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Tesi magistrale in Storia del Cristianesimo e delle Chiese
Tesi triennale in Storia moderna
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Atti delle giornate internazionali di studio “Luigi Zanzi”, Formazza 7-8 settembre 2017
Fra i grandi ritratti equestri che campeggiano nella Sala di Diana della Reggia di Venaria, uno-opera di Charles Dauphin raffigura la principessa Ludovica di Savoia (1629-1692), primogenita di Vittorio Amedeo I e Cristina di Borbone. Il... more
Fra i grandi ritratti equestri che campeggiano nella Sala di Diana della Reggia di Venaria, uno-opera di Charles Dauphin raffigura la principessa Ludovica di Savoia (1629-1692), primogenita di Vittorio Amedeo I e Cristina di Borbone. Il suo matrimonio con lo zio Maurizio, già cardinale, avvenuto quando aveva solo tredici anni, fu suggello e simbolo della pace ritrovata dopo la Guerra civile (1638-1642). 'Prima sorella' del duca, per un cinquantennio circa la principessa fu una figura centrale nella corte e nella politica sabauda in un periodo particolarmente critico della politica internazionale. Tuttavia, forse anche per l'imbarazzo del precoce ed endogamico matrimonio cui fu costretta dalla ragion di Stato, la sua figura è rimasta nell'ombra. Basti pensare che su di lei non esiste quasi alcuna ricerca storica. Le sue diverse residenze-fra cui l'attuale Villa della Regina-e le committenze che originarono ne sono ancora un'importante testimonianza. Per questa ragione, in occasione dei 15 anni dall'apertura al pubblico della Venaria restaurata e dei 25 dall'inserimento delle residenze sabaude nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, è parso opportuno realizzare un convegno su di lei, restituendo il giusto posto ad una principessa rimossa e restata sinora nell'ombra.