Marsica | |
Bandiera | |
Stato | Italia |
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Regione | Abruzzo |
Capoluogo | Avezzano |
Superficie | 1 905,77 km² |
Abitanti | 126.293 (2021) |
Sito del turismo | |
Sito istituzionale |
Marsica è una regione storico-geografica appartenente alla Regione Abruzzo.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Regione storica dell'Abruzzo montano, comprende trentasette comuni della provincia dell'Aquila. Il suo centro principale è Avezzano, considerata città-territorio. Posizionata al confine dell'Abruzzo con il Lazio, culturalmente e politicamente strategica per l'Italia centrale, è collocata intorno alla piana del Fucino, tra il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, la piana di Carsoli e la valle Roveto. Confina a nord con l'Aquilano, ad est con la valle Peligna, a sud con la valle del Liri e la catena montuosa degli Ernici, infine, ad ovest con le catene montuose dei Càntari e dei Simbruini e con l'alta valle dell'Aniene.
Quando andare
[modifica]Molteplici i periodi ideali per visitare la Marsica. Molto dipende dal fine della visita. Per gli amanti della natura, delle escursioni e dello sport all'aperto il periodo più indicato ed anche il più sicuro è l'estate. Borghi, sentieri, eremi e rifugi del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, del parco naturale regionale Sirente-Velino e della valle Roveto sono le mete più frequentate.
I luoghi di villeggiatura vengono scelti soprattutto d'estate e, in generale, nei fine settimana del periodo che va dalla primavera all'autunno. In particolare Carsoli e i borghi della piana del Cavaliere, Cappadocia, Tagliacozzo, Sante Marie, Pescina e la valle del Giovenco. Gli amanti degli sport invernali frequentano le stazioni sciistiche della Marsica inevitabilmente in pieno inverno, quando, grazie al favore del meteo, la neve scende spesso copiosa sulle montagne d'alta quota. Le mete preferite sono Ovindoli (monte Magnola), Pescasseroli (monte delle Vitelle) ed Opi (altopiano di Macchiarvana), ma anche Camporotondo di Cappadocia e Marsia di Tagliacozzo.
Il migliore periodo per visitare la moderna città di Avezzano è aprile-maggio, in occasione dell'antica festa patronale in onore della Madonna di Pietraquaria e delle passeggiate mariane nella riserva naturale guidata Monte Salviano. Tuttavia la città è particolarmente dinamica in ogni fine settimana quando il grande mercato del sabato, i negozi del centro città e i grandi centri commerciali vengono presi d'assalto. Nel mese di dicembre si svolge la fiera di Santo Stefano che con centinaia di stand richiama migliaia di visitatori. In piazza Risorgimento, per tutto il periodo natalizio, s'insedia il mercato con i chioschi in legno e la pista di pattinaggio su ghiaccio del villaggio di Natale.
Il periodo migliore per visitare Celano, il maestoso castello, i musei, le sue piazze e le antiche chiese è l'estate. Particolarmente partecipata è la festa in onore dei Santi Martiri Simplicio, Costanzo e Vittoriano, che richiama nella cittadina castellana migliaia di persone, molte delle quali tornano in Marsica da ogni dove.
A Pescina è consigliabile una visita durante le svolgimento del Premio internazionale Ignazio Silone per la cultura che offre, tra l'altro, molteplici spunti per ripercorrere i luoghi autentici descritti dal famoso scrittore nei suoi romanzi. Il museo e il centro studi Ignazio Silone e la casa museo cardinale Giulio Mazzarino sono sempre aperti.
Pescasseroli è una delle mete montane più frequentate d'Abruzzo in ogni periodo dell'anno. Dotata di servizi ed infrastrutture turistiche offre, in particolare d'estate, la possibilità di conoscere da vicino le bellezze naturalistiche e flora e fauna del parco nazionale d'Abruzzo. Durante l'estate si svolge il premio nazionale di cultura Benedetto Croce.
Tagliacozzo, centro propulsore delle attività culturali del territorio, offre molteplici occasioni per una visita. L'antico teatro Talia e il palazzo ducale, in particolare, sono sempre in piena attività. Il festival internazionale di Mezza estate, che si svolge tra luglio ed agosto richiama migliaia di turisti e amanti della cultura. Nel periodo estivo si tengono nella cittadina marsicana moltissime iniziative, tra queste il festival cinematografico, tra i più importanti e seguiti d'Abruzzo, e la manifestazione rinascimentale Ascanio.
A Scurcola Marsicana si tengono d'estate il Premio internazionale D'Angiò e la rievocazione medievale Contrade e Borghi. Nella notte che precede il Corpus domini a Magliano de' Marsi viene realizzata una delle più longeve infiorate abruzzesi, denominata Florales. Nel borgo medievale di Aielli si svolge tra luglio e agosto la manifestazione Borgo Universo, kermesse musicale, teatrale e della street art. La torre trecentesca che ospita un osservatorio astronomico richiama molti appassionati dell'astronomia. Ogni 24 agosto a Cerchio, lungo le vie del borgo antico, si snoda il corteo storico della Bulla Indulgentiarum, una delle celebrazioni di carattere religioso più partecipate della Marsica, insieme al Rito della comparanza in onore di San Pietro l'eremita che si rinnova ogni anno a Rocca di Botte nella prima domenica di settembre.
Altre importanti feste di carattere religioso si tengono d'estate, come quella in onore di Santa Maria Goretti a San Benedetto dei Marsi, con la caratteristica processione dei motociclisti, il pellegrinaggio con la festa in onore di Santa Gemma dei fedeli di San Sebastiano e Bisegna e, all'alba del 24 giugno, il rito dell'abluzione nelle acque del fiume Liri, in onore di San Giovanni Battista a Civitella Roveto. Suggestive le processioni commemorative con gli incappucciati nelle celebrazioni del venerdì santo, in particolare a Scurcola Marsicana e Tagliacozzo. Nel periodo invernale a dicembre a Pereto va in scena il presepe vivente, una delle rappresentazioni più importanti della regione Abruzzo e nei giorni del 16 e del 17 gennaio si rinnovano le celebrazioni in onore di Sant'Antonio Abate a Collelongo, con uno dei riti più antichi della Marsica, quello delle "Cottore", accompagnato dall'accogliente apertura e benedizione delle abitazioni del paese.
In estate le mete più ambite e frequentate della valle Roveto sono Morino, con la riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo e una delle cascate naturali più alte dell'appennino con un salto di 80 metri, Canistro con le terme e il parco naturale Sponga e Balsorano con il suo castello medievale che domina il confine della Marsica con la Provincia di Frosinone (Valle del Liri), da cui alcuni sentieri permettono di raggiungere i numerosi eremi presenti in zona.
La Marsica è caratterizzata da un clima montano mediterraneo che può mutare in base all'esposizione dei venti o del sole, alla zona e all'altimetria. Agli inverni rigidi e piuttosto nevosi seguono estati calde e secche, mentre nell'altopiano del Fucino si manifesta una discreta umidità.
Cenni storici
[modifica]La Marsica deriva il suo nome dai marsi, popolo italico di lingua osco-umbra, stanziato nel I millennio a.C. nel territorio circostante di quello che fu il lago Fucino. I capoluoghi marsicani furono in origine Marruvium e i municipi di epoca imperiale di Antinum, Alba Fucens e Carseoli. Nel medioevo i centri che si contesero il titolo di "caput marsorum" furono invece Albe, almeno fino alla fine del cinquecento, Celano e Tagliacozzo. Sede della diocesi dei Marsi divenne dal 1057 con la bolla di Papa Stefano IX la cattedrale di Santa Sabina a Marruvio, l'attuale San Benedetto dei Marsi. La vicina Pescina è stata al centro della vita ecclesiastica tanto che nel XVI secolo vi fu trasferita la sede vescovile della diocesi. Le oscillazioni demografiche si sono risolte in favore di Avezzano a partire dal riordino amministrativo francese, con la nascita del distretto omonimo e verso la fine del 1800, con la decisione dei Torlonia di stabilirvi la propria amministrazione dopo il prosciugamento del lago Fucino. Il ruolo che oggi viene considerato naturale di Avezzano capoluogo della Marsica, si completa nei primi anni del 1900 quando, anche a seguito del terremoto del 1915, vennero trasferiti in città tutti i principali uffici civili ed ecclesiastici.
Lingue parlate
[modifica]Il dialetto marsicano è parlato nella subregione più occidentale della regione Abruzzo.
Si compone principalmente di due gruppi, quello italiano-mediano che copre l'area palentino-carseolana fra l'area di Tagliacozzo e le località del suo circondario (Castellafiume, Scurcola Marsicana) e la valle dell'Aniene nel Lazio. Si estende fino alle contemporanee frazioni periferiche di Avezzano (San Pelino, Antrosano e Cese) mentre il confine dialettale passa all'interno del comune di Rocca di Mezzo (frazione di Rovere) che lo separa dal dialetto della conca aquilana.
Il gruppo italiano meridionale è invece diffuso nell'area meridionale della Marsica. È diffuso nella zona fucense della Marsica ad Avezzano e Celano, nei paesi della valle del Giovenco e del parco Nazionale d'Abruzzo, mentre si estende a settentrione fino ad alcune località dell'altopiano delle Rocche.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]Alcuni comuni della Marsica:
- Aielli — Il borgo vecchio di Aielli, situato a oltre mille metri di altitudine, è uno dei centri più elevati della Marsica ed è circondato a settentrione dalla catena montuosa del Sirente. Nel territorio comunale si trova lo sbocco delle gole di Celano, gola scavata dal Rio La Foce che si addentra oltre la val d'Arano di Ovindoli. Oltre alla torre dell'orologio, di forma quadrata, il nucleo centrale del paese si caratterizza per la torre medievale eretta nel 1356 dai conti dei Marsi. La struttura ospita un osservatorio astronomico denominato torre delle stelle. Dal 2017 nel borgo antico si realizzano murales ispirati principalmente al tema dell'astronomia.
- Avezzano — Considerata la città territorio della Marsica, è un ideale punto di partenza per viaggi ed escursioni verso le bellezze naturalistiche e architettoniche dell'Abruzzo interno. Con oltre 40.000 abitanti è il centro più popoloso del territorio, risorto dal devastante terremoto del 1915. Conserva tracce della sua antichissima storia come il castello Orsini-Colonna che ha ospitato la pinacoteca d'arte moderna, mentre, i reperti lapidei d'epoca romana, medievale e rinascimentale rinvenuti nei centri della Marsica sono ospitati presso l'Aia dei Musei. Nella villa Torlonia, presso la caratteristica struttura lignea del Padiglione Torlonia, nota come "Casino di caccia", si trova il museo della civiltà contadina e pastorale. Di particolare interesse i cunicoli di Claudio, la cui prima realizzazione risale tra il 41 e il 52 d.C. in occasione del primo tentativo di bonifica del lago Fucino, l'emissario torloniano e la riserva naturale guidata Monte Salviano. La cattedrale dei Marsi, situata al centro della città, è la chiesa madre dell'omonima diocesi.
- Capistrello — Comune situato all'inizio della valle Roveto a pochi chilometri da Avezzano. Mantiene intatto il centro storico con le sue chiese e le suggestive frazioni medievali. Nella parte bassa del borgo antico si trova lo sbocco dell'emissario di Claudio. La galleria elicoidale di Capistrello è un sistema di tunnel ferroviari posto lungo la ferrovia Avezzano-Roccasecca. L'opera di ingegneria ferroviaria, realizzata tra le stazioni di Pescocanale e Capistrello, venne realizzata nella seconda metà dell'ottocento. L'altopiano della Renga separa il territorio laziale da quello abruzzese.
- Carsoli — Principale comune della piana del Cavaliere. Posto al centro dell'omonima catena montuosa è circondato da borghi medievali che custodiscono chiese e monumenti di particolare interesse storico ed architettonico.
- Celano — La seconda città per numero di abitanti del territorio. È dominata dall'alto dal castello Piccolomini che ospita il museo d'arte sacra della Marsica. La città conserva attraverso le chiese, le biblioteche e i musei il suo glorioso passato. I musei principali sono il museo d'arte sacra della Marsica e il museo archeologico preistorico Paludi. D'interesse naturalistico i sentieri del parco naturale regionale Sirente-Velino e le Gole di Celano, un canyon scavato per circa quattro chilometri dal torrente La Foce. In alcuni punti le pareti rocciose, alte circa 200 metri, presentano strettoie di appena 3 metri.
- Civita d'Antino — Il paese, di origini antiche, è uno dei nuclei abitati posti più in altura nel territorio della valle Roveto. Tra la seconda metà del XIX secolo e i primi anni del Novecento ospitò la scuola estiva dei pittori scandinavi fondata da Kristian Zahrtmann. Tra i principali monumenti figurano la torre dei Colonna, il palazzo Ferrante, il museo archeologico Antinum e il cimitero napoleonico.
- Civitella Roveto — Posta al centro della valle Roveto è un punto ideale per escursioni sui monti Càntari e verso i Simbruini. Attorno alla chiesa di San Giovanni Battista si sviluppa il centro storico in cui si trovano il museo pinacoteca "Enrico Mattei" e l'esposizione etnografica "de' Colucci". Ad oltre 1.050 metri s.l.m. si trova la caratteristica frazione di Meta.
- Luco dei Marsi — Caratteristico il centro storico con i tipici vicoli gradonati che scendono verso la conca del Fucino. Alle porte del paese c'è il sito archeologico di Lucus Angitiae dedicato alla dea Angizia. Nell'area della città-santuario si trovano i resti dei templi di epoca italica ed augustea.
- Opi — Borgo medievale situato nel cuore del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. A poca distanza si trovano le piste per lo sci di fondo dell'altopiano di Macchiarvana, la Val Fondillo e la Camosciara, note località del parco.
- Ovindoli — Tra le più note stazioni sciistiche italiane. Sul monte Magnola ci sono le piste da sci e sci alpino per ogni grado di difficoltà. La stazione invernale fa parte del comprensorio sciistico delle Tre Nevi. Sono molto frequentati anche lo stadio del Fondo e lo snowpark. Interessanti da un punto di vista architettonico, artistico e storico il borgo antico e le sue frazioni medievali.
- Pescasseroli — Il capoluogo del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei principali centri turistici della regione abruzzese e luogo di villeggiatura sia estiva che invernale. Offre servizi ed infrastrutture tra le più variegate. L'offerta naturalistica è ricca e sorprendente. Il monte delle Vitelle ospita la stazione sciistica con impianti all'avanguardia e il bike park.
- Pescina — Centro principale della valle del Giovenco, nella Marsica orientale. Patria di Ignazio Silone e del cardinale Giulio Mazzarino a cui sono dedicati due importanti musei. Chiese e monumenti caratterizzano la parte antica della cittadina. Il teatro San Francesco è il centro propulsore delle attività culturali del comune. Pescina è inclusa nell'area del parco regionale Sirente-Velino e ricade in parte nell'area di protezione esterna del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
- Tagliacozzo — Capoluogo culturale della Marsica, fa parte del club dei borghi più belli d'Italia. Piazza dell'Obelisco è tra le piazze più armoniche e belle dell'Abruzzo. Nota per il Festival internazionale di Mezza estate, la città offre proposte turistiche e culturali ricche e variegate. Il borgo antico, attraversato dal fiume Imele, conserva chiese antichissime, il palazzo Ducale e il teatro Talia. Meritevole di attenzione il parco geologico risorgenti dell'Imele e il territorio circostante.
- Massa d'Albe — Nel suo territorio comunale, a pochi chilometri da Avezzano, si trova il sito archeologico di Alba Fucens, fondato tra il 303 e il 304 a.C., come colonia di diritto latino. Pregevole la chiesa di San Pietro situata su un'altura posta tra il sito archeologico e i resti del borgo medievale di Albe. Il paese è uno dei punti di partenza per le escursioni sul monte Velino e verso l'area del parco Sirente-Velino.
- Trasacco — Il monumento più caratteristico è la torre Febonio, quadrata alla base e circolare alla sommità. Nel centro storico la caratteristica basilica dei Santi Cesidio e Rufino presenta una particolarità: due portali, quello degli uomini e quello delle donne. Sentieri immersi nel verde conducono sul santuario della Madonna di Candelecchia e tra le vetuste foreste della Vallelonga.
- Balsorano — Il maestoso castello Piccolomini del XV secolo domina il paese vecchio ricostruito dopo il sisma del 1915. La valle Roveto, attraversata dal fiume Liri, e il monte Pizzo Deta, sono percorsi da numerosi sentieri che conducono ad eremi e grotte. In una vecchia stazione ferroviaria è stato allestito il museo della pastorizia, con particolari sezioni dedicate a numismatica e treni.
- Canistro — Il paese della valle Roveto, noto anche come il "paese dell'acqua minerale", è ricco di sorgenti. Immerso nel verde dei monti Simbruini il suo territorio offre numerose attrattive: il borgo antico, il parco naturale Sponga e i numerosi sentieri che incrociano il corso dei suoi torrenti e attraversano gli ubertosi castagneti.
Altre destinazioni
[modifica]- Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise — Inaugurato nel 1922 il parco ricade per buona parte nella provincia dell'Aquila e in quelle di Frosinone ed Isernia. L'area protetta che è una delle attrattive turistiche per eccellenza della regione abruzzese ha il compito di tutelare diverse specie faunistiche come il lupo, il camoscio d'Abruzzo, l'orso bruno marsicano, la lince e l'aquila reale nonché la variegata flora che caratterizza i suoi luoghi. I centri del parco nazionale sono dotati di numerose strutture ricettive ed alberghiere. A Pescasseroli si trova la sede dell'ente gestore dell'area, mentre in territorio marsicano i centri visita del parco si trovano a Bisegna e San Sebastiano dei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Villavallelonga e in Val Fondillo.
- Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - Vetuste faggete Patrimoni mondiali dell'umanità — I boschi, situati nelle località Val Cervara, Selva Moricento, Coppo del Principe, Coppo del Morto, Cacciagrande e Valle Jancino (Val Fondillo), ricadono nell'area protetta del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nei comuni di Lecce nei Marsi, Opi, Pescasseroli e Villavallelonga. Sono considerate tra le più importanti foreste vetuste dell'emisfero Nord. L'area, riconosciuta nel 2017 patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO, si caratterizza per esemplari di faggi di oltre 500 anni di età ed è popolata da animali protetti come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio.
- Faggeta dei monti Simbruini — L'area, situata tra Abruzzo e Lazio, è una tra le più vaste faggete presenti in Europa. Nell'area marsicana di Cappadocia, Pereto e Tagliacozzo presenta vari accessi come quello del rifugio di Campo Catino, oppure quelli di Roccacerro, Camporotondo e Marsia.
- Parco naturale regionale Sirente-Velino — Istituito nel 1989, ricade nell'area posta a nord est della Marsica. Include, al suo interno, la riserva naturale orientata del monte Velino. Nell'area ricadono due tra le stazioni sciistiche più frequentate dell'appennino centrale: Campo Felice ed Ovindoli. L'area, ricca di bellezze naturalistiche ed architettoniche, è dominata dalle vette sorelle del monte Velino e dalla cima del monte Sirente, oltre ai borghi medievali che la caratterizzano. Presenta innumerevoli percorsi escursionistici, rifugi ed aree d'interesse naturalistico come l'altopiano delle Rocche, i piani di Pezza e la valle d'Arano. Infine le gole di Celano, un canyon percorso per circa 4 chilometri dal torrente La Foce le cui pareti rocciose raggiungono un'altezza di circa 200 metri. Nel territorio della Marsica i centri visita si trovano ad Aielli e a Magliano de' Marsi, mentre ci sono uffici informativi ad Alba Fucens e a Celano.
- Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo — Istituita nel 1987 si trova nel territorio comunale di Morino nella valle Roveto. È caratterizzata dalla presenza della cascata di Zompo lo Schioppo, una tra le più alte cascate naturali dell'appennino centrale con un salto di oltre 80 metri. L'area protetta è ricca di sorgenti ed è un punto di partenza ideale per escursioni verso gli eremi della valle Roveto. La sede legale dell'ente gestore si trova a Grancìa, frazione di Morino.
- Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca — Istituita nel 1992 la riserva naturale speciale è nata col fine di valorizzare le grotte di Pietrasecca, situate nel comune di Carsoli. La Grotta del Cervo presenta una lunghezza di 2500 metri e un dislivello di 70 metri, mentre il percorso della Grotta dell'Ovito, adatto a speleologi attrezzati, raggiunge attraverso numerosi rami, una lunghezza di 1370 metri e un dislivello di 41 metri. Il comune di Carsoli, di concerto con l'università dell'Aquila ed alcune associazioni speleologiche, gestisce l'area parco e le grotte.
- Riserva naturale regionale Grotte di Luppa — Istituita nel 2005, prende il nome dalla grotta della val di Luppa, situata al confine del comune di Sante Marie con quello di Carsoli, nella catena dei monti Carseolani posta al confine dell'Abruzzo con il Lazio. Le grotte dell'area carsica della valle di Luppa caratterizzano la riserva. L'inghiottitoio adatto a speleologi esperti ed attrezzati è lungo circa 1180 metri con un dislivello notevole pari a circa 180 metri.
- Riserva naturale guidata Monte Salviano — Già parco periurbano, l'area protetta è stata istituita nel 1999. Si estende nel territorio dell'omonima montagna che domina ad ovest la città di Avezzano. È meta di pellegrinaggi verso il santuario della Madonna di Pietraquaria, situato sulla sommità del monte e vi si svolgono attività sportive, culturali e ricreative.
- Alba Fucens — Sito archeologico, nato come colonia di diritto latino ai piedi del monte Velino e a ridosso dell'antica via Tiburtina Valeria. È situata nel comune di Massa d'Albe, al confine con l'area nord di Avezzano. Fu fondata dai romani come colonia di diritto latino nel 304 a.C., o secondo altre fonti nel 303 a.C., nel territorio degli equi, a ridosso di quello occupato dai marsi, in una posizione strategica. Scavi sistematici per approfondire le conoscenze storiche e culturali sulla città vennero effettuati a partire dal 1949 da un gruppo di lavoro dell'università di Lovanio guidata da Fernand De Visscher, seguita dal centro belga di ricerche archeologiche in Italia diretto da Joseph Mertens. La città, situata fra i 949 e i 990 metri s.l.m. è racchiusa entro una cinta muraria ben conservata, costituita da grandi pietre poligonali incastonate, lunga circa 3 chilometri. Le vie dei pilastri e dei miliari, i resti del forum e dei numerosi edifici pubblici, del macellum, della domus, degli edifici religiosi, dei templi e del teatro ne caratterizzano la struttura. Molto caratteristici l'anfiteatro di forma ovale che misura 96 metri per 79 e l'antica chiesa di San Pietro in Albe, le cui attuali forme risalgono al XII secolo, che fu edificata sui resti del preesistente tempio di Apollo del III secolo a.C. In essa convivono diversi stili architettonici. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1915 è stata oggetto negli anni cinquanta di uno dei migliori restauri mai effettuati precedentemente, ad opera di Raffaello Delogu.
- Marruvium — San Benedetto dei Marsi conserva alcune vestigia dell'antica capitale dei marsi, Marruvium. Fin dal I millennio a.C., conservò tale ruolo fino all'assoggettamento a Roma, avvenuto nel tardo IV secolo a.C. Spicca per valore artistico la domus, ovvero l'edificio termale, che include anche una villa, situato lungo l'antica via romana. I mosaici pavimentali ritraggono scene di vita quotidiana di Marruvio, mentre sulle colonne superstiti ci sono antiche iscrizioni latine. Nel centro della cittadina fucense, non distante dalla facciata e dal pregevole portale dell'ex cattedrale dei Marsi di Santa Sabina (V-VI secolo), sono visibili anche alcuni tratti delle mura in opus reticolatum (II secolo a.C.) e dell'anfiteatro. Nel sito o nelle sue immediate vicinanze sono state rinvenute anche diverse testimonianze epigrafiche, in particolare alcune nella lingua estinta del dialetto marso; una pietra, mutilata, attesta il nome del dio Giove e di una divinità femminile a esso correlata. Caratteristici i "Morroni", due rocce allo stato grezzo, monumenti funebri dell'antico popolo marso. Dell'anfiteatro, situato alle porte del paese, restano le fondamenta che hanno permesso di immaginare la pianta originaria.
- Lucus Angitiae — Alle porte di Luco dei Marsi si trova il parco archeologico di Lucus Angitiae, antico bosco sacro dedicato alla dea Angizia. Si tratta di un sito archeologico posto nei pressi del versante meridionale della conca del Fucino. Dagli scavi sono tornati alla luce un tempio di età augustea, colonne doriche, sepolture ed altri reperti come sculture a bassorilievo e monete. Pregevoli le tre statue rinvenute: una in terracotta in posizione seduta sul trono, e due in marmo. Una panneggiata e col capo coperto e l'altra seminuda con panneggio.
- Cunicoli di Claudio — Intorno agli imponenti cunicoli di Claudio fatti realizzare tra il 41 e il 52 d.C dall'imperatore Claudio per la prima bonifica del lago Fucino, situati a sud di Avezzano ai piedi del monte Salviano, è stato istituito il parco con l'obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio storico e archeologico dell'area. A poche centinaia di metri, in località Borgo Incile, svetta la statua di Maria Immacolata Concezione realizzata dall'architetto Carlo Nicola Carnevali sulla testata dell'emissario, grazie al quale nel 1877 il principe Torlonia portò a compimento il definitivo prosciugamento del lago. A circa 100 metri di distanza invece si apre la grotta naturale di Ciccio Felice abitata nel paleolitico superiore.
- Valle di Amplero — A nord est di Collelongo sono visibili i resti del sito di epoca romana. Gli scavi effettuati dal 1968 hanno fatto tornare alla luce resti del vicus e del centro fortificato risalenti tra il IV e il III secolo a.C. Di particolare interesse l'acropoli di località La Giostra e la necropoli della vicina valle del Cantone, tra Amplero e la piana del Fucino. Le tombe sono incluse in un periodo temporale che va dal I secolo a.C. al I d.C. Il prezioso letto in osso ritrovato in zona è ospitato presso il museo archeologico di Chieti, mentre la fedele riproduzione in copia, opera del fratelli Fubelli di Roma, è esposta nel palazzo Botticelli a Collelongo. Nelle località di Fonte Jò, Fonte di Sotto e Fonte Elia ci sono i resti di insediamenti umani risalenti all'età del bronzo e all'epoca medievale, mentre a Civita Rosa di Colle Colubrina sono visibili i resti di un centro fortificato e di edifici di culto. Si tratta di un insediamento italico-romano tra i più importanti della Marsica.
- Telespazio — Il centro spaziale del Fucino è situato nel territorio comunale di Ortucchio. È stato realizzato tra il 1963 e il 1964 per gestire i primi esperimenti di telecomunicazioni satellitari tra l'Europa e gli Stati Uniti. L'attività nella conca del Fucino è andata via via ampliandosi grazie alla posizione che risultò ottima da un punto di vista elettromagnetico e di protezione dalle interferenze. Con le sue 180 antenne distribuite su 370.000 mq di superficie, è uno dei più importanti teleporti al mondo per usi civili. Il centro spaziale "Piero Fanti" del Fucino ospita, inoltre, uno dei centri di controllo che gestisce i 30 satelliti e le attività operative del sistema di navigazione europeo denominato "Galileo". Il centro, tra i principali operatori al mondo nel campo dei servizi satellitari, è spesso meta di visite di scolaresche o gruppi di appassionati del settore spaziale. Quasi a collegare simbolicamente la moderna tecnologia delle comunicazioni spaziali con quella pionieristica del genio di Guglielmo Marconi, presso la sede abruzzese di Telespazio è stata installata la parte della poppa, completa di elica e timone, della nave Elettra utilizzata dal 1919 sino agli anni trenta da Marconi come primo laboratorio radiofonico galleggiante. Ideato e allestito dal 1968, il museo tecnologico telespaziale, venne aperto ufficialmente al pubblico a cominciare dal 1986.
- Parco eolico di Collarmele — Situato sul monte Coppetella, nei pressi del valico di Forca Caruso, è un impianto di produzione di energia eolica situato al confine del parco naturale regionale Sirente-Velino con l'altopiano del Fucino. Realizzato nel 1998, prevedeva inizialmente 42 aerogeneratori da 250 kW ed una macchina da 350 kW. Nel 2006 sono state installate 5 macchine da 1.500 kW ad asse orizzontale gestite dall'Enel. Tra il 2006 e il 2009 sono stati effettuati lavori di ammodernamento, con l'installazione di 18 generatori "Vestas" di ultima generazione. Altri aerogeneratori di energia pulita sono stati collocati sul territorio montano del comune confinante di Cerchio, rendendo il parco eolico uno dei più importanti d'Italia.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina, Km 229,100 Pescara, ☎ +39 085 4324201, ☎ +39 899 130 310, fax: +39 085 4324207, operativo@abruzzo-airport.it.
- Aeroporto di Roma Ciampino, Via Appia Nuova, 1651 Ciampino-Roma, ☎ +39 06 65951, pressoffice@adr.it.
- Aeroporto di Roma Fiumicino, Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320 Fiumicino-Roma, ☎ +39 06 65951, pressoffice@adr.it.
In auto
[modifica]Autostrade
[modifica]- autostrada Torano-Pescara con uscite, in entrambe le direzioni di Roma e di Pescara, a Magliano de' Marsi, Avezzano, Aielli-Celano e Pescina.
- autostrada Roma-L'Aquila-Teramo con uscite, in entrambe le direzioni di Roma e di Teramo, a Carsoli-Oricola mentre il casello di Tagliacozzo è accessibile in uscita solo in direzione Teramo e in ingresso solo in direzione Roma.
Strade statali
[modifica]- La strada statale 690 Avezzano-Sora inizia all'uscita dell'autostrada A25 di Avezzano e collega l'Abruzzo con il Lazio e la Campania.
- La strada statale 5 Via Tiburtina Valeria collega Roma con l'Abruzzo, attraversando diversi comuni della Marsica da Oricola a Collarmele in direzione Pescara.
- La strada statale 82 della valle del Liri collega Avezzano ad Itri in provincia di Latina.
- La strada statale 83 Marsicana collega, da Cerchio a Scontrone, il territorio della piana del Fucino al parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
- La strada statale 578 Salto Cicolana collega Rieti alla Marsica e all'autostrada A25 nei pressi di Magliano de' Marsi.
- La strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino collega la Marsica all'altopiano delle Rocche e al territorio sirentino.
- La strada statale 579 Palentina collega i piani Palentini alla valle Roveto.
In treno
[modifica]La Marsica è attraversata da due linee ferroviarie: la ferrovia Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara che collega la capitale all'Abruzzo e la linea Avezzano-Roccasecca, che collega Avezzano a Sora e Cassino.
In autobus
[modifica]- 1 TUA (Società Unica Abruzzese di Trasporto) (Terminal bus: via Allende, Avezzano; biglietteria: piazzale Kennedy, Avezzano), ☎ +39 0863 4588239, ☎ 800 762 622, fax: +39 0863 413620, info@tuabruzzo.it.
- 2 Autolinee Cotral (Compagnia Trasporti Laziali) (Terminal bus: via Allende, angolo via Cassinelli, Avezzano), ☎ +39 06 72057205, ☎ 800 174 471, irene.bartolomeo@cotralspa.it.
Altre autolinee a lunga percorrenza collegano Avezzano e la Marsica a diverse località italiane Roma, Rieti, Pescara, Napoli, Ancona, Bologna, Milano ed anche estere.
Come spostarsi
[modifica]In treno
[modifica]La rete nazionale di Trenitalia gestisce le linee ferroviarie Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara ed Avezzano-Roccasecca.
In autobus
[modifica]Il sistema di trasporto pubblico che serve la Marsica è gestito da varie aziende. Sui siti Autolinee TUA (ex Arpa) e Cotral (Compagnia Trasporti Laziali) è possibile trovare corse ed orari dei trasporti pubblici che servono la zona. Ad Avezzano sono attivi i mezzi pubblici della Scav (Società Cooperativa Autoservizi Avezzano) che gestisce la mobilità urbana.
Cosa vedere
[modifica]Musei ed edifici civili
[modifica]1 Museo della Luna, Torre medievale, Aielli (borgo di Aielli Alto), ☎ +39 0863 789139, fax: +39 0863 789139, comune.aielli.aq@pec.comnet-ra.it. Presso la torre trecentesca, è ospitato il museo della luna. Si tratta di una struttura che è un punto di riferimento astronomico dell'Abruzzo. L'osservatorio è dotato di planetario digitale che può proiettare circa 600 stelle su una cupola di 3 metri e di postazioni computerizzate che permettono animazioni e simulazioni. È possibile ammirare diversi globi ed una mostra fotografica permanente, oltre agli strumenti ottici di vario genere e agli orologi solari. Presenta telescopi all'avanguardia, tra cui Firstscope, Mak e vari Meade da 10". È presente anche la biblioteca scientifica specializzata. Oltre alle visualizzazioni è possibile effettuare lavori fotografici e video registrazioni. | |
2 Aia dei Musei, Via Nuova, Avezzano (Ingresso sud della città), ☎ +39 0863 1809821, info@aiadeimusei.it. Il museo si compone di due sezioni: "Le Parole della Pietra" e "Il Filo dell'Acqua". La prima sezione ospita l'ex museo lapidario marsicano con oltre cento lapidi di epoca romana, medievale e rinascimentale, rinvenute in diversi centri della Marsica tra cui Alba Fucens, Lucus Angitiae, Marruvium, Ortona dei Marsi e San Sebastiano dei Marsi di Bisegna. La seconda sezione è dedicata alla grandiosa opera del prosciugamento del lago Fucino. Ospita alcuni reperti tornati alla luce dopo le opere di bonifica effettuate tra il 1855 e il 1877. In alcune sale sono presenti i libri del fondo del centro studi marsicani intitolato ad Ugo Maria Palanza. Spesso vengono ospitate esposizioni temporanee. | |
3 Villa Torlonia, Piazza Torlonia, Avezzano (Centro città), ☎ +39 0863 501272, comune.avezzano.aq@postecert.it. Villa Torlonia è un importante parco situato nel centro di Avezzano. Di pianta rettangolare si estende per vari ettari e comprende ampi spazi espositivi, una neviera, un laghetto, il palazzo Torlonia e il museo della civiltà contadina e pastorale ospitato nel padiglione Torlonia, struttura in legno di larice e castagno a pianta ottagonale. Nel giardino sono esposti i primi datati mezzi agricoli utilizzati per dissodare ed arare il Fucino appena prosciugato. All'interno sono esposti, oltre agli antichi strumenti e utensili tipici della civiltà contadina e pastorale, i grandi disegni a china del viaggiatore britannico Edward Lear che rappresentano la Marsica dell'ottocento e il lago Fucino in tutta la sua bellezza, prima del definitivo prosciugamento. | |
4 Museo dell'intrattenimento elettronico, via Sandro Pertini, n. 105 Avezzano (direzione nucleo industriale), ☎ +39 353 4287649, info@elettroludica.it. Il museo, dedicato all'elettronica e all'informatica, ospita permanentemente su una superficie coperta di circa 1500 metri quadrati computer, console, flipper, cabinati e videogiochi arcade realizzati tra gli anni settanta e gli anni duemila. Inaugurato nel 2021 presenta due grandi sale giochi, due sale prove per l'interazione ludica e spazi espositivi dedicati al retrogaming e al retrocomputing. Le sale giochi non presentano sistemi di gioco d'azzardo e vige il divieto di fumare e di bere alcolici. | |
5 [link non funzionante] Biblioteca e museo di Santa Maria Valleverde, Via Santa Maria, Celano (Centro città), ☎ +39 0863 7954206, comunecelano@pec.it. Posta al piano superiore del convento della chiesa di Santa Maria Valleverde la biblioteca presenta la collezione "Pietro Antonio Corsignani" e ben 1000 titoli tra cui preziosi tomi e volumi. Il connesso museo è ricco di opere d'arte ed opere sacre sia relative al convento sia ai conventi abruzzesi oramai chiusi appartenenti allo stesso ordine francescano. Nello spazio espositivo sono ospitate, tra l'altro, una scultura di Carlo Canestrari, una Madonna lignea del 1500 e il dipinto del quattrocento della Vergine di Andrea De Litio. Ci sono poi antichi ricami degli stemmi nobiliari, la campanella originale risalente alla fondazione del convento e opere donate da collezionisti privati e quelle di Giulio Ricci, noto ceramista del novecento. | |
6 Museo d'arte sacra della Marsica, Largo Cavalieri di Vittorio Veneto, Celano (Centro storico), ☎ +39 0863 793730, sbsae-abr.celano@beniculturali.it. Le sale del castello del XIV secolo ospitano sculture, pitture, oreficeria, paramenti sacri e la collezione Torlonia composta da 184 oggetti e 344 monete bronzee di epoca romana. Imposte lignee provengono dall'antica chiesa di Santa Maria in Cellis di Carsoli e, tra i reperti lapidei, 27 opere provenienti dall'antica chiesa di San Pietro in Albe. La pinacoteca ospita due tempere su tavola del XIII secolo, entrambe di autore ignoto e intitolate alla "Madonna del Latte" provenienti da Carsoli e Collelongo. Nella sezione dedicata ai dipinti figurano numerose Madonne con Bimbo del 1200 in stile bizantino. Una menzione particolare meritano le pitture del XV secolo intitolate "La vergine" e "Madonna di Cese", un frammento di Madonna con Bambino del 1439 del pittore Andrea De Litio e "Crocifissione" della scuola del pittore Vincenzo Foppa. | |
7 Museo archeologico preistorico Paludi, Via Circonfucense, n. 135 Celano (Località Paludi, tra Celano e Paterno), ☎ +39 0863 790357. Il museo situato ai bordi della piana del Fucino, non distante dal centro urbano di Celano, è stato realizzato nel luogo del ritrovamento di un insediamento lacustre palafitticolo denominato "Paludi" (XVII-X sec a. C.). Negli spazi espositivi sono conservati ed esposti i reperti di età preistorica e protostorica tornati alla luce nel territorio marsicano ed abruzzese. Reperti neolitici e di necropoli dell'età del ferro ed altri rinvenimenti in alcuni siti archeologici della Marsica risalenti all'età della pietra sono in esposizione permanente. Il museo è dotato di una sezione multimediale che permette di ripercorrere i profondi mutamenti territoriali che si sono verificati dopo il prosciugamento del lago Fucino. | |
8 [link non funzionante] Museo civico di Cerchio, Piazza Sandro Pertini, Cerchio (Piazza centrale), ☎ +39 0863 78116, fax: +39 0863 788033, info@comunedicerchio.it. Il museo è composto di due sezioni. Una espone le opere d'arte sacra provenienti dalle chiese di Santa Maria delle Grazie, Santa Maria dentro le mura e Santi Giovanni e Paolo, l'altra la collezione etnografica della civiltà contadina. Presenta quattro sale, il chiostro e il seminterrato. Nelle prime quattro sale la collezione etnografica presenta circa 1500 opere, strumenti ed utensili tipici della vita contadina. Nel chiostro trovano invece spazio i grandi strumenti e mezzi agricoli e della civiltà contadina e pastorale. Nei locali del seminterrato sono esposti i reperti d'arte sacra risalenti tra il XV e il XX secolo. Nel museo, infine, sono presenti la mostra fotografica permanente dedicata alla Repubblica italiana e le collezioni degli argenti e del costume. | |
9 Museo archeologico Antinum, Piazzale Santa Maria, Civita d'Antino (Ingresso del paese), ☎ +39 0863 978122, fax: +39 0863 978564, info@comune.civitadantino.aq.it. Inaugurato nel 2015 nei locali della vecchia chiesa di Santa Maria Maddalena, nel museo sono esposti numerosi reperti archeologici di varia natura tornati alla luce nel corso degli anni, in diversi comuni e località della valle Roveto, a seguito di attività di scavo promossa e portata avanti dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Regione Abruzzo. Lo spazio espositivo ospita diversi cippi epigrafi, monete, vasellame e materiali votivi, tornati alla luce dal sito di un santuario che sorgeva nei pressi della vecchia chiesa. In questo spazio ogni comune della valle Roveto ha a disposizione un totem promozionale con cui, attraverso dei video-monitor, vengono illustrate le bellezze del territorio. | |
10 Museo pinacoteca "Enrico Mattei", Piazza San Giovanni, Civitella Roveto (Centro storico), ☎ +39 0863 979522, fax: +39 0863 979586, info@pec.comune.civitella-roveto.aq.it. Il museo-pinacoteca Enrico Mattei situato nel centro storico di Civitella Roveto ospita su due piani opere di Barscigliè, Armocida, Cordio, Ercole, Muccini, Omiccioli, Poggiali, Ranocchi, Sabatini, Sarra, Solimena, Toccotelli, Trotti, Vangelli, Cervelli, Colonnello e i compianti Pasquale Di Fabio e Nino Gagliardi. In esposizione permanente ci sono diverse opere che hanno partecipato a cominciare dal 1954 al premio nazionale di pittura "Valle Roveto", riferibili all'astrattismo e all'arte figurativa. Molte opere di artisti contemporanei riproducono il paesaggio abruzzese e rovetano. | |
11 [link non funzionante] Museo civico e archeologico di Collelongo, Via Stretta, Collelongo (Centro storico), ☎ +39 0863 948113, fax: +39 0863 948537, comune.collelongo.aq@pec.comnent-ra.it. Nel museo archeologico trovano spazio interessanti reperti dell'epoca italica e romana provenienti dall'area d'interesse archeologico della valle di Amplero, mentre il museo della civiltà contadina e del lavoro è dedicato alla storia, agli usi ed alle tradizioni popolari. Nel palazzo Botticelli, dove i musei sono ospitati, c'è una ricca esposizione di reperti databili dal VI secolo a.C. al I secolo d.C. Di particolare interesse la copia riprodotta in legno di pero del pregevole letto funerario in osso del I secolo a.C. esposto nel museo archeologico di Chieti. Una postazione multimediale permette di ripercorrere le tappe più importanti che hanno contraddistinto la storia dei marsi e della Marsica nel periodo italico. | |
12 Museo dell'Uomo e della Natura, Via Pascolano, 10, Magliano de' Marsi, ☎ +39 0863 515162, fax: +39 0863 515162, rno_m.velino@libero.it. Il MUN, acronimo di Museo dell'Uomo e della Natura è stato intitolato nel 2018 ad Alfonso Alessandrini. Dedicato alla biodiversità, permette di conoscere flora e fauna presenti nell'area protetta della riserva naturale orientata Monte Velino (parco naturale regionale Sirente-Velino) attraverso illustrazioni, diorami e pannelli informativi. | |
13 Ecomuseo della riserva naturale Zompo lo Schioppo, Via delle Ferriere, 10, Morino (Frazione di Grancia), ☎ +39 0863 978809, fax: +39 0863 970909, info@schioppo.aq.it. Ecomuseo situato presso la sede dell'ente gestore della riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo. Il percorso museale è stato concepito in modo diversificato nel linguaggio e nei contenuti, ciò per permettere a tutti, adulti e bambini, di vivere serenamente l'esperienza culturale. Si possono effettuare varie attività grazie ai laboratori didattici, alla biblioteca ambientale, alla bibliomediateca, alle sale di proiezione, al telerilevamento, alla sala di smielatura e al giardino didattico. | |
14 Musei di Opi, Opi (Centro storico e val Fondillo), ☎ +39 0863 910606, fax: +39 0863 916078, comuneopi@pec.comune.opi.aq.it. Ad Opi, nel cuore del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ci sono ben tre musei. Nella parte alta del paese si trova il museo del camoscio appenninico con annessa area faunistica e centro visita dell'ente parco nazionale. Il museo permette di conoscere uno dei simboli dell'area protetta abruzzese, il camoscio d'Abruzzo, attraverso pannelli e diorami. Si possono osservare esemplari in condizione di semilibertà ospitati nell'area faunistica poiché malati o feriti e quindi in attesa di tornare in libertà. Il piccolo museo dello sci di fondo, con un'interessante sezione dedicata ad una mostra permanente della fotografia d'epoca, fruibile gratuitamente nell'arco di tutto l'anno, è invece ospitato nella sede del municipio, al centro del paese e non distante dalla sede della pro loco. Poco distante dal paese, nel 2014, è stato riaperto il museo della foresta e dell'uomo, immerso nel verde è ospitato nei locali dell'ex segheria della val Fondillo. | |
15 Casa museo di palazzo Sipari, Via Principe di Napoli, 30, Pescasseroli (Centro storico), ☎ +39 334 3495164. Il Palazzo Sipari, casa-museo, è stato costruito nel 1839 al posto del palazzo dei baroni Massa, ex feudatari del borgo dell'alta val di Sangro. Il palazzo ospita la sede della Fondazione intitolata ad Erminio Sipari, deputato, naturalista ed ambientalista, nonché fondatore del parco nazionale d'Abruzzo. Qui, il 25 febbraio 1866, nacque il noto filosofo Benedetto Croce. | |
16 Centro visita del parco e Museo naturalistico, Via Colli dell'Oro, Pescasseroli (Tratto urbano della Strada Statale 83 marsicana), ☎ +39 0863 9113221, centronatura.pescasseroli@parcoabruzzo.it. Il centro visita del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise di Pescasseroli ospita il museo naturalistico ed etnografico. Inaugurato nel 1969 è anche dotato diorami, pannelli e plastici che permettono a tutti di conoscere con facilità le variegate caratteristiche del parco. La sala conferenze ospita spesso convegni che vertono sui temi ambientali e della salvaguardia della fauna e della flora locale. Le mostre d'arte impreziosiscono gli ambienti. Nel centro visita si trovano anche il parco faunistico, dove vivono in fase di tutela alcuni degli animali tipici del parco ed il giardino appenninico con variegate e colorate specie vegetali. | |
17 Casa museo Ignazio Silone, Via Umberto I, Pescina (Centro storico), ☎ +39 0863 842829, fax: +39 0863 841067, demograficipescina@postecert.it. Ospita la preziosa biblioteca privata dello scrittore Ignazio Silone e documenti e materiale riguardanti la sua vita pubblica e privata. Sono visibili le edizioni originali delle sue opere, la preziosa biblioteca e l'archivio siloniano, dono della moglie Darina. Il museo, ospitato nella casa natale dello scrittore, permette di visitare lo studio di Ignazio Silone e di vedere i quadri di Hunziker e Rouault e le sue foto scattate insieme alle persone da lui ritenute importanti come il fratello Romolo, il filosofo Benedetto Croce, il maestro Martin Buber e il giovane amico comunista, Lazar Sciatzkin. Il percorso museale include premi, riconoscimenti, onorificenze e le lauree honoris causa. Esposto anche il testamento spirituale dello scrittore. Nel vicino teatro San Francesco è collocato il centro studi "Ignazio Silone". | |
18 Casa museo Mazzarino, Piazzale Rancilio, Pescina (Parte alta del centro storico), ☎ +39 0863 842156, fax: +39 0863 841067, info@casamuseomazzarino.org. Il museo è ospitato in una palazzina situata nella parte bassa della fortificazione, costruita negli anni settanta dall'ingegnere Gervaso Rancilio. In uno spazioso salone c'è la sala lettura con una ricca biblioteca che contiene documenti e volumi sulla vita del primo ministro francese del regno di Luigi XIV a cui ha contribuito anche la biblioteca Mazzarino di Parigi, la più antica biblioteca pubblica della Francia. È possibile conoscere le opere del cardinale, biografie, saggi storici. Tra le opere più importanti figura il volume manoscritto sulla vita di Mazzarino, opera del XVIII secolo di Luigi Parlati. Nella biblioteca ci sono anche molte pubblicazioni che trattano dell'Abruzzo. | |
19 Museo del Brigantaggio e dell'Unità d'Italia e Museo di Astrofisica, Palazzo Covelli, Sante Marie (Centro storico), ☎ +39 0863 679132, fax: +39 0863 679722, info@comune.santemarie.aq.it. Ospitato nel palazzo Covelli il museo permette di conoscere le vicende precedenti e successive all'Unità d'Italia. Sono esposti abiti e comunicazioni ufficiali dell'epoca, gli armamenti, la doppia monetazione dei Borboni e dei Savoia e le divise militari di tre eserciti: Pontificio, Borbonico e Savoia. In altre sale di palazzo Covelli il museo multimediale di astrofisica (Mu.MA) si propone come una moderna mostra rivolta alle stelle, ai pianeti e alle galassie. Tre le sale espositive: sistema solare, stelle e universo. Il telescopio, dotato di un filtro H-alfa, permette di osservare i fenomeni e i particolari del sole. | |
20 [link non funzionante] Museo Orientale, Via Oriente, Sfratati di Tagliacozzo (Nei pressi della Strada Statale 5 Tiburtina Valeria), ☎ +39 0863 614202. Il museo si trova all'interno del santuario della Madonna dell'Oriente non distante dalla cittadina. Presenta una ricca collezione di reperti archeologici asiatici, del medio oriente e di alcune aree dell'impero romano che furono più ad occidente. Particolare attenzione meritano la mostra dei dipinti ex-voto donati alla Vergine databili dal XVII al XIX secolo, arredi sacri, monete ed alcune icone bizantine. In alcuni locali dell'annessa biblioteca monastica sono custoditi antichi libri. |
Castelli e chiese
[modifica]- 21 [link non funzionante] Castello Orsini-Colonna, Piazza Castello, Avezzano (Centro urbano), ☎ +39 0863 23384, fax: +39 0863 501227, comune.avezzano.aq@postecert.it. Fatto costruire nel 1490 da Gentile Virginio Orsini che lo fece edificare attorno ai resti della distrutta torre medievale di Gentile da Palearia, signore di Manoppello. Il maniero venne progettato con ogni probabilità dall'ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini, in quegli anni al servizio degli Orsini. L'edificio di Avezzano nel 1565 fu in un primo momento ampliato da Marcantonio Colonna e successivamente trasformato in palazzo fortificato. Rimase in mano alla famiglia Colonna fino all'abolizione dei feudi avvenuta nel 1806. Il maniero passò quindi ai Lante della Rovere che lo conservarono fino al 1905. Gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 è stato recuperato dopo un lungo restauro nella seconda metà degli anni novanta.
- 22 Castello Piccolomini di Balsorano, Piazza Piccolomini, Balsorano (Frazione di Balsorano Vecchio), ☎ +39 0863 950343, fax: +39 0863 951249, info@pec.comune.balsorano.aq.it. Al conte Antonio Piccolomini si deve la bellezza del maniero. Ricostruito su una preesistente rocca l'attuale struttura risale al XV secolo. E' stato possedimento di vari signori nel corso dei secoli da Carlo Lefebvre, fino ai Fiastri Zannelli che vi hanno realizzato un albergo-ristorante. In particolare negli anni sessanta-settanta è stato una location di noti film italiani. Di pianta pentagonale-irregolare e di aspetto medievale-rinascimentale, presenta un ampio cortile impreziosito da bifore e trifore. La struttura, situata al confine della Marsica con la Frusinate (Valle del Liri), è agibile e si può visitare su prenotazione.
- 23 Castello Piccolomini di Celano, Largo Cavalieri di Vittorio Veneto, Celano (Centro storico), ☎ +39 0863 792922, fax: +39 0863 792922, spsadaq@arti.beniculturali.it. Costruito da Pietro Berardi, conte di Celano, tra il 1392 e il 1463, ospita il museo d'arte sacra della Marsica. Lionello Acclozamora e Jacovella, ultima esponente della casata dei conti Berardi, portarono a termine alcuni importanti lavori con la realizzazione dei due torrioni angolari semicilindrici, il rivelino triangolare con largo torrione angolare cilindrico ed il cammino di ronda con le quattro torri d'angolo. Nel 1463 il conte Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di papa Pio II impreziosì il maniero con decorazioni architettoniche trasformando la struttura fortificata in un palazzo residenziale. La struttura è agibile e visitabile.
- 24 [link non funzionante] Castello Piccolomini di Ortucchio, Piazza Castello, Ortucchio (Centro storico), ☎ +39 0863 839117, fax: +39 0863 830208, info@comune.ortucchio.aq.it. Il castello medievale costruito dal conte Antonio Piccolomini nel 1448 rappresenta una tipologia architettonica del tutto particolare. Il maniero, dovendo coesistere nel lago del Fucino, prosciugato solo tra il 1855 e il 1877, presenta un largo fossato le cui acque provenivano direttamente dal lago. Di pianta rettangolare, presenta quattro imponenti torrioni circolari per ogni angolo. Il castello oggi è circondato dalla piana del Fucino e da un laghetto artificiale con annesso parco attrezzato. Spesso vi si organizzano manifestazioni di carattere culturale o ricreativo. La struttura agibile è visitabile.
- 25 [link non funzionante] Castello medievale di Pereto, Largo Castello, Pereto (centro storico), ☎ +39 329 8477217, info@prolocopereto.it. Il castello-recinto di Pereto domina dal monte Forcellese con la sua imponente struttura la piana del Cavaliere. È stato costruito in tempi diversi, il mastio risale al XII secolo, mentre le torri sono state costruite nel XIV secolo. E' stato possedimento prima dei conti dei Marsi, successivamente dei De Ponte, quindi degli Orsini. Nel XV secolo appartenne alla potente famiglia dei Colonna. Di pianta quadrata il mastio comprende cinque piani. Particolarmente interessanti la residenza signorile e la zona superiore di vedetta e di difesa. Il maniero è agibile e visitabile su prenotazione. Tra il 1968 e il 1975 il nuovo proprietario Aldo Maria Arena ha avviato i lavori di restauro e adattamento del maniero ottenendo nel 1982 il diploma di merito da Europa Nostra per la riuscita e la qualità dei lavori.
- 26 Castello Piccolomini di Morrea, Via Castello, San Vincenzo Valle Roveto (Frazione di Morrea), ☎ +39 0863 958114, fax: +39 0863 958369, info@pec.comune.sanvincenzovalleroveto.aq.it. Il castello Piccolomini, chiamato tra il XIX e XX secolo anche "Castello de Caris", è situato nella parte alta del borgo. Fu costruito sul finire del quattrocento per volere dei Piccolomini, passando successivamente sotto il possesso dei signori Colonna. La fortezza bisognosa di opere di restauro, è un esempio di architettura rinascimentale insieme ai castelli di Avezzano, Balsorano, Celano, Ortucchio e Scurcola Marsicana. Il terremoto del 1915 causò notevoli danni al maniero, tuttavia nella corte è ancora ben conservata la facciata con le sue finestre arcuate, gli interni affrescati e il terzo piano che si presenta con un'elegante loggia. A pianta rettangolare con quattro torri circolari ha le forme di un palazzo.
- 27 Torre e ruderi del castello di Ortona dei Marsi, Via della Torre, Ortona dei Marsi (Quartiere Sant'Onofrio), ☎ +39 0863 87113, fax: +39 0863 87134, comune.ortonadeimarsi@pec.comnet-ra.it. L'antica torre circolare che sorge sulla sommità del colle di Ortona dei Marsi risale al XVI secolo e rappresenta il punto focale della fortificazione del borgo. I ruderi del castello duecentesco si trovano tutt'intorno alla torre circolare che fu edificata successivamente in posizione dominante sul borgo medievale. È posta strategicamente su un valico che collega ad est l'altopiano del Fucino e la valle del Sagittario, L'accesso alla torre avviene tramite un ingresso sopraelevato da terra posto a nord; sul lato opposto si trova un'apertura con una feritoia.
- 28 [link non funzionante] Rocca Orsini e chiesa di Santa Maria della Vittoria, Via della Vittoria-Via Valeria, Scurcola Marsicana (Centro storico), ☎ +39 0863 562333, mail@pec.comune.scurcolamarsicana.aq.it. La costruzione originaria risale al XIII secolo ma il castello ha subito notevoli trasformazioni fino al XVI secolo. Di forma triangolare domina dall'alto la cittadina marsicana. La parte più antica risale al periodo duecentesco normanno-svevo con una struttura di castello recinto simile a quella di molte altre fortificazioni della provincia dell'Aquila. La trasformazione del castello-recinto a rocca rinascimentale, voluta dalla famiglia Orsini, risale al tardo quattrocento. Il passaggio del castello ai Colonna nel XVI secolo non ha portato trasformazioni importanti alla configurazione della struttura. La chiesa di Santa Maria della Vittoria edificata nel 1525 si trova accanto alla rocca. In essa è custodita la preziosa statua lignea della Madonna della Vittoria col bambino, di scuola francese del XIII secolo. Fu donata da Carlo I d'Angiò alla vecchia omonima abbazia edificata dopo la vittoria della battaglia di Tagliacozzo su Corradino di Svevia. Dell'originaria abbazia cistercense che fu edificata verso la fine del XIII secolo restano dei ruderi situati nella parte bassa del paese.
- 29 [link non funzionante] Chiesa di Santa Maria in Val Porclaneta, Via Santa Maria in Valle, Magliano de' Marsi (Frazione di Rosciolo dei Marsi), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. La caratteristica chiesa romanica, ricca di storia, conserva la struttura originaria con una suppellettile ecclesiastica di eccezionale pregio. L'attuale chiesa è ciò che rimane di un'antica badia benedettina costruita verso la metà dell'XI secolo. Iscrizioni attestano l'identità del benefattore, grazie al quale fu possibile costruirla, e il maestro, un tal Nicolò che curò i lavori nel 1048. Presenta semplici forme del primo periodo romanico con influssi bizantini. L'ambone, attribuito al maestro Nicodemo da Guardiagrele, è uno degli esempi meglio conservati della scultura medievale abruzzese con influenze orientali e bizantine. Caratteristici i resti del pronaio posti davanti alla chiesa. Pregevoli anche il ciborio e la rara iconostasi in legno. Una particolare menzione merita la particolare iconografia lignea presente all'interno della chiesa.
- 30 [link non funzionante] Cattedrale dei Marsi, Piazza Risorgimento, Avezzano (Centro città), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. Chiesa madre della diocesi dei Marsi è dedicata a San Bartolomeo apostolo. La ricostruzione della cattedrale ha di fatto accompagnato il trasferimento della diocesi da Pescina nel 1924, dopo alcuni anni dal devastante terremoto del 1915. Il duomo venne solennemente consacrato nel 1942. Non a caso è considerato uno dei simboli della ricostruzione di Avezzano. Presenta una facciata neo-rinascimentale di travertino. I tre portali sono sormontati da mosaici che raffigurano Cristo e i due protettori, la Madonna di Pietraquaria e San Bartolomeo, e sono collegati con altrettante navate. L'alto campanile ben visibile da ogni punto della città svetta su Avezzano. La cattedrale è dotata di un grande organo Opus 345, costruito dalla pontificia fabbrica d'organi Tamburini nel 1975.
- 31 [link non funzionante] Santuario della Madonna di Pietraquaria, Nucleo di Pietraquaria, Avezzano (Strada regionale 82, monte Salviano), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. Situato sul monte Salviano, devotamente ricostruito dal popolo avezzanese agli inizi dell'ottocento su una base del duecento. La chiesa e il nucleo originari vennero distrutti da Carlo I d'Angiò per ritorsione dopo la vittoria su Corradino di Svevia nel 1268. Lungo la via Crucis del monte Salviano si trova la cappella che conserva la pietra dove, una leggenda racconta che all'inizio dell'ottocento il cavallo della Madonna incise con un colpo un suo zoccolo. Maria chiese ad un pastorello sordomuto avezzanese, dopo avergli ridonato parola e udito, di invitare gli abitanti a ricostruire il santuario a Lei dedicato. Il nuovo edificio religioso di modeste dimensioni venne edificato nei primi anni del seicento per essere ampliato successivamente. Soltanto nel XIX secolo furono ricostruiti per volontà di Alessandro Torlonia, principe del Fucino, il convento e il campanile.
- 32 Concattedrale di Santa Maria delle Grazie, Via Giovanni Artusio, Pescina (Centro storico), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. Il vescovo Matteo Colli fece edificare la nuova cattedrale tra il 1579 ed il 1596. Nel 1580 la sede vescovile venne infatti spostata per la prima volta dall'antica cattedrale di Santa Sabina (San Benedetto dei Marsi). Dedicata a Santa Maria delle Grazie fu consacrata il 6 agosto 1606 e nel 1613 ricevette ufficialmente da papa Gregorio VIII il titolo di cattedrale. La chiesa subì nei secoli successivi diversi interventi di ingrandimento e di abbellimento, fino all'ultimo intervento con la costruzione della cupola tra il 1863 ed il 1865. Questa costruzione fu gravemente danneggiata dal terribile terremoto che colpì la Marsica nel 1915. Nel 1924 la sede vescovile venne spostata ad Avezzano. Ricostruita, fu ancora danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. L'edificio restaurato è stato riconsacrato il 30 aprile 1961.
- 33 Santuario della Madonna delle Grazie, Roccavivi (Località Roccavecchia, frazione di San Vincenzo Valle Roveto), ☎ +39 0863 958114, fax: +39 0863 958369, info@pec.comune.sanvincenzovalleroveto.aq.it. Il santuario della Madonna delle Grazie, detto anche santuario di Roccavecchia, è un edificio religioso in stile romanico, probabilmente risalente al XII secolo. Sorge dove, prima della frana del 1616, era situato il paese originario di Roccavivi (la cosiddetta Roccavecchia), lungo il sentiero che conduce alla certosa di Trisulti nel Lazio meridionale, attraverso il Vado di Rocca. La chiesa in origine aveva il titolo di San Silvestro, mentre nel 1703 venne dedicata anche alla Madonna delle Grazie. Il santuario, danneggiato durante la seconda guerra mondiale, fu restaurato tra il 1953 e il 1959. In questo periodo la statua di San Silvestro fu depositata per questioni precauzionali presso la famiglia del venerabile Paolo Fortunato Maria De Gruttis. Altri lavori di restauro iniziarono nel gennaio 1990, questi permisero di far tornare alla luce preziosi elementi decorativi.
- 34 Basilica dei Santi Cesidio e Rufino, Via Duca degli Abruzzi, Trasacco (Centro storico), ☎ +39 0863 936297, fax: +39 0863 412725, info@basilicasanticesidioerufino.it. L'attuale edificio, di caratteristiche duecentesche, fu eretto sulle vestigia di uno più antico, di cui sono testimoni gli atti custoditi nell'archivio parrocchiale. Tutta la storia di Trasacco coincide con la storia della basilica che raggiunse il suo massimo ampliamento nel 1618 allorquando, per aumentarne la capienza, fu aggiunta una quarta navata, oltre a quelle laterali del XIII secolo. Particolarità che la contraddistingue è la presenza di due porte d'ingresso "quella degli uomini" e "quella delle donne". All'interno, nel reliquiario d'argento, si conserva il cosiddetto "Braccio di San Cesidio".
- 35 [link non funzionante] Santuario della Madonna dei Bisognosi, Monte Serra Secca (Tra Pereto e Rocca di Botte), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, rettoremadonnadeibisognosi@gmail.com. Situato nel mezzo del confine tra Pereto e Rocca di Botte. Fu eretto, secondo la tradizione, nel 608 d.C. Secondo la leggenda, è stato eretto dagli abitanti di Pereto e Rocca di Botte nel luogo in cui la statua lignea della Madonna fu trasportata da Siviglia. In Spagna in quel periodo, nel VII secolo, la Madonna era molto venerata e per essere salvata dalle distruzioni dei saraceni e dall'iconoclastia fu trasportata risalendo il mare adriatico. La sacra effigie fu quindi caricata su una mula e diretta verso le aree interne dell'Abruzzo. L'animale stremato si fermò e perì sulle montagne intorno a Carsoli, esattamente sul monte Serra Secca. La chiesa, in origine di modeste dimensioni, venne edificata in quel luogo. Il papa marsicano Bonifacio IV nel 610 visitò la chiesa chiedendone l'ingrandimento e lasciando dei fondi per tale scopo. All'interno c'è la statua di Maria Santissima, con in grembo il Bambino Gesù, scolpita in legno di ulivo e un prezioso crocifisso donato dallo stesso papa. Pregevoli, nella cappella interna, gli affreschi del tardo quattrocento che rappresentano scene del paradiso e dell'inferno.
- 36 [link non funzionante] Santuario della Madonna dell'Oriente, Via Oriente, Sfratati di Tagliacozzo (Nei pressi della Strada Statale 5 Tiburtina Valeria), ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. L'antico santuario della Madonna dell'Oriente, situato su una collina posta ai piedi del monte Aurunzo a circa 800 metri s.l.m., dista circa tre chilometri dal centro urbano di Tagliacozzo. I documenti più antichi risalenti al XIV secolo citano la chiesa con il nome di Santa Maria de Orienna, tuttavia le origini del luogo di culto sarebbero più antiche. L'icona della Madonna dell'Oriente infatti risale al XIII secolo. Tra la fine del 1600 ed il 1868 il santuario fu oggetto di importanti interventi di ristrutturazione. L'edificio totalmente ricostruito venne consacrato nel 1742, mentre il convento fu ultimato nel 1913. Quasi completamente distrutto dal terremoto della Marsica del 1915 il santuario è stato di nuovo ricostruito nel 1932 con un aspetto rinascimentale. La chiesa a pianta irregolare è composta da tre navate. L'impianto presenta un'abside poligonale ricostruito nel 1969 e volte semisferiche e il convento, posto trasversalmente, anch'esso a pianta rettangolare. All'interno si trova il museo orientale in cui sono esposte antichità egiziane, orientali, etiopiche, ed una preziosa raccolta numismatica e filatelica.
Borghi abbandonati
[modifica]- 37 [link non funzionante] Albe e il castello Orsini, Collina di San Nicola, Massa d'Albe (Frazione di Albe Vecchia, a ridosso del sito archeologico di Alba Fucens), ☎ +39 0863 519144, fax: +39 0863 519439, info@pec.comune.massadalbe.aq.it. Importante centro della Marsica, in epoca medievale fu al centro delle vicende storiche del territorio almeno fino al XVI secolo. Posizionata strategicamente sulla collina di San Nicola che domina il sito di Alba Fucens, antica e importante città militare e commerciale a sua volta abbandonata diversi secoli prima. Albe a causa del terremoto del 1915 fu completamente distrutta e non fu possibile ricostruirla nella posizione originaria, dove sono visibili i resti del borgo antico e del castello Orsini. Il paese nuovo è stato ricostruito nel primo dopoguerra delocalizzando le abitazioni più a valle, vicine al sito archeologico. Nel suo passato glorioso Albe divenne sede della contea dei Marsi controllando un vasto territorio. Fu distrutta dagli angioini di Carlo I d'Angiò nel 1268 per aver parteggiato a favore dello sconfitto Corradino di Svevia durante la famosa battaglia di Tagliacozzo. Passò sotto la signoria degli Orsini che la ricostruirono infine, dal 1496, fu sotto il controllo dei Colonna prima di perdere definitivamente l'importanza strategica con l'eversione feudale del 1806.
- 38 Lecce Vecchio, Strada regionale 83, Lecce nei Marsi (Frazione di Lecce Vecchio), ☎ +39 0863 88129, fax: +39 0863 88186, comune.lecceneimarsi.aq@pec.comnet-ra.it. Il borgo già in fase di abbandono fu completamente distrutto dal sisma del 1915. Con esso ci fu il quasi definitivo allontanamento dall'economia pastorale, in quest'area all'epoca non più fiorente. La ricostruzione del nuovo centro urbano fu delocalizzata più a valle, in area fucense. Del borgo di Lecce Vecchio e delle località di Sierri e Buccella, già in fase di decadenza, non restò una casa in piedi dopo il terremoto del 1915 che anche qui causò gravissimi danni e numerose vittime. Le aree più suggestive sono costituite dai ruderi delle località di Ca' Buccella, Ca' Marino, e le rovine di Sierri. In località Rio Tana (o torrente Tavana) sono emerse le tracce di un villaggio neolitico risalente a circa 6.800 anni fa. Più in alto a quota 1300 metri s.l.m., nei pressi della località La Guardia, si trovano i resti dell'antica Litium, del castello e della torre.
- 39 Meta Vecchio, Strada provinciale 87 "di Meta" (Colle di Meta), ☎ +39 0863 979522, fax: +39 0863 979586, info@pec.comune.civitella-roveto.aq.it. I ruderi del castello e delle mura medievali di Meta Vecchio si trovano su uno sperone roccioso a circa 1050 m s.l.m. Il recinto presenta al suo interno le fondazioni di una torre di avvistamento affiancata da altri edifici. Alle pendici del colle dominato dal monte Viglio venne ricostruito il borgo dopo la distruzione del sisma del 1915. Nell'uso comune e negli atti ufficiali del comune di Civitella Roveto la località assume la denominazione di Colle di Meta, mentre gli abitanti del borgo la indicano anche con i toponimi di Case spallate o Meta Vecchio. Nel punto dove è stato issato il crocifisso sorgeva l'altare maggiore della chiesa parrocchiale della Santissima Trinità gravemente danneggiata dal terremoto del 1915 e successivamente abbattuta, mentre poco più in basso è visibile uno dei quattro sepolcri.
- 40 Morino Vecchio, Viale Orientale, Morino (Frazione di Morino Vecchio), ☎ +39 0863 978133, fax: +39 0863 970027, comune.morino.aq@pec.comnet-ra.it. Antico borgo della valle Roveto distrutto dal terremoto del 1915 e abbandonato dai pochi superstiti del sisma. Il paese devastato è stato posto in sicurezza e dotato di illuminazione in occasione del centenario del sisma nel 2015. Molto suggestivi il campanile dell'antica chiesa di Santa Maria Bambina e i suoi ruderi, i resti della chiesa di San Rocco, dei palazzi Ferrante e Facchini e dell'ossario, posto all'ingresso del borgo disabitato. Il largo viale Orientale che conduce ai resti della porta Cerrito, unica porta d'accesso al paese, offre una privilegiata visione panoramica sulla valle rovetana.
- 41 [link non funzionante] Sperone, Monte Serrone, Gioia dei Marsi (Nei pressi della Strada Statale 83 marsicana, frazione di Sperone Vecchio), ☎ +39 0863 88168, fax: +39 0863 88488, comune.gioiadeimarsi.aq@pec.comnet-ra.it. In località valico delle Forchette è situato il borgo disabitato di Sperone (detto anche Sperone Vecchio) a quota 1221 metri s.l.m. Il borgo originario, distrutto dal terremoto del 1915, è stato ricostruito delocalizzando le nuove abitazioni in una posizione non distante e si è gradualmente spopolato, per via della sua posizione impervia sul monte Serrone e, soprattutto, delle mutate condizioni economiche della società, a cominciare dalla seconda metà del 1900. Molto caratteristica la sua torre risalente alla seconda metà del XIII secolo posta a 1240 metri s.l.m. La torre di avvistamento cintata fu costruita dai conti dei Marsi col fine di rafforzare il sistema difensivo della Marsica orientale costituito in particolare dalle torri di Venere dei Marsi di Pescina, Ortona dei Marsi e Collarmele. Il borgo, per via della sua posizione d'altura, è considerato tra i balconi più belli del territorio e meta di appassionati di trail running e parapendio. Sperone può essere raggiunto soltanto attraverso un tortuoso sentiero che parte dalla Strada Statale 83 marsicana che unisce la Marsica fucense all'area del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Itinerari
[modifica]- Gole di Aielli-Celano [link non funzionante], "canyon" dell'Appennino abruzzese, il cui imbocco si trova nel territorio di Aielli, in località Bocca di Castelluccio. Le gole separano il massiccio del Sirente dal monte Tino (detto anche Serra di Celano) fino all'imbocco della val d'Arano nel territorio comunale di Ovindoli e sono scavate per circa 4 chilometri dal torrente La Foce. In alcuni punti del percorso le pareti rocciose, alte circa 200 metri, presentano strettoie di appena 3 metri. Un'insenatura nei pressi della pineta, quasi in fondo al percorso, porta alla "Fonte degli innamorati", una piccola e suggestiva cascata.
- Gran Tour d'Abruzzo [link non funzionante], l'itinerario tocca il territorio della Marsica attraverso le attrattive architettoniche e naturalistiche che tra la fine dell'ottocento e la prima parte del novecento furono meta dei viaggiatori aristocratici come Richard Colt Hoare, Alexander Dumas, Maurits Cornelis Escher, Friedrich H. Von Hagen, Edward Lear, Alfred Steinitzer, Kristian Zahrtmann e i pittori danesi e molti altri artisti e intellettuali. Dalla valle di Nerfa, passando per Cappadocia, i cunicoli di Claudio, Civita d'Antino e la valle Roveto e la Vallelonga il tratto marsicano del Grand Tour si conclude nell'area del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
- L'Anello del Lago [link non funzionante], percorso di trekking di circa 83 chilometri inserito dal 2015 nel lungo sentiero europeo E1 che collega Capo Nord in Norvegia a Capo Passero in Sicilia. Il tratto marsicano, totalmente mappato, si sviluppa nelle aree di alcuni siti archeologici prossime alla conca del Fucino come Alba Fucens, Cunicoli di Claudio, Lucus Angitiae, Marruvium e la Valle di Amplero.
- Cammino di San Pietro Eremita[link non funzionante], itinerario storico-religioso e naturalistico che ripercorre la peregrinazione di San Pietro l'eremita tra la piana del Cavaliere in Abruzzo e l'alta valle dell'Aniene nel Lazio.
- Cammino dei Briganti, itinerario costituito da diverse tappe che tocca comuni dell'Abruzzo e del Lazio per un totale di circa 100 chilometri. Il percorso inizia a Sante Marie e tocca altre località del territorio marsicano estendendosi fino al Cicolano, riscoprendo la natura, la storia e i luoghi dei briganti posti al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie.
- Sentiero di Corradino, il sentiero immerso nel verde dei monti di Sante Marie ripercorre le tappe che il giovane Corradino di Svevia affrontò prima per raggiungere i piani Palentini, dove si scontrò con Carlo I d'Angiò perdendo la decisiva battaglia di Tagliacozzo il 23 agosto 1268, e in seguito quelle della sua fuga verso la valle di Luppa e la piana del Cavaliere.
- Via dei Marsi, la rete dei sentieri, intitolata al popolo italico dei Marsi, si compone di sei tappe che attraversano e congiungono i territori della piana del Cavaliere (Carsoli) e del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Sul monte Salviano, ad Avezzano, inizia il percorso panoramico che fu riscoperto e valorizzato per primo nel corso degli anni novanta, in occasione dell'istituzione del parco periurbano e successivamente della riserva naturale guidata Monte Salviano.
Eventi e feste
[modifica]- 3 Borgo Universo, Via Sotto la Torre, Aielli (Borgo medievale di Aielli Alto), ☎ +39 338 8615755, info@borgouniverso.com. Kermesse musicale, teatrale, della danza, festival della street art, installazioni artistiche, performance, astronomia.
- 4 Circuito di Avezzano, Avezzano (manifestazione itinerante con partenza dal centro della città), ☎ +39 320 4157890, info@circuitodiavezzano.it. A giugno. Manifestazione di auto d'epoca che ripropone il tradizionale Trofeo Micangeli che negli anni cinquanta veniva organizzato tra i tornanti del monte Salviano. La kermesse automobilistica negli anni ottanta prese il nome di Trofeo Di Lorenzo. Dagli anni duemila l'evento è stato riproposto con una veste diversa, oltre al trofeo Micangeli e alla coppa Di Lorenzo prevede infatti un percorso con partenza da Avezzano e tappe in alcuni centri della Marsica e della regione Abruzzo, l'esposizione delle vetture in piazza Risorgimento e il circuito serale cittadino.
- 5 Festiv'Alba, Anfiteatro romano, Alba Fucens (Albe, frazione di Massa d'Albe), ☎ +39 329 9283147. A luglio-agosto. Kermesse di musica classica, jazz, opera lirica e poesia. Gli eventi si svolgono tra l'anfiteatro romano di Alba Fucens e le chiese medievali di San Pietro in Albe e di Santa Maria in valle Porclaneta a Rosciolo dei Marsi (Magliano de' Marsi).
- 6 Festival Cinema e Ambiente Avezzano, Castello Orsini-Colonna, Avezzano (Piazza Castello), info@cinemaeambienteavezzano.it. A giugno. Festival cinematografico incentrato sulle tematiche ambientali e dello sviluppo ecosostenibile. Al concorso partecipano lungometraggi, cortometraggi e al fine di far conoscere e comprendere le realtà di altri Paesi del mondo, le pellicole internazionali.
- 7 Festa della Madonna di Pietraquaria, Avezzano, ☎ +39 0863 413827, fax: +39 0863 412725, info@diocesidiavezzano.it. 26 e 27 aprile. Tra le feste più suggestive della Marsica c'è quella religiosa dedicata alla Madonna di Pietraquaria, protettrice di Avezzano. Il 25 aprile si svolge lungo le strade e le piazze del centro la grande fiera di Pietraquaria. Allo scendere della sera del 26 vengono accesi in tutti i quartieri della città i cosiddetti "focaracci", fuochi devozionali simili a quelli di Beltane, attorno ai quali si eseguono i canti religiosi e dei piccoli concerti musicali. La festa è un'occasione per rincontrare gli emigranti che tornano ad Avezzano da ogni dove. Il giorno dopo si svolge la processione guidata dalla confraternita e dalla congregazione spirituale di Maria Santissima di Pietraquaria. Le celebrazioni religiose culminano con la santa messa celebrata nella cattedrale dei Marsi.
- 8 Palio delle Torri, Parco della Rimembranza, Celano (Centro storico), ☎ +39 0863 792184, comune.celano@pec.it. Ad agosto. Rievocazione storica medievale con svolgimento del torneo celanese tra le torri del lupo, dell'aquila, del falco e dell'orso. La manifestazione prevede duelli di scherma e tiro con l'arco, giostre a cavallo, sfilate in costume e spettacoli di sbandieratori.
- 9 Bulla Indulgentiarum, Piazza Sandro Pertini, Cerchio (Centro storico), ☎ +39 0863 78116, fax: +39 0863 788033, comunedicerchio@pec.it. Ad agosto. È una delle celebrazioni di carattere religioso più partecipate della Marsica. Il corteo medievale, a cui partecipano figuranti e sbandieratori provenienti da tutto il centro Italia, si conclude con l'esposizione del prezioso documento della Bulla Indulgentiarum. La bolla risalente al 1300 è imperniata su valori di concordia e pace.
- 10 Inquadrando paesaggi, Piazzale Santa Maria, Civita d'Antino (Centro storico), ☎ +39 0863 978122, fax: +39 0863 978564, info@comune.civitadantino.aq.it. Tra agosto e settembre. Manifestazione culturale nata per valorizzare il borgo antico e i luoghi dipinti dal maestro danese Kristian Zahrtmann e dai pittori scandinavi che frequentarono la scuola estiva di pittura tra 1877 ed il 1915.
- 11 Festa di Sant'Antonio Abate, Via della Chiesa, Collelongo (Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova), ☎ +39 0863 948537, fax: +39 0863 948537, info@collelongo-go.it. sera del 16 gennaio. La sera del 16 gennaio ha inizio annualmente l'ultrasecolare festa di Sant'Antonio Abate. Nelle taverne del centro storico, in paioli di rame ("cuttore" o "cottore"), viene bollito il granturco, le cicerchie e i ceci rossi (chiamati dagli abitanti del luogo "cicerocchi") offerti ai visitatori insieme a pizze, dolci e bevande. Dopo l'accensione dei falò (i "torcioni") il parroco benedice, lungo un percorso illuminato da fiaccole, le cuttore. La festa prosegue tra i canti popolari per tutta la notte. La mattina seguente all'alba una processione di ragazzi vestiti con abiti tradizionali porta le "conche rescagnate", contenitori di rame sormontati da scene di vita contadina, abbelliti e dotati di luci, in giro per il paese. Il mais cotto la sera prima viene donato per poter essere distribuito agli animali domestici.
- 12 Florales (Infiorata), Via Cicolana, Magliano de' Marsi (Centro urbano), ☎ +39 0863 516201, fax: +39 0863 515018, urp@comune.maglianodemarsi.aq.it. Giorno del Corpus Domini. Durante la notte che precede la celebrazione religiosa del Corpus Domini le associazioni del paese si ingegnano a ricoprire con trucioli e petali multicolori le sagome e i disegni che formano una delle infiorate più longeve dell'Abruzzo. Il giorno successivo l'immenso tappeto splende in tutta la sua bellezza lungo il tratto urbano della via Cicolana richiamando centinaia di visitatori.
- 13 Presepe vivente di Pereto, Largo Castello, Pereto (Centro storico), ☎ +39 329 8477217, fax: +39 0863 907476, info@prolocopereto.it. 26 dicembre. Rappresentazione del presepe vivente tra le più importanti e longeve della regione abruzzese con oltre 45 edizioni. Pereto è nota anche come il "Paese del presepe vivente", gran parte dei suoi abitanti infatti, partecipa attivamente alla rievocazione che partendo dal piazzale del castello medievale si snoda lungo le strade del caratteristico borgo antico per terminare, dopo un percorso suggestivo ed articolato, nell'area della pineta.
- 14 Premio di cultura "Benedetto Croce", Palazzo Boccia, Pescasseroli e sala convegni dell'ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (centro storico), ☎ +39 0863 1840000, fax: +39 0863 1753011, info@premiocroce.it. Tra luglio ed agosto. Kermesse letteraria che presenta tre sezioni: categorie narrativa, giornalismo letterario e saggistica.
- 15 Premio internazionale "Ignazio Silone", Centro Studi Ignazio Silone, Pescina (Centro storico), ☎ +39 0863 84281, fax: +39 0863 841067, info@premioignaziosilone.org. In estate. Il premio presenta tre sezioni: arti visive; musica per la composizione e direzione d'orchestra e scrittura con i riconoscimenti per la letteratura, il giornalismo, la poesia, la saggistica e la drammaturgia.
- 16 Rito della Comparanza, Viale Bonifacio Graziani, Rocca di Botte (Centro storico), ☎ +39 0863 998131, fax: +39 0863 998017, info@pec.comune.roccadibotte.aq.it. A settembre. Celebrazione religiosa tra le più antiche dell'Abruzzo. Gli abitanti del paese marsicano si recano nella vicina Trevi nel Lazio per celebrare il santo patrono delle due comunità, San Pietro l'eremita. Nella prima domenica di settembre ospitano a loro volta i fedeli del paese gemellato offrendo il pane benedetto cotto nel forno della casa natale del santo, dove si arriva in processione.
- 17 Premio internazionale D'Angiò, Piazza Risorgimento, Scurcola Marsicana (Centro storico), ☎ +39 0863 561243, info@centrostudidangio.it. A luglio. Riconoscimento attribuito a personalità che si sono distinte in ambito culturale, storico ed artistico.
- 18 Ascanio, centro storico, Tagliacozzo (Centro storico), ☎ +39 0863 614203, comune.tagliacozzo@mailcertificata.it. A luglio. Rievocazione medievale dedicata alla figura dell'orafo Ascanio Mari, nato nella cittadina marsicana nel 1524. La manifestazione prevede sfilate e cortei storici, spettacoli teatrali in strada, danza, cucina rinascimentale e ripropone i mercati dell'epoca. Non mancano arcieri, funamboli e sbandieratori lungo le piazze e le vie del centro storico.
- 19 Festival internazionale di Mezza estate, piazza dell'Obelisco, Tagliacozzo (Centro storico), ☎ +39 0863 614203, info@amicidelfestival.it. Tra luglio ed agosto. Importante festival che celebra danza, prosa, musica, jazz, lirica ed altri vari generi culturali. Vi partecipano compagnie e personaggi di fama internazionale.
- 20 Tagliacozzo in Film, Piazza Tre Molini, Tagliacozzo (Centro storico), ☎ +39 0863 614203, comune.tagliacozzo@mailcertificata.it. Tra luglio ed agosto. Festival che si svolge all'aperto ricco di eventi con pellicole originali e la presenza di attori e registi di fama nazionale ed internazionale. Giunto oltre le 30 edizioni in origine si chiamava Tagliacozzo Film Festival e si svolgeva nello storico cinema Vittoria.
Cosa fare
[modifica]- 21 [link non funzionante] Dinopark (T-Rex), via Massa d'Albe, 70, Avezzano (Parco periurbano La Pulcina - strada Panoramica), ☎ +39 0863 5011, comune.avezzano.aq@postecert.it. Parco comunale a tema situato nell'area nord di Avezzano. Ospita dinosauri animatronici e a grandezza naturale, tra questi il tirannosauro rex, alto circa otto metri, il triceratopo, il coccodrillo e un uovo di dinosauro, oltre all'area giochi per bambini e ai giochi inclusivi. Ingresso libero. Facilità di parcheggio e videosorveglianza.
- 22 [link non funzionante] Bike Park 360° Trail Center, Monte delle Vitelle, Pescasseroli, ☎ +39 0863 911975. Il bike park di monte delle Vitelle, nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, permette di cimentarsi, nel rispetto delle norme di sicurezza e di condotta, in discipline come Mtb gravity, il downhill, il freeride e l'enduro. D'estate si può praticare il nordic walking.
- 23 Bingo Palace, Via Tiburtina Valeria, Km 111,500, Scurcola Marsicana (Tra Cappelle dei Marsi ed Avezzano), ☎ +39 0863 410266. sala bingo, sale slot machine, ristorazione.
- 24 Rolling park, via Tiburtina Valeria, Km 99, Tagliacozzo (Alle porte della cittadina), ☎ +39 0863 66822, fax: +39 0863 610396, info@hotelparktagliacozzo.it. Parco divertimenti con piscine, palestre e campi da calcio a 5 e calcio a 8.
- 25 Ovindoli Fun Park, Piazzale Dolcevita, Ovindoli (Seggiovia Dolce Vita - Monte Magnola), ☎ +39 351 9522029, info@ovindolifunpark.com. Parco avventura per adulti e bambini immerso nella natura, presenta diversi percorsi. Parco Snow Tubing dotato di tapis roulant. Aperto d'estate e d'inverno.
- 26 Tropical park, via Gualtrone, 7, Gioia dei Marsi (Frazione di Casali d'Aschi), ☎ +39 393 2132342, tropicalpark@libero.it. Parco di 30.000 m² situato alle porte del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise a circa 800 metri s.l.m. Prati e boschetti sono ricchi di fioriture e alberature tropicali. Non mancano aree verdi attrezzate e strutture per la pratica dello sport.
- 27 Parco naturale Sponga, Contrada Sponga, Canistro (Tra Canistro Inferiore e Canistro Superiore), ☎ +39 334 2172929, info@parcosponga.it. Parco naturale attrezzato. Parco Avventura. La struttura offre diverse attività come le passeggiate a cavallo o con i pony, l'educazione ambientale, le escursioni a piedi o in mountain bike e il birdwatching. Al percorso dell'acqua si affianca il percorso sensoriale.
- 28 [link precedentemente non funzionante] Parco geologico Risorgenti dell'Imele, Via Borgo Vecchio, Tagliacozzo (Quartiere Altolaterra), ☎ +39 0863 6141, fax: +39 0863 614227, info@comune.tagliacozzo.aq.it. Il parco, nato col fine di tutelare e valorizzare l'area della risorgenza del fiume Imele, la cui sorgente si trova a monte di Verrecchie, frazione di Cappadocia, presenta un suggestivo percorso che parte dal borgo vecchio. Il sentiero attrezzato prosegue immerso nella natura incontaminata del versante abruzzese dei monti Simbruini, ricchi di biodiversità.
- 29 Junior Land, Via Tiburtina Valeria, Km 68.800, Carsoli, ☎ +39 347 3696103. Family park, parco giochi. Intrattenimento per bambini, organizzazione feste.
- 30 Parco del Colonnello, Via degli Alpini, Carsoli (Località Casale del Colonnello), ☎ +39 335 7551476, info@ilparcodelcolonnello.it. Il parco avventura, situato alle porte della cittadina, è attrezzato per il jogging e attività outdoor. Offre la possibilità di praticare canyoning, torrentismo, arrampicata sportiva ed escursioni nell'area carsica dei monti carseolani. Organizza visite con guida speleologica nella vicina grotta del Cervo di Pietrasecca. È dotato anche di centro benessere-massaggi.
A tavola
[modifica]Piatti e prodotti tipici della Marsica
[modifica]I piatti della Marsica sono legati soprattutto alle produzioni di qualità della piana fucense. Prima su tutte la rinomata patata del Fucino, certificata PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali italiani) e IGP (Indicazione geografica protetta), i cui utilizzi variano dal pane alle fritture e dagli impasti alle cotture in forno o bollite. Tra gli ortaggi tipici locali c'è la Carota dell'altopiano del Fucino che ha ottenuto il marchio europeo IGP, i cui utilizzi in cucina sono molteplici. Altri prodotti tipici del territorio sono i formaggi, gli arrosticini di pecora e le carni ovine e bovine, trattate e cucinate in ogni forma, soprattutto nelle aree montane del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e del parco naturale regionale Sirente-Velino, ma anche nelle zone di Tagliacozzo e Carsoli. Una di queste è la pecora ajo cotturo, pecora cotta in una grande pentola di rame o alluminio, detta appunto "cotturo". Il grano Solina coltivato dal XVI secolo in terrazzamenti e piccoli appezzamenti è ancora utilizzato per ottenere la farina per i prodotti di panificazione artigianale.
In ogni centro di questo territorio si mantiene viva la longeva tradizione culinaria legata ai primi e secondi piatti e alla preparazione di dolci tipici. La croccante di Forme di Massa d'Albe (dolce alle mandorle chiamato al femminile) e gli amaretti di Ortucchio sono considerati tra i dolci più caratteristici della zona. Nella valle Roveto c'è un'ottima produzione di olio d'oliva extravergine in antichi frantoi lungo il corso del fiume Liri, mentre ad Ortona dei Marsi, oltre alla produzione del miele, vengono coltivate le mele della valle del Giovenco riconosciute tra i Prodotti agroalimentari tradizionali abruzzesi, insieme alle castagne roscette della valle Roveto. Tra i frutti autunnali più apprezzati figurano le diverse varietà di castagne coltivate nel terrritorio di Sante Marie.
Bevande
[modifica]L'amaro Taccone, un liquore alle erbe, e i vini rossi, rosati e bianchi prodotti dalla Cantina Cooperativa del Fucino e da altre numerose aziende che operano nel settore figurano tra le bevande tipiche della Marsica, insieme ai succhi di carota o ai succhi di rapa rossa. Ratafià, acquavite di Genziana e Centerbe sono alcune delle bevande tipiche del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Tra le molte particolarità meritano una menzione il Vino cotto, bevanda preparata soprattutto nelle stagioni fredde in un pentolino di rame con aggiunta di scorze d'agrumi oppure foglie di olivo o di salvia e il Vin dei Pomi, sidro ricavato dalle mele di scarto nella valle del Giovenco.
Infine molto conosciuta in tutta Italia è l'acqua oligominerale Santa Croce imbottigliata a Canistro.
Infrastrutture turistiche
[modifica]Nel territorio della Marsica ci sono diversi impianti sciistici. I più frequentati sono la stazione sciistica di monte Magnola ad Ovindoli che ricade nel comprensorio sciistico denominato "Tre Nevi", incluso nell'altopiano delle Rocche, con Campo Felice e la più distanziata Campo Imperatore. La stazione marsicana è dotata di circa 30 chilometri di piste e delle più avanzate e variegate infrastrutture. Tra Ovindoli e Rocca di Mezzo sono inoltre presenti due piste ad anello di oltre 3 e 5 chilometri per lo sci nordico e lo sci di fondo che si snodano tra i 1950 e i 2222 metri di altitudine.
Altra meta preferita dagli amanti degli sport invernali è Pescasseroli, nel cuore del parco nazionale d'Abruzzo. L'impianto di monte delle Vitelle con i suoi oltre 20 chilometri di piste presenta diversi impianti di risalita e variegate infrastrutture sportive e ricettive. Tra Pescasseroli ed Opi, in località Macchiarvana, ci sono piste ad anello per un totale di oltre 5 chilometri per la pratica dello sci di fondo.
A Camporotondo di Cappadocia gli impianti sciistici di Monte Cesa, rinnovati nel 2018, sono dotati di piste da sci, seggiovia, sciovia La carbonara e del rifugio Monna Rosa. L'impianto di risalita a tappeto mobile permette di sciare su due discese riservate anche a principianti e bambini, mentre il moderno impianto di risalita permette di usufruire delle piste più impegnative del monte Cesa.
Nel centro turistico di Marsia, sulle montagne di Tagliacozzo, ci sono piste per tutte le difficoltà localizzate ad oltre 1400 metri di altitudine, ma gli impianti di risalita al momento non sono utilizzabili. Per lo sci di fondo i tracciati superano i 30 chilometri di lunghezza, mentre per lo sci d'alpinismo la località offre diversi itinerari.
Gli stabilimenti termali di Canistro sono tra i più frequentati d'Abruzzo. Le acque sgorgano dalla fonte di Santa Croce ad un'altitudine di circa 750 metri s.l.m. In antichità la sorgente era nota come "fonte del Cotardo" o "del Fiuggino". Magnesio, foro e calcarea sono presenti nella composizione dell'acqua della sorgente termale.
Sicurezza
[modifica]Dal punto di vista della sicurezza personale la Marsica non è un'area a rischio. Occorre tuttavia prestare attenzione evitando le zone di estrema periferia, o in parte isolate e lontane dai centri urbani specialmente in situazione di solitudine e nelle ore serali e notturne.
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