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ITMO20100340A1 - Apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche di bevande - Google Patents

Apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche di bevande Download PDF

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Publication number
ITMO20100340A1
ITMO20100340A1 IT000340A ITMO20100340A ITMO20100340A1 IT MO20100340 A1 ITMO20100340 A1 IT MO20100340A1 IT 000340 A IT000340 A IT 000340A IT MO20100340 A ITMO20100340 A IT MO20100340A IT MO20100340 A1 ITMO20100340 A1 IT MO20100340A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
movement
positioning
loading
positioning element
rotation
Prior art date
Application number
IT000340A
Other languages
English (en)
Inventor
Andrea Amoretti
Original Assignee
T P A Impex Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by T P A Impex Spa filed Critical T P A Impex Spa
Priority to ITMO2010A000340A priority Critical patent/IT1404709B1/it
Publication of ITMO20100340A1 publication Critical patent/ITMO20100340A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1404709B1 publication Critical patent/IT1404709B1/it

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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/44Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
    • A47J31/4403Constructional details
    • A47J31/446Filter holding means; Attachment of filters to beverage-making apparatus
    • A47J31/4467Filter holding means; Attachment of filters to beverage-making apparatus by means of linear guides, e.g. drawer-type engagement
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/24Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
    • A47J31/34Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure
    • A47J31/36Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means
    • A47J31/3604Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means with a mechanism arranged to move the brewing chamber between loading, infusing and ejecting stations
    • A47J31/3623Cartridges being employed
    • A47J31/3638Means to eject the cartridge after brewing

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  • Food Science & Technology (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • De-Stacking Of Articles (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
L’invenzione riguarda un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche, in particolare l’invenzione riguarda un apparato che consente di eseguire il carico e io scarico di capsule e cialde permeabili che contengono le dosi di sostanze alimentari solubili per ottenere bevande pronte per essere consumate.
Stato della Tecnica
Sono da tempo note ed utilizzate macchine automatiche per preparare bevande, normalmente bevande calde, come, ad esempio, caffà ̈, tà ̈, cioccolata, latte, da erogare istantaneamente a richiesta di consumatori.
Queste bevande sono preparate in polvere solubile e confezionate in dosi prestabilite che sono contenute in cialde permeabili ad un liquido solvente, normalmente acqua calda in pressione, oppure in capsule sigillate e perforabili che sono rese permeabili da appositi dispositivi perforatori di cui sono provviste le macchine erogatrici.
Tipicamente, una macchina erogatrice automatica comprende, in sintesi, una sede predisposta per ricevere al proprio interno una capsula oppure una cialda ed un dispositivo di erogazione di un liquido solvente, adatto per sciogliere le dosi di sostanze alimentari contenute nelle capsule o nelle cialde, e posizionato in corrispondenza della sede, normalmente sopra a quest’ultima.
Il dispositivo erogatore à ̈ montato in modo tale da poter erogare l'acqua calda in pressione ogni volta che un consumatore attiva il comando di erogazione previsto all’esterno della macchina erogatrice: l'acqua calda penetra nelle capsule oppure nelle cialde, attraversando la dose di sostanza alimentare in polvere contenuta all’interno, sciogliendola e formando in modo istantaneo la bevanda che cade all’interno di un contenitore, sistemato in una zona di raccolta della macchina erogatrice, pronta da consumare.
Quando la erogazione ha raggiunto il volume desiderato, l’utente agisce nuovamente sul comando di erogazione, interrompendo il funzionamento della macchina erogatrice e la capsula oppure la cialda usata può essere smaltita immediatamente, rimuovendola dalla sede, oppure essere lasciata temporaneamente all’interno delia sede, fino a quando avviene un nuovo posizionamento di una successiva capsula o cialda per una nuova erogazione della macchina erogatrice.
Quest'ultima comprende anche un serbatoio che contiene l’acqua per sciogliere le dosi di sostanze alimentari in polvere, il quale à ̈ dotato di un dispositivo elettrico di riscaldamento per riscaldarla alla temperature desiderata.
Inoltre, nel caso in cui una macchina erogatrice funzioni con capsule perforabili, à ̈ anche previsto in queste un elemento perforatore destinato a perforare a comando oppure automaticamente zone predisposte di queste ultime, il quale, normalmente, ha anche la funzione di iniettore dell’acqua calda all’interno delie capsule.
Nel caso invece di macchine erogatrici che sono realizzate per funzionare con cialde, il dispositivo erogatore di acqua calda non à ̈ dotato di perforatore, poiché il materiale con cui sono realizzate le cialde à ̈ di per sé permeabile.
Questo stato della tecnica presenta alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente consiste nel fatto che la rimozione delie cialde oppure delle capsule risulta spesso difficoltoso, sia per la collocazione nella macchina erogatrice della sede in cui devono essere posizionate, sia per la temperatura elevata che le capsule e le cialde hanno subito dopo il loro utilizzo.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che nelle macchine erogatrici completamente automatiche, l'avvicendamento tra capsule o cialde esauste e quelle nuove può causare inceppamenti degli organi meccanici che sono destinati a liberare la sede prima dell’inserimento di nuove capsule o cialde e, di conseguenza, il blocco delle macchine erogatrici.
Infatti, le capsule o le cialde esauste vengono normalmente raccolte in un apposito serbatoio previsto nelle macchine erogatrici il quale deve essere periodicamente svuotato con una frequenza che à ̈ proporzionale all’utilizzo della macchina erogatrice ed alle dimensioni del serbatoio stesso che sono, generalmente, limitate per contenere gli ingombri complessivi del corpo della macchina erogatrice.
Un ulteriore inconveniente à ̈ che le macchine erogatrici note sono pezzi a sé stanti e non possono essere integrate all’interno di mobili di arredamento per assumerne le stesse caratteristiche estetiche e per utilizzarne gli spazi interni.
Questo obbliga i progettisti a realizzare macchine erogatrici che abbiano una struttura meccanica compatta, per limitare gli ingombri complessivi, ed un telaio esterno che sia dotato di una gamma di colori e di soluzioni estetiche tali da potersi inserire armoniosamente in un arredamento di una stanza, e questa necessità di prevedere una gamma di soluzioni alternative fà aumentare i costi di realizzazione delle macchine erogatrici e, conseguentemente, quelli delle bevande erogate sui quali vengono distribuiti.
Presentazione dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di migliorare lo stato della tecnica.
Uno altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un apparato di carico e scarico di dosi preconfezionate di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che permetta di realizzare macchine erogatrici che possono essere integrate all'interno di mobili, sfruttandone gli spazi interni ed assumendone, se richiesto, anche il colore ed il design.
Ancora un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un apparato di carico e scarico di dosi preconfezionate di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che permetta di sostituire automaticamente con grande rapidità e senza inceppamenti degli organi meccanici le capsule oppure le cialde che contengono le dosi esauste con altre che contengono le dosi fresche, pronte da utilizzare.
Secondo un aspetto dell'invenzione à ̈ previsto un apparato di carico e scarico di dosi preconfezionate di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche in accordo con la rivendicazione 1. L'invenzione consente pertanto di raggiungere i seguenti vantaggi: - realizzare un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che permetta di mantenere il funzionamento delle macchine erogatrici efficiente, senza inceppamenti o guasti;
- realizzare un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che sia facilmente integrabile anche in un mobile di arredamento senza comprometterne lo stile ed il design;
- realizzare un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che consenta manovre agevoli e rapide per caricare i contenitori nelle sedi di alloggiamento predisposte nelle macchine erogatrici.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente , evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche, illustrato a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 à ̈ una vista schematica dall'alto di una prima versione più completa di un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche secondo ['invenzione;
la FIG. 2 à ̈ una vista in sezione trasversale dell’apparato di Figura 1 , presa secondo un piano di traccia ll-ll;
la FIG. 3 à ̈ una vista in sezione longitudinale dell’apparato di Figura 1 , presa secondo un piano di traccia lll-lll;
la FIG. 4 à ̈ una vista in sezione trasversale dell’apparato di Figura 1 , presa secondo un piano di traccia IV-IV;
la FIG. 5 Ã ̈ una vista schematica esplosa di una parte di una seconda versione semplificata dell'apparato di Figura 1 , presa secondo una prima angolazione;
la FIG. 6 à ̈ una vista schematica esplosa di una parte di una seconda versione semplificata dell’apparato di Figura 1 , presa secondo una seconda angolazione opposta a quella della Figura 5;
le FIGG. da 7A a 7H mostrano una successione di quattro fasi di ribaltamento di una versione semplificata di un elemento di posizionamento di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili, rispettivamente in viste in prospettiva e nelle corrispondenti viste laterali;
le FIGG. 8 e 9 sono una vista schematica in sezione longitudinale dell’elemento di posizionamento secondo l’invenzione prese secondo due piani Vlll-VII! di Figura 7A e IX-IX di Figura 7C, rispettivamente in una posizione di riposo ed in una posizione ribaltata;
le FIGG. da 10A a 10C sono una vista laterale dell' apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche secondo l’invenzione, montato verticalmente ed in tre fasi successive di movimentazione;
le FIGG. da 11A a 11C sono viste in sezione longitudinale schematica dell’apparato di carico e scarico visibile nelle Figure da 10A a 10C nelle corrispondenti fasi successive di movimentazione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure, un apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche à ̈ indicato complessivamente con il numero 1 e verrà indicato di seguito brevemente come apparato 1.
In una prima versione più completa visibile nella Figura 1 , l’apparato 1 , comprende un telaio 2 di supporto che à ̈ destinato ad essere fissato in modo stabile ad una macchina erogatrice automatica oppure ad un mobile di arredamento.
All'interno del telaio 2 à ̈ montato scorrevole un cassetto 3 che può essere dotato, se richiesto, di un pannello anteriore 4 che può essere verniciato oppure rivestito e nel quale à ̈ ottenuta una impugnatura di manovra per permettere ad un utente di estrarre il cassetto 3 dal telaio 2 fino ad una posizione di carico di un contenitore che contiene una dose di sostanza alimentare in polvere per preparare una erogazione di una bevanda, e per spingerlo all’Interno di questo, in una posizione di posizionamento del contenitore in corrispondenza di un gruppo di erogazione di acqua calda in pressione di una macchina erogatrice automatica, non illustrato poiché irrilevante per l’invenzione.
In una versione semplificata dell’apparato 1 , visibile nelle Figure da 5 a 7H, il cassetto 3 supporta un elemento di posizionamento 5 che definisce un piano 5A nel quale à ̈ ricavata una sede cava 6 che à ̈ predisposta per ricevere al proprio interno un contenitore noto di una dose di una sostanza alimentare da sciogliere, ad esempio una cialda oppure una capsula di tipo convenzionale.
Dall’elemento di posizionamento 5 si protendono due flange parallele 7 e bilaterali e perpendicolari al piano 5A nelle quali sono ricavati in rilievo due corrispondenti elementi circolari 8 di rotazione che sono destinati ad essere accolti in modo da poter ruotare all’interno di corrispondenti sedi di rotazione 9 ottenute nei fianchi del cassetto 3, coassiali tra loro.
I due elementi circolari 8 di rotazione definiscono un asse di rotazione “A†centrale che à ̈ l’asse di rotazione dell’elemento di posizionamento 5, mentre in entrambi gli elementi circolari 8 sono anche ricavati rispettivi fori passanti 10 che sono disposti tra loro coassiali ed eccentrici rispetto aN’asse di rotazione “A†, in modo da generare un braccio di leva per indurre rotazioni dell’elemento di posizionamento 5 intorno all’asse di rotazione “A†, come verrà spiegato in dettaglio più avanti.
Nei fori passanti 10 à ̈ infilato un perno 11 che risulta trasversale rispetto ad una prima oppure seconda opposta direzione di movimento del cassetto 3 orizzontale oppure anche verticale, indicata nelle figure con una doppia freccia “X†, e che può scorrere assialmente per un tratto prestabilito.
La lunghezza del perno 11 à ̈ di poco superiore alla distanza tra i due fori passanti 10, e per questa ragione, scorrendo, può sporgere alternativamente da uno o dall’altro di questi fori.
Il perno 11 sporgendo da uno oppure dall’altro dei fori passanti 10 à ̈ destinato ad impegnare in modo alternato, con le proprie estremità, evidenziate nei disegni con porzioni a puntini 11A ed 1 1 B per maggiore chiarezza, un primo 12 oppure un secondo profilo di camma 13 di guida che, come si vede nei disegni, sono ottenuti in forma di scanalature nelle pareti del telaio 2.
In pratica, le due porzioni 11A ed 11 B sono ognuna il tratto del perno 11 con cui quest’ultimo sporge alternativamente da una parte oppure dall’altra rispetto ai due elementi circolari 8 per impegnarsi alternativamente nel primo profilo di camma 12 oppure ne! secondo profilo di camma 13.
Si deve notare che i due profili di camma 12 e 13 sono diversi tra loro, in particolare il primo profilo di camma 12 à ̈ sostanzialmente rettilineo tranne una parte intermedia che ha un tratto 14 curvato ad arco, mentre il secondo profilo di camma à ̈ completamente rettilineo.
I tratti rettilinei dei due profili di camma 12 e 13 sono tra loro complanari ed i due profili di camma 12 e 13 hanno la stessa lunghezza totale.
Con riferimento alle Figure 5 e 6, si nota anche che ciascun profilo di camma 12 e 13 ha una propria estremità opposta a quella dell’altro che à ̈ conformata in modo tale da definire una parete obliqua, convergente verso il cassetto 3: queste pareti oblique sono indicate rispettivamente con 15 e 16.
Ancora con riferimento alle Figure 5 e 6, si nota che il cassetto 3 à ̈ supportato scorrevole nella direzione indicata dalla doppia freccia “X†con nervature di guida 17 che sono ricavate in rilievo in due contrapposte superfici interne affacciate 18 e 19 del telaio 2.
Inoltre, il cassetto 3 à ̈ dotato di un estrattore 103che à ̈ sistemato su un traverso 104 che à ̈ parte della ossatura del cassetto 3.
L’estrattore 103 sagoma un dente 105 che à ̈ orientato verso l'interno del cassetto 3 e che, quando l’elemento di posizionamento 5 ruota intorno all’asse di rotazione "A†, può penetrare per un tratto prestabilito nel fondo 106 della sede cava 6 spingendo via un eventuale contenitore usato, oppure può spingere un perno 107 (si vedano le Figure 8 e 9) che à ̈ alloggiato mobile in una sede di scorrimento ottenuta nell’elemento di posizionamento 5 ed aperta sul fondo 106.
Con riferimento alla Figura 1 , si nota che tra il cassetto 3 e l’elemento di posizionamento 5 e tra quest’ultimo ed il telaio 2 sono interposti mezzi di moltiplicazione delle corse di estrazione e di ritorno, indicati complessivamente con 20.
Tipicamente, questi mezzi di moltiplicazione 20 comprendono, per ogni Iato del cassetto 3, un ingranaggio 21 montato libero di ruotare su un perno 22 che à ̈ in rilievo e solidale ad un fianco del cassetto 3, perpendicolare alle direzioni di movimento “X†.
L’ingranaggio 21 impegna una prima cremagliera 23 rettilinea che à ̈ montata sul telaio 2 con i denti rivolti verso l’alto ed una seconda cremagliera 24, ancora rettilinea, che à ̈ opposta e parallela alla prima cremagliera 23, avendo i denti rivolti verso il basso, e che à ̈ ottenuta su una piastra 25 che accoglie l’elemento di posizionamento 5 e che à ̈ scorrevole rispetto al cassetto 3.
Nelle Figure 1 , 3, 4, con 30 à ̈ indicato il profilo esterno di una macchina erogatrice automatica oppure di un mobile di arredo nei quali può essere montato l’apparato 1.
Con riferimento alle Figure 10A, 10B, 10C si può vedere una versione dell’apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili secondo l’invenzione, indicato in questo caso con 200, il quale può essere montato in una macchina erogatrice automatica oppure all’interno di un mobile di arredo, in modo tale che la direzione di movimento “X†per posizionare oppure estrarre i contenitori sia verticale.
In queste Figure sono stati mantenuti, per semplicità, gli stessi riferimenti numerici che indicano gli stessi elementi indicati nelle Figure precedenti.
In questa ulteriore versione dell’apparato 200 di carico e scarico, si nota tuttavia che, mentre nelle precedenti versioni il cassetto 3 à ̈ spostabile rispetto al telaio 2 secondo la direzione di movimento "X†, in questo caso il cassetto 3 resta fisso in una posizione prestabilita, mentre scorre, rispetto a quest’ultimo nella direzione di movimento “X†il telaio 2 il quale, nelle versioni precedenti, à ̈ invece fisso.
In pratica, la persona esperta comprende che l’effetto che ne deriva sull’elemento di posizionamento 5, cioà ̈ la rotazione intorno all’asse di rotazione “A†à ̈ sostanzialmente equivalente a quello che si ottiene nelle versioni precedenti.
Nelle Figure da 10A fino ad 11C si nota che ad una estremità superiore del telaio 2 à ̈ montato un elemento 202 di chiusura che à ̈ destinato ad accoppiarsi oppure allontanarsi dall’elemento di posizionamento 5, chiudendo oppure aprendo l’accesso alla sede cava 6.
Questo elemento 202 di chiusura sagoma inferiormente una concavità 203 che à ̈ sostanzialmente speculare alla sede cava 6.
Inoltre, questo elemento 202 di chiusura à ̈ attraversato da un condotto 204 attraverso il quale à ̈ destinata a passare l’acqua in pressione che à ̈ utilizzata per sciogliere le dosi di sostanze in polvere contenute nei contenitori che sono posizionati nella sede cava 6 per creare una bevanda.
Il funzionamento dell’ apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche à ̈ il seguente: con riferimento alla versione semplificata ed al movimento orizzontale, l’utente, per caricare una capsula oppure una cialda che contiene una dose di sostanza alimentare solubile per ottenere una bevanda, tira il cassetto 3 verso di sé in una prima direzione di movimento, impugnando la maniglia 4, per portarlo da una posizione chiusa all'interno di una macchina erogatrice, oppure di un mobile di arredo, ad una posizione aperta per sistemare la cialda oppure la capsula nella sede cava 6 prevista per questo scopo.
Lo scorrimento del cassetto 3 avviene lungo le nervature di guida 17 ed il perno 11 à ̈ spostato nella posizione di impegno della propria estremità 11A nel primo profilo di camma 12 e ne segue progressivamente l’andamento.
Come si vede nelle Figure da 7A a 7H, scorrendo nel primo tratto rettilineo del primo profilo di camma 12 l’elemento di posizionamento 5 resta fermo nella posizione in cui la sede cava 6 à ̈ rivolta verso l’alto. Quando la estremità 11A comincia percorrere la rampa di salita del tratto 14 curvato ad arco, il perno 11 , a causa della eccentricità dei fori passanti 10 nei quali à ̈ inserito, costringe a ruotare entrambi i due elementi circolari 8 all’interno delle rispettive sedi di rotazione 9 e, spinto dalle flange bilaterali e parallele 7, l’elemento di rotazione 5 comincia a ruotare intorno all’asse di rotazione “A†.
Continuando la corsa di estrazione del cassetto 3, il perno 11 raggiunge l’apice del tratto 14 curvato (posizione visibile nelle Figure 7E e 7F), l’elemento di posizionamento 5 ha completato la propria rotazione massima, ribaltandosi verso il basso e scaricando dalla sede cava 6 un eventuale capsula o cialda precedentemente utilizzata.
Proseguendo il movimento di estrazione secondo la prima direzione di estrazione “X", la estremità 11A percorre la rampa discendente del tratto 14 curvato ed il perno 11 costringe ad una rotazione in direzione opposta alla precedente i due elementi circolari 8 che, pertanto, riportano progressivamente in posizione orizzontale l’elemento di posizionamento 5 fino alla estrazione completa del cassetto 3 dal profilo esterno 30 di una macchina erogatrice oppure di un mobile di arredamento; questa posizione permette di accedere comodamente alla sede cava 6 per inserirvi una capsula oppure una cialda nuova per una nuova erogazione di una bevanda.
Scorrendo nell’ultimo tratto rettilineo del primo profilo di camma 12, la estremità 1 1 A del perno 11 incontra la parete obliqua 15 che spinge progressivamente il perno 11 in direzione trasversale all’interno dei fori passanti 10 verso il secondo profilo di camma 13, fino a che la estremità 11 B si impegna in quest'ultimo e la estremità 11A si disimpegna completamente dal primo profilo di camma 12.
Quando questa condizione à ̈ raggiunta, l’utente spinge il cassetto 3 nella seconda opposta direzione di movimento “X" verso l'interno del profilo esterno 30 per posizionare la capsula o la cialda sistemata nella sede cava 6 sotto il gruppo di erogazione di acqua calda in pressione (non illustrato) per scioglierne la dose contenuta.
La estremità 11 B segue il secondo profilo di camma che à ̈ rettilineo e l’elemento di posizionamento 5 non compie alcuna rotazione fino al completo posizionamento.
Quando la corsa di chiusura del cassetto 3 sta per concludersi, la estremità 11 B incontra la parete obliqua 16 che spinge progressivamente il perno 11 in direzione trasversale nuovamente verso il primo profilo di camma 12, fino a che la estremità 11A si impegna nuovamente con questa per una successiva corsa di estrazione e di ribaltamento dell’elemento di posizionamento 5 per scaricare la nuova capsula oppure la nuova cialda dopo il suo utilizzo. Con riferimento alla versione del apparato di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche illustrato nelle Figure da 1 a 4 si deve osservare che, in pratica, il funzionamento à ̈ sostanzialmente simile a quello della versione semplificata con la sola differenza che la corsa di estrazione e quella di chiusura del cassetto 3 sono più corte per la ragione che la estrazione del cassetto 3 determina il rotolamento dell'ingranaggio 21 sulla prima cremagliera 23 e sulla seconda cremagliera 24 con cui à ̈ impegnato.
Pertanto, nella corsa di estrazione nella prima direzione di movimento, il cassetto 3 scorre rispetto al telaio 2, come nella versione semplificata, ma, a differenza di questa, l’elemento di posizionamento 5 scorre a sua volta nella stessa prima direzione di movimento verso l’esterno rispetto al cassetto 3, essendo la piastra 25 su cui à ̈ montato, scorrevole rispetto al cassetto 3.
In pratica, l’elemento di posizionamento 5 raggiunge la posizione completamente estratta con una corsa sensibilmente più corta del cassetto 3 rispetto alla versione semplificata.
La stessa circostanza si verifica al contrario durante la opposta corsa di chiusura del, cassetto 3.
Nella versione apparato di carico e scarico 200 di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche illustrato nelle Figure da 10A fino ad 11 C si nota che l’elemento di posizionamento 5 non à ̈ scorrevole nella direzione di movimento “X†, mentre à ̈ scorrevole in questa direzione di movimento “X†il telaio 2, azionato in un modo noto ad una persona esperta, come, ad esempio, per mezzo di un attuatore fluidodinamico previsto in una macchina erogatrice automatica che alternativamente spinge e richiama il telaio 2 agendo sull’elemento di chiusura 202, oppure un dispositivo eccentrico ruotabile, noto come “ginocchiera†, che à ̈ collegato con lo stesso elemento di chiusura 202 e che ruotata solleva oppure abbassa il telaio 2.
Si à ̈ in pratica constatato come l'invenzione raggiunga gli scopi prefissati.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.
inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall’ambito di protezione deile seguenti rivendicazioni

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un apparato (1 ; 200) di carico e scarico di contenitori di dosi di sostanze alimentari solubili in macchine erogatrici automatiche che comprende: Mezzi di posizionamento (3) mobili alternativamente in una prima direzione di movimento (X) verso una posizione di carico di un contenitore ed una seconda direzione opposta di movimento verso una posizione di posizionamento dei contenitore in una zona di utilizzo, dotati di almeno un elemento di posizionamento (5) di detto contenitore; Mezzi di supporto (2) scorrevole di detti mezzi di posizionamento (3) secondo dette prima e seconda direzione di movimento (X), che definiscono una zona di movimento in cui scorrono detti mezzi di posizionamento (3), caratterizzato dal fatto che detto elemento di posizionamento (5) Ã ̈ dotato di moto di ribaltamento intorno ad un asse di rotazione (A) trasversale a dette direzioni di movimento (X), tra almeno una posizione di caricamento di un contenitore da usare ed una posizione di scarico di un contenitore usato.
  2. 2. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui detti mezzi di supporto comprendono un telaio (2) che ha una prima parete interna ed una seconda parete interna parallela ed opposta a detta prima parete, tra le quali sono scorrevoli detti mezzi di posizionamento (3).
  3. 3. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui tra detto elemento di posizionamento (5) e detti mezzi di supporto (2) Ã ̈ interposto un gruppo attuatore di detto moto di ribaltamento.
  4. 4. Un apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detto gruppo attuatore comprende un elemento attuatore (11 , 11 A, 11 B) che à ̈ posizionabile alternativamente in una posizione di attuazione in detta prima direzione di movimento ed in una posizione di disattivazione in detta seconda direzione opposta di movimento.
  5. 5. Un apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo attuatore comprende: Primi mezzi a camma (13) associati a detta prima parete interna di detti mezzi di supporto (2) ed impegnabili da detto elemento attuatore (11 , 11 A, 11 B) in detta prima direzione di movimento; e Secondi mezzi a camma (14) associati a detta seconda parete interna di detti mezzi di supporto (2) ed impegnabili da detto elemento attuatore (11 , 11 A, 11 B) in detta seconda direzione opposta di movimento.
  6. 6. Un apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detti primi mezzi a camma comprendono un primo profilo di guida (12) ottenuto in detta prima parete impegnabile in detta prima direzione di movimento e definente almeno un’ansa (14) di rotazione di detto elemento attuatore (11 , 11 A, 11 B) sagomata ad arco, ed in cui detti secondi mezzi a camma comprendono un secondo profilo di guida (13) sostanzialmente rettilineo ottenuto in detta seconda parete ed impegnabile in detta seconda direzione opposta di movimento.
  7. 7. Un apparato secondo le rivendicazioni 1 e 4, in cui detto elemento attuatore comprende: Una coppia di flange (7) che si prolungano bilateralmente da detto elemento di posizionamento (5); Una coppia di elementi circolari (8) associati in rilievo ciascuno ad una rispettiva flangia (7) e ricevibili in modo tale da poter ruotare in corrispondenti sedi di rotazione (9) ottenute in detto elemento di posizionamento (5) e definenti detto asse di rotazione trasversale (A); Una coppia di fori passanti (10) ottenuti coassiali in detti elementi circolari (8) di rotazione eccentricamente rispetto a detto asse trasversale di rotazione (A); Un perno (11) inseribile in detti fori passanti (10) in modo scorrevole alternativamente tra una posizione di impegno di detti primi mezzi a camma (12) oppure secondi mezzi a camma (13).
  8. 8. Un apparato secondo la rivendicazione 7, in cui detti primi mezzi a camma (12) e secondi mezzi a camma (13) hanno tratti terminali ed opposti (15, 16) dotati di superfici di spinta di detto perno (11 ).
  9. 9. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui detto elemento di posizionamento (5) Ã ̈ montato scorrevole su detti mezzi di posizionamento (3).
  10. 10. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui tra detti elemento di posizionamento (5) e detti mezzi di posizionamento (3) e tra detti mezzi di posizionamento (3) e detti mezzi di supporto (2) scorrevole sono interposti mezzi moltiplicatori (20) delle lunghezze di movimento in dette prima direzione di movimento e seconda direzione opposta di movimento.
  11. 11. Un apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi moltiplicatori comprendono: Prime cremagliere (23) associate rispettivamente a dette prima parete interna e seconda parete interna; Seconde cremagliere (24) associate a detto elemento di posizionamento (5) ed allineate ed affacciate a dette prime cremagliere (23); Mezzi ad ingranaggio (21 ) rotante che impegnano rispettivamente dette prime cremagliere (23) e dette seconde cremagliere (24), in modo tale da rendere mobili detti mezzi di posizionamento (3) rispetto a detti mezzi di supporto (2) e detto elemento di posizionamento (5) rispetto a detti mezzi di posizionamento (3).
  12. 12. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui dette prima e seconda direzione di movimento (X) sono sostanzialmente orizzontali.
  13. 13. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui dette prima e seconda direzione di movimento (X) sono sostanzialmente verticali.
  14. 14. Un apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui tra detti mezzi di posizionamento (3) e detto elemento di posizionamento (5) son interposti mezzi estrattori (103) configurati per estrarre contenitori usati di dosi di sostanze da detto elemento di posizionamento (5) in detta posizione di scarico.
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