ITBI20070014A1 - Piastra di distribuzione perfezionata per uno stampo per lo stampaggio ad iniezione di materiali plastici - Google Patents
Piastra di distribuzione perfezionata per uno stampo per lo stampaggio ad iniezione di materiali plastici Download PDFInfo
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Description
Descrizione dell invenzione industriale avente per tìtolo:
“ PIASTRA DI DISTRIBUZIONE PERFEZIONATA PER UNO STAMPO PER LO STAMPAGGIO AD INIEZIONE DI MATERIALI PLASTICI "
Campo dell invenzione La presente Invenzione si riferisce in generale al settore dello stampaggio ad iniezione di materie plastiche, e piu da vicino essa riguarda una piastra di distribuzione, per uno stampo per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, la quale include significativi perfezionamenti rispetto a quelle attualmente in uso nell'industria, in particolare per quanto concerne la capacità di tenuta contro la fuoriuscita o trafilamento del materiale plastico fluido in pressione che è alimentato e distribuito dalla piastra di distribuzione per essere iniettato nello stampo.
Stato della tecnica nota Le piastre di distribuzione hanno in generale la funzione, in una macchina per lo stampaggio ad iniezione di materiale plastico, di ricevere un materiale plastico fluido in pressione e di distribuirlo ad uno o più ugelli di iniezione, a (oro volta previsti per iniettare direttamente il materiale plastico nelle cavità interne dello stampo.
Una tale piastra di distribuzione può essere composta da più distinti elementi o moduli dì distribuzione, che sono integrati nella struttura dello stampo e che sono attraversati internamente da una pluralità di canali di flusso, o canali caldi, lungo i quali il materiale plastico fluisce verso gli ugelli di iniezione. Questi canali di flusso possono estendersi fra un elemento di distribuzione ed un altro, ovvero possono attraversare più elementi di distribuzione adiacenti, e costituiscono nel complesso una rete di canali di flusso per la distribuzione del materiale plastico fluido agli ugelli di iniezione,
Una piastra di distribuzione che possiede le caratteristiche generali sopra esposte è descritta nella domanda di brevetto italiano No. T02004A000423, di titolarità della stessa Richiedente, la quale viene qui citata sia come documento di tecnica nota e sia come utile riferimento per ogni ulteriore informazione e/o chiarimento non contenuti nella presente nuova domanda di brevetto.
Un problema tipico connesso alla realizzazione di queste piastre di distribuzione riguarda i coliegamenti fra ì vari canali di flusso o sezioni di canali di flusso che sono formati, in prosecuzione uno dell’altro, nei distinti elementi di distribuzione di cui la piastra di distribuzione è composta, dal momento che questi collegamenti o giunzioni devono essere tali da consentire agli elementi di distribuzione, e in generale alte diverse parti che costituiscono la piastra di distribuzione, di dilatarsi liberamente l’uno rispetto all'altro, in modo da non causare il sorgere in quest’uitima di pericolose sollecitazioni.
A questo riguardo, la sopra menzionata domanda No. T020G4A000423 propone una piastra di distribuzione per distribuire il materiale plastico ad una pluralità di ugelli di iniezione, comprendente una pluralità di elementi a piastra, separati l'uno dall’altro, che definiscono internamente una molteplicità di canali per il flusso de! materiale plastico fluido, in cui una pluralità di giunti di espansione sono previsti sia per collegare fra di loro le sezioni dei canali di flusso che sono formati in due elementi a piastra adiacenti, sìa per collegare i canali di flusso con gli ugelli di iniezione, in modo da consentire movimenti relativi di dilatazione, in caso di variazioni di temperatura, fra le diverse parti della piastra dì distribuzione.
I giunti di espansione descrìtti in questa domanda di brevetto, pur consentendo ai singoli elementi a piastra o elementi di distribuzione di dilatarsi liberamente senza attivare pericolose sollecitazioni, appaiono però essere condizionati, almeno per quanto attiene alla loro capacità di tenuta contro il trafilamento o fuoriuscita verso l’esterno del materiale plastico fluido che scorre attraverso essi e nei rispettivi canali dì flusso, dalle modalità, caratteristiche e precisione di montaggio fra i vari elementi a piastra che compongono la piastra di distribuzione. In particolare si è constatato sperimentalmente come una costruzione imprecisa dei vari elementi di distribuzione e/o come anche una insufficiente accuratezza durante il loro montaggio per assemblare la piastra di distribuzione sullo stampo, possono essere all’origine dì sollecitazioni e deformazioni tati da compromettere in certe circostanze, o per lo meno limitare sensibilmente, la capacità di tenuta delle giunzioni realizzate con questi giunti di espansione contro la fuoriuscita del materiale plastico fuso che scorre attraverso essi, in particolare agli elevati valori di pressione, a volte superiori a 1400 bar, quali quelli presenti nella più moderna tecnica dello stampaggio ad iniezione.
In particolare si suppone che il verificarsi di questi trafilamenti possa in qualche modo dipendere, anche per effetto diretto od indiretto delle sollecitazioni e deformazioni sopra ricordate, da non corretto e sufficientemente preciso allineamento fra le sedi, formate nei due elementi a piastra adiacenti, nelle quali sono alloggiati e montati alle estremità i giunti di espansione, come pure da altre cause spesso concomitanti, e non sempre di facile identificazione.
Riassumendo, la soluzione descritta nella sopra menzionata domanda di brevetto a nome della Richiedente appare richiedere ulteriori perfezionamenti e migliorie al fine di garantire un'assoluta e sicura tenuta contro ogni fuoriuscita verso l’esterno del materiate plastico fluido che scorre all'interno delle zone di giunzione dei canali dì flusso che si estendono attraverso due distinti elementi di distribuzione contigui ed adiacenti.
Sommario dell’invenzione Pertanto uno scopo che la presente invenzione si prefigge di raggiungere è quello di ovviare agli inconvenienti sopra ricordati, proponendo una piastra di distribuzione, avente caratteristiche e prestazioni migliorate, la quale sia tate da assicurare una perfetta tenuta contro ogni fuoriuscita del materiale plastico fuso nelle zone di collegamento fra i canali di flusso formati nei vari elementi di distribuzione.
II suddetto scopo si può considerare pienamente raggiunto dalla piastra di distribuzione avente le caratteristiche recitate dalla prima rivendicazione principale indipendente. Forme particolari di realizzazione delia piastra di distribuzione dell’invenzione sono inoltre definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Come si capirà meglio attraverso la seguente descrizione, la piastra di distribuzione qui proposta presenta numerosi vantaggi, quale quello di garantire, con semplici accorgimenti e ad un costo contenuto, una perfetta e sicura tenuta contro ogni fuoriuscita de! materiate plastico da essa distribuito. Pertanto con questa innovativa piastra di distribuzione non c'è più la necessità di dovere prevedere, per le parti che la compongono, un montaggio estremamente accurato e preciso, quindi costoso e oltre tutto mai completamente sicuro di garantire i risultati desiderati, come purtroppo accade nel caso delle piastre di distribuzione convenzionali.
Breve descrizione dei disegni Questo ed altri scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno in modo chiaro ed evidente dalla seguente descrizione di una sua forma preferita di realizzazione, fatta a puro titolo dì esempio con riferimento agli annessi disegni, di cui :
Fig. 1 è una vista in pianta di una piastra di distribuzione, conforme alla presente invenzione, per uno stampo per lo stampaggio ad iniezione di materiali plastici;
Fig. 2 è una vista in sezione, secondo la linea IMI di Fig. 1, che mostra una rete dì distribuzione costituita da canali caldi di flusso formati nella piastra di distribuzione dell'invenzione;
Fig. 3 rappresenta in scala maggiorata una zona di collegamento fra i canali caldi di flusso di Fig. 2; Fig. 4 rappresenta alcuni particolari della zona di collegamento di Fig. 3 in condizioni di uso, ovvero con la piastra di distribuzione calda; e
Fìgg. 5 e 6 sono una vista frontale e rispettivamente una vista in sezione, secondo la linea Vl-Vl di Fig. 5, di un elemento di tenuta, nella forma di una molla a tazza, montato nella zona
di collegamento di Fig. 3.
Descrizione di una forma preferita di realizzazione dell’invenzione
Con riferimento ai disegni, una piastra di distribuzione, avente le caratteristiche della presente invenzione e destinata per un uso nel campo dello stampaggio di materiali plastici, è indicata generalmente con 10. Una tale piastra di distribuzione 10 è prevista tipicamente per alimentare e distribuire un materiale plastico allo stato fluido o fuso ad uno stampo 12, a sua volta montato e usato in una macchina 13, solo schematicamente rappresenta con linea a tratto e punto in Fìg, 1, per lo stampaggio ad iniezione di materiali plastici.
La piastra di distribuzione 10 è integrata con il blocco che costituisce lo stampo 12, ed in particolare è disposta fra una piastra esterna 12a, anche chiamata piastra di fondo, ed una piastra interna 12b, anche chiamata piastra porta-ugelli, in cui la piastra di fondo 12a definisce un fondo o parete esterna del blocco dello stampo 12, mentre la piastra porta-ugelli 12b supporta ed alloggia uno o più ugelli di iniezione aventi la funzione di iniettare direttamente all'interno dello stampo 12 il materiale plastico distribuito e ricevuto daìla piastra di distribuzione 10.
Una piastra intermedia 12c, parte del blocco stampo 12 e disposta fra le piastre 12a e 12b, si sviluppa con un contorno interno 12c' attorno alla piastra di distribuzione 10, così da formare una specie di cornice che accoglie la piastra di distribuzione 10.
La piastra di distribuzione 10 è essenzialmente composta da una pluralità di distinti elementi di distribuzione i quali sono disposti adiacentemente e a fianco i’uno dell’altro, fra le due piastre 12a e 12b., e comprende inoltre una pluralità di canali di flusso, anche chiamati usualmente “canali caldi" o “canali caldi di flusso” che sono formati internamente e si estendono, attraverso i vari elementi di distribuzione, in prosecuzione l'uno dell’altro e/o secondo una configurazione ramificata, in modo da definire una rete di distribuzione 14.
Questi canali di flusso hanno la specifica funzione di distribuire il materiale plastico fluido da una zona di alimentazione o di ingresso della piastra di distribuzione 10 agli ugelli di
iniezione, alloggiati nella piastra 12b, affinché sta iniettato all<'>interno dello stampo 12, come prima detto
Gli elementi di distribuzione che compongono la piastra di distribuzione 10 hanno una forma piatta, owero a piastra, nel senso dì estensione lungo le due piastre 12a e12b de! blocco delio stampo 12, e presentano in pianta, owero se osservati in direzione normale al piano della piastra 12a 0 12b, un profilo che può essere variamente sagomato,
In generale il numero di questi elementi di distribuzione così come fa configurazione in pianta del loro profilo dipende dalle caratteristiche dello stampo 12, e più in particolare dal numero e dalla disposizione delle zone dello stampo 12 che la rete di distribuzione 14, formata al loro interno, deve raggiungere per distribuirvi ed iniettarvi il materiale plastico fluido.
Ad esempio, nella presente forma di realizzazione non limitativa quale illustrata nei disegni, la piastra di distribuzione 10 è composta da tre singoli elementi di distribuzione indicati con 21, 22 e 23, in cui l’elemento di distribuzione 21 è disposto in una zona centrale e presenta una configurazione ramificata che ricorda una croce, mentre gli altri due elementi di distribuzione 22 e 23, che presentano entrambi una configurazione simile del tipo a T, sono disposti lateralmente e da parti opposte rispetto all’elemento di distribuzione 21.
Gli elementi di distribuzione 21 , 22, 23 sono disposti e configurati nella piastra di distribuzione 10 in modo da non essere a diretto contatto l’uno con l’altro, ma da lasciare sempre uno spazio vuoto fra due di essi disposti adiacenti, cosi da consentire agli elementi di distribuzione 21 , 22, 23 di avere libere dilatazioni termiche, come in seguito meglio spiegato.
in particolare gli elementi dì distribuzione 21 , 22, 23 sono separati uno dall<’>altro da uno spazio di separazione 0 taglio 17, definente una distanza D (Figg. 3 e 4), in corrispondenza delie rispettive porzioni adiacenti che sono attraversate da due canali dì flusso, in prosecuzione uno dell<’>altro, owero da due sezioni contigue di uno stesso canale di flusso.
Ognuno degli elementi di distribuzione 21, 22, 23 è montato e centrato rispetto al blocco dello stampo 12 mediante un rispettivo perno o elemento di centraggio 15, sporgente dallo stesso elemento dì distribuzione ed alloggiato in una corrispondente sede 15a formata lungo la piastra porta-ugelli 12b dello stampo 12,
Inoltre elementi distanziatori 41 , fissati solidamente sugli elementi di distribuzione 21 , 22, 23 ma atti a scorrere lungo le superfici 12a' e 12b' delle piastre 12a e 12b deilo stampo 12, hanno la funzione di tenere a pacco e supportare gli elementi di distribuzione 21, 22, 23 fra le piastre 12a e 12b, lasciandoli nello stesso tempo liberi di dilatarsi longitudinalmente rispetto ad esse.
Pertanto gli elementi di distribuzione 21, 22. 23, grazie a questa loro configurazione di centraggio e di supporto rispetto al blocco dello stampo 12, insieme a) fatto di essere disposti, sebbene adiacenti, separati da una certa distanza uno dall'altro, possono dilatarsi ed espandersi liberamente, ovvero avere (imitati spostamenti relativi sia fra di essi e sia rispetto alle piastre 12a e 12b, quando la piastra di distribuzione 10 è soggetta durante l<'>uso a elevate differenze di temperatura, senza che tali dilatazioni termiche inneschino pericolose tensioni nella struttura delta stessa piastra di distribuzione 10,
Ancora opportuni elementi di contrasto 33, disposti fra la piastra intermedia 12c del blocco dello stampo 12 e gli elementi di distribuzione 22 e 23, sono previsti per ricevere e contrastare almeno una parte degli sforzi agenti su questi ultimi durante fuso deila piastra di distribuzione 10, ed in particolare ridurre l'entità degli sforzi che gravano sui perni di centraggio 15.
Come già anticipato, la piastra di distribuzione 10 è prevista per ricevere ed essere alimentata con il materiale plastico fuso, indicato con MP, da altri organi delia macchina di stampaggio 13,
In particolare il materiale plastico fluido MP è ricevuto dalla piastra di distribuzione 10 attraverso un'apertura 31 a, disposta in una zona di alimentazione 31 e in comunicazione con l<’>interno dell'elemento di distribuzione centrale 21 , per essere da questa zona di alimentazione distribuito, tramite i canali di flusso delia rete di distribuzione 14 formati nei tre elementi di distribuzione 21 , 22 e 23, ad una pluralità di ugelli di iniezione 32, alloggiati nella piastra 12b dello stampo 12, da dove il materiale plastico fuso MP è quindi iniettato direttamente nello stampo 12.
Nella forma di realizzazione non limitativa qui illustrata, la rete di distribuzione 14 comprende quattro canali di flusso o sezioni di canati di flusso , 14-1, 14-2, 14-3, e 14-4, formati internamente nell’elemento di distribuzione centrate 21, che si diramano a croce da una comune origine nella zona di alimentazione 31.
La stessa rete di distribuzione 14 presenta inoltre due canali di flusso 14-5 e 14-6 che sono formati negli elementi di distribuzione 22 e 23 in prosecuzione e quindi lungo lo stessa direzione rispettivamente dei canali dì flusso 14-1 e 14-4, per ricevere da questi ultimi il materiale plastico fluido MP. Vi sono poi ulteriori canali o sezioni di canali di flusso 14-7, 14-8. 14-14, ed altri ancora, qui non indicati per ragioni di semplicità, che sono formati negli elementi di distribuzione 21 , 22 e 23, e che proseguono o si diramano in senso perpendicolare da quelii prima citati in modo da completare aita periferia la rete di distribuzione 14, ai fine di convogliare 1 materiale plastico ricevuto dalla piastra di distribuzione 10 ai vari ugelli di iniezione 32.
Opportuni elementi di collegamento o giunzione, indicati con 18 ed anche chiamati giunti di espansione, sono previsti per collegare i canali di flusso che si estendono, in prosecuzione uno dell'altro, attraverso due elementi di distribuzione adiacenti, al fine di stabilire la continuità lungo la rete di distribuzione 14, nonostante gli spazi di separazione 17 fra gli elementi di distribuzione 21, 22, 23 nelle zone di collegamento di tali canali di flusso.
Questi elementi di collegamento 18 sono sostanzialmente conformi a quelli descritti nella domanda di brevetto No. T02004A000423, già citata in precedenza e di titolarità della stessa Richiedente, ed in particolare ciascuno di essi è costituito, come mostrato in Pig, 3 con riferimento alio specìfico elemento di collegamento che collega i canali di flusso 14-1 e 14-5 formati rispettivamente negli elementi di distribuzione 21 e 22, da un manicotto tubolare 18, che è alloggiato e fissato rigidamente ad una rispettiva prima estremità 18a, ad esempio mediante un’operazione di piantaggìo, in una corrispondente sede 21 a formata nell’elemento di distribuzione 21 , , ed è invece alloggiato scorrevolmente ad una seconda estremità 18b, opposta alla prima, in una corrispondente sede 22a formata nell'elemento di distribuzione 22, in modo da consentire ai manicotto tubolare 18 di scorrere assialmente, ovvero di potere avere dei limitati movimenti relativi rispetto agli elementi di distribuzione adiacenti 21 e 22, quando per effetto delle dilatazioni termiche prodotte dagli sbalzi di temperatura la distanza D, definita dal taglio 17, fra i due elementi di distribuzione adiacenti 21 e 22 tende a variare nel tempo.
Gli ugelli di iniezione 32 che ricevono il materiale plastico fluido distribuito dalla piastra di distribuzione 10 per iniettarlo direttamente all'interno dello stampo 12 possono essere realizzati ed accoppiati con io stampo 12 secondo varie modalità, come pure essere di varie tipologie operative, sostanzialmente ininfluenti ed irrilevanti ai fini della presente invenzione.
Altre parti sono previste per completare la costruzione della piastra di distribuzione 10 ed il relativo montaggio sullo stampo 12, fra le piastre 12a e 12b, al fine di assicurarne la completa funzionalità operativa, quali ad esempio resistenze elettriche riscaldanti, indicate con 42, che sono disposte secondo una configurazione a serpentino adiacentemente ai vari canali di flusso 14-1 , 14-2, 14-3, ecc. delle rete di distribuzione 14, al fine di riscaldarli e mantenerli costantemente alla temperatura richiesta.
Ancora la piastra di distribuzione 10 può addizionalmente includere, fra le sue parti, alcuni elementi di riferimento 43 che sono usati semplicemente per agevolare il montaggio ed il posizionamento degli elementi di distribuzione 21, 22, 23 durante l’assemblaggio sullo stampo 12. ma che comunque non sono tali da impedire agli stessi elementi di distribuzione di dilatarsi liberamente, una volta assemblati.
Secondo una caratteristica essenziale della presente invenzione, la piastra di distribuzione 10 comprende addizionalmente, in corrispondenza di ciascuna delle zone di giunzione o collegamento dei canali caldi di flusso fra due elementi di distribuzione adiacenti, mezzi di tenuta, indicati generalmente con 24, che sono associati con l'elemento di collegamento 18 per assicurare in qualsiasi condizione una perfetta e sicura tenuta contro ogni trafilamento verso ('esterno dei materiale plastico MP che fluisce attraverso la zona di giunzione dei canali di flusso.
In particolare i mezzi di tenuta 24 sono atti a realizzare una sigillatura ermetica attorno all'elemento di collegamento 18, nella zona delio spazio di separazione 17 fra i due elementi di distribuzione adiacenti, cooperando in rapporto di pressione con le porzioni, dei due elementi di distribuzione adiacenti, affacciate su tale spazio di separazione 17, quando la piastra di distribuzione 10 si dilata a causa del riscaldamento a cui è soggetta durante l'uso.
Costruttivamente, come rappresentato in dettaglio in Fig. 3, questi mezzi di tenuta 24 sono costituiti da almeno una coppia di molle a tazza, rispettivamente 26, 27, dì forma tronco-conica, anche chiamate comunemente rondelle a tazza o rondelle elastiche a tazza, o con termini analoghi, oppure con espressioni entrate nel gergo tecnico quali “molle bauer" e “molle bel leville", in cut queste molle a tazza 26, 27 sono montate sulla superfìcie cilindrica esterna del manicotto tubolare 18 e sono inoltre alloggiate nello spazio o taglio 17, definito dalla distanza D, che separa i due elementi di distribuzione adiacenti 21 e 22 nella zona di giunzione fra i canali 14-1 e 14-5.
Come mostrato nelle Figg. 5 e 6, queste molle a tazza 26, 27 definiscono ognuna un foro circolare centrale, rispettivamente 26a, 27a, un profilo o bordo circolare esterno, rispettivamente 26b, 27b, e adiacentemente a quest'ultimo un piano anulare di pressione, indicato rispettivamente con 26c, 27c, realizzato con un’operazione di rettifica o lappatura.
Nella configurazione di montaggio, quale rappresentata nelle Figg. 3 e 4, le due molle a tazza 26 e 27 sono disposte ed alloggiate, nello spazio 17 che separa i due elementi di distribuzione 21 e 22, con i rispettivi fori centrali 26a, 27 a che ricevono assialmente il manicotto tubolare 18, con ì rispettivi piani anulari di pressione 26c, 27c che sono disposti a contatto delle superfici affacciate rispettivamente 22b e 21 b degli elementi di distribuzione adiacenti 22 e 21, e con i rispettivi bordi interni, adiacenti ai fori 26a, 27a, che sono disposti a contatto l'uno dell’altro, lungo rispettive superfici anulari 26d, 27d.
Preferibilmente, al fine di facilitare il montaggio delta piastra di distribuzione 10 sullo stampo 12, queste molle a tazza 26, 27 sono tali da essere alloggiate sostanzialmente libere nello spazio 17, seppur con un piccolo gioco, ad esempio di 0,1 ÷ 0.2 mm, rispetto alle pareti 21 b e 22b degli elementi di distribuzione 21 e 22, a freddo, ovvero quando la piastra di distribuzione 10 non è ancora calda come nelle condizioni di uso,
Vantaggiosamente le molle a tazza 26 e 27 possono essere realizzate con determinate dimensioni normalizzate, in modo da essere adatte a coprire le usuali esigenze, forme e dimensioni nel campo delle piastre dì distribuzione e del loro montaggio ed integrazione negli stampi attualmente impiegati nello stampaggio ad iniezione.
In particolare, con riferimento alla Fig. 6, le molle a tazza impiegate neH’assemblaggio di una piastra di distribuzione conforme alla presente invenzione possono essere di due tipi distinti normalizzati, aventi le dimensioni definite dalla tabella seguente, dove:
01 è il diametro esterno della molla a tazza,
02 è il diametro del foro centrale della molla a tazza;
D è lo spessore o altezza a riposo, ovvero in configurazione indeformata, del pacco formato da due rondelle a tazza (quindi D corrisponde sostanzialmente, ed è pertanto indicata con lo stesso simbolo, alia distanza che definisce a freddo lo spazio di separazione 17, fra i due ele menti dì distribuzione adiacenti nel quaie le due molle a tazza sono alloggiate)
Nell'uso, la piastra di distribuzione 10, conforme alla presente invenzione, è alimentata con il materiale plastico fuso MP, che quindi fluisce ad afte temperature, solitamente superiori a 200 °C, e pressioni, anche maggiori di 1400 bar, attraverso i canali caldi di flusso 14-1, 14-2, 14-3, ecc. della rete di distribuzione 14, come indicato da una freccia f1 in Fig. 3
Ciò causa il riscaldamento della piastra di distribuzione 10, per cui le sue parti, in particolare gii elementi di distribuzione 21, 22, 23, sì dilatano, determinando una contrazione da D a D', come indicato in Figg, 3 e 4, della distanza che li separa nelle zone di giunzione dei canati di flusso.
Pertanto, a causa di questa contrazione, le molle a tazza 26, 27 sono compresse e si deformano elasticamente in senso assiale, per cui esse reagiscono esercitando, tramite i rispettivi piani anulari 26c e 27c, una corrispondente pressione P contro le pareti 21 b e 22b degli elementi di distribuzione 21 e 22, come indicato in Fig. 4, così da sigillare ermeticamente lo spazio attorno al manicotto tubolare 18 ed assicurare quindi la tenuta del materiale plastico fuso MP, che scorre attraverso quest’ultimo, contro ogni fuoriuscita all’esterno.
In altre parole, quando la piastra di distribuzione 10 è calda, le molle a tazza 26 e 27 esercitano sia nella zona di contatto fra l'urta e l’altra e sia, attraverso i rispettivi piani anulari periferici di pressione 26c e 27c, contro le pareti affacciate 21 b e 22b dei due elementi di distribuzione adiacenti 21 e 22, una pressione P di entità tale da impedire in ogni situazione operativa alla materia MP che scorre nella zona di giunzione dì trafilare verso l’esterno, in particolare anche nel caso di un non perfetta tenuta, causata ad esempio da un montaggio difettoso ed impreciso, fra il manicotto tubolare 18 e gli elementi di distribuzione adiacenti 21, 22.
A questo proposito, si sottolìnea come le due molle tazza 26 e 27 operino in modo da produrre, nell'uso della piastra di distribuzione 10, un positivo e automatico effetto di compensazione.
Infatti quando la temperatura della piastra di distribuzione 10 tende a crescere, in particolare a fronte di condizione operative più critiche, quali un incremento non solo della temperatura ma anche delle pressione del materiate plastico fluido MP che scorre in essa, e quindi la distanza D nella zona dei taglio 17 tende a ridursi in conseguenza delle maggiori dilatazioni termiche degli elementi di distribuzione 21 e 22, anche ia pressione P esercitata dalle molle a tazza 26 e 27 contro le rispettive pareti 21b e 22b tende ad aumentare corrispondentemente, per effetto delle ulteriori deformazioni elastiche in senso assiale delle molle a tazza 26 e 27, per modo che queste ultime reagiscono per compensare con una più efficace azione di tenuta il verificarsi di tali condizioni più critiche, cosi da garantire sempre e in ogni situazione operativa la tenuta del materiale plastico, ovvero impedirne la fuoriuscita nelle zone di giunzione dei canali di flusso,
E' quindi chiaro, dalla descrizione fatta, che la presente invenzione raggiunge pienamente gli scopi che si era prefissa.
Naturalmente, fermi restando il principio e i concetti di base della presente invenzione, le forme di attuazione e i particolari di realizzazione delia piastra di distribuzione qui proposta potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto fin qui descritto e illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della stessa invenzione.
Ad esempio le molle a tazza montate nello spazio di separazione fra gli elementi di distribuzione adiacenti possono essere più di due, oppure possono essere montate sovrapposte l'una all’altra lungo le rispettivi superfici coniche, o ancora possono essere montate nello spazio fra due elementi di distribuzione in senso inverso rispetto a quanto prima descritto, ovvero in modo da premere con i rispettivi bordi interni contro le pareti affacciate dei due elementi di distribuzione adiacenti, invece che con ì bordi esterni e ì rispettivi piani anulari di appoggio.
Ancora le molle a tazza possono essere associate con sedi, formate nei due elementi di distribuzione adiacenti, nelle quali esse sono opportunamente accolte nella zona dello spazio di separazione, come pure le molle a tazza possono essere montate in tale spazio di separazione con un certo pre-carico iniziale a freddo,
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Una piastra di distribuzione {10) per uno stampo (12) per io stampaggio ad iniezione di materiali plastici, comprendente; una pluralità di elementi o moduli di distribuzione (21, 22, 23), fra loro distinti, definenti internamente una rete di distribuzione (14) costituita da una pluralità di canali caldi di flusso (14-1, 14-2, 14-3, eco. ) atti a distribuire un materiale plastico (MP) allo stato fluido verso uno o più ugelli di iniezione (32) per essere iniettato in detto stampo (12); e uno o più elementi di collegamento (18, 18a, 18b), definenti rispettive giunzioni, per collegare i canali di flusso (14-1, 14-5) formati in due elementi dì distribuzione adiacenti (21, 22); in cui, nelle zone di dette giunzioni (18), i due elementi di distribuzione adiacenti (21-22, 21-23) sono separati da uno spazio dì separazione (17, D, D') e sono inoltre accoppiati scorrevolmente con detti uno o più elementi di collegamento (18, 18a, 18b), al fine di consentire le dilatazioni termiche, fra i distinti elementi di distribuzione (21, 22, 23), indotte dalie variazioni dì temperatura agenti nella piastra di distribuzione (10), detta piastra di distribuzione (10) essendo caratterizzata da ciò che comprende ulteriormente mezzi elastici di tenuta (24, 26, 27) associati con ognuno di detti uno o più elementi di collegamento (18) ed alloggiati nella zona di detto spazio di separazione (17, D, D'), in corrispondenza di ognuna dì dette giunzioni (18), in cui detti mezzi elastici di tenuta (24, 26, 27) sono atti a cooperare elasticamente e in rapporto di pressione (P) con le porzioni (21 b, 22b), dei due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22), affacciate su detto spazio di separazione (17, D, D<'>), quando detta piastra di distribuzione (10) è soggetta a dilatarsi termicamente durante fuso, cosi da realizzare una sigillatura ermetica attorno a detto elemento di collegamento (18) ed assicurare quindi la tenuta contro ogni trafiiamento o fuoriuscita verso l'esterno del materiale plastico (MP) che fluisce (f1 ) attraverso esso.
- 2, Piastra dì distribuzione secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi elastici di tenuta (24) comprendono almeno due molte a tazza (26, 27) che sono montate sull'esterno di ognuno di detti uno o più elementi di collegamento (18), in detto spazio di separazione (17, D, D’).
- 3, Piastra di distribuzione secondo la rivendicazione 2, in cui dette due molte a tazza (26, 27) sono alloggiate in detto spazio di separazione (17) con i rispettivi bordi esterni (26b, 26c, 27b, 27c) che premono contro i lati affacciati (21 b, 22b), definenti detto spazio di separazione (17), dei due elementi di distribuzione adiacenti (21 , 22), e con i rispettivi bordi interni (26d, 27d) in reciproco contatto uno contro l’altro, e in cui dette due molte a tazza (26, 27) definiscono ognuna, adiacentemente al bordo esterno (26b, 27b), un rispettivo piano anulare di pressione (26c, 27c), realizzato con un’operazione di rettifica o tappatura, per l'appoggio e l’applicazione della pressione (P) da parte di dette due molle a tazza (26, 27) contro i lati affacciati (21 b, 22b) dei due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22).
- 4, Piastra di distribuzione secondo la rivendicazione 2, in cui dette due molte a tazza (26, 27) sono alloggiate a freddo, con detta piastra di distribuzione non ancora riscaldata, sostanzialmente libere, cioè non forzate, in detto spazio di separazione (17, D).
- 5, Piastra di distribuzione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti uno o più elementi di collegamento sono costituiti ognuno da un manicotto tubolare (18), e in cui detto manicotto tubolare (18) è montato alle estremità (18a, 18b) in rispettive sedi (21 a, 22a) formate nei due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22), in modo da consentire limitati scorrimenti relativi in senso assiale, fra almeno una (18b) di dette estremità e il corrispondente elemento di distribuzione (22), indotti dalle variazioni termiche agenti nella piastra di distribuzione (10).
- 6, Piastra di distribuzione (10) secondo una delie rivendicazioni precedenti, in cui ognuno di detti elementi di distribuzione (21, 22, 23) è associato con mezzi di centraggio (15, 15a) atti a centrare l'elemento di distribuzione rispetto alla struttura di detto stampo (12), lasciandolo nello stesso tempo libero di dilatarsi relativamente agli altri elementi di distribuzione.
- 7. Piastra di distribuzione (10) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di centraggio comprendono almeno un elemento di centraggio (15) solidale con e sporgente dall’elemento di distribuzione (21, 22, 23) ed alloggiato in una sede (15a) formata in detto stampo (12).
- 8. Molla a tazza (26; 27) per un uso nel montaggio di una piastra di distribuzione (10) composta da una pluralità di elementi di distribuzione (21, 22, 23) distinti e separati uno dall'altro e definenti internamente una rete (14) di canali caldi di flusso, detta molla a tazza (26; 27) comprendendo un foro centrale (26a; 27a) per consentire il suo inserimento su un elemento di collegamento (18) atto a coilegare i canali caldi di detta rete (14) che sono formati attraverso due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22), ed essendo caratterizzata da ciò che definisce, adiacentemente al suo profilo esterno, un piano di pressione (26c; 27c), di forma anulare e realizzato con un’operazione di rettifica e/o sìmile, in cui detta molla a tazza (26; 27) è prevista per essere alloggiata nello spazio di separazione (17, D) fra i due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22), nella zona di collegamento dei canali caldi, in modo da appoggiarsi e premere con detto piano anulare di pressione (26c; 27c) contro uno dei due elementi di distribuzione adiacenti (21, 22).
- 9. Molla a tazza (26; 27) secondo la rivendicazione 8, conforme a dimensioni normalizzate, in cui detta molla a tazza definisce con una identica molla a tazza (27; 26) una larghezza a pacco a riposo (D), ovvero in configurazione indeformata, pari a 7.3 mm oppure a 8.7 mm, con un diametro esterno (01) di detta molla a tazza pari rispettivamente a 50 mm oppure 60 mm.
- 10. Stampo per lo stampaggio di materiali plastici, incorporante una piastra di distribuzione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7.
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