02
MVRDV
Emilio Ambasz
Henning Larsen
Massimo Pica Ciamarra
Pietro Giuseppe Frè
Angelo Gemignani
Michele Caselle
Claudio Bartocci
Emiliano Toso
Antonio Brunori
Daniela Basso
Seed
Collana Editoriale di Architettura e Design
Editorial Series of Architecture and Design
editore ⁄ publisher
Seed #02
Seed
Festival Internazionale
di Architettura
Rubbettino Editore
in collaborazione ⁄ in cooperation with
Fondazione Guglielmo Giordano
direttore editoriale ⁄ editorial director
Alessandro Marata
vicedirettori editoriali ⁄ deputy editorial directors
Renzo Bassani e Valentina Piscitelli
coordinatrice di redazione ⁄ editorial coordination
Debora Vella
coordinamento editoriale IN/Arch ⁄
IN/Arch editorial coordination
Renzo Bassani
progetto grafico ⁄ graphic design
bcpt associati - www.bcpt.com
direzione artistica ⁄ art direction
Marco Tortoioli Ricci
Francesco Gubbiotti
composizione ⁄ editorial design
Advisory board
Renzo Bassani
Paolo Belardi
Michael Berger
Cristina Colaiacovo
TIziana D’Achille
Luciano Galimberti
Francesco Miceli
Massimo Pica Ciamarra
Coordinamento scientifico
Bruno Mario Broccolo
Antonio Brunori
Barbara Cadeddu
Rosaria Catana
Maurizio De Caro
Beatrice Fumarola
Andrea Margaritelli
Annalisa Metta
Claudio Minciotti
Francesco Orofino
Marco Petrini Elce
Mario Pisani
Laura Ragazzola
Marco Tortoioli Ricci
Gianluca Sandrone
Project management
Barbara Cadeddu
collaboratori / contributors
Paolo Ansideri, Renzo Bassani, Daniela Basso,
Paolo Belardi, Antonio Brunori, Barbara Cabeddu,
Sonia Calzoni, Stefano Casciani, Lorenzo Chiuchiù,
G.P. Fre, Wladimiro Maisano, Alessandro Marata,
Daniele Menichini, Cortona On The Move,
Francesco Orofino, Massimo Pica Ciamarra,
Valentina Piscitelli, Gianmaria Sannino, Emiliano Toso
stampa ⁄ printing
Rubbettino S.r.l. - Soveria Mannelli, Catanzaro
stampato su ⁄ printed on
Fedrigoni Arena, smooth white - 300/100gr
stampato in italia
nel mese di Novembre 2023
da Rubbettino Print per conto di Rubbettino Editore
88049 Soveria Mannelli (CZ)
www.rubbettinoprint.it
con il patrocino | support by
Direzione organizzativa
Barbara Argiolas
Staff organizzativo
Andrea Ciprini
Corrado Di Bacco
Luisa Margaritelli
Nicola Palumbo
Gergana Radeva
Graziella Trudu
Giovanni Tarpani
Debora Vella
Identitá visiva
bcpt associati
Marco Tortoioli Ricci
Francesco Gubbiotti
Communication partner
e coordinamento ufficio stampa
PPAN
In collaborazione con
Ghénos Cummunication
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Social Network partner
Belletuse
Digital platform
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Partner di progetto
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Italiana dello Spettacolo
Associazione culturale
Arnaldo Fortini
Associazione culturale
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BIFIN
Biofilia - Biennale di arte
e ambiente - Genova
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Confindustria Umbria
Consiglio Nazionale
degli Architetti - CNAPPC
Docomomo Italia
Fondazione Sorella Natura
ItaliaFestival
La Biennale dello Stretto
La strada del Sagrantino
Liceo Scientifico
“G. Galilei” Perugia
Mappelab - Gagliardini
Officina d’Architettura
Ordine degli Architetti
della Provincia di Perugia
Sacro Convento
di San Francesco di Assisi
Strada dei vini
del Cantico Umbra Acque
Direzione di produzione
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Stage Management
Alessandro Scalamonti
stampa | printing
Fondazione Guglielmo Giordano
Editore / Publisher
—
ISBN:
9788849879360
#02
DESIGN ACTIONS FOR FUTURE
2
Alessandro Marata
4
EDITORIALE - Abitare la complessità
Renzo Bassani
5
EDITORIALE - Libertà del pensiero e complessità dei fenomeni
Alessandro Marata
8
Daniele Menichini
#02
DESIGN ACTIONS FOR FUTURE
#02
Alessandro Marata
6
EDITORIAL - Inhabiting complexity
Renzo Bassani
7
EDITORIAL - Freedom of thought and complexity of phenomena
BOOK SURFING -Noi siamo Natura
Alessandro Marata
12
BOOK SURFING -We are nature
16
MVRDV - RoofScape Rotterdam
Daniele Menichini
21
MVRDV - RoofScape Rotterdam
Stefano Casciani
24
L’autunno (caldo) del Pianeta e il destino del Profeta
Stefano Casciani
28
The (hot) autumn of the Planet and the fate of the Prophet
Valentina Piscitelli
36
XVIII Biennale di Venezia. “Laboratorio del Futuro”: aprire nuovi spazi di dialogo
Valentina Piscitelli
38
18th Venice Biennale. “ The Laboratory of the Future”: opening up new spaces for dialogue
Alessandro Marata
44
Henning Larsen - Un ponte tra passato, presente e futuro
Alessandro Marata
44
Henning Larsen - A bridge that links the past, the present and the future
Renzo Bassani
56
Il Progetto come Cura
Renzo Bassani
58
The Project as a form of care
Sonia Calzoni
60
CN L’HUB - Un luogo d’incontro e di cura
Sonia Calzoni
65
CN L’HUB - A meeting and caring place
Renzo Bassani
68
R8-Inspire, un processo generativo
Renzo Bassani
70
R8-Inspire, a generative process
Emiliano Toso
72
Cosa c’è in comune tra il nostro corpo e la musica?
Emiliano Toso
76
What do our bodies and music have in common?
Antonio Brunori
78
I benefici della gestione forestale sostenibile in Italia
Antonio Brunori
83
The benefits of sustainable forest management in Italy
Gianmaria Sannino
86
Cambiamento Climatico
Gianmaria Sannino
91
Climate Change
Daniela Basso
94
Progetto Oceano oppure Ispirazioni oceaniche
Daniela Basso
98
Project Ocean or Ocean Inspirations
Francesco Orofino
103
Restauro e riuso di un “capolavoro del XX secolo”
Francesco Orofino
105
Restoration and reuse of a ‘ Masterpiece of the 20th century’
Massimo Pica Ciamarra
110
Web/Stem/Cluster
Massimo Pica Ciamarra
114
Web/Stem/Cluster
Cortona On The Move
120
The Forest Knows - Il villaggio amazzonico con un messaggio per il mondo
Cortona On The Move
120
The Amazon village with a message for the world
Giuseppe Pietro Fré
128
Esprit de géométrie, o de finesse, o de bénéfice? Urge un equilibrio sostenibile!
Giuseppe Pietro Fré
130
Esprit de géométrie, or de finesse, or de bénéfice? We need a sustainable balance!
Barbara Cabeddu
132
Governare la complessità
Barbara Cabeddu
134
Governing complexity
Barbara Cabeddu
138
Governare la complessità - Intervista a Michele Caselle
Barbara Cabeddu
140
Governing complexity - Interview with Michele Caselle
Barbara Cabeddu
142
Conoscenza è libertà - Intervista a Claudio Bartocci
Barbara Cabeddu
145
Knowledge is freedom - Interview with Claudio Bartocci
Daniele Menichini
149
Domanda e risposta a Natalie Mossin
Daniele Menichini
149
Q&A with Natalie Mossin
Daniele Menichini
150
Domanda e risposta a Iman Gawad
Daniele Menichini
151
Q&A with Iman Gawad
Daniele Menichini
152
Domanda e risposta a Cid Blanco Jr.
Daniele Menichini
152
Q&A with Cid Blanco Jr.
Daniele Menichini
154
Domanda e risposta a Lilia Cannarella
Daniele Menichini
155
Q&A with Lilia Cannarella
Paolo Ansideri
156
Spazio Sacro ed era digitale
Paolo Ansideri
158
Sacred Space and the Digital Age
Paolo Belardi
160
Church in Progress Costruire intorno all’esistente
Paolo Belardi
165
Church in Progress Building around the existing
Lorenzo Chiuchiù
168
Luoghi demonici e spazio del Logos
Lorenzo Chiuchiù
170
Demonic places and the space of the Logos
Wladimiro Maisano
172
δεινός
Wladimiro Maisano
174
δεινός
3
SPAZIO
SACRO
Church in Progress
Costruire intorno
all’esistente
Paolo Belardi
L’idea di sostenibilità è
profondamente made in Italy,
perché è parte integrante del
DNA delle nostre città storiche.
Anche se noi italiani siamo
i primi a non averne piena
consapevolezza.
Forse perché, sfogliando le
pagine patinate delle riviste
di architettura e navigando
nei link più seducenti della
rete, sembra quasi che la
leggerezza, l’immaterialità e la
trasparenza esauriscano in sé
il concetto di sostenibilità. Così
come sembra che un edificio
↓ Umbertide
tappezzato con vetrate scintillanti e farcito con pannelli
fotovoltaici sia più sostenibile
di un edificio rivestito in pietra
da taglio e orientato in modo
sapiente.
Ma la storia dell’architettura dimostra l’esatto contrario. Tanto
che, se è vero che progettare
in modo sostenibile significa
evitare di sprecare inutilmente
le risorse ambientali e governare virtuosamente il riciclo dei
rifiuti, altrettanto vero che
gli esempi più sostenibili sono
proprio i nostri centri storici,
che sono cresciuti su se stessi
con continuità minimizzando il
consumo del suolo e dove ogni
singola pietra, ogni singolo
mattone, ogni singolo capitello
non è stato smaltito in una
qualche discarica di periferia,
ma è stato recuperato per
costruire sul costruito. Il che,
contestando implicitamente il
teorema della tabula rasa, ha
sempre imposto un approccio
metadisciplinare, perché il confronto con l’esistente comporta
di per sé la relativizzazione
specialistica.
(Pg), Sanctuary of Maria Santissima Assunta in Rasina
↑ Church
160
161
in progress, concept
↑ Church
in progress, perspective section
Paolo Belardi, laureato con lode
nel 1982 in Ingegneria civile
edile nell’Università di Roma
“La Sapienza”, è allievo di
Vittorio De Feo ed è professore
ordinario di “Architettura e
Composizione Urbana” nel
Dipartimento di Ingegneria
Civile e Ambientale
dell’Università di Perugia, dove
è presidente del corso di laurea
in Design. Ha insegnato anche
nelle Facoltà di Architettura
della Sapienza Università
di Roma e della Seconda
Università di Napoli. Dal
2013 al 2018 è stato direttore
dell’Accademia di Belle Arti
“Pietro Vannucci” di Perugia.
Soprattutto quando si costruisce intorno all’esistente: dal
Duomo di Siracusa, in cui
l’edificio chiesastico ha incorporato le colonne di un tempio
dorico, al Tempio Malatestiano
di Rimini, in cui Leon Battista
Alberti ha rivestito con un
vero e proprio soprabito
marmoreo le murature in mattoni di laterizio della chiesa di
San Francesco, fino alla Casa
Muggia di Imola, in cui Piero
Bottoni ha riparato i ruderi di
un casino settecentesco in un
elegante scrigno razionalista.
Lo stesso approccio metadisciplinare che ha ispirato Church
in progress*: un progetto
162
concepito insieme a esperti di
arte, scenografia, economia
e sicurezza, che prevede
una struttura cantieristica
insolita, volta non soltanto al
restauro del santuario di Maria
Santissima Assunta in Rasina
(eretto a cavallo del XVI secolo
su progetto di Francesco di
Giorgio Martini e rimasto privo
di copertura in conseguenza
del crollo della volta centrale
a seguito degli eventi sismici
del 1997), ma anche alla sua
valorizzazione in forma di
rudere, laddove elegge l’opera
provvisionale a icona comunicativa, prefigurando una
teca archetipica conformata
mediante l’applicazione di una
pelle esterna in tessuto di fibre
e resina che, pur avvolgendo
interamente il recinto esterno
dei ponteggi in tubi Innocenti,
lascia intravedere en abyme il
profilo della chiesa in rovina.
Un’ambientazione scenografica
amplificata tanto dalla lunga
sequenza delle rampe pedonali
appese alla struttura reticolare
spaziale, che consentono
l’osservazione ravvicinata
di componenti ornamentali
altrimenti impercettibili, quanto
dal taglio trasversale della
passerella apicale, che suggella
il percorso dei visitatori con la
vista zenitale dell’aula.
↑ Umbertide
163
(Pg), Sanctuary of Maria Santissima Assunta in Rasina
Church in Progress
Building around
the existing
SPAZIO
SACRO
Paolo Belardi
1. The Church in Progress
project was conceived in 2022
as part of the research
activities of the Department
of Civil and Environmental
Engineering of the University
of Perugia (working group:
Paolo Belardi, Sara Aglietti,
Alessandro Moriconi).
↖ La facciata principale in
zinco dell’edificio a nord con la
passerella fatta di traversine in
legno / The main zinc facade of
the building to the north with
the walkway made of wooden
sleepers. / ↓ In basso, uno degli
spazi espositivi del Centro. /
Below, one of the exhibition
spaces of the Center.
© Luis Ferreira Alves.
← Church in progress, first floor plant
164
165
The idea of sustainability is
deeply made in Italy, because
it is part of the DNA of our
historic cities. Although we
Italians are the first ones who
are not fully aware of this.
single stone, every single
brick, every single capital has
not been disposed of in some
suburban dump, but has
been recovered to build on
the built-up area.
Perhaps because, flipping
through the glossy pages of architecture magazines and surfing the most seductive links
on the web, it almost seems
as if lightness, immateriality
and transparency exhaust the
concept of sustainability. In
the same way, it seems that a
building clad with shimmering
glass and stu ed with photovoltaic panels is more sustainable than a building clad in
cut stone and oriented wisely.
But the history of architecture
proves the exact opposite.
Which, implicitly contesting
the tabula rasa theorem, has
always imposed a metadisciplinary approach, because
confrontation with the existing
in itself entails specialised
relativisation. Especially when
building around the existing:
from the Duomo in Syracuse,
in which the church building
incorporated the columns of a
Doric temple, to the Malatesta
Temple in Rimini, in which
Leon Battista Alberti covered
the brick walls of the church
of San Francesco with a real
marble overcoat, to the Casa
Muggia in Imola, in which
Piero Bottoni repaired the ruins
of an 18th century casino in an
elegant rationalist casket.
So much so that, if it is true
that sustainable design means
avoiding unnecessary waste
of environmental resources
and virtuously governing the
recycling of waste, it is equally
true that the most sustainable
examples are precisely our
historical centres, which have
grown on themselves with
continuity by minimising soil
consumption and where every
The same metadisciplinary approach that inspired Church in
progress1: a project conceived
together with experts in art,
scenography, economics and
safety, which envisages an
unusual site structure, aimed
not only at the restoration
of the sanctuary of Maria
Santissima Assunta in Rasina
(erected at the turn of the
16th century to a design by
Francesco di Giorgio Martini
and left without a roof following the collapse of the central
vault following the earthquakes
of 1997) but also to its
valorisation in the form of
a ruin, where it elects the
provisional work as a communicative icon, prefiguring an archetypal shrine conformed by
the application of an external
layer made of fibre fabric and
resin that, while completely
enveloping the external
enclosure of the Innocenti tube
sca olding, allows a glimpse
en abyme of the profile of the
church in ruins.
A scenographic setting
amplified both by the long
sequence of pedestrian ramps
hanging from the spatial
reticular structure, which allow
close observation of otherwise
imperceptible ornamental
components, and by the
transversal cut of the apex
walkway, which seals the
visitors’ path with a zenithal
view of the hall.
↑ → Church in progress, infographic simulation
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Seed
Design actions for future
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