenee di fattura ine e quattro perline di pasta vitrea (Marazzi C 19941; C 19992). Il rinvenimento, inoltre, di un cospicuo numero (oltre 700) di rondelle ittili (o tokens) ha permesso di avanzare l’ipotesi che questi manufatti siano connessi allo sviluppo di un sistema parascrittorio di memorizzazione, nel contesto del quale tali rondelle sarebbero indicative di processi di stoccaggio, registrazione e redistribuzione presumibilmente anche connessi a materie prime quali il metallo (Mammina - Marazzi C 1994). Il censimento e l’analisi ragionata di questo corpus di gettoni ittili (alcuni ricavati dal riutilizzo di frammenti di vasi, altri plasmati ad hoc nell’argilla) ha consentito di identiicare un complesso sistema nell’ambito del quale è possibile riconoscere delle speciiche forme (circolare, semicircolare, a quarto di cerchio e quadrangolare), alle quali si facevano forse corrispondere tipologie differenti di beni, e delle grandezze differenti in associazione con ciascuna di esse (non è da escludere la possibilità che le dimensioni del gettone fossero indicative della quantità). Sistemi quasi identici di memorizzazione sono attestati e diffusi in tutto il Mediterraneo orientale e manufatti analoghi sono noti da altri contesti coevi italiani (Ustica, Isole Eolie e Roca su tutti; v. ad es. ROCA, USTICA); le incertezze legate all’interpretazione di questi manufatti non trovano purtroppo, al momento, utili soluzioni nella speciicità delle giaciture VIVARA (isola) 1012 e dei contesti di rinvenimento. A V., infatti, in un solo caso, durante gli scavi del 1977, si rinvenne un mucchietto di 6 gettoni circolari sovrapposti l’uno all’altro (quindi forse originariamente tenuti insieme da un qualche legamento) in giacitura primaria sul pavimento di un’abitazione alla Punta d’Alaca (Marazzi C 1996; C 19982; C 19992; Merkouri C 2005). È certamente signiicativo, inoltre, nel novero di questa speciica tipologia di rinvenimenti, quello effettuato nel 1997, seppur in giacitura secondaria, di un manufatto che potrebbe essere identiicato come una tavoletta recante delle indicazioni numeriche rese attraverso delle tacche circolari: questa, realizzata per intaglio da una lastrina di tufo apparentemente locale, ricorda molto da vicino le tavolette d’argilla micenee a forma di ‘foglia di palma’ (Marazzi C 19991-2). [TEODORO SCARANO] C. BIBLIOGRAFIA 1893 M. PARASCANDOLO, Procida dalle origini ai tempi nostri, Benevento 1893 [1976], 86. 1900 G. DE LORENzO - C. RIVA, Il cratere di Vivara nelle isole Flegree (AANap, S. II, X), Napoli 1900. 1936 G. BUCHNER, Nota preliminare sulle ricerche preistoriche nell’isola d’Ischia, BPI, I, 1936-1937, 65-93, 68. 1937 G. 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FONTI LETTERARIE, EPIGRAFICHE E NUMISMATICHE FONTI LETTERARIE Mancano fonti letterarie riferibili al sito. FONTI EPIGRAFICHE Anfora rodia con due bolli circolari sulle anse: entrambi rafigurano una rosa. Attorno ad essa, su un bollo è presente la leggenda EPI ARISTODA MOU ARTAMITIOU. Sull’altro bollo la leggenda è illeggibile. FONTI NUMISMATICHE Orsi (C 1902) riferisce di aver ritrovato numerosissime monete nella campagna circostante, tra le quali molte appartenenti a zecche greche (in particolare a quella reggina, piuttosto rara nella zona di inluenza siracusana). Non mancavano monete di età romana imperiale e normanne. Da rilevare un pezzo di aes grave del peso di g. 23,5, con astragalo sul recto e sul verso. L’archeologo roveretano lo identiica come un’uncia librale della zecca di Sutrium (v. SUTRI), emessa prima del 383 a.C. e rimasta in circolazione almeno ino al 268 a.C. B. STORIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Orsi (C 1902) riferisce di varie asce di età preistorica e protostorica da V. custodite al Museo Archeologico di Siracusa (v. SIRACUSA), mentre