IT202000026308A1 - Dispositivo antiribaltamento per mobili - Google Patents
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Description
Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
?DISPOSITIVO ANTIRIBALTAMENTO PER MOBILI?
DESCRIZIONE
SETTORE TECNICO DELL?INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo antiribaltamento per mobili ed in particolare ad un dispositivo particolarmente versatile e semplice da montare sia su fianchi che su schiene di mobili appoggiati a terra.
TECNICA DI BASE DELL?INVENZIONE
[002] Generalmente, i mobili appoggiati a terra, soprattutto se piuttosto alti e stretti, sono accostati e fissati ad una parete per migliorare la loro stabilit?. Infatti, pu? facilmente accadere che, a causa del loro carico magari non distribuito in modo omogeneo o a causa dell?apertura di un?anta o di un cassetto piuttosto pesante, il mobile tende a sbilanciarsi staccandosi dalla parete con il rischio di ribaltarsi addosso alle persone.
[003] Pertanto, esistono svariati sistemi di fissaggio a parete ideati per risolvere questo inconveniente. Questi sistemi comprendono dispositivi pi? semplici rappresentati da staffe ad L, un lato delle quali ? fissato al fianco o al cappello di un mobile e l?altro lato fissato alla parete. Tale sistema, pur essendo molto semplice ed economico, non consente una regolazione dopo il fissaggio, operazione spesso necessaria soprattutto con i mobili di cucine moderne. Inoltre, le staffe sono visibili e perci? sono esteticamente sgradevoli.
[004] Dispositivi pi? complessi in generale comprendono un primo elemento di fissaggio alla parete ed un secondo elemento di fissaggio al mobile, quest?ultimo dotato di mezzi di impegno con il primo elemento i quali possono essere regolati verticalmente e/o in allontanamento dalla parete.
[005] Un dispositivo simile ? ad esempio descritto nel brevetto EP1790253. In particolare, i mezzi di impegno sono una vite con un?estremit? di impegno con il primo elemento ed un?estremit? opposta di regolazione, una molla spingendo il gambo della vite verso l?alto. Sebbene questo dispositivo risolva i problemi delle staffe ad L, esso risulta comunque di difficile applicazione in quanto ? ingombrante, quindi non applicabile sul retro della schiena. Inoltre, la regolazione del piedino del mobile provoca lo spostamento della vite di regolazione dei mezzi di impegno del secondo elemento con il primo elemento. L?attivazione del meccanismo ? anche macchinosa in quanto i mezzi di impegno devono essere prima spostati verso il pavimento, poi il mobile deve essere avvicinato al muro ed infine la vite di regolazione deve essere aggiustata in modo da mandare in battuta i mezzi di impegno con l?elemento fissato al muro. Similmente, lo sgancio risulta macchinoso, dato che le suddette operazioni devono essere realizzate in senso inverso. In aggiunta, il posizionamento in prossimit? del fianco destro e di quello sinistro del mobile comporta l?uso di due differenti dispositivi specifici per ciascun lato. Questo significa complicare la produzione ed il relativo magazzino, oltre che aumentare i costi di produzione.
[006] Un ulteriore dispositivo descritto in ES2356652 comprende un primo elemento di fissaggio al muro costituito da una piastra con un canale semicircolare dotato di una finestra impegnabile da un secondo elemento di fissaggio al mobile dotato di un dente che viene ruotato alternativamente in posizione di impegno e disimpegno da detta piastra tramite una vite di regolazione. Un canotto coassiale con detta vite viene poi azionato in rotazione per bloccare/sbloccare la rotazione di tale vite. La rotazione sia della vite per l?impegno con la piastra di fissaggio sul muro sia del canotto di bloccaggio/sbloccaggio avviene attorno ad un asse ortogonale al muro. Inoltre, tale sistema ? ancorato ad una piastra dotata di foro che si impegna con un perno di una piastra fissata al fianco di un mobile.
[007] Anche in questo caso, il sistema appare strutturalmente complesso, necessita di varie operazioni di montaggio ed azionamento e non pu? essere applicato allo schienale di un mobile.
RIASSUNTO DELL?INVENZIONE
[008] Compito principale di quanto forma oggetto della presente invenzione ? quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota escogitando un dispositivo antiribaltamento per mobili i cui scopi siano quelli di non essere ingombrante in modo da poter essere applicato sia ai fianchi di mobili senza schiena, quali ad esempio basi per cucina o basi lavello, sia su mobili con schiena, essere indipendente dalla regolazione dei piedini, facile da montare indipendentemente dal lato destro o sinistro del mobile ed altrettanto facile da azionare.
[009] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un elemento di supporto di ripiani di mobili come definito alla rivendicazione 1.
[0010] Pertanto, un primo oggetto dell?invenzione ? un dispositivo antiribaltamento per mobili dotato di una struttura particolarmente semplice ma affidabile.
[0011] Un secondo oggetto ? un dispositivo antiribaltamento per mobili altamente versatile poich? senza modifiche pu? essere applicato su entrambi i fianchi di un mobile cos? come sul suo schienale.
[0012] Un terzo oggetto ? un dispositivo antiribaltamento per mobili che con un solo comando pu? essere azionato in maniera completamente operativa.
[0013] Un ulteriore oggetto ? un dispositivo antiribaltamento che non richiede particolari modifiche al mobile per essere montato e raggiunto per essere attivato o disattivato.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0014] Vantaggi, caratteristiche ed altri oggetti dell?invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- le figure 1A-1D mostrano rispettivamente una vista assonometrica, una frontale, una laterale ed una superiore di un primo elemento del dispositivo antiribaltamento per mobili della presente invenzione;
- la figura 2A mostra una vista assonometrica ed in esploso di un secondo elemento del dispositivo antiribaltamento dell?invenzione;
- la figura 2B mostra una vista assonometrica dell?elemento di figura 2A assemblato;
- le figure 3A-3B mostrano rispettivamente una vista assonometrica posteriore ed anteriore di una porzione del retro di un mobile con il secondo elemento del dispositivo dell?invenzione fissato su un suo fianco;
- le figure 4A-4B mostrano due viste assonometriche della figura 3B con il dispositivo dell?invenzione montato rispettivamente in una condizione non operativa ed una prima condizione operativa;
- le figure 5A-5B mostrano due viste assonometriche posteriori del mobile con il dispositivo di figura 4 rispettivamente nella prima condizione operativa ed in una seconda condizione operativa;
- le figure 6A-6C mostrano viste in sezione trasversale del dispositivo dell?invenzione montato sul fianco di un mobile rispettivamente nella condizione non operativa, nella prima condizione operativa e nella seconda condizione operativa;
- le figure 7A-7B mostrano due viste assonometriche di una variante del secondo elemento del dispositivo dell?invenzione, rispettivamente libero e fissato a un mobile con schiena;
- la figura 8 mostra una vista posteriore di un mobile con due dispositivi dell?invenzione identici applicati in maniera operativa su entrambi i fianchi destro e sinistro del mobile stesso.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
[0015] Con riferimento alle figure 1 e 2, il dispositivo dell?invenzione comprende un primo elemento 1 (figura 1) di fissaggio ad un muro (non mostrato) atto a cooperare con un secondo elemento 2 (figura 2) di fissaggio al mobile per bloccarlo reversibilmente contro il rischio di ribaltamenti.
[0016] Il primo elemento 1 consiste in generale in una piastra convenzionale (non mostrata) che si estende lungo un asse rettilineo e comprende una prima porzione longitudinale giacente su un primo piano e dotata di una pluralit? di fori ed una seconda porzione longitudinale giacente su un diverso piano. La prima porzione viene fissata al muro in modo che la seconda porzione sporga da questo stesso cos? da formare una sorta di tasca longitudinale per l?impegno con il secondo elemento. Preferibilmente, la piastra ? sagomata a ponte, si estende lungo un asse longitudinale X-X e comprende un corpo principale 10 dal quale si estendono di pezzo spalle 16 provviste di appendici 11A forate per il fissaggio ad un muro tramite convenzionali viti (non mostrate). Pi? preferibilmente, il corpo 10 comprende a sua volta una prima parete 12 generalmente piana che si estende lungo detto asse X-X ed ? provvista di un primo bordo libero 13 ed un secondo bordo 14, opposto e parallelo a detto primo bordo, dal quale si estende una seconda parete 15 piana ortogonale a detta prima parete. Le due spalle 16 si estendono poi, sempre ortogonali alla prima parete, cos? da formare con la seconda parete 15 una sorta di tasca 19 delimitata da una prima faccia 20 chiusa, una seconda faccia 21 aperta opposta alla prima, un primo lato 22 aperto ed un secondo lato 23 chiuso opposto al primo (figure 1A, 1B e 1C). Preferibilmente, le spalle si estendono da due bordi obliqui 17 che raccordano detti bordi primo 13 e secondo 14. Quindi, il corpo 10 mostra una forma in pianta a trapezio isoscele. Le due appendici 11A forate si estendono da un rispettivo bordo 18 opposto a ciascuno dei bordi obliqui 17, in maniera parallela rispetto alla prima parete 12.
[0017] In questo modo, il primo elemento 1 crea una sorta di tasca 19 impegnabile da corrispondenti mezzi di bloccaggio dell?elemento di fissaggio 2 al mobile del dispositivo dell?invenzione, come descritto in seguito.
[0018] Preferibilmente, il primo elemento 1 comprende due ulteriori appendici 11B che si estendono dalle due spalle 16 ortogonali al primo bordo libero 13. Queste ulteriori appendici servono come ulteriore sicurezza, come descritto in seguito, per bloccare verticalmente un organo di impegno (descritto in seguito) del secondo elemento nel caso in cui un mobile molto basso e profondo si punti sui piedini anteriori nel caso di apertura di un cassetto.
[0019] Il secondo elemento 2 (figura 2A) di fissaggio al mobile comprende un supporto 3 di fissaggio al mobile, un perno a vite 4 di attuazione ed organo o leva 5 di impegno reversibile azionato da detto perno. Preferibilmente, detto elemento comprende anche un mezzo 6 di bloccaggio irreversibile del perno a vite 4 sul supporto 3.
[0020] Il supporto 3 ha una forma generale di piastra che si estende lungo un asse longitudinale Y-Y e comprende una prima porzione 30 che giace su detto asse Y-Y ed una seconda porzione 31 che si estende di pezzo da ed ortogonale a detta prima porzione. La prima porzione 30 ? generalmente piana con una prima faccia 38 opposta ad una seconda faccia 39 e mostra un primo bordo longitudinale 32A libero opposto ad un secondo bordo longitudinale 32B in continuo con detta seconda porzione. Un foro centrale 33 passante ? ricavato per accogliere detto perno a vite 4, come spiegato in seguito. Preferibilmente, il foro 33 comprende una prima parte 33A del suo contorno che si adatta ad una porzione della circonferenza del perno 4 ed una seconda parte 33B adatta ad essere impegnata da detto mezzo 6 di bloccaggio della vite. Una linguetta 34 ? poi ricavata in corrispondenza di detta seconda parte e sporge dalla prima faccia 38 al fine di realizzare un impegno a scatto con detto mezzo di bloccaggio.
[0021] Inoltre, ciascuna delle due estremit? 35 della prima porzione 30 ? ripiegata di 90? rispetto al suo piano verso la seconda faccia 39 e, a sua volta, comprende un ripiegamento 36 forato per il fissaggio ad un fianco, come spiegato in seguito. In particolare, il ripiegamento 36 consente il fissaggio del supporto 3 su un fianco in direzione ortogonale rispetto all?asse Y-Y. Alternativamente, le estremit? possono essere piane e provviste di fori per il fissaggio ad una schiena del mobile.
[0022] La seconda porzione 31 del supporto si estende dalla prima faccia 38 della prima porzione 30 e vantaggiosamente comprende una sede 37 di accoglimento in battuta di un dente di arresto del suddetto organo 5 di impegno dell?elemento 2 di fissaggio al mobile con l?elemento 1 di fissaggio al muro, come descritto in seguito.
[0023] Il perno a vite 4 di attuazione dell?organo di impegno 5 vantaggiosamente comprende una prima estremit? 40 dotata di una scanalatura circonferenziale 41 per l?impegno con detta prima parte 33A del contorno del foro 33 della prima porzione 30 del supporto 3. Inoltre, la prima estremit? comprende assialmente un foro 42 (figura 3B) per l?impegno con un utensile di messa in rotazione. La parete cilindrica della vite ? percorsa di un convenzionale filetto. La seconda estremit? 43 ? invece dotata di una testa 44 flangiata contro lo sfilamento dell?organo 5 di bloccaggio.
[0024] L?organo 5 di bloccaggio vantaggiosamente ? una sorta di chiavistello rotante avente una forma generalmente piatta con una prima porzione 50 dotata di un foro 51 filettato di impegno con il perno 4 di attuazione ed una seconda porzione 52 allungata di impegno con il suddetto primo elemento 1 di fissaggio al muro. In particolare, la prima porzione 50 comprende un dente 53 sporgente atto ad impegnare in battuta la sede 37 della seconda porzione 31 del supporto 3 del secondo elemento 2 di fissaggio al mobile, come spiegato qui di seguito. Il dente si estende dalla prima porzione in direzione opposta rispetto alla seconda porzione 52.
[0025] Preferibilmente, il secondo elemento 2 comprende un mezzo 6 di bloccaggio del perno a vite 4 in posizione operativa nel foro 33 della prima porzione 30 del supporto 3. In particolare, questo mezzo 6 ? una clip con una prima porzione 60 provvista di un bordo arcuato 61 di impegno con una porzione della scanalatura circonferenziale 41 del perno a vite 4 ed una seconda porzione 62 adatta ad impegnare la seconda parte 33B del profilo del foro 33 del supporto 3.
[0026] Il montaggio del secondo elemento 2 pronto per l?uso prevede inizialmente l?avvitamento dell?organo 5 di impegno sul perno a vite 4 dalla sua prima estremit? 40 fino a raggiungere e fermarsi contro la testa 44 flangiata. A questo punto, la vite viene inserita nel foro 33, dal lato della prima faccia 38 della prima porzione 30 del supporto, impegnando parte della sua scanalatura 41 con la prima parte 33A del profilo del foro 33. Cos? facendo, la prima estremit? 40 del perno 4 sporge dalla seconda faccia 39 della prima porzione 30 del supporto 3. Prima di assicurare il perno 4 con l?organo 5 di impegno sul supporto 3 contro un accidentale disimpegno, si controlla che la seconda porzione 52 allungata si trovi disposta lungo l?asse Y-Y del supporto 3 e, contemporaneamente, il dente 53 sia anch?esso rivolto nella direzione dell?asse Y-Y e si trovi lontano dalla seconda porzione 31 del supporto 3 (figura 2B).
[0027] Cos? montati il perno a vite 4 e l?organo 5 di impegno hanno un comune asse di rotazione A-A ortogonale alla prima porzione 30 del supporto 3.
[0028] Ora, preferibilmente, il mezzo di bloccaggio 6 del perno a vite 4 pu? essere inserito nel foro 33 della prima porzione 30 del supporto 3 in modo da realizzare uno scatto di impegno con la linguetta 34 ed inserirsi nella seconda parte 33B del contorno del foro 33. Contemporaneamente, il bordo arcuato 61 del mezzo 6 si impegna nella scanalatura 41 del perno a vite 4.
[0029] In questa configurazione assemblata, il secondo elemento 2 del dispositivo ? pronto per essere montato su un mobile.
[0030] Come mostrato nelle figure 3A e 3B, il secondo elemento 2 assemblato viene applicato ad un fianco L di un mobile F tramite una vite S che impegna il ripiegamento forato 36 di ciascuna estremit? 35 della prima porzione 30 del supporto 3 e si avvita sul fianco stesso. Il secondo elemento 2 risulta quindi applicato sul fianco L con il suo asse longitudinale Y-Y parallelo al fianco stesso. In altre parole, il secondo elemento ? montato sul mobile F, quando questo ? poggiato a terra, con il suo asse Y-Y verticale al terreno e con l?asse di rotazione A-A del perno 4 e dell?organo 5 ortogonale ad una parete (non mostrata) sulla quale verr? appoggiato il mobile (figura 3A).
[0031] A questo punto, il mobile F con il secondo elemento 2 applicato pu? essere accostato ad una parete per essere quivi reversibilmente bloccato al fine di evitare il suddetto pericolo del ribaltamento. In particolare, il primo elemento 1 verr? prima fissato alla parete tramite due viti (non mostrate) che impegneranno corrispondenti fori delle due appendici 11A forate in modo che anche il suo asse longitudinale X-X sia verticale rispetto al terreno e che il suo bordo libero 13 si trovi rivolto verso e parallelo al fianco del mobile dove ? fissato il secondo elemento 2 (figura 4A). Questa posizione prevede che la tasca 19 del primo elemento sia accessibile dall?organo 5 di impegno del secondo elemento 2 (figura 4A). Infatti, con uno semplice strumento quale un cacciavite ? sufficiente azionare in rotazione il perno 4 tramite l?impegno con il suo foro 42 assiale sulla prima estremit? 40 (figura 4B). Tale operazione viene compiuta accedendo alla parte posteriore del mobile dall?interno, come mostrato in figura 4B. E? da notare che l?asse A-A di rotazione del perno 4 risulta disassato rispetto al primo elemento 1 di fissaggio alla parete, proprio per consentire il suddetto impegno dell?organo 5 con la tasca 19. In altre parole, dato che l?impegno tra l?organo 5 e la tasca 9 avviene con rotazione su un piano parallelo al piano della parete, il primo elemento 1 ed il secondo elemento 2 del dispositivo dell?invenzione devono essere affiancati, ma non sovrapposti neppure parzialmente, in modo da consentire all?organo di impegnare e disimpegnare la tasca e permettere l?allontanamento del mobile dalla parete.
[0032] Con riferimento alla figura 5A, ? possibile capire meglio come avviene il bloccaggio reversibile antiribaltamento. Infatti, posteriormente al mobile e dal suo lato esterno, si nota come la suddetta rotazione del perno 4 porti l?organo 5 in rotazione di 90? dalla posizione lungo l?asse Y-Y del secondo elemento 2 ad una posizione ortogonale a detto asse. In questo modo, la seconda porzione 52 dell?organo 5 si posiziona all?interno della tasca 19 del primo elemento 1 e, contemporaneamente, il dente 53 della prima porzione 50 dell?organo impegna la sede 37 della seconda porzione 31 del secondo elemento 3.
[0033] Continuando poi ad agire in rotazione sul perno 4 sempre nello stesso verso, non potendo pi? ruotare l?organo 5 comincer? a traslare lungo il perno 4 finch? la sua seconda estremit? 52 andr? in battuta contro la parete interna della tasca 19 (figura 5B). In questa configurazione del dispositivo dell?invenzione, il mobile F ? saldamente assicurato contro un accidentale ribaltamento. Una ulteriore sicurezza ? poi costituita dalle ulteriori appendici 11B del primo elemento 1 in quanto se non ci fossero questi elementi ci sarebbe il rischio che le leve 5 possano scivolare lungo le due spalle 16 inclinate uscendo da sopra e permettendo lo sgancio della base, soprattutto nel caso in cui un mobile molto basso e profondo si punti sui piedini anteriori durante l?apertura di un cassetto. Questo inconveniente non sarebbe possibile nel caso di posizionamento ideale dei due primi elementi 1 rispetto i fianchi, ma nel caso di posizionamento particolarmente distanziato dai fianchi, almeno uno dei due secondi elementi 2 potrebbe rischiare di non funzionare correttamente.
[0034] Con riferimento alla figure 6A-6C, l?attivazione del dispositivo appena descritto risulta ancora pi? evidente. Infatti, le sezioni mostrano come nella prima condizione, identica a quella di figura 4A, il primo elemento 1 ? fissato alla parete W ed il mobile F con il secondo elemento 2 fissato al suo fianco S si trova in appoggio alla parete W. In seguito alla prima rotazione del perno 4 (figura 6B), la seconda estremit? 52 dell?organo 5 ruota inserendosi nella tasca 19 del primo elemento 1. Con una ulteriore rotazione del perno 4 (figura 6C), l?organo 5 trasla sull?asse A-A del perno finch? la seconda estremit? 52 va in battuta contro la parete interna della tasca 19.
[0035] Con riferimento alle figure 7A e 7B, viene mostrata una diversa forma di realizzazione dell?invenzione in cui il primo elemento del dispositivo (non mostrato) risulta identico al primo elemento descritto in precedenza. Anche il secondo elemento 200 ? generalmente uguale al secondo elemento di cui sopra e comprende pezzi identici indicati con gli stessi numeri di riferimento. In particolare, questo secondo elemento 200 comprende un supporto 300 dotato di una prima porzione 330 dotata di due estremit? 335 forate e ripiegate sulla sua prima faccia 380, ed una seconda porzione 310 simile a quella descritta in precedenza. Preferibilmente, anche la seconda porzione 310 comprende un paio di fori 311. In questo modo, le suddette estremit? 335 forate, coadiuvate eventualmente dai fori 311 sulla seconda porzione 310, consentono il fissaggio per mezzo di viti ad un cappello T e/o al fianco S di un mobile F, come mostrato in figura 7B.
[0036] Da quanto spiegato in precedenza, il dispositivo dell?invenzione pu? vantaggiosamente essere montato indipendentemente su un fianco destro o sinistro di un mobile senza schiena, come mostrato ad esempio in figura 8, o su un mobile con schiena in prossimit? di ciascuno di detti fianchi. Infatti, grazie alla sua struttura, risulta facilmente adattabile poich? basta ruotarlo sul piano verticale di 180? per posizionarlo in corrispondenza del fianco destro o sinistro del mobile.
[0037] Da quanto fino ad ora descritto ? evidente che sono stati superati gli inconvenienti riferiti ai dispositivi antiribaltamento della tecnica nota e nel contempo sono stati raggiunti importanti vantaggi oltre a quelli gi? esplicitati.
[0038] In particolare, sui mobili con schienale ? sufficiente praticare un foro per accedere al perno 4 di bloccaggio e sbloccaggio del dispositivo.
[0039] L?ingombro del dispositivo risulta minimo e tale da poter essere alloggiato sulla superficie esterna di uno schienale standard senza costringere a staccare il mobile dalla parete.
[0040] Inoltre, il sistema di bloccaggio meccanico ? sicuro poich? lo sbloccaggio deve essere realizzato con un utensile come descritto in precedenza, e cio? ? necessario accedere alla superficie interna dello schienale del mobile o alla superficie interna dei fianchi.
[0041] Risulta particolarmente vantaggioso il bloccaggio e lo sbloccaggio poich? entrambe comportano una sola operazione di avvitamento e svitamento con un semplice utensile.
[0042] La struttura del dispositivo ? meccanicamente semplice e, quindi, praticamente non necessita di manutenzione, ? altrettanto semplice da montare ed affidabile. In aggiunta, entrambi gli elementi primo e secondo sono verticali rispetto al pavimento quando in posizione operativa.
[0043] L?impegno con il primo elemento a piastra fissato al muro avviene con una rotazione di un organo a leva o chiavistello che ruota di 90? parallelamente alla superficie della parete, permettendo cos? i suddetti ingombri contenuti.
[0044] Il rischio di sblocco per antirotazione ? evitato in modo semplice grazie alla predisposizione del suddetto dente.
[0045] La vite di azionamento ? poi bloccabile in posizione operativa grazie alla particolare sagoma del foro di impegno con il corrispondente supporto e, in aggiunta, grazie all?ulteriore elemento di fermo a scatto.
[0046] Numerose varianti al dispositivo dell?invenzione descritto in precedenza sono possibili dal tecnico del settore pur tuttavia senza uscire dall?ambito di protezione come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0047] Ad esempio, la forma delle piastre che formano gli elementi primo e secondo possono essere a piacimento, sempre tenendo conto della funzione a tasca del primo elemento e del supporto della vite e della leva che deve essere fissato ad un fianco del mobile o allo schienale.
[0048] I materiali con cui i vari pezzi possono essere prodotti pu? essere scelto tra quelli comunemente impiegati per dispositivi simili noti, quali ad esempio metallo o plastica rinforzata.
[0049] La forma del supporto 3 del secondo elemento 2 nella zona di accoppiamento al mobile pu? essere modificata a piacimento per realizzare diversi tipi di fissaggi (es. diverse viti, perni di riferimento pi? viti, variante per il fissaggio diretto a schiene grosse con fori sulla prima porzione 30 del supporto stesso).
[0050] La forma del primo elemento 1 pu? essere modificata pur mantenendo una guida o tasca verticale di accoppiamento con la leva 5 che possa permettere la regolazione in altezza del mobile senza perdere l?accoppiamento con la leva stessa.
Claims (13)
1. Dispositivo antiribaltamento per mobili comprendente un primo elemento (1) di fissaggio ad un muro (W) atto a cooperare con un secondo elemento (2) di fissaggio ad un mobile (F), detto primo elemento (1) essendo una piastra allungata su un asse longitudinale (X-X) e comprendente una tasca (19) per l?impegno con detto secondo elemento (2), caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento (2) comprende un supporto (3) di fissaggio a detto mobile (F) in un pezzo unico dotato di un foro (33) impegnato da un perno a vite (4) sul quale ? avvitato un organo (5) girevole, in modo che la rotazione del perno avvenga su un asse (A-A) ortogonale al muro (W) quando il mobile con detto secondo elemento ? accostato al muro stesso, cos? da consentire anche la rotazione dell?organo (5) attorno all?asse del perno per alternativamente impegnare e disimpegnare detto primo elemento (1).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto organo girevole (5) si sposta anche lungo l?asse (A-A) del perno a vite (4).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l?asse (A-A) di rotazione del perno (4) ? disassato rispetto a detto primo elemento (1).
4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto organo (5) girevole ruota di 90? rispetto all?asse longitudinale (Y-Y) di detto supporto (3).
5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto organo (5) di impegno comprende una prima porzione (50) dotata di un foro (51) filettato di impegno con il perno (4) filettato, e dotata di un dente (53) di arresto, ed una seconda porzione (52) allungata di impegno con il suddetto primo elemento (1) di fissaggio al muro.
6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta piastra (1) allungata ? sagomata a ponte con un corpo principale (10) piano ed allungato su detto asse longitudinale (X-X) e due spalle (16) provviste di appendici (11A) forate per il fissaggio a detto muro (W).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui il corpo (10) comprende a sua volta una prima parete (12) generalmente piana che si estende lungo detto asse (X-X) ed ? provvista di un primo bordo libero (13) ed un secondo bordo (14), opposto e parallelo a detto primo bordo, dal quale si estende una seconda parete (15) piana ortogonale a detta prima parete in modo da definire con dette due spalle (16) una tasca (19).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui dette due spalle (16) comprendono inoltre ciascuna una ulteriore appendice (11B) che si estende ortogonalmente a detto primo bordo libero (13).
9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui i fori di dette appendici (11A) sono ortogonali rispetto a detto bordo libero (13) del corpo principale (10).
10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detto supporto (3) comprende una prima porzione (30) che giace sull?asse longitudinale (Y-Y) del supporto stesso ed ? provvista di detto foro (33) per l?impegno del perno a vite (4), ed una seconda porzione (31) ortogonale e di pezzo con detta prima porzione dotata di una sede (37) di accoglimento in battuta di un dente (53) di arresto di detto organo (5) di impegno con il primo elemento (1).
11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detto foro (33) di impegno con il perno (4) comprende una prima parte (33A) del suo contorno che impegna una porzione di una scanalatura (41) circonferenziale di detto perno a vite (4), ed una seconda parte (33B) adatta ad essere impegnata a scatto da un mezzo (6) di bloccaggio del perno (4) sul supporto (3).
12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui detto mezzo di bloccaggio (6) di detto perno (4) sul supporto (3) ? una clip comprendente una prima porzione (60) provvista di un bordo arcuato (61) di impegno con una porzione di detta scanalatura circonferenziale (41) del perno (4) ed una seconda porzione (62) adatta ad impegnare la seconda parte (33B) del profilo del foro (33) del supporto (3).
13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto supporto (3;300) comprende due estremit? (35;350) dotate di un ripiegamento (36) forato per il fissaggio al fianco (S) e/o al cappello (T) e/o allo schienale di un mobile (F).
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EP1790253A1 (en) | 2005-11-25 | 2007-05-30 | LEONARDO S.r.l. | Elastic wall fixing device of furniture with a ground rest |
ES2356652A1 (es) | 2009-06-23 | 2011-04-12 | Miguel Angel Rioja Calvo | Dispositivo de anclaje basculante mural para muebles. |
EP3400833A1 (en) * | 2017-05-11 | 2018-11-14 | Lacart s.r.o. | Suspended fittings, especially for unit furniture or shelving systems |
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2021
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- 2021-10-11 PL PL21201876.6T patent/PL3995049T3/pl unknown
Patent Citations (3)
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Also Published As
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EP3995049B1 (en) | 2023-04-26 |
EP3995049A1 (en) | 2022-05-11 |
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