Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qu... more Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall'affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio "tradizionale", e, dall'altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fini dell'art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all'art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è, sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all'art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall'art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all'art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all'art. 624-bis c.p., all'aggravante di cui all'art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l'iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia "classiche" che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità-prevista dall'art. 68, co. 2, Cost.-di richiedere l'autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L'analisi del dato costituzionale-anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all'art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di "normatività" ed "empiria", consentono all'Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica. VITO PLANTAMURA è dottore di ricerca, ricercatore di ruolo e professore aggregato, abilitato alla seconda fascia di docenza, di diritto penale,
italianoNell’ultimo periodo, alla crisi della legalita secondo il modello della nostra Costituzio... more italianoNell’ultimo periodo, alla crisi della legalita secondo il modello della nostra Costituzione repubblicana, corrisponde una nuova vitalita della legalita secondo quello della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Trattasi, tuttavia, di due modelli che non devono essere intesi come contrapposti, ma come complementari. A tal proposito, le note vicende De Tommaso e Contrada sono interessanti per i rapporti tra i due modelli di legalita, per le considerazioni che impongono in tema di misure di prevenzione ed art. 416bis c.p., e per le riflessioni che suggeriscono in relazione all’inadeguatezza del meccanismo della sentenza pilota. EnglishIn the last period, to the crisis of legality according to the model of our republican Constitution, corresponds a new vitality of the legality according to the model of the European Convention of the human rights. These are two models that should not be seen as opposed, but as complementary. In this regard, the note De Tommaso and Contrada a...
italianoLo studio si domanda se sia sufficiente garantire ai politici la liberta di parola, oppur... more italianoLo studio si domanda se sia sufficiente garantire ai politici la liberta di parola, oppure sia necessario fare ritorno ad un sistema in cui sono previste anche forme di autorizzazione a procedere, per meglio garantire l’equilibrio trai poteri dello Stato EnglishThe study wonders whether it is enough to guarantee politicians freedom of speech, or whether it is necessary to return to a system in which forms of authorization to proceed are also envisaged, to better guarantee the balance between the powers of the State
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qu... more Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall'affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio "tradizionale", e, dall'altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fini dell'art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all'art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è, sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all'art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall'art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all'art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all'art. 624-bis c.p., all'aggravante di cui all'art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l'iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia "classiche" che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità-prevista dall'art. 68, co. 2, Cost.-di richiedere l'autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L'analisi del dato costituzionale-anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all'art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di "normatività" ed "empiria", consentono all'Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica. VITO PLANTAMURA è dottore di ricerca, ricercatore di ruolo e professore aggregato, abilitato alla seconda fascia di docenza, di diritto penale,
italianoNell’ultimo periodo, alla crisi della legalita secondo il modello della nostra Costituzio... more italianoNell’ultimo periodo, alla crisi della legalita secondo il modello della nostra Costituzione repubblicana, corrisponde una nuova vitalita della legalita secondo quello della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Trattasi, tuttavia, di due modelli che non devono essere intesi come contrapposti, ma come complementari. A tal proposito, le note vicende De Tommaso e Contrada sono interessanti per i rapporti tra i due modelli di legalita, per le considerazioni che impongono in tema di misure di prevenzione ed art. 416bis c.p., e per le riflessioni che suggeriscono in relazione all’inadeguatezza del meccanismo della sentenza pilota. EnglishIn the last period, to the crisis of legality according to the model of our republican Constitution, corresponds a new vitality of the legality according to the model of the European Convention of the human rights. These are two models that should not be seen as opposed, but as complementary. In this regard, the note De Tommaso and Contrada a...
italianoLo studio si domanda se sia sufficiente garantire ai politici la liberta di parola, oppur... more italianoLo studio si domanda se sia sufficiente garantire ai politici la liberta di parola, oppure sia necessario fare ritorno ad un sistema in cui sono previste anche forme di autorizzazione a procedere, per meglio garantire l’equilibrio trai poteri dello Stato EnglishThe study wonders whether it is enough to guarantee politicians freedom of speech, or whether it is necessary to return to a system in which forms of authorization to proceed are also envisaged, to better guarantee the balance between the powers of the State
Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qu... more Il volume affronta il rapporto tra domicilio e diritto penale, nella società post-industriale: qualificata, sin dalla modernità, dall'affermarsi degli opifici e dalla destinazione delle case a scopi esclusivamente abitativi, e quindi, più di recente, da uno straordinario sviluppo tecnologico che, da un lato, consente nuove modalità di intrusione nel domicilio "tradizionale", e, dall'altro, vede la crescente rilevanza del domicilio informatico. La nozione di domicilio, del resto, non rileva solo ai fini dell'art. 614 c.p., ma, partendo dalla base costituzionale di cui all'art. 14 Cost., assume una rilevanza trasversale nel diritto penale sostanziale e processuale. Il riferimento è, sempre da un punto di vista sostanziale, alla successiva ipotesi di cui all'art. 615 c.p., al delitto di interferenze illecite nella vita privata previsto dall'art. 615-bis c.p., al domicilio informatico di cui all'art. 615-ter c.p., al delitto di furto in abitazione (o con strappo) previsto all'art. 624-bis c.p., all'aggravante di cui all'art. 628, co. 3, n. 3-bis, c.p., al novellato (nel 2006) art. 52 c.p., in relazione alla c.d. legittima difesa domiciliare, da ultimo tornata di grande attualità, dato l'iter di ulteriore riforma in corso; nonché, da quello processuale, alle videoriprese investigative domiciliari, alle intercettazioni ambientali domiciliari, sia "classiche" che mediante captatori informatici, e infine, con valenza più specifica, alla necessità-prevista dall'art. 68, co. 2, Cost.-di richiedere l'autorizzazione della Camera alla quale appartiene, per sottoporre un membro del Parlamento a perquisizione domiciliare. L'analisi del dato costituzionale-anche in chiave storica, comparata e sovranazionale, specie con riferimento all'art. 8 CEDU-, di quello penalistico, sia sostanziale (pure in questo caso procedendo al confronto storico e comparato) che processuale, nonché la costante coniugazione di "normatività" ed "empiria", consentono all'Autore, in sede di conclusioni, di formulare specifiche proposte di riforma caratterizzate da una visione organica e trasversale della tematica. VITO PLANTAMURA è dottore di ricerca, ricercatore di ruolo e professore aggregato, abilitato alla seconda fascia di docenza, di diritto penale,
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