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ITUA20163573A1 - Procedimento di distribuzione di prodotti medicali in una struttura sanitaria - Google Patents

Procedimento di distribuzione di prodotti medicali in una struttura sanitaria Download PDF

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ITUA20163573A1
ITUA20163573A1 ITUA2016A003573A ITUA20163573A ITUA20163573A1 IT UA20163573 A1 ITUA20163573 A1 IT UA20163573A1 IT UA2016A003573 A ITUA2016A003573 A IT UA2016A003573A IT UA20163573 A ITUA20163573 A IT UA20163573A IT UA20163573 A1 ITUA20163573 A1 IT UA20163573A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
medical products
labeled
identification code
pharmacy
phase
Prior art date
Application number
ITUA2016A003573A
Other languages
English (en)
Inventor
Liechtenstein Alexander Von
Jens Wiegland
Luca Vannini
Original Assignee
Pharmathek S R L
Dienstleistungsgesellschaft Fur Aktive Apotheken Sol Gmbh
Essegi Software S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Pharmathek S R L, Dienstleistungsgesellschaft Fur Aktive Apotheken Sol Gmbh, Essegi Software S R L filed Critical Pharmathek S R L
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Priority to EP17170717.7A priority patent/EP3246862A1/en
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    • G06Q10/08Logistics, e.g. warehousing, loading or distribution; Inventory or stock management
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    • GPHYSICS
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Description

DESCRIZIONE
PROCEDIMENTO DI DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI MEDICALI IN UNA STRUTTURA SANITARIA
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento di distribuzione di prodotti medicali, in una struttura sanitaria, del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare l’invenzione ha per oggetto un procedimento che prevede l'ottimizzazione di stoccaggio di prodotti medicali, come ad esempio pastiglie o altro, e l'approvvigionamento con essi di strutture sanitarie correlati a una farmacia, quale una farmacia interna o una associata farmacia esterna.
In ambito medico, ed in particolare in riferimento all’attività ospedaliera, i prodotti medicali sono di fondamentale importanza per la cura e la stabilizzazione dello stato di salute dei pazienti.
Essi vengono acquisiti dalle strutture sanitarie, in numero adeguato alla richiesta interna delle strutture stesse, e subiscono un procedimento di catalogazione e distribuzione che conduce tali prodotti ai destinatari finali, ossia i pazienti.
Il processo complessivo comprende principalmente l'acquisizione delle merci, lo stoccaggio e l'approvvigionamento della farmacia, la distribuzione nei reparti in ospedale, lo stoccaggio e l'approvvigionamento dei reparti, la fornitura ai pazienti ed il rifornimento in farmacia, che a sua volta approvvigiona nuovamente il reparto. Inoltre esso dipende da diversi fattori tra cui in particolare: disposizioni normative o regolamentari, come ad esempio gli intervalli di rifornimento obbligatori, indicazioni economiche, come ad esempio l’entità del bilancio previsto per i medicinali o gli accordi con i fornitori, e disposizioni specifiche del processo, come ad esempio tempi e intervalli di consegna.
Nel procedimento complessivo sono coinvolti diversi reparti ospedalieri e figure professionali con richieste specifiche e responsabilità diverse. Una tale complessità richiede processi e interfacce definiti in modo univoco, in grado di riprodurre fedelmente l'intero processo.
La fornitura diretta di prodotti medicali ai pazienti avviene, nello specifico, con tempistiche e iter terapeutici variabili durante la degenza degli stessi all’interno della struttura ospitante e da operatori, gli infermieri, che sono preposti alla gestione ed alla cura dello stato fisiologico di numerosi individui, ma che possono ricoprire, all’interno della struttura, anche altri incarichi.
Soprattutto a causa di quest’ultima ragione è necessario quindi che la distribuzione di medicinali ai pazienti sia ottimizzata non solo da un punto di vista organizzativo (univocità), ma anche dal punto di vista procedurale, nel rispetto dei regolamenti vigenti.
In riferimento ad aspetti procedurali, prima della somministrazione, gli operatori sanitari devono disporre di una zona definita, all’interno del locale, per la preparazione del medicinale, di un piano d’appoggio dedicato, di abbigliamento idoneo, dell’occorrente per il lavaggio e/o disinfezione delle mani, dei farmaci da preparare (previa verifica della corrispondenza tra prescrizione e prodotto) e di tutte le informazioni tecniche necessarie al fine di garantire un corretto e sicuro allestimento dei farmaci prescritti (foglio illustrativo delle caratteristiche del prodotto o scheda tecnica).
Nel corso della preparazione e somministrazione essi devono, inoltre, provvedere a compilare ed applicare l’etichetta sul contenitore del farmaco. L’etichetta non deve coprire gli elementi identificativi del prodotto e deve riportare le seguenti informazioni minime: nome e cognome del paziente, nome del farmaco, dosaggio e quantità, via e modalità di somministrazione, data e ora di preparazione ed eventuale data e ora di scadenza (nel caso in cui la somministrazione non sia immediata).
La tecnica nota così come descritta comprende alcuni importanti inconvenienti. Innanzitutto il processo di approvvigionamento, stoccaggio e, soprattutto, somministrazione necessita di tempi elevati per il pieno svolgimento delle operazioni precedentemente elencate.
Inoltre, gli operatori sanitari devono sostanzialmente rispettare, senza errore di alcun tipo, quella che viene comunemente definita come la regola delle 6R (R=right, ossia giusto in lingua inglese). Tale regola presuppone che l’attività svolta avvenga in considerazione del giusto farmaco, della giusta dose, della giusta via, del giusto orario, del giusto paziente ed infine della giusta registrazione. Un altro evidente svantaggio quindi è la complessità delle operazioni che l’infermiere deve svolgere per portare a compimento, nell'insieme, i propri incarichi e che comporta, in numerosi casi, una somministrazione erronea dei medicinali interessati. Infatti i prodotti utilizzati spesso non rispondono alle esigenze del processo, soprattutto in riferimento alla somministrazione, in quanto, ad esempio, le confezioni dei prodotti non sono della giusta dimensione per l'immagazzinamento in reparto oppure mancano i codici necessari per l'attuazione di controlli, ripartizioni, verifiche e monitoraggi successivi con la conseguenza di favorire ed aumentare la percentuale d’errore.
Tale errore può interessare una o più delle regole da seguire, ma conduce a conseguenze gravi soprattutto se rapportate a dosaggi errati di farmaci particolarmente invasivi.
La tecnica nota è sconveniente anche poiché non è raro che il paziente sia, ad esempio, affetto da impedimenti di tipo cognitivo, visivo ed uditivo; pertanto è possibile che il paziente stesso, eventualmente provvisto dell’intera confezione del medicinale, assuma il farmaco in dosi errate con conseguenze talvolta gravi per la propria salute.
Infatti non è possibile ricorrere a dosaggi singolari e personalizzati, se non previa o contemporanea preparazione da parte del personale ospedaliero con un logico conseguente aggravio in termini di tempi e rapidità operativa.
Come precedentemente anticipato i prodotti medicali, come ad esempio le comuni pastiglie, vengono distribuiti dalle case farmaceutiche all'interno di confezioni convenzionali distinte da grafiche o elementi informativi, che ne indicano il contenuto, e che contengono uno o più fogli polimerici termoformati, altresì chiamati “blisters”, inglobanti dosaggi multipli al loro interno.
La preparazione preliminare, ossia non contemporanea alla visita ai pazienti, del corretto dosaggio è impossibilitata dal rischio di degrado ambientale nel tempo che intercorre tra la preparazione della singola dose e l’assunzione; la preparazione contemporanea rientra negli svantaggi, già citati in precedenza, in termini procedurali e tempistici.
Tuttavia allo stato della tecnica attuale sono presenti alcune soluzioni per la preparazione preliminare delle singole dosi: si fa riferimento in tal senso alle domande di brevetto US-A-3754374, FR-A-2965171, US-A-2009/0120042, US-A-2011202174, US-B-7971414.
Tutte le soluzioni elencate presentano, innanzi tutto, lo svantaggio di risolvere solo parzialmente alcuni inconvenienti della tecnica convenzionale nota, in quanto si limitano solo ad alcuni aspetti del procedimento di distribuzione trascurandone altri, ed inoltre prevedono l’utilizzo di complessi ed elaborati macchinari (US-A3754374, US-A-2009/0120042), l’utilizzo di sistemi informatici complicati e di sistemi di singolarizzazione dei prodotti medicali, anche in questo caso solo parziale, permettendo unicamente la creazione di blisters personalizzabili (US-A-2011/202174A1 , US-B-7971414), oppure sono sprovvisti, quando consentono la singolarizzazione effettiva, della funzione di registrabilità della somministrazione al paziente (FR-A-2965171) non costituendo quindi vantaggi significativi per l'ottimizzazione dell’intero procedimento.
In ogni caso le tecniche sopracitate presentano il grave svantaggio di essere poco economiche soprattutto se rapportate all’ambito limitato a cui sono esclusivamente dedicate.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un procedimento di distribuzione di prodotti medicali in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ottenere un procedimento di distribuzione di medicinali che sia più rapido rispetto allo stato della tecnica attuale.
Un altro importante scopo dell'invenzione è realizzare un procedimento che semplifichi notevolmente la gestione delle risorse destinate alla somministrazione ai pazienti e che sia più economico rispetto allo stato della tecnica attuale.
Pertanto, conseguentemente allo scopo precedentemente espresso, un ulteriore obiettivo dell'invenzione è quello di ridurre gli errori procedurali del personale infermieristico nonché impedire ai pazienti una assunzione errata di dose di farmaco.
Infine il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un procedimento che conceda di preparare dosi singole evitando il degrado derivante dall’esposizione delle sostanze medicinali all’ambiente.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti dalla soluzione tecnica espressa dalla annessa rivendicazione 1. Esempi di realizzazione preferita sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra uno schema del procedimento di distribuzione;
la Fig. 2 illustra una confezione di prodotto medicale generico;
la Fig. 3 rappresenta il packaging secondario all'interno del packaging primario del prodotto medicale;
la Fig. 4 mostra un esempio di singolarizzazione in unità di packaging secondario;
la Fig. 5 illustra l'immissione di un’unità di packaging secondario nel foglio ripiegabile;
la Fig. 6 rappresenta la confezione etichettata ed il contenitore di immagazzinamento;
la Fig. 7 mostra un esempio di acquisizione dei dati da paziente per somministrazione; e
la Fig. 8 illustra un esempio di registrazione e controllo della confezione etichettata consegnata al paziente.
Nel presente documento, quando usati, termini come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non identificano necessariamente un ordine, una priorità di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per più chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Con riferimento alle Figure, il procedimento di distribuzione di prodotti medicali secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
Esso è atto ad essere attuato in una struttura sanitaria, in particolare un ospedale correlato a una farmacia, quale una farmacia interna o una associata farmacia esterna, o una casa di cura.
Esso è atto a rifornire i pazienti della struttura sanitaria di prodotti medicali 2, quali ad esempio compresse, pastiglie, pillole, capsule, liquidi e altro ancora.
I detti prodotti medicali 2 sono usualmente imballati per la vendita al pubblico e per l’utente privato che si rifornisce in farmacie aperte al pubblico, e non in farmacie correlate a ospedali e simili.
I prodotti medicali 2 comprendono quindi generalmente un packaging primario 20, quale una scatola di cartone o simile, e un packaging secondario 21, generalmente interno al packaging primario e ad esempio costituito da blister e simili. Ogni packaging secondario 21 contiene di solito una pluralità di singoli prodotti medicali 2. I detti packaging primario 20 e secondario 21 sono preferibilmente ottimizzati per la vendita al pubblico, come precedentemente descritto. Il packaging primario 20 riporta quindi importanti informazioni per la vendita, la conservazione, la scadenza del prodotto medicale 2 e altre informazioni ancora. Tale informazioni sono in genere riportate su codice 20a facilmente leggibile da macchina, quale un codice a barre o simile.
II procedimento di distribuzione 1 di prodotti medicali 2 in struttura sanitaria comprende preferibilmente una o più delle seguenti fasi: una fase di monitoraggio 10 delle scorte di prodotti medicali 2 all'interno della farmacia correlata, una fase di approvvigionamento 11 della farmacia correlata con i prodotti medicali 2, una fase di stoccaggio 12 dei prodotti medicali 2 all'interno della farmacia correlata, una fase di rilascio 13 dei prodotti medicali all’interno dei reparti della struttura sanitaria ed una fase di smistamento 14 ai pazienti all’interno dei reparti della struttura sanitaria.
La fase di monitoraggio 10 comprende preferibilmente l’utilizzo di un sistema informatizzato basato su un software di gestione in grado di rilevare lo stato delle scorte dei prodotti medicali 2 presenti all’interno della farmacia della struttura sanitaria: tale sistema informa la farmacia in caso di carenza di uno o più prodotti medicinali 2 in modo da garantire una successiva corretta fase di nuovo approvvigionamento 11.
La fase di approvvigionamento 11 della farmacia comprende sostanzialmente il semplice acquisto di prodotti medicali 2, eventualmente disposti nei loro packaging primari 20 e secondari 21 e quindi nelle loro confezioni destinate alla vendita al pubblico.
La fase di stoccaggio 12 comprende preferibilmente una o più delle seguenti fasi: una fase di singolarizzazione 120 dei prodotti medicinali 2, una fase di catalogazione 121 dei prodotti medicinali 2 ed infine una fase di confezionamento 122 dei prodotti medicali.
Nella fase di singolarizzazione 120 i packaging primari 20 dei prodotti medicali 2 sono aperti, sono estratti i packaging secondari 21, contenenti i prodotti medicali 2.
I packaging secondari 21 sono suddivisi, manualmente o in maniera automatizzata, in una pluralità di unità di packaging secondario 22, ognuna includente almeno un singolo prodotto medicale 2, e preferibilmente un solo singolo prodotto medicale 2.
Ad esempio i packaging secondari 21 costituiti da blister sono suddivisi tramite taglio senza intaccare in alcun modo la protezione esterna del prodotto medicale 2 realizzata dal packaging secondario 21. I prodotti medicali 2 non subiscono quindi variazione delle condizioni ambientali esterne, ad esempio, luminosità o umidità. La successiva fase di catalogazione 121 comprende preferibilmente una fase di etichettatura 121 a e una fase di registrazione 121b.
La fase di etichettatura 121 a comprende un nuovo imballaggio delle unità di packaging secondario 22 contenenti i prodotti medicali 2. Esse sono inserite, preferibilmente singolarmente, all’interno di confezioni etichettate 23, allo scopo appunto di etichettare i singoli prodotti medicali 2 e quindi consentire la registrazione all’interno del database del software di gestione delle scorte in farmacia correlata.
Preferibilmente detto nuovo imballaggio avviene tramite specifici fogli ripiegati e incollati lungo i bordi liberi. I fogli citati sono vantaggiosamente semplici da produrre ed utilizzare, ma presentano tutte le caratteristiche richieste nell’ambito, ad esempio, della regolare attività ospedaliera: essi comprendono preferibilmente una porzione centrale trasparente 23a e una porzione periferica opaca 23b.
I detti fogli, una volta alloggiate le unità di packaging secondario 22, sono ripiegati ad esempio simmetricamente lungo l’asse trasversale in modo da congiungere e incollare, o comunque vincolare, i bordi dei fogli stessi e realizzare le confezioni etichettate 23.
Sulle confezioni etichettate 23 sono preferibilmente riportate tutti le informazioni riferite ai prodotti medicali 2 all’interno, ad esempio:
- nome del farmaco,
- nome del principio attivo,
- dose di principio attivo per forma farmaceutica,
- lotto,
- data di scadenza,
- informazioni cica il packaging primario o secondario 20, 21 dal quale i prodotti medicali 2, che sono preferibilmente copiate dal codice 20a facilmente leggibile da macchina, all'interno della confezione etichettata 23 sono stati presi, - informazioni includenti la quantità delle confezioni etichettate 23 include in un ulteriore contenitore in seguito descritto.
Tali informazioni sono preferibilmente riportate tramite un primo codice identificativo 23c, di tipo facilmente leggibile da macchina quale un codice di tipo QR o simile, riferito al prodotto medicale 2 contenuto nella confezione etichettata 23.
Tali informazioni sono preferibilmente vantaggiosamente recuperate a partire dal packaging primario 20 e più nello specifico a partire dal codice 20a identificativo presente su di esso e precedentemente citato.
Dopo aver incluso le singole unità di packaging secondario 22 nelle confezioni etichettate 23 esse sono registrate nella fase di registrazione 121b all’interno del software di gestione menzionato.
La fase di confezionamento 122 comprende la disposizione delle confezioni etichettate 23 dei prodotti medicali 2 all’interno di contenitori di immagazzinamento 24. Essi contengono preferibilmente una pluralità di confezioni etichettate 23 e possono includere a loro volta un’etichetta 24c, simile alle etichette 23c.
L’etichetta 24c preferibilmente include anche informazioni circa quante singole dosi sono nel contenitore di immagazzinamento 24 stesso prima del suo primo utilizzo.
I contenitori di immagazzinamento 24 sono atti ad essere disposti, e preferibilmente sono disposti, all’interno di distributori automatici collocati nella farmacia correlata.
I detti distributori automatici sono preferibilmente del tipo utilizzato dalle farmacie aperte al pubblico, ed ad esempio descritti nella domanda di brevetto EP-B-2113472, paragrafi [0027]-[0084] ed annesse figure, e nella domanda di brevetto EP-B-2862817 [0022]-[0076] ed annesse figure, paragrafi qui incorporati per riferimento.
La fase di rilascio 13 comprende l’invio dei contenitori di immagazzinamento 24 ai reparti a cui sono destinate i prodotti medicali 2. In tale fase i contenitori di immagazzinamento 24 vengono correttamente acquisiti, come sopramenzionato, dai reparti ed a loro volta conservati nei comuni spazi di immagazzinamento dei reparti stessi.
In seguito alla fase di rilascio 13 ha luogo la fase di smistamento 14 nella quale i pazienti di destinazione 3 sono riforniti dei corretti prodotti medicali 2.
Inoltre, nella fase di smistamento 14 sono registrate le consegne o assunzioni delle singole confezioni etichettate 23, includenti le unità di packaging secondario 22 e i prodotti medicali 2, al paziente di destinazione 3.
Tale registrazione avviene preferibilmente attraverso l’utilizzo di dispositivi elettronici 4, come ad esempio smartphone, comunicanti con il software di gestione.
Per detta registrazione dei prodotti medicali 2 si ricorre all’utilizzo delle informazioni, in particolare del codice identificativo 23c, caratterizzante i singoli prodotti medicali 2 ed un secondo codice identificativo 3a riferito al paziente di destinazione 3. Tale codice identificativo 3a è preferibilmente posto su un bracciale indossato dai pazienti di destinazione 3 o altro.
Preferibilmente per detta registrazione è selezionata un’apposita opzione sul dispositivo elettronico 4 e sono letti tramite lo stesso dispositivo elettronico 4 il codice identificativo 3a del paziente e il codice identificativo 23c della confezione etichettata 23.
In sintesi il procedimento di distribuzione 1 di prodotti medicali 2 in una struttura sanitaria consente di ottenere una regolamentazione ed un vantaggioso monitoraggio, in tempo reale, dei prodotti medicali 2 coinvolti nel procedimento: è possibile quantificare le scorte della farmacia così come i movimenti dei farmaci coinvolti nelle fasi di rilascio 13 e smistamento 14.
Attraverso tali dati, rielaborati dal software di gestione, è quindi possibile retroattivamente intervenire sulle scorte definendo tempi e necessità numeriche riguardo aN’approvvigionamento della farmacia e dei reparti con i prodotti medicali 2.
Ad esempio è possibile che non sia necessario un approvvigionamento della farmacia, ma esclusivamente del reparto: in tal caso il software di gestione è in grado di escludere la fase non necessaria e consente una regolare prosecuzione delle successive fasi procedurali.
Il procedimento di distribuzione 1 di prodotti medicali 2 in struttura sanitaria secondo l’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, il procedimento di distribuzione 1 di prodotti medicali 2 nella struttura sanitaria permette di svolgere le funzioni di distribuzione di singole dosi ed immagazzinamento dei dati di distribuzione con maggior rapidità e a fronte di una notevole semplicità di uso. Tali operazioni avvengono in tempo reale e conseguono elevata utilità e semplicità, e bassi costi.
Tali vantaggi sono possibili grazie al software di gestione delle scorte che consente di ottimizzare, in tempo reale, i procedimenti ed a automatizzare la fase di rilascio ai reparti.
Esso consente, altresì, di recuperare rapidamente le informazioni dei prodotti medicali 2 destinati ai contenitori di dose direttamente dalla confezione originale, permettendo di diminuire sostanziosamente i tempi di compilazione dei fogli di etichettatura.
È inoltre utile ravvisare che il procedimento di distribuzione 1 di prodotti medicali 2 in struttura sanitaria si avvale di tecnologie, come ad esempio il sistema di acquisizione smartphone, che rientrano negli usi quotidiani e rappresentano un’ulteriore semplificazione: in tal senso il tempo di apprendimento del procedimento di distribuzione di prodotti medicali 2 risulta esser ridotto rispetto a procedimenti più complessi.
Le suddette vantaggiose caratteristiche non impediscono di conseguire altri importanti risultati dal punto di vista operativo.
Come già detto, il “fattore umano” è un componente da tener sempre bene in considerazione nella valutazione di eventuali errori, infatti è possibile che insorgano eventuali problematiche cliniche derivanti da dosaggi errati dei medicinali somministrati ai pazienti da parte degli operatori sanitari.
Tali errori possono essere favorevolmente minimizzati dal procedimento di distribuzione di prodotti medicali 2 attraverso “alert” informativi derivanti dall’applicazione di lettura dei codici identificativi di prodotti medicali 2 e pazienti 3, nel caso di somministrazioni errate.
Infine un’ulteriore vantaggio del procedimento di distribuzione di prodotti medicali 2 è la limitazione di eventuali errori di dosaggio derivanti dal paziente stesso grazie alla possibilità di distribuire singole dosi, a fronte di semplice lavorazione, ad esempio manuale, del packaging secondario di partenza.
Infine, l’invenzione consente di utilizzare senza sprecare i prodotti medicali 2, perché le confezioni etichettate 23 includono una singola unità di prodotto medicale 2.
L’invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni. In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVEN DICAZION I 1. Procedimento di distribuzione (1) di prodotti medicali (2) in una struttura sanitaria comprendente una farmacia correlata, - detti prodotti medicali (2) essendo principalmente destinati per la vendita al pubblico e comprendendo almeno un packaging secondario (21 ), : - detto procedimento di distribuzione (1) comprendendo: - almeno una fase di monitoraggio (10) delle scorte di detti prodotti medicali (2), - almeno una fase di approvvigionamento (11) di detta farmacia correlata con detti prodotti medicali (2), - almeno una fase di stoccaggio (12) di detti prodotti medicali (2) in detta farmacia correlata, - almeno una fase di rilascio (13) di detti prodotti medicali (2) all’interno di almeno un reparto di detta struttura sanitaria, - almeno una fase di smistamento (14) di detti prodotti medicali (2) ad almeno un paziente di destinazione (3) all'interno di detto almeno un reparto di detta struttura sanitaria, - detto procedimento (1) essendo caratterizzato dal fatto che - detta fase di stoccaggio (12) comprende: - una fase di singolarizzazione (120) di detti prodotti medicali (2) nella quale detti packaging secondari (21) sono suddivisi in una pluralità di unità di packaging secondario (22), - una fase di catalogazione (121) di dette unità di packaging secondario (22) nella quale dette unità di packaging secondario (22) sono inserite all'interno di confezioni etichettate (23), - e dal fatto che detta fase di stoccaggio (12), detta fase di rilascio (13) e detta fase di smistamento (14) forniscono retroattivamente informazioni a detta fase di monitoraggio (10).
  2. 2. Procedimento di distribuzione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta fase di catalogazione (121) comprende una fase di etichettatura (121 a) di dette confezioni etichettate (23) ed una fase di registrazione (121 b) di dette confezioni etichettate (23).
  3. 3. Procedimento di distribuzione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui dette confezioni etichettate (23) sono realizzate tramite fogli ripiegati e incollati lungo i bordi liberi.
  4. 4. Procedimento di distribuzione (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, - in cui detti prodotti medicali (2) comprendono un packaging primario (20) contenente almeno un detto packaging secondario (21) e riportante un codice (20a) facilmente leggibile da macchina e includente informazioni su detti prodotti medicali (2) contenuti, - ed in cui dette confezioni etichettate (23) comprendono un primo codice identificativo (23c) riportante informazioni su detti prodotti medicali (2) contenuti prelevate, almeno in parte, da detto codice (20a) riportato su detto packaging primario (20).
  5. 5. Procedimento di distribuzione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti pazienti di destinazione (3) sono identificati da un secondo codice identificativo (3a) e in detta fase di smistamento (14) sono letti tramite un dispositivo elettronico (4) detto codice identificativo (3a) di detto paziente e detto primo codice identificativo (23c) di detta confezione etichettata (23).
  6. 6. Procedimento di distribuzione di prodotti medicali (1) secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detto primo codice identificativo (23c) e detto secondo codice identificativo (3a) sono codici di tipo QR.
  7. 7. Procedimento di distribuzione (1) secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detta fase di stoccaggio (12) comprende una fase di confezionamento (122) in cui sono disposte una pluralità di dette confezioni etichettate (23) di detti prodotti medicali (2) all’interno di contenitori di immagazzinamento (24).
  8. 8. Procedimento di distribuzione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti contenitori di immagazzinamento (24) sono all'interno di distributori automatici disposti in detta farmacia correlata.
  9. 9. Procedimento di distribuzione di prodotti medicali (1) secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detta fase di monitoraggio (10) comprende un controllo delle scorte di detti prodotti medicali (2) all’interno di detta farmacia correlata e detti reparti.
  10. 10. Procedimento di distribuzione di prodotti medicali in struttura sanitaria (1) secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui dette fasi di detto procedimento di distribuzione (1) sono gestite per mezzo di un elaboratore elettronico dotato di software di gestione.
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