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Aramengo
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Aramengo
Sito istituzionale

Aramengo è un piccolo centro del Piemonte nell'Astigiano.

Da sapere

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In pochissimi conoscono il paese, ma in moltissimi ogni giorno lo citano o lo hanno citato. Andare a Ramengo è infatti un detto popolare molto diffuso per dire andare in malora, in rovina; esiste anche la variante Ma va' a Ramengo, nel senso di va' sulla forca. Forse quasi nessuno di coloro che usano o hanno usato queste locuzioni sa che il detto deriverebbe dal fatto che a Aramengo nel medioevo si trovava il Tribunale che condannava al confino o alla forca.

Cenni geografici

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Sulle colline dell'Astigiano al confine con il Torinese il paese dista 20 km da Chivasso, 32 da Asti, 48 da Torino, 47 da Casale Monferrato.

Cenni storici

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Le vicende del luogo sono collegate nel tempo alla famiglia dei Radicati, dominatori feudali, di un territorio molto vasto comprendente numerosi comuni limitrofi. L'alta sovranità, oltre ad una porzione di dominio feudale, spettò prima ai marchesi del Monferrato, attorno al 1429, e successivamente ai duchi di Savoia. Tuttavia i Radicati cedettero progressivamente delle quote di dominio feudale a diversi signori tra i quali i Curtet di Grosso Canavese, i Biglione di Pogliano, i Borda di Piobesi e altri ancora fino a giungere agli ultimi, i Balbiano di Aramengo, proprietari di diversi immobili nel comune, anche ai giorni nostri. Aramengo fu anche feudo del Conte Francesco Morelli (1761-1841).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Aramengo

Quartieri

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Il paese si sviluppa a semicerchio sulla cresta di un anfiteatro naturale. L'assetto urbanistico attuale ricalca fedelmente quello antico, con le case distribuite lungo un unico asse principale. Da lontano il centro è dominato dalla mole della chiesa parrocchiale, superbo esempio barocco di fine ‘700.

Il suo territorio comunale comprende i paesi di Canova, Gonengo, Marmorito, Boi, Quasso, Uzzano, Valore, Tana, Roletto, Brozzo, Eivà, Masio, Pratorotondo, Canuto, Braia, Perello alto, Piacentino, e Bonino.

Come arrivare

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • 45.1012488.0007331 Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate. Si innalza su un sagrato elevato e spicca nel profilo del paese. Fu edificata in forme tardo barocche su un progetto del 1769; i lavori terminarono nel 1804 ed erano iniziati tredici anni prima.
  • Cappella di Sant'Anna. Dedicata alla Santa patrona del paese, fu edificata in occasione della pestilenza che nel 1348 decimò la popolazione; venne riedificata a metà del XVII secolo. In facciata una lapide ricorda il primo sermone pubblico tenuto da San Giovanni Bosco proprio in questa chiesa nel 1840.
    La chiesa ha interno ad unica navata senza abside. L'unico altare nella parete di fondo ospita un grande dipinto raffigurante la Madonna tra Sant'Anna e San Gioacchino.
  • Cappella di San Giorgio (a Masio). Sorge su una piccola altura nei pressi di Masio questa cappella romanica la cui prima testimonianza documentale risale al Duecento. Ricostruita nel Seicento, ebbe però una prima edificazione fra la fine del XII e l'inizio del XII secolo. L'edificio è ad una sola navata con abside semicircolare. La facciata è di una elegante semplicità, con portale formato da due lesene collegate a un frontone composito.
    Nella parete sud si notano due blocchi di pietra raffiguranti due teste, una delle quali capovolta, a testimoniare il reimpiego di materiali di recupero per la sua costruzione.
  • Chiesa della Madonna della Neve (a Marmorito). Non si conosce la data esatta di fondazione della chiesa, che secondo documenti del Cinquecento fu in quell'epoca ampliata. Dell'antica antecedente chiesa non rimane traccia, se non un certo vago richiamo romanico nell'abside. La facciata è suddivisa intre settori, in corrispondenza delle tre navate interne. L'ampio portale, a cui si accede tramite una scalinata, è sormontato da un timpano centinato.


Eventi e feste

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  • Sagra di Sant'Anna. 26 luglio.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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Poste

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  • 45.0993448.0022511 Poste italiane, Via Mazzini 11, +39 0141 90912, fax: +39 0141 909128.


Nei dintorni

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Altri progetti

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