ITTV980038A1 - Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice - Google Patents
Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatriceInfo
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Description
Brevetto per invenzione industriale
Titolo:
DISPOSITIVO PERFEZIONATO DI MISURAZIONE SU QUATTRO PUNTI DELL’ANGOLO DI PIEGA, PARTICOLARMENTE IN UNA MACCHINA PRESSA PIEGATRICE.
DESCRIZIONE
Il presente trovato, dipendente dalle seguenti domande nazionali di brevetto per invenzione industriale, rispettivamente n. TV97A000039 (Gasparini<®>) e n° TV97A000083 (Gasparini<®>), ha per oggetto un dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice.
L'innovazione trova particolare se pur non esclusiva applicazione nei processi di deformazione controllata della lamiera.
Stato del'arte.
Sono note le presse piegatrici. Esse, trovano impiego nell'industria metalmeccanica, ed in particolare nella lavorazione dei fogli di metallo, per ottenere ad esempio, dei profili longitudinali diversamente sagomati, con la possibilità di essere ripresi ed, ognuno, nuovamente sottoposto ad un ciclo di presso-piegatura.
Un ciclo di presso-piegatura, ad esempio, può consistere essenzialmente nella discesa verticale di un utensile sino ad insistere sul sottostante foglio di lamiera appoggiato sul banco, nell'eseguire la piegatura, e quindi al termine, nella risalita, sino ad una posizione originaria. Per compiere le precedenti fasi, la macchina si compone di due parti, rispettivamente una prima dinamica, generalmente interessante la parte superiore, ed una parte statica, costituente la parte inferiore della macchina posta sulla perpendicolare della parte dinamica. Per quanto attiene la parte dinamica, nell'esecuzione di un ciclo di piegatura, l'utensile, costituito da una lama diversamente sagomata anche del tipo intercambiabile, compie esclusivamente un movimento verticale di va e vieni, assicurato da almeno un cilindro oleodinamico d'estremità, il quale determina la discesa di una traversa superiore che supporta longitudinalmente l'utensile, verso una traversa inferiore, seguita dall'eventuale sosta e risalita.
Nelle soluzioni note, sono riscontrabili alcuni inconvenienti. Questi riguardano, un genere, l'imprecisione dell'angolo di piega e. sono comunque legati ad una oggettiva difficoltà di predeterminazione e rilevamento dello stesso. Attualmente, infatti, il sistema tradizionale prevede che, dando una altezza totale conosciuta della matrice e profondità della cava di piega, nonché lo spessore del materiale, il punzone si abbassa ad insistere sulla lamiera imprimendovi l'angolo richiesto. Nelle macchine fomite di controllo numerico, la discesa del punzone viene calcolata matematicamente sulla base di alcuni parametri preimpostati dall'operatore, e di conseguenza, la macchina è predisposta ad eseguire l'angolo programmato. Tuttavia il risultato non sempre è ottimale, poiché tale tecnica, porta molte volte ad ottenere degli angoli con degli errori se pur contenuti. Ciò accade per la concorrenza di diversi fattori, quale ad esempio, la non costanza dello spessore dei materiali, dove anche l'incidenza di pochi centesimi influisce negativamente sulla lavorazione. Per altri versi, inoltre, poiché trattasi di un calcolo teorico predeterminato, tale sistema non offre la possibilità di verificare realmente il risultato, all'atto della piegatura, con il rischio di compromettere il processo produttivo. Un ulteriore fattore di carattere rilevante, riguarda il naturale ritorno elastico del materiale, il quale viene calcolato ipoteticamente e quindi per quanto possa essere attendibile, esso potrà solo avvicinarsi al risultato desiderato, ma mai contemplato come un dato reale. Infine, oltre alla difettosità del prodotto, bisogna considerare che il risultato voluto non è mai conseguibile al primo ciclo di lavorazione, ovvero alla prima pressata della traversa, ma generalmente, richiede sempre una seconda fase di pressopiegatura che interviene a correzione del primo risultato.
Con l'intento di risolvere le problematiche evidenziate, sono sorte delle presse complesse le quali impiegano una matrice che dispone di un fondo regolabile, consentendo di ottenere un angolo di piega più preciso dei sistemi tradizionali. Dal lato pratico, detta matrice, prevede due superfici complanari e mobili su piano orizzontale definendo in una posizione intermedia una scanalatura longitudinale il cui fondo può essere eventualmente modificato in altezza. Tale scanalatura determina l'angolo di piega momentaneo mediante la posizione relativa di entrambe le superfici di appoggio a lato della scanalatura, che ne delimitano l'apertura ed il fondo della scanalatura stessa. Anche in questa ipotesi, tuttavia, persiste una certa imprecisione, una delle cui cause è attribuibile al fenomeno del ritorno elastico della lamiera, condizione questa che si verifica nel momento successivo allo scarico del pezzo, alterando l'angolo di piega originariamente determinato e calcolato teoricamente. Di conseguenza, è necessario procedere dapprima con alcune prove di lavorazione e, prima di avviare il ciclo di produzione definitivo, effettuare le dovute correzioni del caso sul controllo numerico, intervenendo sull'azione di spinta del punzone ed eventualmente sulla posizione del fondo della matrice. Tutto ciò, oltre a richiedere l'intervento di personale specializzato, comporta la sosta della macchina ed in definitiva, una notevole perdita di tempo utile incidendo inevitabilmente sui relativi costi di produzione.
Nella soluzione di cui al brevetto europeo 340 167 (Hammerle), viene proposto un procedimento di piega secondo un dato angolo nominale con l'aiuto di un equipaggiamento di piega costituito da un punzone e da una matrice, la quale dispone di un fondo regolabile a seconda dell'angolo da formare. Il testo evidenzia che il procedimento consiste nel fatto di prevedere: - in una prima fase, la regolazione in altezza del fondo della matrice avviene in base al primo angolo da ottenere, il quale è un po' più grande rispetto all'angolo nominale dato, dove la lamiera viene piegata in base a questo primo angolo mediante l'abbassamento del punzone fino al fondo della matrice; - in una seconda fase, il profilo viene scaricato, cosicché avviene un ritorno dello stesso in posizione distesa ;
- in una terza fase l'angolo misurato derivante dal profilo ritornato e disteso, viene comparato al primo angolo e la posizione del fondo della matrice viene regolata con un valore che corrisponde all'angolo nominale meno la differenza tra l'angolo misurato sul profilo rilasciato ed il primo angolo;
- in una quarta fase la lamiera piegata viene pressata con il punzone nuovamente caricato completamente contro il fondo della matrice, il quale prenderà una posizione corretta in altezza.
Tuttavia anche questa soluzione non è esente da inconvenienti. In primo luogo, appare una macchina estremamente complessa, non flessibile e piuttosto sovradimensionata, la quale necessita di una costante e particolare manutenzione e messa a punto, attuabile prevalentemente da personale altamente specializzato. Ne conseguono, per il mercato di riferimento, dei costi elevati, soprattutto in relazione all'acquisto ed alla gestione della macchina stessa. Dal punto di vista qualitativo, infine, detta soluzione non consente di ottenere una piega della lamiera con lo spigolo tondo sull'estradosso, dunque ottimale per le successive lavorazioni. Ed in effetti s può osservare che in fase di piega, sfruttando un terzo punto dinamico quale elemento meccanico di riscontro previsto sul fondo della matrice, la lamiera in logica corrispondenza tende a deformarsi, appiattendosi, in pratica schiacciandosi, se pur leggermente, soprattutto in corrispondenza dell'estradosso dell'angolo di piega.
Una proposta, intesa a risolvere parte dei problemi evidenziati nella precedente, è stata introdotta nel mercato dalla società di diritto belga denominata LVD con il sistema denominato Easy -Form<®>. Detto sistema, consiste nel prevedere un braccio mobile, posto a lato della matrice, il quale, supportato da due articolazioni ed in fase di piegatura, dispone a contatto di una delle due ali della lamiera divergente, un mezzo sensore. Detto mezzo sensore, è mobile coassialmente rispetto al detto braccio, e fornisce un dato di rilevazione all'unità logica di comando della macchina. In questa ipotesi, si hanno dunque sempre tre punti di rilevazione per parametrare la macchina, di cui due noti, costituiti dagli spigoli di intersezione del piano con la cava della matrice, ed uno variabile e rilevabile mediante l'oscillazione con successivo posizionamento del detto braccio mobile. Tuttavia, è proprio a causa deH’impropria posizione laterale del terzo punto, dinamico, rispetto alla matrice per la rilevazione dell'angolo di piega, che non viene consentita una precisione soddisfacente in quanto, per effetto delle naturali caratteristiche del materiale, risulterebbe un dato difforme ed estraneo al dato reale oggettivamente interessante l'angolo di piega.
Noto, è anche un più recente sistema di misurazione dell'angolo di piega, contraddistinto dal marchio ACB<®>, proposto dalla società Trumpf, i quale ha interessato un prodotto denominato TrumaBend serie V. Esso, in pratica, consiste nel prevedere, aH’intemo dell'utensile superiore, due dischi tastatori, con diametro diverso. Durante il processo di piegatura i dischi si autocentrano rilevando quattro punti di contatto sul lato interno della piega e conseguentemente, in base alla distanza dei centri dei dischi, il sistema consentirebbe di calcolare l'angolo effettivo.
L'inconveniente principale, che si rileva a carico della predetta soluzione, consiste essenzialmente nel fatto che non è dato possibile intervenire con tale sistema di misurazione nei confronti di pieghe, in cui la lamiera, relativamente all'angolo ottenibile sul lato interno della piega, sia maggiore di 90 ° ± 10°.
Detto sistema, inoltre, obbliga a mantenere dei bordi di lamiera piuttosto ampi, riducendo le possibilità di impiego delle diverse matrici, con una conseguente minore flessibilità della macchina pressa piegatrice.
Infine, detto sistema predetermina l'angolo di piega mediante delle matrici di calibratura, e di conseguenza, esso da un lato comporta una limitazione della misurazione della piega e dall'altro, non permette un rapido ottenimento della piega desiderata, soprattutto in considerazione del fatto che necessita di una complessa impostazione.
In relazione a queste ultime tecniche di misurazione dell'angolo di piega, è parere del richiedente, che la lavorazione e soprattutto la fase di misurazione dell'angolo di piega possa essere ulteriormente ottimizzata, soprattutto per quanto riguarda la precisione ed i tempi di lettura dell'angolo di piega acquisito, non esclusa la possibilità di intervenire a correzione del ritorno elastico di una lamiera già presso-piegata.
Finalizzata a risolvere le problematiche delle soluzioni ampiamente descritte, la domanda di brevetto n. TV97A000039 (Gasparini<®>), ha inteso proporre un procedimento di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione diretta, in cui predisponendo lungo la linea di alimentazione che precede l’ingresso nella macchina, almeno un foglio di lamiera, prevede:
- l'avanzamento sul banco di lavoro del foglio di lamiera, sino ad intersecare l'asse verticale di discesa della traversa superiore di sostegno di un punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore; ed in cui sull'intradosso del foglio di lamiera appoggiato sulla matrice, insistono permanentemente mezzi tastatori connessi ognuno ad un rispettivo gruppo di rilevazione, ognuno dei quali comunica con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressa piegatrice;
- quindi, nell 'effettuare una prima fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore, presso-piegando il foglio di lamiera e determinando un corrispondente spostamento lungo l'asse verticale dei detti mezzi tastatori, i quali, essendo cooperanti con mezzi di lettura di un corrispondente gruppo di rilevamento, comunicano all'unità di elaborazione i dati relativi alla corsa dagli stessi effettuata;
- al termine, nel proseguire con la risalita della traversa superiore e del relativo punzone, effettuando contestualmente il ripristino dei mezzi tastatori in una condizione d'origine;
- ed ancora in cui, rilevando nella prima fase attraverso detti mezzi tastatori permanentemente a contatto con il foglio di lamiera, un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato, la detta unità di elaborazione assicura il consenso alla macchina pressa piegatrice, non scaricando il prodotto così ottenuto, di compiere almeno una seconda fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sino ad insistere nuovamente sul medesimo angolo di piega, per poi procedere all'evacuazione del prodotto.
L'originale soluzione illustrata in precedenza, lascia intravedere, ulteriori spazi di perfezionamento relativamente alla tecnica di misurazione, soprattutto per quanto riguarda il mezzo cosiddetto tastatore, finalizzato a rilevare l'angolo di piega.
Un primo perfezionamento, è stato reso possibile dallo stesso richiedente, mediante la proposta di cui alla domanda nazionale, di brevetto per invenzione industriale, n. TV97A000083 (Gasparini®). Essa, in buona sostanza, è consistita in un procedimento perfezionato di presso-piegatura della lamiera metallica con sistema di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, e macchina pressa piegatrice così ottenuta, in cui si prevede:
- l’avanzamento sul banco di lavoro di almeno un foglio di lamiera, sino ad intersecare l’asse verticale di discesa della traversa superiore di sostegno di un punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore; ed in cui sull’intradosso del foglio di lamiera appoggiato sulla matrice, insiste permanentemente almeno un mezzo tastatore costituito da una forchetta di misurazione interagente con un trasduttore di posizione, comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressa piegatrice;
- quindi, nell’effettuare una prima fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sostenuta da una traversa inferiore, presso-piegando il foglio di lamiera e determinando un corri spondente spostamento lungo l’asse verticale del detto mezzo tastatore, il quale, interagendo con un trasduttore di posizione, comunica all’unità di elaborazione i dati relativi alla corsa dallo stesso effettuata;
- al termine, nell’eseguire almeno una parziale risalita della traversa superiore e del relativo punzone, effettuando contestualmente il ripristino del mezzo tastatore in una condizione d’origine;
- ed ancora in cui, rilevando nella prima fase attraverso detto mezzo tastatore permanentemente a contatto con il foglio di lamiera, un angolo di piega diverso rispetto a quello nominale preimpostato, la detta unità di elaborazione assicura il consenso alla macchina pressa piegatrice, non scaricando il prodotto così ottenuto, di compiere almeno una seconda fase di discesa della traversa superiore di sostegno del punzone, verso la matrice sottostante sino ad insistere nuovamente sul medesimo angolo di piega, per poi procedere all'evacuazione del prodotto.
Delle successive e conseguenziali verifiche, in seguito ad alcuni test condotti al banco di prova, hanno richiesto di individuare delle soluzioni migliorative al mezzo tastatore costituito da una forchetta di misurazione interagente con un trasduttore di posizione, comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressa piegatrice, un dispositivo, il quale è parte del sistema di misurazione dell'angolo di piega.
Più in particolare si è verificato, che la rilevazione dell'angolo di piega di un foglio di lamiera, eseguita mediante l'utilizzo di una forchetta interna alla cava della matrice, talvolta può non consentire la corretta acquisizione di un dato reale. Ciò può accadere soprattutto in quei casi ove la matrice impiegata sia del tipo con cava di piccole dimensioni, in quanto la deformazione tipica dei piani speculari del foglio di lamiera, nella fase attiva di presso-piegatura, adiacenti afivertice di piega, determina dei se pur lievi rigonfiamenti, che in linea di massima sono da considerarsi prettamente temporanei per effetto del successivo e naturale ritorno elastico. Ed è proprio sui predetti rigonfiamenti, che nella soluzione con forchetta intena alla cava della matrice, insistono i punti cospicui di rilevazione dell'angolo di piega. Ne discende che il dato acquisito, dalla posizione della forchetta, essendo temporaneo, non corrisponde alla realtà, inviando un dato non corretto all'unità logica, il quale elaborando lo stesso, non consentirà in definitiva di ottenere un risultato soddisfacente.
Uno scopo del presente trovato è anche quello di giungere ad un ulteriore ottimizzazione del precedente sistema di misurazione dell'angolo di piega.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice, comprendente almeno una forchetta prevista lungo una matrice od elemento frazionato di matrice, atta a rilevare l'inclinazione reale dei due piani speculari di un foglio di lamiera presso piegato, ognuno interessato da due punti di rilevazione di cui uno statico e noto ed uno dinamico, detta forchetta essendo del tipo conformata essenzialmente ad "U", sostenuta da un gambo il quale interagisce con un trasduttore di posizione, comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressa piegatrice, ed in cui si prevede la cava della matrice coassiale rispetto alla forcella della detta forchetta, di modo tale che i rebbi si dispongono a lato della detta cava della matrice e con i punti cospicui di rilevazione esterni alla stessa.
Attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti diversi vantaggi.
In particolare, è possibile risolvere il problema principale legato all 'imprecisione di lettura, osservato nel caso precedente in cui la forchetta utilizzata per la rilevazione dell'angolo di piega particolarmente in una matrice con cava di piccola dimensione, sia del tipo con rebbi interni alla cava della matrice stessa.
Ancora più in dettaglio, si è osservato che nella medesima circostanza, l'impiego di una forchetta che viceversa è posta all'estemo della cava della matrice cooperando con l’unità di rilevazione del dato dell'angolo di piega, consente di acquisire un dato reale. Tale condizione viene resa possibile, poiché nei rebbi della forchetta, i punti cospicui di rilevazione del dato variabile, sono maggiormente distanti dal vertice di piega, in questo caso, completamente all'esterno della matrice, insistendo contestualmente su superfici speculari della lamiera, non influenzate dalla deformazione convessa che colpisce temporaneamente l'area più prossima al vertice.
Tale assoluta precisione, rilevando un dato esterno reale, consente di intervenire in maniera risolutiva per la correzione del'errore, anche in particolari circostanze d'impiego, sino ad ottenere correttamente l'angolo di piega nominale.
Infine, prevedendo nel caso di specie un precipuo elemento frazionato di matrice, viene consentita una maggiore flessibilità di impiego, ed una più agevole e rapida sostituzione della forchetta, al variare della configurazione di matrice impiegata nella macchina pressa piegatrice.
Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta una vista in particolare di una delle fasi del procedimento di lavorazione del foglio di lamiera, presa in corrispondenza del punzone e prima che questo insista sulla matrice od elemento frazionato di matrice, comprendente un dispositivo di misurazione dell'angolo di piega costituito da un mezzo tastatore con una conformazione a forchetta.
La Figura 2., rappresenta una vista in particolare di una fase successiva del procedimento di lavorazione del foglio di lamiera, presa in corrispondenza del punzone che insiste sulla matrice od elemento frazionato di matrice, determinando un primo spostamento, lungo l'asse verticale, del dispositivo di misurazione comprendente un mezzo tastatore con una conformazione a forchetta
La Figura 3., rappresenta una vista ancora in particolare di una fase successiva del procedimento di lavorazione del foglio di lamiera, presa in corrispondenza del punzone che insiste sulla matrice od elemento frazionato di matrice, determinando l'ulteriore spostamento, lungo l'asse verticale, del dispositivo di misurazione comprendente un mezzo tastatore con una conformazione a forchetta.
La Figura 4., è una vista ingrandita del particolare di cui in Figura 3. La Figura 5., è una vista in prospettiva, di un elemento frazionato di matrice che incorpora una doppia versione del dispositivo di misurazione su quattro punti dell’angolo di piega, dal lato della versione comprendente la porzione di rilevazione della forchetta, collocata all’esterno della cava della matrice essendo passante coassialmente.
La Figura 6., è una vista in prospettiva, dell'elemento frazionato di matrice presa dal lato opposto rispetto alla Figura precedente, comprendente una parte del dispositivo di misurazione su quattro punti dell’angolo di piega, nella versione con porzione di rilevazione della forchetta collocata all'intemo della cava della matrice.
La Figura 7., è una vista in prospettiva e schematica della fase di estrazione di una forchetta dall’elemento frazionato di matrice di cui in Figura 6.
La Figura 8., è una vista di fronte dell'elemento frazionato di matrice secondo la Figura 5., presa dal lato della forchetta, nella versione comprendente la porzione di rilevazione della forchetta, collocata all'esterno della cava della matrice passante coassialmente.
La Figura 9., è una vista di fronte dell’elemento frazionato di matrice secondo la Figura 6., presa dal lato della forchetta nella versione comprendente la porzione di rilevazione della forchetta collocata all'interno della cava della matrice.
Infine, la Figura 10., è una vista laterale di un elemento frazionato di matrice.
Descrizione di una possibile esecuzione.
Considerando le figure, si rileva che una macchina pressa piegatrice, si compone di una parte superiore ed una parte inferiore, la prima essenzialmente dinamica rispetto alla seconda, statica. Della prima, è parte una traversa superiore, mobile lungo l'asse verticale, sulla cui estremità inferiore si prevede associato, longitudinalmente, un utensile del tipo intercambiabile, costituendo il punzone (1).
La detta macchina pressa piegatrice, prevede alle estremità, almeno un gruppo cilindro per lato, il quale determina il movimento di discesa e viceversa lungo l'asse verticale, della traversa superiore verso una sottostante traversa inferiore, la quale comprende un banco di supporto di una matrice (B) anch’essa del tipo intercambiabile. Nella fattispecie, la detta matrice (B) è del tipo provvista di una cava longitudinale (b<1>), e può comprendere almeno un elemento frazionato, per pezzi normalmente corti o lunghi, e due o più per pezzi lunghi, al fine di aumentare la precisione della rilevazione, ed in cui, essendo eventualmente posti alle estremità, partecipano longitudinalmente, a costituire la continuità della cava longitudinale (b<1>)· Più in dettaglio, ogni matrice (B) o suo elemento frazionato è preferibilmente costituito da un blocco monolitico di metallo, ancorabile longitudinalmente sulla sommità della traversa inferiore ovvero sul banco, e conformato sostanzialmente a "T" capovolto, (2). In questa condizione, si rileva che ogni matrice (B) o suo elemento frazionato, prevede il tratto trasversale con funzione di base, .mentre il tratto (2<1>), che si erge perpendicolarmente dalla detta base, ottenuto in posizione mediana, realizza sulla sommità una sede, che in concorso con almeno una eventuale sede di un elemento frazionato previsto in corrispondenza dell'estremità opposta di una matrice complessa, consente di ottenere una cava continua (b<1>) sviluppata longitudinalmente. Una matrice (B), può essere ricavata da un corpo essenzialmente monolitico (2) o da più segmenti, ognuno corrispondente alla porzione di elemento frazionato interessato. Nella soluzione rappresentata, la matrice (B) è del tipo comprendente una cava con sagoma negativa, essenzialmente a "V" (b<1>), ricavata da un corpo unico squadrato esternamente, la cui sommità realizza per parte, due punti di rilevazione opposti (4). Questi ultimi, essendo statici costituiscono i punti noti necessari all'unità logica, in concorso con i punti dinamici di un mezzo a forchetta (C), per la determinazione dell'angolo di piega del foglio di lamiera sottoposto ad un ciclo di presso-piegatura.
Per quanto riguarda l'elemento frazionato di matrice, essendo versionabile, esso prevede in corrispondenza di una testa un'area (5), del tipo sottosquadra nel caso di utilizzo di una forchetta (C<1>) interna alla cava della matrice, alla base della quale è incernierato (7), su una appendice dell’elemento frazionato (2), un corpo (6). Detto corpo (6) essendo del tipo con una sezione a "C", consente lo scorrimento assiale ed in ritenuta del gambo (8) di una forchetta (C, C<1>), nel caso di specie ricavata da una lamina piatta, la cui estremità inferiore del detto gambo (8) insiste in corrispondenza di un trasduttore di posizione (3). Agendo sul corpo di guida (6) di una forchetta (C, C<1>), in corrispondenza dell'estremità opposta rispetto al’incenieramento (7), se ne consente il disassamento dalla testa dell'elemento frazionato di matrice (B) e conseguentemente, viene offerta la possibilità di sfilare la forchetta (C, C<1>) per praticare la sua sostituzione (v. Figura 7).
Oltre al gambo (8) in una forchetta (C), particolarmente del tipo per uso esterno alla cava (b<1>) della matrice (B), prevista di testa, dal lato opposto al precedente in un elemento frazionato di matrice, si prevede sulla sommità del detto gambo (8), due rebbi (8<1>), in modo tale da realizzare una forcella, con l’apertura volta verso l'alto. All'interno della detta forcella in una forchetta (C) si prevede, essendo coassiale, la detta cava (b<1>) della matrice (B), di modo che i rebbi (8<1>) risultino collocati all’esterno della detta cava (b<1>). Essendo detti rebbi (8<1>) parte di una forchetta mobile (C), in una fase attiva di presso-piegatura, essi si protraggono sin oltre la parte superiore della cava (b<1>) e della matrice stessa (B), facendo insistere i punti cospicui (8<2>) su porzioni piegate specularmente di lamiera (D), esterne alla cava (b<1>) ed alla matrice stessa (B). Da ultimo, si rileva che una caratteristica della detta forchetta (C), è anche quella di prevedere le estremità (8<2>), costituenti i punti cospicui di rilevazione dinamici, dei rebbi (8<1>), lievemente convergenti.
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice, comprendente almeno una forchetta (C) prevista lungo una matrice od elemento frazionato di matrice, atta a rilevare l'inclinazione reale dei due piani speculari di un foglio di lamiera (D) presso piegato, ogni piano essendo interessato da due punti di rilevazione di cui uno statico e noto (4) ed uno dinamico (8<2>), caratterizzato dal fatto che la forchetta intercambiabile (C) comprende un gambo (8), il quale interagisce con un trasduttore di posizione (3) comunicante con una unità logica di elaborazione dei dati che gestisce la detta macchina pressa piegatrice, sulla sommità del quale, si estendono dei rebbi (8<l>) i cui punti cospicui (8<2>) di rilevazione dell'angolo di piega, sono esterni rispetto ad una cava (b<1>) della matrice (B).
- 2. Dispositivo perfezionato secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che una cava (b<1>) della matrice (B) è coassiale rispetto alla forcella di una forchetta intercambiabile (C).
- 3. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che la forcella di una forchetta intercambiabile (C) allintrno della quale è coassiale una cava (b·) della matrice (B) prevede l’apertura volta verso l’alto.
- 4. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che essendo la cava (b<1>) della detta matrice (B), all’interno ovvero coassiale rispetto alla detta forcella, in una forchetta (C), i rebbi (8<l>) sono collocati all'esterno della detta cava (b<1>), i quali essendo detti rebbi (8<1>) parte di una forchetta mobile (C), in una fase attiva di pressopiegatura, si protraggono sin oltre la parte superiore della cava (b<1>), facendo insistere i punti cospicui (8<2>) su porzioni piegate specularmente di lamiera (D).
- 5. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una forchetta (C) è associata ad una matrice (B) od elemento frazionato di matrice, previsto lungo od alle estremità di una traversa inferiore in una macchina pressa piegatrice.
- 6. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli elementi frazionati di matrice, in una traversa inferiore, fanno parte di una matrice intercambiabile (B), ogni elemento frazionato, prevedendo associato: - da un lato, una forchetta (C) del tipo con i punti cospicui (8<2>) dei rebbi (8<1>), esterni alla cava (b<1>) della matrice (B); - dall'altro lato, prevedendo associata una forchetta (C<l>), del tipo con i punti cospicui (8<2>) dei rebbi (8<1>), intemi alla cava (b<1>) della matrice (B).
- 7. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ogni elemento frazionato di matrice o matrice (B) è conformata sostanzialmente a "T" capovolto, (2), dove il tratto trasversale costituisce la base, mentre il tratto (2<1>), che si erge perpendicolarmente dalla detta base, ottenuto in posizione mediana, realizza sulla sommità una cava (b<1>), che in concorso con almeno una medesima cava (b<1>) di un elemento frazionato, consente di ottenere una cava continua (b<1>) sviluppata longitudinalmente.
- 8. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i due apici opposti della cava (b<1>), costituiscono i punti statici di rilevazione (4), necessari all’unità logica, in concorso con i punti dinamici (8<2>) di un mezzo a forchetta (C), per la determinazione dell'angolo di piega del foglio di lamiera (D) sottoposto ad un ciclo di pressopiegatura.
- 9. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'elemento frazionato di matrice o matrice (B), prevede incernierato (7), di testa ed alla base dell'elemento frazionato (2), un corpo di guida (6) per lato, il quale consente lo scorrimento verticale di almeno la forchetta (C) i cui rebbi (8<1>) si dispongono così a cavallo della detta cava (b<1>)·
- 10. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo di guida (6) per lo scorrimento verticale di almeno la forchetta (C), è del tipo con una sezione a "C", consentendo lo scorrimento assiale e la ritenuta del gambo (8) di una forchetta (C).
- 11. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che agendo sul corpo di guida (6) di almeno una forchetta (C), in corrispondenza dell’estremità opposta rispetto al'incenieramento (7), si consente il relativo disassamento dalla testa del' elemento frazionato, offrendo la possibilità e viceversa di sfilare la forchetta (C).
Priority Applications (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
---|---|---|---|
IT98TV000038 IT1299712B1 (it) | 1998-03-18 | 1998-03-18 | Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice. |
Applications Claiming Priority (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
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IT98TV000038 IT1299712B1 (it) | 1998-03-18 | 1998-03-18 | Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice. |
Publications (2)
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ITTV980038A1 true ITTV980038A1 (it) | 1999-09-18 |
IT1299712B1 IT1299712B1 (it) | 2000-04-04 |
Family
ID=11420374
Family Applications (1)
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IT98TV000038 IT1299712B1 (it) | 1998-03-18 | 1998-03-18 | Dispositivo perfezionato di misurazione su quattro punti dell'angolo di piega, particolarmente in una macchina pressa piegatrice. |
Country Status (1)
Country | Link |
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IT (1) | IT1299712B1 (it) |
-
1998
- 1998-03-18 IT IT98TV000038 patent/IT1299712B1/it active IP Right Grant
Also Published As
Publication number | Publication date |
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IT1299712B1 (it) | 2000-04-04 |
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