ITTO20010567A1 - Cestello per macchina lavastoviglie a capacita' migliorata. - Google Patents
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Description
Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo : "Cestello per macchina lavastoviglie a capacità migliorata"
La presente invenzione concerne un cestello per macchine lavastoviglie a capacità migliorata.
Le macchine lavastoviglie per uso domestico di attuale produzione presentano generalmente una coppia di cestelli per contenere le stoviglie che devono essere sottoposte al ciclo di lavaggio.
Secondo la tecnica nota i cestelli per lavastovìglie sono realizzati in filo di acciaio rivestito con materiale plastico che ne impedisce la corrosione e presentano una forma simile ad un cassetto.
Tali cestelli sono infatti disposti all'interno del vano della macchina lavastoviglie su apposite guide in modo da poter scorrere verso l'esterno della macchina lavastoviglie per consentire il carico e lo scarico delle stoviglie.
Tradizionalmente, nelle macchine lavastoviglie di tipo domestico, ma non solo, i due cestelli risultano differenziati per consentire di alloggiare complessivamente all'interno della macchina un gran numero di stoviglie di diversa forma e dimensione. Più precisamente, nelle macchine tradizionali, è previsto un cestello superiore a maglia più fitta per il contenimento di tazze, bicchieri ed altri oggetti di piccole dimensioni, ed un cestello inferiore a maglia più larga destinato al contenimento delle pentole e delle altre stoviglie di maggiori dimensioni.
Entrambi i cestelli sono inoltre generalmente provvisti di punte metalliche o pettini ottenute con il medesimo filo del cestello ed anch'esse rivestite contro la corrosione, aventi lo scopo di trattenere in posizione sostanzialmente eretta i piatti all'interno del cestello.
Nelle macchine tradizionali di tipo domestico, i pettini sono configurati in modo da consentire di alloggiare complessivamente all'interno della macchina dodici coperti.
Secondo la filosofia costruttiva descritta, che prevede la differenziazione dei due cestelli superiore ed inferiore, anche le suddette punte sono realizzate di dimensioni diverse e sono poste ad una distanza reciproca diversa a seconda che si tratti del cestello superiore o inferiore, per contenere, rispettivamente, piatti piccoli sopra e piatti più grandi sotto.
La presenza delle punte nei cestelli delle macchine lavastoviglie si è tuttavia rivelata col tempo un inconveniente, principalmente per tre ordini dì motivi .
Il primo inconveniente deriva dal fatto che le punte suddette rappresentano un ingombro all'interno del cestello che impedisce di sfruttare il piano del cestello per contenere oggetti dì grandi dimensioni. Il secondo inconveniente deriva dal fatto che le suddette punte possono provocare escoriazioni alle mani dell'utilizzatore che venga a contatto con esse durante le operazioni di carico e scarico del cestello .
Il terzo inconveniente è invece dovuto al fatto che le suddette punte sono particolarmente esposte agli urti con le stoviglie che vengono disposte nel cestello e risultano pertanto soggette a graffi e spellature del rivestimento protettivo contro la corrosione. In conseguenza di ciò dette punte rappresentano generalmente la zona del cestello in cui si innesca più frequentemente la corrosione.
Secondo l'invenzione è previsto un cestello per macchine lavastoviglie che risolve gli inconvenienti suddetti e risulta di facile ed economica realizzazione .
Un secondo scopo dell'invenzione è quello di consentire di alloggiare all'interno della macchina un maggior numero di coperti aumentando la capacità della macchina, ma mantenendo inalterata la qualità del lavaggio.
Questi scopi dell'invenzione vengono ottenuti con il cestello per lavastoviglie, come rivendicato nelle unite rivendicazioni.
Vantaggiosamente, il cestello secondo l'invenzione è privo di sporgenze a punta, presenta la superficie del piano di fondo sostanzialmente libera da sporgenze e quindi completamente sfruttabile, e comprende una disposizione innovativa per il contenitore porta-posate che inoltre è dotato di sporgenze o rostri atti a coperare con altrettante sporgenze nel cestello per mantenere in posizione eretta i piatti.
Benché il cestello secondo l'invenzione sia stato previsto per essere utilizzato quale cestello inferiore in una macchina lavastovìglie tradizionale, tuttavia, il cestello potrà essere vantaggiosamente impiegato anche come cestello superiore.
L' invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, relativi ad una forma realizzativa preferita ma non limitativa, in cui:
la Fig.l è una vista in pianta del cestello;
la Fig.2 è una vista laterale del cestello di Fig.l. Con riferimento alle figure allegate il cestello secondo l'invenzione comprende un corpo 11 ottenuto in filo metallico d'acciaio saldato, opportunamente rivestito contro la corrosione e sagomato per definire quattro pareti verticali A,B,C,D ed un fondo E.
La parete A e la parete C costituiscono, rispettivamente, la parete anteriore e posteriore del cestello, mentre le pareti B e D costituiscono le pareti laterali o fianchi del cestello.
Come meglio visibile in Figura 2, secondo l'invenzione, la parete A e la parete C sono provviste di una serie di sporgenze arrotondate indicate, rispettivamente con i riferimenti 13 e 14, rivolte verso l'interno del cestello e sostanzialmente perpendicolari rispetto al piano definito dalle pareti A e C.
Dette sporgenze 13 e 14 sono ottenute preferibilmente piegando il filo metallico che definisce i tratti verticali delle pareti stesse A e C del cestello.
Anche il fondo E del cestello è provvisto di una serie di sporgenze 15, 16, 17, e 18 perpendicolari rispetto al piano del fondo E ed ottenute per ripiegatura del filo metallico che definisce i tratti longitudinali del fondo E del cestello.
Tutte le sporgenge suddette 13-18 hanno una forma arrotondata e non presentano spigoli vivi.
Con riferimento alla Fig.2, in cui i piatti sono stati schematizzati con linee curve tratteggiate, la parete anteriore A comprende un tratto superiore verticale A1 sul quale sono definite le sporgenze 13, ed un tratto inferiore verticale A2 sostanzialmente piano .
Analogamente, la parete posteriore C comprende un tratto superiore verticale C1 sul quale sono definite le sporgenze 14 ed un tratto inferiore verticale C2 sostanzialmente piano.
Il profilo del fondo E comprende, andando dalla parete A verso la parete C, un primo tratto orizzontale piano definente una prima porzione E1 del fondo E.
In successione, il fondo E del cestello comprende una porzione sagomata E2 provvista di prime sporgenze triangolari 15 rivolte verso l'interno del corpo 11 del cestello e seconde sporgenze 16 sempre rivolte verso l'interno del cestello di altezza maggiore rispetto alle sporgenze 15.
Dette sporgenze 15 e 16 della porzione E2 cooperano con le sporgenze 13 previste sulla parete anteriore A per trattenere i piatti in posizione verticale.
In successione, il fondo E comprende un secondo tratto orizzontale piano E3 che si raccorda con una seconda porzione sagomata E4 definita da terze sporgenze 17 rivolte verso 1'interno del corpo 11 del cestello e quarte sporgenze 18 sempre rivolte verso l'interno del cestello.
Dette sporgenze 17 e 18 della porzione E4 cooperano con le sporgenze 14 previste sulla parete posteriore C del cestello per trattenere i piatti in posizione verticale.
A detta porzione E4 segue un ultimo tratto sostanzialmente orizzontale definente una terza porzione orizzontale piana E5 del fondo E.
Si noti come la successione descritta consenta di trattenere i piatti, siano essi piani o fondi a seconda della distanza trasversale fra le sporgenze (passo fra i fili del corpo 11), pur mantenendo ridotto lo sviluppo in altezza delle sporgenze 15,16,17 e 18 previste sul fondo E.
Riferendoci nuovamente alla Fig.1 il corpo 11 del cestello è preferibilmente ottenuto accoppiando due semi-cesti 11a ed 11b che risultano separati lungo la mezzeria del fondo E indicata con il riferimento B-D. In tal modo il cestello secondo l'invenzione potrà essere realizzato più economicamente e potranno essere ottenute facilmente combinazioni diverse di cestelli partendo da un numero inferiore di elementi standard.
Sempre riferendoci alla Fig.1 il corpo 11 del cestello presenta un passo ridotto fra i fili per consentire di alloggiare un numero maggiore di coperti .
Tuttavia, la maggiore capacità del cestello secondo l'invenzione è ottenuta, come risulterà chiaro dalla descrizione dettagliata che segue, anche grazie ad una particolare disposizione del contenitore portaposate.
In Fig.l è illustrato schematicamente il contenitore porta-posate che è stato indicato complessivamente con il riferimento 31 il quale è disposto adiacente alla parete anteriore A del cestello.
Il contenitore porta-posate 31 è un corpo parallelepipedo amovibile, preferibilmente realizzato in plastica forellata, definente uno o più pozzetti provvisti di apertura superiore 33 per l'introduzione delle posate.
Vantaggiosamente, il fondo E del corpo 11 del cestello presenta la porzione Ei piana ed orizzontale sulla quale viene appoggiato il contenitore portaposate 31 che può essere disposto con il suo lato più lungo parallelo alla parete A del cestello.
Tradizionalmente, infatti, i cestelli per le macchine lavastoviglie hanno un contenitore porta-posate disposto centralmente con il lato corto parallelo e adiacente alla parete anteriore A.
Secondo l'invenzione, la particolare disposizione del contenitore 31 rende possibile un migliore sfruttamento dello spazio interno al cestello e l'alloggiamento di un numero maggiore di coperti, fino a quattordici, nello stesso spazio di un cestello tradizionale da dodici coperti.
Come visibile in Fig.2, questo risultato è raggiunto anche grazie alla previsione, sulla parete interna 35 del contenitore porta-posate 31, di sporgenze o rostri 37 riproducenti la funzione delle sporgenze 13 sulla parete anteriore A.
Tali rostri 37 cooperano, analogamente alle sporgenze 13 in assenza di contenitore porta-posate, con le sporgenze 15 e 16 previste nella porzione E2 sul fondo E del cestello per mantenere i piatti in posizione eretta come si evince dalla riproduzione schematica dei piatti in Fig.2.
Inoltre, la parete 39 del contenitore porta-posate che si trova adiacente alla parete anteriore A, sarà provvista di feritoie per il passaggio delle sporgenze 13 che trattengono in posizione il contenitore porta-posate 31.
Secondo l'invenzione, grazie alla previsione delle sporgenze 13 e 14 sulle pareti A e B del cestello è stato possibile contenere lo sviluppo in altezza delle sporgenze 15 e 16 previste sul fondo E del cestello, lasciando la superficie del fondo E sostanzialmente libera da ostacoli per contenere oggetti di grandi dimensioni.
Inoltre, grazie alla particolare disposizione del contenitore porta-posate 31, il cestello secondo l'invenzione risulterà adatto a contenere un numero maggiore di coperti, fino a quattordici nello stesso volume occupato nei cestelli tradizionali da dodici coperti.
Tornando nuovamente alle figure allegate si noterà come le sporgenze 13-18 previste nel corpo 11 del cestello siano ottenute ripiegando la stessa rete di fili che definisce il corpo 11, senza ulteriore riporto di materiale.
Benché l'invenzione sia stata illustrata con riferimento ad una costruzione attualmente preferita, essa è in generale suscettìbile di altre applicazioni e modifiche che si intendono comprese nell'ambito protettivo, come risulterà evidente al tecnico del settore .
Claims (6)
- RIVENDICAZIONI 1. Cestello per macchine lavastoviglie comprendente un corpo (11) in filo metallico in cui sono definite quattro pareti verticali (A,B,C,D) ed un fondo orizzontale (E), caratterizzato dal fatto che su almeno una di dette pareti verticali è definita una prima pluralità di sporgenze arrotondate (13,14) rivolte verso l'interno del cestello cooperanti con altrettante sporgenze arrotondate (15,16,17,19) che si elevano rispetto al piano orizzontale del fondo (E) all'interno del cestello in modo da definire corrispondenti mezzi per trattenere i piatti in posizione sostanzialmente verticale.
- 2. Cestello secondo la rivendicazione 1, in cui detto fondo (E) comprende una porzione (Ei), adiacente a detta parete anteriore (A) sostanzialmente piana ed orizzontale nella quale trova posto un contenitore porta-posate (31) di forma sostanzialmente parallelepipeda in cui la parete verticale (35) che si trova rivolta verso l'interno del cestello è provvista di sporgenze o rostri (37) perpendicolari a detta parete (35) che cooperano con le sporgenze previste sul fondo (E) del cestello per trattenere i piatti in posizione eretta.
- 3. Cestello secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette sporgenze arrotondate (13-18) previste sulle pareti e sul fondo del cestello sono ottenute mediante piegatura del filo metallico che realizza il corpo (11) del cestello e presentano una forma sostanzialmente a triangolo con vertici arrotondati, dette prime sporgenze (13,14) essendo rivolte a 90° rispetto al piano della corrispondente parete (A,C) da cui derivano e dette seconde sporgenze (15,16,17) essendo sostanzialmente perpendicolari rispetto a detto fondo (E).
- 4. Cestello secondo la rivendicazione 3, in cui il fondo (E) del corpo (11) del cestello comprende, a partire dalla parete anteriore (A), una prima porzione piana (Ei) sostanzialmente orizzontale, una porzione sagomata (E2) provvista di prime e seconde sporgenze arrotondate (15,16), un secondo tratto orizzontale piano (E3) che si raccorda con una seconda porzione sagomata (E4) definita da terze e quarte sporgenze (17,18) ed un tratto sostanzialmente orizzontale definente una terza porzione orizzontale piana (E5) del fondo E.
- 5. Cestello secondo la rivendicazione 3, comprendente una prima serie di sporgenze (13) sulla parete anteriore (A), una seconda serie di sporgenze (14) sulla parete posteriore (C) e due serie di sporgenze (15-18) sul fondo, queste ultime cooperando ciascuna con una corrispondente di una serie di sporgenze prevista su dette pareti anteriore e posteriore.
- 6. Macchina lavastoviglie, caratterizzata dal fatto di incorporare almeno un cestello secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5.
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