Descrizione del modello di utilità avente per titolo "macchina per caffè 'espresso a circolazione forzata"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
(Nelle attuali macchine espresso la modalità con la quale viene riscaldata l’acqua per ottenere il caffè non consente una erogazione a temperatura costante in ogni condizione di funzionamento. Infatti nelle macchine sino ad (oggi realizzate l’acqua viene prelevata ad una temperatura di circa 15°, portata ad una pressione di circa 9 bar e quindi portata alla temperatura di 90° tramite un opportuno scambiatore di calore. Tale scambiatore è costituito da un tubo sistemato all’interno di una caldaia la cui temperatura è mantenuta costante. Questo scambiatore è collegato direttamente al gruppo caffè. L’inconveniente di tale sistema è dovuto alla mancanza di un dispositivo in grado di controllare la temperatura di uscita dell’acqua. Infatti tale temperatura non dipende soltanto dalla temperatura della caldaia (per quanto essa sia mantenuta costante), ma dalla modalità ,con la quale l’acqua riceve il calore durante l’attraversamento dello scambiatore. È ovvio quindi che l’acqua si scalderà in misura maggiore o minore a seconda che essa circoli più lentamente o più velocemente all’interno dello scambiatore. Da ciò si comprende che la temperatura ottimale di erogazione (90°) può essere ottenuta solo ad un determinato regime di funzionamento, mentre nei transitori o in condizioni di forte variabilità della richiesta da parte La temperatura della caldaia è regolata daLprèssostato (6) che controlla il funzionamento della resistenza (9).
Illustriamo adesso il circuito a circolazione forzata che costituisce la vera parte innovativa della macchina . Tale circuito, costituito, dal serbatoio di accumulò (17), dallo scambiatore di calore (7) e dalla pompa di circolazione.(ll), viene mantenuto ad una pressione di 9 bar dalla pompa (1). La pompa (11) ha il solo compito di far circolare l’acqua presente nel circuito attraverso lo scambiatore di calore (7). Il calore ricevuto durantej l’attraversamento dello scambiatore innalza la temperatura dell’acqua presente nel serbatoio di accumulo, fino a quando la sonda (16) segnala al termostato digitale (15) il raggiungimento della temperatura ottimale di funzionamento (90°). A questo punto il termostato (15) arresta la pompa (11). Se la temperatura all 'interno del serbatoio di accumulo scende al di sotto della temperatura di taratura il termostato (15) comanda l’avvio della pompa (11) provvedendo a ripristinare le condizioni di temperatura prefissate. In questo modo si è ottenuto un efficace controllo della temperatura dell’acqua erogata dai gruppi caffè, rendendola indipendente sia dalla temperatura della caldaia (che può ora essere regolata a piacere) , sia dalla maggiore o minore richiesta da parte dell’utente.
dell'utente,-l’acqua risulterà essere-troppo calda-o troppo fredda: -Inoltre può essere sufficiente anche una piccola anomal ia(come ad- esempio -la formazione -di -calcare -nel la-caldaia o -nello -scambiatore) -a- variare la temperatura-di-funzionamento-a-regime richiedendo -così una-nuova complessa-taratura da-parte-di-personale-specializzato: -Con la macchina percaffè-espresso-a-circolazione- forzata- è possibile-ottenereall’uscita-dei-gruppi caffè acquaallagiustatemperatura in ogni condizione di funzionamento -e senza l a- necessità- di complesse tarature. -L-innovazione -di questa macchina- consiste nel la-presenza-di un' serbatoio-di-accumulo-di capacità- adeguata-(- -2 litri)-interposto-tra lo scambiatore dicalore eigruppicaffè.--Nel 1 a -seguente - descrizione verranno - indi cati con-numeri alcuni' componenti,come da disegno-allegato (-TAVOLA-N°-1/1):