ITUB20159213A1 - Gruppo di auto-ritenuta per unita' di bloccaggio e unita? di bloccaggio impiegante lo stesso - Google Patents
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Description
GRUPPO DI AUTO-RITENUTA PER UNITA' DI BLOCCAGGIO E UNITA’ DI
BLOCCAGGIO IMPIEGANTE LO STESSO
La presente invenzione concerne un gruppo di auto-ritenuta per un'unità di bloccaggio e un’unità di bloccaggio tipicamente utilizzata nell'ambito della lavorazione di lamiere, ad esempio per la realizzazione di carrozzerie di autoveicoli, impiegante un tale gruppo di auto-ritenuta.
Nell'ambito della realizzazione di carrozzerie di autoveicoli è noto impiegare unità di bloccaggio per il mantenimento in posizione delle lamiere durante la lavorazione. Tali lavorazioni meccaniche richiedono un posizionamento estremamente preciso degli elementi da lavorare nonché che tale posizionamento sia mantenuto nel tempo. A tal fine le unità di bloccaggio comprendono un dispositivo di chiusura in grado di portare un elemento pressore collegato a tale dispositivo da una posizione di riposo o apertura in un'esatta posizione operativa o di chiusura e, una volta raggiunta, mantenerlo in tale posizione, facendo innescare un meccanismo di irreversibilità in grado di garantire la posizione anche in assenza di comando (ad esempio in assenza di aria compressa in caso di comando pneumatico).
Tali unità di bloccaggio possono essere montate secondo orientamenti spaziali qualsiasi, cosicché non sempre è garantito che l'unità di bloccaggio sia in grado di mantenere stabilmente la propria posizione di apertura. In tale posizione, infatti, l'elemento pressore è libero di muoversi ad esempio sotto l'azione della forza di gravità.
Sono pertanto note unità di bloccaggio provviste di gruppi di auto-ritenuta, quale ad esempio l'unità di bloccaggio descritta nel documento EP 2 821 181, costituiti generalmente da una coppia di elementi di ritenuta che entrano in ingaggio reciproco quando l’elemento pressore raggiunge la propria posizione di apertura, determinando in tal modo un arresto rilasciabile del pressore in tale posizione e, conseguentemente, una sicurezza ai movimenti involontari dello stesso. Risulta così possibile montare l'unità di bloccaggio secondo un orientamento qualsiasi.
Nello specifico, il gruppo di auto- ritenuta dell'unità di bloccaggio di EP 2 821 181 comprende una coppia di elementi di ritenuta di cui un primo reso solidale all'albero di rotazione dell'elemento pressore e mobile con lo stesso, e un secondo vincolato in maniera fissa all'involucro dell'unità di bloccaggio, laddove i due elementi di arresto possono assumere una prima configurazione di ingaggio reciproco, quando l'elemento pressore raggiunge la propria posizione di apertura, e una seconda configurazione di sgancio reciproco, quando l'elemento pressore si trova al di fuori della propria posizione di apertura.
Nello specifico, il primo elemento di ritenuta è costituito da un corpo che a una prima estremità porta un'interfaccia circolare accoppiabile a un elemento a sua volta circolare e solidalmente collegato all’albero di rotazione dell'elemento pressore. Tale accoppiamento ha luogo mediante il serraggio di una vite posta tangenzialmente alle superfici da accoppiare.
A una seconda estremità, il primo elemento di ritenuta porta una coppia di rullini disposti distanziati tra loro in modo tale da definire l'ingresso di una sede a “U” in cui il secondo elemento di ritenuta va a inserirsi per accoppiamento di forza e sotto l’azione di rotazione impartita dall'albero che porta l'elemento pressore.
La Richiedente ha osservato che i gruppi di auto- ritenuta secondo lo stato dell'arte, oltre a presentare una complessità strutturale notevole, non sono scevri di inconvenienti.
In particolare, la Richiedente ha constatato che l'accoppiamento di vincolo e svincolo tra il primo e il secondo elemento di ritenuta porta a un inaccettabile grado di usura e pertanto alla necessità di una frequente sostituzione dei pezzi.
Inoltre, la Richiedente ha notato che l'accoppiamento tra le due superfici circolari lisce appartenenti rispettivamente all'interfaccia di accoppiamento del primo elemento di ritenuta e all'elemento collegato all'albero di rotazione, determina un vincolo non particolarmente stabile e affidabile nel tempo.
La Richiedente ha altresì riscontrato che, in caso di unità di bloccaggio ad azionamento manuale, dunque provvista di una leva di azionamento posta su un lato del corpo dell'unità di bloccaggio, non risulta possibile montare il gruppo di auto-ritenuta indifferentemente su un lato o l'altro di tale corpo a causa del notevole ingombro del primo elemento di ritenuta nei sistemi oggigiorno impiegati. Tale ingombro non risulta, nello specifico, compatibile con gli spazi disponibili tra la leva manuale e il corpo dell'unità di bloccaggio. Ciò rende pertanto impossibile, nelle unità di bloccaggio note, montare un gruppo di auto-ritenuta su ciascun lato dell'unità di bloccaggio al fine di raggiungere un grado ulteriormente maggiorato di sicurezza ai movimenti involontari dell'elemento pressore aperto.
La Richiedente ha dunque percepito l'esigenza di realizzare un gruppo di auto-ritenuta per un'unità di bloccaggio che non sia soggetto ai suddetti inconvenienti.
Alla luce di quanto sopra, il problema alla base della presente invenzione è quello di ideare un gruppo di auto- ri tenuta per unità di bloccaggio a usura e ingombri ridotti.
Nell’ ambito di tale problema, uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare un gruppo di auto-ritenuta per unità di bloccaggio a ridotta complessità strutturale e assemblabile in maniera semplice e agevole.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di studiare un gruppo di autoritenuta per unità di bloccaggio che sia vincolabile in maniera stabile e affidabile nel tempo all'albero di rotazione dell'elemento pressore.
In accordo con un suo primo aspetto, l'invenzione riguarda dunque un gruppo di autoritenuta per unità di bloccaggio comprendente un’interfaccia di collegamento accoppiabile in maniera solidale a un albero di rotazione di un elemento pressore di un'unità di bloccaggio in modo tale da essere portato in rotazione dallo stesso; un primo elemento di ritenuta vincolabile in maniera solidale all’interfaccia di collegamento secondo una pluralità di posizioni angolari e ruotatole insieme alla stessa; e un secondo elemento di ritenuta vincolabile a una parete laterale di un involucro esterno dell’unità di bloccaggio in una posizione fissa posta lungo il tragitto di rotazione del primo elemento di ritenuta cosicché il primo elemento di ritenuta e il secondo elemento di ritenuta interagiscono a una posizione angolare di rotazione predefinita, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di ritenuta comprende almeno una prima e una seconda porzione mobili radialmente l'una rispetto all'altra, in modo tale per cui il primo elemento di ritenuta possa assumere una prima configurazione allungata e una seconda configurazione contratta in direzione radiale, in seguito all'interazione con il secondo elemento di ritenuta.
Nell'ambito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con "direzione radiale" o "radialmente" è fatto riferimento a movimenti definiti rispetto all'asse di rotazione attorno al quale ruota l'elemento pressore dell'unità di bloccaggio e, con esso, il primo elemento di ritenuta.
La Richiedente ha individuato che la particolare struttura rivendicata del primo elemento di ritenuta, oltre a essere particolarmente semplice e realizzabile con ingombri ridotti, permette di raggiungere configurazioni di stabile impegno reciproco tra il primo e il secondo elemento di ritenuta e facile rilascio da tale impegno, in presenza di usura ridottissima.
In particolare, si è verificato che la variabilità dell'estensione radiale del primo elemento di ritenuta permette all'occorrenza di ridurre l'interferenza tra il primo e il secondo elemento di ritenuta e, conseguentemente, di ridurre l'usura dovuta all'interazione tra tali elementi.
Inoltre, l'ingombro ridotto consentito dalla particolare struttura del primo elemento di ritenuta rende possibile montare il gruppo di auto-ritenuta anche in un lato provvisto di leva di azionamento. Risulta così eventualmente possibile montare due gruppi di autoritenuta su una stessa unità di bloccaggio, anche in caso di azionamento manuale.
In accordo con un suo secondo aspetto, l'invenzione riguarda un'unità di bloccaggio comprendente un involucro, all'interno del quale è alloggiato un dispositivo di chiusura per la movimentazione di un elemento pressore tra una posizione di apertura e una posizione operativa di chiusura; un elemento pressore accoppiato a un albero di rotazione portato in rotazione dal dispositivo di chiusura; e almeno un gruppo di autoritenuta dell'elemento pressore nella propria posizione di apertura, laddove l'almeno un gruppo di auto-ritenuta è del tipo sopra descritto.
Vantaggiosamente, l'unità di bloccaggio secondo Γ invenzione consegue gli effetti tecnici più sopra descritti in relazione al gruppo di auto-ritenuta per unità di bloccaggio.
La presente invenzione può presentare almeno una delle caratteristiche preferite che seguono, queste ultime sono in particolare combinabili tra loro a piacere allo scopo di soddisfare specifiche esigenze applicative.
Preferibilmente, tra la prima e la seconda porzione del primo elemento di ritenuta sono interposti mezzi elastici di ritorno per il passaggio dalla configurazione contratta alla configurazione allungata.
Più preferibilmente, i mezzi elastici sono una molla elicoidale, preferibilmente precaricata.
In questo modo è vantaggiosamente garantito che la configurazione di stabile impegno reciproco tra il primo e il secondo elemento di ritenuta sia automaticamente raggiunta per azione dei mezzi elastici di ritorno, una volta che sia superata una zona di interazione del primo con il secondo elemento di ritenuta.
Preferibilmente, la prima estremità e la seconda estremità del primo elemento di ritenuta presentano uno sviluppo sostanzialmente radiale e sono disposte coassiali l'una rispetto all'altra.
Preferibilmente, la seconda porzione del primo elemento di ritenuta è disposta radialmente più esterna rispetto alla prima porzione e comprende un corpo cilindrico cavo che, alla propria estremità radiale libera, supporta un mezzo di rotolamento per Γ interazione con il secondo elemento di ritenuta.
Più preferibilmente, i mezzi di rotolamento sono supportati in modo tale da presentare un secondo asse di rotazione parallelo al primo asse di rotazione dell'albero di rotazione dell'elemento pressore.
Più preferibilmente, i mezzi di rotolamento sono una ro tellina o una sfera.
L'impiego di un mezzo di rotolamento posto all'estremità libera del primo elemento di ritenuta è particolarmente conveniente al fine di ridurre ulteriormente l'usura. Infatti, dato che la superficie che entra in contatto con il secondo elemento di ritenuta è libera di ruotare, l'usura di tale parte è ulteriormente ridotta.
Più preferibilmente, il corpo cilindrico comprende un'interfaccia di supporto dei mezzi di rotolamento posta in corrispondenza della propria estremità radiale libera.
Alternativamente, i mezzi di rotolamento sono alloggiati internamente al corpo cilindrico.
Più preferibilmente, i mezzi elastici sono alloggiati nel corpo cilindrico cavo e cooperano con la prima porzione del primo elemento di ritenuta.
Preferibilmente, i mezzi elastici cooperano direttamente con la superficie del corpo cilindrico della seconda porzione del primo elemento di ritenuta.
Alternativamente, i mezzi elastici cooperano direttamente con il mezzo di rotolamento portato dal corpo cilindrico della seconda porzione del primo elemento di ritenuta.
Preferibilmente, il secondo elemento di ritenuta comprende una spina rigida fissabile all’ involucro, preferibilmente a mezzo avvitamento.
Preferibilmente, Γ interfaccia di collegamento è montata su un elemento di blocco idoneo per vincolare l’elemento pressore all’albero di rotazione.
Preferibilmente, l'interfaccia di collegamento è costituita da una ruota dentata.
Più preferibilmente, la prima porzione del primo elemento di ritenuta porta almeno una spina di impegno con almeno una sede definita tra i denti della ruota dentata.
Vantaggiosamente, tale configurazione dell' interfaccia di collegamento e dei mezzi di accoppiamento con la stessa (spina di impegno) consente di realizzare un vincolo stabile e affidabile nel tempo all'albero di rotazione dell'elemento pressore.
Ancora più preferibilmente, la prima porzione del primo elemento di ritenuta porta una coppia di spine di impegno disposte in modo tale da andare in impegno con una coppia di sedi definite tra i denti della ruota dentata, collocate in posizioni diametralmente opposte l'una rispetto all'altra.
Vantaggiosamente, l'orientamento angolare con cui il primo elemento di ritenuta è fissato all'albero di rotazione è liberamente selezionabile in funzione delle sedi in cui le spine vanno a impegnarsi.
Preferibilmente, la prima porzione del primo elemento di ritenuta comprende un elemento di ricopertura idoneo a realizzare un vincolo del primo elemento di ritenuta all'interfaccia di collegamento.
Preferibilmente, la prima e la seconda porzione del primo elemento di ritenuta comprendono mezzi di impegno reciproco per limitare la corsa in allontanamento della seconda porzione contro l'azione dei mezzi elastici.
Più preferibilmente, l'elemento di ricopertura è conformato a tappo cilindrico, comprendendo sulla parete laterale almeno una sporgenza di impegno con la seconda porzione del primo elemento di ritenuta.
Ancora più preferibilmente, il corpo cilindrico comprende una scanalatura nella quale va a impegnarsi la sporgenza di impegno della parete laterale dell'elemento di ricopertura a tappo.
La cooperazione di tali elementi vantaggiosamente determina un trattenimento in posizione della seconda porzione del primo elemento di ritenuta contro l'azione dei mezzi elastici precaricati, in tal modo limitando la corsa della seconda porzione in allontanamento dalla prima.
Preferibilmente, l'elemento di copertura è vincolato all’interfaccia di collegamento mediante mezzi di serraggio, preferibilmente a vite.
Vantaggiosamente, i mezzi di serraggio vincolano in maniera solidale l'elemento di copertura, e con esso il primo elemento di ritenuta, all’interfaccia di collegamento portata dall'elemento di blocco.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati.
Le differenti caratteristiche nelle singole configurazioni possono essere combinate tra loro a piacere secondo la descrizione precedente, qualora ci si dovesse avvalere dei vantaggi risultanti in modo specifico da una particolare combinazione.
In tali disegni,
le figure la e lb sono due viste in alzata laterale di un’unità di bloccaggio impiegante una prima forma di realizzazione del gruppo di auto- ritenuta secondo la presente invenzione, rispettivamente nelle configurazioni di apertura e chiusura;
la figura 2 è una vista parzialmente in sezione lungo un piano verticale del gruppo di auto-ritenuta delle figure la e lb;
la figura 2a è un dettaglio ingrandito della figura 2;
la figura 3 è una vista in sezione lungo la linea D-D di figura la;
la figura 3a è un dettaglio ingrandito della figura 3;
la figura 4 è una vista dell’unità di bloccaggio di figura la con il gruppo di auto-ritenuta parzialmente rimosso;
le figure 5 - 8 sono viste prospettiche parzialmente in esploso dell’unità di bloccaggio di figura la e del relativo gruppo di auto-ritenuta;
la figura 9 è una vista prospettica parzialmente in esploso di una seconda forma di realizzazione del primo elemento di ritenuta del gruppo di auto- ritenuta secondo la presente invenzione;
la figura 9a è una vista in sezione lungo l'asse di sviluppo longitudinale del primo elemento di ritenuta della forma di realizzazione di figura 9.
Nella seguente descrizione, per l'illustrazione delle figure si ricorre a numeri o simboli di riferimento identici per indicare elementi costruttivi con la stessa funzione. Inoltre, per chiarezza di illustrazione, alcuni riferimenti possono non essere ripetuti in tutte le figure.
Con riferimento alle figure, viene mostrata un'unità di bloccaggio 100 comprendente un gruppo di auto-ritenuta secondo la presente invenzione, complessivamente indicato con 10.
Il gruppo di auto-ritenuta 10 comprende un’interfaccia di collegamento 20 (mostrata in particolare nelle figure 4 e 5) accoppiabile in maniera solidale a un albero di rotazione 102 avente un primo asse di rotazione A di un elemento pressore 101 dell’unità di bloccaggio 100, un primo elemento di ritenuta 30 vincolabile in maniera solidale all’interfaccia di collegamento 20 secondo una pluralità di posizioni angolari e un secondo elemento di ritenuta 40 vincolabile in posizione fissa a una parete laterale 103 dell’involucro esterno dell’unità di bloccaggio 100,
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 5, l’interfaccia di collegamento 20 è montata su un elemento di blocco 104 impiegato in maniera nota per vincolare l’elemento pressore 101 all’albero di rotazione 102. Nello specifico, un elemento di blocco di tipo tradizionale è sostituito da un elemento di blocco 104 portante l’interfaccia di collegamento 20.
L'interfaccia di collegamento 20 è costituita da una ruota dentata per l'impegno con almeno una spina 31 portata dal primo elemento di ritenuta 30. Come mostrato in figura 8, le spine di impegno 31 con la ruota dentata 20 sono due e sono disposte in modo tale da trovarsi lungo un diametro della ruota dentata 20 ed accoppiarsi con una coppia qualsiasi di sedi 21 realizzate tra i denti della ruota dentata 20 e collocate in posizioni diametralmente opposte l'una rispetto all'altra. La posizione angolare della coppia di sedi 21 in cui vanno a impegnarsi le spine 31 determina l'orientamento angolare con cui il primo elemento di ritenuta 30 è fissato all'albero di rotazione 102.
Nello specifico della forma di realizzazione illustrata, il primo elemento di ritenuta 30 presenta, a una prima estremità, una prima porzione 32 che porta le due spine di impegno 31 e, a una seconda estremità, una seconda porzione 33, che porta una ro tellina 34 per l'impegno con il secondo elemento di ritenuta 40, disposte coassiali l'una con l'altra.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 3 e 7, la seconda porzione 33 comprende un corpo cilindrico cavo 35, nel quale sono inseriti mezzi elastici 36 che, nella forma di realizzazione illustrata, sono costituiti da una molla elicoidale. La molla 36 è interposta tra il corpo cilindrico 35 della seconda porzione 33 e la prima porzione 32 in modo tale da consentirne una traslazione radiale relativa in avvicinamento e/o allontanamento reciproco.
II corpo cilindrico 35 comprende un'interfaccia 37 di supporto della rotellina 34 posta in corrispondenza deirestremità radiale libera 35 a di tale corpo 35. La rotellina 34 è portata dall'interfaccia di supporto 37 in modo tale da presentare un secondo asse di rotazione B parallelo al primo asse di rotazione A dell'elemento pressore 101.
Infine, alla prima porzione 32 del primo elemento di ritenuta 30 è vincolato in maniera solidale (attraverso mezzi di vincolo 38b) un elemento di ricopertura 38 conformato a tappo. Tale elemento di ricopertura 38 comprende un'interfaccia di fissaggio 38 c all'elemento di blocco 104 ed è conformato per garantire una protezione dell'interfaccia di collegamento 20.
L'elemento di copertura 38 coopera inoltre con il corpo cilindrico cavo 35 al fine di trattenerlo in posizione contro l'azione della molla elicoidale 36 che risulta leggermente precaricata. A tal fine, il corpo cilindrico 35 comprende una scanalatura 35b nella quale va a impegnarsi una porzione 38a della parete laterale dell'elemento di ricopertura 38 a tappo.
Sono inoltre previsti mezzi di serraggio 39, che nello specifico della forma di realizzazione illustrata sono costituiti da una vite di serraggio, che, inserendosi nell'interfaccia di fissaggio 38c dell'elemento di copertura 38, lo vincolano in maniera solidale, all’ interfaccia di collegamento 20 portata dall'elemento di blocco 104. In questo modo si realizza una connessione solidale del primo elemento di ritenuta 30 alF interfaccia di collegamento 20 in una posizione angolare appositamente selezionata attraverso il posizionamento delle spine 31 in sedi 21 specifiche.
Il secondo elemento di ritenuta 40 è fissato alla parete laterale 103 dell' involucro esterno dell’ unità di bloccaggio 100 in una posizione tale da interferire, almeno parzialmente, con il tragitto descritto dalla rotellina 34 quando portata in rotazione tra le due posizioni di estremità, ossia mentre l'elemento pressore 101 passa dalla propria posizione di chiusura alla propria posizione di apertura o viceversa.
In particolare, il secondo elemento di ritenuta 40 comprende una spina fissata alla parete laterale 103 dell'involucro esterno a mezzo avvitamento
Secondo l'ulteriore forma di realizzazione illustrata nelle figure 9 e 9a, il primo elemento di ritenuta 30' comprende, a una prima estremità, una prima porzione 32' che porta le due spine di impegno 31 e, a una seconda estremità, una seconda porzione 33' coassiale alla prima, dalla cui estremità libera sporge una sfera 34' per l'impegno con il secondo elemento di ritenuta 40.
La seconda porzione 33' comprende un corpo cilindrico cavo 35', nel quale sono inseriti la sfera 34' e mezzi elastici 36 che, anche nella seconda forma di realizzazione illustrata, sono costituiti da una molla elicoidale precaricata. La molla 36 è interposta tra la sfera 34' della seconda porzione 33' e la prima porzione 32' in modo tale da consentirne una traslazione radiale della sfera 34' in avvicinamento e/o allontanamento rispetto alla prima porzione 32'.
Il funzionamento del gruppo di auto-ritenuta 10 secondo la presente invenzione è il seguente.
In assenza di una forza di azionamento specifica, la sovrapposizione del tragitto descritto dalla rotellina 34 o dalla sfera 34' e il secondo elemento di ritenuta 40 è tale da mantenere l'elemento pressore 101 in posizione aperta. La forza necessaria a portare la rotellina 34 o la sfera 34' in condizione di disimpegno dalla spina 40 è nello specifico determinata dall'azione esercitata dalla molla 36 che permette alla rotellina 34 o alla sfera 34' di spostarsi leggermente radialmente verso la prima porzione 32,32' del primo elemento di ritenuta 30,30'. Si ha in questo modo un momentaneo accorciamento della lunghezza complessiva del primo elemento di ritenuta 30,30’ che consente alla rotellina 34 o alla sfera 34' di superare il secondo elemento di ritenuta 40 portandosi dalla configurazione di ritegno a quella di rilascio o viceversa.
Dalla descrizione effettuata sono chiare le caratteristiche del gruppo di auto-ritenuta oggetto della presente invenzione, così come sono chiari i relativi vantaggi.
Dalle forme di realizzazione sopra descritte sono possibili ulteriori varianti, senza allontanarsi daH'insegnamento dell'invenzione.
È chiaro, infine, che un gruppo di auto-ritenuta così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di auto-ritenuta (IO) per unità di bloccaggio (100) comprendente un’interfaccia di collegamento (20) accoppiabile in maniera solidale a un albero di rotazione (102) di un elemento pressore (101) di un'unità di bloccaggio (100) in modo tale da essere portato in rotazione dallo stesso (102); un primo elemento di ritenuta (30) vincolabile in maniera solidale all 'interfaccia di collegamento (20) secondo una pluralità di posizioni angolari e ruotabile insieme alla stessa (20); e un secondo elemento di ritenuta (40) vincolabile a una parete laterale (103) di un involucro esterno dell’unità di bloccaggio (100) in una posizione fissa posta lungo il tragitto di rotazione del primo elemento di ritenuta (30) cosicché il primo elemento di ritenuta (30) e il secondo elemento di ritenuta (40) interagiscono a una posizione angolare di rotazione predefinita caratterizzato dal fatto che il primo elemento di ritenuta (30) comprende almeno una prima (32) e una seconda (33) porzione mobili radialmente l'una rispetto all'altra, in modo tale per cui il primo elemento di ritenuta (30) possa assumere una prima configurazione allungata e una seconda configurazione contratta in direzione radiale, in seguito all'interazione con il secondo elemento di ritenuta (40).
- 2. Unità di bloccaggio (100) comprendente - un involucro all'interno del quale è alloggiato un dispositivo di chiusura per la movimentazione di un elemento pressore (101) tra una posizione di apertura e una posizione operativa di chiusura; - un elemento pressore (101) accoppiato a un albero di rotazione (102) portato in rotazione dal dispositivo di chiusura; e - almeno un gruppo di auto- ritenuta (10) dell'elemento pressore (101) nella propria posizione di apertura comprendente un’interfaccia di collegamento (20) accoppiata in maniera solidale all'albero di rotazione (102) in modo tale da essere portato in rotazione dallo stesso (102); un primo elemento di ritenuta (30) vincolabile in maniera solidale all’interfaccia di collegamento (20) secondo una pluralità di posizioni angolari e ruotabile insieme alla stessa (20); e un secondo elemento di ritenuta (40) vincolato a una parete laterale (103) dell'involucro esterno in una posizione fissa posta lungo il tragitto di rotazione del primo elemento di ritenuta (30) cosicché il primo elemento di ritenuta (30) e il secondo elemento di ritenuta (40) interagiscono a una posizione angolare di rotazione predefinita; caratterizzato dal fatto che il primo elemento di ritenuta (30) comprende almeno una prima (32) e una seconda (33) porzione mobili radialmente l'una rispetto all'altra, in modo tale per cui il primo elemento di ritenuta (30) possa assumere una prima configurazione allungata e una seconda configurazione contratta in direzione radiale, in seguito al passaggio del primo elemento di ritenuta (30) alla posizione angolare di rotazione in cui si trova il secondo elemento di ritenuta (40).
- 3. Gruppo di auto- ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui tra la prima (32) e la seconda (33) porzione del primo elemento di ritenuta (30) sono interposti mezzi elastici (36) di ritorno per il passaggio dalla configurazione contratta alla configurazione allungata.
- 4. Gruppo di auto-ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la seconda porzione (33) del primo elemento di ritenuta (30) è disposta radialmente più esterna rispetto alla prima porzione (32) e comprende un corpo cilindrico cavo (35) che, alla propria estremità radiale libera (35a), supporta un mezzo di rotolamento (34,34') per l'interazione con il secondo elemento di ritenuta (40).
- 5. Gruppo di auto- ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo la rivendicazione 4, in cui il corpo cilindrico (35) comprende un'interfaccia di supporto (37) dei mezzi di rotolamento (34) posta in corrispondenza della propria estremità radiale libera.
- 6. Gruppo di auto-ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo la rivendicazione 4, in cui i mezzi di rotolamento (34') sono alloggiati internamente al corpo cilindrico (35).
- 7. Gruppo di auto-ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo elemento di ritenuta (40) comprende spina fissabile alla parete laterale (103) di detto involucro esterno.
- 8. Gruppo di auto-ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'interfaccia di collegamento (20) è costituita da una ruota dentata.
- 9. Gruppo di auto- ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo la rivendicazione 8, in cui la prima porzione (32) del primo elemento di ritenuta (30) porta almeno una spina di impegno (31) con almeno una sede (21) definita tra i denti dell'interfaccia di collegamento (20).
- 10. Gruppo di auto-ritenuta (10) per unità di bloccaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui la prima (32) e la seconda (33) porzione del primo elemento di ritenuta (30) comprendono mezzi di impegno reciproco per limitare la corsa della seconda porzione (33) in allontanamento dalla prima (32) contro l'azione dei mezzi elastici (36).
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ITUB2015A009213A ITUB20159213A1 (it) | 2015-12-22 | 2015-12-22 | Gruppo di auto-ritenuta per unita' di bloccaggio e unita? di bloccaggio impiegante lo stesso |
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Cited By (1)
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---|---|---|---|---|
WO2024046531A1 (de) * | 2022-09-01 | 2024-03-07 | Destaco Europe Gmbh | Positioniervorrichtung |
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Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
DE29817335U1 (de) * | 1998-09-26 | 1999-02-18 | Tünkers Maschinenbau GmbH, 40880 Ratingen | Spannvorrichtung, insbesondere Kniehebelspannvorrichtung, vornehmlich zur Verwendung im Karosseriebau der Kfz-Industrie |
US20020017751A1 (en) * | 2000-08-04 | 2002-02-14 | Kazuyoshi Takahashi | Clamp apparatus |
EP2821181A1 (de) * | 2013-07-02 | 2015-01-07 | UNIVER S.p.A. | Spannvorrichtung |
-
2015
- 2015-12-22 IT ITUB2015A009213A patent/ITUB20159213A1/it unknown
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