ITFO20130007A1 - Dispositivo elettrico e/o elettronico e procedimento di generazione di un fenomeno fisico variabile nel tempo. - Google Patents
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Description
Dispositivo elettrico e/o elettronico e procedimento di generazione di un fenomeno fisico variabile nel tempo.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo elettrico e/o elettronico e un procedimento di generazione di un fenomeno fisico variabile nel tempo.
La presente invenzione è stata sviluppata con particolare riferimento al settore della magnetoterapia, tuttavia non si escludono applicazioni ad altri settori e/o per altre finalità.
Riferendosi per semplicità al settore della magnetoterapia, è noto che essa prevede di stimolare determinate parti del corpo umano o animale con un flusso magnetico costante, favorendo l’ossigenazione dei tessuti, ed il bilanciamento elettrico cellulare.
La magnetoterapia in particolare ottiene tali risultati interagendo con l’emoglobina presente nel sangue. Come noto, l’emoglobina è una proteina globulare di struttura quaternaria presente nei globuli rossi del sangue dei vertebrati, responsabile del trasporto dell'ossigeno molecolare da un compartimento ad alta concentrazione di O2 ai tessuti che ne hanno bisogno. Ciascuna molecola di emoglobina contiene 4 atomi di ferro (all’interno dei gruppi EME) per cui è sensibile all’influenza del campo magnetico e viene da esso spinta verso le pareti delle vene o delle arterie. Questa azione fa sì che le molecole di emoglobina siano “strizzate” come una spugna, rilasciando l’ossigeno che quindi può penetrare i tessuti e/o le strutture limitrofe con benefici effetti.
Ad esempio si può avere un effetto analgesico o di riassorbimento degli edemi. Si può avere un effetto di stimolazione della migrazione degli ioni di calcio all’interno dei tessuti ossei, cosa che permette di indurre il consolidamento della massa ossea e favorire la riparazione delle frattura.
Nel caso della cellulite, la magnetoterapia apporta nutrimento alle cellule indebolite sotto cute.
Nel caso delle rughe apporta nutrimento al collagene rendendo la cute più distesa dall’interno.
E’ tuttavia noto che il cervello percepisce l’applicazione della magnetoterapia come un disturbo locale e induce l’invio in quella zona dei globuli bianchi. Non essendoci però in realtà necessità del loro intervento essi finiscono per ristagnare divenendo tossine.
Un altro svantaggio della magnetoterapia nota, è che una parte rilevante di ossigeno rimane combinato all’emoglobina e non riesce quindi ad essere sfruttato.
Uno scopo generale della presente invenzione è pertanto quello di risolvere del tutto o in parte i problemi della tecnica nota.
Uno scopo preferito della presente invenzione è quello di ridurre o impedire il richiamo di globuli bianchi nella zona di applicazione della magnetoterapia.
Un altro scopo preferito della presente invenzione è quello di aumentare la quantità di ossigeno sfruttata dalla magnetoterapia.
Un ulteriore scopo preferito della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di facile utilizzo.
Un altro ulteriore scopo preferito dell’invenzione è quello di fornire un dispositivo di semplice ed economica realizzazione.
Secondo un suo primo aspetto generale la presente invenzione riguarda un dispositivo elettrico e/o elettronico caratterizzato dal fatto che genera almeno un fenomeno fisico variabile nel tempo secondo oscillazioni irregolari i cui picchi massimi e minimi sono contenuti entro un intervallo predeterminato di valori.
Nel settore della magnetoterapia, cioè nel caso in cui detto fenomeno sia un campo magnetico, è stato testato che il cervello non riconosce questa sollecitazione da oscillazione costantemente variabile come un attacco, e quindi a differenza della magnetoterapia tradizionale, con oscillazione costantemente uguale, non vengono inviati i globuli bianchi, riducendo o eliminando quindi la generazione di tossine indesiderate.
Inoltre, dal momento che il campo è variabile, le molecole di emoglobina sono ripetutamente strizzate contro le pareti delle vene o arterie, in particolare ad ogni variazione di campo magnetico, per cui rilasciano una quantità maggiore di ossigeno che migra nei tessuti e/o strutture adiacenti.
Si osserva che per oscillazioni irregolari si intende un qualsiasi tipo di irregolarità, ad esempio oscillazioni di entità costantemente variabile, dove l’entità è intesa come la variazione di uno o più parametri caratteristici del fenomeno, quali ad esempio l’ampiezza, durata, forma, o la forma casuale di ciascuna oscillazione.
Ad esempio le oscillazioni possono non avere un periodo costante, cioè la durata di ciascuna di esse è casuale.
Secondo alcune forme di attuazione preferite dell’invenzione l’almeno un fenomeno fisico è una corrente, una tensione, un campo magnetico, una pressione, una generazione di calore, o una vibrazione (nel qual caso a variare è ad esempio l’entità della vibrazione in ampiezza e/o frequenza).
Secondo una caratteristica generale preferita dell’invenzione il dispositivo elettrico e/o elettronico comprende una CPU programmata per calcolare valori casuali di almeno una grandezza caratteristica di detto almeno un fenomeno contenuti in detto intervallo predeterminato di valori.
In generale si osserva che nel caso in cui il dispositivo sia un dispositivo per magnetoterapia, l’almeno un fenomeno con oscillazioni costantemente variabili è un campo magnetico.
In tal caso preferibilmente le oscillazioni della densità di flusso di detto campo magnetico hanno un valore massimo e un valore minimo compreso nell’intervallo da 5 a 80 Gauss.
Il dispositivo per magnetoterapia secondo l’invenzione preferibilmente comprende almeno una delle seguenti:
- almeno un cuscino (20) o un materasso destinato ad accogliere un paziente, nel quale sono posti una pluralità di generatori di campo magnetico (10) alimentati per generare ciascuno detto almeno un campo magnetico variabile;
- almeno un generatore di campo magnetico (10, 210) destinato ad essere appoggiato liberamente in un qualsiasi punto di un paziente, privo di materiale ferromagnetico;
- almeno un generatore di campo magnetico (310) comprendente almeno un elemento di materiale ferromagnetico (12) destinato ad essere appoggiato liberamente in un qualsiasi punto di un paziente.
In particolare è preferibile che i generatori all’interno del cuscino o materasso siano distribuiti in maniera tale che i campi magnetici generati da ciascuno di essi non interferiscono sostanzialmente l’uno con l’altro.
Secondo alcune forme di attuazione preferite ciascuno dei generatori genera in ogni istante un campo magnetico uguale a quello generato dagli altri generatori.
I generatori preferibilmente comprendono almeno un solenoide, e tutti detti generatori sono alimentati elettricamente da uno stesso dispositivo di alimentazione.
Ad esempio i solenoidi hanno ciascuno una induttanza compresa nell’intervallo [0,5-10] mH.
Secondo un suo secondo aspetto generale, l’invenzione comprende un procedimento di generazione di almeno un fenomeno fisico variabile nel tempo secondo oscillazioni di entità costantemente variabile, caratterizzato dal fatto che il procedimento si avvale di almeno due formule di calcolo casuale di due grandezze, almeno una delle quali è una grandezza caratteristica del fenomeno da generare, ciascuna formula contenendo come variabile la grandezza calcolata dall’altra formula, e ad ogni calcolo mediante una delle formule si utilizza il valore della grandezza calcolata con l’altra formula in almeno un calcolo precedente, dove all’inizio del procedimento si assegna un valore predeterminato ad una delle due grandezze per effettuare un primo calcolo di partenza.
Vantaggiosamente tale procedimento permette di generare valori che si “rincorrono” cioè che interpolati generano oscillazioni entro valori predeterminati. Detto almeno un fenomeno fisico ad esempio può essere una corrente, una tensione, un campo magnetico, una pressione, una generazione di calore, o una vibrazione.
Secondo alcune forme di attuazione preferite detto calcolo è fatto da una CPU all’interno di un dispositivo elettrico e/o elettronico che provvede a comandare la generazione del fenomeno in base ai valori calcolati.
In generale è preferibile che le almeno due formule siano le seguenti:
X = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen Y]
Y = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen X]
dove
Y= grandezza del fenomeno fisico da generare An= numero casuale >= 2 e <=80
Ab= numero casuale >= 2 e <=70
Ac= numero casuale >= 1,2 e <=1,98
e dove il procedimento prevede in una prima fase di assegnare alla variabile Y un primo valore predeterminato e alle variabili An, Ab, Ac rispettivi valori casuali negli intervalli indicati;
- con tali valori si calcola un primo valore di X mediante la prima formula;
- successivamente al calcolo del primo valore di X si riassegnano alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato e si utilizzano assieme al primo valore calcolato di X per calcolare un secondo valore di Y;
- il calcolo dei valori successivi di X e Y è iterato alla stessa maniera attraverso le formule indicate utilizzando rispettivamente il valore precedentemente ottenuto rispettivamente di Y e X e assegnando ad ogni calcolo alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato.
Preferibilmente il calcolo dei valori successivi di X e Y è effettuato ad intervalli di tempo predeterminati, come ad esempio 0,5sec/1sec/1,5sec.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo indicativo e non limitativo. In tali disegni:
- la figura 1 rappresenta schematicamente un dispositivo per magnetoterapia secondo la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta schematicamente il valore dei volt di alimentazione e della densità di flusso di campo magnetico casuali calcolati dal dispositivo di figura 1;
- la figura 3 rappresenta un diagramma di flusso per la generazione della tensione e del campo magnetico del dispositivo di figura
- le figure 4, 5 e 6 rappresentano schematicamente forme di attuazione alternative di dispositivi di magnetoterapia, o loro parti, secondo la presente invenzione.
Con riferimento allo schema di figura 1 è mostrato un dispositivo per magnetoterapia, senza con ciò escludere altri tipi di dispositivi, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1 e comprendente un dispositivo di alimentazione elettrica 5 e un generatore di campo magnetico 10, come ad esempio un solenoide.
Il dispositivo di alimentazione 5 è realizzato in maniera tale da alimentare il solenoide con una tensione variabile nel tempo secondo oscillazioni di entità costantemente variabile, in maniera tale che il solenoide a sua volta generi un campo magnetico con una densità di flusso con le stesse caratteristiche di variabilità.
Il dispositivo di alimentazione 5 comprende al suo interno una CPU 7 che calcola valori casuali di tensione e/o densità di flusso magnetico compresi in un intervallo predeterminato, e comanda l’alimentazione del solenoide 10 in accordo ai risultati del calcolo.
Ad esempio, è preferibile in magnetoterapia che la densità di flusso magnetico sia sempre compresa nell’intervallo [5, 80] Gauss. La tensione di alimentazione X è invece preferibilmente compresa nell’intervallo [0, 24] Volt.
Il calcolo viene effettuato preferibilmente ad intervalli di tempo compresi nell’intervallo [0,1-5] secondi, più preferibilmente [0,5-2] secondi.
Per ottenere queste caratteristiche di variabilità, la CPU ad esempio è programmata per calcolare valori casuali di tensione (X) e di densità di flusso magnetico (Y) mediante rispettive formule di calcolo casuale legate tra loro dal fatto che ciascuna contiene come variabile la grandezza calcolata dall’altra formula.
Con riferimento alla figura 2, un procedimento di calcolo preferito si avvale ad esempio delle seguenti formule:
X = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen Y]
Y = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen X]
dove
An= numero casuale >= 2 e <=80
Ab= numero casuale >= 2 e <=70
Ac= numero casuale >= 1,2 e <=1,98
X= Volt = tensione;
Y= Gauss = densità di flusso di campo magnetico. Il procedimento prevede in una prima fase T0 di assegnare al campo magnetico Y un primo valore predeterminato Y0 e alle variabili An, Ab, Ac rispettivi valori casuali negli intervalli indicati. Y0 è preferibilmente compreso nell’intervallo [5-80] Gauss più preferibilmente [5-20] Gauss e ancora più preferibilmente è sempre uguale a 5 Gauss.
La CPU 7 comanderà quindi al dispositivo 1 di alimentare il solenoide 10 con una tensione Xe0 per emettere un campo magnetico Ye0 = Y0. Si osserva che Xe0 non è ottenuto con le formule sopra indicate ma con le ordinarie formule di relazione tra corrente di alimentazione di un solenoide e campo magnetico emesso, dipendenti dalle caratteristiche costruttive del dispositivo, per cui non è un valore casuale ma un valore obbligato da un valore causale.
Nella fase successiva di calcolo T1, la CPU calcola un primo valore casuale XC1 della tensione di alimentazione X mediante la prima formula.
A questo punto la CPU 7 comanda l’alimentazione del solenoide 10 con un valore di tensione Xe1=XC1 generando così un campo magnetico emesso Ye1, tale campo magnetico è obbligato in quanto dipendente solo da XC1.
Successivamente al calcolo del valore casuale XC1 si riassegnano alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato e si utilizzano assieme ad XC1 per calcolare un successivo valore casuale YC2 di Y nella fase di calcolo indicata con T2.
Con il valore casuale YC2 di campo magnetico si calcola il valore obbligato di tensione Xe2 con cui alimentare il solenoide 10 per ottenere un campo magnetico effettivamente emesso Ye2=YC2.
A questo punto la CPU 7 riassegna alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato e li utilizza assieme ad YC2 per la fase successiva di calcolo T3 in cui calcola un successivo valore casuale XC3 di X.
La CPU 7 comanderà quindi al dispositivo 1 di alimentare il solenoide 10 con una tensione effettivamente emessa Xe3=XC3 per emettere un campo magnetico effettivamente emesso Ye3 (obbligato).
- il calcolo dei valori successivi di X e Y è iterato alla stessa maniera attraverso le formule indicate utilizzando rispettivamente il valore precedentemente ottenuto rispettivamente di Y e X e assegnando ad ogni calcolo alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato.
I valori casuali di An, Ab e Ac possono essere generati in una qualsiasi maniera, ad esempio mediante un comune programma di generazione presente sostanzialmente in ogni PC.
La figura 2 mostra un esempio di tensione X di campo magnetico Y in funzione del tempo legati tra loro ottenibili con tale procedimento.
Come si noterà tale andamento non prevede oscillazioni almeno adiacenti di uguale entità e preferibilmente è aperiodico.
Si noterà inoltre che interpolando i valori di X e Y calcolati si ottengono curve di oscillazione che rimangono vincolate antro i valori estremi predeterminati rispettivamente indicati in figura dalle linee tratteggiate orizzontali XM e Xm e YM e Ym.
Non si esclude naturalmente che le formule di calcolo casuale di X e Y possano essere diverse da quanto indicato, pur rimanendo dipendenti tra loro.
Con riferimento alla figura 3 è mostrato un diagramma di flusso che mostra in ogni fase di calcolo la generazione dei valori casuali (marcati con “C”) utilizzando il valore casuale precedente, e la generazione dei valori obbligati (marcati con “e”) imposti al dispositivo dalla CPU in base ai parametri costruttivi per tradurre in valori reali emessi i valori casuali calcolati. In particolare la CPU imponendo al dispositivo di alimentare il solenoide con un valore di tensione obbligato (Xen) uguale al valore casuale calcolato XCn o obbligato dal valore calcolato YCn ottiene in uscita dal dispositivo un valore di campo magnetico Yen, dove n indica la fase di calcolo.
Tornando alle caratteristiche costruttive del solenoide 10, esso ha una induttanza compresa preferibilmente nell’intervallo [0,5, 10] mH (millihenry) dove 3,5 mH è un valore preferito. Esso preferibilmente è privo di materiale ferromagnetico, cioè i suoi avvolgimenti non avvolgono una massa di materiale ferromagnetico ma ad esempio il centro del solenoide è libero, cioè è in aria. Il solenoide 10 forma ad esempio un anello, ed è mobile rispetto alla parte restante del dispositivo 1. Ad esempio è collegato al dispositivo di alimentazione 5 mediante un cavo di alimentazione 8. In tale maniera può essere appoggiato liberamente su qualsiasi parte del copro di un paziente.
Il solenoide ad anello 10 preferibilmente ha un diametro esterno compreso nell’intervallo [10-30] cm, dove 20,5 cm è un valore preferito, e un diametro interno (foro) compreso nell’intervallo [5-20] cm, dove 10 cm è un valore preferito.
Nel seguito saranno descritte alcune forme di attuazione specifiche dell’invenzione dove elementi uguali o simili saranno indicati con gli stessi numeri di riferimento utilizzati sopra, o con gli stessi incrementati di 100 o di un suo multiplo.
Con riferimento alla figura 5, è mostrato un altro esempio di generatore di campo magnetico 210 associabile al dispositivo per magnetoterapia 1.
Il generatore 210 è anch’esso anulare, e comprende una pluralità di solenoidi uguali al solenoide 10, compresa l’assenza di materiale ferromagnetico, disposti a formare l’anello.
Anch’esso può essere utilizzato come accessorio mobile per essere liberamente appoggiato su qualunque parte del corpo.
Con riferimento alla figura 5, è mostrato un dispositivo per magnetoterapia 101 ch differisce dal dispositivo 1 per il fatto che comprende una pluralità di solenoidi 10 distribuiti all’interno di un cuscino (o materasso) 20.
I solenoidi 10 sono tutti alimentati dallo stesso dispositivo di alimentazione 5 con una tensione generata come detto in precedenza per cui nello steso instante emettono ciascuno un campo magnetico con uguale densità di flusso, e tutti variabili allo stesso modo. Ad esempio i solenoidi sono elettricamente collegati in parallelo tra loro, o sono divisi in gruppi al cui interno sono elettricamente collegati in parallelo tra loro.
La concentrazione dei solenoidi all’interno del cuscino è tale per cui ogni solenoide è sufficientemente distante da quelli vicini perché il campo magnetico da lui generato non interferisca sostanzialmente con il campo magnetico degli altri annullandosi.
Ad esempio tale distanza può essere compresa nell’intervallo [40mm 70mm].
Ad esempio il campo magnetico generabile da ciascun solenoide è compreso nell’intervallo [5, 80] Gauss e la densità dei solenoidi è variabile da 150 a 700 per metro quadrato, più preferibilmente da 196 a 625 a metro quadrato.
Alcuni esempi preferiti prevedono:
- 24 solenoidi 10 distribuiti in un cuscino 20X30cm;
- 9 solenoidi 10 distribuiti in un cuscino 15X15cm;
- 152 solenoidi 10 distribuiti in un materasso 85X190cm;
I solenoidi 10 del cuscino 20, preferibilmente, sono avvolgimenti elettrici in aria, cioè privi di una massa di materiale ferromagnetico attorno cui sono avvolti.
Tali solenoidi hanno ciascuno una induttanza compresa preferibilmente nell’intervallo [0,5, 10] mH (millihenry) dove 3,5 mH è un valore preferito.
Con riferimento alla figura 6 è mostrato un ulteriore esempio di generatore di campo magnetico 310 utilizzabile nel dispositivo 1.
Esso comprende un solenoide 10 come i precedenti, ma dotato di un elemento ferromagnetico centrale 12. esso è ad esempio una barra 12 di materiale ferromagnetico posta in parte nel solenoide 10 e in parte sporgente da esso, per un tratto di lunghezza predeterminata H. A seconda della sporgenza predeterminata H rispetto al solenoide 10 si genera una maggiore o minore profondità di azione del campo magnetico. Per tale motivo è possibile prevedere che la barra ferromagnetica 12 sia selettivamente mobile rispetto al solenoide 10, oppure si possono costruire varie versioni ciascuna con una propria sporgenza fissa.
Esempi preferiti di sporgenze sono 10, 20 e 25 mm per traferri con diametro 10 mm.
Più in generale le sporgenze H sono comprese nell’intervallo [5-40] mm.
Il generatore 310 preferibilmente è inglobato in un accessorio a manipolo 60 impugnabile da un operatore per agire ad esempio a livello del viso di un paziente e collegato al dispositivo di alimentazione 5 mediante un cavo elettrico 8 che ne assicura la mobilità.
Si osserva che l’anello 10, il cuscino 110, il generatore 210 e il generatore 310 possono costituire l’unico generatore accoppiato ad un dispositivo di alimentazione 5, oppure possono essere parte di un kit di accessori accoppiabili al dispositivo per magnetoterapia, in aggiunta o in alternativa tra loro. Più preferibilmente il dispositivo per magnetoterapia può comprendere o accoppiarsi a più di uno di essi, o a tutti, così da poter sommare i loro effetti
Naturalmente, le forme di attuazione e le varianti sin qui descritte ed illustrate sono a puro scopo esemplificativo ed un tecnico del ramo, per soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tra cui ad esempio la combinazione di dette forme di attuazione e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettrico e/o elettronico caratterizzato dal fatto che genera almeno un fenomeno fisico variabile nel tempo (V, G) secondo oscillazioni irregolari i cui picchi massimi e minimi sono contenuti entro un intervallo predeterminato di valori (XM, Xm, YM, Ym).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le oscillazioni non hanno un periodo costante.
- 3. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un fenomeno fisico è una corrente, una tensione, un campo magnetico, una pressione, una generazione di calore, o una vibrazione.
- 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una CPU (7) programmata per calcolare valori casuali di almeno una grandezza caratteristica di detto almeno un fenomeno contenuti in detto intervallo predeterminato di valori.
- 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è un dispositivo per magnetoterapia (1) e detto almeno un fenomeno con oscillazioni costantemente variabili è un campo magnetico.
- 6. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una delle seguenti: - almeno un cuscino (20) o un materasso destinato ad accogliere un paziente, nel quale sono posti una pluralità di generatori di campo magnetico (10) alimentati per generare ciascuno detto almeno un campo magnetico variabile; - almeno un generatore di campo magnetico (10, 210) destinato ad essere appoggiato liberamente in un qualsiasi punto di un paziente, privo di materiale ferromagnetico; - almeno un generatore di campo magnetico (310) comprendente almeno un elemento di materiale ferromagnetico (12) destinato ad essere appoggiato liberamente in un qualsiasi punto di un paziente.
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i generatori (10) all’interno del cuscino (20) o materasso sono distribuiti in maniera tale che i campi magnetici generati da ciascuno di essi non interferiscono sostanzialmente l’uno con l’altro.
- 8. Procedimento di generazione di almeno un fenomeno fisico variabile nel tempo secondo oscillazioni di entità costantemente variabile, caratterizzato dal fatto che il procedimento si avvale di almeno due formule di calcolo casuale di due grandezze (X, Y), almeno una delle quali è una grandezza caratteristica del fenomeno da generare (V, G), ciascuna formula contenendo come variabile la grandezza (X, Y) calcolata dall’altra formula, e ad ogni calcolo mediante una delle formule si utilizza il valore della grandezza (X, Y) calcolata con l’altra formula in almeno un calcolo precedente, dove all’inizio del procedimento si assegna un valore predeterminato (Y0) ad una delle due grandezze per effettuare un primo calcolo di partenza.
- 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto calcolo è fatto da una CPU (7) all’interno di un dispositivo elettrico e/o elettronico (1) che provvede a comandare la generazione del fenomeno (G, V) in base ai valori calcolati.
- 10. Procedimento di generazione secondo la rivendicazione 8 o 9 caratterizzato dal fatto che le almeno due formule sono le seguenti: X = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen Y] Y = [5(log An)+Ab]/[(√Ac)+sen X] dove Y= grandezza del fenomeno fisico da generare An= numero casuale >= 2 e <=80 Ab= numero casuale >= 2 e <=70 Ac= numero casuale >= 1,2 e <=1,98 e dove il procedimento prevede in una prima fase di assegnare alla variabile Y un primo valore predeterminato e alle variabili An, Ab, Ac rispettivi valori casuali negli intervalli indicati; - con tali valori si calcola un primo valore di X mediante la prima formula; - successivamente al calcolo del primo valore di X si riassegnano alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato e si utilizzano assieme al primo valore calcolato di X per calcolare un secondo valore di Y; - il calcolo dei valori successivi di X e Y è iterato alla stessa maniera attraverso le formule indicate utilizzando rispettivamente il valore precedentemente ottenuto rispettivamente di Y e X e assegnando ad ogni calcolo alle variabili An, Ab e Ac valori casuali nell’intervallo indicato.
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Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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WO1995001758A1 (en) * | 1993-07-06 | 1995-01-19 | The Catholic University Of America | Protection of living systems from electromagnetic fields |
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2013
- 2013-11-05 IT IT000007A patent/ITFO20130007A1/it unknown
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