ITBO20010113A1

ITBO20010113A1 - Apparecchiatura per il controllo di caratteristiche dimensionali e geometriche di perni

Info

Publication number: ITBO20010113A1
Application number: IT2001BO000113A
Authority: IT
Inventors: Franco Danielli
Original assignee: Marposs Spa
Priority date: 2001-03-02
Filing date: 2001-03-02
Publication date: 2002-09-02
Also published as: DE60204439D1; ITBO20010113A0; JP2004522601A; WO2002070195A1; US20040055172A1; US6952884B2; EP1370391B1; ATE296712T1; ES2242870T3; DE60204439T2; EP1370391A1; JP4108481B2

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:

"Apparecchiatura per il controllo di caratteristiche dimensionali e geometriche di perni",

TESTO DELLA DESCRIZIONE

L’invenzione riguarda un'apparecchiatura per il controllo di caratteristiche dimensionali e geometriche di un perno, rotante intorno ad un asse geometrico di rotazione, con un dispositivo a V che definisce superfici di appoggio e riferimento atte a cooperare con il perno da controllare, un dispositivo di misura, connesso al dispositivo a V e comprendente un tastatore atto a toccare la superficie del perno da controllare e a compiere spostamenti lineari lungo una direzione di misura compresa fra dette superfici di appoggio e riferimento, e un dispositivo di supporto per sostenere il dispositivo a V ed il dispositivo di misura, il dispositivo di supporto avendo un elemento di supporto, e un meccanismo di collegamento accoppiato in modo mobile all’elemento di supporto e recante il dispositivo a V.

Apparecchiature aventi tali caratteristiche, ad esempio per il controllo, in un albero motore, del diametro di perni di biella in moto orbitale intorno ad un asse geometrico durante la lavorazione su una rettificatrice, sono mostrate nella domanda intemazionale di brevetto pubblicata con il No. WO-A-9712724, depositata dallo stesso titolare della presente domanda.

In particolare, secondo le realizzazioni mostrate e descritte nella domanda internazionale citata, le apparecchiature hanno dispositivi di riferimento a V che si appoggiano sul perno da controllare, e mantengono la corretta cooperazione con la superficie del perno sostanzialmente per effetto della forza di gravità.

Le soluzioni illustrate nella domanda intemazionale di brevetto sopra citata garantiscono eccellenti risultati dal punto di vista metrologico con basse forze di inerzia, e le prestazioni delle apparecchiature aventi le corrispondenti caratteristiche, prodotte dal titolare della presente domanda, confermano la bontà e l'affidabilità delle soluzioni.

Inoltre, tali apparecchiature possono essere utilizzate per effettuare controlli di rotondità delle superfici cilindriche dei perni, con l'albero motore montato e rotante sulla rettificatrice.

La domanda italiana di brevetto No. B02000A000112, pure depositata dallo stesso titolare della presente domanda, riguarda un'apparecchiatura ed un metodo per il controllo della rotondità di perni in rotazione orbitale su una rettificatrice. Secondo tale domanda italiana, valori diametrali del perno vengono rilevati, ad intervalli angolari noti della rotazione dell’albero, mediante una testa di controllo comprendente un tastatore e superfici di riferimento a V che si appoggiano sul pezzo, e un trasduttore che rileva spostamenti del tastatore lungo una direzione di misura coincidente con la bisettrice del V o lievemente inclinata rispetto ad essa.

I valori rilevati sono soggetti ad elaborazioni, destinate sia a compensare errori dovuti alla particolare testa impiegata (modulazione degli errori di forma della superficie controllata a contatto con il V d riferimento) che ad effettuare altre compensazioni per tenere conto della posizione della testa stessa sulla superficie del perno, in particolare della disposizione angolare del punto di contatto del tastatore rispetto ad un riferimento noto, che dipende dalla posizione relativa fra l'elemento di supporto e l'albero e dalle caratteristiche e conseguenti configurazioni assunte dal dispositivo di supporto cui la testa è connessa. Le figure 1a e 1b mostrano, in modo estremamente schematico, alcune parti di un'apparecchiatura nota, connessa al carro mola di una rettificatrice, durante controlli dì un perno cilindrico. Per evidenziare come la disposizione angolare della direzione di misura D definita dal tastatore T dipenda dalla posizione mutua fra pezzo da controllare e zona di fissaggio dell'apparecchiatura, le figure 1a e 1b mostrano due diverse situazioni. Nella prima situazione (figura 1 a) l'apparecchiatura controlla il perno mentre quest'ultimo è a contatto con la mola, nella seconda (figura 1b), il carro mola è ritratto rispetto al pezzo. E' anche opportuno tener conto del fatto che, nel corso del controllo di un perno orbitante (ad esempio un perno di biella), variazioni nella configurazione del dispositivo di supporto provocano conseguenti variazioni della disposizione angolare del tastatore.

Il metodo secondo la domanda italiana citata consente di raggiungere ottimi risultati, nonostante le inevitabili approssimazioni introdotte dalle diverse elaborazioni, basate sul comportamento teorico delle parti meccaniche coinvolte.

Scopo della presente invenzione è realizzare un'apparecchiatura per il controllo dimensionale e geometrico di perni rotanti durante la lavorazione su una macchina utensile, ad esempio per il controllo ίπ-process su una rettificatrice di perni di biella in moto orbitale, che garantisca le stesse prestazioni delle apparecchiature secondo la domanda intemazionale di brevetto citata in termini d precisione ed affidabilità, e consenta un più semplice controllo delle caratteristiche di rotondità de perni stessi.

Risolve questo problema un’apparecchiatura di controllo del tipo precisato all'inizio, nella quale detto meccanismo di collegamento comprende elementi di connessione atti a consentire moviment sostanzialmente traslatori del dispositivo a V rispetto all'elemento di supporto.

Il dispositivo di supporto secondo l’invenzione consente al dispositivo di riferimento a V e al dispositivo di misura di compiere spostamenti sostanzialmente dì sola traslazione nel piano perpendicolare agli assi di rotazione. In altre parole, come schematicamente mostrato nelle figure 2a e 2b, la disposizione angolare della direzione di misura D lungo la quale il tastatore T trasla, non varia al variare della disposizione delle varie parti che compongono il dispositivo di supporto.

Un vantaggio della presente invenzione è quello di rendere nota a priori e indipendente dalla posizione mutua fra elemento di supporto e pezzo da controllare la posizione angolare del punto di contatto fra tastatore e superficie del pezzo da controllare. In tal modo, nel caso ad esempio che si desideri utilizzare l’apparecchiatura per effettuare controlli di rotondità, almeno parte delle elaborazioni dei valori rilevati - richieste per controlli effettuati con le apparecchiature note - non sono necessarie, e ciò consente, fra l’altro, di minimizzare le approssimazioni nei calcoli e rendere più immediate ed affidabili le operazioni di controllo.

L'invenzione viene ora descritta in dettaglio con riferimento ad una forma di realizzazione preferita illustrata negli annessi disegni, da intendersi comunque come esemplificativi e non limitativi, nei quali:

le figure 1a e 1b sono illustrazioni schematiche della disposizione dì un’apparecchiatura nota in due diverse condizioni operative;

le figure 2a e 2b sono illustrazioni schematiche della disposizione di un’apparecchiatura secondo l’invenzione nelle due diverse condizioni operative delle figure 1a e 1b;

la figura 3 è una vista laterale di un’apparecchiatura di misura secondo una realizzazione preferita dell’invenzione, montata sulla slitta porta-mola di una rettificatrice per alberi motore, in condizione operativa durante il controllo di un perno di biella in lavorazione;

la figura 4 è una vista, parzialmente in sezione, del sistema di misura dell’apparecchiatura secondo una prima realizzazione;

la figura 5 è una vista, parzialmente in sezione, del sistema di misura dell'apparecchiatura secondo una diversa realizzazione;

la figura 6 è una vista laterale di un’apparecchiatura di misura secondo una diversa realizzazione dell'invenzione, montata sulla slitta porta-mola di una rettificatrice per alberi motore; e la figura 7 è una vista laterale di un'apparecchiatura di misura, montata sulla slitta porta-mola di una rettificatrice per alberi motore, secondo una terza realizzazione dell'invenzione.

Con riferimento alla figura 3, la slitta porta-mola 1 di una rettificatrice a controllo numerico computerizzato ("CNC") per la rettifica di un albero motore, sostiene un mandrino 2 che definisce l'asse di rotazione 3 della mola 4. La slitta porta-mola 1 reca un dispositivo di supporto con un elemento fisso di supporto 5 e un meccanismo di collegamento comprendente diversi elementi di connessione. In particolare, l'elemento dì supporto 5 sostiene, tramite un perno di rotazione 6, un primo elemento rotante di collegamento 9. Il perno 6 definisce un primo asse di rotazione 7 parallelo all'asse di rotazione 3 della mola 4 ed all'asse di rotazione 8 dell'albero motore da controllare. A sua volta, l'elemento di collegamento 9, tramite un secondo perno di rotazione 10 che definisce un secondo asse di rotazione 11 parallelo agli assi 3 e 8, sostiene un secondo elemento rotante di collegamento 12. All'estremità libera del secondo elemento di collegamento 12 è accoppiato, mediante un terzo perno di rotazione 13 che definisce un terzo asse di rotazione 14 parallelo agli assi 3 e 8, un involucro di guida 15 all'interno del quale può traslare assialmente un'asta di rinvio 16 che reca un tastatore 17 atto ad entrare in contatto con la superficie del perno di biella da controllare 18. Gli spostamenti dell'asta 16 vengono rilevati da un dispositivo di misura, come verrà descritto in seguito. All'estremità inferiore dell'involucro di guida 15 è fissato un blocchetto di supporto 19 che sostiene un dispositivo a V di riferimento 20, con superfici di appoggio e riferimento atte ad impegnars con la superficie del perno di biella da controllare 18. Il tastatore 17 e l'asta di rinvio 16 sono mobil sostanzialmente lungo una direzione di misura che coincide con la bisettrice del dispositivo d riferimento a V 20, o è leggermente angolata rispetto ad essa, ma attraversa comunque il dispositivo a V 20 fra le relative superfici di appoggio e riferimento.

L'involucro di guida 15 è rigidamente fissato (angolarmente registrabile in modo noto e non mostrato in dettaglio nelle figure) ad una bielletta 30, pure imperniata al perno di rotazione 13, e connessa, attraverso un ulteriore perno 31, ad un elemento allungato o asta 32. Un elemento di unione ad "L" o squadro 33 è imperniato al perno 10, e, ad una prima estremità, mediante un perno 34, all'asta 32. Un altro elemento allungato o asta 35 è imperniato all’altra estremità dello squadro 33 (mediante un perno 36) e all'elemento di supporto 5 (mediante un perno 37).

Un albero motore 22 da controllare viene montato sulla tavola porta-pezzo 23, fra un mandrino ed una contropunta, non rappresentati, che definiscono l'asse geometrico di rotazione 8, coincidente con l'asse geometrico principale dell'albero motore 22. Di conseguenza il perno di biella 18 percorre un moto orbitale intorno all'asse 8. Benché il perno di biella 18 ruoti eccentricamente intorno all'asse 8, percorrendo una traiettoria circolare, la traiettoria del perno relativa alla slitta porta-mola 1 è sostanzialmente identificabile, durante la lavorazione, con l'arco rappresentato con linea tratteggiata e indicato con il riferimento 25. Conseguentemente, il dispositivo di riferimento 20, quando si appoggia al perno 18 percorre una simile traiettoria, con moto alternativo dall'alto verso il basso e viceversa e con frequenza - di alcune decine di giri al minuto - uguale a quella del moto orbitale del perno di biella 18. Ciò deriva dal fatto che l'apparecchiatura di controllo è portata dalla slitta porta-mola 1 che, nelle moderne rettificatrici a controllo numerico, effettua la lavorazione dei perni di biella durante il loro moto orbitale "inseguendo" i perni così da mantenere la mola a contatto con la superficie da rettificare. Naturalmente, al moto trasversale di "inseguimento" si somma un moto di avanzamento per l'asportazione di sovrametallo. Si comprende dunque che gli spostamenti degli elementi component dell'apparecchiatura di controllo comportano forze d'inerzia relativamente piccole, a vantaggio delle prestazioni metrologiche, della piccola usura e dell’affidabilità dell'apparecchiatura.

Un dispositivo di comando è schematicamente mostrato in figura 3, e comprende un cilindro a doppio effetto 28, ad esempio di tipo idraulico. Il cilindro 28 è sostenuto dalla slitta porta-mola 1 (in modo noto, non visibile in figura) e comprende uno stelo 29, collegato al pistone del cilindro 28, recante all’estremità libera un puntalino 27. Un braccio di rinvio 24 è rigidamente e angolarmente connesso all'elemento di collegamento 9 e reca una battuta con una rotellina folle 21. Quando il cilindro 28 viene azionato per spostare il pistone e lo stelo 29 verso destra (con riferimento alla fig. 3) il puntalino 27 entra in contatto con la rotellina folle 21 e fa spostare l’apparecchiatura in una posizione di riposo nella quale il dispositivo di riferimento 20 è disposto al di sopra dell'asse geometrico 8 e della posizione superiore del perno di biella 18.

La ritrazione dell'apparecchiatura di controllo nella posizione dì riposo viene normalmente comandata dal controllo numerico della rettificatrice allorché, in base al segnale di misura dell'apparecchiatura di controllo, si rileva che il perno di biella 18 ha raggiunto la dimensione (diametrale) desiderata. Si passa quindi alla lavorazione di altre porzioni dell'albero motore, oppure - se la lavorazione dell'albero è terminata - il pezzo viene scaricato, manualmente o automaticamente, e un nuovo pezzo viene caricato sulla tavola porta-pezzo 23.

Allorché si deve lavorare un nuovo perno di biella, esso viene portato davanti alla mola 4, normalmente spostando la tavola porta-pezzo 23 (nel caso di una rettificatrice con una sola mola), e l'apparecchiatura si porta in condizione di controllo. Ciò avviene comandando, tramite il controllo numerico della rettificatrice, il cilindro 28 in modo che lo stelo 29 venga ritratto.

Di conseguenza, il puntalino 27 si disimpegna dalla rotellina folle 21 e, mediante rotazioni degli elementi di collegamento 9, 12 e dell’involucro di guida 15, rotazioni dovute al peso proprio dei componenti dell'apparecchiatura di controllo, il dispositivo di riferimento 20 si accosta, percorrendo una traiettoria con prevalente componente verticale, al perno di biella 18, che nel frattempo si muove secondo la propria traiettoria orbitale 25. Una volta ottenuta la corretta cooperazione tra il perno di biella 18 ed il dispositivo di riferimento 20, tale cooperazione viene mantenuta durante la fase di controllo per effetto degli spostamenti degli elementi di collegamento 9, 12 e dell'involucro di guida 15 causati dalla forza di gravità e dalla spinta del perno di biella 18, in opposizione alla forza di gravità dei componenti dell'apparecchio di controllo.

Si noti che il meccanismo di collegamento del dispositivo dì misura all'elemento di supporto 5 che comprende, oltre che il primo 9 ed il secondo 12 elementi di collegamento, anche corrispondenti prima e seconda aste 35 e 32, lo squadro 33 e la bielletta 30, definisce due strutture a parallelogramma. Tali strutture a parallelogramma, che, come in precedenza descritto, definiscono assi di rotazione paralleli agli assi di rotazione 3 e 8 della mola 4 e dell'albero 22 da controllare, consentono movimenti sostanzialmente traslatori dell'involucro di guida 15 e del dispositivo di riferimento 20 ad esso fissato, ovvero consentono di mantenere inalterata la disposizione angolare della direzione di misura lungo la quale si muove il tastatore 17 indipendentemente dalla configurazione assunta dai vari componenti del meccanismo di collegamento.

Questo facilita, fra l'altro, l'effettuazione del controllo delle caratteristiche di rotondità del perno orbitante, poiché, essendo nota e costante la disposizione angolare del punto di contatto fra tastatore e superficie del perno (si vedano gli schizzi delle figure 2a e 2b), i valori rilevati mediante il dispositivo di misura non devono essere sottoposti alle relative compensazioni citate nella parte iniziale della presente descrizione. I valori rilevati risultano in sostanza indipendenti dalla posizione relativa fra l'elemento di supporto 5 e l'albero controllato 22 e dalle caratteristiche e conseguenti configurazioni assunte dal dispositivo di supporto cui il dispositivo di misura è connesso.

La figura 4 mostra alcuni particolari di una possibile realizzazione per un dispositivo o testa di misura 39 impiegato nell'apparecchiatura secondo l’invenzione. Gli scostamenti assiali dell'asta di rinvio 16 rispetto ad una posizione di riferimento vengono rilevati mediante un trasduttore di misura, fissato all'involucro 15, ad esempio un trasduttore 41 di tipo LVDT o HBT (di per sé noto), con avvolgimenti fissi 40 ed un nucleo ferromagnetico 43 connesso ad un'asticella 42 solidale all'asta di rinvio 16. Il movimento assiale dell'asta di rinvio 16 è guidato da due boccole 44, 45 disposte tra l'involucro 15 e l'asta 16 ed una molla a compressione 49 spinge l'asta 16 ed il tastatore 17 verso la superficie del perno 18 da controllare o, in assenza del perno, verso una posizione di riposo del tastatore 17 definita da superfici di battuta non mostrate nelle figure. Un soffietto metallico 46, rigido rispetto a coppie di torsione, avente le estremità fissate, rispettivamente, all'asta 16 ed all'involucro 15, o a una parte del blocchetto 19 ad essa solidale, svolge la duplice funzione di impedire rotazioni dell'asta 16 rispetto all'involucro 15 (evitando che il tastatore 17 assuma posizioni improprie) e di chiudere a tenuta l'estremità inferiore dell'involucro 15.

Il blocchetto di supporto 19 è fissato all'involucro di guida 15 tramite coppie di viti 47 passanti attraverso asole 48 e sostiene il dispositivo di riferimento 20, costituito da due elementi 38 con superfici inclinate, in corrispondenza delle quali sono fissati due palpatori a barretta 40. La posizione di riposo del tastatore 17 può venire registrata tramite le viti 47 e le asole 48.

Il trasduttore 41 della testa 39 è connesso ad un dispositivo di elaborazione e visualizzazione 51, a sua volta collegato al controllo numerico 50 della rettificatrice (schematizzati in figura 3).

La figura 5 mostra un diverso dispositivo o testa di misura 39’, che si differenzia rispetto alla testa 39 nella disposizione asimmetrica del dispositivo di riferimento a V 20’, quest'ultimo essendo disposto in modo tale che la direzione di misura lungo la quale il tastatore 17 può traslare risulta angolarmente inclinata rispetto alla bisettrice del V. Nell'esempio di figura 5 l'ampiezza degli angoli al e a2 è, rispettivamente, 47° e 33°. L'impiego del V asimmetrico 20’ risulta particolarmente vantaggioso per l'effettuazione di controlli di rotondità mediante un'apparecchiatura secondo la presente invenzione, in quanto ne aumenta la sensibilità consentendo il controllo di superfici cilindriche caratterizzate da errori di forma in un ampio campo di lobature.

Le figure 6 e 7 mostrano, in modo molto schematico, due diverse possibili realizzazioni di un'apparecchiatura secondo la presente invenzione.

In particolare, l'apparecchiatura secondo la figura 6 si differenzia rispetto a quella di figura 3 per la presenza di un diverso elemento di unione realizzato mediante una piastra 33’ cui sono imperniati gli elementi di collegamento 9 e 12 e le aste 35 e 32. Rispetto alla soluzione di figura 3, il secondo elemento di collegamento è connesso alla piastra 33’ mediante un ulteriore perno di rotazione 10’, in posizione fissa rispetto al perno 10.

Nell'apparecchiatura mostrata in figura 7, una delle due strutture a parallelogramma è sostituita da una guida lineare o slitta, schematizzata in figura con il riferimento 60, attraverso la quale un elemento di unione 33” è connesso, in modo scorrevole, all'elemento di supporto 5. L’elemento di collegamento 0 braccio 12 e l'asta 32 sono connessi all'elemento di unione 33” attraverso i perno 10’ e 34, rispettivamente.

1 dispositivi di supporto delle realizzazioni mostrate nelle figure 6 e 7 hanno meccanismi di collegamento che comprendono, così come il dispositivo di supporto di figura 3, elementi di connessione che consentono al V di riferimento 20 (o 20’) di compiere movimenti di avvicinamento ed allontanamento dal perno 18 da controllare - e di "inseguire” il perno 18 stesso nel suo moto orbitale -con movimenti di traslazione nei quali la direzione di misura definita dai movimenti del tastatore 17 e dell'asta di rinvio 16 resta sostanzialmente parallela a se stessa.

Le realizzazioni delle figure 3, 6 e 7 sono mostrate solo a titolo esemplificativo, e rientrano neH’ambito della presente Invenzione soluzioni nelle quali, ad esempio, il dispositivo di supporto comprende due stadi collegati “in serie” - quali le strutture a parallelogramma delle figure 3 e 6, o la slitta e la struttura a parallelogramma di figura 7 - dove ognuno dei due stadi definisce vincoli che concedono solo movimenti mutui di pura traslazione fra le parti connesse. Oltre a strutture a parallelogramma e slitte, sono impiegabili altre connessioni note aventi le citate caratteristiche, ad esempio connessioni con bracci singoli connessi a perni alle estremità, e pulegge, disposte In corrispondenza dei perni, opportunamente interconnesse da cinghie che ne vincolano i movimenti angolari.

Realizzazioni secondo la presente invenzione possono anche comprendere meccanismi di collegamento, di per sé noti, non chiaramente divisibili in due stadi con le caratteristiche sopra citate, che includano elementi di connessione i cui movimenti combinati consentano di vincolare le parti collegate a compiere movimenti sostanzialmente di sola traslazione.

Possibili varianti rispetto a quanto descritto ed illustrato possono anche riguardare la realizzazione e la disposizione del dispositivo di comando e/o l'impiego di dispositivi di limitazione con superfici di battuta, ad esempio per limitare le rotazioni mutue fra le varie parti del dispositivo di supporto in posizione di riposo.

Può inoltre essere prevista la presenza di un elemento addizionale di guida fissato al dispositivo di riferimento 20, e/o di una molla di bilanciamento, realizzati ad esempio secondo quanto descritto nella citata domanda internazionale di brevetto pubblicata con il No. WO-A-9712724.

Un'apparecchiatura secondo l'invenzione, per quanto particolarmente adatta al controllo in-process di perni di biella orbitanti, può naturalmente essere impiegata anche per effettuare controlli dimensionali o di forma di perni orbitanti già lavorati o da lavorare, così come controlli (prima, durante o dopo la lavorazione) di perni rotanti intorno al proprio asse.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il controllo di caratteristiche geometriche e dimensionali di un perno rotante intorno ad un asse geometrico di rotazione, con • un dispositivo a V che definisce superfici di appoggio e riferimento atte a cooperare con il perno da controllare, • un dispositivo di misura, connesso al dispositivo a V e comprendente • un tastatore atto a toccare la superficie del perno da controllare e a compiere spostamenti lineari lungo una direzione di misura compresa fra dette superfici di appoggio e riferimento, e • un dispositivo di supporto per sostenere il dispositivo a V ed il dispositivo di misura, il dispositivo di supporto avendo • un elemento fisso di supporto, e un meccanismo di collegamento accoppiato in modo mobile all'elemento di supporto e recante il dispositivo a V, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di collegamento comprende elementi di connessione atti a consentire movimenti sostanzialmente traslatori del dispositivo a V rispetto all'elemento di supporto.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, nella quale detti elementi di connessione definiscono due stadi di supporto collegati in serie.
3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, nella quale almeno alcuni di detti elementi di connessione del meccanismo di collegamento sono atti a compiere movimenti angolari intorno ad assi paralleli a detto asse geometrico di rotazione.
4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, nella quale il meccanismo di collegamento comprende almeno una prima struttura a parallelogramma che definisce quattro assi di rotazione paralleli a detto asse geometrico di rotazione.
5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, nella quale detta prima struttura a parallelogramma comprende un primo elemento di collegamento e un primo elemento allungato connessi in modo rotante all’elemento di supporto, e un elemento di unione connesso in modo rotante alle estremità libere di detti primo elemento di collegamento e primo elemento allungato, il meccanismo di collegamento comprendendo una seconda struttura a parallelogramma con un secondo elemento di collegamento e un secondo elemento allungato connessi in modo rotante a detto elemento di unione, e una bielletta connessa in modo rotante alle estremità libere di detti secondo elemento di collegamento e secondo elemento allungato, il dispositivo a V e il dispositivo di misura essendo rigidamente connessi a detta bielletta.
6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5 nella quale detti primo e secondo elemento di collegamento sono connessi a detto elemento di unione in modo rotante intorno ad uno stesso asse di rotazione.
7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, nella quale almeno uno di detti stadi comprende una guida lineare.
8. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, che comprende un dispositivo di comando per comandare spostamenti automatici del dispositivo di misura da una posizione di riposo a una condizione di controllo, e viceversa.
9. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, per il controllo del diametro e della rotondità di un perno orbitante intorno ad un asse geometrico di rotazione, durante la lavorazione su una rettificatrice a controllo numerico avente una tavola porta-pezzo che definisce detto asse geometrico ed una slitta porta-mola recante una mola, nella quale l’elemento fisso di supporto è connesso alla slitta porta-mola.