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IT201900009195A1 - Apparecchio per la misurazione del gas. - Google Patents

Apparecchio per la misurazione del gas. Download PDF

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Publication number
IT201900009195A1
IT201900009195A1 IT102019000009195A IT201900009195A IT201900009195A1 IT 201900009195 A1 IT201900009195 A1 IT 201900009195A1 IT 102019000009195 A IT102019000009195 A IT 102019000009195A IT 201900009195 A IT201900009195 A IT 201900009195A IT 201900009195 A1 IT201900009195 A1 IT 201900009195A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
module
memory unit
unit
casing
gas
Prior art date
Application number
IT102019000009195A
Other languages
English (en)
Inventor
Pietro Cerami
Leonardo Senatori
Original Assignee
Pietro Fiorentini Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Pietro Fiorentini Spa filed Critical Pietro Fiorentini Spa
Priority to IT102019000009195A priority Critical patent/IT201900009195A1/it
Priority to EP20180494.5A priority patent/EP3754307B1/en
Publication of IT201900009195A1 publication Critical patent/IT201900009195A1/it

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    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01FMEASURING VOLUME, VOLUME FLOW, MASS FLOW OR LIQUID LEVEL; METERING BY VOLUME
    • G01F15/00Details of, or accessories for, apparatus of groups G01F1/00 - G01F13/00 insofar as such details or appliances are not adapted to particular types of such apparatus
    • G01F15/007Details of, or accessories for, apparatus of groups G01F1/00 - G01F13/00 insofar as such details or appliances are not adapted to particular types of such apparatus comprising means to prevent fraud
    • GPHYSICS
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    • G01DMEASURING NOT SPECIALLY ADAPTED FOR A SPECIFIC VARIABLE; ARRANGEMENTS FOR MEASURING TWO OR MORE VARIABLES NOT COVERED IN A SINGLE OTHER SUBCLASS; TARIFF METERING APPARATUS; MEASURING OR TESTING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G01D4/00Tariff metering apparatus
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    • G01F15/0755Integration to give total flow, e.g. using mechanically-operated integrating mechanism using electrically-operated integrating means involving digital counting
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    • G01F15/14Casings, e.g. of special material
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
"Apparecchio per la misurazione del gas"
La presente invenzione concerne un apparecchio per la misurazione del gas, e in particolare del tipo adatto a misurare il flusso di gas presente e circolante all’interno di una tubatura, quale ad esempio una tubatura della rete di distribuzione di gas naturale.
Attualmente, sono noti gli apparecchi cosiddetti “Smart Meter” – denominati anche “contatori telegestiti” - i quali vengono oggi diffusamente utilizzati nella misura dei consumi (privati ed industriali) della quantità di energia consumata sotto forma di gas.
In particolare, questi noti apparecchi comprendono due moduli elettronici:
- un primo modulo che viene installato all’interno dell’involucro di contenimento dell’apparecchio di misura ed è quindi a contatto con il gas che entra e/o circola all’interno dell’apparecchio stesso, e
- un secondo modulo che viene installato esternamente all’involucro, generalmente in corrispondenza di una sua parete, e non è a contatto con il gas.
Più in dettaglio, il primo modulo (interno all’involucro) comprende i sensori configurati per rilevare una serie di grandezze (generalmente di portata, e/o pressione e/o temperatura) relative al gas che entra e circola all’interno dell’apparecchio e ciò al fine di calcolare poi il volume corrispondente; opportunamente, il primo modulo può essere provvisto (o anche no) di un microprocessore collegato ai sensori. Il secondo modulo (esterno all’involucro) comprende un microprocessore che elabora i segnali rappresentativi delle grandezze rilevate dal primo modulo interno e calcola eventuali grandezze derivate. Inoltre, il secondo modulo comprende un display per la visualizzazione dei valori relativi alle grandezze ricevute e/o calcolate, e/o comprende mezzi per la loro trasmissione a distanza.
Entrambi i moduli sono generalmente alimentati a batterie, le quali possono essere non sostituibili oppure sostituibili interamente, o anche solo in parte.
Nelle attuali soluzioni, inoltre, il secondo modulo esterno è solidale con l’involucro dell’apparecchio in modo che, una volta che quest’ultimo è stato assemblato in fabbrica, non risulti più possibile separarlo. In particolare, a tal fine, vengono utilizzati blocchi meccanici e/o sigilli che impediscono la rimozione del secondo modulo esterno, se non mediante la manomissione dell’apparecchio stesso, invalidando così la misura del gas (ottenuta mediante detto apparecchio) che è legalmente riconosciuta. In particolare, ciò è necessario per salvaguardare le funzioni metrologiche e le informazioni contenute in detto secondo modulo e che vengono utilizzate per misurare i consumi di gas secondo le normative previste nel settore.
Ne consegue dunque che, attualmente, in caso di guasto del microprocessore del secondo modulo esterno o di un componente di quest’ultimo avente valenza metrologica (e quindi soggette alla certificazione da parte di un ente terzo autorizzato) - quali ad esempio la rottura del display, guasti a sensori del secondo modulo esterno che concorrono alla funzione della misura dei volumi, guasti della batteria non sostituibile, ecc. – è richiesta necessariamente la sostituzione dell’intero apparecchio.
È agevole intuire come la sostituzione dell’intero apparecchio (contatore) - in particolare nel caso di dispositivi/contatori di grandi dimensioni che operano con utenze di tipo industriale – risulti particolarmente indesiderata in quanto gravosa in termini di costo, nonché per lo spreco dei componenti ancora funzionanti dell’apparecchio che poi devono essere opportunamente recuperati o smaltiti.
Inoltre, poiché l’apparecchio di misura è di norma posto all’imbocco di una tubatura, al fine di consentire la sua sostituzione è necessario operare un blocco della fornitura di gas, con conseguenti disagi per l’utente.
Scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio per la misura del gas che consenta di superare i suddetti inconvenienti presenti nelle soluzioni tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che possa essere parzialmente modificato senza dover essere obbligatoriamente sottoposto ad una nuova ed ulteriore certificazione.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che, anche in caso di guasto del modulo esterno, non richieda la sostituzione dell’intero apparecchio.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che, anche a seguito di un guasto del modulo esterno, mantenga e garantisca le proprie funzionalità.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che consenta la sostituzione sul campo delle sue componenti più facilmente deteriorabili.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che mantenga al sicuro dalla manomissione fisica e/o informatica le informazioni legate alla misura dei gas.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio che sia migliorativo e/o alternativo rispetto a quelli tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio che presenti elevati standard di sicurezza.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che sia realizzabile in modo semplice, rapido ed a bassi costi.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio che presenti una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto a quelli tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un apparecchio che a seguito di guasto possa permettere il recupero delle informazioni (ad esempio i consumi) elaborate fino al momento immediatamente antecedente al guasto stesso.
Tutti questi scopi, sia da soli che in una loro qualsiasi combinazione, ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un apparecchio come definito nella rivendicazione 1.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in alcune sue preferite forme di pratica realizzazione riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento all’allegata tavola di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista schematica un apparecchio secondo l’invenzione, la figura 2 lo mostra in vista schematica in una differente forma di realizzazione.
Come risulta dalle figure, l’apparecchio 1 secondo l’invenzione è del tipo configurato per compiere una serie misurazioni sul gas 30 che attraversa detto apparecchio. Preferibilmente, l’apparecchio 1 è un apparecchio del tipo generalmente usato come contatore o misuratore del flusso di gas 30 che transita attraverso la sezione di un tubo sul quale detto apparecchio è installato.
In particolare, l’apparecchio 1 secondo l’invenzione è configurato per essere attraversato, almeno in parte, da un flusso di gas.
Opportunamente, l’apparecchio 1 è associabile ad un ingresso 3 del gas, ad esempio definito da una sezione di tubo a monte dell’apparecchio, e ad un’uscita 5 del gas, ad esempio definita da una sezione di tubo a valle di detto apparecchio.
Opportunamente, l’apparecchio 1 è provvisto di un involucro di contenimento 7 nel quale sono definite:
- una prima apertura 9, che è fluidicamente in comunicazione con l’ingresso 3, per consentire al gas 30 di entrare all’interno di detto involucro, e
- una seconda apertura 11, che è fluidicamente in comunicazione con l’uscita 5, per consentire al gas 30, che è entrato/circolato in detto involucro, di fuoriuscire da quest’ultimo.
Preferibilmente, l’involucro di contenimento 7 è a tenuta stagna per impedire la fuoriuscita di gas verso l’esterno. Preferibilmente, è formato da due o più parti unite tra loro in modo da garantire l’ermeticità dell’intero involucro. Preferibilmente, l’involucro di contenimento 7 è realizzato in metallo, in particolare in lamiera metallica.
Opportunamente, all’interno dell’involucro 7 è alloggiata una valvola di intercettazione del flusso di gas che attraversa l’apparecchio ed è diretta verso l’uscita 5.
L’apparecchio 1 comprende un primo modulo 4 che è alloggiato all’interno dell’involucro di contenimento 7. Opportunamente, il primo modulo 4 comprende almeno un sensore 2, preferibilmente una pluralità di sensori che sono configurati per rilevare corrispondenti grandezze del flusso di gas 30 che entra ed attraversa detto apparecchio 1.
Preferibilmente, i sensori 2 comprendono un corrispondente sensore per rilevare la portata, la pressione e la temperatura del gas 30 che entra e/o attraversa l’apparecchio 1. Il o i sensori 2 sono in sé tradizionali e, pertanto, non verranno descritti ulteriormente.
Opportunamente, il sensore 2 del primo modulo 4 può comprendere un sensore di portata del tipo a membrana che comprende un tradizionale sistema meccanico (ad esempio comprendente un manovellismo collegato ad un perno) che è associato ad un sistema (encoder e sensori ottici) di rilevazione e conversione in impulsi elettronici; in particolare, il solo sistema meccanico o entrambi detti sistemi possono previsti all’interno dell’involucro e, inoltre, opportunamente, il sistema di rilevazione e conversione può essere collegato ad una corrispondente elettronica di calcolo e gestione (ad esempio definita dall’unità elettronica esterna 25) che è prevista all’esterno dell’involucro 7.
Vantaggiosamente, il primo modulo 4 comprende un’unità di elaborazione e/o controllo – di seguito unità elettronica interna 22- che, preferibilmente, è definita da una scheda elettronica dotata di un microprocessore o di un microcontrollore. Opportunamente, il o i sensori 2 del primo modulo 4 possono essere di tipo elettronico ed essere provvisti di una propria scheda elettronica o essere associati ad una scheda elettronica comune (ad esempio definita dall’unità elettronica interna 22) prevista all’interno dell’involucro 7.
L’apparecchio 1 comprende altresì almeno un’unità di memoria 6. Opportunamente, questa almeno unità di memoria 6 è definita da una scheda elettronica che ospita una memoria, preferibilmente non volatile, ad esempio una memoria ROM o EPROM o EEPROM o flash, o anche volatile, ad esempio RAM.
Vantaggiosamente, come rappresentato nella forma di realizzazione di fig. 1, questa almeno unità di memoria 6 può essere alloggiata all’interno dell’involucro 7, preferibilmente, all’interno del primo modulo 4 ma potrebbe essere altresì alloggiato all’interno dell’involucro 7, all’esterno del primo modulo 4. Preferibilmente, l’unità di memoria 6 può essere integrata all’interno dell’unità elettronica interna 22 del primo modulo 4, in particolare nel caso in cui quest’ultima comprenda un microcontrollore. Preferibilmente, l’unità di memoria 6 può essere integrata in una scheda elettronica prevista all’interno di uno o più di detti sensori 2 del primo modulo 4.
Alternativamente, come rappresentato nella forma di realizzazione di fig. 2, detta almeno una unità di memoria 6 può essere posizionata esternamente all’involucro 7 - preferibilmente può essere fissata (direttamente o mediante ulteriori componenti) ad una parete di detto involucro – ed è associata o provvista di un sigillo a garanzia/tutela dell’integrità e della non manomissione della stessa unità di memoria.
In entrambe le forme di realizzazione, l’apparecchio 1 comprende un secondo modulo 20 che è posizionato esternamente all’involucro 7 e, preferibilmente, è associato alla superficie esterna di una parete di detto involucro. Opportunamente, il secondo modulo 20 è alloggiato all’interno di un secondo involucro, preferibilmente di plastica.
Opportunamente, il secondo modulo 20 comprende una propria unità di elaborazione e/o controllo – di seguito unità elettronica esterna 25 - che, preferibilmente, è definita da una scheda elettronica (ad esempio a circuito stampato PCB) in cui è ospitato un microprocessore o un microcontrollore. In particolare, l’unità elettronica esterna 25 è configurata per ricevere le rilevazioni effettuate da detto/i sensore/i 2 e, in particolare, per ricevere dei segnali elettrici (preferibilmente digitali) rappresentativi delle grandezze rilevate da detto/i sensore/i 2 del primo modulo 4.
Vantaggiosamente, il secondo modulo 20 comprende altresì un’interfaccia utente 16 - ad esempio una pulsantiera associata ad un display di visualizzazione oppure un display di tipo touch-screen - configurata per permettere all’utente di interagire con l’unità elettronica esterna 25 di detto modulo 20. Opportunamente, sul display vengono visualizzati i dati ricevuti e/o elaborati da detta unità elettronica esterna 25.
Vantaggiosamente, il secondo modulo 20 comprende altresì mezzi di comunicazione a distanza 23, preferibilmente mezzi di trasmissione o ricetrasmissione con un’eventuale unità remota. Opportunamente detti mezzi di trasmissione o ricetrasmissione possono essere di tipo wireless (in particolare via infrarossi o via radio, ad esempio wi-fi). Opportunamente, questi mezzi di trasmissione o ricetrasmissione 23 possono essere collegati e/o integrati nella scheda elettronica dell’unità elettronica esterna 25 del secondo modulo 20. Preferibilmente, i mezzi di comunicazione 23 possono essere configurati per consentire all’apparecchio 1 di interagire e scambiare dati e/o informazioni e/o comandi con un dispositivo portatile esterno (non rappresentato), quale ad esempio uno smartphone o un tablet. Vantaggiosamente, i mezzi di comunicazione 23 possono essere configurati per consentire all’apparecchio 1 di interagire e scambiare dati e/o informazioni e/o comandi con un’unità di elaborazione esterna. Preferibilmente, l’unità di elaborazione esterna può definire un’unità centrale esterna (remota) che è configurata per ricevere le informazioni da uno o più dispositivi 1.
Opportunamente, il primo modulo 4, alloggiato all’interno dell’involucro 7, e il secondo modulo 20, previsto all’esterno dell’involucro 7, sono connessi mediante mezzi di connessione 24, preferibilmente elettrica, ad esempio un cavo di trasmissione di segnali elettrici, preferibilmente un cavo piatto di tipo “FFC”. Opportunamente, il cavo elettrico può passare dall’interno all’esterno di detto involucro 7 in corrispondenza delle zone di contatto previste tra le flange di due semigusci definenti detto involucro (così come previsto ad esempio in EP2810024 o in EP300256, il cui contenuto qui si intende interamente incorporato per riferimento) e/o in corrispondenza di un’apertura di passaggio, opportunamente sigillata, definita in una parete o in corrispondenza di dette flange. In particolare, l’unità elettronica esterna 25 del secondo modulo 20 può essere collegata al/ai sensore/i 2 del primo modulo 4 e/o, se prevista, all’unità elettronica interna 22 di detto primo modulo 4.
Vantaggiosamente, il secondo modulo 20 comprende altresì al suo interno almeno una sorgente di energia elettrica 27 per i componenti del secondo modulo stesso (cioè sia per l’unità elettronica esterna e/o i mezzi di comunicazione a distanza) e per i componenti del primo modulo (in particolare per il/i sensori). Preferibilmente, detta almeno sorgente di energia elettrica 27 comprende almeno un’unità di accumulo (batteria o pila) che è collegata direttamente o mediante la scheda elettronica dell’unità elettronica esterna 25 ai vari componenti al fine di fornire l’energia elettrica per il loro funzionamento.
L’unità di memoria 6 è indipendente ed esterna rispetto all’involucro di detto secondo modulo 20 e, opportunamente, non è rimovibile assieme a quest’ultimo.
Vantaggiosamente, detta almeno l’unità di memoria 6 è configurata per memorizzare una pluralità di informazioni relative alle caratteristiche di fabbricazione dell’apparecchio 1 ed al suo funzionamento.
Preferibilmente, l’unità di memoria 6 comprende una prima zona (partizione) scrivibile e/o riscrivibile 8 e di una seconda zona (partizione) a sola lettura 10 (cioè non scrivibile/riscrivibile). Opportunamente, detta prima zona 8 e detta seconda zona 10 possono essere definite in una stessa unità di memoria 6 oppure in due distinte unità di memoria 6.
Vantaggiosamente, come detto, l’accesso all’unità di memoria 6 è impedito da uno o più sigilli 12 che devono essere necessariamente manomessi per poter accedere all’unità di memoria stessa. In questo modo, pertanto, qualunque intervento, manomissione o rimozione dell’unità di memoria 6 potrà essere opportunamente ed immediatamente identificata. Preferibilmente, detti sigilli 12 possono comprendere porzioni adesive, lucchetti, fili, o qualsiasi altro mezzo che sia adatto allo scopo.
Opportunamente nella seconda zona 10 possono essere memorizzati i parametri utili ai fini metrologici, in particolare per il calcolo dei volumi (quali ad esempio il volume ciclico dell’apparecchio, i coefficienti di taratura dei sensori, i coefficienti di normalizzazione dell’errore, altri parametri di taratura, ecc.).
Vantaggiosamente, nella seconda zona 10 possono essere memorizzati altresì i parametri di fabbricazione dell’apparecchio 1 (quali ad esempio la matricola, l’anno e/o il lotto di fabbricazione dell’apparecchio 1, il codice identificativo del fabbricante, la matricola e/o il codice identificativo del primo modulo 4 e/o del secondo modulo 20, altri dati di rintracciabilità/identificazione dell’apparecchio, ecc.).
Vantaggiosamente, il contenuto della seconda zona 10 è crittografato, preferibilmente mediante un algoritmo di cifratura di tipo AES con blocco di dimensione di 128 bit e chiave di autentificazione da almeno 128 bit. Pertanto, i parametri presenti in tale zona non possono in alcun modo essere modificati/manomessi/cancellati, preservando quindi la loro autenticità ed integrità. Opportunamente, inoltre, la lettura e visualizzazione del contenuto della seconda zona 10 è subordinata al superamento di un sistema di autenticazione, ad esempio mediante password.
Opportunamente, pertanto, una volta che l’apparecchio 1 è stato costruito e sigillato metrologicamente, l’unità di memoria 6 – ed in particolare il contenuto della sua seconda zona 10 – risulta protetta e non è alterabile.
Opportunamente, nella prima zona 8 possono essere memorizzate, ed eventualmente sovrascritte, una serie di informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio 1, quali ad esempio i valori dei totalizzatori dei volumi, informazioni diagnostiche o altre informazioni legate a particolari eventi.
Opportunamente, la prima zona dell’unità di memoria 6 è collegata con l’unità elettronica esterna 25 del secondo modulo 20 per ricevere da quest’ultima, e quindi memorizzare, le informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio 1 (e opportunamente calcolate da detta unità elettronica esterna 25).
Vantaggiosamente, a tal fine, l’unità elettronica esterna 25 del secondo modulo è programmata in modo che, durante il normale funzionamento dell’apparecchio, invii ad una determinata frequenza – che può essere predefinita o impostabile - all’unità di memoria 6, e preferibilmente alla prima zona 8 di quest’ultima, le informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio 1.
Vantaggiosamente, quando in un apparecchio 1 il secondo modulo 20 - ad esempio perché danneggiato – viene sostituito da un nuovo secondo modulo, l’unità elettronica esterna 25 di quest’ultimo è altresì programmata per leggere, e quindi acquisire, il contenuto dell’unità di memoria 6 (sia della prima zona 8 che della seconda zona 10). In particolare, è inteso che il nuovo secondo modulo sostituisce il precedente e, pertanto, viene collegato elettronicamente all’unità di memoria 6 e/o è associato al cavo elettrico di collegamento del primo modulo alloggiato all’interno dell’involucro.
Vantaggiosamente, il secondo modulo è configurato in modo che, una volta associato all’apparecchio 1, invii un apposito segnale al primo modulo e/o all’unità di memoria 6 per abilitare la lettura del contenuto dell’unità di memoria stessa. Opportunamente, quindi, il nuovo secondo modulo apprende il contenuto della prima zona di memoria 8 e della seconda zona di memoria 10 e, in particolare, apprende automaticamente sia i parametri utili ai fini metrologici, in particolare per il calcolo dei volumi, sia le informazioni relative al funzionamento (storico) dell’apparecchio 1 prima dell’arresto funzionale del secondo modulo danneggiato, in particolare relative all’ultimo valore dei totalizzatori dei volumi e/o altre informazioni diagnostiche elaborate.
In sostanza, l’unità di memoria 6 funge sostanzialmente da “scatola nera” dell’apparecchio 1, in quanto contiene e registra i dati e le informazioni importanti relative al funzionamento dell’apparecchio, assicurando al contempo la loro integrità ed autenticità, e ciò al fine di renderle poi disponibili successivamente al nuovo secondo modulo che va a sostituire il precedente secondo modulo che si è guastato. Opportunamente, quindi, il nuovo secondo modulo ottiene tutte le informazioni idonee a mantenere intatta l’operatività dell’apparecchio 1, evitando così la necessità di una sua completa sostituzione nel caso di danneggiamento del secondo modulo.
Da quanto detto risulta chiaramente che l’apparecchio 1 secondo l’invenzione è più vantaggioso rispetto ai dispositivi tradizionali in quanto consente una sostituzione, che può essere effettuata sul campo e che è legalmente/normativamente accettata dal punto di vista metrologico (in particolare secondo quanto previsto dalla normativa R137-1-2 dell’Organizzazione Internazionale Metrologia Legale), del secondo modulo dell’apparecchio (modulo che generalmente è facilmente deteriorabile o è più soggetto a guasti), riducendo così i tempi ed i costi derivanti dalla sostituzione dell’intero apparecchio.
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio (1) per la misurazione del gas (30), in particolare del tipo adatto a misurare il flusso di gas (30) presente e circolante all’interno di una tubatura, comprendente: - un involucro di contenimento (7) provvisto di una prima apertura (9) per l’ingresso del gas al suo interno ed una seconda apertura (11) per l’uscita del gas, - un primo modulo (4) che è alloggiato all’interno di detto involucro e che comprende almeno un sensore (2) per la rilevazione di una corrispondente grandezza del flusso di gas (30) che attraversa e/o circola in detto apparecchio (1), - un secondo modulo (20) che è associato esternamente a detto involucro di contenimento (7) e comprende un’unità elettronica esterna (25) di elaborazione e/o controllo configurata per ricevere le rilevazioni effettuate da detto sensore (2), e caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno un’unità di memoria (6): - che è alloggiata all’interno di detto involucro di contenimento (7) oppure è associata esternamente a detto involucro di contenimento (7) in modo che detto secondo modulo (20) risulti rimovibile da detto involucro (7) indipendentemente da detta almeno una unità di memoria (6), - in cui sono memorizzati in modo immodificabile parametri utili ai fini metrologici, - che è collegata con l’unità elettronica (25) di detto secondo modulo (20) per ricevere e memorizzare informazioni elaborate da detta unità e relative al funzionamento di detto apparecchio (1).
  2. 2. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo (4) comprende un’unità elettronica interna (22) che è elettricamente collegata con l’unità elettronica esterna di elaborazione e controllo (25) del secondo modulo (20), e dal fatto che detta almeno una unità di memoria (6) è alloggiata all’interno di detto primo modulo (4) e di detto involucro di contenimento (7) ed è integrata e/o collegata a detta unità elettronica interna (22).
  3. 3. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sensore (2) del primo modulo (4) è collegato a detta un’unità elettronica esterna (25) di detto secondo modulo (20) e dal fatto che detta almeno una unità di memoria (6) è alloggiata, all’interno di detto involucro di contenimento (7), all’interno o all’esterno di detto primo modulo (4).
  4. 4. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una unità di memoria (6) è associata ad e/o provvista di un sigillo (12) di garanzia/tutela della sua integrità e non manomissione.
  5. 5. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una unità di memoria (6) comprende: - una prima zona scrivibile e/o riscrivibile (8) in cui sono memorizzate dette informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio (1), preferibilmente relative ai valori dei totalizzatori dei volumi, ad informazioni diagnostiche e/o ad altre informazioni legate a particolari eventi, e - una seconda zona a sola lettura (10) in cui sono memorizzati in modo immodificabile detti parametri utili ai fini metrologici.
  6. 6. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detta seconda zona a sola lettura (10) di detta unità di memoria (6) sono altresì memorizzati in modo immodificabile parametri identificativi e/o di fabbricazione di detto apparecchio (1).
  7. 7. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il contenuto di detta seconda zona a sola lettura (10) è protetto da crittografia.
  8. 8. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’unità elettronica esterna (25) del secondo modulo (20) è programmata in modo che, durante il normale funzionamento dell’apparecchio, invii all’unità di memoria (6) le informazioni relative al funzionamento dell’apparecchio (1), consentendo così la memorizzazione da parte di detta unità di memoria (6).
  9. 9. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’unità elettronica esterna (25) del secondo modulo (20) è programmata in modo che, a seguito del suo collegamento al primo modulo (4) e/o all’unità di memoria (6), legge ed acquisisce - preferibilmente automaticamente - il contenuto dei parametri e delle informazioni presenti in detta unità di memoria (6).
  10. 10. Apparecchio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo modulo (20) comprende al suo interno: - una sorgente di energia elettrica (27) per i componenti del secondo modulo (20) e/o per i componenti del primo modulo (4), e/o - un’interfaccia utente (16) configurata per permettere all’utente di interagire con detto apparecchio (1) e per visualizzare i dati ricevuti e/o elaborati da detta unità elettronica esterna (25) del secondo modulo (20), - mezzi di comunicazione a distanza (23) per interagire con un dispositivo portatile esterno e/o con un’unità remota.
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