This research concerns the history of literacy in Tuscany between 15th and 16th century. Its aim is the description of the writing activity (and, at the same time, of the global attitude towards writing) of eleven members of a Sienese...
moreThis research concerns the history of literacy in Tuscany between 15th and 16th century. Its aim is the description of the writing activity (and, at the same time, of the global attitude towards writing) of eleven members of a Sienese family of merchants and bankers, the Della Piazza, whose documents are preserved in the Archivio della Fabbrica di San Pietro in the Vatican City. This is pursued by the observation and the analysis, in their written products, of relevant writing facts, both of morphological-functional and socio-cultural nature: the palaeographical analysis, in particular, has been aimed at the relevation, on one hand, of the type and the level of graphic skill of each of the writers, and, on the other, of the ways of the impact of the familiar dimension and environment on their writing activity. By comparing these writings with contemporary ones preserved in the Archivio di Stato in Siena it has been possible, thus, to study them on the background of the bias in literacy in the contemporary sienese society and, at the same time, to pay attention to the dynamics of graphical hybridation, in everyday writing, between the two main types in use at the time and in the place de quo, mercantesca and cancelleresca italica.
Il lavoro presenta un caso di studio pertinente alla storia dell’alfabetismo nella Toscana fra XV e XVI secolo. Suo scopo è l’osservazione e l’analisi delle scritture di una famiglia di lanaioli e banchieri senesi, i Della Piazza, conservate nell’Archivio della Fabbrica di San Pietro, nella Città del Vaticano. Lo studio enuclea dal gruppo familiare dieci scriventi, la cui scrittura viene descritta e ed analizzata paleograficamente. Contestualmente vengono presi in considerazione il livello di abilità grafica di ciascuno e la funzione per cui la scrittura è utilizzata, ed accertati i modi dell’influsso dell’ambiente familiare sull’esercizio dell’attività scrittoria, dando conto dei meccanismi di distribuzione delle competenze grafiche e delle tipologie testuali e documentarie riprodotte dagli scriventi, al fine di ricostruire la loro cultura grafica complessiva. Il confronto con scritture usuali senesi della stessa epoca conservate presso l’Archivio di Stato di Siena consente di situare il caso dei Della Piazza sullo sfondo dell’alfabetizzazione sociale della Siena coeva, e di formulare riflessioni e ipotesi sulle dinamiche di ibridazione grafica, nell’uso quotidiano, tra le due scritture utilizzate nell’epoca e nell’ambiente in questione, la mercantesca e la cancelleresca italica.
