ITPN930036U1 - Lavabiancheria con vasca di lavaggio perfezionata - Google Patents

Abstract

Macchina lavabiancheria dotata di una vasca di lavaggio in plastica comprendente una parete di fondo (2), un mozzo (3) passante disposto al centro di detta parete di fondo e inserito nella sua porzione centrale porta-mozzo (4) e supportante il cuscinetto (7) sostenente l'albero centrale (5) del cesto (6), in cui detto mozzo è costituito da un primo canotto perimetrale (8) inseribile dall'interno della vasca ed il cui bordo cilindrico esterno si impegna contro il bordo interno di detta porzione centrale porta-mozzo cilindrica (4), da un secondo canotto (9) inseribile dall'esterno della vasca entro la cavità cilindrica interna di detto primo canotto ed il cui bordo esterno si impegna preferibilmente mediante avvitamento, contro il bordo interno di detto primo canotto perimetrale (8).Il primo canotto perimetrale è dotato di una flangia (10) risbordata contro la parete interna della vasca e il secondo canotto (9) è dotato di una flangia (11) risbordata contro la parete esterna della vasca.

Description

Descrizione del Brevetto per Modello di Utilit?'

dal titolo: " LAVABIANCHERIA CON VASCA DI LAVAGGIO PERFEZIONATA"

L'invenzione si riferisce ad una macchina lavabiancheria particolarmente domestica dotata di un tipo perfezionato di vasca in materiale plastico.

Anche se la presente invenzione si riferisce specialmente ad una lavabiancheria a carica frontale, e per maggior comodit?' di esempio questa descrizione e' riferita a tale tipo di macchina, essa pu?' vantaggiosamente applicarsi anche ad altri tipi di lavabiancheria, particolarmente a carica dall'alto e con il cesto che ruota attorno ad un asse orizzontale.

Sono note vasche di lavaggio in plastica per macchine lavabiancheria, comprendenti sostanzialmente una struttura rigida costituente la fascia periferica cilindrica e la parete di fondo circolare, ed una parete frontale talvolta separata, pure di forma circolare, atta a venire unita alla struttura rigida con mezzi di fissaggio noti in se'.

In corrispondenza della parete di fondo vengono normalmente riportate di pezzo delle nervature preferibilmente radiali per aumentare la resistenza della vasca, dette nervature essendo disposte radialmente dalla zona centrale di detta parete posteriore, come illustrato ad es. nel brev it. (domanda) PN91U000040.

In detta zona centr?le e' praticato un foro passante in cui viene inserito l'albero di sostegno e di rotazione del cesto contenuto entro la vasca, detto albero essendo calettato all'esterno della vasca in una puleggia su cui agisce una cinghia che trasmette a detta puleggia il moto per la rotazione del cesto.

Per sostenere e per permettere la rotazione con il minimo di attrito di detto albero e per garantire la tenuta contro trafilamenti all'esterno del liquido di lavaggio, detto foro e' normalmente attrezzato con un mozzo coassiale ad esso, portante i cuscinetti per l'albero, normalmente bloccato contro la parete interna del foro con mezzi noti, ad es. mediante viti, o per forzatura oppure stampando la plastica della vasca direttamente contro detto mozzo; inoltre questo e' unito ad una flangia esterna aderente alla parete della vasca, ed in particolare alle porzioni in rilievo di questa, la quale viene fissata a detta parete con mezzi noti, preferibilmente una pluralit?' di viti o bulloni passanti. La presenza di detto mozzo, se da un lato e' richiesta per provvedere sia al supporto dell'albero sia alla tenuta della vasca, presenta l'inconveniente di essere direttamente investito dalle relativamente alte temperature a cui viene portato il bagno di lavaggio, che lambisce direttamente la zona centrale della parete posteriore della vasca.

Ne consegue, a causa dell'azione meccanica esercitata dall'albero in rotazione contro detto mozzo, un progressivo tensionamento nella plastica che dopo un certo periodo invecchia degradando le caratteristiche meccaniche generali, che si pu?' manifestare anche con la perdita della tenuta e l'allentamento del mozzo dalla sua sede di plastica.

Questo fenomeno non e' efficacemente contrastato dal fissaggio esterno della citata flangia, a causa del gioco che si crea progressivamente nei fori di alloggiamento di dette viti o bulloni passanti.

Inoltre nel caso di sostituzione del cuscinetto o di un intervento qualsiasi che preveda lo smontaggio del cesto e1 indispensabile procedere all'allentamento di dette viti o bulloni, cosa che se effettuata di frequente provoca la deformazione permanente della plastica attorno a detti elementi e la conseguente eliminazione della vasca stessa; per di piu' il montaggio di numerosi viti e/o bulloni di fissaggio alla vasca diventa piuttosto oneroso sia per la lavorazione richiesta sia per il materiale consumato.

Scopo del presente trovato e' quindi di realizzare una vasca di lavaggio con caratteristiche strutturali e funzionali superiori a quelle delle attuali vasche, resistente nel tempo a pericoli di degradazione e conseguente allentamento del mozzo, mediante l'applicazione di un particolare dispositivo di serraggio a ganascia come descritto nelle allegate rivendicazioni.

Il trovato verr? meglio compreso dalla seguente descrizione, a solo titolo esemplificativo non limitativo e con riferimento agli allegati disegni, in cui:

- la fig. 1 mostra una sezione trasversale della zona del cuscinetto di una vasca secondo il trovato,

- la fig. 2 mostra una vista interna della medesima zona, - la fig. 3 mostra una vista esterna della medesima zona, le fig. 4, 4a e 4b mostrano rispettivamente una sezione e due viste esterne contrapposte di un particolare del trovato, - le fig. 5, 5a e 5b mostrano rispettivamente una sezione e due viste esterne di un secondo particolare del trovato, - la fig. 6 mostra una,variante del particolare di fig. 4. Riferendosi alle fig. 1 e 2, si osservi una vasca di lavaggio in plastica comprendente una parete di fondo 2 di una fascia periferica cilindrica (non mostrata). Nella porzione centrale 4 di detta parete 2 e' praticato un foro passante in cui viene alloggiato un mozzo 3 che supporta l'albero 5 di sostegno e di rotazione del cesto 6.

Detto mozzo 3 e' composto da due parti distinte che devono essere montate in un ordine prefissato: inizialmente un primo canotto perimetrale cilindrico 8 viene forzato ad inserirsi stabilmente ed ermeticamente con tecniche mote entro detto foro praticato in detta porzione centrale 4, e successivamente un secondo canotto cilindrico 9 atto ad inserirsi entro detto primo canotto, detti due canotti potendosi reciprocamente impegnare con le rispettive superfici cilindriche combacienti, preferibilmente mediante loro opportuna filettatura e successiva avvitatura a fondo. Il secondo canotto cilindrico 9 e' predisposto in modo noto per alloggiare i cuscinetti 7 di supporto dell? albero 5. Con tale disposizione risulta particolarmente facile e rapido smontare l'albero e con esso il cesto: infatti e' sufficiente allentare il canotto perimetrale dal canotto periferico per ottenere la separazione della vasca dal cesto, e tale operazione e' facilmente reversibile per riassemblare detti componenti, senza apportare alcun particolare sforzo sulla porzione interessata della parete in plastica della vasca.

Il trovato consente numerosi perfezionamenti: in primo luogo sia il primo canotto perimetrale (fig. 4) che il secondo canotto , interno al primo (fig . 5), sono dotati di rispettive flange esterne 10, 11, di cui la flangia 10 relativa al canotto perif?rico e' risbordata contro la porzione a corona interna della vasca circostante detta porzione centrale 4, e la flangia 11 relativa al secondo canotto e' similmente risbordata contro la porzione a corona posta all'esterno della vasca, di modo che dette flange siano reciprocamente affacciate, essendo separate dallo spessore della vasca circostante detta porzione centrale. Con tale disposizione si ottiene il vantaggio che, all'avvitatura dei due canotti, le rispettive flange vengono serrate da direzioni opposte contro la parete di fondo della vasca, cosa che migliora il bloccaggio di detti canotti e riduce lo sforzo a cui viene sottoposta la porzione centrale di detta parete di fondo, poich?' essa viene interamente impegnata e quindi fornisce il massimo di resistenza e perci?' subisce il minimo di deformazione, mentre nel modo tradizionale solo una piccola parte di tale porzione viene impegnate e quindi, offrendo una resistenza inferiore e' soggetta ad una deformazione conseguentemente maggiore. Un ulteriore perfezionamento e' conseguito disponendo una guarnizione anulare 12 a tenuta nella curvatura a gomito tra il secondo canotto 9 e la rispettiva flangia esterna 11; come mostrato in fig. 1, detta guarnizione viene compressa tra i due canotti all'atto del loro reciproco serraggio, impedendo il trafilamento di liquido tra i due canotti, e non comporta alcun inconveniente nello smontaggio polche' essa pu?' essere facilmente sostituita.

Allo scopo di migliorare l'attitudine del canotto perimetrale 8 a dilatarsi per effetto dell'avvitamento del secondo canotto 9, e quindi a serrarsi ancora piu' strettamente contro la parete cilindrica interna del foro, migliorando cosi1 ulteriormente la resistenza dell'accoppiamento tra detto canotto e la parete di fondo, e' stato trovato vantaggioso praticare in detto primo canotto periferico una pluralit?' di fessure 13 disposte parallelamente al suo asse ed opportunamente estese per una porzione del suo spessore (fig. 6); cosi' detto canotto diventa moderatamente elastico in direzione radiale e quindi consente il desiderato miglior accoppiamento e serraggio dei due canotti a detta parete di fondo.

Un ulteriore perfezionamento consiste nella realizzazione di un dispositivo di avvitamento e di bloccaggio di detto secondo canotto 9, in modo che risulti particolarmente agevole avvitarlo in detto primo canotto e che, una volta avvitato, esso venga automaticamente bloccato.

A questo scopo viene disposto un profilo 14 a dente di sega sul bordo esterno della flangia 11 di detto secondo canotto 9, come mostrato nella fig. 4a, e una opportuna corrispondente porzione 15 di ghiera coassiale con detta porzione centrale porta-mozzo, unita a detta parete di fondo e dimensionata ed orientata in modo che la sua estremit?' libera 16 (vedi fig. 1), dotata di una pluralit?' di denti 17 (vedi fig. 3), si impegni con alcuni dei denti di sega di detto profilo 14.

L'impiego di tale miglioramento e' evidente: per avvitare il secondo canotto 9 sara' sufficiente utilizzare una opportuna chiave dentellata che si impegni con il relativo profilo 14 a dente di sega e lo faccia ruotare, e quando l'avvitamento e' concluso detto canotto risulter?' subito bloccato dalla resistenza che i denti 17 opporranno ai denti di sega del profilo 14 della rispettiva flangia 11.

Per consentire invece la liberazione e smontaggio di detti canotti sara' sufficiente allargare di quanto basta con una deformazione elastica la porzione 15 di detta ghiera, in modo che i rispettivi denti 17 si disimpegnino dal profilo a dente di sega del bordo esterno della flangia 11, lasciandola ruotare per svitarsi dal primo canotto 8.

Sebbene il trovato sia stato descritto sull'esempio delle forme di realizzazione preferite e con una terminologia generalmente nota, esso non si considera limitato da queste poich?' l'esperto del settore pu?' apportarvi numerose varianti e modifiche. Si intende perci?' che le rivendicazioni allegate comprendano tali ovvie modifiche che sono evidenti agli esperti del settore, e che sono entro il vero spirito ed ambito del presente trovato.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) - Macchina lavabiancheria particolarmente domestica, dotata di una vasca di lavaggio in plastica comprendente una fascia periferica cilindrica (1), una parete di fondo (2) nonch?' una parete frontale circolare ed un mozzo (3) passante disposto al centro di detta parete di fondo e Inserito nella porzione centrale porta-mozzo (4) della parete di fondo e supportante in modo in se' noto il cuscinetto (7) sostenente l'albero centrale (5) del cesto (6), caratterizzata dal fatto che detto mozzo e' costituito da un primo canotto perimetrale (8) inseribile dall?interno della vasca ed il cui bordo cilindrico esterno si impegna contro il bordo interno di detta porzione centrale portamozzo cilindrica (4), da un secondo canotto (9) inseribile dall'esterno della vasca entro la cavita' cilindrica interna di detto primo canotto ed il cui bordo esterno si impegna contro il bordo interno di detto primo canotto perimetrale (8), detto secondo canotto (9) essendo atto a supportare detto cuscinetto (7).
2. 2) Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 1, caratter izzata dal fatto che detto primo canotto perimetrale e' dotato di una flangia (10) risbordata contro la parete interna della vasca e detto secondo canotto (9) e' dotato di una flangia (11) risbordata contro la parete esterna della vasca, una guarnizione anulare a tenuta (12) essendo disposta in corrispondenza della curvatura interna tra detto secondo canotto e la rispettiva flangia (11).
3. 3) Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 2 , caratterizzata dal fatto che detto secondo canotto e' inseribile in detto primo canotto mediante avvitamento tra opportune corrispondenti filettature praticate sulla superficie esterna di detto primo canotto e la superficie interna di detto secondo canotto.
4. 4) Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che l'avvitamento a fondo tra detti primo e secondo canotto provoca il serraggio di dette rispettive flange (10, 11) contro la circostante porzione centrale portamozzo (4) di detta vasca.
5. 5) Macchina lavabiancheria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in detto primo canotto perimetrale sono praticate una pluralit?' di fessure (13) disposte parallelamente all'asse di detto primo canotto perimetrale ed estese per sostanzialmente tutta la sua dimensione longitudinale.
6. 6) Macchina lavabiancheria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che un profilo (14) a dente di sega e' disposto sul bordo esterno della flangia (11) di detto secondo canotto (9) e una corrispondente porzione (15) di ghiera, coassiale con detta porzione centrale porta-mozzo, e' unita a detta parete di fondo e la cui estremit?' libera (16) e' dotata di una pluralit?' di denti (17), detto profilo (14) e detta porzione (15) di ghiera essendo dimensionati e disposti in modo che i denti (17) di detta estremit?' libera (16) si impegnino automaticamente ed elasticamente con alcuni dei denti di sega di detto profilo (14).