Papers by Daniele D'Aguanno
Le mille facce della glossa. Forme testuali della spiegazione, Atti del XLVIII e del XLIX Convegno Interuniversitario (Padova, 9 luglio 2021 - Bressanone/Brixen, 8-10 luglio 2022), a cura di Gianfelice Peron, Alvaro Barbieri, Fabio Sangiovanni, Esedra editrice, Padova, 2024
Bookmarks Related papers MentionsView impact
in "Italiano digitale", XXXI, 2024/4 (luglio-settembre), 2024
Bookmarks Related papers MentionsView impact
I testi e le varietà. Atti del XV Convegno ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), Napoli, 21-24 settembre 2022, a cura di Rita Librandi e Rosa Piro, Franco Cesati, Firenze,, 2024
Bookmarks Related papers MentionsView impact
"Lingue e linguaggi" , 2024
The paper describes the diachronic development of two Italian idioms originated in the Bible: get... more The paper describes the diachronic development of two Italian idioms originated in the Bible: gettare le perle ai porci ('to cast pearls before swine') and vedere la pagliuzza e non vedere la trave ('a beam in your eye', literally 'to look at the splinter and not at the beam'). In particular, it focuses on the spread, among variants, of the most common forms today, those with the nouns perle and porci, and pagliuzza and trave.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Crusade: The Uses of a Word from the Middle Ages to the Present Edited ByBenjamin Weber, 2024
The first known attestation of crociata dates back to the late 13th century in a comic poem, wher... more The first known attestation of crociata dates back to the late 13th century in a comic poem, where the word is used for expressive purposes. In extant medieval Italian texts, crociata is only used in four chronicles, often with the meaning or war against the pope's political enemy or the papal bull announcing this war. In the 16th century, the word, now certainly common, seems to have maintained both the meanings of “(holy)military expedition” and “fiscal device” to finance these expeditions. From the end of the 18th century on, crociata became part of the Italian Catholic political lexicon, indicating the intervention against modernity. Occurrences have increased since then: crociata is used both to sacralise or condemn any fight, while it has gained a figurative sense, as spiritual warfare. Albeit the historical revision of the crusades initiated by the papacy in the last decades, the reference to the crusade as a Christian identity trait is nowadays still alive, even in Italy, among the more traditionalist sectors of the Church.
This chapter has been made available under a CC-BY-NC-ND 4.0 license.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Rivista del Dizionario Etimologicoe Storico del Napoletano , 2023
The article introduces MULTI, the Multimedia Museum of the Italian Language, created thanks to fu... more The article introduces MULTI, the Multimedia Museum of the Italian Language, created thanks to funding from the Italian Ministry of University and Research by three research units from the University of Naples L’Orientale, the University of Tuscia (Viterbo) and the University of Pavia. In particular, the article describes the virtual visit itineraries into the Italian linguistic space designed by the unit of the University of Naples l’Orientale.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
in L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, a cura di Annalisa Nesi, Accademia della Crusca, goWare, Firenze, 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Pragmatica storica dell’italiano. Modelli e usi comunicativi del passato, Atti del XIII Convegno ASLI Associazione per la storia della lingua italiana (Catania, 29-31 Ottobre 2018), a cura di Gabriella Alfieri, Giovanna Alfonzetti, Daria Motta e Rosaria Sardo, Firenze, Franco Cesati, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Italiano LinguaDue, 2020
L’articolo prospetta uno studio sperimentale sulla didattica dell’italiano scritto accademico al... more L’articolo prospetta uno studio sperimentale sulla didattica dell’italiano scritto accademico all’università. Nella prima parte si discute sul piano teorico la selezione di due variabili di un corso di scrittura accademica che dovrebbero essere studiate empiricamente nel contesto di un corso di laurea italiano: 1) il numero di esercizi simili per genere testuale e argomento (in un percorso di didattica della scrittura interno allo studio di una disciplina) e 2) il tipo di feedback correttivo. Nella seconda parte si presenta una possibile strategia di ricerca: si dà conto delle decisioni che precedono l’avvio di uno studio sperimentale in merito all’impostazione del protocollo sperimentale, alle scelte relative a ciascuna fase del piano di lavoro e ad alcune delle procedure che permetterebbero le necessarie analisi statistiche.
The article speculates on an experimental study on teaching academic written Italian at university. The first part discusses, from a theoretical point of view, two variables from an academic writing course studied empirically in the context of an Italian degree program: 1) the number of exercises from the same text genre and on the same general topic (in a writing program specific to a discipline), and 2) the type of corrective feedback. In the second part, a possible research strategy is presented by discussing the decisions made before the start of an experimental study: the protocol setting, the choices related to each phase of the work plan and some of the procedures necessary for statistical analysis.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Annali -sezione romanza LXI, 1 , 2019
Riassunto: L'articolo intende arricchire il profilo dell'italiano di Napoli descrivendo alcuni tr... more Riassunto: L'articolo intende arricchire il profilo dell'italiano di Napoli descrivendo alcuni tratti pragmatici propri della varietà regionale. Si approfondisce dapprima la poli-funzionalità del marcatore di discorso mo ci vuole. In seguito, si descrivono le funzioni pragmatiche di altri tre tratti: la formula di scusa non mi dire niente; il segnale pragmatico ti trovi?, domanda coda che marca e mitiga un'interrogativa orientata positivamente; la locuzione avverbiale la verità, adoperata per mitigare un'asserzione o per segnalare la contrapposizione di una risposta rispetto ad altre risposte attese dall'interlocutore. Per questi tre tratti, inoltre, si forniscono notizie utili alla ricostruzione dello sviluppo diacronico. Il paragrafo conclusivo mette in rilievo altri tratti pragmatici della varietà che meritano di essere esaminati. Abstract: The article aims at enriching the profile of Neapolitan Italian by describing some pragmatic traits of the regional variety. Firstly the multi-functionality of the discourse marker mo ci vuole is analyzed in deep. Next, the author describes the pragmatic functions of other three traits: the excuse-formula non mi dire niente; the pragmatic marker ti trovi?, a question tag that marks a positively-oriented question; the adverbial la verità, used to mitigate an assertion or to signal the opposition of an answer towards other answers expected by the interlocutor. For these three traits useful notices about the diachronic development are provided. The concluding paragraph highlights other pragmatic traits of the variety that deserve to be examined.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Filologia e Critica, anno XLIV, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L’articolo raccoglie alcuni appunti sulla didattica della comprensione del testo scritto nelle sc... more L’articolo raccoglie alcuni appunti sulla didattica della comprensione del testo scritto nelle scuole superiori. Tratti dalla ricerca educativa sul tema, gli appunti hanno lo scopo di suggerire i contenuti di un corso di aggiornamento per gli insegnanti di italiano. Le informazioni sono selezionate per la didattica agli alunni adolescenti che frequentano i primi anni delle scuole superiori e che dimostrano di incontrare difficoltà nella comprensione dei testi scritti non riconducibili a specifici disturbi dell’apprendimento. Le note riguardano l’esposizione di questi argomenti: le nozioni di linguistica testuale che permettono di riconoscere i dispositivi coesivi in un testo scritto esteso e formale; le implicazioni didattiche che è possibile tratte dalla ricerche di psicologia cognitiva sullo sviluppo della comprensione dei testi scritti; l’insegnamento intenzionale del lessico; la selezione dei testi per gli interventi didattici; la verifica dell’abilità di lettura tramite le prove oggettive e l’uso dei test nella valutazione formativa; e, infine, gli strumenti per analizzare e promuovere la motivazione alla lettura. Nel complesso l’articolo intende ribadire l’importanza di una specifica e continua formazione didattica per gli insegnanti d’italiano.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Lingua e Stile, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Scrivere nella scuola oggi. Obiettivi, metodi, esperienze, Atti del secondo Convegno nazionale ASLI ScuolaSiena, Università per Stranieri di Siena, 12-14 ottobre 2017, a cura di Massimo Palermo, Eugenio Salvatore, Firenze, Franco Cesati, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di Rita Librandi, Roma, Carocci, 2019, pp. 273-7.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di Rita Librandi, Roma, Carocci, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di Rita Librandi, Roma, Carocci, 2019, pp. 248-56., 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
L'italiano: strutture, usi, varietà, a cura di Rita Librandi, Roma, Carocci, 2019, pp. 236-248.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Daniele D'Aguanno
This chapter has been made available under a CC-BY-NC-ND 4.0 license.
The article speculates on an experimental study on teaching academic written Italian at university. The first part discusses, from a theoretical point of view, two variables from an academic writing course studied empirically in the context of an Italian degree program: 1) the number of exercises from the same text genre and on the same general topic (in a writing program specific to a discipline), and 2) the type of corrective feedback. In the second part, a possible research strategy is presented by discussing the decisions made before the start of an experimental study: the protocol setting, the choices related to each phase of the work plan and some of the procedures necessary for statistical analysis.
This chapter has been made available under a CC-BY-NC-ND 4.0 license.
The article speculates on an experimental study on teaching academic written Italian at university. The first part discusses, from a theoretical point of view, two variables from an academic writing course studied empirically in the context of an Italian degree program: 1) the number of exercises from the same text genre and on the same general topic (in a writing program specific to a discipline), and 2) the type of corrective feedback. In the second part, a possible research strategy is presented by discussing the decisions made before the start of an experimental study: the protocol setting, the choices related to each phase of the work plan and some of the procedures necessary for statistical analysis.
Realizzato grazie a un finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, il progetto nasce dal lavoro di progettazione condotto da tre distinte unità di ricerca, Università di Napoli “L’Orientale”, Università della Tuscia (Viterbo) e Università degli Studi di Pavia (con ruolo di coordinamento), in collaborazione con lo studio Dotdotdot cui si deve la realizzazione del Multi, dalla progettazione dell’identità e dell’esperienza utente fino allo sviluppo della piattaforma.'
di area diversa da quelle da cui originano i testi considerati da lui, in particolare le preghiere
di area lombarda con alcuni esempi provenienti da Veneto, Romagna, Marche e Umbria. La
comunicazione intende portare l’attenzione soprattutto su alcune preghiere dialettali di area
centro-meridionale, di cui negli ultimi decenni è stata peraltro pubblicata più di una raccolta.
Quali affinità o quali divergenze mostrano con i tipi commentati da Pozzi? Si possono riconoscere tratti salienti che permettano di avviare gli approfondimenti prospettati dallo studioso in merito al rapporto tra motivi e prosodia, e particolarità delle diverse aree geografiche, come le fonetiche e le tradizioni metriche locali?
Contributi di Michela Dota, Giuseppe Polimeni, Massimo Prada, Giuliana Fiorentino, Alessio Ricci, Eugenio Salvatore, Laura Clemenzi, Fabio Ruggiano, Silvia Demartini, Daniele D’Aguanno, Claudia Tarallo, Fabio Rossi, Giuseppe Sergio, Clara Bulfoni, Marina Brambilla, Valentina Crestani, Carla Marello, Alina Masla, Michele Daloiso, Benoît Monginot, Sibylle Orlandi, Margaret Rose, Francesca Gatta.
Indice e presentazione.
Ai corsisti verrà rilasciato regolare attestato di partecipazione da parte del Liceo scientifico “N. Copernico”, ente accreditato dal Miur.