ITRM20130007A1 - Metodo di realizzazione di microelementi metallici diffrattivi variabili in un corpo plastico laminabile. - Google Patents
Metodo di realizzazione di microelementi metallici diffrattivi variabili in un corpo plastico laminabile.Info
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Description
METODO DI REALIZZAZIONE DI MICROELEMENTI METALLICI
DIFFRATTIVI VARIABILI IN UN CORPO PLASTICO LAMINABILE
DESCRIZIONE
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un metodo di realizzazione di elementi metallici diffrattivi con funzione di sicurezza/anticontraffazione in un corpo laminabile. Il metodo à ̈ particolarmente idoneo per la realizzazione di documenti identificativi, ad esempio in formato ID1 e ID3 (ISO/IEC 7810:2003).
Background
I documenti di identificazione attualmente impiegati - particolarmente quelli in formato “card†(quali ad esempio le carte di identità ) e in formato libretto con pagina dati in policarbonato (quali ad esempio i passaporti elettronici) – recano elementi ottici anticontraffazione. Questi ultimi possono essere dispositivi ottici (ad esempio ologrammi) e possono recare microelementi metallici diffrattivi.
Sono stati sviluppati vari metodi per la realizzazione dei suddetti microelementi metallici diffrattivi e dei documenti/prodotti che li includono.
In particolare, EP 2 451 650 descrive un metodo di generazione di microelementi diffrattivi di sicurezza in un corpo multistrato. Il prodotto finale à ̈ una pellicola trasparente di sicurezza, da applicare mediante incollaggio a caldo sui documenti formato card ai fini della protezione dei dati sensibili. Tale pellicola à ̈ costituita da una successione di strati trasparenti contenenti rilievi diffrattivi, sovrapposti a strati riflettenti contenenti microelementi metallici. Essa à ̈ idonea a generare una moltitudine di effetti ottici complessi al variare dell’illuminazione.
WO 2010/089399 descrive la costruzione di uno strato di rivestimento laminabile, idoneo alla protezione di un rilievo olografico. Tale strato di protezione à ̈ costituito da un pattern di microelementi isolanti, annegati in un film di materiale fissante trasparente e/o riflettente.
Similmente, WO 2012/076547 descrive una pellicola multistrato recante microstrutture metalliche diffuse su un “carrier†trasparente e distribuite in modo tale da codificare un’informazione leggibile. Anche in questo caso, la pellicola multistrato contenente l’informazione codificata viene applicata mediante incollaggio a caldo sul documento personalizzato per proteggerne i dati sensibili.
I procedimenti di tecnica nota sopra citati presentano alcuni importanti svantaggi.
Innanzitutto, i documenti con essi ottenuti non possono recare microelementi metallici diffrattivi variabili, ossia microelementi che codificano informazioni personalizzate differenti da documento a documento.
Inoltre, le proprietà meccaniche del documento finale, realizzato con tali procedimenti, non sono ottimali per quanto riguarda la tenuta ai tentativi di manomissione per sezionamento: infatti lo strato o pellicola che incorpora i microelementi metallici à ̈ realizzato assemblando materiali diversi mediante l’uso di collanti e/o strati adesivi, che influiscono negativamente sulla resistenza alla delaminazione.
Sommario dell’invenzione
Il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione à ̈ pertanto quello di fornire un metodo di realizzazione di microelementi metallici diffrattivi variabili in un corpo laminabile ed un documento che include tali elementi, il quale metodo consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema viene risolto da un metodo secondo la rivendicazione 1.
Secondo il medesimo concetto inventivo, l’invenzione fornisce altresì un documento secondo la rivendicazione 18.
Caratteristiche preferite dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Nel presente contesto, per microelementi metallici si intendono elementi di dimensioni comprese preferibilmente in un intervallo di 10-200 micron circa.
Il metodo dell’invenzione consente la realizzazione di microelementi metallici diffrattivi variabili solidali al corpo multistrato di un documento di sicurezza.
In particolare, tali microelementi metallici sono generalmente composti da grafismi fissi e codici variabili, questi ultimi atti alla identificazione univoca del documento. I codici variabili possono essere ad esempio elementi alfanumerici, codici a lettura automatica (codice a Barre o 2D, od altro) e sono associati, in modo univoco, ai dati identificativi del documento che lo incorpora.
Nel metodo proposto, i suddetti microelementi metallici sono inglobati in un substrato unico, ad esempio di policarbonato, mediante un processo di assemblaggio con uno o più strati e successiva laminazione, quindi non vi à ̈ la necessità di utilizzare collanti per accorpare materiali presentanti caratteristiche diverse.
Il documento risultante - e/o la parte di esso che incorpora i suddetti microelementi metallici diffrattivi - risulta pertanto di elevata resistenza e solidità meccanica, particolarmente per quanto attiene alla tenuta rispetto a tentativi di manomissione. Il documento presenta perciò proprietà di sicurezza migliorate rispetto alla tecnica nota.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la Figura 1 mostra una vista in sezione che si riferisce ad una fase di realizzazione di un corpo laminabile recante microelementi metallici, secondo una forma di realizzazione preferita del metodo della presente invenzione;
la Figura 2, nelle varianti da (a) ad (e), mostra schematicamente alcuni pattern che possono essere riprodotti dalla disposizione di microelementi metallici del metodo di Figura 1;
la Figura 3 mostra una vista in sezione che si riferisce ad un’altra fase del metodo di Figura 1;
la Figura 4 mostra una vista in prospettiva che si riferisce ad una fase di realizzazione di un documento identificativo a partire dal corpo laminabile ottenuto con il metodo delle figure precedenti;
la Figura 5 mostra una vista frontale del documento identificativo di Figura 4, completamente assemblato;
le Figure 5A e 5B mostrano rispettivamente un dettaglio ingrandito del documento di Figura 5 ed una possibile decodifica dell’informazione associata ad un relativo pattern di microelementi metallici;
la Figura 6 si riferisce ad una variante di realizzazione del procedimento di fabbricazione di un documento identificativo della Figura 4, mostrando una schematica vista laterale di una fase di assemblaggio di tale documento; e
le Figure 6A e 6B mostrano ciascuna una schematica vista frontale rispettivamente di parte del documento di Figura 6 assemblato e di un dettaglio ingrandito di quest’ultima parte.
Descrizione dettagliata di forme preferite di realizzazione
La Figura 1 si riferisce ad una prima fase di un metodo di realizzazione di microelementi metallici diffrattivi variabili su un corpo laminabile.
Nel presente esempio tali microelementi sono intesi per una funzione di sicurezza anticontraffazione.
Come verrà illustrato a breve, il corpo laminabile ottenuto con la sequenza di fasi descritta di seguito può essere assemblato, appunto per laminazione, con uno o più ulteriori strati per formare un documento di identificazione.
Come mostrato nella suddetta Figura 1, viene fornito un substrato 101 di materiale/configurazione idoneo/a ad una successiva laminazione. Preferibilmente, il substrato 101 à ̈ di materiale plastico, ancor più preferibilmente policarbonato.
Sul substrato 101, in particolare su di una superficie di lavoro di questo che à ̈ la superficie superiore di Figura 1, viene ricavato, preferibilmente impresso a caldo, un pattern diffrattivo 1, rappresentato schematicamente nelle figure.
La superficie del substrato 101 recante il pattern diffrattivo 1 viene quindi ricoperta con uno strato di rivestimento 2 di materiale metallico, estendentesi per l’intero spessore del pattern diffrattivo 1. Preferibilmente, lo strato di rivestimento 2 viene deposto per evaporazione o sputtering.
Preferibilmente, il materiale metallico dello strato di rivestimento 2 Ã ̈ selezionato in un gruppo comprendente: alluminio, rame, titanio e ossido di zinco e/o di ferro, o altro materiale assolvente lo stesso scopo.
Sullo strato di rivestimento 2 viene quindi applicato un materiale di protezione 3, disposto secondo un pattern di protezione. L’applicazione del materiale di protezione può avvenire tramite una qualsiasi modalità di realizzazione secondo la tecnica nota.
Come mostrato in Figura 2, il pattern del materiale di protezione 3 può consistere in, o comprendere, microlinee (variante (a)), microscritture o microtesto (variante (b)), pattern grafici di microlinee (varianti (c) e (d)) e/o informazioni codificate (varianti (d) ed (e)).
Con riferimento alla Figura 3, in una successiva fase del metodo il materiale metallico dello strato di rivestimento 2 viene rimosso in corrispondenza di zone non interessate dallo strato di protezione 3. In tal modo, il pattern di protezione risulta trasferito nello strato metallico residuo.
Si ottiene in tal modo un corpo laminabile recante microelementi metallici diffrattivi, denotato complessivamente con 102 in Figura 3. In tale Figura, i microelementi metallici sono denotati con 100.
Nel presente esempio, i microelementi metallici 100 presentano ciascuno dimensioni preferibilmente comprese in un intervallo di 10-200 micron circa.
Preferibilmente, il substrato 101 Ã ̈ trasparente almeno in corrispondenza dei microelementi metallici diffrattivi 100.
Con riferimento alla Figura 4 e come menzionato sopra, il corpo laminabile 102 può essere reso parte di un documento di identità , preferibilmente di materiale plastico (in particolare policarbonato), ad esempio un documento formato “card†o la pagina dati di un documento in formato libretto. La Figura 4 mostra appunto una fase di assemblaggio, per laminazione, del corpo laminabile 102 con ulteriori strati del formando documento. In particolare, nell’esempio proposto sono previsti tre ulteriori strati laminabili, denotati rispettivamente con 11, 12 e 13, ciascuno preferibilmente realizzato in materiale plastico e ancor più preferibilmente in policarbonato.
Il rilievo diffrattivo originario 1 Ã ̈ preservato in corrispondenza dei microelementi metallici 100, mentre scompare al di fuori di esso quando il corpo 102 Ã ̈ sottoposto al processo di laminazione.
Ciascuno degli strati 11-13 può a sua volta recare ulteriori elementi di sicurezza e/o elementi grafici e/o risultare trasparente.
Come mostrato sempre in Figura 4, nel presente esempio à ̈ previsto che il corpo laminabile 102 venga inserito come strato intermedio del formando documento.
Inoltre, sempre nel presente esempio à ̈ previsto che gli strati denotati con 12 e 13 risultino trasparenti almeno in corrispondenza dei microelementi metallici 100, in modo tale che questi ultimi risultino visibili attraverso una superficie frontale 15 di consultazione del documento, ed a tal fine rivolti verso tale superficie di consultazione 15.
La Figura 5 mostra il documento assemblato, complessivamente denotato con 10. In tale documento 10 à ̈ appunto visibile, in corrispondenza della superficie di consultazione 15, il pattern complessivamente definito dai microelementi metallici, qui denotato con 110. Nell’esempio rappresentato, tale pattern 110 consiste in un codice a barre, meglio visibile in Figura 5A, che può essere decodificato da un apposito lettore, come schematicamente rappresentato in Figura 5B. In tal caso, l’informazione codificata corrisponde al numero identificativo del documento di sicurezza.
Le Figure 6, 6A e 6B si riferiscono ad una variante di realizzazione del documento sopra considerato, nel quale à ̈ prevista l’integrazione di due corpi laminabili recanti microelementi metallici diffrattivi, denotati rispettivamente con 102 e 103.
I pattern diffrattivi definiti dai microelementi metallici dei due corpi 102 e 103 sono applicati a registro e/o disposti/combinati ad ottenere effetti grafici complessi, come rappresentato nella configurazione illustrata nelle suddette figure.
La presente invenzione à ̈ stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.
Claims (27)
- RIVENDICAZIONI 1. Metodo di realizzazione di un corpo laminabile (102) recante microelementi metallici diffrattivi variabili anticontraffazione (100), il quale metodo comprende le fasi di: (a) realizzare un pattern diffrattivo (1) su di un substrato laminabile (101), quest’ultimo preferibilmente di materiale plastico; (b) applicare uno strato di rivestimento (2) di materiale metallico in corrispondenza di detto pattern diffrattivo (1), per l’intero spessore di quest’ultimo; (c) mascherare la superficie di detto strato metallico (2) con un materiale di protezione (3) disposto secondo un pattern di protezione contenente grafismi e/o informazioni codificate variabili; e (d) rimuovere il materiale metallico di detto strato di rivestimento (2) in corrispondenza di zone non interessate da detto materiale di protezione (3), in cui la disposizione complessiva à ̈ tale che su detto substrato (101), a seguito di detta fase (d), rimangono definiti microelementi metallici diffrattivi variabili (100).
- 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto substrato (101) Ã ̈ trasparente almeno in corrispondenza di detti microelementi metallici diffrattivi (100).
- 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto substrato (101) Ã ̈ fatto di policarbonato.
- 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto pattern diffrattivo (1) di detta fase (a) Ã ̈ impresso, preferibilmente a caldo, su detto substrato (101).
- 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fase (b) Ã ̈ eseguita per evaporazione o sputtering.
- 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto metallo à ̈ selezionato in un gruppo comprendente: alluminio, rame, titanio e ossido di zinco e/o di ferro.
- 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto pattern di protezione comprende profili selezionati fra: microlinee, microscritture, pattern grafici di micro linee e informazioni codificate.
- 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto materiale di protezione (3) Ã ̈ selezionato in un gruppo comprendente: photoresist, inchiostri, resine UV.
- 9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti microelementi metallici (100) presentano dimensioni comprese in un intervallo di 10-200 micron circa.
- 10. Procedimento di realizzazione di un documento identificativo (10), preferibilmente un documento di materiale plastico, comprendente un metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed una ulteriore fase di: (e) assemblare, mediante laminazione, il corpo laminabile (102) con uno o più ulteriori strati (11-13) del formando documento.
- 11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, in cui detta fase (e) prevede un assemblaggio con uno o più strati (11-13) di materiale plastico.
- 12. Procedimento secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui detta fase (e) prevede un assemblaggio con uno o più strati trasparenti e/o recanti ulteriori elementi di sicurezza e/o elementi grafici.
- 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 12, in cui detta fase (e) prevede che detto corpo laminabile (102) sia inserito come strato intermedio del formando documento.
- 14. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui detta fase (e) prevede che i microelementi metallici diffrattivi (100) siano rivolti e/o visibili verso/attraverso una superficie frontale di consultazione (15) del documento (10).
- 15. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 14, in cui detta fase (e) prevede che il pattern diffrattivo (1) sia preservato in corrispondenza dei microelementi metallici (100) e sia eliminato dal resto del substrato (101).
- 16. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 15, in cui detto o almeno uno di detti ulteriori strati (11-13) del formando documento à ̈ realizzato in policarbonato.
- 17. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 16, il quale prevede che in un medesimo documento (10) siano inseriti più corpi laminabili recanti microelementi metallici diffrattivi (102, 103), ciascuno di detti corpi laminabili essendo ottenuto secondo le fasi da (a) a (d).
- 18. Documento identificativo (10), che comprende: uno strato di sicurezza, realizzato mediante un corpo laminabile (102) a sua volta formato da un substrato (101), preferibilmente di materiale plastico, recante microelementi metallici diffrattivi variabili (100) applicati sul substrato medesimo (101) e tali da definire un pattern di sicurezza; e uno o più ulteriori strati (11-13) assemblati con detto strato di sicurezza per laminazione.
- 19. Documento (10) secondo la rivendicazione 18, in cui detto substrato (101) Ã ̈ trasparente almeno in corrispondenza di detti microelementi metallici diffrattivi (100).
- 20. Documento (10) secondo la rivendicazione 18 o 19, in cui detto metallo à ̈ selezionato in un gruppo comprendente: alluminio, rame, titanio e ossido di zinco e/o di ferro.
- 21. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18 a 20, in cui detto pattern di sicurezza comprende profili selezionati fra: microlinee, microscritture, pattern grafici di micro linee e informazioni codificate.
- 22. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 21, in cui detto substrato (101) e/o detti uno o più ulteriori strati (11-13) sono di materiale plastico, preferibilmente policarbonato.
- 23. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 22, in cui detti uno o più ulteriori strati sono trasparenti e/o recanti ulteriori elementi di sicurezza e/o elementi grafici.
- 24. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 23, in cui detto strato di sicurezza à ̈ uno strato intermedio del documento (10).
- 25. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 24, in cui detti microelementi metallici diffrattivi (100) sono rivolti e/o visibili verso/attraverso una superficie frontale di consultazione (15) del documento.
- 26. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 25, che comprende più strati di sicurezza, ciascuno formato da un corpo laminabile (102, 103) a sua volta formato da un substrato (101), preferibilmente di materiale plastico, recante microelementi metallici diffrattivi (100) applicati sul substrato medesimo (101) e tali da definire un rispettivo pattern di sicurezza.
- 27. Documento (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 26, realizzato con il procedimento di una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 17.
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