Pskov Псков | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Russia | |
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Altitudine | 45 m s.l.m. | |
Superficie | 95,6 km² | |
Abitanti | 210.340 (censimento 2020) | |
Prefisso tel | +7 8112 | |
CAP | 180000–180999 | |
Fuso orario | UTC+3 | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Pskov è una città della Russia situata nell'oblast' omonima di cui è capitale.
Pskov è una città della regione Nord-occidentale della Federazione russa. La città sorge sul fiume Pskov sul punto in cui quest'ultimo si immette nel fiume Velikaja ed è tra le più antiche della nazione stando ai numerosi reperti storici qui ritrovati. Alcuni monumenti architettonici risalgono al XII-XVI secolo. La città affascina per il suo carattere tranquillo e accogliente, non appesantito dalle industrie, altrove in Russia molto diffuse, e rappresenta un ottimo luogo per chi vuole avvicinarsi all'immenso mondo russo senza scontrarsi immediatamente con le caotiche metropoli tipo Mosca.
L'attuale città si è sviluppata attorno alla possente e inattaccabile fortezza situata sulla foce del fiume. Durante i secoli la fortezza si è dotata di alcune fasce murarie difensive, una parte delle quali esiste ancora oggi in stretto contatto con gli edifici civili. Qui a Pskov si possono inoltre ammirare tutti i tipi di strutture difensive mai utilizzate nei secoli: castello, torri, bastioni, fossati, ponti levatoi e persino passaggi sotterranei. La parte antica della città, invece, offre molti esempi di architettura religiosa. Nell'insieme, Pskov presenta tutto ciò che può interessare un turista: edifici di ogni epoca, ogni stile e ogni tipo, parchi, monumenti, musei e molte locali che permettono di gustare la tipica cucina russa. Se non bastasse, appena fuori da Pskov si trovano numerose attrattive immerse nella natura e in una tranquillità che vi faranno dimenticare di essere vicino a una delle maggiori città russe.
Da sapere
[modifica]Cenni storici
[modifica]Pskov è una delle città più antiche della Russia. La prima volta che il suo nome compare in un documento scritto risale al 903 nelle carte riguardanti il matrimonio del principe Igor con la governante di Pskov Ol'ga.
All'epoca la città dipendeva politicamente dal Principato di Kiev e, in seguito, dal XII secolo a quello di Novgorod.
Fu, poi, anche parte della Repubblica di Novgord e per questo gli abitanti di Pskov ottennero lo status di graždane Novgoroda (cittadino di Novgorod) ma a Pskov rimase un reggente anche quando Novgorod rimase senza governanti.
Già alla fine del XIII secolo, Pskov era de facto indipendente da Novgorod ma la ottenne de iure solo nel 1348 per quanto almeno sotto l'aspetto ecclesiastico rimase forte la dipendenza dall'arcivescovo di Novgorod. Dal 1399 cominciò la sua dipendenza da Mosca e il governante di Pskov ottenne il titolo di luogotenente del principe di Mosca. A quel tempo tuttavia, la città era lontana e poco collegata a Mosca, il che significa che potette condurre la sua propria politica pressoché indisturbata. I secoli XIV-XV segnarono la fioritura di Pskov sotto il profilo artistico e in parte sotto il profilo architettonico. Tutto sembrò fermarsi nel 1510 quando il re di Mosca, Vasilij III intraprese azioni belliche nel contesto della guerra livonica tra Russia e Polonia che si svolse sul suolo di Pskov e quest'ultima vide una limitazione della sua autonomia.
Nel 1581-1582 la città venne assediata dall'esercito polacco sotto il comando di Stefan Batory, re polacco. Tutto sommato la guerra non andò male per i russi che vinsero anche se il re polacco lasciò sulle mura difensive di Pskov un segno del suo passaggio: la breccia di Batory (Batoriev prolom). Nel XVII secolo, anche se i confini russi cambiavano quasi ogni anno, Pskov fu una delle poche città che rimase sempre russa. Nel 1708, con la divisione operata da Pietro il grande, Pskov è entrato nel governatorato Ingermanland.
Il 1721 segna la fine di un'altra importante guerra, l'ultima combattuta sul suolo svedese fino ai nostri giorni e che va sotto il nome di grande guerra del Nord e l'Estonia venne fagocitata dalla Russia e Pskov si trovò per la prima volta lontana dai confini. Nel 1766, dopo alcuni cambi politici, Pskov divenne sede del suo proprio governatorato.
La situazione rimase immutata fino al 1927, fatta eccezione per un paio di mesi di occupazione tedesca nel 1918. Dal 1927 divenne un importante centro dell'Oblast' di Leningrado.
Pskov fu, in seguito, occupata dai tedeschi per tre anni durante la seconda guerra mondiale. Ancora oggi sono visibili i segni della guerra e continua la ricostruzione.
L'Oblast' di Pskov fu istituita immediatamente dopo la liberazione, nel 1944, e Pskov ne divenne subito il centro amministrativo.
Ultimamente la regione non è stata molto fortunata con i governatori e la regione, oltre che la stessa città, hanno acquisito la reputazione di un luogo trascurato con una debole economia.
Anche se nel 1991, con il crollo dell'URSS, Pskov ha ricominciato a essere sul confine russo, la situazione non è affatto migliorata a causa della mancanza di investimenti e le vie di comunicazione della zona hanno perso importanza.
Solo ultimamente si è iniziati a investire nel turismo e ciò ha segnato una prima ripresa.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Lo stato attuale delle vie di comunicazione aeree a Pskov riflettono lo stato in cui versa l'aviazione in tutta la regione europea della Russia. C'erano, in passato, cinque o sei compagnie aeree che si occupavano del collegamento con Mosca. Nessuna di loro è stata in funzione per più di un anno. L'unica compagnia ancora attiva, quella locale, d'altro canto comincia a ottenere alcuni successi e sono attivi dei voli verso Mosca con cadenza di tre volte a settimana. I voli sono effettuati con aerei "nostalgici" modello AN-24, un vecchio aereo sovietico, famoso per i numerosi incidenti in cui è stato coinvolto. Esistono anche voli, saltuari, per San Pietroburgo ma vi conviene guardare i siti delle compagnie aeree per accertarvi della disponibilità dei voli. I biglietti, oltre che online, potrete acquistarli in aeroporto e nelle agenzie viaggi cittadine.
- 1 Aeroporto (IATA:PKV), ulitsa Germana, 34 (Fermata "Aeroport"). L'aeroporto si trova nella zona sud-orientale della città. Dal centro verso l'aeroporto e viceversa sono disponibili moltissimi mezzi di trasporto pubblico, soprattutto a partire dal Oktjabr'skij prospekt e dal Krestovskij šosse. Dalla fermata occorre percorrere a piedi per cinque minuti un tratto di strada e sarete giunti a destinazione. Sulla parete principale dell'aeroporto noterete la scritta "Gorod voinskoj slavy": Città della gloria militare, il titolo che Pskov ottenne dopo la seconda guerra mondiale e il motivo dell'esistenza dell'aeroporto che in origine era solo militare.
In nave
[modifica]I fiumi che attraversano Pskov, e soprattutto il maggiore (fiume Velikaja), purtroppo non dispongono di porti per civili ma solo di porti merci.
In treno
[modifica]La stazione di Pskov è sicuramente un importante nodo ferroviario per i commerci con l'Europa ma i treni per trasporti di persone sono abbastanza limitati. Da Mosca arriva un solo treno notturno al giorno e comunque il viaggio dalla capitale dura 13 ore. Leggermente migliori sono i collegamenti con Riga, San Pietroburgo, Vilnius. Questi, però, sono treni abbastanza affollati in quanto fanno parte dell'unica linea che collega Mosca alle capitali baltiche. Da Pietroburgo giungono, talvolta, treni "esotici" ma sempre notturni. Tutti, d'altronde, sono abbastanza economici. Tirando le somme, si può dire che anche dal punto di vista dei trasporti su rotaia la situazione è pessima ma perlomeno una volta al giorno potrete trovare un treno per una delle altre maggiori città russe. Molto più rari sono i trasporti verso occidente, vale a dire, fuori dalla Russia.
- 2 Stazione ferroviaria centrale (Железнодорожный вокзал), ulitsa Voksal'naja, 23. La stazione si trova a circa 2,5 km dal centro città, in direzione sud-est. Fin qui arrivano quasi tutti i mezzi di trasporto pubblico di Pskov anche se nulla vi vieta di raggiungere il centro a piedi, facendo una piacevole passeggiata lungo la via principale, l'Oktjabr'skij prospekt o percorrendo via Jana Fabriciusa. L'edificio della stazione fu costruito nel 1863 e da allora non è cambiato nulla. Proprio qui, il 2 marzo 1917, Nikolaj II, zar di Russia firmò la rinuncia al trono. A questo evento è stata dedicato un monumento che sorge nelle vicinanze della stazione.
In autobus
[modifica]Gli autobus per Pietroburgo partono ogni ora е il viaggio dura 4,5 ore. Sono in funzione anche moltissime maršrutki sia privati sia organizzati in compagnie come la "Avtograf". A Pietroburgo il capolinea è il monumento a Černyševskij, di fronte all'hotel Rossija.
Esiste anche un servizio giornaliero da e per Mosca (15 ore di viaggio) e uno da e per Novgorod (4 ore di viaggio, due volte al giorno). Sono molti, invece, gli autobus che collegano Pskov con il Sud: Nevel', Velikie Luki e persino la bielorussa Vitebsk. Sono anche in funzione molte linee automobilistiche per l'Estonia (Tallin in particolare) che passano da Tartu, altre per Riga e alcuni per Aluksne.
Osservate, però, che la linea San Pietroburgo-Riga non passa da Pskov.
- 3 Stazione centrale degli autobus (Автовокзал), ulitsa Vokzal'naja, 21 (100 metri a sud della stazione ferroviaria), ☎ +7 8112 75-21-10.
Come spostarsi
[modifica]La città si sviluppa su entrambe le rive del fiume Velikaja. Si può dire che le maggiori attrazioni si concentrano in tre quartieri storici, per i quali fungono da confine proprio i due fiumi (Pskov e Velikaja). Della parte centrale della città fa parte il territorio della città Okol'nyj limitata dal Velikaja e dal Pskov; invece Zapskov'e è composta dai territori della riva destra del Pskov e il Zavelič'e si trova sulla riva sinistra della Velikaja.
Le due sponde della Velikaja sono collegate da tre ponti. Accanto alla fortezza si trova il ponte Ol'giskij che collega la via principale della riva destra, l'Oktjabr'skij prospekt con la via principale dello Zavelič'e, il Rižskij prospekt. Gli altri due ponti, 50-letie Oktjabrja e l'Aleksandr Nevskij si trovano rispettivamente più su e più in basso rispetto al corso della Velikaja. Le principali attrattive del Zapskov'e si concentrano lungo la via principale del quartiere, ulitsa Leon Pozemskij, il protagonista dell'età sovietica e primo direttore di Komsomol di Pskov. Questa via scorre fino al ponte sul fiume Pskov non lontano dalla fortezza e dalla foce del fiume stesso. Nel Zavelič'e ci sono, invece, relativamente poche attrazioni, tutte disposte non lontano dal Velikaja (il Monastero Mirožskij ad esempio); le altre si possono trovare solo spulciando sistematicamente la zona, in quanto sono tutte poco note o solo relativamente importanti. La stazione centrale degli autobus e quella ferroviaria si trovano accanto, a circa trenta minuti a piedi dal Cremlino (ma si può anche andare in autobus).
Con mezzi pubblici
[modifica]L'unico mezzo di trasporto pubblico in città è l'autobus. Grazie a un enorme parco macchine, gli autobus funzionano a brevi intervalli l'uno dall'altro, il che consente di spostarsi per la città senza problemi. Un biglietto unico che consente di spostarsi in tutta la città costa all'incirca 16 rubli (prezzi 2013). La maggior parte delle strutture di interesse per i viaggiatori si trovano nel centro città e spostarsi tra loro è abbastanza agevole anche a piedi. L'autobus numero 1 porta al monte Snjata. Il tragitto percorso da questo autobus inizia dalla stazione centrale e attraversa il centro città passando per Sovetskaja Ploščad', la piazza principale di Pskov, vicino alla fortezza.
Cosa vedere
[modifica]Peculiarità dell'architettura cittadina
[modifica]La costruzione della fortezza di Pskov iniziò, a quanto pare, poco dopo l'attacco del principato polacco Rogvolod nel 977 ai primi insediamenti dei Kriviči. Questi insediamenti di popolazioni tribali si trovavano o sull'alta collina che sorge tra i due fiumi o a Gorodce, un'altura a sud dell'antica città di Dovmont, ora piazza Sovetskaja. La popolazione di queste città è cresciuta inglobando i territori di Srednyj e Okol'nyj e successivamente la fortezza si è cinta di nuove fasce murarie, torri e bastioni, l'ultima delle quali fu la cinta muraria intorno al villaggio di Okol'nyj completata solo nel XVI secolo.
Le ultime modifiche all'apparato difensivo risalgono all'età di Pietro I il Grande che ingrandì e migliorò le difese di Pskov in previsione della grande guerra del Nord. I territori all'interno della città di Okon'lnyj furono abitati già dai secoli XII e XIII benché per molto tempo i dati ci riferiscono una bassa densità. Alcune basse strutture in legno erano già presenti al già al tempo della costruzione delle principali vie di comunicazione della città e sorgevano proprio accanto a esse. Già in queste prime costruzioni appare il carattere tipico di Pskov e cioè il riuscire a legare tante diverse costruzioni in un unico agglomerato asimmetrico.
I primi edifici in Pietra di Pskov sorsero a metà del XII secolo. Tra questi la cattedrale annessa al Mirožskij monastyr' e la seconda cattedrale dedicata alla Trinità. Probabilmente anche il monastero Ivanovskij è riconducibile a questo periodo, per quanto la data di fondazione di questo monastero, ipotizzata tra il XII e il XIII secolo non è ancora stata chiarita. Bisogna dire che tutte queste costruzioni erano molto lontane da quello che sarebbe stato chiamato, in seguito, stile pskovskij, lo stile proprio della città. Si suppone che queste chiese abbiano copiato semplicemente le altre costruzioni presenti nelle città vicine, senza sviluppare, almeno in un primo periodo uno stile proprio. Come scuola a sé, quella di Pskov nacque solo nella seconda metà del XIV secolo e il primo esempio è costituito dalla costruzione di alcune chiese e di un gran numero di monasteri. Una caratteristica predominante nell'architettura di Pskov è la sua praticità, l'essere sempre destinata a fini pratici. I particolari artistici, la perfezione estetica venivano raggiunti in un secondo momento per mezzo di dettagli e rifiniture.
La caratteristica fondamentale dell'architettura di Pskov del XV-XVI secolo, invece, sono le costruzioni di chiese a tre absidi con una sala centrale retta da quattro colonne. I primi esempi di questo tipo avevano 16 tetti spioventi ma in seguito, per semplificare la progettazione e la costruzione, il numero fu ridotto a otto. Nei secoli XIV-XV la composizione delle chiese iniziò anche a integrare in sé elementi occidentali quali portici, campanili e cappelle laterali. Dal XVI secolo sono entrati in uso dei campanili separati e a forma di torre. I portici entrarono in uso dal XVII secolo anche per quanto riguarda l'architettura civile ma da questo periodo, anche i templi più vecchi venivano restaurati con l'aggiunta di portici.
Per quanto riguarda gli elementi decorativi, quelli tipici di Pskov iniziarono a essere usati nel XV secolo e in seguito non sono quasi per nulla cambiati. Nel XVI secolo si sviluppò l'architettura cittadina in pietra. I primi edifici furono i convitti per l'abitazione dei monaci, le ale dei monasteri dedicate agli oblati e la parte degli edifici in pietra dei ricchi mercanti. Questa era composta da depositi al piano terra e le stanze al primo piano. Ma queste costruzioni non ebbero fortuna in quanto sono velocemente andate in rovina dopo che nel 1569 i lori proprietari furono inviati a Mosca.
Al di là dei modelli che si possono rintracciare nella storia dell'architettura di Pskov, bisogna tener conto del fatto che molti, se non la totalità degli edifici, hanno subito radicali modifiche nel corso dei secoli. Uno dei pochi elementi che rimase stabile, fino a surgere a simbolo dell'architettura di Pskov è il portico in pietra. La maggior parte dei cambiamenti importanti in fatto di arte ed edilizia dipesero dalle vicende storiche di cui Pskov fu scenario: la grande guerra del Nord, le spedizioni di Pietro il Grande, la seconda guerra mondiale e tutta una serie di epidemie e incendi che di volta in volta costrinsero a ricostruire o riorganizzare gli spazi abitati. Gli unici interventi degni di nota in fatto di restauro e recupero delle testimonianze storiche risalgono agli ultimi decenni.
Per il turista che si accinge a visitare Pskov l'attrazione più importante è sicuramente il Cremlino di Pskov (chiamato dagli abitanti Pskovskij Krom) in cui regna incontrastata la magnifica cattedrale alla Trinità del XVII secolo, osservabile da qualsiasi angolo della città, anche il più remoto. La fortezza è una delle più antiche in Russia. Oltre questa cattedrale, altri due monasteri (Mirožskij e Snetogorskij) costituiscono i migliori esempi d'architettura di Pskov. Ciò che rende questi monasteri meta di turismo sono i loro meravigliosi affreschi. In particolare, nel Mirožskij si conservano affreschi, tra i più antichi in Russia, addirittura precedenti all'invasione mongola (XII secolo). Quelli del Snetogorskij si sono conservati, invece, assai peggio e sono sicuramente di minor valore artistico. In ogni caso, gli edifici religiosi sono sicuramente il pezzo forte di Pskov e il motivo della sua fama di città turistica. Poche città in Russia, oltre Pskov, possono vantare quasi due dozzine di chiese rupestri sparse per il suo piccolo territorio.
Anche se sono in minoranza, tuttavia, non dimenticate di dare uno sguardo all'architettura civile. La maggior parte degli edifici storici non religiosi sono stati costruiti intorno al XVII secolo. Il miglior esempio di questa architettura è il Pogankiny palaty, visitando il quale vi farete un'idea di quella che doveva essere Pskov qualche secolo fa.
Esistono anche, in città, un gran numero di monumenti più recenti (XVIII-XX secolo). Ма questi saranno visibili solo al turista ostinato, disposto a spendere in città alcuni giorni alla ricerca dei tanti gioielli artistici semi sconosciuti, nascosti nelle viuzze e nei posti più impensati.
- 1 Fortezza di Pskov (Псковская крепость). La fortezza, come si è già detto, è l'elemento simbolo insieme ad alcune chiese, della città. In passato era dotata di una ricca rete di cinte murarie e strutture difensive, tra le quali la più importante era il Krom. Con questo termine, da tempo immemorabile, gli abitanti del luogo chiamano l'edificio centrale della fortezza. Questo forte, costruito su una collina tra i due fiumi, era praticamente inaccessibile ai violenti nemici che tentavano di assediare la città e fu la salvezza di Pskov in molte occasioni. Delle molte cinte murarie non è rimasto molto, se non quella che abbraccia i quartieri di Zapskov'e e Okol'nyj. Al suo tempo, la fortezza di Pskov era rinomata in quanto una delle più antiche di Russia e le sue fortificazioni correvano per 9 km, coprendo quasi 215 ettari, praticamente un territorio sterminato per quell'epoca.
Il Krom
[modifica]Il Krom si erge su un'alta collina rocciosa, le sue mura occidentali scorrono parallele al Velikaja e le orientali, invece, parallele al Pskov. Nelle fratture tra le rocce sono state edificate le maestose torri difensive, ancora oggi visibili: la torre Smerd'ja e la torre Kutekroma sulla Velikaja e la torre Srednjaja e Trockaja sul Pskov. Tra le torri Srednaja e Trockaja si trova la barriera naturale del fiume che fa quindi di questo punto, il meno protetto della fortezza. Fino al XII secolo, la fortezza aveva solamente un portale d'ingresso ma alla fine del secolo se ne ricavò un altro presso la Trockaja. Sulla data di erezione della fortezza non abbiamo informazioni precise e le prime cronache la menzionano come già esistente. Nel 1861-1871 fu ristrutturata e fortificata la zona presso la foce del Pskov, il punto più debole delle difese. Guidò i lavori Konstantin Ton che trasformò le imponenti torri in più piccole torrette mozzate. Da allora la torre Smerd'ja assunse il nome di torre Dovmontova.
Nel XV secolo fu costruito nei pressi della torre Trockij anche un ricetto, una struttura difensiva dotata di un passaggio sulla parte superiore. Questo rendeva ancora più difficili gli attacchi, in quanto anche se il nemico fosse riuscito a superare il portale esterno, sarebbe stato assalito con ogni mezzo dall'altro del ricetto.
Oltre alla bellissima fortificazione con le sue piazze e i suoi edifici, il visitatore del passato (come quello d'oggi), veniva accolto anche dalla spettacolare, e allora appena costruita, cattedrale della Trinità:
- 2 Cattedrale della Trinità (Троицкий собор). La cattedrale iniziata molto prima, fu completata solo nel XVII secolo sul modello dell'architettura moscovita mitigata dal desiderio di creare un edificio in armonia con le altre costruzioni all'interno della fortezza. I suoi prototipi furono le chiese rupestri della fine del X secolo, che secondo la tradizione furono qui costruite dalla principessa Ol'ga ancor prima che si instaurasse la Rus' di Kiev. La nuova cattedrale fu iniziata nel 1365. Questa bellissima cattedrale, la più grande a Pskov, conserva ancora molte testimonianze artistiche del passato come la splendida iconostasi. Le vicende che questo edificio ha vissuto nel corso dei secoli sono state molte e non sempre positive: nel 1562 fu bruciata e poi ricostruita. Nel 1609 un'esplosione delle polveri da sparo conservate nella fortezza la danneggiò nuovamente; fu ristrutturata nel 1682 nello stile in cui oggi la possiamo ammirare. In un primo tempo la cattedrale non possedeva dipinti o affreschi (saranno aggiunti dopo) ma il suo tesoro artistico maggiore era costituito dalla sola iconostasi dei secoli XVII-XVIII. Oggi oltre agli affreschi aggiunti da autori locali, troviamo qui anche molte icone straniere e due bellissime icone della Tichvinskij Bogomater'. Notate anche il recente ma imponente candelabro in oro che pende dal soffitto.
- 3 Campanile (Колокольня). Il campanile annesso alla cattedrale fu costruito quasi in concomitanza con la costruzione di quest'ultima. Un buon posto per apprezzarne l'altezza e la maestosità è il ponte Sovetskogo o il lungofiume opposto. Esso è frutto interamente di maestranze locali dell'epoca anche se le attuali campane e l'orologio risalgono alla fine del XVIII secolo come sostituzione di quelli antichi, completamente distrutti nell'incendio del XVII secolo.
La Cattedrale della trinità con le sue bianche mura divide in due parti disuguali il cremlino e tra queste vi è un solo passaggio. A Sud c'è solo una grande superficie vuota, ex piazza del več' (l'assemblea democratica in uso in Russia in tempi antichissimi, prima dell'instaurazione dello zarato). Dall'altra parte, accanto alla torre Smerd'ja si trovava l'antica cattedrale Blagoveščenskij risalente al XV secolo, ricostruita nel 1830 e demolita in età sovietica. Qui intorno c'erano anche altri importanti edifici come il cortile Vladyčen', tutti demoliti nel XX secolo o bruciati.
La parte più grande della piazza (a nord della cattedrale) è anch'essa oggi semi-deserta. Gli archeologi ritengono che i primi insediamenti di Pskov fossero stanziati proprio qui nel II, III secolo. La torre maggiore è la Kutekroma, dalla quale - si dice - anche Puškin amava ammirare il paesaggio della città al ritorno da Michailovskoe dove era stato in esilio.
Dovmontov gorod
[modifica]Appena fuori dalla fortezza, la successiva linea difensiva era costituita dalle mura della parte meridionale del Krom, la cosiddetta città Dovmontov (in russo Gorod Dovmontov) la cui fondazione è attribuita al principe lituano Dovmont. Dovmont, conosciuto come Timofeev tra i cristiani, regnò a Pskov tra il 1266 e il 1299. Con la comparsa delle mura della città Okol'nyj, la città Dovmontov perse la sua funzione difensiva di confine e nel XVII secolo, sul suo territorio sono sorte costruzioni civili. All'inizio del XVIII secolo su ordine di Pietro il grande tre chiese del Dovmontov furono trasformate in bastioni e strutture difensive. Le altre chiese, invece, furono utilizzate come depositi per le armi. Alla fine del XIX secolo la città Dovmontov era diventata deserta e sul suo territorio sorgevano solo mercati di frutta e verdura. Durante la seconda guerra mondiale, Dovmontov, fu un importante punto di difesa utilizzato dai tedeschi.
Oggi la città Dovmontov è una Pompei pskoviana, da quando gli archeologi hanno portato alla luce le fondamenta delle chiese antiche. Ci si può accedere attraverso la 4 Rybnickaja bašnja (Рыбницкую башню, in russo torre del Pesce). che fu distrutta negli anni '80 del XVIII secolo e ricostruita negli anni '70 del XX secolo recuperando lo stile originario. A Dovmontov si può accedere anche attraverso il cancello di ferro tra i Prikaznye palaty del XVII secolo e l'ex edificio del concistoro del XIX secolo, ora sede dell'ufficio turistico.
Nei secoli XV-XVI la città Dovmontov era piena di costruzioni di diversa natura. A occidente si trovava la corte del principe di Pskov, a sud-ovest c'erano costruzioni civili mentre lo spazio restante era occupato da chiese (almeno 17). Le prime chiese furono edificate da Dovmont stesso e in una di queste fu seppellito. Più tardi i suoi resti furono traslati nel Trockij Sobor. Il periodo di maggiore attività in fatto di edificazioni fu il XIV secolo, dal momento in cui le chiese di legno divennero chiese in pietra. Gli archeologi ritengono che le chiese fossero tutte affrescate; Gli affreschi rimossi, ad esempio, dalla chiesa di Pokrov (in russo Pokrov è l'Intercessione di Maria Vergine) sono attualmente all'Ermitage per restauro e studio. Gli affreschi della chiesa di Nikola na gregle si possono ammirare nel museo di Pskov.
L'unico edificio storico ancora intatto nella sua posizione originaria sono i Prikaznye palaty della fine del XVII secolo. Questi ospitano, oggi, il museo storico cittadino e al secondo piano è una ricostruzione di come il palazzo dovesse apparire nei secoli passati. Il palazzo, eretto nel 1693-1695 e ospitava la burocrazia statale. Durante la grande guerra del Nord, su ordine di Pietro il grande, il palazzo divenne un arsenale.
Dalla città di Dovmontov si può accedere alla 5 Torre Vlas'evskaja (Власьевская башня). che prende il nome dalla chiesa di San Vlas'ij che risale addirittura alla fine del X secolo. La torre è stata costruita negli anni 1376-1377 per la prima volta e ricostruita nel XVI secolo. Oggi è il secondo bastione più grande di Pskov dopo la torre Pokrovskaja. Dalla cima della torre si può ammirare un vista meravigliosa sul Zavelič'e.
Fortificazioni cittadine
[modifica]Il muro di Boris, che oggi passa per via Profsojuznaja, fu costruito nel 1309 e ridimensionato nel XV secolo per non ostruire l'edificazione della città Srednyj. La costruzione delle difese di quest'ultima iniziò negli anni '70 del XIV secolo e fu finita solo vent'anni dopo. Il segmento a Sud delle mura cittadine furono erette nel 1374-1375. Su queste furono aggiunte anche alcune torri (dieci in totale, di cui oggi ne rimane solo una intatta). A metà del XV secolo nel Zapskov'e le fortificazioni erano in legno e solo a fine secolo furono riedificate in pietro. Stessa cosa accadde nell'Okol'nyj per quanto riguarda le fortificazioni tra i due fiumi. Senza dilungarci troppo sul percorso e la storia di costruzione delle fortificazioni, vi consigliamo di andarle a visitare nei pressi del palazzo Jamskij o sul lungofiume Velikaja.
Come già detto, ai nostri giorni, rimangono solo alcune parti qua e là del grande e complesso sistema di mura che la città e i suoi singoli quartieri avevano fino a qualche secolo fa. Le parti meglio conservate sono quelle in prossimità delle torri maggiori o per lo meno di quelle che non sono state abbattute. Ad esempio, vicino alla foce del Pskov troviamo la cinquecentesca
Nel mezzo delle due torri si tova il Cancello piccolo. Lo spettacolo pittoresco formato da queste torri e dal paesaggio naturale offerto dal fiume è uno dei soggetti fotografici preferiti dai turisti.
Dalla torre alta inizia, invece, la fortificazione del Zapskov'e che inizia dalla riva del Velikaja e continua verso nord-est fino alla torre angolare, detta 8 Torre Varlaamovskaja (Варлаамовская башня). costruita nel 1482 circa. Questa torre a pianta rotonda, è sempre stata conosciuta con il nome di Naugol'naja (torre dell'angolo). Da qui, le mura continuano anche se non ben sempre ben conservate fino a via Oleg Koševyj. Su via Zastennaja, tra circa venti abitazioni è ancora visibile un tratto del muro e i resti di una delle torri. Dopo via Oleg Koševyj le mura sono visibili solo in parte. Più avanti il muro si conclude con la 9 Torre Gluchaja (Глухая башня). Letteralmente Torre sorda, fu costruita nel XVI secolo e oggi visibile se si attraversa ulitsa Truda.
- 10 Torre Gremjačaja (Koz'modem'janskaja) (Гремячая (Козьмодемьянская) башня). Quest'altra torre fu eretta nel 1525 e si trova in uno dei quartieri più pittoreschi della città, da cui si apre una fantastica vista sul Pskov. La torre è alta in tutto 19 metri e ha un diametro di circa 14 metri. Per i turisti è possibile visitare la torre anche dall'interno.L'aspetto romantico della torre e le rovine disseminate intorno a essa hanno fatto sorgere, nel XIX secolo, la leggenda secondo la quale all'interno della torre viva un principessa addormentata, circondata da innumerevoli e inestimabili tesori su cui fanno la guardia degli spiriti maligni. La leggenda asserisce anche che di notte è possibile sentire suoni di danze e musica provenienti dalla torre. Il suo nome Gremjačaja infatti sarebbe traducibile pressappoco con rumososa, sonante, e deriva proprio da questa leggenda.
Non lontano da ulitsa Spegal'skij e ulitsa Sverdlov si trovano i resti, abbastanza ben conservati, di un'altra torre a quattro piani: 11 Torre Michajlovskaja (Михайловская башня). il cui nome deriva dal vicino monastero Michajovskij. Altre celebri torri sono la Petrovskaja che con il suo cancello, servì un tempo da porta della città per chi giungeva qui proveniente da Novgorod e la torre Pokrovskaja che si trova a sud, nel quartiere che un tempo era la città Okol'nyj. Nelle vicinanze si trova il bel monastero di Mirožskij. Nell'ultimo secolo questa torre è stata completamente restaurata, comprese le gallerie e i suoi passaggi.
Sulle rive del Velikaja, infine, si trova un'ultima torre, la 12 Torre Mstislavskaja (Мстиславская башня). che prima si chiamava Kislinskaja in quanto di qui passava l'importante via Kislinskij. Nel XIX secolo, la torre diventò una stazione radio-telefonica. Se è vero che il suo interno fu scovolto dai lavori di adattamento della stazione, d'altro canto, questo la salvò dall'essere abbattuta, come accadde a molte altre torri della città. In seguito fu usata dall'industria sovietica. Di questo utilizzo è testimonianza il camino della fabbrica, ancora presente in cima alla torre.
Monumenti architettonici
[modifica]Srednyj gorod
[modifica]Nel XIV secolo la città estese i suoi confini oltre le mura della città di Dovmontov e arrivò sino al Zasten'e ovvero al muro difensivo più esteso, edificato nel 1375. Più parti, verso la metà del secolo, quando le mura dell'Okol'nyj furono integrate nel tessuto cittadino e fu edificato un nuovo circuito murario esterno, le vecchie mura e gli edifici all'interno furono chiamati Srednyj gorod ovvero città del mezzo. Questo ci fa capire quanto Pskov fosse densamente popolata già prima del XV secolo e al suo interno si trovassero numerosi costruzioni civili e religiose. Oggi non è più possibile capire con esattezza dove queste mura interne passassero, ma ci si può rendere immediatamente conto della ricchezza, architettonica e artistica, che si addensa in questa parte centrale della moderna Pskov. Uno degli edifici senza pari nella zona è la chiesa dei Santi arcangeli Gabriele e Michele. Non lontani e molto importanti per la città sono anche il monastero di Pskovo-Pečerskij, la chiesa dell'Odegitria e la chiesa di S. Vasilio. Tutte sono situate molto vicine e basta percorrere alcune delle più antiche strade del centro per visitarle tutte.
- 13 Santi arcangeli Gabriele e Michele (Церковь Михаила Архангела). Questa chiesa, costruita nel 1339, è molto semplice in quanto a composizione. La sua struttura originaria era in legno, come molte altre delle prime chiese della zona. Quasi tutto è rimasto dalla costruzione originale, fatta eccezione per l'abside e il portico occidentale. A cavallo dei secoli XIV e XV fu aggiunta la navata destra, con pianta simmetrica all'asse trasversale. Durante il restauro nel 1948, sono state rimosse alcune aggiunte risalenti al XIX secolo.
- 14 Chiesa di San Vasilio (Церковь Василия на Горке). È la seconda chiesa, per importanza, del centro città. Fu eretta nel 1413 sui resti di una chiesa più antica di cui non si molto se non che compare nelle cronache del XIV secolo. La chiesa si trova su una piccola collina, tanto che è anche conosciuta come Chiesa di San Vasilio sulla collina. A livello architettonico è importante anche perché è l'esempio più antico di chiesa a tre absidi e cupola, una caratteristica questa che sarà copiata in moltissimi altri posti in Russia e a volte è anche chiamata Stile di Pskov. Nel XVIII secolo, sappiamo, che era stata molto trascurata e dichiarata da abbattere. È quindi quasi un miracolo che oggi si possa ancora visitare e ammirare questa meraviglia dell'architettura medievale. Dal XIX secolo e in particolare dopo le ricostruzioni seguite alla seconda guerra mondiale, la chiesa ha subito numerosi restauri che le hanno ridonato l'aspetto originario.
- 15 Chiesa di San Nicola da Usoch (Церковь Николы на Усохе), ulitsa Sovetskaja, 19. Chiesa del 1536 ma anch'essa è solo una ricostruzione di una chiesa più antica, risalente al 1371. Ciò che meraviglia qui è la sua insolitamente grande dimensione, seconda solo alla cattedrale principale della città, il Trockij Sobor. Ancora più insolito se pensiamo al tempo in cui è stata costruita. Un'altra particolarità è costituita dal pavimento (innalzato di quasi due metri rispetto al suolo) e dall'entrata principale che si trova non, come al solito, su un lato ma a est. Questo fa si che chi entra si trovi immediatamente davanti alla bellissima iconostasi, invece di essere introdotto pian piano nel tempio, come accade nelle altre chiese. I lavori susseguitisi nel corso dei secoli hanno modificato radicalmente la chiesa, molto più che altrove: si spostò il campanile, quando quello vecchio dovette essere distrutto e si stravolse l'aspetto originario del portico e del tetto. Oggi la chiesa che si può visitare è il risultato dei restauri post bellici che hanno tentato di ridare al tempio il suo aspetto originario. Al di là della complessa storia dell'edificio e dell'interesse architettonico, questa chiesa è anche interessante per notare alcune soluzioni, escogitate nei secoli passati, al problema dell'acustica e alla necessità di farsi sentire in uno spazio grande. A questo proposito noterete la conformazione delle pareti e la presenza di numerosi fori risuonatori sul soffitto, similmente ad altre chiese del Nord Europa.
- 16 Chiesa dell'Odegitria (Церковь Одигитрии), ulitsa Profsojuznaja. Si tratta di una chiesa costruita tra il 1537 e il 1685 e pertanto è importante in quanto è uno dei pochi esempi dell'architettura di quel periodo e permette di seguire l'evoluzione degli stili a Pskov nel corso dei secoli. La chiesa presenta caratteri unici nell'architettura del luogo: ricchezza di ornamenti e decorazioni, pareti ed esterni colorati. Insolito, in quanto quasi tutte le costruzioni di Pskov sono molto semplici e pensate molto più per il loro significato funzionale che non per quello estetico. Oggi, purtroppo, questa ricchezza è ricostruibile solo attraverso l'immaginazione o le ricostruzioni archeologiche in quanto la chiesa versa in pessime condizioni di conservazione e ciò che è visibile è solamente lo scheletro murario. Particolare è anche la pianta con cinque cupole, di solito riservate solo a chiesa di una certa importanza. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu gravemente danneggiata e perse addirittura il tetto, oltre a grossi pezzi di intonaco. I restauri sono solo riusciti a rimetterla in sicurezza ma sicuramente ciò che vediamo oggi è lontano anni luce dallo splendore di un tempo. Non lontano da qui si trova la casa dell'arcivescovo di Pskov, un discreto esempio di architettura medievale.
- 17 Chiesa dei Santi Pietro e Paolo da Buj (Церковь Петра и Павла с Буя), ulitsa Karl Marx, 2. Di questa antica chiesa e della sua storia poco è chiaro. Persino il nome: buj, erano un tempo i luoghi di sepoltura e in particolare con il termine (anche nella variante buevišč) si indicavano le sepolture accanto o nei cortili delle chiese. Da qui l'ipotesi, rimasta tale, che la chiesa fosse edificata sui antichi luoghi di sepoltura. La chiesa fu ricostruita almeno tre volte e molte altre modificata a seguito dello spostamento dei confini cittadini e della necessità di costruire un muro difensivo nei pressi del sito dove si trova la chiesa. L'ultima, attuale, versione dell'edificio risale al 1540. Inutile dire, come per le altre chiese, che il tetto, le mura, il pavimento e il campanile sono tutti stati radicalmente modificati durante le varie epoche storiche e che il restauro generale del 2000 ha cercato di ricostruire l'antico aspetto del XV secolo. Su questa chiesa esiste anche una leggenda: durante la grande guerra del Nord, l'imperatore Pietro il Grande, zar di tutte le Russie soggiornò in questo edificio mentre gestiva le operazioni militari che in parte ebbero luogo sul suolo di Pskov.
- 18 Cortile dei Rusinovye (Двор Русиновых), ulitsa Karl Marx, 10. Si tratta di un cortile al cui interno sono presenti dei palazzi del XVII secolo, un tempo, i più grandi e sfarzosi tra quelli non religiosi. Furono costruiti dalla famiglia Rusinovyj da cui il nome. In origine erano presenti alcuni palazzi (non si sa bene quanti) ma oggi ne rimangono tre. Il complesso era organizzato in modo da avere a portata di mano tutto ciò che serviva per venire: un deposito per gli alimenti, stalle, palazzi per ricevere gli ospiti e palazzi per l'alloggio dei signori, oltre a quelli per la servitù. La maggior parte erano in legno e per questo non hanno affrontato la prova del tempo ma all'epoca era opinione comune che vivere in edifici in pietra pregiudicasse la salute delle persone.
Okol'nyj gorod
[modifica]Le antiche mura della città di Okol'nyj (in russo Okol'nyj gorod, oggi un quartiere di Pskov) erano site a nord del fiume Pskov, vicino alle mura della città. Un tempo il territorio era formato da diversi isolotti di sabbia, poi trasformati in una pianura. Qui sorgevano gli antichi mulini, bagni, laboratori di pelle e piccoli cortili degli abitanti più poveri. Ci sono tracce dell'edificazione massiccia, in questa zona, di templi in pietra e monasteri. Nel XVII secolo l'Okolnyj gorod cominciò a essere occupato da edifici industriali.
Appena un po' a est del fiume Pskov si trovano i resti delle fortificazioni dell'età di Pietro (da cui si può ammirare il Zapskov'e), mentre su ulitsa Gogol si vedono i resti delle postazioni di artiglieria, il cosiddetto 19 monte di Lapin. Poco più giù si trova la Chiesa Nikolsky. Nella stessa zona ci sono chiese abbaziali del XVII secolo. A nord delle rive del Pskov, invece, si trova Ostrovok, una zona dove prima della seconda guerra mondiale si potevano vedere resti delle antichissime vie pre-petrine, con case di legno, recinzioni con cancelli e porte in ferro battuto con particolari anelli. E accanto a questi, tra cespugli e prati, c'erano i resti di antichi edifici in pietra. Non meno suggestiva è la torre Gremjačaja, unico monumento a essersi conservato. Ora la zona è diventata una pianura su cui si può passeggiare tranquilli e se ha perso parte delle antiche rovine, non si sono di certo perse le splendide viste sul fiume e sulla natura circostante. Fortunatamente non tutto, però, è andato perso degli antichi edifici e numerose testimonianze del XVII secolo rimangono ancora lì, in attesa dei visitatori:
- 20 Palazzi di Jamskij (Палаты Ямскогo), ulitsa Voroskij, 6. Sono una coppia di edifici storici (costruiti nel 1680), divenuti famosi per il fatto che durante la grande guerra del Nord qui visse Pietro I, lo zar più conosciuto e affascinante della storia russa. Una volta mostravano tutta la loro bellezza e ricchezza di edifici signorili in pietra ed erano considerati il modello per l'architettura civile di Pskov. Nel 1855 l'edificio principale si salvò per miracolo da un incendio. Il restauro fu una vera e propria opera di sconvolgimento della struttura originaria e dell'edificio iniziale rimasero intatte solo le profonde cantine. Di fronte sorgeva la torre della città Srednyj. Un po' più a nord, presso la passerella sul Pskov, ci sono i resti della Chiesa dell'Epifania. La chiesa fu costruita nel XVI secolo sul sito di un antico tempio. Il proprietario del palazzo, Nikifor Jamskij fu sepolto nella navata destra della chiesa alla fine del XVIII secolo.
- 21 Palazzo Gur'eva (Палаты Гурьева), ulitsa Krasnych Partizan, 10. Palazzi della seconda metà del XVII secolo. I proprietari, come dice il nome, erano della famiglia Gur'eva che costruì questi palazzi qualche anno prima dei palazzi Jamskij. Oggi gli edifici sono abbandonati anche se rappresentano ancora un ottimo esempio di palazzi costruiti nella famosa pietra calcarea di Pskov. Il palazzo cambiò proprietario più volte: Taddeus Gur'eva, Trubinsky e Baran, solo per citare i più celebri. Nel suo cortile ci sono ancora i resti del muro del 1375 e di una delle torri della città Srednyj, tutti abbattuti quando Pskov si ingrandì.
- 22 Casa Pečenko (Дом Печенко), ulitsa Gogolja, 43. È un edificio della seconda metà del XVII secolo, anche se deve il nome attuale all'ultimo padrone, vissuto nel XX secolo, non perché questi siano stati particolarmente celebri ma perché non sappiamo nulla o quasi sui suoi precedenti possessori. All'inizio del XX secolo fu utilizzato come carcere per i prigionieri di transito verso gulag e carceri sovietici, e ora è abbandonato e lentamente ma inesorabilmente l'edificio si sta sgretolando. L'ultimo restauro (1937) vide una riqualificazione e sostituzione di lastre di ardesia e ferro e durante il restauro del 1949-1951 si tentò di recuperare l'antico stile russo. La parte più antica oggi visibile - l'ex ambiente residenziale - è ora pieno di erbacce. Come in altre case residenziali di Pskov, il livello superiore della casa era fatto di legno ma è miracolosamente sopravvissuto. All'interno dell'edificio si conservano le antiche volte del soffitto.
- 23 Solodežnja o casa di Lapin (Солодежня или дом Лапина), ulitsa Gogol'ja, 42. Dell'edificio del XVII secolo non si conosce né la data di costruzione né il primo proprietario. È noto che a metà del XIX secolo fu utilizzato dal commerciante Voronin per la sua produzione di malto. Nel 1873, il proprietario dell'edificio era barone Fitingof, e l'ultimo proprietario della casa era Lapin, dopo il quale nel 1914 l'edificio divenne proprietà della Società Archeologica di Pskov. All'interno delle mura si è conservata la scala che conduce all'ultimo piano ovvero il terzo su cui era presente da tempi antichissimi persino un gabinetto scavato nel muro.
Da qualche parte vicino a via Nekrasov (ex via Grande) e via Karl Marx (ex via Pietro), nei secoli XVI-XVII, c'era il Nuovo Mercato costruito nel 1510 per volere di Vasilij III. A sud di questa piazza mercantile si trovava una parte dell'antico muro della Srednyj gorod, probabilmente dove ora è via Puškin. A nord il limite è rappresentato dalla Okol'nyj gorod.
- 24 Chiesa dell'Intercessione al mercato (Церковь Покрова от Торга), ulitsa Karl Marx, 36. È stata la prima chiesa in legno dedicata all'Intercessione in Pskov e al momento della costruzione aveva uno scopo: la chiesa era un'offerta al Signore per invocare la guarigione dalla grande peste del 1522, scoppiata all'improvviso nella zona del mercato (da cui il nome). Il terreno su cui fu edificata era allora fangoso e le cronache riportano che furono necessarie delle "zattere" per far avanzare i lavori. Nel 1590 fu colpita da un incendio, dopo il quale fu ricostruita in pietra. La data esatta di costruzione della chiesa di pietra è sconosciuta, probabilmente fu tra il 1637 e il 1642. Nel 1676, però, un nuovo incendio la rase al suolo e fu costruita nuovamente qualche anno dopo. L'edificio è ricoperto da uno spesso strato di intonaco, che si ipotizza nasconda qualche affresco, ancora non scoperto. La sua caratteristica peculiare è l'estremamente raro campanile ottagonale su una base quadrata.
- 25 Chiesa di S. Nikola Javlennyj o di S. Nicola del mercato (Церковь Николы Явленного или Николы от Торга), Ulitsa Nekrasova, 35. Anche di questo edificio, come di tanti altri, non sappiamo la data esatta di costruzione né molto altro della sua storia antica se non che risale al XVII secolo. Secondo la versione più diffusa, la chiesa fu costruita dopo l'incendio di Pskov del 1676 per soddisfare la necessità di avere un luogo in cui custodire l'icona di San Nicola scampata miracolosamente all'incendio. Dal 1843, la chiesa fu utilizzata dai Vecchi Credenti (ovvero la setta interna alla Chiesa ortodossa che non accettò le riforme ecclesiastiche del 1666), e ora appartiene al Collegio Teologico di Pskov per cui è vietato visitarla e fotografarne l'interno se non dispone di un'autorizzazione. La chiesa è un raro esempio di chiesa a cinque cupole a Pskov, o meglio, ha una cupola maggiore quadrangolare sulla quale sono disposte quattro guglie supplementari poste sui lati del tamburo e non sugli angoli del quadrilatero, come è, invece, tipico nel resto della Russia. Ora il tempio è senza colonne, ma non è stato sempre così: in una delle riparazioni sono state scoperte le fondamenta di alcuni pilastri che una volta sostenevano le volte. Il campanile a tre livelli (inusuali in Occidente) sembra un'aggiunta posteriore. Prima della rivoluzione, il portone d'ingresso della chiesa aveva un inserto in rame con incisa la storia di tre martiri cristiani - Anania, Azaria e Misael. Nel periodo tra la rivoluzione comunista e la seconda guerra mondiale, le porte furono smontate e portate al Museo di Pskov... dove siano ora nessuno lo sa.
- 26 Chiesa di S. Anastasia di Sirmio a Kuznecach (Церковь Анастасии Узорешительницы в Кузнецах), Oktjabr'skij prospekt, 9. Secondo la leggenda locale, la chiesa in onore di S. Anastasia fu costruita nel 1377 da Vasilyj Daul. Il nome di Anastasia fu scelto in omaggio alla figlia di Vasilyj. Un anno dopo, nello stesso sito era stata costruita una chiesa in pietra. Durante il grande incendio del 1539 la chiesa fu distrutta. La chiesa fu ricostruita e poi modificata più volte e nel XIX secolo l'interno fu completamente stravolto e rifatto a imitazione dello stile classico occidentale con tanto di capitelli corinzi. Alla fine del XX - inizio del XXI secolo, la chiesa ha subito un ulteriore restauro, durante il quale si è cercato di recuperare l'aspetto primitivo.
- 27 Chiesa di San Sergio di Radonež a Zaluž' (Церковь Сергия Радонежского с Залужья), ulitsa Sverdlova,42a. La chiesa, dedicata a Sergio di Radonež sorge in una ex palude, chiamato "lužišč", da cui il nome. Una chiesa dedicata a un santo moscovita, poteva essere costruita solo dopo l'annessione di Pskov all'Impero russo, vale a dire non prima del XVI secolo, ma la data più probabile della costruzione è considerata la fine del XVI secolo, quando le truppe di Stefan Batory furono costrette ad arretrare nella città Okol'nyj. La sua struttura è inusuale per essere una piccola struttura. Durante la seconda guerra mondiale l'abside fu bombardata, e nel 1947 crollarono la cupola e il suo tamburo. Durante i lavori degli anni '60 e '90 sono stati effettuati restauri per il recupero del vecchio tetto e della vecchia abside. Oggi la chiesa è nuovamente pericolante e tanto il tetto quanto la cupola sono crollati.
- 28 Chiesa della Nuova Ascensione (Церковь Нового Вознесения), ulitsa Nekrasova, 20. Vicino alla chiesa di Santa Anastasia nel XV secolo c'era il convento della nuova ascensione con annessa una chiesa in pietra costruita nel 1467. Tuttavia, l'attuale edificio risale probabilmente al XVI secolo, anche se ha subito successivamente notevoli alterazioni prima di giungere a noi. Nel 1764 il monastero fu soppresso e la chiesa divenne parrocchia.Nel 1805 si pensò di abbatterla perché pericolante ma per il suo mantenimento si espresse l'imperatore stesso, promettendo di assicurare i fondi necessari alla sua riparazione.Il denaro elargito fu, in verità, molto poco e nel 1888 la chiesa fu dichiarata nuovamente pericolante e presentava un pittoresco tetto ricoperto d'erba. Tuttavia, dopo il miracoloso salvataggio della famiglia reale in occasione del disastro ferroviario del 17 ottobre 1888, furono restaurate ed edificate nuove chiese in Russia, e si decise di salvare anche questa. Al 1890, risalgono il nuovo tetto e sia cupola sia l'iconostasi furono completamente restaurate. Il piano inferiore del campanile fu utilizzato come magazzini e cantine. Una delle originali tre absidi fu demolita insieme con la sua cappella laterale. Dei diversi elementi decorativi tradizionali, la chiesa conserva solo le facciate artistiche, il resto è stato perso.
A sud del Mercato Nuovo, sul territorio dell'antica Polonišč, c'era un luogo chiamato Monte Romanov. Qui si stabilirono i residenti più ricchi della città. Così nel XVIII secolo quando si iniziò a costruire in pietra, fu proprio questa parte a popolarsi di imponenti e bellissimi palazzi signorili, alcuni dei quali giunti sino a noi. Tra questi:
- 29 Palazzo presso la torre Sokol'aja (Палаты у Сокольей башни (дом ксендза)), ulitsa Komsomol'skij, 5. Si tratta di un piccolo palazzo a due piani, costruito nella seconda metà del XVII secolo (1675 circa), non lontano dalla torre Sokol'aja. Nei tempi antichi, l'attuale via Komsomol'skij si chiamava via Sokol, da cui il nome della torre e dell'edificio. Nel XIX secolo la casa era proprietà di un sacerdote Ebreo grazie al quale il palazzo fu ricostruito e rimodernato. A causa di un incendio, nel 1944, l'edificio fu distrutto e fu ricostruito nuovamente nel 1953.
- 30 Palazzi Pogankiny (Поганкины палаты), ulitsa Nekrasova, 7. Questo è il monumento più famoso e ben conservato tra quelli civili di Pskov. I primi proprietari furono i mercanti Pogankiny, ma la data della costruzione di questa loro residenza non è nota con precisione. Sulla base delle modalità della costruzione si ipotizza la prima metà del XVII secolo. Probabilmente, il primo proprietario fu S. Pogankiny, uno dei mercanti più ricchi della città. Nonostante la posizione elevata (o proprio per questo) le persone non lo amavano molto, considerandolo una persona che abusava della sua ricchezza e del suo potere. Alla morte dell'ultimo membro della famiglia, il palazzo fu utilizzato come commissariato e poi come deposito di polvere da sparo. Questa funzione fece sì che il palazzo fosse trascurato e nel 1754 fu necessario un primo restauro. Dal 1900 se ne occupa la Società Archeologica di Pskov che lo ha trasformato in museo e libreria. Nel 1944, i tedeschi cercarono di far saltare in aria la casa, ma, anche se la parte settentrionale del palazzo fu gravemente danneggiata, la forza dell'esplosione non fu sufficiente a distruggere completamente le antiche spesse mura. Oggi è un centro culturale e museo; si possono ancora vedere l'antico portico, danneggiato già nel XVIII secolo e i bei soffitti a volta oltre che le tipiche stanze di una residenza signorile di Pskov con camere abitate ai piani superiori e magazzini al piano inferiore.
- 31 Primi e secondi palazzi di Menšikov (Первые и Вторые палаты Меншиковых), ulitsa Sovetskaja, 50. Si tratta di due magnifici edifici adiacenti ciascuno a tre piani. Sono stati costruiti alla fine del Seicento e i primi proprietari erano i mercanti Menšikov. Un secolo più tardi la famiglia cadde in rovina e i palazzi furono abbandonati per poi essere acquistati da numerosi altri passare di mano in mano a numerosi altri proprietari. Nel 1940 furono restaurati e adattati per diventare un rifugio antiaereo.
- 32 Quarto palazzo di Menšikov (Второй дом Сутоцкого / Четвёртые палаты Меншиковых), ulitsa Sovetskaja, 50. La casa si trova a est dei primi palazzi di Menšikov. Qui i lavori di restauro più che recuperare l'antico aspetto hanno solo distorto la composizione architettonica. Attualmente il palazzo è vuoto e sta andando in rovina.
- 33 Terzo palazzo di Menšikov (Третьи палаты Меншиковых), ulitsa Nekrasova, 10. La casa è situata a est del quarto palazzo di Menšikov secolo ed è attualmente conosciuto con un altro nome - casa Marina Mnišek, che, secondo la leggenda locale, soggiornò qui per tre giorni. Questa leggenda non sembra avere nessuna relazione con gli eventi storici reali in quanto il palazzo è successivo all'epoca della vita di Marina. Tuttavia molti leggono questa leggenda come un riferimento al fatto che il secondo falso Dmitri promise Pskov come feudo alla sua compagna Marina Mnišek. La casa è collegata tramite tunnel sotterranei con gli altri palazzi di Menšikov e molto probabilmente è stato costruita quasi contemporaneamente agli edifici.
- 34 Palazzi della collina dei Romanov (Палаты на Романовой горе), ulitsa Sovetskaja, 52. Edificio costruito sul finire del XVII secolo e poi ricostruito nel XIX secolo. L'unica cosa che rimane dell'antico fasto è il portico con i massicci pilastri. Per il resto è un edificio abbandonato anche se fino al XX secolo era sede del Conservatorio di Pskov.
- 35 Palazzo Podznoeva (палаты Подзноева), ulitsa Nekrasova, 1. Di questo, come di molti altri edifici storici di Pskov, si sa poco circa la sua fondazione e i suoi primi possessori. Sappiamo che appartenne al mercante Podznoeva nel XVIII secolo e che i suoi discendenti mantennero la proprietà fino al XIX secolo.È stato restaurato nel 2009 e trasformato in un albergo con annesso ristorante. Nei lavori di restauro e adattamento per l'albergo sono stati recuperati molti elementi originari come i bei soffitti a volta.
- 36 Chiesa della Vecchia Ascensione (Церковь Старого Вознесения), ulitsa Sovetskaja, 64. Un monastero con questo nome è noto dal XIV secolo. La prima menzione della Chiesa, invece, risale al 1420. L'edificio attuale è una rielaborazione di un altro precedente in legno e fu completato con ogni probabilità in torno alla seconda metà del XVI secolo. La navata sud della Natività della Madre di Dio, è stata demolita nel 1883 a causa delle condizioni fatiscenti in cui versava. Anche questa chiese è stata oggetto di lavori di restauro, successivi alla seconda guerra mondiale, che le hanno ridato alcuni elementi del suo originario aspetto. Oggi, la chiesa della vecchia Ascensione è un tipico esempio di chiesa in stile pskoviano.
A ovest del Sovetskij prospekt si trova:
- 37 Chiesa della Resurrezione di Polonišč (Церковь Успения с Полонища), ulitsa Georgievskaja, 3. È una chiesa in stile classicista occidentale e questo è già di per sé insolito a Pskov. La chiesa sorge accanto al sito dell'antica Chiesa di S. Maria Assunta (del '400, poi demolita) e fu costruita nel 1811 con i fondi donati dalla signora Šišikova, nonna del futuro decabrista M. A. Nazimov. La combinazione dei colori (una combinazione di bianco e azzurro) è la caratteristica peculiare di questa chiesa ed è opera dei lavori del 1864. Nel 1909 fu costruita anche una piccola casa canonica per il clero sulle rovine di una precedente. Nel 1936 e fino al 1948 la chiesa fu chiusa e, a quanto pare, mai più usata. Oggi è sede dell'Archivio di Stato della regione di Pskov.
- 38 Ex-ginnasio maschile di Pskov (бывшей Псковской мужской гимназии), ulitsa Kalinina, 5. Questa vecchia scuola è un monumento storico di Pskov e importante non tanto per la sua architettura quanto perché ospita una serie di reperti e testimonianze di coloro che hanno studiato a Pskov e sono divenuti in qualche modo celebri, a iniziare dallo scrittore sovietico А. Karevin o del grande Ju, N. Tynjanov a finire al biologo sovietico L. A. Zil'ber.
- 39 Chiesa di Gioacchino e Anna (Церковь Иоакима и Анны), ulitsa Kalinina, 26. L'architettura della chiesa ha fatto ipotizzare agli studiosi che la data di costruzione della chiesa risalga almeno al XVI secolo. Anche questo edificio, come tutti gli altri, ha subito notevoli modifiche nel corso dei secoli e in particolare durante i restauri del secolo scorso. Oggi è un'altra tipica chiesa con cupole in piena armonia con le altre della città.
- 40 Chiesa dell'Intercessione e della Natività della Madre di Dio (Церковь Покрова и Рождества Богородицы от Пролома), ulitsa Sverdlova, 1. Insolita costruzione dedicata tanto all'Intercessione di Maria quanto alla Natività, attira numerosi turisti ogni anno non solo per le sue belle forme ma soprattutto per l'ambiente in cui si trova: a due passi dal castello e dalla bella torre Pokrovaja. Inizialmente qui c'era una sola chiesa dedicata all'Intercessione, ma nel 1544 il monastero fu bruciato e fu ricostruito solo dopo la fine del periodo di assedio polacco (1581-1582). Al momento della ricostruzione risale anche la seconda dedica (l'assalto dei polacchi fu sventato proprio il giorno della Natività). L'attuale aspetto della chiesa è quello risultato dai restauri del 1961-1964 .
- 41 Chiesa di S. Giorgio dal Vzvoz (Церковь Георгия со Взвоза), ulitsa Georgievskaja, 1. La chiesa sorge sulle rive dela Velikaja, vicino al George vzvoz, dove vzvoz indica nel dialetto di Pskov i tipici terrapieni russi con funzione difensiva posti lungo il corso del fiume. Non lontano, più vicino al fiume, si trovano i resti di delle strutture per l'artiglieria costruite da Pietro I.
- 42 [link precedentemente non funzionante] Chiesa della Mezza Pentecoste (Церковь Преполовения Пятидесятницы), ulitsa Detskaja, 3. La chiesa è ospitata in una vecchia cascina di campagna, di proprietà dell'antico monastero di Spaso-Eliazarovskij. Secondo le cronache, non sempre precisissime, la costruzione risale al 1494, ma molto probabilmente c'era già un edificio precedente in loco. Un'incisione con la dedica all'abate Varlaam, ci testimonia con sicurezza la sua presenza dal XVII secolo. I lavori del XIX secolo hanno creato l'insolito campanile che la contraddistingue tra le altre numerose chiese di Pskov.
Zapskov'e
[modifica]Al quartiere di Zapskov'e si può giungere facilmente percorrendo il ponte Sovetskij (dalla fortezza) o attraverso il ponte presso Brody, arrivando da via Partizan e proseguendo verso la chiesa dell'Epifania. Questa zona della città è sempre stata caratterizzata da una densità di popolazione meno alta in quanto non c'era interesse per i mercanti a trasferirsi qui dal centro città. Tuttavia, non manca neanche qui un certo numero di monumenti architettonici degni di nota:
- 43 Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (Церковь Косьмы и Дамиана с Примостья), ulitsa Leon Pozemenskij, 7. La prima menzione della chiesa risale al 1458, in riferimento al suo incendio; non sappiamo di preciso quando fosse stata edificata la vecchia chiesa in legno ma il nuovo edificio in pietra è stato costruito nel 1463. Purtroppo la chiesa non fu fortunata e nel 1507 un'esplosione causata dalla presenza di polvere da sparo in un magazzino annesso la distrusse nuovamente. Nonostante le diverse disavventure che l'edificio ha visto, esso ha svolto un ruolo importante nella vita della città e del quartiere in particolare, sia come edificio religioso, sia come magazzino per polvere da sparo e altre merci.
- 44 Chiesa di Il'ja Mokrij (Церковь Ильи Мокрого), ul. Volkova, 9. Chiesa del 1677, edificata come cappella dell'antico monastero di Elia, situato nella parte paludosa del Zapskov'e. Nonostante l'origine relativamente recente, la composizione e le tecniche per la costruzione furono ispirate a quelle della scuola dei secoli XIV-XVI. L'edificio è giunto a noi con alcune modifiche, in particolare, l'attuale cupola emisferica ha sostituito la cupola completamente tonda originale. Da notare le decorazioni geometriche e i due portici accanto al campanile.
- 45 Palazzo Trubinskij (Палаты Трубинских), ulitsa Leon Pozemskij, 20-22. Palazzo del XVII secolo, commissionato da un ricco mercante di nome Ivan Trubinskij, i cui discendenti hanno mantenuto il possesso sul palazzo sino al XIX secolo. In un primo momento si stabilì qui una società bancaria, e dal 1829 l'ospedale della città. All'inizio del XX secolo fu la volta di una fabbrica di tabacco, e poco prima della rivoluzione, si stabilì qui l'ingegnere Meyer, che costruì nelle vicinanze la sua casa in stile Art Nouveau. Oggi si presenta come un edificio imponente a due piani con finestre solo sul secondo piano. La prima sezione (numero civico 20) ha una pianta a forma di L e, insieme con la seconda sezione dell'edificio ha in comune un cortile, che era un tempo il portico anteriore d'entrata. Anche se l'aspetto attuale è lontanissimo dai fasti che distinguevano questo palazzo tra gli altri, l'edificio è ancora importante per gli amanti dell'architettura civile.
- 46 Ex casa di Meier (Бывший дом Мейера), ulitsa Leon Pozemskij, 22 а. Si tratta dell'unico edificio artistico della città in stile Art Nouveau e fu progettato dall'amministrazione di Pskov per ospitare una fabbrica di cavi fondata da ingegnere tedesco G. Ju. Meier. Alla fine del XIX secolo - inizi del XX secolo Meier era ben noto in città. Dopo aver iniziato la sua attività con la costruzione del mulino a vapore, aprì l'ufficio tecnico per l'acquisto di macchinari di produzione e si cimentò anche nella vendita di cemento e fosfati. Dopo un incendio nel 1900 Meier ricostruì la fabbrica in stile Art Nouveau, adiacente al palazzo Trubinskij. Nel corso della sua storia secolare l'edificio non ha quasi mai cambiato aspetto.
- 47 Palazzi Postnikovye (Палаты Постниковых), ul. Oleg Koshevyj, 2-2b. I primi proprietari dei palazzi furono i ricchi mercanti di Postnikov che li costruirono alla fine del XVII secolo. Sembra che i Postnikov possedesse l'edificio ancora nel XVIII secolo. In ogni caso, nel 1784 fu acquistato dalla banca di Pskov e una diceria popolare vuole che dall'inizio del XVIII secolo il palazzo fosse adibito prima a ufficio del governatore e poi a prigione. Dal 1784-1788 si insediò un sezione del Tribunale Civile di Pskov e vi abitò l'assessore di collegio Nikolai Rezanov. Nel 1840 la casa ha subito un'ampia ristrutturazione.Oggi l'edificio principale è la biblioteca centrale dell'oblast' di Pskov, il che permette a tutti di accedervi e ammirare gli interni.
- 48 Chiesa della Resurrezione da Stadišč (Церковь Воскресения со Стадища), ulitsa Nabat, 4a. La chiesa esiste almeno a partire dal 1458 in un luogo chiamato Stadišč,che fino al 1765 ha ospitato un convento femminile. La prima menzione della chiesa risale al 1532. Sia l'architettura sia gli arredi sono quelli tipici di Pskov.
- 49 Chiesa di Varlaam Chutynskij (Церковь Варлаама Хутынского), ulitsa Leon Pozemskij, 53. Questa chiesa si trova accanto ai bastioni difensivi e non lontano dalla torre (ora in rovina) chiamata Varlaamskaja. La prima chiesa in onore del santo di Novgorod, San Varlaam era una votiva cappella rupestre. Una prima chiesa più grande in legno venne costruita nel 1466 per ringraziare il santo della fine della peste che aveva falcidiato la popolazione. Nel 1495, al posto della chiesa in legno si edificò una chiesa in pietra. Nel 1615 il re svedese Gustavo Adolfo aveva cercato di prendere la fortezza Pskov. Riuscì a creare una breccia ma l'attacco da parte dell'esercito riparatosi nella chiesa riuscì a fermare l'invasione. Questo evento è il motivo per cui la chiesa è tanto cara agli abitanti cittadini. La chiesa si caratterizza per le insolite composizioni d'archi in una struttura altrimenti non differente dalle altre chiese cittadine. Chi e perché abbia introdotto questo elemento non è chiaro.
- 50 Chiesa dell'immagine acheropita del Cristo dei Žab'ej Labica (Церковь Нерукотворного Образа с Жабьей Лавицы), ulitsa Pervomajskaja, 26 - 27. Il termine Labica, a Pskov, indica le antiche passerelle utilizzate per attraversare le paludi. In uno di quei posti, il Žab'ej Labica, un giorno del 1487 fu eretta una chiesa di legno votiva dedicata al Santo Volto. La veranda, il portico, e la navata sud oltre che il campanile sono gli elementi più antichi e risalenti all'età - incerta - in cui la chiesa fu ricostruita in pietra. La sua composizione è per certi versi molto pittoresca, fatta di un collage di diversi moduli semplici. Si tratta di una chiesa modesta ma vale la pena di visitarla se vi interessa la storia del posto.
- 51 Edificio della vecchia conceria (Здание кожевенного завода), ulitsa Gremjačaja. Scendendo dalla montagna Gremjačaja lungo il sentiero erboso in direzione del centro città, vi imbatterete in un posto, anticamente chiamato pozzo dei lupi dove un secolo fa si trovava l'ingresso al tunnel sotterraneo che portava alla torre Gremjačaja e da lì all'interno delle mura. Oggi sono sopravvissuti due edifici del XVII secolo: la vecchia conceria e il palazzo di Jakov Syrnikov. I palazzi furono usati per scopi diversi nel corso della loro storia: da una panetteria alla caserma del reggimento Enisei fino a uffici della burocrazia. Oggi si possono ancora ammirare le volte del piano terra e i frammenti della vecchia muratura, grazie ai restauri del secolo scorso.
- 52 Chiesa dell'Epifania da Zapskov'e (Церковь Богоявления с Запсковья), ulitsa Gercena, 7. Una delle più belle chiese di Pskov, conosciuta anche sotto il nome di "Brody" derivante dal nome del sito su cui si trovava la vecchia chiesa in legno. Bellissimo anche il luogo attuale: la collina verde sulla riva del Pskov. La chiesa ha una composizione tipica delle antiche chiese Pskov con le tre absidi, gallerie e due cappelle, ognuna con la sua abside. Danneggiata pesantemente durante la seconda guerra mondiale, fu restaurata due volte e anche qui i restauri ebbero l'obiettivo di recuperare l'antico aspetto.
Zavelič'e
[modifica]Il Zavelič'e è la zona residenziale di Pskov e anche la più vivace. Lo sviluppo edilizio qui è iniziato già dal XIV secolo, anche se molte testimonianze ci dicono che la zona era popolata da molto prima. Oltre gli edifici civili, anche nel Zavelič'e, non si è risparmiato in quanto a costruzione di chiese. Il problema serio che questa zona sta avendo è il fatto di essere in periferia e quindi poco protetta dagli enti culturali, il che sta causando la perdita o la decadenza di molti edifici antichi. Le maggiori attrazioni si trovano sulle rive del Velikaja.
- 53 Monastero Mirožskij (Мирожский монастырь), Krasnoarmejskaja nab., 2. Questo importantissimo monastero si trova quasi di fronte alla torre Pokrovskaja. Fu fondato con ogni probabilità intorno al 1156 con il lasciapassare del vescovo di Novgorod, un tale Nifont. Nonostante si trovi in una zona poco protetta dalle incursioni, questo monastero non si è mai munito di pesanti difese (eccetto una staccionata in legno) a differenza di tutti gli altri monasteri della città. Il muro di pietra fu costruito nel 1799-1805. Il monastero, comunque, pagò il prezzo della mancanza di difese e fu presa d'assalto molte volte durante la sua storia; celebre fu quella di Stefan Batory che lo usò come base per l'assalto.
Molto più difeso e celebre è la cattedrale Spaso-Preobraženskij, che in italiano significa Cattedrale della Trasfigurazione del Signore.
- 54 Cattedrale dello Spaso-Preobraženskij (Спасо-Преображенский собор). A questa cattedrale va il merito di aver diffuso la fama di Pskov a livello mondiale grazie ai suoi unici affreschi conservatisi dal XII secolo, stilisticamente vicini ai modelli bizantini. La data esatta della costruzione della cattedrale è sconosciuta, ma tutte le fonti concordano sul fatto che è era sicuramente presente da metà del XII secolo. Uno dei principali benefattori fu l'arcivescovo Nifon, di origine greca, a cui probabilmente si devono gli affreschi in stile bizantino. Si ipotizza che gli stessi costruttori fossero di Novgorod (luogo di provenienza del vescovo) per le notevoli analogie con l'architettura di Novgorod. I vari lavori e le modifiche radicali fatte alla chiesa l'hanno completamente stravolta e oggi assomiglia molto poco alla cattedrale che ci viene descritta nelle fonti storiche. Nel 2013 è iniziato il nuovo restauro e al momento (giugno 2014) è ancora chiusa al pubblico.
- 55 Chiesa Stefanovskaja (Стефановская церковь). Si tratta di un'altra chiesa posizionata a nord del monastero Mirožskij e costruita nel XVIII secolo. La sua particolarità è la incredibile commistione di generi: si va dal neoclassico al classico, dal medievale al moderno. Ovviamente la scelta non è stata intenzionale ma è il frutto di continue rielaborazioni e aggiunte susseguitesi nel corso dei secoli. La chiesa più antica qui fu costruita nel 1404 ed esisteva anche un'altra, dedicata a San Nicola, abbattuta nel XVIII secolo.
- 56 Dendrarium Mirožskij (Мирожский дендропарк). Questo dendrarium si trova accanto al monastero omonimo e fu inaugurato nel 1966. Dal 2013 sono in corso lavori di ingrandimento non ancora completi.
- 57 Chiesa della dormizione della Santissima Madre di Dio (Церковь Успения Пресвятой Богородицы в Бутырках), naberežnaja Ol'ginskaja. Si tratta di un edificio dai caratteri rari per l'architettura religiosa del XVIII secolo. Fu costruita, infatti, rielaborando l'edificio già esistente della caserma dei moschettieri sulla riva del fiume Mirožki. Un'altra particolarità è rappresentata dai benefattori: i cosacchi del Don. A livello architettonico si distingue il campanile a tre piani terminante con una guglia e l'insolita abside a forma pentagonale.
- 58 Chiesa di S. Clemente, papa di Roma (Церковь Климента папы Римского XVI), Krasnoarmejskaja naberežnaja, 16. È una delle poche cose che rimane qui dell'assedio svedese oltre al monastero omonimo, dedicato a San Clemente. La chiesa, tuttavia, non differisce di molto dalle altre chiese della città se non per qualche particolare riguardante le absidi e la mancanza di gallerie. Gran parte dell'arredamento interno antico è andato perduto e oggi la si può ammirare più che altro dall'esterno.
- 59 Chiesa di San Nicola del recinto di pietra (Церковь Николы от Каменной ограды), ulitsa Rosa Luxemburg, 17. È l'unica cosa che rimane del grande monastero Nikolsky Kamennogradskij funzionante già nei secoli XIV-XV. Durante la guerra di Livonia, 1581-1583, la chiesa fu distrutta. Un secolo più tardi, nel 1698, è stata restaurata con fondi privati. Al posto dell'ex portico in pietra del XIX secolo ne fu costruito uno nuovo in legno.
- 60 Cappella di S. Anastasia (Часовня Анастасии Римлянки), ulitsa Rižskaja (guardando il fiume, a destra del ponte Ol'ginskij). Si tratta di una cappella votiva costruita, la prima volta in legno sul lungofiume, dopo un'epidemia. Quando si rifece il ponte, i lavori richiesero la demolizione della vecchia cappella che fu costruita poco più lontano dall'architetto Šuseva. La costruzione, questa volta in pietra, imita lo stile medievale di Pskov. Nel mese di ottobre 1911 la cappella fu consacrata, e nel 1913 dipinta da G. Čirikov sulle bozze dei disegni di Rerich, due dei quali sono conservati nel Museo. Sotto il dominio sovietico, la cappella fu chiusa e utilizzata come chiosco, deposito di libri, botteghino del cinema, deposito di forniture per ufficio, e anche come negozio di kerosene. Poi di decise di demolirla ma per un miracoloso intervento di un burocrate fu salvata. Oggi è visibile solo dal ponte e ha comunque perso gran parte della ricchezza originaria, compresi gli affreschi.
- 61 Chiesa della dormizione a Parom (Церковь Успения у Парома), Rižskij prospekt, 2. La chiesa di Parom è una di quelle che non si può non notare se si visita Pskov. Tutto dà l'idea della grandezza: la composizione architettonica, il campanile e il luogo su cui si trova, ovvero vicino all'unico ponte che in passato collegava il Zavelič'e al centro città. La prima chiesa qui risale al 1443, poi ricostruita in pietra nel 1521. Le antiche cappelle non si sono conservate e, a cavallo dei secoli XVII e XVIII, furono sostituite da due nuove cappelle con absidi rettangolari e piccole cupole ornamentali. Sul tetto, vicino alla croce si trova raffigurata una figura alata, simbolo dello Spirito Santo che, secondo gli abitanti del luogo, protegge la città. Questa croce con colomba è una copia dell'antica croce del 1521 e insieme al vecchio pavimento, finestre e due davanzali di legno 1521, è ciò che rimane dell'aspetto originario.
- 62 Cattedrale di Giovanni il Precursore (Собор Иоанна Предтечи), ulitsa Maksim Gor'kij, 1. La cattedrale è l'unico elemento rimasto del complesso dell'antico monastero di San Giovanni Battista. Il monastero fu fondato dalla figlia del principe di Polotsk Rogvold, la quale prese i voti monastici nel 1240. Il marito di Eufrosina, fu il governatore Jaroslav di Pskov, che nel 1240 cedette la città ai tedeschi. Nel 1243 il principe attirò la moglie fuori del monastero, per portarla in Livonia, dove fu uccisa dal figliastro. Il suo corpo fu sepolto all'interno della cappella del monastero fondato da lei, e per molti secoli il monastero divenne un luogo di sepoltura per le principesse di Pskov. Situato al di fuori delle mura della città, il monastero ha spesso sofferto di attacchi nemici. Così, nel 1615 il re svedese Gustav, che si trovava nel Zavelič'e in tre giorni riusci a conquistare Pskov e il monastero di San Giovanni. Nel XVIII secolo, il monastero di San Giovanni Battista è stato uno dei più famosi della diocesi Pskov e ha visto arrivare qui come pellegrini anche i membri della famiglia reale. Nel 1923 il monastero fu chiuso e trasformato in conceria, mentre nel 1944 la cattedrale è stata gravemente danneggiata da un incendio. Il progetto di un restauro, eseguito da A. L. Maximov, cercò per quanto possibile di ripristinare le forme originali. Anche questo edificio è importante per la storia degli influssi delle maestranze di Novgorod, ben visibili nelle forme e negli elementi architettonici.
- 63 Chiesa delle donne portatrici di Mirra (Церковь Жён-мироносиц), ulitsa Kommunal'naja, 11. La prima chiesa in legno dedicata alle sante portatrici di Mirra è stata costruita nel 1536 sul sito delle fosse comuni dei morti durante l'epidemia di peste. Nel XIX secolo la chiesa ha subito modifiche notevoli: il vecchio portico è stato sostituito con una nuova galleria, la navata sud è stata completamente riedificata, il tetto sostituito con un padiglione. Nell'annesso cimitero sono sepolti alcuni degli uomini più illustri di Pskov.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]- 1 Museo statale storico-architettonico-artistico (Псковский государственный объединенный историко-архитектурный и художественный музей-заповедник), ulitsa Nekrasova, 7, ☎ +7 (8112) 66-33-11. Lun-Dom 11:00-18:00. Nel corpus centrale del museo si trovano le due interessanti mostre stabili: "Arte dell'europa occidentale nei secoli XVI-XIX" e "Arte russa dei secoli XVIII–XX".
- 2 Palazzo Prikaznaja (Приказная палата), Кремль, 4, ☎ +7 (8112) 72-45-74. Gio-Dom 11:00-18:00. Museo unico nel suo genere in Russia, qui vi verrà raccontata la storia dell'amministrazione politica russa nei bellissimo locali del XVII secolo.
- 3 Torre Blas'evskaja (Власьевская башня), ☎ +7 (8112) 72-45-74. 50 rubli. Mer-Dom 11:00-18:00.
- 4 Cattedrale della Trasfigurazione (Спасо-Преображенский собор Мирожского монастыря), Mirožskij naberežnaja, 2, ☎ +7 (8112) 56-73-02. Mar-Dom 11:00-18:00. La cattedrale, attualmente in restauro, è visitabile solo con tempo asciutto.
- 5 Museo-memoriale di Ju. P. Spegal'skij (Мемориальный музей-квартира Ю.П. Спегальского), Oktjabr'skij prospekt, 14/1. Spegal'skij diovenne celebre non solo per i suoi lavori nel campo del restauro di opere antiche ,a anche per i suoi bellissimi disegni sulla Pskov del XVII secolo eseguiti durante l'assedio a Leningrado.
- 6 Museo della ferrovia (Железнодорожный музей), ulitsa Vozal'naja, 38, ☎ +7 (8112) 70-66-32. Mar-Giov 11:00-18:00.
- Museo del romanzo I due capitani (Музей романа Два капитана), Oktjabr'skaja ploščad', 7.
Acquisti
[modifica]- 1 Centro commerciale Maksimus (ТОРГОВЫЙ ЦЕНТР «МАКСИМУС»), Oktjabr'skij prospekt, 54, ☎ +8 (8112) 793-700. 10:00-20:00. Il maggiore centro commerciale della città.
- 2 Centro commerciale Imperial (Империал), ulitsa Kommunal'naja, 48.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Puškin (Псковский академический театр им. А.С. Пушкина), ulitsa Puškin, 13, ☎ +7 (8112)66-40-39. Teatro.
- 2 Museo dell'oblast' di Pskov (Псковский областной театр кукол), ул. Конная д.3 (Accanto al ponte Ol'ginskij), ☎ +7 (8112)56-33-13. Teatro.
- 3 Cinema Oktjabr' (Кинотеатр «Октябрь»), pl. Lenin, 3, ☎ +7 (8112) 72-20-72. Cinema e teatro multisala.
- 4 Cinema Pobeda (Кинотеатр «Победа»), Oktjabr'skij prospekt, 17, ☎ +7 (8112)75-77-07.
- 5 Cinema Smena (Кинотеатр «Смена»), Oktjabr'skij prospekt, 17а, ☎ +7 (8112)73-97-33. Attualmente in restauro.
Locali notturni
[modifica]- Klub R-16 (Клуб R-16), Rižskij prospekt, 16. 22:00-06:00.
- KSK Super (КСК "Супер"), Oktjabr'skij prospekt, 56.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 kafe Buločkin (Кафе «Булочкин»), ulitsa Graždanskaja, 5 (nei pressi della stazione). :08:00-22:00. Caffetteria e rosticceria non molto cara con una discreta scelta di piatti caldi.
- Kafe Mel'nica (Кафе «Мельница»), ☎ +7 (8112) 72-05-91. zuppe 50 rubli ;piatti caldi dai 70 ai 120 rubli. Catena di fast food locale, simile ai locali pietroburghesi ma più economici. Discreta scelta di piatti caldi e Wi fi gratuito. Elenchiamo di seguito le principali sedi:
- 5 [link non funzionante] Sergyevskaja stolovaja (Сергiевская столовая), prospekt Oktjabr'skij, 19, ☎ +7 (8112) 73-71-24. 08:00-22:00. Tipica tavola calda di Pskov. Ottima per chi vuole mangiare bene a poco prezzo. Il nome, dalle sembianze ucraine, è invece un riferimento al vecchio nome (in scrittura prerivoluzionaria) dell'Oktjabr'skij prospekt.
- tavola calda Prijatnogo appetita (Пельменная «Приятного аппетита»), ulitsa Karl Marx, 20. Lun-Ven 09:00-18:00. Il nome è già una garanzia. In italiano significa "Buon appetito".
- Kafe Gorenka (Кафе «Горенка»), Oktjabr'skij prospekt, 22, ☎ +7 (8112) 12-15-37. 09:00-22:00. Caffetteria e tavola calda con squisiti prodotti di panetteria fatti in casa.
Prezzi medi
[modifica]- 6 Kafe Staraja Krepost' (Кафе «Старая Крепость»), Angolo tra Oktjabr'skij prospekt e ulitsa Sverdlova. Горячие блюда: 200–300 руб (2013). Круглосуточно. Locale carino che per certi versi ricorda le birrerie estoni: moltissime birre e un modesto assortimento di cibi. Si trova a ridosso delle mura del cremlino e per questo la sala è stretta e lunga ma ogni tavolo è dotato di una specie di telefono che permette di chiamare un cameriere.
- 7 Caffè-Pizzeria Kofeni (Кафе-пиццерия «Кофеин»), ulitsa Gor'kij, 29 (Nel Zavelič'e), ☎ +7 (8112) 57-12-93. pizza da 200 rubli. 10:00 - 23:00. Interni in stile retrò con un arredamento composto ma moltissimi oggetti in uso nei secoli passati. Si tratta però solo di una pizzeria, quindi tranne pizza, caffè e una discreta scelta di dessert, non troverete altro da mangiare. Tuttavia, ne vale la pena.
- 8 [link non funzionante] Ristorante Bierhoff (Ресторан Bierhoff), Rižskij prospekt, 16, ☎ +7 (8112) 57-40-00. birra: 80 rubli, pasti caldi: 100-200 rubli. Ven-Mar 12:00-03:00 Sab-Dom 13:00-01:00. Si tratta di un'ottima birreria con una buona scelta di piatti caldi. Di sera, specie nel weekend la musica è molto alta e il posto frequentatissimo. Vi conviene prenotare
- 9 Kafe Kofejnyj dvorik (Кафе 'Кофейный дворик'), ulitsa Lev Tolstoj, 2 (a sud del centro), ☎ +7 (8112) 72-35-34. 100-200 rubli. 09.00-24.00.
Prezzi elevati
[modifica]- 10 Dvor Podznoeva (Двор Подзноева), ulitsa Nekrasova, 1b, ☎ +7 (8112) 79-70-00. circa 100 rubli a persona.. Caffe e ristorante nella fortezza di Pskov con un ottimo menu. Il ristorante si snoda in quattro sale, ognuna con uno stile diverso: dal pub alla pizzeria, all'enoteca fino al normale bar. Si raccomanda questo posto per chi vuole assaggiare dell'ottima cucina tipica russa.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Hotel Avatar (Гостиница «Аватар»), ulitsa Sovetskaja, 111, terzo piano, ☎ +7 (8112) 66-26-86. dai 1300 ai 2300 rubli (doppie)). Nuovo hotel a sud del centro, occupa un intero piano di un edificio altrimenti adibito ad abitazioni civili.
- 2 [link precedentemente non funzionante] Hotel Krom (Гостиница Кром), ulitsa Metallistov, 5 (10 min a piedi dalla stazione), ☎ +7 (8112) 73-90-07, pskov@hotelkrom.ru. 1260-1300 rubli per una doppia. Hotel sito in un ex studentato, a 10 min dalla stazione e a 20 dal cremlino. L'hotel è carino ma ha seri problemi: l'acqua ad esempio ha un forte odore di acido solfridico. Il lato positivo sono gli alti sconti per gruppi di almeno quattro persone.
- 3 Hotel Ol'ginskaja (Гостиница «Ольгинская»), ulitsa Paromenskaja, 4 (Завеличье), ☎ +7 (8112) 57-08-88. 1700/2000 rubli. Hotel costruito sulla riva del fiume Velikaja in pieno stile ed epoca sovietica. Si tratta di uno degli hotel più economici della città con un buon servizio.
- 4 Hotel Piligrim (Гостиница «Пилигрим»), krestovskoe šosse, 83, ☎ +7 (8112) 62-04-90. 1300 rubli (doppie). Si tratta di un motel, più che di un vero albergo. I prezzi molto bassi e la posizione è centrale. Inoltre fa comodo la vicinanze alle fermate autobus. Wi fi gratuito.
- 5 [link non funzionante] Ostello Krasnyj Oktjabr' (Хостел «Красный Октябрь»), Oktjabr'skij prospekt, 31, ☎ +7 (951) 751-08-07. 450 rubli a persona (doppia o multiple), 850 rubli per la singola. Casa adattata ad ostello. Il servizio non è male e c'è anche il Wi fi ma è molto più vicino alla stazione centrale che non ai monumenti di Pskov.
Prezzi medi
[modifica]- 6 Hotel Kolos (Гостиница «Колос»), ulitsa Krasnyj partizan, 2, ☎ +7 (8112) 72-32-56. 2650-2800 rubli. Hotel con un'ottima vista su Pskov e abbastanza vicino alle attrazioni trovandosi leggermente a Nord del centro città. Wi fi gratuito.
- 7 Hotel Oktjabr'skaja (Гостиница «Октябрьская»), Oktjabr'skij prospekt, 36, ☎ +7 (8112) 66-42-46, okthotel@ellink.ru. 1800-2000 rubli per le doppie (2013). Un tempo era un albergo di fama a Pskov e anche uno dei più antichi. Oggi ha perso molto del suo valore e per quanto si sforzino di riguadagnare la fiducia dei clienti, le recensioni negative rimangono molte.
- 8 Hotel Rižskaja (Гостиница «Рижская»), Rižskij prospekt (проезд от вокзала на автобусах № 2 и 17.), ☎ +7 (8112) 56-22-23, fax: +7 (8112) 56-23-01. 1600 rubli (singole), 2800 rubli (doppie). Il più grande albergo nella parte occidentale della città (15-20 minuti a piedi dal centro). Le recensioni sono buone, ma tutti concordano sul fatto che l'hotel è un po 'caro: per esempio, la prima colazione viene addebitata separatamente, anche se il Wi-Fi è gratuito.
- 9 Hotel Tranzit (Гостиница «Транзит»), ulitsa Dekabristov, 64, ☎ +7 (8112) 73-60-06, pselektro@ellink.ru. 1700–2500 rubli. Alloggio a soli 20 minuti a piedi dal centro o 10 min con il bus. Le camere sono state rinnovate, con servizi privati, prima colazione inclusa. Parcheggio custodito gratuito. Le camere più economiche sono le singole. La connessione Wi-Fi è gratuita.
- 10 Mini hotel Gnezdo (Мини-отель «Гнездо»), ulitsa Vladimirskaja, (nel Zavelič'e), ☎ +7 (8112) 77-79-00. 1800–2200 rubli (2013). Hotel organizzato in una casa privata. La posizione non è ideale (40 min dal centro) ma almeno c'è il Wi fi e i proprietari sono cortesi.
Prezzi elevati
[modifica]- 11 Old Estate Hotel&Spa, ulitsa Verchne-Beregovaja, 4 (Zapskov'e), ☎ +7 (8112) 79-45-45. da 5100 rubli. Bellissimo, comodossimo.... ma carissimo. Hotel con spa e ogni possibile confort, sito nella bella zona del Zapskov'e.
- 12 Hotel "U Pokrovki" (Гостевой дом «У Покровки»), ulitsa Boevoda Šujskij, 17, ☎ +7 (8112) 29-11-90, pskov@upokrovki.ru. 4000–4700 rubli (doppie). Grande hotel per turisti stranieri, ogni appartamento ha quattro camere e un cuoco a propria disposizione per preparare tutto quello che si trova sul ricco menu.
- 13 Hotel "Dvor Podznoeva" (Гостиница «Двор Подзноева»), ulitsa Nekrasova, 1b (al sud del quartiere centrale), ☎ +7 (8112) 79-70-00. 4000–5000 rubli. Hotel moderno, pensato per chi viaggia per affari, situato in una posizione tranquilla, a 10 minuti a piedi dal krom. Servizio cortese, livello di comfort "tre stelle". Parcheggio custodito gratuito. Le tariffe delle camere includono la prima colazione più o meno completa. La connessione Wi-Fi è gratuita. Un pagamento anticipato ("early booking") consente di ottenere un piccolo sconto.
- 14 Hotel Favorit (Гостиница «Фаворит»), ул. Детская, 1б (центр), ☎ +7 (8112) 70-06-31, favorit-pskov@mail.ru. 3000–3500 rubli. Un piccolo hotel situato nel cuore della città, sulle rive del fiume Velikaja. Le tariffe includono la prima colazione. La connessione Wi-Fi e il parcheggio sono gratuiti. Buone recensioni.
- 15 Albergo Naberežnaja (Отель «Золотая Набережная»), Sovetskaja nab., 2, ☎ +7 (8112) 62-78-77, info@zn-hotel.ru. 2900–3200 rubli. La posizione di questo hotel è vicino all'ideale: in un posto tranquillo proprio di fronte Krom, ma nella pittoresca zona del Zapskov'e. Le moderne camere dispongono di connessione Wi-Fi. Buone recensioni.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Internet
[modifica]Nel bar Mel'nica (piazza Lenin) e nell'ufficio postale di ulitsa Sovetskaja, 20 c'è la possibilità di connettersi a internet dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 17:00.
Nei dintorni
[modifica]Attorno alle mura cittadine, nel XV secolo, sorsero borghi con alcune costruzioni in legno e in particolare con alcune piccole chiese parrocchiali. Non lontano da questi piccoli centri c'erano moltissimi monasteri, isolati nella natura, dediti più che altro alla preghiera e molto poco alla scrittura di cronache e manoscritti. Il risultato è che non abbiamo molte fonti sulle date di costruzione o sulla vita qui nei primi secoli e di quelli scomparsi non sappiamo quasi nulla. Solo uno di questi monasteri si è conservato fino ai nostri giorni: il monastero Stenogorskij. Pittorescamente situato in un punto del lungofiume della Velikaja il 4 Monastero Stenogorskij (Снетогорский монастырь). occupa la cima della collina Svjataja. La prima menzione di questo importante monastero risale addirittura al 1299 e si fa riferimento alla tragica uccisione di 17 monaci e del loro abate. Al di là degli edifici destinati ai monaci, l'attrazione più importante del monastero è la 5 Cattedrale della natività di Maria (Собор Рождества Богородицы). costruita nel 1310. Qui si conservano ancora gli antichissimi affreschi del XIV secolo e per quanto non reggano il confronto con quelli della cattedrale Mirožskij, tuttavia rivestono un'importanza straordinaria per gli studi artistici e riescono lo stesso a incantare i turisti. Una differenza con gli altri affreschi è che questi sono in puro stile di Pskov. Oggi la chiesa è aperta solo ai turisti e ha cessato le sue funzioni religiose già da molto tempo. L'antica cinta di archetti è stata recuperata durante i restauri del 1950.
Altri monumenti dell'arte religiosa si trovano nel monastero ristrutturato nel 1814, il
- 6 Monastero Nikol'skij (Никольская церковь). Dove si possono ammirare i resti del campanile. La chiesa fu distrutta completamente durante la seconda guerra mondiale.
Nella zona si trovano anche altri interessanti attrazioni: le Porte sante simili a quelle del monastero Mirožskij e il palazzo Archierejskie. Qui, sebbene non vietate, le foto e i video sono visti con una certe riluttanza dalle monache che quasi sicuramente vi rimprovereranno se vi sorprenderanno.
- 7 Chiesa di Pietro e Paolo sulla Breza (Церковь Петра и Павла на Брезе), ulitsa Beregovaja, 2 (vicino al ponte di Aleksandr Nevskij). A metà strada tra Pskov e il monte Svjataja, si trovano i resti del monastero Seretki, conosciuto almeno dal XVI secolo. Sul territorio del monastero si trova la chiesa di Pietro e Paolo sulla Breza, giunta a noi quasi nel suo aspetto originario.
- 8 Chiesa di S. Giovanni sulla collina Mišarina (Церковь Иоанна Богослова на Мишариной Горе), ulitsa Allejnaja, 1. La chiesa non è lontana dal luogo il fiumiciattolo Miljovka sfocia nel Pskov sulla collina Mišarina. Il nome della collina vene dal nome del diacono Misjurja, divenuto famoso nel XVI secolo per le sue opere di bene o forse, secondo altri, potrebbe derivare dai numerosi Mšara ovvero le zone paludose che circondano l'altura. La chiesa in pietra, è sorta nel 1547 e all'epoca apparteneva al monastero Kostel'nikov, poi sconsacrato (1764). La chiesa, come tutte qui, è stata ricostruita più volte.
- 9 Chiesa di S. Barbara martire (Церковь Варвары Великомученицы), posad Plechanovskij. La chiesa è tra i pochissimi esempi di edifici in legno e la sua età è vicina ai quattrocento anni. Certamente sono venuti a mancare alcuni dettagli nel tempo, ma la struttura è quella originale.
- 10 Chiesa di Costantino ed Elena (Церковь Константина и Елены), ulitsa Krasnogorskaja, 26. La chiesa è disposta su un punto pittoresco della riva del Pskov. La struttura dell'edificio fa pensare che sia stata costruita nel XVI secolo.
- 11 Chiesa di Dimitrij Mirotočivyj (Церковь Димитрия Мироточивого), ulitsa Plechanovskij posad, 74. Si trova sulla riva sinistra del Pskov, nella zona in cui sono sepolti personaggi illustri di Pskov. La chiesa, nota già dal XIV secolo, è stata completamente ricostruita tra la fine del XVIII secolo e la seconda metà del XIX secolo. Le decorazioni sono tipiche del XVI secolo.
- 12 Chiesa di Alessio dal Campo (Церковь Алексея с Поля), ulitsa Sovetskaja, 20. La chiesa fu costruita nel 1540 al posto della precedente, probabilmente bruciata o crollata. Il territorio apparteneva al monastero Alklistingvskij, da cui il nome. Trovandosi al di fuori delle mura della città, nel XVI-XVIII secolo, la chiesa si è più volte trovata coinvolta in azioni belliche. Alla fine del XVII secolo bruciò totalmente e fu poi ricostruita nella versione che oggi vediamo.
- 13 Chiesa di Nicola a Ljubjatovo (Церковь Николы Чудотворца в Любятове), ulitsa Ljubjatskaja, 2. La chiesa si trova a 3 km circa dal muro est dell'Okol'nyj gorod. Prima di essa sorgeva qui il monastero Ljubjatov, di cui si ignora quasi tutto anche chi fossero i fondatori. Le cronache riportano che nel 1570, in questo monastero si fermò Ivan il Terribile. Durante l'assedio di Pskov da parte di Stefan Batory nel 1581 la chiesa fu utilizzata dai soldati che hanno lasciato una traccia nella storia della chiesa, grazie ai danni recati all'icona della Madonna Ljubjatovskaja risalente all'inizio del XV secolo. Ora l'icona si trova a Mosca, nella Tretjakovskaja Galereja. La chiesa attuale è il frutto di diverse ricostruzioni.
- 14 Giardino botanico (Ботанический сад). Subito dopo il confine sud dell'Okol'nyj gorod, si trova questo giardino botanico vicino alla fortezza Sokol'skij dell'inizio del XVIII secolo. Il giardino fu aperto nel 1878 grazie a Raevskij ma dopo la seconda guerra mondiale è stato raso al suolo. Il giardino attuale è il frutto dello sforzo dei pskoviani per la sua ricostruzione.
- 15 Chiesa della Dormizione di Maria (Церковь Успения Пресвятой Богородицы в Мелетово). È un tipico esempio di stile pskoviano del XV secolo, pur sottoposta a diverse modifiche nel corso dei secoli. Negli anni '60 del XX secolo, la chiesa fu ricostruita nelle sue forme originarie. Ciò che rende l'edificio degno di nota sono i suoi affreschi.
Un po' più lontano da Pskov potrete visitare questi caratteristici villaggi:
- Michajlovskoe — Parco museale [link non funzionante] dedicato a Puškin.
- Izborsk
- Ostrov
- Pečory
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