Papers by Frances Pinnock
Clay Figurines in Context: Crucibles of Egyptian, Nubian, and Levantine Societies in the Middle Bronze Age (2100-1550 BC) and Beyond, 2024
During the 2006 excavation campaign at Ebla a votive deposit was found near the Middle Bronze II ... more During the 2006 excavation campaign at Ebla a votive deposit was found near the Middle Bronze II temple in Area HH, in the Lower Town east. The deposit contained, among a large amount of pottery and some clay and metal objects, a group of 226 nearly complete and fragmentary figurines made of unbaked clay. The figurines are predominantly female, very schematic, and sometimes difficult to understand, and they do not have comparisons elsewhere. In my contribution, I present this peculiar evidence, also discussing their manufacture and I relate it to the rituals that in my opinion took place in that region of the lower town of Old Syrian Ebla.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
níĝ-ba dub-sar maḫ Studies on Ebla and the Ancient Near East presented to Amalia Catagnoti, 2024
The aim of this contribution is to analyse the main patterns of the private houses of Middle Bron... more The aim of this contribution is to analyse the main patterns of the private houses of Middle Bronze I-II Ebla and to try and highlight how the activities related with “private life” were not limited to the restricted spaces of the individual houses and rather entailed a rather widespread use of different spaces within and outside the town.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Kerstin Droß-Krüpe, Agnès Garcia-Ventura, Kai Ruffing and Lorenzo Verderame (Eds), Orientalist Gazes. Reception and Construction of Images of the Ancient Near East since the 17th Century, 2023
Bookmarks Related papers MentionsView impact
“I Passed over Difficult Mountains” Studies on the Ancient Near East in Honor of Mario Liverani, 2023
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Studia Eblaitica 8, 2022
During the excavation of the structures of the North-West City Gate of Ebla (Aleppo Gate, Area DD... more During the excavation of the structures of the North-West City Gate of Ebla (Aleppo Gate, Area DD), a fragmentary clay figurine was found,which seems a miniature duplicate of the royal, nearly life-size images which decorated several parts of the town.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Studia Eblaitica 8, 2022
The archaeological excavations at Tell Mardikh, ancient Ebla, forcefully stopped in 2011 because ... more The archaeological excavations at Tell Mardikh, ancient Ebla, forcefully stopped in 2011 because of the political crisis in Syria. Immediately after, with a peak in 2018, the site suffered from illicit excavations and an extensive military occupation on its entire surface that caused heavy destruction of the buildings that were excavated and restored by the Italian expedition and severe changes of the morphology of the ancient city (particularly in the Lower Town and on the rampart). This contribution intends to offer a preliminary overview of the current situation through the analysis of satellite images and observations in the field.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Historiae, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Essays in Honor of Suzanne Richard, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The Mummy Under the Bed, 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Studia Eblaitica 7, 2021
The article analyses the birth and development of the secondary urbanization in north inner Syria... more The article analyses the birth and development of the secondary urbanization in north inner Syria and the elaboration of the systems of territorial control and related symbolic imagery, with special concern for the period between Early Bronze IVA and Middle Bronze II in north inner Syria. One focus of the research is the relations between sedentary and mobile segments of the population and their strategies of adaptation to political and climatic challenges. The changes in the languages of architecture and visual art are also taken into account, with special concern for Ebla.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The Orontes Valley, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Studia Eblaitica, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Ashlar, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Prospettive e potenzialità dell’architettura domestica/Lo sviluppo e l’evoluzione delle case priv... more Prospettive e potenzialità dell’architettura domestica/Lo sviluppo e l’evoluzione delle case private/I materiali e le tecniche edilizie/Gli arredi domestici
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The Routledge Handbook of the Senses in the Ancient Near East
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Cell
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Fs Joaquin Cordoba, 2021
Building FF2 is an enigmatic structure, located in the Lower Town south of Ebla, whose plan canno... more Building FF2 is an enigmatic structure, located in the Lower Town south of Ebla, whose plan cannot be compared with other known contemporary structures, which features peculiar fittings and, most of all, a plastic decoration of painted plaster. Here, the archaeological evidence about this building, is presented, with some considerations about its decoration and some hypotheses about its function.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Donnexdiritti online journal, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Fs Marcella Frangipane, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Frances Pinnock
Sono queste le domande principali da cui muove il congresso che riunirà a Pisa il 5 e 6 giugno 2017 gli studiosi delle varie discipline orientalistiche del mondo antico.
Contributions by Frances Pinnock, Marta D'Andrea, Davide Nadali, Lorenzo Verderame, Anne-Caroline Rendu Loisel, Nicola Laneri, Agnese Vacca, Silvana Di Paolo, Paul Collins, Federico Buccellati, Elisabeth Wagner-Durand, Paolo Matthiae.
I Grandi Scavi rappresentano da quarant’anni una delle più rilevanti prospettive di ricerca della Sapienza. Nati per iniziativa del Rettore Antonio Ruberti, che ne intuì le rilevanti potenzialità sul piano culturale a livello nazionale ed internazionale, i Grandi Scavi, costituiti inizialmente da un numero limitato di ricerche di eccezionale importanza, sono nel tempo aumentati e oggi comprendono un elevato numero di missioni scientifiche (24), coinvolgendo un alto numero di docenti, ricercatori e studenti.
Gli scavi coprono un ambito geografico molto esteso (Italia, Vicino e Medio Oriente, Africa orientale e sahariana) e interessano un arco cronologico amplissimo, dal paleolitico al medioevo, costituendo un patrimonio eccezionale di conoscenze e pongono La Sapienza in una posizione di eccellenza nel campo dell’Archeologia, come tra l’altro confermato da ripetuti riconoscimenti internazionali, quali la costante ottima posizione nel ranking QS World University.
Alcune di queste ricerche hanno assunto una rilevante notorietà internazionale: basterebbe citare gli scavi di Arslantepe in Anatolia, di Ebla in Siria, di Mozia, di Pyrgi presso Caere, del Palatino e del Foro Romano, di Pratica di Mare, per richiamare alla mente di tutti eccezionali scoperte che hanno contribuito largamente all’affermazione della ricerca archeologica italiana. L’articolazione delle tematiche storiche ed archeologiche coinvolte nei Grandi Scavi della Sapienza è però nel suo complesso molto più ampia e riguarda tutte le grandi tappe della storia dell’umanità, delle prime forme di aggregazione sociale, alla nascita delle prime comunità agricole e delle prime società dotate di tecnologie fusorie del metallo, dalla origini delle più antiche società urbane e statali, ai grandi imperi del mondo classico e orientale, fino all’affermazione delle città comunali e dell’Europa medievale. Negli ultimi anni inoltre hanno trovato spazio anche alcune ricerche di ambito paleontologico e antropologico che ne hanno ulteriormente ampliato l’articolazione.
L’Archeologia è oramai una disciplina plurale che coinvolge anche molti altri ambiti scientifici e che dunque consente di creare sinergie ad ampio spettro all’interno e all’esterno della stessa comunità Sapienza, come dimostrano le molte collaborazioni già avviate e gli ottimi risultati raggiunti. Da questo punto di vista si auspica un rafforzamento di queste cooperazioni, con il fine di incrementare la rete di relazioni scientifiche e costituire un nucleo coeso all’interno dell’Ateneo, collocato nell’ambito di una vasta trama di relazioni con altre istituzioni di ricerca e dallo spiccato carattere interdisciplinare.
Sul piano didattico i Grandi Scavi hanno da sempre costituito una palestra insostituibile per formare sul campo generazioni di archeologi pronti ad affrontare le sfide di un mestiere tanto affascinante quanto complesso. L’ampio ventaglio dei Grandi Scavi infatti offre annualmente a centinaia di studenti un’opportunità unica nel panorama accademico nazionale ed internazionale per acquisire una professionalità di elevato livello.
Il successo ottenuto dalla Sapienza sul fronte della ricerca archeologica è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e al proficuo dialogo con le specifiche Soprintendenza territoriali, ma altrettanto prezioso e imprescindibile è stato il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per gli scavi all’Estero.
Nella prospettiva della Terza Missione la realizzazione di una pubblicazione e la sua presentazione pubblica vuole essere la testimonianza del ruolo che La Sapienza ha assunto e che intende ulteriormente incrementare, quale Università inclusiva e attenta alla ricaduta socio-culturale delle sue attività di ricerca in Italia e all’Estero, nonché degli aspetti socio-economici che tali attività assumono nei molti territori in cui opera.