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ITRE20060011A1 - Procedimento per tingere in modo non uniforme prodotti tessili - Google Patents

Procedimento per tingere in modo non uniforme prodotti tessili Download PDF

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ITRE20060011A1
ITRE20060011A1 ITRE20060011A ITRE20060011A1 IT RE20060011 A1 ITRE20060011 A1 IT RE20060011A1 IT RE20060011 A ITRE20060011 A IT RE20060011A IT RE20060011 A1 ITRE20060011 A1 IT RE20060011A1
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IT
Italy
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textile products
granules
solution
fabric
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Inventor
Riccardo Anouckinsky
Erasmo Cassinelli
Stefano Lodi
Fabio Tonelli
Original Assignee
Tintoria Emiliana S R L
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Publication date
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Application filed by Tintoria Emiliana S R L filed Critical Tintoria Emiliana S R L
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Priority to PCT/EP2007/050583 priority patent/WO2007088115A1/en
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "PROCEDIMENTO PER TINGERE IN MODO NON UNIFORME PRODOTTI TESSILI"
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili.
Come è noto, per alcuni tipi di tessuti o capi di abbigliamento, come per esempio, pantaloni, giubbotti, maglie, si richiede un trattamento di invecchiamento artificiale ottenuto effettuando una scoloritura o decolorazione localizzata del tessuto originale e già tinto.
Un metodo per ottenere tale effetto è quello denominato "stone wash". Tale procedimento consiste nell 'immergere i prodotti tessili in acqua o in un bagno contenente un agente chimico decolorante e/o sbiancante, come per esempio una soluzione di ipoclorito, ed agitarli insieme con granuli o pietre di materiale abrasivo aventi dimensioni fra 1 e 10 cm. Questo procedimento produce prodotti tessili scoloriti o schiariti con toni chiari-scuri in corrispondenza delle cuciture e con uniformità di contrasto di colore nella restante parte del prodotto tessile, tipica dell'usura naturale a cui i tessuti vengono sottoposti durante l'uso.
È anche noto un procedimento di scoloritura di prodotti tessili a secco, cioè senza immersione in un bagno acquoso come avviene nel processo "stone wash".
Questo procedimento è descritto in EP-A-0238779. Il procedimento consiste nel contattare in modo casuale i prodotti tessili già tinti con un materiale granulare, permeabile, poroso, ad elevata proprietà di assorbimento, come per esempio granuli di pomice, che è stato prima impregnato con un agente chimico decolorante. I prodotti tessili possono essere allo stato secco o umido quando vengono in contatto con il materiale granulare poroso e il contatto è per un tempo sufficiente per ottenere l'effetto desiderato.
Con questo procedimento si ottiene un particolare tipo di scoloritura del prodotto tessile consistente in una decolorazione irregolare "a macchie" non uniformi e irregolarmente distribuite su tutto il prodotto tessile. Infatti, solo le zone che vengono a contatto con il materiale granulare poroso imbevuto dello sbiancante, vengono decolorati per effetto combinato chimico dello sbiancante e meccanico di abrasione del materiale poroso, mentre, le restanti zone rimangono invariate.
I procedimenti della tecnica nota presentano alcuni inconvenienti che ne limitano l'utilizzo.
Infatti, essi sono difficilmente applicabili a tessuti delicati, come la lana, che non sopportano il trattamento sbiancante con agenti chimici aggressivi e/o l'azione meccanica di abrasione esercitata dai granuli.
Risulta, quindi, fortemente sentita l'esigenza di avere a disposizione un procedimento che consenta di ottenere l'effetto di invecchiamento anche su tessuti delicati, come la lana, senza la necessità di utilizzare trattamenti sbiancanti e/o esercitare azioni meccaniche di abrasione.
Scopo della presente invenzione è quello di provvedere un procedimento avente caratteristiche strutturali e funzionali tali da soddisfare le suddette esigenze e da ovviare nel contempo agli inconvenienti di cui si è detto con riferimento alla tecnica nota.
Tale scopo è raggiunto mediante un procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili in accordo con la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti delineano forme di realizzazione preferite e particolarmente vantaggiose del procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili secondo l'invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo.
Per prodotti tessili nella presente invenzione è da intendersi qualsiasi tipo di tessuto sia sotto forma di telo che sotto forma di capi già confezionati come pantaloni, "jeans", giacche, giubbotti, camicie, gonne, cappotti, maglioni, ecc.
Nel suo aspetto più ampio, il procedimento della presente invenzione consente di tingere in maniera non uniforme prodotti tessili operando le seguenti fasi:
- disporre i prodotti tessili da tingere entro una camera, ad esempio, un tamburo rotante, insieme ad una pluralità di granuli permeabili e assorbenti impregnati con una sostanza liquida inertizzante atta a rendere almeno parzialmente inerte alla tintura il tessuto da tingere;
- mettere a contatto i prodotti tessili da tingere con detti granuli, i granuli e i prodotti tessili essendo movimentati tra loro in modo relativamente casuale, per un tempo sufficiente a bagnare parti del tessuto dei prodotti tessili con detta sostanza inertizzante; successivamente
- separare i prodotti tessili da detti granuli;
- portare i prodotti tessili ad una temperatura e per una durata sufficienti a fare reagire la sostanza inertizzante con le parti di tessuto bagnate con detta sostanza; e infine
- tingere i prodotti tessili.
Col termine inerte alla tintura si intende non tingibile con i consueti prodotti di tintura comunemente utilizzati per colorare i tessuti.
In sostanza, una parte di tessuto inerte alla tintura non riesce ad assorbire il colore della tintura e pertanto non s i colora.
Si precisa che le parti di tessuto bagnate con la sostanza inertizzante, secondo la presente invenzione, possono essere rese totalmente inerti alla tintura, in tal caso non si tingeranno, oppure possono essere rese parzialmente inerti alla tintura, in tal caso si tingeranno in modo più blando rispetto alle parti dello stesso tessuto che non sono venute in contatto con la sostanza inertizzante.
Ciò consente di "modulare" il procedimento secondo la presente invenzione in funzione dell'effetto finale desiderato, permettendo di ottenere zone di tessuto tinte con differente intensità.
Al fine di eliminare eventuali tracce di sporco, soprattutto quelle idrofobe, come ad esempio, residui oleosi, i prodotti tessili sono sottoposti ad un lavaggio preliminare, con acqua e detergente o a secco.
Successivamente, i prodotti così lavati vengono sottoposti ad asciugatura prima di essere posti nel tamburo con i granuli. Tuttavia, è possibile sottoporre a trattamento anche prodotti ancora umidi.
I granuli permeabili utilizzabili nel procedimento della presente invenzione posso essere scelti in funzione della capacità di assorbimento e resistenza alla forte acidità, e successivo rilascio della sostanza inertizzante con cui sono imbevuti.
In sostanza, i granuli permeabili possono essere realizzati con qualsiasi materiale che possa essere imbibito con un liquido che dovrà essere rilasciato quando i granuli sono fatti ruotare assieme ai prodotti tessili nel tamburo.
Tra i materiali che possono essere utilizzati per la realizzazione dei granuli vi sono i gel polimerici porosi. In particolare i poliossometallati (POM). La dimensione di detti granuli può essere scelta in funzione del risultato finale desiderato, generalmente essi presentano una dimensione compresa tra 1 e 30 mm.
In accordo con la presente invenzione, la sostanza inertizzante utilizzata per imbibire i granuli porosi è una soluzione di acido sulfamico in acqua. Il quantitativo di acido sulfamico utilizzato è compreso tra 1 e 30% del peso complessivo della soluzione acquosa con cui vengono imbibiti i granuli.
La quantità di soluzione utilizzata per imbibire i granuli da immettere nel tamburo per trattare i prodotti tessili dipende dall'effetto finale desiderato e dal tempo di contatto tra i granuli imbibiti e i prodotti presenti nel tamburo, nonché dalla velocità di rotazione del tamburo stesso. Nel seguito verrà descritto un esempio.
Usualmente, un tempo sufficiente per ottenere diverse intensità di tintura è considerato quello compreso tra 10 minuti ed 1 ora per una velocità di rotazione del tamburo compresa tra 5 e 50 rpm, avendo il tamburo un diametro medio compreso tra 50 e 200 cm.
Terminato il contatto tra i granuli bagnati con l'acido sulfamico e i prodotti tessili, questi ultimi presentano delle zone, disposte in maniera casuale, bagnate con l'acido sulfamico rilasciato dai granuli. Dette zone sono rese almeno parzialmente inerti alla tintura, cioè non è possibile tingerle oppure vengono tinte in maniera meno intensa.
In sostanza, l'acido sulfamico si comporta da riservante, cioè impedisce alle zone di tessuto bagnate dall'acido di assorbire le materie coloranti.
Naturalmente, poiché il tessuto viene bagnato in maniera e per una estensione casuale con l'acido sulfamico, l'effetto finale che si otterrà dopo averlo tinto sarà quello di una diversa intensità di tintura localizzata in maniera più o meno casuale. Ciò è ottenuto senza usurare il tessuto con abrasioni e senza utilizzare prodotti sbiancanti e/o decoloranti .
Per rendere "inattaccabili" dalla tintura le zone di tessuto bagnate con l'acido sulfamico, i prodotti tessili già trattati nel tamburo, vengono essiccati ad una temperatura compresa tra 100°C e 150°C per un tempo sufficiente a consentire all'acido sulfamico di legarsi con le fibre del tessuto impedendone la successiva tintura.
A titolo di esempio è sufficiente essiccare ad una temperatura di 135°C per circa 25 minuti.
Al termine dell'essiccazione è possibile tingere i prodotti tessili mediante le tecniche e con le tinture tipiche del settore e pertanto qui non descritte in dettaglio, ottenendo prodotti tessili non uniformemente tinti, poiché nelle parti precedentemente bagnate con l'acido sulfamico la tintura non attacca oppure attacca in maniera parziale.
Al fine di ottimizzare la reazione acido sulfamico-fibra, è possibile utilizzare l'urea come catalizzatore della reazione.
Inoltre, per impedire che la forte acidità dell'acido sulfamico possa intaccare le fibre tessili di origine vegetale (cellulosica), essa viene ridotta aggiungendo una base, ad esempio, isobutanolammina (2-amino-2metil-1-propanolo).
In aggiunta, per controllare la velocità di rilascio dell'acido sulfamico dai granuli al tessuto, un composto per aumentarne la viscosità, come ad esempio il glicerolo, viene aggiunto all'acido sulfamico .
Inoltre, è possibile aumentare l'idrofilia del tessuto nei confronti della soluzione a base di acido sulfamico, con cui vengono imbibiti i granuli, aggiungendo composti chimici che ne migliorano tale proprietà, come ad esempio il caprolattame.
Di seguito vengono forniti due esempi a scopo illustrativo ma non limitativo, di soluzioni acquose utilizzate per imbibire i granuli per il trattamento rispettivamente di tessuti in cotone e lana.
1. Soluzione utilizzata per prodotti tessili in cotone:
acido sulfamico 6
urea 9
glicerolo 3
caprolattame 3
isobutanolammina 9
acqua addolcita 70
2. Soluzione utilizzata per prodotti tessili in lana :
acido sulfamico 15
urea 10
glicerolo 1,5
acqua addolcita 73,5
Tutti i valori dei due esempi di cui sopra sono espressi in % in peso rispetto alla soluzione per imbibire i granuli.
Ciascuna delle due soluzioni di cui sopra viene impiegata per un quantitativo compreso tra 50 e 200 grammi per dm<3>di granuli di poliossometallati (POM-GEL).
Il procedimento della presente invenzione può essere utilizzato per qualsiasi tipo di materiale tessile sia realizzato in fibre naturali (lana, seta, cotone, eco.) che in fibre sintetiche (nylon, poliestere, eco.).
Come si può apprezzare da quanto descritto, il procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili secondo la presente invenzione consente di soddisfare le esigenze e di superare gli inconvenienti di cui si è detto nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota.
Infatti, il procedimento secondo l'invenzione consente di riprodurre l'effetto di invecchiamento sui prodotti tessili senza l'uso di alcun sbiancante e/o decolorante, quale l'ipoclorito di sodio o il permanganato di potassio, che inevitabilmente aggrediscono le fibre tessili più delicate oltre a generare un elevato impatto ambientale nei rispettivi reflui .
Inoltre, detto procedimento non richiede alcuna azione meccanica abrasiva, quale quella ottenuta ad esempio con la pomice, da esercitare sul tessuto da trattare, garantendo una maggiore durata rispetto ai prodotti tessili trattati con i procedimenti tradizionali .
Ovviamente, al procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili sopra descritto, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni .

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per tingere in maniera non uniforme prodotti tessili comprendente le seguenti fasi: - disporre i prodotti tessili da tingere entro una camera insieme ad una pluralità di granuli permeabili e assorbenti impregnati con una sostanza liquida inertizzante atta a rendere almeno parzialmente inerte alla tintura il tessuto da tingere; - mettere a contatto i prodotti tessili da tingere con detti granuli, i granuli e i prodotti tessili essendo movimentati tra loro in modo relativamente casuale, per un tempo sufficiente a bagnare parti di tessuto dei prodotti tessili con la sostanza inertizzante; successivamente - separare i prodotti tessili da detti granuli; - portare i prodotti tessili ad una temperatura e per una durata sufficienti a fare reagire la sostanza inertizzante con le parti di tessuto bagnate con detta sostanza; e infine - tingere i prodotti tessili.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detti prodotti tessili da tingere sono sottoposti a lavaggio prima di essere posti entro detta camera.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detti prodotti tessili sono posti asciutti entro detta camera.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detta camera è un tamburo rotante.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detti granuli sono in gel polimerico poroso.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 5, in cui detti granuli sono a base di poliossometallati (POM).
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detta sostanza inertizzante è una soluzione di acido sulfamico in acqua in una quantità compresa tra 1 e 30% in peso.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione è utilizzata in una quantità compresa tra 50 e 200 g per dm<3>di granuli.
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione viene fatta reagire con il tessuto ad una temperatura maggiore di 100°C.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione comprende urea come catalizzatore della reazione acido sulfamico-fibra.
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione comprende un primo composto basico atto a modificare l'acidità della soluzione contenente l'acido.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 11, in cui detto primo composto comprende isobutanolammina.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione comprende un secondo composto atto ad aumentare la viscosità di detta soluzione.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, in cui detto secondo composto comprende glicerolo.
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui detta soluzione comprende un terzo composto atto a migliorare l'idrofilia del tessuto nei confronti di detta soluzione.
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 15, in cui detto terzo composto comprende caprolattame.
  17. 17. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui i granuli impregnati di detta sostanza sono messi a contatto con i prodotti tessili per una durata compresa tra 10 minuti ed 1 ora.
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