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ITTV970141A1 - Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all'interazione con almeno un sistema di bombatura, particolarmente in una macchina presso-piegatrice. - Google Patents

Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all'interazione con almeno un sistema di bombatura, particolarmente in una macchina presso-piegatrice. Download PDF

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ITTV970141A1
ITTV970141A1 IT000141A ITTV970141A ITTV970141A1 IT TV970141 A1 ITTV970141 A1 IT TV970141A1 IT 000141 A IT000141 A IT 000141A IT TV970141 A ITTV970141 A IT TV970141A IT TV970141 A1 ITTV970141 A1 IT TV970141A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
crosspiece
bending
crosspieces
press
detecting
Prior art date
Application number
IT000141A
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English (en)
Inventor
Luciano Gasparini
Original Assignee
Luciano Gasparini
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Publication date
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Priority to CZ20001382A priority patent/CZ297072B6/cs
Priority to PT98950297T priority patent/PT1027178E/pt
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Priority to EP98950297A priority patent/EP1027178B1/en
Priority to DE69803696T priority patent/DE69803696T2/de
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21D5/00Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves
    • B21D5/02Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves on press brakes without making use of clamping means
    • B21D5/0272Deflection compensating means

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
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  • Electrophonic Musical Instruments (AREA)
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  • Sewing Machines And Sewing (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all'interazione con almeno un sistema di bombatura, particolarmente in una macchina pressò piegatrice.
L'innovazione, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore delle macchine per la deformazione della lamiera.
Stato dell'arte.
Le macchine presso piegatrici, come noto, trovano largo impiego nell'industria metalmeccanica, ed in particolare nella lavorazione dei fogli di lamiera, per ottenere ad esempio, dei profili longitudinali diversamente sagomati, talvolta con la possibilità di essere ripresi ed ognuno nuovamente sottoposto ad un ciclo di presso-piegatura.
In linea di massima, un ciclo di piegatura consiste essenzialmente nella discesa verticale di un utensile sino ad insistere sul sottostante foglio di lamiera appoggiato sulla matrice, neH’eseguire la piegatura, e quindi al termine, nel proseguire con la risalita, sino ad una posizione originaria. Per compiere le precedenti fasi, la macchina si compone di due parti, rispettivamente una prima dinamica, generalmente interessante la parte superiore, ed una parte sostanzialmente statica, costituente la parte inferiore della macchina posta sulla perpendicolare della parte dinamica. Per quanto attiene la prima parte, dinamica, nell'esecuzione di un ciclo di piegatura, si prevede un utensile, costituito da una lama diversamente sagomata anche del tipo intercambiabile, la quale compie esclusivamente un movimento verticale di va e vieni, assicurato da almeno due cilindri oleodinamici, d'estremità, che determinano la discesa, l'eventuale sosta, e la risalita di una traversa superiore la quale supporta longitudinalmente l'utensile.
Per quanto riguarda la parte inferiore, sempre della macchina pressopiegatrice, essa comprende, sulla perpendicolare della traversa superiore, una corrispondente traversa inferiore, la quale, sostanzialmente, ha lo scopo di sostenere una matrice ed eventuali dispositivi di misurazione e controllo dell'angolo di piega. Dal punto di vista strutturale, è interessante rilevare che talune macchine di precisione, vengono immesse e richieste dal mercato con una traversa inferiore anche dinamica, ciò che consente di ottenere un prodotto di qualità elevata, contrariamente a quelle che, essendo statiche, offrono perloppiù un prodotto qualitativamente inferiore. La necessità di ricorrere a quelle macchine che dispongono di una traversa inferiore anche dinamica, è sempre più sentita dalle imprese del settore, tant'è che il costo per prevedere questa specifica funzione, peraltro opzionale, incide in misura piuttosto marginale rispetto al costo d'assieme di una macchina base. Uno dei motivi che inducono le stesse imprese ad orientarsi in tal senso, è dettato dal fatto che la traversa inferiore, qualora dinamica, può concorrere a correggere, per quanto possibile, quelle imprecisioni che determinano una freccia di incurvamento, rilevabili dalla lavorazione per presso-piegatura del foglio di lamiera.
E' sicuramente vero infati, che la presso-piegatura del foglio di lamiera, è un processo piuttosto delicato, tant'è che risulta assai difficile ottenere dei risultati del tutto identici ai parametri di lavorazione impostati, in questo caso, consentendo delle tolleranze ben più ampie di altri processi di lavorazione del metallo. Ciò accade per la concomitanza di diversi fatori, quale ad esempio, la non costanza dello spessore e la qualità dei materiali, dove anche l'incidenza di pochi centesimi influisce negativamente sulla lavorazione, oppure, a causa dei fenomeni di ritorno elastico del materiale, ma anche ed assai spesso per la naturale deformazione, durante il processo, delle' due traverse, tutti dei fenomeni, questi, che attualmente vengono corretti mediante dei programmi, fomiti dalle software house, corredati di dati appropriati previo una serie di test preventivi éd altri sistemi manovrabili manualmente.
In questa logica, un aspetto negativo e più o meno comune nelle soluzioni preesistenti, riguarda la deformazione delle traverse, inferiore e superiore, della macchina in condizione di lavoro. L'inconveniente, più in dettaglio, consiste nel rilevare trasversalmente al foglio di lamiera, una certa convessità o concavità del prodoto sottoposto al ciclo di lavorazione, un fatto questo, il quale è imputabile anche alla disuniforme distribuzione della forza sui cilindri della traversa superiore. Come già osservato, alcuni di questi difetti, possono essere attualmente corretti mediante convenienti dispositivi, propriamente detti di bombatura o di recupero delle flessioni, i quali hanno lo scopo di rendere dinamica la traversa inferiore ed influenzare, eventualmente interagendo con questi, l'intensità e la distribuzione della pressione di esercizio dei cilindri di spinta della traversa superiore, con lo scopo di recuperare la freccia di incurvamento causata dallo sforzo di piegatura su entrambe le traverse, la cui deformazione risulta proporzionale allo sforzo di piegatura.
Tali sistemi, tuttavia, pur essendo atti a colloquiare con una unità logica di gestione complessiva della macchina presso-piegatrice, a tu tt 'oggi, non paiono ancora ottimizzati a causa del concorso di ulteriori e diversi fattori che ne diminuiscono l'efficacia. Il problema si estrinseca nel fatto che tali correzioni di processo, non sono ripetibili pezzo per pezzo, per le mutevoli condizioni di lavoro e le diversità strutturali del materiale impiegato, necessitando di continue e particolari regolazioni. Dette mutevoli condizioni di lavoro comprendono, la lunghezza del pezzo da piegare, lo spessore, il carico di rottura del materiale ma soprattutto la sua posizione, nel senso della lunghezza della pressa, in cui si effettua l'operazione di piegatura.
I sistemi di bombatura idraulici sino ad oggi impiegati, comprendono in linea di massima una serie di martinetti, i quali agiscono contestualmente, lungo una parte intermedia dell'assieme traversa inferiore, e più in dettaglio alla base di una porzione di questa, meglio nota come traversa d'azione, rispetto alla quale, esternamente, corrispondono le due traverse di reazione.
Uno dei problemi maggiormente ricorrenti, che interessa tale sistema, deriva dal fatto che esso durante il ciclo operativo, non tiene affatto conto della -reale- deformazione della traversa, nel caso di specie inferiore, basandosi unicamente su parametri empirici preimpostati e gestiti dall'unità logica. Ed in effetti, attualmente, le variabili indicate dalla logica di intervento della bombatura prevista all’interno del programma base di lavoro, considerano unicamente dati rilevati a campione in fase di ripetuti test, prevalentemente ottenuti in condizioni di lavoro normali e più ricorrenti. Si capisce che, per quanto detti parametri siano articolati, essi tengono unicamente conto di solo alcune delle situazioni che si possono verificare nell'esecuzione di un normale processo di lavoro, tutte condizioni che nella maggior parte dei casi, corrispondono al posizionamento centrale della lamiera da presso piegare, non anche ad un suo eventuale posizionamento ai lati della pressa. Il limite ovviamente, deriva dall'oggettiva difficoltà di predisporre dei parametri accreditati che tengano conto delle diverse variabili che influenzano la deformazione delle traverse, durante un ciclo di lavoro, soprattutto se diverse dalle usuali condizioni di lavoro.
In definitiva, si può rilevare a carico delle macchine presso-piegatrici attualmente esistenti, ancora una mancanza di precisione la quale è perloppiù imputabile all'assenza di dati reali, fomiti contestualmente all'esecuzione della presso piegatura, che tengano anche conto della deformazione, ed in particolare la flessione, delle traverse. Una circostanza questa che interessa ulteriormente il risultato qualitativo, dando luogo ad un numero considerevole di scarti obbligando talvolta e quando possibile, alla riesecuzione di un ciclo di lavoro con lo scopo di correggere l'errore così individuato.
Uno scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti, mediante un dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all’interazione con almeno un sistema di bombatura, particolarmente in una macchina presso-piegatrice, costituito essenzialmente da mezzi atti a rilevare la deformazione elastica su asse verticale della traversa inferiore e o della traversa superiore registrato durante la fase attiva di presso piegatura di una lamiera, detti mezzi, fornendo all'unità logica di gestione della macchina, un dato maggiore o minore rispetto ad un valore di riferimento della traversa superiore, da ciò dipendendo l intervento almeno del sistema di bombatura, ed ancora in cui, detti mezzi, essendo attivi su entrambe le traverse, comprendono una parte impegnata alla traversa d'azione ed una parte, alla prima interconnessa, solidale con una traversa esterna fissa indipendente dalla traversa d'azione, comprendente un mezzo per rilevare e comunicare l'entità dell'oscillazione relativa di quest'ultima rispetto alla traversa esterna fissa.
Attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto determina un immediato progresso tecnico, vengono conseguiti diversi vantaggi valorizzando e perfezionando ulteriormente le macchine presso-piegatrici esistenti.
Innanzitutto, è possibile rilevare che il sistema di bombatura di una macchina presso-piegatrice, od anche l'insieme dei mezzi preposti alla correzione della freccia di incurvamento, comprendente un sistema atto ad influenzare l'intesità e la distribuzione della pressione di esercizio dei cilindri di spinta della traversa superiore, possono intervenire in maniera decisamente più corretta che non nelle circostanze precedenti, tenendo unicamente conto di valori reali di flessione delle traverse. Conseguentemente, si pemette il raggiungimento di risultati qualitativi estremamente importanti e soprattutto di assoluta precisione, qualunque sia la posizione del carico rispetto alla lunghezza della piegatrice ed indipendentemente dalla caratteristica tecnica del materiale.
Non necessita perciò nessuna regolazione da parte dell'utilizzatore Anale, al quale viene consentita una discreta riduzione dei tempi di lavorazione, con minori tempi morti e pezzi di scarto, apportando evidenti benefici dal punto di vista economico, e nel contempo permettendo la realizzazione di piegature praticamente perfette.
Ulteriormente, si osserva che l'adozione di tale dispositivo, consente una maggiore flessibilità di lavoro ed una radicale semplificazione della macchina presso-piegatrice, soprattuto per quanto riguarda l'impostazione dell'unità logica.
Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di alcune soluzioni preferenziali di realizzazione, con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma unicamente esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta un prospetto di una macchina pressopiegatrice in fase attiva di processo, la quale è provvista di un dispositivo di controllo elettronico diretto della flessione delle traverse, inferiore e superiore, interagente almeno con un dispositivo di bombatura.
La Figura 2., è una vista, in una condizione dinamica, sempre di una macchina presso-piegatrice di cui in Figura 1., ma provvista di una variante al dispositivo di controllo elettronico, in questo caso del tipo indiretto, della flessione delle traverse, inferiore e superiore, .interagente almeno con un dispositivo di bombatura.
Le Figure 3. e 4., sono delle viste in particolare, di un dispositivo di controllo elettronico della flessione delle traverse, del tipo diretto, applicato alla traversa superiore e rappresentato in due condizioni rispettivamente a riposo ed in fase attiva.
Le Figure 5. e 6., sono delle corrispondenti viste in sezione del dispositivo di controllo elettronico diretto di cui alle Figure 3. e 4., applicato alla traversa superiore.
Le Figure 7. e 8., sono delle viste in particolare, di un dispositivo di controllo elettronico della flessione delle traverse, del tipo diretto, applicato alla traversa inferiore e rappresentato in due condizioni rispettivamente a riposo ed in fase attiva.
Le Figure 9. e 10., sono delle corrispondenti viste in sezione del dispositivo di controllo elettronico diretto di cui alle Figure 7. e 8., applicato ancora alla traversa inferiore.
Le Figure 11. e 12., sono delle viste in particolare, di una variante al dispositivo di controllo elettronico della flessione delle traverse, in questo caso essendo del tipo indiretto, applicato alla traversa superiore e rappresentato in due condizioni rispettivamente a riposo ed in fase attiva.
Le Figure 13. e 14., sono delle corrispondenti viste in sezione del dispositivo di controllo elettronico indiretto di cui alle Figure 11. e 12., applicato alla traversa superiore.
Le Figure 15. e 16., sono delle viste in particolare, sempre di un dispositivo di controllo elettronico della flessione delle traverse, del tipo indiretto, applicato alla traversa inferiore e rappresentato in due condizioni rispettivamente a riposo ed in fase attiva.
Le Figure 17. e 18., sono delle corrispondenti viste in sezione del dispositivo di controllo elettronico indiretto di cui alle Figure 15. e 16., applicato alla traversa inferiore.
La Figura 19., è una ennesima variante al dispositivo di controllo, applicato alle traverse, superiore ed inferiore, di una macchina pressopiegatrice, il quale utilizza più punti di rilevazione della flessione delle traverse.
Le Figure 20. e 21., sono delle viste in particolare del controllo, di cui alla Figura precedente, impegnato alla traversa rappresentato nelle due condizioni, rispettivamente a riposo e sotto carico.
Infine, le Figure 22., 23. e 24., sono delle viste, sempre in particolare del dispositivo di controllo, di cui alle Figure 19, 20 e 21, impegnato alla traversa inferiore e rappresentato in diverse situazioni, rispettivamente a riposo, sotto carico e nella condizione di recupero flessione della traversa inferiore.
Descrizione di alcune esecuzioni.
Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che una macchina presso-piegatrice (A), comprende una traversa superiore (1), mobile verticalmente rispetto al telaio, sulla cui estremità inferiore si prevede associato, longitudinalmente, un utensile del tipo intercambiabile, costituendo il punzone (2). Sempre la macchina (A), prevede alle estremità, un gruppo cilindro (3-3<1>) per lato, i quali determinano il movimento verticale di discesa e viceversa della traversa superiore (1) verso la sottostante traversa inferiore (4), la quale a sua volta prevede una matrice (5) anch'essa del tipo intercambiabile.
Per il recupero delle flessioni alle traverse, accertata un’eventuale necessità di ricorrere alla correzione della freccia di incurvamento della lamiera (B) causata dallo sforzo di piegatura, si prevede un dispositivo di bombatura, reso operativo sulla traversa inferiore (4), e composto essenzialmente da una serie di martinetti idraulici ed in linea (6). Detti martinetti (6), insistono alla base di una traversa d'azione (4<1>), collocata nella traversa inferiore (4) in una posizione intermedia rispetto a due traverse di reazione (4<2>). E' possibile inoltre, che detto sistema di bombatura possa· essere del tipo coordinato nell'attività con un dispositivo per adeguare la pressione di bombatura proporzionalmente alla pressione di lavoro dei singoli cilindri (3, 3<1>) detìà u traversa superiore, essendo interposto, detto dispositivo lungo un circuì che mette in comunicazione gli stessi.
Al fine di ottimizzare ulteriormente il recupero della flessione di entrambe le traverse, rispettivamente inferiore (4) e superiore (1), viene previsto per ognuna, almeno un dispositivo (C, C<1>) finalizzato alla misurazione della flessione delle stesse, fornendo contestualmente all'unità logica di gestione della macchina dati reali di deformazione, rispeto al computo dei quali, consentire un adeguato intervento del sistema di bombatura attraverso i martinetti (6), ed anche, nell'eventualità sia previsto, di un dispositivo per adeguare la pressione di bombatura proporzionalmente alla pressione di lavoro dei singoli cilindri (3, 3<1>).
Il detto dispositivo (C), nel caso di specie, viene posizionato pressoché centralmente rispetto alla lunghezza della pressa (A), e si compone essenzialmente di due parti. Più in dettaglio, in una prima soluzione, e relativamente alla traversa inferiore (4), un perno (7) è impegnato ortogonalmente rispetto alla traversa d'azione (4<l>), in modo tale da sporgere da un lato e con una parte dello stesso (7<1>) oltre lo spessore di almeno una traversa di reazione (4<2>). E' intuibile la presenza di una terza traversa (4<3>), di ridotto spessore, la quale è prevista prospiciente l'estradosso della traversa di reazione (4<2>), ed indipendente rispetto a quest'ultima, essendo del tipo fissa al telaio della macchina (A). Sia la traversa di reazione (4<2>), che la traversa esterna fissa (4<3>), prevedono in logica corrispondenza una pressoché comune asportazione di materiale interessante l intero spessore, ad esempio secondo una conformazione ad asola, in modo tale da consentire al sottostante perno (7) sporgente (7<1>) una libera oscillazione essendo solidale alla traversa d'azione (4<1>). Sull’estremità della parte sporgente (7<1>) del perno (7), è impegnata la terminazione di una astina mobile (8<1>). quale parte inferiore di un trasduttore di posizione (8). Il detto trasduttore di posizione (8) è a sua volta impegnato stabilmente sull'estradosso della traversa esterna fissa (4<3>), perfettamente in asse rispetto all'impegno sulla sottostante traversa d'azione (4<1>), di modo tale che, ad un lieve spostamento su asse verticale di quest’ultima, corrisponda una uguale oscillazione dell'astina mobile (8<1>) che, interagendo con il soprastante punto fisso, consente di quantificare il relativo spostamento.
Per quanto riguarda la parte superiore della macchina (A), essa come noto, si compone di una traversa mobile (1) finalizzata al supporto dell'utensile (2), e sulla quale, preferibilmente dallo stesso lato di impegno del dispositivo (C) alla traversa inferiore (4), si prevede un secondo dispositivo (C<1>) in asse con il sottostante (C), essendo anch'esso posizionato centralmente rispetto alla lunghezza della macchina presso-piegatrice (A). Anche in questo caso, è presente un analogo perno (7) impegnato ortogonalmente rispetto alla traversa superiore (1) e sporgente (7<1>) sempre rispetto ad una traversa fissa, (l<1>), solidale al telaio della macchina pressopiegatrice (A), di ridotto spessore, ed associata prospiciente l'estradosso della detta traversa superiore (1). Per consentire una certa oscillazione al perno (7) essendo solidale con la traversa (1), si prevede una apertura (9<1>) praticata in logica corrispondenza ed interessante lo spessore della traversa esterna fissa (l<1>). In questo modo sulla sommità del perno (7) sporgente (7<1>) si impegna, analogamente al precedente, una astina mobile (8 *) la quale coopera con una parte fissa costituita dal trasduttore di posizione (8) impegnato sulla superficie ; esterna della traversa fissa ( 1<1 >)
Una variante al meccanismo di rilevazione (C, C<1>), può interessare il metodo di trasmissione delle oscillazioni verticali della traversa, sia per quella inferiore (4) che per quella superiore (1), ad un corrispondente trasduttore di posizione (8). Si ipotizza pertanto, un sistema indiretto, il quale comprende sempre un trasduttore di posizione (8), impegnato stabilmente alla corrispondente traversa esterna , (l<1>) o (4<3>), di una relativa traversa superiore (1) ed inferiore (4), fissata al telaio della macchina presso-piegatrice (A). Nel dettaglio, rispetto alla soluzione precedente, la posizione del trasduttore (8) anziché risultare sulla verticale dell'apertura (9, 9<1>), è a lato della stessa, praticata sulla traversa esterna fissa (l<1>) o (4<3>). In questo caso, sulla sommità del perno emergente (7<1>), non viene impegnata direttamente l'astina mobile (8<1>) la quale è parte del trasduttore (8), ma si prevede l'impiego di un braccio leva di rinvio (10). Detto braccio leva, da un lato (IO<2>) impegna la sommità del perno (7<1>), dall’altro (IO<1>) sollecita la terminazione deH'astina mobile (8‘), determinando il movimento su asse verticale della stessa. L'azione della leva (10), viene consentita prevedendo un punto di fulcraggio intermedio, (11), prossimo all'apertura (9, 9<1>) il quale è ricavato solidale con la corrispondente traversa esterna fissa (1 ') e (4<3>).
Ancora una possibile variante al meccanismo (C, C<l>) di rilevazione della flessione per ogni traversa, superiore (1) ed inferiore (4), può consistere nel prevedere sull’estradosso di ognuna, due tiranti disposti in diagonale, rispettivamente destro e sinistro (12). Le prime estremità dei detti tiranti (12), rispettivamente, nel caso della traversa superiore (1) si impegnano in corrispondenti punti (13) previsti lateralmente ed alle estremità della stessa mentre nel caso della traversa inferiore (4) si impegnano in corrispondenti: punti previsti lungo le spalle della macchina presso-piegatrice (A). Per quantó riguarda le seconde estremità, esse interagiscono mediante un rinvio lineare con un trasduttore di posizione (8) preferibilmente associato su una struttura dipendente dalle dette due traverse (1, 4). Per quanto riguarda la traversa inferiore, ancora più in dettaglio, le estremità (12<1>) dei tiranti (12), sono ancorate ad un'asta cedevole elasticamente (14<1>) di un supporto intermedio (14) solidale sulla medesima porzione di struttura finalizzata ad accogliere il trasduttore di posizione (8). In questo caso, è l'estremità inferiore dell'asta cedevole elasticamente (14<1>) che sollecita l'estremità dell'astina mobile (8<l>) del relativo trasduttore di posizione (8), perfettamente in asse e solidale con la corrispondente traversa, superiore (1) e d'azione inferiore (4<!>), rilevando la flessione della corrispondente traversa (1, 4<1>). ,
Con il primo avvio della macchina presso-piegatrice (A), i relativi trasduttori di posizione (C, C<1>) vengono tarati in modo tale che ad una condizione di riposo, corrisponda un valore di riferimento, al variare del quale, a causa di una rilevata flessione della corrispondente traversa (1, 4<1>), corrisponde il consenso all'attivazione, previo colloquio con l'unità logica di gestione della macchina (A), del sistema di bombatura idraulico attraverso una valvola proporzionale di pressione.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all'interazione con almeno un sistema di bombatura, particolarmente in una macchina presso-piegatrice, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (C, C<1>) atti a rilevare la deformazione elastica su asse verticale della traversa inferiore (4) e o della traversa superiore (1) registrato durante la fase attiva di presso piegatura di una lamiera (B), detti mezzi (C, C<1>)» essendo attivi su entrambe le traverse (1) e (4), comprendenti una parte impegnata alla corrispondente traversa d'azione (1, 4<1>) ed una parte, alla prima interconnessa, solidale con una traversa esterna fissa (1\ 4<3>) indipendente dalla traversa d'azione (1, 4<1>), la quale traversa esterna fissa ( 1 \ 4<3>) prevede un mezzo (8) per rilevare e comunicare l'entità dell'oscillazione relativa della traversa d'azione (1, 4<1>) rispetto alla detta traversa esterna fissa (1\ 4<3>).
  2. 2. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende: - un perno (7) impegnato ortogonalmente rispetto ad una traversa d'azione 4<1>) di una corrispondente traversa superiore (1) ed inferiore (4); - una astina mobile (8<!>), quale parte inferiore di un trasduttore di posizione (8), impegnata sulla sommità (7<1>) di detto perno (7); - un trasduttore di posizione (8) fissato al telaio della macchina pressopiegatrice (A), ed indipendente dalle traverse superiore (1) ed inferiore (4).
  3. 3. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzato dal fatto che: - sull'estradosso e prospiciente la corrispondente traversa d'azione superiore (I) si prevede una traversa esterna (l1) fissa al telaio della macchina pressopiegatrice (A); - sull'estradosso e prospiciente la corrispondente’traversa d’azione, inferiore, (41) si prevede almeno una prima traversa di reazione (42) seguita da una traversa esterna (43) indipendente dalle precedenti ed anch'essa fissa al telaio della macchina presso-piegatrice (A).
  4. 4. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo le rivendicazioni 1. e 3., caratterizzato dal fatto che il trasduttore di posizione (8), impegnato stabilmente alla corrispondente traversa esterna, (II) e (43), di una relativa traversa superiore (1) ed inferiore (4), fissata al telaio della macchina presso-piegatrice (A), è sollecitato dall'estremità (IO1) di un braccio leva (10) fulcrato su una relati va'; cerniera (11) ancorata alla corrispondente traversa esterna fissa (l1) e (43), mentre l'estremità opposta (IO2) del braccio leva (10) impegna la sommità del perno (71).
  5. 5. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - sull'estradosso e prospiciente la corrispondente traversa d'azione superiore (1) si prevede una traversa esterna (l1) fissa al telaio della macchina pressopiegatrice (A), e provvista di una apertura (91) interessante localmente l'area di impegno ortogonale del perno (7) alla traversa (1); - sull'estradosso e prospiciente la corrispondente traversa d'azione, inferiore, (41) si prevede una prima traversa di reazione (42) seguita da una traversa esterna (43) anch'essa fissa al telaio della macchina presso-piegatrice (A), entrambe, provviste di una comune apertura (9) interessante localmente l’area di impegno ortogonale del perno (7) alla traversa (4).
  6. 6. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che sull'estradosso di ogni traversa, superiore (1) ed inferiore (4), si prevedono due tiranti divergenti essendo disposti in diagonale, rispettivamente destro e sinistro (12), di cui prime estremità dei detti tiranti (12), si impegnano in corrispondenti punti (13) previsti lungo la traversa stessa (1) o nel caso della traversa inferiore (4), sulle spalle del telaio della macchina presso-piegatrice (A), mentre seconde estremità, interagiscono mediante un rinvio lineare con un trasduttore di posizione (8) associato alla struttura delle due traverse (1, 4).
  7. 7. Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, secondo le rivendicazioni 1. e 6., caratterizzato dal fatto che le estremità (12<l>) dei tiranti (12), sono ancorate ad un’asta cedevole elasticamente (14<1>) di un supporto intermedio (14) solidale sulla medesima porzione di struttura che accoglie il trasduttore di posizione (8), detta asta cedevole elasticamente (14<1>) sollecitando l'estremità dell'astina mobile (8<1>) del relativo trasduttore (8).
  8. 8. Macchina presso-piegatice, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ogni trasduttore di posizione (8), durante la fase di piegatura di una lamiera (B) fornisce all'unità logica di gestione della macchina un dato, relativo alla flessione delle traverse (1, 4<1>), maggiore o minore rispetto ad un valore di riferimento, riferito alla traversa superiore, da ciò dipendendo l'intervento di almeno un sistema di bombatura idraulico attraverso una valvola proporzionale di pressione.
  9. 9. Macchina presso-piegatice, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ogni traversa, superiore (1) ed inferiore (4), comprende almeno un relativo trasduttore di posizione (8), collocato centralmente rispetto alla lunghezza della stessa (A).
IT97TV000141A 1997-10-17 1997-10-17 Dispositivo per rilevare la flessione delle traverse, inferiore e superiore, finalizzato all'interazione con almeno un sistema di IT1295498B1 (it)

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