ITMI20071344A1 - '' procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti e relativo dispositivo '' - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
"PROCEDIMENTO PER LA GESTIONE DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI E RELATIVO
DISPOSITIVO"
La presente invenzione si riferisce, in senso del tutto generale, ad un procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti e ad un relativo dispositivo.
Come è noto, è attualmente previsto che i rifiuti, ed in particolare i rifiuti solidi urbani che sono prodotti nel corso delle attività umane, vengano gettati in sacchi o secchi dopo essere stati in genere separati per tipologie, quali rifiuti organici, vetro, lattine, plastica, sfalciature, ecc.
Le Amministrazioni Comunali o altri enti preposti alla gestione raccolta rifiuti sono dotati di mezzi, quali ad esempio camion opportunamente attrezzati, per raccogliere periodicamente i vari rifiuti e portarli alle piattaforme di smaltimento o alle discariche. Periodicamente, all'utente viene anche inviata una bolletta, contenente l'importo da pagare come tassa per la raccolta dei rifiuti.
L'importo è normalmente calcolato sulla base di predeterminati parametri fiscali, ad esempio i m<2>dell'appartamento dell'utente, parametri che in ogni caso non hanno nessuna diretta attinenza con l'effettiva quantità e tipologia dei rifiuti prodotti.
Pertanto i sistemi attualmente adottati per la raccolta dei rifiuti dalle varie Amministrazioni presentano una serie di problematiche. In primo luogo, gli utenti si trovano frequentemente a pagare degli importi prefissati dovuti come tasse sui rifiuti, anche quando non ne hanno prodotti in quantità significativa nel periodo temporale considerato, ad esempio nel caso delle seconde case, poiché la tassa è normalmente calcolata sui m<2>dell'appartamento dell'utente e non sulla quantità effettiva di rifiuti prodotta.
In generale i parametri fiscali utilizzati sovrastimano o sottostimano, in modo assai ampio, quello che sarebbe l'eventuale importo dovuto dal singolo utente sulla base del costo effettivamente sostenuto dall'Amministrazione incaricata della gestione della raccolta rifiuti per gestire la posizione di ogni singolo utente, dando anche luogo ad un trattamento fiscale non equo.
In secondo luogo, con il sistema attuale, l'Amministrazione Comunale ha a disposizione solo dati molto schematici sulla quantità e sulle tipologie di rifiuti effettivamente prodotti, il che porta ad una gestione dei mezzi di raccolta e del personale coinvolto per nulla ottimale.
Alcune Amministrazioni per compensare tale problema cercano di stimare, mediante algoritmi matematici, i pesi dei materiali raccolti in particolare utilizzando algoritmi basati sul peso specifico dei materiali e sul numero di svuotamenti dei bidoni o dei secchi dell'utente. Dati raccolti in questo modo, tuttavia, sono viziati da un alto margine di incertezza.
In terzo luogo, i sistemi attualmente impiegati possono non essere in grado di adempiere a normative Comunitarie o nazionali che impongono o imporranno un sistema di tariffazione degli importi dovuti, basato sulla quantità effettivamente prodotta di rifiuti da parte di ogni singolo utente.
Infine, nella raccolta dei rifiuti come svolta sinora non è previsto nessun sistema per incentivare economicamente l'acquisto ed il consumo di prodotti o materiali facilmente riciclabili o non nocivi per l'ambiente, facendoli preferire ad altri aventi maggior impatto ambientale e/o minore resa nel riciclo o nella produzione di energia. Scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti, realizzando un procedimento per la gestione della raccolta rifiuti razionale, equo, efficiente ed ecologico.
Tale scopo è realizzato mediante un procedimento la gestione della raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 1, alla quale si rimanda per brevità.
L'invenzione concerne anche un dispositivo di cui alla rivendicazione 4.
Altre caratteristiche dell'invenzione sono definite dalla ulteriori rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 mostra un secchio per rifiuti dotato di un elemento della presente invenzione;
- la figura 2 mostra un sacchetto per rifiuti dotato di un elemento della presente invenzione; e
- la figura 3 mostra uno schema dei principali elementi dell'invenzione.
Con iniziale riferimento alle figure, il procedimento dell'invenzione si svolge secondo le seguenti modalità esemplificative.
Preliminarmente, per ogni utente che produce, durante la propria attività, dei rifiuti ed in particolare, rifiuti solidi urbani viene previsto un certo numero di contenitori, in forma o di sacchetti 13 o di secchi il, divisi per tipologie di rifiuti e nei quali l'utente getta i propri rifiuti 12.
Le differenti tipologie di rifiuti, tra loro separabili, possono comprendere rifiuti organici, vetro, lattine, plastica, sfalciature, ecc..
La plastica può essere a sua volta suddivisa in almeno due differenti gruppi, e quindi in almeno due differenti contenitori, ad esempio in un primo gruppo di plastiche aventi buone prestazioni energetiche quando sottoposti a pirolisi, quali ad esempio il PET, ed un secondo gruppo di plastiche con resa pirolitica inferiore e con impatto ambientale maggiore, quali ad esempio il PVC.
Ad ogni contenitore di rifiuti, sia esso un secchio 11 od un sacchetto 13, è associata un'etichetta 10 contenente dati relativi all'utente che ha prodotto i rifiuti in esso contenuti.
I dati presenti su tale etichetta possono comprendere il nome, il cognome, la residenza ed ogni altro dato opportuno che serva all'identificazione dell'utente.
Una preferita soluzione per tale etichetta è l'impiego di un tag a tecnologia RFID.
Come noto, la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) consente di identificare un oggetto basandosi su una trasmissione in radio frequenza.
Nella tecnologia RFID la comunicazione avviene tra un lettore e un transponder (ovvero un chip connesso ad una antenna) denominato "tag".
II tag 10 può quindi assumere varie forme la più comune delle quali è quella di etichetta, che secondo 1'invenzione è applicabile al contenitore di rifiuti.
Preferibilmente si utilizza un tag passivo, ovvero alimentato dal campo del lettore solo all'occorrenza, con il conseguente vantaggio della riduzione dell'emissioni elettromagnetiche.
Il tag 10 è dotato di una memoria interna, normalmente di sola lettura, se necessario riscrivibile, dove sono immagazzinate le informazioni utili alla gestione raccolta rifiuti, in particolare i dati identificativi dell'utente e la tipologia di rifiuti contenuta nel contenitore.
Il fatto che il tag 10 possa essere riscrivible è vantaggioso per l'Amministrazione, la quale può modificare i dati sul tag, a seconda delle esigenze che si possono venire a creare nel tempo, ad esempio per introdurre programmi di incentivazione o simili, il tutto senza dover sostituire i tag con tag nuovi, cosa che sarebbe più costosa. La riscrittura del tag, quando necessaria, avviene preferibilmente durante il ritiro dei rifiuti, utilizzando opportuni mezzi elettronici di per sé noti.
Il tag 10 che passa attraverso il carpo generato dal lettore 15 riceve l'energia necessaria, capta il segnale e risponde al lettore 15 con le informazioni in esso contenute.
Il lettore 15 prevede un'antenna 16 ed un circuito di decodificazione 17 dei segnali ricevuti dal tag 10.
L'accensione del lettore, in modalità LBT (Listen Before Talk), provoca l'inizio del processo di identificazione.
In sostanza quando l'operatore ecologico appoggia il secchio 11 (o il sacchetto 13) dei rifiuti 12 su una bilancia 14, la bilancia 14 rileva il peso del secchio o del sacchetto ed è la stessa bilancia ad abilitare la lettura da parte del lettore RFID 15 del tag 10 applicato al secchio 11 (o al sacchetto 13) stesso.
In questo modo si genera un campo elettromagnetico adatto per il tempo necessario all'alimentazione/lettura del tag 10.
I dati provenienti dal tag 10 e il peso rilevato dalla bilancia 14 vengono inviati ad un PC industriale 18, il quale attraverso un apposito software residente, li associa e l'immagazzina in un database locale.
Il peso, per una migliore affidabilità dei dati raccolti, viene letto e verificato tre volte in un secondo.
Viene in questo modo costruito un database nel quale, ad ogni profilo utente predefinito, viene associata la quantità in peso di rifiuti prodotto per ogni tipologia di rifiuti in un determinato periodo di raccolta.
La bilancia 14, il lettore RFID 15 e il modulo PC 18 risiedono preferibilmente a bordo del mezzo per la raccolta rifiuti, normalmente un camion 20 di raccolta rifiuti.
Lo stesso PC 18 può funzionare da "scatola nera" per il mezzo che trasporta i rifiuti al centro o piattaforma di smaltimento, permettendo così l'ottimizzazione della manutenzione, oltre che a permettere la tracciabilità dei percorsi e dei tempi necessari ai fini dell'ottimizzazione dei costi e delle risorse richieste per garantire il miglior servizio all'utenza e permettere in tempo reale di rispondere al responsabile del servizio circa la situazione sul campo.
Il PC di ogni mezzo di trasporto rifiuti, al termine del servizio, contiene infatti un database di tutto quanto raccolto, suddiviso per utente e per tipologia di rifiuto, grazie al quale si può analizzare la produzione di rifiuti per zona al fine di ottimizzare i percorsi e l'impiego di personale e mezzi.
Alternativamente, invece della bilancia 14 è possibile impiegare celle multiple di carico (non rappresentate), il cui uso è particolarmente indicato negli allestimenti dei mezzi di raccolta per grossi centri urbani, in quanto limita il tempo di sosta del mezzo nella via pubblica, riducendo l'intralcio alla circolazione e lo scarico dei fumi.
Inoltre, l'uso di celle di carico, permette agli operatori di eseguire il "numero di prese" concordate con l'Amministrazione che gestisce la raccolta rifiuti, senza un aggravio di fatica fisica e di durata dei turni di lavoro.
Nel caso in cui molti tags siano coinvolti e rispondano allo stesso momento il lettore riconosce un segnale di collisione e una indicazione di tags multipli.
Un algoritmo di anti-collisione permette ai tags di essere ordinati e selezionati individualmente.
Ed è appunto questa performance che viene utilizzata nel caso di sistemi a celle multiple di carico.
Il numero di tags identificati dipende dalla frequenza e dal protocollo usato e tipicamente va da 50 a 200 al secondo.
II lettore può quindi leggere o scrivere il primo tag e successivamente gli altri fino all'esaurimento.
Il tipo di dati residente sul tag è definibile liberamente dal gestore del sistema di raccolta rifiuti a seconda delle informazioni che ritiene necessarie.
Ad esempio il tag 10 può contenere i dati dell'utente ed il tipo di rifiuto, nonché gli orari di raccolta.
Il sistema impiegato nel presente procedimento utilizza preferibilmente la frequenza di comunicazione UHF (ULTRA HIGH FREQUENCY) da 860 MHz a 950 GHz.
L'accoppiamento fisico tra tag 10 e lettore 15 è effettuato tramite campo magnetico e elettromagnetico e la distanza di comunicazione varia tra pochi millimetri a circa 5 m.
Il controllo delle emissioni e l'interferenza con altre attrezzature è regolato dalle leggi dei vari Paesi Europei.
II protocollo di comunicazione tra il lettore ed il tag è l'EPC definito "Class 1/Generation 2" incluso nello standard ISO 18000-6C e normato dal documento ETSI EN302-208 della Comunità Europea al riguardo dello spettro di potenza irradiabile.
Nel caso di utilizzo del sacchetto 13 per la raccolta rifiuti si può ottenere un'economia di mezzi operativi in quanto lo stesso mezzo può essere utilizzato per le diverse tipologia di rifiuto, demandando la separazione definitiva degli stessi alla piattaforma di smaltimento finale.
Si dota, in questo caso, la piattaforma di un lettore RFID ed un braccio robotizzato, che comandato dal lettore stesso, provvede alla separazione fisica dei diversi sacchi.
Quest'ultima configurazione è particolarmente indicata in quelle realtà che consistono in piccoli insediamenti urbani distribuiti su aree molto estese, come ad esempio tipico della Provincia Italiana o di altre aree geografiche.
Al rientro del mezzo di trasporto rifiuti alla piattaforma di smaltimento, in modalità wireless, si trasmettono tutti i dati raccolti ad un server generale dove vengono elaborati e resi disponibili all'ente di gestione secondo le modalità in uso o via via richieste dalle normative di leggi vigenti.
Il procedimento dell'invenzione può prevedere una ulteriore fase di controllo, effettuata nell'area di smaltimento rifiuti.
Tale fase comprende 1'identificazione del mezzo che trasporta i rifiuti, ad esempio un camion attrezzato.
Tale mezzo viene pesato al lordo dei rifiuti trasportati. Inoltre, in modalità wireless vengono letti di dati degli utenti serviti dal mezzo di trasporto in quella particolare occasione, in particolare la somma dei pesi dei rifiuti raccolti.
In uscita dall'area smaltimento rifiuti, dopo che il mezzo di trasporto ha scaricato i rifiuti, il mezzo viene pesato a vuoto e viene effettuato un confronto tra il peso netto del mezzo con la somma dei pesi raccolti dagli utenti.
Se si riscontra un'anomalia in tale controllo si può procedere alla identificazione delle cause dell'anomalia e prendere gli opportuni provvedimenti.
Questa fase di controllo finale permette, ad esempio, di identificare casi nei quali, oltre ai rifiuti solidi urbani, il camion trasporti rifiuti di origine industriale o altra origine che non erano destinati a tale area di smaltimento.
II procedimento dell'invenzione può anche essere utilizzato in modo tale che i dati raccolti nel database contenente l'effettiva raccolta di rifiuti per utente e per tipologia di rifiuto, in un determinato periodo temporale, sono incrociati con i dati di modelli matematici, in uso presso talune Amministrazioni, e che utilizzano algoritmi i quali, basandosi sul numero di svuotamenti dei contenitori dell'utente, e sul peso specifico dei rifiuti, stimano i pesi dei vari materiali raccolti, al fine di ridurre gli errori di stima dei suddetti modelli matematici.
L'invenzione presenta i seguenti importanti vantaggi.
Essa, in primo luogo, consente di passare da un sistema di tassazione dei rifiuti basato su parametri che non hanno nessun attinenza con la quantità effettivamente prodotta, ad un sistema che consente la tariffazione dei rifiuti sulla base della quantità effettivamente raccolta e sulla base delle diverse tipologie.
Questo avviene perché l'invenzione consente all'Amministrazione di costruire un database contenente l'effettiva produzione di rifiuti per utente e per tipologia in un determinato periodo temporale.
Questo fatto consente di creare tariffe con voci di costo differenziate per le diverse tipologie di rifiuti.
L'addebito al singolo utente è quindi graduabile a seconda delle politiche di incentivazione a determinati consumi che l'Amministrazione ritiene di dover porre in essere nell'interesse collettivo.
Il sistema permetta anche una equa distribuzione dei costi sugli utenti in funzione della quantità e tipologia rifiuti che essi producono ed affidano alla raccolta.
L'invenzione consente anche di separare e di quantificare differenti categorie di plastiche atte ad essere trattate con processi pirolitici al fine di ricavare energia, ottenendo una selezione spinta di biomasse pregiate come combustibile per processi di pirolisi.
In particolare, è possibile proprio mediante la conoscenza dei dati raccolti dal sistema, incentivare i singoli utenti ad opportunamente raccogliere i rifiuti di materie plastiche dividendoli, in rifiuti riciclabili ed aventi buone prestazioni energetiche quando sottoposti a pirolisi, quali ad esempio il PET, da rifiuti plastici con resa pirolitica inferiore e con impatto ambientale maggiore quali ad esempio il PVC.
In generale la tariffazione può essere graduata in modo tale che l'utente è incentivato a consumare maggiormente prodotti contenuti in contenitori in PET, per i quali ottiene sconti e/o basse tariffe da pagare, rispetto a plastiche con resa pirolitica inferiore, che vengono tariffate a prezzi superiori per disincentivarne a monte il consumo.
L'effetto positivo sull'ambiente creato da questa dinamica è del tutto evidente ed è uno dei vantaggio dell'invenzione.
L'invenzione, grazie alla capillare raccolta di informazioni sui pesi e sulle tipologie dei rifiuti effettivamente raccolti, permette di valicare i modelli matematici usati da alcune Amministrazioni, riducendo gli errori assai pesanti che tali modelli ancor'oggi presentano, grazie alla verifica dei pesi della raccolta rifiuti su un determinato teritorio.
Infatti, il procedimento dell'invenzione consente di raccogliere dati che permettono di distinguere, per esempio, i residenti abituali dell'area, valutabili a peso, dai residenti a forte stagionalità, senza penalizzare i primi con tariffe non diversificate, mentre per i secondi utenti le medesime tariffe possono considerare l'aggravio dei costi per un servizio soggetto a punte di domanda improvvise, oltre che a stabilizzare i residenti per periodi minimi.
La pianificazione del servizio raccolta rifiuti viene quindi assai migliorata con l'impiego di un numero di mezzi adeguato grazie alla rilevazione degli utenti realmente presenti ed alla loro capacità di rispettare le regole del sistema, il tutto a vantaggio dell'Amministrazione, ma ance dei singoli utenti del sistema dell'invenzione.
L'ente potrebbe così dotarsi progressivamente del sistema per i propri mezzi con investimenti graduali passando dalla sola rilevazione, alla rilevazione più peso, per concludere con rilevazione, peso e "scatola nera", come sopra descritta.
L'invenzione consente anche di adempiere in moto ottimale alle nuove normative Europee che fissano le percentuali massime di composizione dei rifiuti da avviare a trasformazione in energia elettricatermica, anziché da reintrodurre nel ciclo industriale come materia prima secondaria od eventualmente alla discarica.
Quest'ultima normativa Europea punta alla riduzione della produzione rifiuti fissando le percentuali ed i tempi entro i quali aggiungere tali traguardi di qualità.
L'invenzione è lo strumento ottimale per raggiungere tali targets e rimane aperta all'evoluzione delle tecnologie di riutilizzo dei rifiuti essendo in grado di differenziare a monte la materia che viene messa nei rifiuti.
All'invenzione come descritta potranno essere apportate modifiche o migliorie dettate da motivazioni contingenti o particolari, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata In particolare il sistema di lettura delle etichette, utilizzante le tecnologia RFID, è stato scelto come esempio preferito di attuazione dell'invenzione, potendosi tuttavia impiegare altri sistemi di lettura di informazioni noti nella tecnica, quali codici a barre o simili.
Claims (18)
- RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti comprendente almeno le seguenti fasi: - creare un profilo utente per ogni utente che beneficia della raccolta rifiuti; - associare ad ogni contenitore di rifiuti, impiegato dall'utente per raccogliere i propri rifiuti, un'etichetta contenente dati relativi all'utente che ha prodotto i rifiuti contenuti nel suddetto contenitore; - pesare il contenitore contenente i rifiuti per ricavare il peso effettivo dei rifiuti in esso contenuti; - associare il peso effettivo dei rifiuti contenuti nel suddetto contenitore al profilo utente, mediante lettura dell'etichetta ad esso relativa; - elaborare i dati raccolti al fine di creare un database contenente l'effettiva raccolta di rifiuti per utente in un determinato periodo temporale.
- 2. Procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la suddetta etichetta contiene anche dati relativi alla tipologia di rifiuto contenuto nel contenitore, al fine di contribuire alla creazione di un database contenente l'effettiva raccolta di rifiuti per utente e per tipologia di rifiuto in un determinato periodo temporale.
- 3. Procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti, come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di prevedere una ulteriore fase di controllo, effettuata nell'area di smaltimento rifiuti, ove a seguito dell'identificazione del mezzo che trasporta i rifiuti, detto mezzo viene inizialmente pesato al lordo dei rifiuti trasportati e vengono letti i dati dei pesi raccolti dei rifiuti degli utenti serviti dal mezzo di trasporto in quella particolare occasione, ed in uscita dall'area smaltimento rifiuti, dopo che il mezzo di trasporto ha scaricato i rifiuti, il detto mezzo viene pesato a vuoto e viene effettuato un confronto tra il peso netto del mezzo e la somma dei pesi dei rifiuti raccolti dagli utenti al fine di rivelare eventuali anomalie nella raccolta rifiuti.
- 4. Procedimento per la gestione della raccolta dei rifiuti, come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i dati raccolti nel database contenente l'effettiva raccolta di rifiuti per utente e per tipologia di rifiuto, in un determinato periodo temporale, sono incrociati con i dati di modelli matematici che utilizzano algoritmi i quali, basandosi sul numero di svuotamenti dei contenitori dell'utente, e sul peso specifico dei rifiuti, stimano i pesi dei vari materiali raccolti, al fine di ridurre gli errori di stima dei suddetti modelli matematici.
- 5. Dispositivo per la gestione della raccolta di rifiuti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di contenitori per differenti tipologie di rifiuti, dove ad ogni contenitore è associata un'etichetta, ciascuna etichetta contenente dati relativi all'utente che ha prodotto i rifiuti contenuti nel contenitore a cui detta etichetta è associata, il dispositivo comprendendo inoltre mezzi di lettura delle etichette e mezzi per pesare i contenitori contenenti i rifiuti per ricavare il peso effettivo dei rifiuti in esso contenuti e mezzi per associare i dati di peso dei rifiuti raccolti ai singoli utenti che li hanno prodotti, in modo da creare un database contenente l'effettiva produzione di rifiuti per utente in un determinato periodo temporale.
- 6. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i dati presenti su tale etichetta possono comprendere il nome, il cognome, la residenza ed ogni altro dato opportuno che serva all'identificazione dell'utente.
- 7. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i dati presenti sulla suddetta etichetta possono comprendere la tipologia dei rifiuti contenuti nel contenitore a cui essa è associata.
- 8. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il suddetto contenitore è un secchio o un sacchetto.
- 9. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la suddetta etichetta è un tag a tecnologia RFID di tipo passivo.
- 10. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che al suddetto tag è associato un rispettivo lettore elettronico e l'accoppiamento fisico tra tag e lettore è effettuato tramite campo magnetico e elettromagnetico a breve distanza.
- 11. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere almeno una bilancia per la pesatura dei contenitori di rifiuti che, all'atto della pesatura, abilita alla lettura del tag il detto lettore.
- 12. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere almeno un elaboratore elettronico per gestire i dati raccolti dal lettore e dalla bilancia.
- 13. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il suddetto elaboratore elettronico per gestire i dati raccolti dal lettore e dalla bilancia è a bordo del mezzo di raccolta e trasporto rifiuti.
- 14. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere celle multiple di carico ed un algoritmo di anti-collisione che permette ai tags dei diversi contenitori presenti sulle celle di carico di essere ordinati e selezionati individualmente.
- 15. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il numero di tags identificati è compreso in un range, dipendente dalla frequenza di lettura e dal protocollo usato, tra 50 a 200 tag al secondo, letti in successione.
- 16. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che, nel caso di utilizzo di sacchetti per la raccolta, in corrispondenza della piattaforma di smaltimento rifiuti è previsto un secondo lettore RFID ed un braccio robotizzato, il quale comandato dal secondo lettore stesso, provvede alla separazione fisica dei diversi sacchetti.
- 17. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il suddetto tag è di tipo riscrivibile.
- 18. Dispositivo per la gestione raccolta rifiuti, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere almeno un secondo elaboratore elettronico centrale che gestisce i dati raccolti dai mezzi di raccolta e trasporto rifiuti per la creazione del suddetto un database contenente l'effettiva produzione di rifiuti per utente e per tipologia di rifiuto in un determinato periodo temporale.
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