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Vegetarianismo

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Pitagora sostiene il vegetarianismo (Pieter Paul Rubens, 1629 ca.)

Citazioni sul vegetarianismo e sui vegetariani.

Citazioni

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Frutta fresca e secca, verdura e pane
  • A un certo punto mi guardai e mi dissi: tu finora hai tenuto un comportamento criminale. Sei giustificato perché non sapevi, o meglio non ti rendevi conto del significato delle tue azioni, ma se mangi animali sei un criminale. Insomma mi resi conto che dovevo cambiare le mie idee sul mondo e i miei stessi comportamenti. Sono diventato vegetariano [...]. Ricordo che fu un passaggio interiormente molto rapido: ogni volta che guardavo nel piatto e c'era della carne mi dicevo: "No, non me la sento proprio di mangiarla". (Valerio Pocar)
  • [Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie Linda] Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita. (Paul McCartney)
  • Ah, dimenticavo la cosa più importante, sono vegetariana, da parecchi anni, ormai. Non so se sia soggezione, ma da quando ho smesso di cibarmi di cadaveri [...] mi sento più propositiva, più vitale, più forte. La mia giovanile e proverbiale aggressività si è placata, lasciando spazio ad un atteggiamento più riflessivo nei confronti del prossimo. (Francesca Cheyenne)
  • Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. Gesù prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena. (Richard Wagner)
  • Allevare gli animali significa sacrificare l'ambiente. [...] Più il pianeta diventa ricco, più consuma; più consuma carne, più si condanna all'estinzione. [...] Ma ci sono ragioni per non perdere la speranza: per esempio, potremmo almeno stabilizzare i livelli di consumo [di carne]. Proprio nelle zone più abbienti (mi riferisco a Francia, Germania, Stati Uniti), si sono assestati se non addirittura diminuiti, facendo sì che le abitudini di vita vegetariane e vegane prendessero sempre più piede. (Bill Gates)
  • Altro lusso di cui godono i poveri [...] e del quale indubbiamente anche i più ricchi nell'età dell'oro furono privi, è l'uso di mangiare carne di animale. [...] Mi sono spesso domandato se non sia proprio da attribuirsi alla tirannia che l'abitudine esercita su di noi il fatto che uomini tolleranti e buoni considerino normale l'uccisione di tanti animali per il loro pasto quotidiano, sebbene la terra generosamente e abbondantemente provveda a fornirci svariati e ottimi vegetali. (Bernard de Mandeville)
  • Amo gli animali [...]. Non sopporto le crudeltà contro di loro, di proteine ci bastano quelle dei legumi. [...] Da vegetariani ci si sente meglio, si ha più energia, mentre la carne di quelle povere bestie terrorizzate è piena di ormoni e tossine. (Katia Noventa)
  • Amo gli animali più di quanto ami la maggior parte delle persone, e non sto scherzando. Sono una convinta sostenitrice delle diete a base vegetale, una dieta fatta da alimenti che possono allungare la vostra vita e che possono rendere le persone decisamente più felici. Ci sono anche delle difficoltà, soprattutto quando mangi fuori casa, ma riesco sempre ad attenermi alle mie convinzioni. Quando sono fuori casa mangio verdure, frutta e insalate, poi, quando torno a casa, completo il mio pasto con altre cose. (Ariana Grande)
  • Amo gli animali, tutti gli animali. Non ferirei un gatto o un cane – o un pollo o una mucca. E non chiederei a qualcun altro di farlo per me. Ecco perché sono vegetariano. (Peter Dinklage)
  • Amo i pulcini, i maiali, le mucche, i pesci e anche tutti gli altri animali. Ecco perché sono diventato vegetariano. Sono molto felice di essere vegetariano e credo che sia il miglior modo di essere. Il giorno in cui ho iniziato a credere nel fatto che avrei voluto non uccidere gli animali per le mie papille gustative, quello è il giorno in cui tutto è cambiato per me. (Shahid Kapoor)
  • Anche scelte apparentemente piccole possono avere un grande impatto sulla nostra salute, sulla nostra comunità e sul mondo attorno a noi. Diventare vegetariani è uno dei modi più semplici per migliorare la nostra salute, aiutare innumerevoli animali e proteggere la Terra. (Lara Dutta)
  • Andavo spesso a vedere gli animali nelle fattorie con mia mamma da bambina e un giorno ho iniziato a rendermi conto che mangiavo quegli stessi animali che adoravo andare a trovare. Da lì ho deciso che non li avrei più mangiati. (Leona Lewis)
  • – Aprire un ristorante vegetariano?
    – Eh certo, è il business del momento! Noi tra l'altro siamo pure vegetariani.
    – Sì, se è per questo siamo pure cattolici, ma non è che diciamo messa! E poi Paoli', ma lo sai quanti ristoranti vegetariani ci sono a Roma?
    – E troppi ne verranno ancora! È per questo che ci dobbiamo sbrigare! Li hai sentiti i media, no? La carne fa male, il pesce è inquinato, gli affettati t'ammazzano.
    – E quindi?
    – E quindi qual è l'unico cibo che non ti fa finire nelle casse da morto di tuo cugino? È il cibo vegetariano. (Non è vero ma ci credo)
  • Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell'umanità.[1] (Albert Einstein)
  • Bernard Shaw dice che finché gli uomini tortureranno ed uccideranno gli animali, e ne mangeranno la carne, ci sarà la guerra. Credo che ogni essere ragionevole debba essere di questo parere. Le bambine della mia scuola erano tutte vegetariane ed esse divenivano forti e belle con questo regime di legumi e di frutta. Qualche volta durante la guerra, quando sentivo le grida dei feriti, pensavo alle grida degli animali al mattatoio, e mi dicevo che gli Dei ci torturano come noi torturiamo questi esseri senza difesa. (Isadora Duncan)
  • Chi è sensibile ai problemi della sofferenza negli animali di laboratorio, come può restare insensibile davanti al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento? [...] Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza nel vedere come l'animale viene inizialmente solo stordito per poi essere sgozzato [...], affinché la sua carne prenda quel colorito bianco che piace tanto agli italiani. Quanti ragazzi allora, dopo aver firmato all'uscita dalla scuola le petizioni contro la vivisezione, arrivati a casa si avventano sul piatto di carne tenera che la mamma ha premurosamente preparato? [...] Le statistiche sono drammaticamente chiare: davanti all'esercito di antivivisezionisti vi sono solo pochi sparuti drappelli di vegetariani. (Una carezza per guarire)
  • Chi elimina il cibo di origine animale non si ammala più. E poi la carne fa diventare pelati. (Romina Power)
  • [Su Mt 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»] Chi per una volta abbia accolto pienamente dentro di sé questa parola non potrà mai più maltrattare un animale e, se è coerente, non potrà neanche più mangiare carne, perché in questo modo si farebbe complice della morte degli animali. Oggi si sa che si può vivere benissimo senza mangiare carne e che vivendo da vegetariani si evitano persino molte malattie. Una società di vegetariani invitò una volta un uomo che adorava mangiare carne. Il menu era completamente vegetariano. All'ospite carnivoro fu servita una colomba viva con un coltello. Da quel momento in poi non mangiò più carne. È l'anonimato delle nostre vittime a renderci sordi agli urli degli animali. (Luise Rinser)
  • Ci sono così tante deliziose e nutrienti opzioni vegetariane tra cui scegliere al giorno d'oggi – in ogni parte del mondo – che non c'è bisogno di uccidere pesci o altri animali per il cibo. Una dieta vegetariana fa bene alla tua salute, agli animali, all'ambiente e alle tue papille gustative. (Yana Gupta)
  • Ciò che troviamo nei Veda è una brutale cosmologia basata sull'uccidere e sul mangiare [...]. Tuttavia, attorno al sesto e quinto secolo a.C., accade qualcosa di nuovo: una radicale «rivalutazione di tutti i valori» sotto forma di una forte reazione universalista contro questa cosmica catena alimentare; il rifiuto ascetico di tutta questa macchina infernale di vita che si riproduce attraverso il sacrificio e il mangiare. Il ciclo della catena alimentare viene ora percepito come un ciclo di eterna sofferenza, e il solo modo per raggiungere la pace è di sottrarsi a esso. (Rispetto al cibo, questo comporta ovviamente il vegetarianesimo: il non mangiare animali morti). (Slavoj Žižek)
  • Circa il 28% dei gas serra è causato dagli allevamenti intensivi. So che essere completamente vegetariani è impegnativo, ma le proteine della carne possono essere sostituite in diversi modi. [«E per i body builders?»] Conosco tanti atleti vegetariani, per sembrare Terminator non bisogna per forza mangiare carne. (Arnold Schwarzenegger)
  • Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti. (Stephen R. L. Clark)
  • Come può la vista sopportare | l'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue? | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche. | Non è mostruoso desiderare di cibarsi | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo. (Franco Battiato)
  • Come sostenitrice del vegetarianismo, penso sia importante rendersi conto che questo pianeta non è nostra proprietà, coesistiamo con gli animali e quindi bisogna che abbiamo compassione per ogni co-membro del pianeta. Dovremmo essere gentili anche con le piante. (Aditi Govitrikar)
  • Con tutti i meravigliosi cibi vegetariani disponibili oggi, non ci vuole un mentalista per rendersi conto che mangiare carne non ha davvero più senso. Non è sano, è devastante per il nostro pianeta e significa una morte crudele e dolorosa per letteralmente miliardi di animali ogni anno. Quindi perché non provare il vegetarianismo? Avrai molta più energia, puoi perdere peso e, meglio di tutto, saprai che stai creando un mondo migliore per tutti gli animali che vivono qui. (Owain Yeoman)
  • Considerata la disgustosa origine della carne, la crudeltà di incatenare e di uccidere delle creature, è necessario astenersi dal mangiare carne. (Manusmṛti)
  • Considero l'essere vegetariani un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. (Michela Vittoria Brambilla)
  • Crescendo, entravo e uscivo sempre dall'ospedale con problemi di stomaco e nessuno riusciva a capire cosa c'era che non andava. Decisi di rinunciare alla carne e di diventare vegetariana e da allora non ho più avuto problemi di stomaco! Amo mangiare pasti vegetariani sani e deliziosi e le opzioni sono infinite. Non importa dove vado, posso trovare piatti vegetariani che soddisfino la mia fame e il mio gusto per l'ottimo cibo. (Patricia de León)
  • Cristo era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. Nei giorni scorsi, in chiesa ho invitato i miei parrocchiani ad astenersi dal consumare la carne di agnello. Lo ripeto: è inutile che noi pronunciamo, durante la messa, l'Agnus Dei e poi subito dopo corriamo a mangiarlo. Ci vorrebbe maggiore coerenza, maggiore rispetto. Invece... (Mario Canciani)
  • Da un mese sono strettamente vegetariano. L'effetto morale di questo stile di vita, con il suo volontario assoggettamento del corpo e la conseguente emancipazione dai bisogni materiali, è immenso. Puoi giudicare tu stesso quanto ne sia profondamente convinto se ti dico che mi aspetto da esso niente meno che la rigenerazione dell'umanità. (Gustav Mahler)
  • [«Da quanto è vegetariana?»] Dal 1962, quando andai alla televisione francese per denunciare le condizioni dei macelli. È stato allora che sono diventata consapevole dell'orrore degli allevamenti intensivi, dei trasporti e dell'uccisione degli animali d'allevamento. Sono sempre stata sensibile alle sofferenze degli animali, ma da allora in poi mi sono rifiutata di essere complice di queste morti disumane industrializzate. (Brigitte Bardot)
La fruttivendola (Vincenzo Campi, 1580)
  • Dicearco, nei suoi libri sull'antichità greca, riferisce che sotto il segno di Saturno, quando la Terra era ancora spontaneamente fertile, nessun uomo mangiava carne, vivendo tutti di frutti e legumi che crescevano naturalmente. (San Girolamo)
  • Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra. (Louisa May Alcott)
  • – Dogbert, io non capisco perché tu, o chiunque altro, debba diventare vegetariano.
    – Intendi dire perché io non prendo animali morti, li cucino finché diventano cancerogeni, poi li mangio anziché mangiare qualcosa di nutriente? È questa la tua domanda?
    – Esattamente. C'è qualche buona ragione? Ti sei unito a una setta?
    – Ovviamente. (Dilbert)
  • Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l'uomo non sia nato per essere un carnivoro. (Albert Einstein)
  • È da quindici anni che non mangio carne. [...] Non ti rendi conto di che sapore ha il cibo finché non smetti di mangiare carne. È come se qualcosa accadesse al tuo palato, si purifica proprio, e la cosa più semplice – un pomodoro – ha il sapore della cosa più vibrante e strabiliante sul pianeta. (Kimberly Elise)
  • È indubitata cosa, che li cibi erbacei siano più confacenti all'uomo, per cui vedesi la più parte dei naturalisti a quella opinione inclinata, che l'uomo naturalmente non sia carnivoro. E se noi ponghiamo mente al parlare delle antiche scritture, rilevaremo con tutta chiarezza che le frutta della terra destinate vennero al nutrimento dell'uomo, e che sopra dei pesci, degli animali terrestri e dei volatili n'ebbe lo stesso uomo soltanto il dominio; sicché l'essersi poi dati alcuni uomini ad alimentarsi di animali fosse stata una necessità di alcuni luoghi, oppure un lusso. (Vincenzo Corrado)
  • È stato appropriatamente detto che il cammino verso la realizzazione di una riforma dietetica [vegetariana] procede per gradi, e che se anche venisse compiuto uno di questi passi, già quel singolo passo non sarebbe privo di importanza e di influenza sul mondo. Inutile aggiungere che quello di lasciare per sempre dietro di sé la barbarie di massacrare esseri a noi comuni – i mammiferi e gli uccelli – è il più importante e influente di tutti. (Howard Williams)
  • [È stato] sostenuto [...] che il fatto che le diverse specie di bruti siano state create per predarsi a vicenda offre una sorta di analogia la quale prova che è previsto che la specie umana si nutra di esse... [ma] l'analogia su cui si insiste è estremamente debole; poiché i bruti non hanno la possibilità di mantenersi in vita con altri mezzi, e noi l'abbiamo; l'intera specie umana potrebbe infatti vivere esclusivamente di frutti, legumi, erbe e radici, come fanno in realtà molte tribù di indù... (William Paley)
  • È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando porrete fine a questa maledetta strage? (Empedocle)
  • Era da un po' che volevo cambiare la mia alimentazione: purtroppo mia mamma è mancata molto giovane a causa di un tumore ed è una malattia ricorrente nella mia famiglia, quindi ho letto molto sulla nutrizione e già avevo intenzione di eliminare la carne rossa che si dice che sia un po' cancerogena. Solo che sono molto golosa e alla fine, nonostante fosse una scelta giusta per la mia salute, l'idea di rinunciare a un piatto di carbonara mi faceva sempre desistere. Per arrivare a decidere di fare per questo cambiamento mi sono dovuta concentrare sugli animali e sull'ambiente: ho visto una serie di documentari che mi hanno veramente scossa e che quindi mi hanno dato quella spinta che mi serviva. È stata una delle scelte migliori che abbia fatto, sia in termini fisici, perché il mio corpo e la mia pelle sono cambiati e davvero mi sento benissimo, e poi in termini morali perché sento che sto facendo una cosa bella, una cosa giusta. (Rose Villain)
  • Esistono nessi inevitabili tra la comunione con gli animali, la compassione per gli animali, e il rifiuto di far soffrire, se non necessariamente il rifiuto di uccidere e/o mangiare gli animali. (Wendy Doniger)
  • Essendo un medico, oltre che una modella, so che mangiare veg è il primo e più importante ingrediente per mantenersi in forma. Se mangi pollo o altra carne, stai consumando tossine, grassi e colesterolo. Il cibo veg è fornito di tutte le vitamine e le proteine di cui hai bisogno per essere al tuo meglio. (Aditi Govitrikar)
  • Essere vegetariana è la cosa migliore che posso fare per me stessa, per gli animali e per l'ambiente.
    I legumi possono elettrizzarti, mentre la cucina a base di cadaveri ti rallenta. Da' un calcio all'abitudine della carne, apparirai e ti sentirai meglio che mai. (Amrita Rao)
  • Essere vegetariano mi ha sempre fatto sentire in salute. Mi sono sempre sentito leggero. Ogni volta che mi siedo a mangiare, sto aiutando l'ambiente. Sono fiero di essere vegetariano. (Dhanush)
  • Eusseno comprese che [Apollonio di Tiana] s'impegnava in un nobile proposito, e gli chiese da che punto avrebbe cominciato; ed egli rispose: «Dove cominciano i medici: purificando il ventre, essi ad alcuni prevengono le malattie, e altri conducono a guarigione». Dopo tali parole si astenne dal cibarsi di carne, dicendo che era impura e appesantiva la mente; e si nutriva di frutta secca e di verdure, sostenendo che è puro tutto ciò che la terra produce direttamente. (Lucio Flavio Filostrato)
  • Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini.[2] (erroneamente attribuita a Leonardo da Vinci)
  • Fortunati, quindi, i vegetariani: le proteine vegetali sono infatti veri e propri «farmaci» protettivi contro molte malattie. (Una carezza per guarire)
  • Già negli anni Ottanta mia nonna non mangiava carne. "Non posso" diceva, "è carne di martire". Effettivamente, come altro si potrebbe definire la carne di quei corpi devastati dalla sofferenza? E non era ancora, credo, intervenuta la genetica, che ha permesso di modificare gli animali per accrescerne il rendimento, trasformandoli in malati cronici. (Susanna Tamaro)
  • Gli asceti, nei loro sforzi di distacco progressivo dalla lussuria e dalla corruzione di questo mondo malvagio, hanno spesso adottato diete vegetariane. [...] Sia i cinici sia gli accademici erano spesso vegetariani; astenendosi dai lussi e dai medicamenti del loro tempo erano talvolta in grado di vedere gli animali che non avevano più bisogno di opprimere. Un ascetismo di questo tipo è tutt'altro che disprezzabile: non ho dubbi che, se ci sforzassimo maggiormente di seguire la disciplina morale dei nostri predecessori, ne guadagnerebbe la nostra salute, i nostri doveri verso il mondo umano ci sarebbero meno pesanti, e i nostri occhi sarebbero più sensibili a quanto nel mondo vi è di valore. (Stephen R. L. Clark)
  • Gli ebrei si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica. (Yitzhak HaLevi Herzog)
  • – Gli Uomini hanno fame [...]. Non dovrebbero mangiarle, le bestie?
    – Possono sfamarsi senza sopprimere altre Creature-che-provano-dolore. (Piero Bevilacqua)
  • – Guarda che non è che ti giudico perché tu mangi carne, è solo che io preferisco non mangiare esseri che hanno un'anima.
    – I panteisti pensavano che le piante avessero un'anima. Quindi dovresti digiunare. (Law & Order - I due volti della giustizia)
  • Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! (Paola Maugeri)
  • [«Perché hai scelto di diventare vegetariana?»] Ho molta simpatia per gli animali e mi viene difficile pensare di mangiarli. Le mucche sono creature meravigliose che non riesco a pensare squartate. Poi credo che gli animali abbiano sentimenti come noi ed è orribile che vengano trattati solo come oggetti da macello. (Dacia Maraini)
  • Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. [...] non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana... (Isa Chandra Moskowitz)
  • I nostri pronipoti troveranno barbara l'usanza di nutrirsi di animali. Nei prossimi anni milioni di persone sceglieranno di mangiare a un gradino più basso della catena alimentare, così da permettere che milioni di altri possano ottenere quanto occorre per sopravvivere. Se ciò succederà, aumenterà il livello di salute globale – nostra, del Sud del mondo, del pianeta. (Jeremy Rifkin)
  • I vegetariani consumano un decimo delle risorse rispetto a coloro che si nutrono di carne. Un vantaggio per l'ambiente e per la salute. (Rob Stewart)
  • Il desiderio profondo di evolvere a un livello di comprensione e di esistenza spiritualmente più maturo e di creare un ordine sociale che promuova giustizia, pace, libertà, salute, saggezza, prosperità, sostenibilità e felicità ci richiede categoricamente di smettere di considerare gli animali come beni di consumo e di passare a un'alimentazione vegetariana. (Will Tuttle)
  • Il lavoro muscolare intenso può essere fatto meglio e con meno fatica quando la carne viene eliminata completamente dalla dieta e quando le proteine necessarie vengono assunte da un assortimento di vegetali freschi e crudi e dai loro succhi [...]. Uccidere animali, uccelli e pesci, cuocerne la carne e mangiarla non è ciò che la natura intende come nutrimento per il corpo umano. Di contro, appena la carne viene eliminata dalla dieta, la conseguenza naturale è una salute migliore, oltre ad abitudini più salubri, miglior concentrazione e lucidità, più energia, vigore e vitalità e un'intelligenza più acuta. (Norman W. Walker)
  • Il futuro è con i vegetariani. (Rudolf Virchow)
  • Il macello d'innocui animali non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati. (Percy Bysshe Shelley)
  • Il messaggio di Gesù riguarda l'amore e la compassione, ma non c'è nulla di amorevole o compassionevole negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, dove miliardi di animali patiscono vite miserabili e muoiono di morte violenta. Gesù ordina gentilezza e misericordia verso tutte le creature di Dio. Sarebbe sconvolto dalla sofferenza che oggigiorno infliggiamo agli animali per indulgere al nostro gusto acquisito per la carne. I cattolici, e tutti i cristiani, possono scegliere. Quando ci sediamo a mangiare, possiamo accrescere la violenza, la miseria e la morte nel mondo, oppure possiamo rispettare le creature di Dio con una dieta vegetariana. Credo che siamo in obbligo di compiere scelte che siano le più misericordiose possibili, e tutti noi possiamo farlo a tavola con una dieta vegetariana. Non ci saranno allevamenti intensivi e mattatoi in paradiso. (Bruce Friedrich)
  • Il mio rifiuto di mangiar carne fu all'origine di un certo fastidio e venni spesso rimproverato per la mia bizzarria ma, dopo questo pasto leggero, feci progressi notevolissimi, in virtù di quella maggiore lucidità e celerità di apprendimento. (Benjamin Franklin)
  • Il nazireato consisteva (anche prima della fondazione della comunità dei Terapeuti e degli Esseni) nel fatto che singoli uomini si sottoponevano a ben determinati metodi di Sviluppo dell'anima e del corpo. In modo particolare, i nazirei applicavano un metodo fondato su una certa dieta (che del resto può essere utile anche oggi, se qualcuno vuol progredire più rapidamente nello sviluppo della propria anima). Essi si astenevano del tutto dal consumare cibi a base di carne, nonché dall'uso dell'alcool. Con ciò essi si creavano certe facilitazioni, in quanto realmente l'alimentazione carnea è in grado di rallentare l'evoluzione di chi tenda a un progresso spirituale. Questo non vuol essere propaganda per il vegetarianesimo: è un dato di fatto che molti problemi divengono meno ardui se ci si astiene dalla dieta carnea. Si può acquistare una maggior forza di resistenza nell'anima, si possono accrescere le proprie capacità di superare gli ostacoli derivanti dal corpo fisico e dall'eterico, se viene eliminata la dieta carnea. L'uomo può diventare più produttivo spiritualmente; ma non lo diventa certo solo per il fatto di non nutrirsi di carne, bensì soprattutto accrescendo le forze della propria anima. (Rudolf Steiner)
  • Il nostro studio dimostra che più ci si avvicina a una dieta totalmente vegetariana, maggiori saranno i benefici per la salute... Le proteine animali, quando vengono consumate, scatenano una moltitudine di effetti indesiderati sulla nostra salute. Che si tratti del sistema immunitario, di vari sistemi enzimatici, della diffusione di agenti cancerogeni nelle cellule o di attività ormonali, di solito le proteine animali causano solo danni. (T. Colin Campbell)
  • Il primitivo progetto divino contemplava per tutti gli animali esistenti e per Adamo ed Eva una alimentazione esclusivamente vegetariana: ai progenitori Dio assegnò «ogni sorta di pianta [...]». Anche «a tutte le fiere [...]», Dio dà «come nutrimento le erbe» (Gn 1, 29-30). L'assenza del male morale viene perciò espressa in una alimentazione che esclude la sofferenza, la violenza e la morte, recate di lì a poco dal peccato originale. L'avvio dell'umanità, con la maledizione dei progenitori, l'uccisione di Abele, costituisce la perfetta antitesi alla primitiva armonia; la violenza e la morte hanno investito anche il modo di vivere degli animali che da esclusivamente vegetariani si sono fatti carnivori, obbligati anch'essi, per sopravvivere, ad uccidere e a sopraffare. (Chiara Frugoni)
  • Il primo e fondamentale principio di un'alimentazione sana è passare a un'alimentazione maggiormente basata sui vegetali. In particolare gli asiatici hanno praticato il vegetarianesimo per migliaia di anni. [...] gli argomenti etici e ambientali che depongono a favore di una dieta basata sui vegetali sono più solidi che mai, e i suoi benefici per la salute lo sono altrettanto. (Mangiare zen)
  • Il sacrificio di animali [...] non ha origine da un beneficio come il sacrificio di prodotti raccolti, ma da una situazione difficile nata dalla fame o da qualche altro infortunio. [...] Le cause furono la fame e le guerre; esse portarono la necessità di mangiare gli animali. Ma finché vi sono i raccolti che bisogno c'è di praticare sacrifici se non sono più imposti da necessità? (Teofrasto)
Adamo ed Eva (Lucas Cranach il Vecchio, 1526)
  • Il vegetarianismo è chiaramente l'ideale della Torah; Il Giardino dell'Eden è una società vegetariana. (Bonnie Koppell)
  • Il vegetarianismo è un modo ideale per realizzare la visione della Torah di un mondo in cui la scintilla divina in tutta la creazione è rispettata e venerata. (Bonnie Koppell)
  • Il vegetarianismo è uno stile di vita verso cui tutti dovremmo muoverci per la sopravvivenza economica, il benessere fisico e l'integrità spirituale. (Thomas Berry)
  • Il vegetarianismo non è solo una dieta, è tutt'un approccio alla vita. (William Shatner)
  • Il vegetariano non si limita a seguire una particolare alimentazione ma adotta uno stile di vita generale molto migliore di quello comune. (Michel Montignac)
  • Il vegetarismo non è una dieta, è una mentalità. Si distingue dal trend in quanto movimento sociale che porta valori e consapevolezza. Si è capito che mangiare carne non è necessario. Che ci si può liberare dal carnismo, così condizionante da non lasciare scelta. Invece, scegliere si può e si deve. (Melanie Joy)
  • In effetti, l'ebraismo come stile di vita cerca di inculcare in noi una consapevolezza della presenza divina nel mondo e di conseguenza il rispetto per la vita. Quanto più ci sta a cuore la vita, tanto più siamo difatti vicini a Dio. Di conseguenza, un vegetarianismo etico come stile di vita esprime i valori e le aspirazioni più nobili e sublimi dell'ebraismo stesso, portandoci più vicini alla sua visione della società come un tutt'uno. (David Rosen)
  • In nome di tutto ciò che è sacro nelle nostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano. (Percy Bysshe Shelley)
  • – In realtà non mangiamo carne: siamo vegetariani.
    – Scusami...?
    – Anche Benjamin.
    – Oh... Be', da quando?
    – Da quando ho capito che la carne è il prodotto di un massacro.
    – E sarebbe più accettabile se comprassi una lombata di maiale suicida? (Desperate Housewives)
  • Induisti e buddisti non mangiano carne. Perché no? Perché sanno che anche negli animali c'è atman, il soffio divino. (Luise Rinser)
  • Intanto Moser trovava inaudito che "il nostro amico" non fosse ancora venuto a presentarsi [...] magari per chiedersi se i vegetariani mangiassero le uova, o perché i francesi non amassero la musica di quel Richard Wagner di cui si sentiva tanto parlare, o perché invece l'amassero, e se i suddetti vegetariani fossero dei buoni patrioti, e come fosse possibile, allora, che quel Richard Wagner fosse vegetariano. (Allard Schröder)
  • Io non mangio mai la carne. [...] Ah, non c'è bisogno di mangiare la carne! [...] è solo una questione di avere o non avere coscienza delle cose e [...] se uno riesce a mangiare la carne semplicemente perché non ha coscienza di quello che fa e dei mezzi di cui ci si serve per ammazzare quelle povere bestie, voglio dire, secondo me sta proprio qui l'errore. Cioè, capisci, tu [...] avevi coscienza del sangue, della violenza della cosa. [...] E ora tutto a un tratto l'hai persa. [...] E invece no, non bisognerebbe mai perdere la coscienza di queste cose. [...] Ce la caveremmo benissimo lo stesso perché in Francia abbiamo un mucchio di altre cose che si possono mangiare, capisci? Ragion per cui è solo un problema di coscienza, che si potrebbe risolvere in quattro e quattr'otto, non è difficile: non mangiandola, mangiando altre cose. [...] Oltretutto è economico, voglio dire, è molto cara la carne, mangiare i cereali non costa quasi niente, e pensando all'economia in generale, be', magari mi sbaglio, ma sono convinta che costi molto di più allevare una mandria di vacche su un prato, che mangiare quello che cresce nel prato. (Il raggio verde)
  • Io potrei dire, da immunologo esperto di immunodeficienze, che ci sono tantissimi dati sperimentali in letteratura che dimostrano che la dieta vegetariana espone di più a problemi di infezioni per carenza di produzione di anticorpi. Il discorso può essere fatto anche in un'altra maniera e cioè è stato riportato sperimentalmente che alcune sostanze vegetali, come per esempio i funghi, i tartufi, il sedano, i broccoli, alcune rape rosse ecc., hanno un'azione pro malattie autoimmuni, nel senso che aumentano dei cofattori, non in prima linea come le radiazioni ultraviolette, ma riportate in seconda linea, perché favorirebbero la formazione di autoanticorpi. (Fernando Aiuti)
  • Io sono vegetariana da 14 anni. Non mangio nemmeno le uova e i formaggi. Credo che a queste conclusioni, magari in modo meno radicale, arriveranno presto molte persone: non ci si può mantenere in salute mangiando i veleni che scarichiamo nel corpo di animali allevati in condizioni di continua e terribile sofferenza. (Julia Butterfly Hill)
  • «Io sono vegetariano perché si può mangiare senza uccidere». Davvero? Hai mai visto coltivare un campo? Hai presente quante nutrie, quanti topolini e quante talpe vengono sbrindellati dagli aratri? Hai mai visto una lepre decapitata da una trebbiatrice? E tutti i parassiti che stermini, lumache e coccinelle, per avere la foglia di spinacio bella lucida e intera, non sono forme di vita? Ma tanto tu sei convinto che quegli spinaci siano cresciuti liberi in un campo enorme e rigoglioso, carezzati dalla mano robusta di un agricoltore biondo e democratico, e quindi hai la coscienza a posto. Occhio non vede, stomaco non duole. (Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone)
  • L'avvenire è dei vegetariani, ciò è indubbio; e in un futuro che spero prossimo il nostro secolo sarà considerato disgustoso. Malgrado le meravigliose invenzioni di ingegni prodigiosi e le fortune enormi che abbiamo potuto ammassare, i posteri giudicheranno la nostra civiltà molto imperfetta a causa del massacro di tanti innocenti animali. (Charles Webster Leadbeater)
  • L'esser beccaio debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata gola, a cui non basta il cibo ordinato dalla natura [il cibo vegetale], più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto). (Giordano Bruno)
Attiviste vegetariane ricoperte con foglie di lattuga
  • L'interrogativo centrale, riguardo alle diete vegetariane, era solito essere se fosse salutare eliminare la carne e gli altri alimenti di origine animale [...]. Ora, invece, l'interrogativo principale è diventato se sia più salutare essere vegetariani piuttosto che mangiare carne. [...] La risposta ad entrambe le domande, basata sulle evidenze attuali, sembra essere sì. (Jane Brody)
  • La carne fa diventare triste. Meglio evitarla proprio. [...] è da un anno e mezzo circa che sono vegetariana, ho scoperto che la carne fa male, ho molte meno malattie e ho perso 11 kili. Mi sento davvero molto meglio, non sono più spossata, sto meglio da tutti i punti di vista. (Diana Del Bufalo)
  • La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano in quel periodo della sua esistenza, poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie. (Marguerite Yourcenar)
  • La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abbiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali? (Giorgio Bassani)
  • La vita è diventata troppo preziosa in quest'era, per noi, per essere coinvolti nello spargimento di sangue, anche quello degli animali, quando possiamo sopravvivere senza di esso. Non si tratta di una scelta ascetica, occorre notare, quanto piuttosto di una che afferma la vita. Un ebraismo vegetariano sarebbe più completo nella sua capacità di abbracciare la presenza di Dio in tutta la Creazione. (Arthur Green)
  • [Alla domanda «Qual è oggi la pratica yoga più importante?»] La dieta vegetariana. (K. Pattabhi Jois)
  • La dieta vegetariana è essenziale per la pratica dello yoga. (B. K. S. Iyengar)
  • La natura ha insegnato al vostro stomaco a esigere solo vegetali, ma il vostro sfrenato desiderio di cambiamenti, d'innovazioni, vi ha spinto a distruggere gli animali, senza alcuna necessità né alcun criterio di giustizia, ha pervertito la vostra natura, ha distorto i vostri appetiti, comunque li abbiano chiamati il vostro orgoglio e la vostra smania di lusso. (Bernard de Mandeville)
  • [Nel taoismo] La proibizione di mangiare carne non aveva niente a che vedere con l'analoga limitazione sul consumo di carne nel buddismo. Infatti nel buddismo il divieto alla carne viene dalla proibizione di uccidere gli esseri viventi; per i taoisti deriva invece dal fatto che gli spiriti all'interno del corpo hanno orrore del sangue, il cui Respiro li ferisce, costringendoli a fuggire e riducendo così la durata della vita. (Henri Maspero)
  • La scelta vegetariana non è una concessione romantica agli animali, ma il riconoscimento che la condizione di schiavitù in cui sono ridotti è una violazione dei loro diritti, un furto di libertà e giustizia a cui dobbiamo porre fine. (Adolfo Sansolini)
  • Le papille gustative vi ringrazieranno, giorno dopo giorno, per essere passati a una dieta vegetariana. (Michael F. Jacobson)
  • «Ma il suo vegetarianismo, Ms. Costello,» precisa il rettore Garrard gettando acqua sul fuoco «nasce da una convinzione morale, non è così?».
    «No, non credo» risponde sua madre. «Nasce dal desiderio di salvarmi l'anima».
    Ora c'è veramente un gran silenzio, interrotto solo dal tintinnio dei piatti mentre le cameriere depongono la meringata davanti a ciascun commensale.
    «Be', ha tutto il mio rispetto» dice Garrard. «Come scelta di vita».
    «Le scarpe che indosso sono di pelle» dice sua madre. «Anche la mia borsa è di pelle. Se fossi in lei non esagererei con il rispetto».
    «La coerenza» mormora Garrard. «La coerenza è lo spauracchio delle menti anguste. Di certo si può tracciare una distinzione fra mangiare carne e indossare accessori di pelle».
    «Sono gradi diversi di oscenità» ribatte lei. (John Maxwell Coetzee)
  • Mangiare carne è sensibilità, se sei stato allevato in una casa in cui nessuno ha mai pensato al vegetarianesimo; se anche se ne è parlato, lo si è fatto per deridere i vegetariani: "Quegli sciocchi che pensano, diventando vegetariani, di essere diventati religiosi!". Se invece sei nato in una casa di vegetariani, in una famiglia vegetariana, vedrai chi mangia carne come un mostro: "Non sono affatto persone, sono intoccabili, non sono esseri umani, sono animali!" (Osho Rajneesh)
  • Mangiare carne è una forma di omicidio premeditato a scopo di libidine. E digerire un animale è un altro reato: occultamento di cadavere. Quindi non commettete reati. (Pino Caruso)
  • Mangiare carne significa mangiare il cadavere di un animale torturato che non voleva morire. Incoraggiamo le persone a provare a diventare vegetariane – per gli animali, l'ambiente e la propria salute. (Anupama Verma)
  • Mark Waid ha concepito [Superman] come un vegetariano, lo ha in un certo senso sancito e quindi la gente si è molto arrabbiata perché negli anni '70 si usava dire che il suo cibo preferito fosse il manzo alla borgognona. Ma io penso che lui sarebbe certamente un vegetariano, voglio dire, per lui sarebbe difficile non esserlo. È un super ragazzo che è cresciuto con gli animali e sono sicuro che ha avuto modo di empatizzare con loro sin dagli inizi. (Grant Morrison)
  • Mettere in tavola un pollo, un coniglio, presuppone la fine, spesso cruenta, certo sempre drammatica, dell'animale. L'esperienza orientale mi aveva svelato il mio essere vegetariano. Un atto violento che sta all'origine del piatto ne determina il carattere. La non violenza (ahimsa) verso la natura è una delle basi importanti per il nostro equilibrio psicofisico. (Pietro Leemann)
  • [Spiegando come è diventato vegetariano a vent'anni dopo aver lavorato in un allevamento di maiali] Mi ero affezionato a quegli animali e non potevo sopportare l'idea che sarebbero stati macellati. (Jeremy Corbyn)
  • Mia madre, che andava in città, mi condusse con sé e mi fece passare, come per caso, dal cortile di una macelleria. Vidi degli uomini con le braccia nude, insanguinate, che atterravano un bove; altri che sgozzavano dei vitelli e dei montoni, e ne squartavano le membra ancora palpitanti: rivoli di sangue fumavano qua e là per terra. Preso da una profonda pietà, mista ad orrore, chiesi di passare oltre al più presto, e l'idea di quelle scene orribili e disgustose, necessari preliminari di uno di quei piatti di carne che vedevo serviti a tavola, mi fece prendere in disgusto la nutrizione animale, e i macellai in orrore. (Alphonse de Lamartine)
  • Mia madre era convinta, ed io ho la stessa convinzione, che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne e del loro sangue, sia una delle infermità della razza umana, una delle maledizioni scagliate sull'uomo, sia per il suo fallo, sia per l'ostinazione della sua perversità. Ella credeva, ed io lo credo come lei, che quelle abitudini di durezza di cuore verso i più mansueti animali, compagni nostri, aiuti e fratelli di lavoro, e persino di affezioni quaggiù; quelle immolazioni, quegli appetiti di sangue, quella vista di carni palpitanti siano fatti per abbrutire e indurire gli istinti del cuore. (Alphonse de Lamartine)
  • Molte tradizioni buddhiste incoraggiano il vegetarianesimo. Sebbene questa pratica si basi essenzialmente sulla volontà di nutrire la compassione per gli animali, fa anche molto bene alla salute. Adesso sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggiamo la terra e contribuiamo a ridurre l'effetto-serra che le sta causando danni seri e irreversibili. Anche se non puoi essere vegetariano al cento per cento, essere un vegetariano part-time e consumare più cibi di origine vegetale sarà già meglio per la tua salute personale come per la salute del pianeta che condividiamo. (Mangiare zen)
  • – Molti cristiani si domandano perché Dio abbia permesso la sofferenza degli animali che sono innocenti. Molti si domandano anche perché Dio non abbia creato l'uomo vegetariano come il montone e la giraffa. Ebbene, la piccola Sylvie, la prima della classe, ci darà la risposta.
    – Se qualcuno, perché giudica immonde le carni che Dio ha donato all'uomo per nutrirsi e non perché desidera mortificarsi si astiene dal mangiare queste carni, su di lui è anatèma! (La via lattea)
  • Nel 1975 ho attraversato il Paese in motocicletta. Ricordo che era il periodo più brutto dell'anno, con un freddo tremendo. Andando lungo il Texas, passai attraverso gli allevamenti, che non avevo mai visto prima. Fu uno spettacolo davvero illuminante, straziante e terribile. È un sistema corporativo del tutto estraneo a ciò che è sostenibile, a ciò che è umano, a ciò che è compassionevole. A quel tempo, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegetariano. Ho solo pensato: "Non posso più mangiare gli animali". (James Cromwell)
  • Nel cristianesimo antico persino coloro che facevano uso di cibo animale arrivavano a pensare al vegetariano come a colui che viveva una vita superiore e che si avvicinava di più alla perfezione cristiana. (George Salmon)
  • Nel mondo c'è già così tanta sofferenza: scegliere di essere vegetariano è una cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza su base giornaliera. (Alyssa Milano)
  • Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza. (Alain Daniélou)
  • Nessuna delle persone favorevoli a una dieta vegetariana o vegana, tra quelle di mia conoscenza, crede che gli animali da allevamento dovrebbero vagare liberamente se non diventassero cibo. Il modo in cui noi potremmo adempiere alle nostre obbligazioni morali verso questi animali sarebbe fermare fin da ora l'allevamento intensivo e permettere agli animali che si trovano in questi posti terribili di avere un vita buona. E, così facendo, non faremmo morire di fame il mondo. Ci sono molte altre alternative compassionevoli agli allevamenti intensivi. È probabile che quando le persone comprenderanno che ciò che stanno mangiando contiene dolore e sofferenza, i pasti privi di prodotti animali diverranno più comuni. (Marc Bekoff)
Orfeo e gli animali in un mosaico romano di età imperiale
  • Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un'empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi.
    Insomma, i nostri antenati realizzavano quell'ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale. (Platone)
  • Non amo mangiare carne. Ho visto come ammazzano gli agnelli e i maiali. L'ho visto e ho sentito i loro lamenti. Loro sentono la morte. Me ne sono andato per non vedere la morte. Non lo sopportavo. Piangevo come un bambino. Sono salito su per una montagna e non riuscivo a respirare. Mi sono sentito mancare il respiro. Ho sentito la morte dell'agnello. Mentre salivo sulla montagna piangevo. Avevo scelto una montagna dove non c'era gente. Avevo paura di essere deriso. (Vaclav Fomič Nižinskij)
  • Non capisco perché chiedere alla gente di seguire una dieta vegetariana ben bilanciata sia considerato drastico, mentre è accettabile da un punto di vista medico aprire in due una persona o riempirla di farmaci potenti per ridurre il colesterolo. (Dean Ornish)
  • Non credi che le anime siano assegnate successivamente a corpi diversi, e che quella che chiamiamo morte sia soltanto una migrazione? Non credi che negli animali domestici o selvaggi o acquatici dimori un'anima che un tempo è stata di un uomo? Non credi che nulla si distrugge in questo mondo, ma cambia unicamente sede? Che non solo i corpi celesti compiono giri determinati, ma anche gli animali seguono dei cicli, e che le anime percorrono come un circolo?
    Grandi uomini hanno creduto a queste cose. Perciò, astieniti da un giudizio e lascia tutto in sospeso. Se queste teorie sono vere, l'astenersi dalle carni ci mantiene immuni da colpa; se sono false, ci mantiene frugali. Che danno deriva dal credere in esse? Ti privo degli alimenti dei leoni e degli avvoltoi. (Sozione di Alessandria)
  • Non è necessario diventare vegetariani o vegani, l'importante è essere consapevoli che il cibo ha un costo. E ognuno di noi deve valutare se ritiene quel costo accettabile. (Giulia Innocenzi)
  • Non ho dubbi sul fatto che diventare vegetariana mi abbia fatto sentire meglio non solo fisicamente, ma anche perché ho appreso ciò che riguarda la sofferenza degli animali che vengono allevati e uccisi per il cibo. Mi sento bene sapendo che non sto contribuendo a quello. (Sophie Monk)
  • Non imporrei mai il vegetarianismo. È una scelta molto personale. Deve adattarsi a te ed essere giusto per te: emotivamente, spiritualmente e fisicamente. Se funziona, è davvero fantastico. (Shania Twain)
  • Non mangiare carne è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? (Marina Baruffaldi)
  • Non mangio animali perché non voglio vivere sulla sofferenza e sulla morte di altre creature [...]. Io stesso ho sofferto così tanto che riesco a sentire la sofferenza delle altre creature grazie a questa. (Edgar Kupfer-Koberwitz)
  • Non mi viene in mente alcun motivo per cui i vegetariani dovrebbero essere considerati effeminati. Perché? Perché ti stanno a cuore gli animali? È una cosa da effeminati? È una caratteristica da debole? Non dovrebbe, e credo sia una tristissima riflessione sulla razza umana il fatto che spesso lo sia. (Morrissey)
  • Non possiamo cercare la pace universale su questo pianeta finché gli uomini non smetteranno di uccidere gli animali per la propria alimentazione. (Charles Fillmore)
  • Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l'anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell'abuso di carne sono inimmaginabili. [...] Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno di noi deve fare. È difficile, per lo meno per me lo è ed è proprio per questo che il legislatore (le commissioni ambiente e agricoltura M5S si stanno occupando del tema con diverse proposte di legge) deve trattare urgentemente la questione. (Alessandro Di Battista)
  • Non sono completamente vegetariano, anche se mi piacerebbe esserlo, per motivi di salute, perché ho sofferto di una grave anemia e sono costretto ogni tanto a mangiare un poco di carne. A ogni modo, credo che la nostra specie non sia naturalmente vegetariana, basta studiarne l'anatomia (per esempio i denti) e la fisiologia. Certo che sarebbe meglio mangiare molta meno carne. [...] anche questo problema del consumo di carne trova la sua causa remota nel sovraffollamento, che ha costretto l'umanità a distruggere buona parte della natura e a praticare sugli animali domestici metodi di allevamento che provocano in essi grande sofferenza. Secondo me, non è il mangiare gli animali il problema eticamente più sbagliato, ma la mancanza di rispetto e di attenzione quando sono vivi, la scarsa volontà di regalare loro una vita e poi una morte priva di sofferenza. (Danilo Mainardi)
  • Non sono una tenera mammoletta: ho giocato a hockey fino a ingoiare un buon numero dei miei denti e sono estremamente aggressivo sui campi di tennis... ma quell'esperienza al mattatoio riuscì davvero a sconvolgermi. Quando venni fuori da quel posto sapevo che non avrei mai più potuto fare un torto ad alcun animale! Conoscevo le motivazioni fisiologiche, economiche ed ecologiche dei vegetariani, ma fu la prova diretta della crudeltà dell'uomo verso gli animali a porre la base della mia adesione al vegetarianesimo. (Peter Burwash)
  • Non sono vegana, ma sono vegetariana da quando – a undici anni – scoprii cosa fossero esattamente le chicken nugget, le crocchette di pollo. Fatte coi polli!!! Per carità no, grazie: sto bene così. (Zendaya)
  • Non vedo ragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventare cibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne... (Tenzin Gyatso)
  • Nulla suscita più disgusto del cannibalismo, nulla disgrega così sicuramente una società; nulla – si potrebbe dimostrarlo – ottunde e degrada a tal punto la mente di chi lo pratica. Eppure, noi facciamo quasi lo stesso effetto ai buddisti e ai vegetariani. Noi consumiamo le carcasse di creature che hanno appetiti, passioni e organi simili ai nostri; noi ci cibiamo di neonati che hanno il solo torto di non essere della nostra specie; e il mattatoio risuona ogni giorno di urla di dolore e paura. (Robert Louis Stevenson)
  • Ogni volta che ci sediamo a mangiare, facciamo una scelta. Per favore scegli il vegetarianismo. Fallo per gli animali, fallo per l'ambiente, e fallo per la tua salute. (Alec Baldwin, Meet Your Meat)
  • Oltre che della propria salute, questi [i vegetariani] si preoccupano anche delle altre creature, e di solito sono molto più consapevoli della media anche sotto altri aspetti. (Ruediger Dahlke)
  • Per procurarsi della carne è sempre necessario ferire delle creature viventi e questo è un ostacolo per il raggiungimento della beatitudine celeste; si eviti dunque di mangiare carne. (Manusmṛti)
  • Per Wagner il vegetarianismo non rappresentava soltanto una dieta o un modo di evitare sofferenze agli esseri non umani, ma anche e soprattutto una maniera per rendere concreta l'intuizione della profonda unità del cosmo: «Dio non è la luce che illumina il mondo dall'esterno: Dio è la luce che noi gettiamo sul mondo dall'interno di noi: è conoscenza per mezzo della compassione». E tale compassione si basa essenzialmente sull'intimo senso dell'unità di tutti gli esseri. (Martin Gregor-Dellin)
  • Perché sono tentato di affermare, nonostante Derrida eviti tale questione, che "il vegetarianesimo è decostruzione"? Il vegetarianesimo, come ogni altra posizione progressiva, può diventare un sostituto simbolico completo per una responsabilità illimitata e non delimitabile – la rinegoziazione del nostro Essere verso gli altri animali. Ma può anche guidare una potente, pratica e multidimensionale trasformazione del nostro impegno politico. (David Wood)
  • Proprio come il divorzio secondo la parola del Salvatore non fu permesso fin dal principio, ma a causa della durezza del nostro cuore fu una concessione di Mosè alla razza umana, così anche il mangiar carne fu sconosciuto fino al diluvio. Ma dopo il diluvio, alla maniera delle quaglie date nel deserto al popolo che mormorava, il veleno della carne animale fu offerto ai nostri denti. [...] Agli albori della razza umana non mangiavamo carne, né facevamo pratiche di divorzio, né pativamo il rito della circoncisione. Così abbiamo raggiunto il diluvio. Ma dopo il diluvio [...] ci è stata data la carne come cibo, e il divorzio è stato permesso agli uomini duri di cuore, ed è stato applicato il taglio della circoncisione, come se la mano di Dio avesse plasmato in noi qualcosa di superfluo. Ma una volta che Cristo è venuto alla fine dei tempi, e l'Omega è passata in Alfa e la fine è stata mutata in principio, non ci è più permesso il divorzio, né siamo circoncisi, né mangiamo carne. (San Girolamo)
  • Purtroppo, la maggior parte dei veg con cui ho avuto a che fare non ha alcun rispetto di scelte differenti. Il primo comandamento del loro credo è: offendere anche duramente il resto del mondo. Il secondo è ancora più irritante e lo si trova spesso sui siti di vegani. Recita: noi siamo migliori degli altri. Lo pensavano anche i nazisti. Non a caso Hitler era un convinto vegetariano. (Tommaso Labranca)
  • Quale nero pensiero rattrista la mia ebbrezza! | Questi agnelli che sotto i miei occhi impazzano d'allegrezza, | strappati alla loro madre, ai fiori di questo poggio, | finiranno in città abbattuti da un coltello. | Servono per apprestare un banchetto sanguinario, | dove l'uomo, arrogandosi un diritto immaginario, | tiranno degli animali, esibisce senza rimorsi | i suoi assassinî mascherati, e si nutre di morti. | Fermati, uomo vorace, fermati. (Jean-Antoine Roucher)
  • Quand'ero bambino, avevo un'anatra che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo. (Quando gli elefanti piangono)
  • Quando diventi vegetariano, i familiari e gli amici si preoccupano per la tua salute e tu cominci a sentirti diverso; sai che ogni invito a pranzo comporterà la necessità di spiegare i motivi per cui non mangi carne e così via. Alla fine i più si fermano lì e non osano andare oltre: dire no a tutto ciò che comporta sfruttamento e morte per gli animali, quindi latte, uova, lana eccetera. Sembra impossibile, una cosa da estremisti e asociali. Ma bisogna ricordare che estremisti e asociali erano definiti i vegetariani fino a poco tempo fa; ora che il vegetarismo è più diffuso e accettato, quest'etichetta è passata a stigmatizzare i vegani. [...] In realtà credo che l'unico modo per essere davvero vegetariani, cioè rispettosi degli animali, sia la scelta vegan e spero che presto il termine vegetariano torni ad indicare un'alimentazione a base vegetale e non lacto-ovo-vegetariana come avviene ora. (Lorenzo Guadagnucci)
  • Quando prendiamo coscienza della violenza intrinseca ai rituali dei pasti e adottiamo con consapevolezza una dieta vegetariana, diventando una voce per coloro che non hanno voce, possiamo raggiungere una capacità di compassione e una felicità più grandi e vivere più pienamente la realtà della nostra interconnessione con ogni forma di vita. (Will Tuttle)
  • Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto. (Joaquin Phoenix)
  • Quando sono diventata vegetariana all'età di undici anni, è stata una transizione decisamente facile. Un ragazzo della mia scuola stava tentando di uccidere delle creature nello stagno. Quando provai a fermarlo, mi disse: "Tu mangi gli animali", come a dire che non avevo il diritto di provare a salvare qualcosa che poi sarebbe potuta finire sul mio piatto. L'ipocrisia delle mie azioni divenne cristallina in quel momento. Così decisi: niente più carne. (Alicia Silverstone)
Manifestanti al Veggie Pride (Parigi, 2008)
  • Riconquista o mantenimento del benessere, etica antispecista, stile di vita salutista, atto politico di consumo critico, naturale e consapevole: sempre più italiani nella community vegetariana [...]. Stanati inganni (e danni) del marketing del carrello onnivoro, continuare a dire che le proteine sono un'esclusiva della carne è sempre più anacronistico, oltre che un falso nutrizionale. (Maurizio Martucci)
  • Scegliete il vostro motivo – che sia l'ambiente, la salute, la sensibilità verso chi soffre la fame o verso gli animali macellati – ma limitate il consumo di carne: il vegetarianesimo è il futuro dell'alimentazione. (Tessa Gelisio)
  • Se qualcuno sostenesse che, non diversamente dai frutti della terra, il dio ci ha dato anche gli animali per il nostro uso, gli risponderei che, sacrificando esseri viventi, si commette contro di loro un'ingiustizia, perché si fa rapina della loro vita. (Teofrasto)
  • [Riguardo al mantenersi vegetariano quando riceve salumi in regalo] Se soffro? Soffro sì, ma pure se vedo la Bellucci e non posso saltarle addosso. [...] Mazzini era vegetariano certo, sempre pallido, però suonava la chitarra [...]. (Roberto Gervaso)
  • Se tutti gli uomini fossero ebrei, è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun maiale; e se tutto il mondo fosse vegetariano, ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana. (David George Ritchie)
  • Se una salute perfetta è la miglior prevenzione e garanzia contro la malattia, e se una dieta vegetale ben selezionata e correttamente amministrata è quanto meglio si stimi per promuovere e preservare tale salute perfetta, allora questa parte del discorso – quello che ho osato chiamare l'argomento medico – è immediatamente smaltito. (William Alcott)
  • [Riguardo all'importanza del riposo e della dieta] Se viaggi a lungo o non dormi molto non durerai troppo. Io sono piuttosto sano e questo aiuta, e lo sono da tanto tempo: 20 anni passati a mangiare vegano o vegetariano e a prendermi cura di me stesso. Questo probabilmente aiuta il mio processo di conservazione. (Jared Leto)
  • Senza alcun dubbio le diete a base vegetariana sono tra le più salutari. Le prove sono così palesi e schiaccianti e riguardano un arco di tempo così lungo che la cosa non è più discutibile. [...] Il motivo principale per cui seguo una dieta ricca di cibi vegetali è il sapore. Mi sento privata del gusto se a ogni mio pasto non ci sono molte verdure. (Marion Nestle)
  • [Alla domanda: «è possibile che Kṛṣṇa autorizzi a mangiare carne?»] Sì, nel regno animale. Ma l'uomo civilizzato, religioso, non è fatto per uccidere gli animali e mangiarseli. (A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada)
  • Si può invero dubitare che la carne sia un genere di necessità. Si sa per esperienza che il grano e gli altri vegetali, insieme con latte, formaggio e burro o olio dove non c'è burro, possono fornire anche senza carne la più ricca, sana, nutriente ed energetica delle diete. (Adam Smith)
  • [Sull'opzione vegetariana come arma per combattere il riscaldamento globale] Si tratta senz'altro dell'opzione più stimolante e invitante in termini di fattibilità e immediatezza, quella che consentirebbe di ottenere cali apprezzabili nel breve periodo. (Rajendra Pachauri)
  • Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali! Ti par possibile che tra tanto ben di dio che produce la terra, ottima tra le madri, a te non piaccia masticare altro coi tuoi denti crudeli che carne ferita, riportando in voga le abitudini dei Ciclopi? (Ovidio)
  • So che molti dottori diranno che sono tutte sciocchezze. Che bisogna mangiare la carne perché la carne è necessaria. La carne non è una cosa necessaria. [...] Da quando non mangio carne, ho notato che il mio stomaco funziona meglio, che i miei pensieri funzionano meglio, e che invece di camminare corro. (Vaclav Fomič Nižinskij)
  • Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.
    In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. [...] Raramente i vegetariani spiegano la scelta di questo tipo di dieta dichiarando semplicemente di preferirla a qualunque altra, ma al contrario costruiscono una complicata giustificazione che implica ogni sorta di inesattezze mediche e di assurdità fisiologiche. (Desmond Morris)
  • Sono convinta che le prime esperienze che facciamo con il cibo condizionino profondamente il nostro approccio futuro. Io ho avuto la fortuna di crescere con una dieta vegetariana molto variata che non ho mai sentito come vincolante proprio grazie al fatto che avevamo tante cose tra cui scegliere. (Mary McCartney)
  • Sono diventata vegetariana circa 20 anni fa esclusivamente per amore degli animali. Quando combattendo da attivista per i loro diritti ho capito che grande contraddizione fosse mangiarli e poi pretendere per loro il riconoscimento di esseri senzienti, capaci di gioia e di dolori. [...] per me essere vegetariani comporta anche azioni responsabili in vari settori economici: come acquistare prodotti da commercio equo e solidale o da agricoltura biologica, mai da produzioni convenzionali o intensive. Mai vestirsi di pelli o pellicce, mai con prodotti che prevedono lo sfruttamento degli animali, come i piumini d'oca. [...] Certo, essere vegetariani migliora la salute e allunga la vita. Ma sempre solo se si mangiano prodotti sani e biologici, altrimenti si assumono pesticidi e veleni. Diffido, però, di chi diventa vegetariano solo per salute, senza fare scelte che coinvolgano la coscienza con implicazioni etiche e morali. Di solito questi vegetariani, davanti alle privazioni e le tentazioni della gola, cambiano presto idea. (Monica Cirinnà)
  • Sono diventata vegetariana perché amo profondamente gli animali e non sopporto l'idea che debbano soffrire. (Claudia Zanella)
  • Sono diventata vegetariana perché mi sentivo davvero male per gli animali e li amo tanto. Gli animali sono molto dolci e non penso che meritino di essere torturati. (Mckenna Grace)
  • Sono diventato vegetariano molti anni fa dopo aver ascoltato Meat Is Murder degli Smiths. Ha aperto i miei occhi sulle dolorose vite degli animali allevati per il cibo, e sapevo di non voler far parte di ciò. (Brian Fair)
  • Sono diventato vegetariano per caso, grazie a Gianni Morandi. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come Jovanotti, che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi. (Red Ronnie)
  • [«Cosa ti ha spinto a diventare vegetariana?»] Sono sempre stata un'amante degli animali. Avevo difficoltà a dissociare gli animali che coccolavo – cani e gatti, per esempio – dagli animali sul mio piatto, e non mi ha mai veramente interessato il gusto della carne. Ho sempre amato i miei cavolini di Bruxelles! (Kristen Bell)
  • Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.
    Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai Niente importa di Jonathan Safran Foer. Lo lessi tutto d'un fiato.
    Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.
    Fa menzione dettagliata del sadismo umano.
    E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.
    La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?
    Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.
    Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero. (Andrea Scanzi)
  • Sono vegetariana da quando avevo circa sei o sette anni [...]; da piccola mi divertivo a giocare con le galline e ascoltare il rumore delle mucche, così è nata in me la consapevolezza che mangiare un animale era come mangiare un cadavere. [...] Mangio prevalentemente verdura di tutti i tipi, pane, pochissimo formaggio, niente uova, niente carne, niente pesce. [...] Credo che il cibo a base proteica non faccia molto bene, inoltre credo che non necessariamente uno sportivo debba per forza mangiare carne per fare muscoli. Ho fatto quattro olimpiadi e vinto diversi mondiali mangiando in questo modo, sicuramente non sono una super muscolosa ma di forza ne ho parecchia e soprattutto non mi stanco mai. (Dorina Vaccaroni)
  • Sono vegetariano convinto da tanti anni, nemmeno ricordo quanti. Già da piccolo rifiutavo la carne, non mi piaceva proprio. [...] col passare del tempo essere vegetariani è diventata una necessità esistenziale. Non posso più nutrirmi di qualcosa che è vicino alla sensibilità umana. E un giorno ormai lontano ho capito che la mia era una scelta irreversibile. [...] Anche perché vedo i risultati sulla mia salute e sul mio stato mentale. Da quando ho bandito carne e pesce, faccio sogni più belli e so per certo che dipende dal cibo che mangio. (Franco Battiato)
  • Sono vegetariano da ventuno anni, vegano da nove. Non credo ci sia alcun estremismo, estremo è chi rompe le scatole agli altri. Sono una persona più serena, meno aggressiva e prendo meno raffreddori. (Red Canzian)
  • Sono vegetariano nell'anima. (attribuita a Jacques Derrida)
  • Soprattutto, devi costantemente allenare la tua mente ad essere amorevole, compassionevole e piena di bodhicitta. Devi rinunciare a mangiare carne, perché è molto sbagliato mangiare la carne degli esseri senzienti a noi parenti. (Shabkar Tsokdruk Rangdrol)
  • Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.
    Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...] Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione vegetariana. (Rabindranath Tagore)
  • Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la consuetudine dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice Ovidio. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) (Erasmo da Rotterdam)
  • Tutti amiamo gli animali, ma perché alcuni li chiamiamo "da compagnia" e altri "cene"? Se sapeste come viene prodotta la carne, probabilmente saltereste la vostra cena. Lo so. Vengo dalla terra del bestiame. Ecco perché sono diventata vegetariana. (k.d. lang)
  • Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. (Marco Olmo)
  • Un tempo si diceva: sei vegetariano o "addirittura" vegano? Attento alla salute. Oggi il discorso è capovolto: mangi carne? Attento alla salute. (Lorenzo Guadagnucci)
  • Una dieta vegetariana sana a base di cibi integrali cambia l'espressione dei geni. Attiva quelli buoni, e disattiva quelli cattivi. I geni sono una predisposizione, non sono il nostro destino. E anche se i nostri genitori e i nostri zii sono tutti morti di diabete, cancro o persino infarto, non significa che avremo la stessa sorte. (Dean Ornish, The Game Changers)
  • Una volta visto cosa succede dentro un mattatoio, penso che perderai il tuo appetito per la carne [...]. Gli animali provano dolore, proprio come le persone. Hanno cara la loro vita, proprio come noi abbiamo cara la nostra. Sono terrorizzati dalla vista e dagli odori del mattatoio e combattono fino all'ultimo respiro. Spero che anche tu farai la scelta compassionevole di diventare vegetariano. (R. Madhavan)
  • Uno degli abiti più consueti della violenza è la "normalità", l'accettazione acritica dell'esistente che comporta la partecipazione attiva alla catena di sfruttamento, discriminazione, morte.
    Uno dei casi più eclatanti è il consumo di carne. Non sono poche le persone, in ogni parte del mondo, che hanno deciso di non cibarsi più di animali uccisi; sempre di più anche coloro i quali non consumando uova o prodotti caseari rifiutano di alimentare i profitti degli allevamenti intensivi. (Adolfo Sansolini)
  • Venivo tempestato di luoghi comuni, ogni volta che qualcuno apprendeva di questa mia scelta: "ma come fai per le proteine?", "ma come fai per il ferro?", "l'uomo è cacciatore per natura", "i canini che li teniamo a fare?", "ma perché non ti preoccupi dei problemi reali?", e via così. [...] pian piano, le cose sono diventate più semplici [...]. Ho visto sempre più persone capire il significato della parola "vegetariano", [...] ho visto persone con atteggiamento sempre meno polemico nei miei confronti; e ho visto – soddisfazione maggiore – alcune delle persone che prima mi criticavano o prendevano in giro diventare a loro volta vegetariane. E pazienza se ora si fanno belli della cosa come del risultato di una sensibilità che hanno SEMPRE avuto verso questi temi. (Dario Martinelli)
  • Vent'anni fa ho pensato: "Qual è la differenza tra mangiare una bistecca al sangue e uccidere il mio cane, tagliarlo e arrostirlo?" Ho sempre amato gli animali ma è stato verso la fine degli anni '80 che ho capito di dover diventare vegetariana. Nella mia vita molte cose convergevano – musicalmente, emotivamente – ma è stato soprattutto il mio amore per gli animali e il passare così tanto tempo in tour che mi ha fatto decidere che dovevo cambiare la mia dieta. Nelle Runaways eravamo solite mangiare un sacco di cibo spazzatura. Così qualcosa doveva cambiare. (Joan Jett)
  • Veramente morale non è che colui che soccorre ogni vita alla quale egli può portare aiuto e si astiene di far torto ad ogni creatura che ha vita. La vita in se stessa è sacrosanta. Io mi rendo ben conto che il costume di mangiar carne non è in accordo con i sentimenti più elevati. (Albert Schweitzer)
  • Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania. (Claude Lévi-Strauss)
  • Vivo l'alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente. (Guia Jelo)
  • È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri.
  • Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne.
  • Ogni persona che mangia carne prende parte alla degradazione dei suoi compagni umani; su di lui o di lei pesa personalmente quella parte, e pesa personalmente la responsabilità.
Franz Kafka, il cui vegetarianismo è attestato dal suo biografo Max Brod
  • A proposito del vitto vegetariano, trovo fra i miei appunti un'altra frase [di Franz Kafka]. Egli faceva un confronto fra i vegetariani e i primi cristiani sempre perseguitati e derisi in locali sporchi. "Ciò che per natura è destinato ai migliori e ai più elevati si diffonde tra il basso popolo."
  • Dopo anni e anni di esperimenti Franz [Kafka] ha trovato finalmente l'unico vitto che gli si confà, il vitto vegetariano. Per anni ha sofferto di mali di stomaco, ora è sano e fresco come non è mai stato da quando lo conosco. Ma si sa, ecco i genitori col loro prosaico affetto, e lo vogliono risospingere alla carne e ai suoi malanni.
  • [Franz Kafka, all'acquario di Berlino] Vedendo i pesci nelle vasche luminose disse [...]: «Adesso posso guardarvi tranquillamente, non vi mangio più». Era il periodo in cui era diventato rigorosamente vegetariano.
Una statua raffigurante Buddha, che alcuni sūtra Mahāyāna, in particolare, presentano come un sostenitore del vegetarianismo
  • Chi mangia la carne coperta di sangue | terrorizza gli altri esseri; | quindi coloro che praticano | per compassione non dovrebbero mangiare carne.
  • E ancora, non dovete mangiare carne perché ciò impedisce ai praticanti di dare origine a pensieri di compassione.
  • Gli esseri in un'età futura | potrebbero stupidamente dire della carne: | "È pura e non è sbagliato, | i buddha hanno detto che possiamo mangiarne".
  • Mahāmati, quando si tratta di carne o pesce, non si può parlare di "non chiederla, non cercarla, non pensare a essa". Per questo motivo, non dovete mangiare carne.
    Mahāmati, in alcune occasioni ho proibito di mangiare cinque tipi di carne, e in altre dieci tipi. Oggi [...] dico: assolutamente niente carne. Mahāmati, il Tathāgata, l'Arhat, il Perfetto Illuminato non ha mai mangiato né tanto meno ha insegnato a mangiare pesce o carne. A causa dei miei atti di grande compassione nel passato, io guardo tutti gli esseri come se fossero miei figli. E perché dovrei approvare il mangiare la carne dei propri figli?
  • Non approverò mai il consumo di carne.
  • Non dovete mangiare carne perché chi uccide le creature viventi prende tanto gusto al sapore della carne che, quando vede un essere, pensa a questa.
  • Affermo che se una persona riesce a (controllare) corpo e mente, e grazie a questo ad astenersi dal mangiare carne animale e dall'indossare abiti derivati dagli animali, sarà sicuramente liberato. Questo mio insegnamento è quello del Buddha, mentre tutti gli altri provengono dai demoni malvagi.
  • Come possono dunque coloro che esercitano la grande compassione nutrirsi della carne e del sangue degli esseri viventi? Se i bhikṣu si asterranno dall'indossare abiti di seta, sandali di cuoio e pellicce, e dal consumare latte, panna e burro, saranno veramente liberati da ciò che è mondano; dopo aver pagato i loro antichi debiti, non rinasceranno più nei tre regni dell'esistenza.
  • Come potete dunque, dopo il mio nirvāṇa, mangiare carne di esseri viventi e pretendere di essere miei discepoli? Dovete sapere che coloro che mangiano carne, per quanto le loro menti possano aprirsi e realizzare una parvenza di samādhi, non sono altro che grandi rākṣasa che, dopo questa vita, sprofondano nuovamente nell'amaro oceano del saṃsāra e non possono essere miei discepoli.
  • Col vegetarianesimo (cioè non nutrendosi della carne di animali macellati, ma di prodotti della terra, e di derivati dagli animali, ma senza ucciderli) si realizza principalmente il riconoscimento del valore dell'esistenza di quegli esseri animali contro i quali si decide di non usare l'uccisione, e, di riflesso, si realizza una maggiore persuasione che non si debba usare violenza contro gli esseri umani. Dopo la decisione vegetariana noi guardiamo subito con nuovi occhi gli animali; non ne esageriamo il valore, ma sentiamo in noi qualche cosa di franco, di calmo, di affettuoso fino all'intimo.
  • Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.
  • Il vegetarianesimo è un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. Condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo.
  • Io debbo confessare che, pur avendo un notevole interesse all'esistenza degli animali, mi decisi al vegetarianesimo nel 1932, quando, nell'opposizione al fascismo, mi convinsi che l'esitazione ad uccidere animali, avrebbe fatto risaltare ancora meglio l'importanza del rispetto dell'esistenza umana.
  • La verdura rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei calcoli e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa.
  • Oltre alla vitamina C, frutta e verdura potrebbero contenere altre sostanze ad attività antiasmatica. Sembra infatti che passando alla dieta vegetariana sia possibile migliorare notevolmente il decorso della malattia. [...] Come mai la dieta vegetariana è così efficace? Nessuno è in grado di dare una risposta precisa, tuttavia gli esperti ipotizzano che evitando gli alimenti di origine animale, il rischio di assumere sostanze in grado di scatenare una reazione allergica venga annullato quasi completamente.
  • Seguendo per due anni un regime vegetariano, povero di grassi saturi e di colesterolo, è possibile non solo prevenire ulteriori attacchi [cardiaci], ma anche ridurre il danno arterioso. Queste virtù curative hanno probabilmente una spiegazione molto semplice: i caroteni e gli antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura sono un vero toccasana per le arterie.
  • Soffrite di artrite reumatoide? Se la risposta è positiva, non mangiare più carne potrebbe rivelarsi un'ottima soluzione. [...]
    La dieta vegetariana è più potente dei farmaci?
    Sembra di sì.
  • Una ragione in più per limitare il consumo di carne: per i vegetariani la calcolosi renale non costituisce un problema. In quelli inglesi, per esempio, la frequenza del disturbo è pari a un terzo di quella osservabile nei soggetti che prediligono le proteine animali. Essi, tra l'altro, assumono il doppio di fibre, la cui efficacia preventiva è ben documentata, e hanno urine meno ricche di calcio.
  • Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.
    Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come vi fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo. I bambini non sono un problema: quasi tutti sono, spontaneamente, vegetariani, e un vegetariano avveduto non li priva certo di proteina. La carne gli viene imposta dall'idiozia carnivorista degli adulti.
  • Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa.
  • Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.
  • Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
  • Solo un vero vegetariano è capace di vedere le sardine come cadaveri e la loro scatola come una «bara di latta»; un mangiatore di carne (non mi sento di scrivere «un carnivoro» perché l'uomo non è un carnivoro) neanche se lo chiudono nel frigorifero di una macelleria avrà la sensazione di coabitare con dei cadaveri squartati. C'è come un velo sulla retina dei non vegetariani, quasi un materializzarsi di un velo sull'anima, che gli impedisce di vedere il cadavere, il pezzo di cadavere cotto, nel piatto di carne o di pesce.
  • Che diremo noi di quell'altra bella invenzione che pur si dee a Pitagora e che riesce uno de' più potenti ed insieme de' più sicuri e più universali medicamenti, che l'industria umana abbia fin ora saputo trovare, benché per una fatale inavvertenza sia stato molti secoli trascurato, ed in questa nostra felice età finalmente rimesso in uso dalla filosofica medicina? Io intendo del vitto Pitagorico, il quale consisteva nell'uso libero ed universale di tutto ciò che è vegetabile tenero e fresco, e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo, radiche foglie fiori frutti e semi, e nell'astinenza da tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce.
  • Che tal vitto Pitagorico considerato come rimedio soddisfa pienamente a tutto ciò che esigono le notizie più preziose della moderna medicina, e che è potentissimo per impedire o rimuovere o mitigare molte delle più atroci e più ostinate infermità.
  • Ho creduto mio dovere l'esporre pubblicamente le ragioni del vitto Pitagorico considerato come buono ad usarsi per medicina, e insieme pieno d'innocenza di temperanza e di salubrità. Ei non è privo nemmeno d'una certa delicata voluttà e d'un lusso gentile e splendido ancora, se si voglia volger la curiosità e l'arte alla scelta ed all'abbondanza degli ottimi alimenti freschi vegetabili, come pare che c'inviti la fertilità e la naturale disposizione delle nostre belle campagne.
  • Io non credo che la salute individuale sia per forza una buona ragione per diventare vegetariani, ma certamente se non mangiare carne fosse nocivo sarebbe una buona ragione per non essere vegetariani. Di certo sarebbe una buona ragione per far mangiare carne a mio figlio.
    Ne ho parlato con alcuni dei più importanti nutrizionisti americani – interrogandoli sia sugli adulti sia sui bambini – e li ho sentiti ripetere sempre la stessa cosa: per la salute la dieta vegetariana è almeno altrettanto valida di una dieta che comprende la carne.
  • La preoccupazione sulla realtà di quello che la carne è ed è diventata bastano per farmici rinunciare del tutto.
    Ci sono ovviamente circostanze in cui posso figurarmi che mangerei carne – ci sono persino circostanze in cui mangerei un cane –, ma sono circostanze in cui è improbabile che mi trovi. Essere vegetariani è uno schema flessibile, e ho smesso di tornare di continuo sulla decisione se mangiare carne o meno (chi potrebbe farlo all'infinito?) a favore di un fermo impegno a non farlo.
  • Non ricordo quante volte, dopo aver detto che sono vegetariano, il mio interlocutore ha reagito sottolineando una qualche incoerenza nel mio stile di vita o cercando di trovare qualche fallacia in un ragionamento che non avevo mai fatto. (Spesso ho avuto la sensazione che il mio vegetarianismo importasse molto più a queste persone che a me.)
  • Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un'indagine approfondita sull'allevamento animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così.
Gandhi ospite della Vegetarian Society (Londra, 1931)
  • Non considero necessario nutrirsi di carne in nessuno stadio e in nessun clima in cui gli esseri umani si trovino a trascorrere la loro vita ordinaria. Ritengo la dieta a base di carne non idonea alla nostra specie. Facciamo male ad imitare il mondo animale inferiore, se apparteniamo a quello superiore. L'esperienza ci insegna che il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni.
  • Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre.
  • Sento che il progresso spirituale ci richiede di smettere, a un certo punto, di uccidere le creature nostre compagne per la soddisfazione dei nostri bisogni corporali.
  • Vidi che gli autori vegetariani avevano esaminato il problema molto attentamente, dettagliandone gli aspetti religiosi, scientifici, pratici e medici, e dal punto di vista etico erano arrivati alla conclusione che la supremazia degli uomini sugli animali inferiori non implicava che i primi dovessero cacciare i secondi, ma che i più progrediti dovessero proteggere gli inferiori, e che ci dovesse essere assistenza reciproca fra loro come c'era fra uomo e uomo.
«Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia». (attribuita a Pitagora, ritratto a sinistra nella Scuola d'Atene di Raffaello)
  • Pitagora stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo.
  • Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra.
  • Pitagora [...] tolse una volta per tutte ai filosofi che avevano raggiunto i massimi livelli della speculazione i cibi più sofisticati e ingiustificati, raccomandando loro di non mangiare mai esseri viventi né bere vino né sacrificare animali agli dèi né recar danno ad alcuno di essi, e di mantenere anche la più accurata giustizia nei loro confronti.
    Anche Pitagora viveva in questo modo, astenendosi dall'alimentarsi con carne di animali e prosternandosi davanti agli altari incruenti, e desiderando che anche gli altri cercassero di non eliminare ciò che è di natura simile a noi [sc. gli animali], [...] educando gli animali selvatici con le parole e con le opere, ma senza far loro del male con punizioni. Anche tra i politici, inoltre, impose a coloro che dettavano le leggi di astenersi dal mangiare carne di animali, poiché era necessario che quelli che intendevano fare giustizia al più alto livello mai fossero ingiusti con gli animali che sono nostri simili.
  • Alla base di tutto c'è questa idea sbagliata secondo cui non si può fare a meno della carne. Bisogna cambiare mentalità, far capire che si può vivere benissimo senza.
  • Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
  • Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell'involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.
  • Lo dimostra anche semplicemente il mio essere qui: alla mia età sono arrivata in discrete condizioni e l'essere vegetariana non mi ha impedito negli anni della gioventù di praticare la pallacanestro e l'atletica leggera e con risultati soddisfacenti: ho vinto un paio di campionati universitari di salto in alto e salto in lungo, sono stata terza ai campionati assoluti.
  • [Sulla carne] Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali... è veramente un'ecatombe ogni giorno sulla terra.
  • Non mangio carne perché amo gli animali e li rispetto. Ma ci sono anche ragioni scientifiche: non posso pensare di mangiare carne di animali provenienti da allevamenti intensivi, dove non sono più animali ma macchine da carne. Sono rimpinzati di antibiotici e vivono in maniera innaturale. Quindi le loro sono carni malate.
  • A un certo punto, dapprima attraverso i giornali, poi direttamente dalla cerchia dei suoi conoscenti, il dottor Knölge apprese dell'importante avvenimento della fondazione della Società vegetariana internazionale, che aveva acquistato un enorme appezzamento di terreno in Asia Minore e invitava tutti i confratelli del mondo, a prezzi modicissimi, a farvi visita come ospiti o per insediarsi in pianta stabile. L'iniziativa era stata promossa da quei gruppi idealisti di vegetariani tedeschi, olandesi e austriaci le cui aspirazioni rappresentavano una sorta di sionismo vegetariano, e miravano quindi ad acquistare, per gli accoliti e apostoli del loro credo, una terra propria con un'amministrazione propria, in una qualche parte del mondo in cui esistessero le condizioni naturali per vivere secondo l'ideale che avevano in mente. Un primo passo era proprio questa fondazione in Asia Minore.
  • Il dottor Knölge, un insegnante di ginnasio andato presto in pensione e dedito privatamente a studi di filologia, non sarebbe di certo mai entrato in contatto con i vegetariani e il vegetarianismo se una tendenza all'affanno e ai reumatismi non l'avesse indotto, un bel momento, a seguire una dieta vegetariana. I risultati furono così strepitosi che da allora in poi, ogni anno, lo studioso trascorse alcuni mesi in una casa di cura o una pensione vegetariana, perlopiù nei paesi del Sud.
  • Il gruppo che più saltava all'occhio, tuttavia, era quello dei frugivori puri. Costoro avevano rinunciato a templi, case e organizzazioni di qualsiasi genere e non mostravano altra aspirazione se non quella di diventare sempre più naturali e, per dirla con le loro parole, "avvicinarsi alla terra". Abitavano all'aperto e non mangiavano nulla a eccezione di quel che era possibile cogliere da alberi o cespugli. Disprezzavano oltre ogni dire tutti gli altri vegetariani, e uno di essi dichiarò apertamente al dottor Knölge che mangiare il riso e il pane era una porcheria analoga a quella di mangiare la carne, e che fra un cosiddetto vegetariano che beve latte e un qualsiasi beone non riusciva a scorgere alcuna differenza.
  • La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
  • La ragione principale, e assieme la più antica, che spinge un individuo a diventare vegetariano, è la convinzione etica che sia sbagliato far soffrire e uccidere gli animali.
  • Per molti cristiani, vegetariani convinti, il quinto comandamento «non uccidere» è un'esplicita professione di vegetarismo.
  • Resta il fatto che il vegetariano o la vegetariana tipo non esistono. Troppo diverse sono le motivazioni che spingono le persone a optare per un'alimentazione vegetariana. Una decisione simile dipende da esperienze, aspettative, condizioni di vita e riflessioni differenti. I motivi che animano una scelta vegetariana non sono costanti nel tempo e possono variare.
  • «Che cosa ci guadagnano gli animali se divento vegetariano?» mi ha chiesto un amico l'altro giorno. Esiste una risposta valida. L'associazione Viva! – Vegetarian International Voice for Animals – spiega che se diventate vegetariani, nel corso della vostra esistenza salverete la vita di nove mucche, ventidue maiali, trenta pecore, ottocento polli, cinquanta tacchini, quindici anatre, dodici oche, sette conigli e una mezza tonnellata di pesce!
  • Di solito chi decide di diventare vegetariano lo fa per tre motivi: per la propria salute, per il bene degli animali, per il bene del pianeta. Fino a tempi assai recenti la terza ragione veniva liquidata senza tanti complimenti, ma ora questo atteggiamento sta finalmente cominciando a cambiare. A quanto pare raccoglie sempre più consensi l'idea che la dieta americana standard non sia sostenibile: danneggia il nostro ambiente in vari modi ed è una delle principali cause del riscaldamento globale.
  • La scelta del vegetarismo può sembrare troppo onerosa. In realtà non è un passo così difficile, e potrebbe davvero essere vista come la migliore forma di attivismo, con risultati concreti a ogni pasto.
  • Con Noè, uomo giusto sopravvissuto alla distruzione, [fu] stipulato un nuovo patto, con il quale la specie umana [perse] il privilegio del vegetarianesimo e [fu] degradata all'alimentazione carnivora, marchio d'infamia per la sua incorreggibile aggressività. [...] Non esiste alcuna benedizione da recitare per la carne o il pesce, mentre è prevista per il pane, i dolci, il vino, la frutta e la verdura. Questo elenco di delizie e di alimenti vitali ci fa capire come non vi sia alcuna necessità di ammazzare esseri viventi per nutrirci.
  • È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica.
  • Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale.
  • Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.
  • I vegetariani sono aumentati e aumenteranno in modo esponenziale. E i ristoranti si adeguano. Nascono sempre più ristoranti vegetariani [...]. Molti ristoranti che vegetariani non sono hanno nel menu sempre più piatti dedicati a questo tipo di clientela. Tutto doveroso e molto giusto. Ma io ritengo che la cucina debba essere vissuta a 360 gradi. Faccio un esempio. Io preferisco l'acqua gasata a quella naturale, però bevo entrambe. Secondo me per amare la cucina veramente bisogna essere capaci di assaggiare tutto, di sentire il gusto di ogni cosa.
  • Il vegetariano con cui sei uscito è più o meno così, comincia a togliere e ad aggiungere. A meno che non trovi una proposta che gli vada bene. Altrimenti si divide in due sottocategorie: il vegetariano che soffre in silenzio e lo scassapalle che comincia a prendersela con il locale (e con i compagni di pranzo o cena) perché non sono al passo con i tempi. Per risolvere i problemi, mi è già successo, specialmente all'estero, mi sacrifico e scelgo un ristorante vegetariano, direttamente.
  • In realtà non ce l'ho con i vegetariani. Sono loro, o almeno quelli più ideologizzati, che ce l'hanno con me. Il problema, in ogni aspetto della vita, è l'estremismo, anche se chi lo pratica non se ne accorge: è convinto di essere nel giusto e non sa e non vuole capire le ragioni degli altri perché ritiene le proprie inscalfibili, superiori.
  • La scelta vegetariana (o di più, vegana) è, appunto, una scelta. Se a me piace l'agnello sambucano, però, non scassatemi i cabasisi.
Per approfondire, vedi: De esu carnium.
  • Ma la pesca con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli Egizi e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce.
  • Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
  • Non vi vergognate a mescolare i frutti commestibili con il sangue e con la morte? Osate definire feroci i serpenti, le pantere e i leoni mentre siete voi che vi lordate di morte senza esser affatto da meno di queste fiere in fatto di crudeltà? Per essi, infatti, l'animale ucciso è fonte di nutrimento, mentre per voi è solo un boccone prelibato.
  • Tu ti chiedi per quale motivo Pitagora si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?
  • Sarebbe il caso di discutere su chi cominciò per primo a mangiar carne, non su chi troppo tardi smise!
Per approfondire, vedi: De abstinentia.
  • A tutte le scuse di coloro che ammettono di fatto che si mangi carne per piacere ed intemperanza, e adducono invece sfacciatamente come pretesto di fare ciò per una necessità che attribuiscono, più di quanto convenga, alla nostra natura, mi sembra, Castrico, di essermi opposto a sufficienza con i libri precedenti.
  • Condurre animali al macello, e, inebriato di massacro, farli cuocere, non per nutrirsene e saziarsene, ma allo scopo di trovarvi piacere e di soddisfare la propria ghiottoneria, non c'è nome per designare questo misfatto, questo crimine.
  • [Gli egizi], giustamente, li onoravano [gli animali] e si astenevano dal cibarsi di essi per quanto potevano.
  • Il regime vegetariano contribuisce alla salute e nello stesso tempo ad acquisire una resistenza commisurata agli sforzi che l'esercizio della filosofia richiede.
  • L'astinenza dalla carne degli animali non ci impedisce di vivere né di vivere bene.
  • Difficile immaginare cosa possa voler dire mangiare senza mangiar carne. Ecco cosa ci succede: qui c'è la bistecca, qui c'è una patata al forno e qui c'è l'insalata. Tolta la bistecca, cosa ci resta? Una patata al forno con un po' di insalata. Non c'è da stupirsi se inizialmente i temporeggiatori pensano che diventare vegetariani sia come fare un voto combinato di astinenza culinaria e povertà. Poi, col tempo, i temporeggiatori imparano che esiste una cucina tutta da scoprire che non fa uso di animali e che è contemporaneamente nutriente, varia e deliziosa, un menù di possibilità che comprende cibi che provengono da ogni parte del mondo. La vera sorpresa non consiste nel vecchio e solito cibo a cui rinunciamo, ma in quello nuovo e meraviglioso che scopriamo. Qualcosa che tutti noi dobbiamo imparare da soli, poiché nessuno ce lo insegna.
  • Gandhi aveva decisamente ragione su alcune cose. Mangiare animali, mangiare la loro carne, come facevo io, di certo favorisce il loro massacro, la loro morte violenta e assolutamente terribile [...].
    Inoltre, da quanto cominciavo ad apprendere sull'alimentazione, venni a conoscenza del fatto che non era necessario mangiar carne per godere di buona salute. A questo punto tutto era chiaro: il massacro degli animali a scopo alimentare è qualcosa di inutile.
  • Nessun vegetariano verrebbe meno alla propria scelta solo perché molti altri continuano a sostenere l'industria degli animali [...]. Poiché questa industria comporta la sistematica violazione dei diritti degli animali, per le ragioni addotte è moralmente sbagliato acquistarne i prodotti. È per questo che, secondo la teoria dei diritti, il vegetarianismo è moralmente obbligatorio; ed è per questo che non dobbiamo ritenerci soddisfatti di alcun risultato che non sia la fine completa dell'allevamento – non necessariamente intensivo – a scopo commerciale degli animali così come lo conosciamo.
  • I grandi criminali si incalliscono nel delitto abbeverandosi di sangue. Omero rappresenta i Ciclopi, mangiatori di carne, come uomini mostruosi, e i Lotofagi come un popolo così amabile che, chiunque aveva cominciato a conoscerli, dimenticava persino il proprio paese per vivere con loro.
  • Parrebbe dunque che l'uomo, provvisto di denti e di intestini analoghi a quelli degli erbivori, si debba naturalmente collocare in questa classe, e tale opinione non solo è confermata dalle osservazioni anatomiche, ma trova largo appoggio nei monumenti dell'antichità.
  • Una delle prove che il gusto della carne non è naturale per l'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa vivanda, mentre tutti preferiscono alimenti vegetali, come i latticini, i farinacei, la frutta e così via. È soprattutto importante non snaturare questa primitiva inclinazione ed evitare in ogni modo di rendere i fanciulli carnivori, almeno per il loro carattere, se non per la loro salute, poiché, comunque si spieghi il fenomeno, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in genere più crudeli e feroci degli altri uomini: è un fatto che viene osservato in tutti i luoghi e in tutti i tempi.
Per approfondire, vedi: L'etica vegetariana.
  • La base morale del vegetarianismo è quella che sorregge tutto il resto.
  • Non c'è da meravigliarsi che i riformatori alimentari appaiano come gente strana e irragionevole a coloro che non hanno compreso l'autentica raison d'être della riforma alimentare, e che continuano a discutere come se la scelta tra la vecchia dieta e la nuova fosse una mera questione di capriccio personale o di variazione professionale, nella quale l'aspetto morale è quasi irrilevante. [...] Deriva tutto dalla nozione che i vegetariani sono ripiegati su qualche sorta di sterile «coerenza» logica, invece di tendere a un pratico progresso verso un modo di vivere più umano – l'unico tipo di coerenza che in questa, o in qualsiasi altra branca della riforma, è possibile di per sé, o degna di un momento di attenzione da parte di ogni persona sensibile.
  • Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso.
  • Parlo di principio etico, perché non ci sono dubbi sul fatto che il motivo principale della scelta vegetariana sia quello umanitario. [...] il sentimento che sta alla base dell'intero movimento e che lo anima è l'istintivo orrore per la macellazione, specialmente per la macellazione degli animali che vantano un livello più alto di organizzazione, che appaiono così «umani», così strettamente simili all'uomo.
Rodolfo II, composizione vegetale di Arcimboldo (1590 ca.)
  • Come possiamo aspettarci delle condizioni ideali sulla terra quando siamo i becchini viventi di animali uccisi?
  • Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
  • Sono stato un cannibale per venticinque anni. Per il resto della vita sono stato vegetariano. Fu Shelley che mi aprì gli occhi per la prima volta sulla ferocia della mia dieta.
  • – Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!
    – Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!
    – No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa. (ventunesima stagione)
  • Mi prendo del chili vegetariano prima che si disperino e ci aggiungano della carne. (ottava stagione)
  • – Non eravamo soddisfatti delle altre linee vegetariane, ti meraviglieresti se sapessi in quante puoi trovare un tocco di maiale.
    – Linda e io ci battiamo per i diritti degli animali. Infatti se ascolti certe nostre canzoni alla rovescia potrai sentire ogni possibile variante della zuppa di lenticchie!
    – Quand'è che tutti quegli sciocchi impareranno che si può essere perfettamente sani semplicemente mangiando vegetali, frutta, farinacei e formaggio?
    – Hew, Formaggio!
    – Non mangi formaggio, Apu?
    – No. No di no! Non mangio nessuno cibo che viene da un animale!
    – Ah, allora penserai che io sono un mostro.
    – Sì, che sei mostro lo penso, ma tempo fa ho imparato che sopporto gli altri invece che impongo loro mio credo. Sai si può fare influenza su gente senza che ossessioni lei. (settima stagione)
  • Non posso essere vegetariano, adoro il sapore della morte. (diciannovesima stagione)
  • [«Lei ha detto di non volere più pensare a Dio: l'ultima religione che non abbandona è la scelta vegetariana?»] Direi proprio di sì: visto che non ho ideali migliori, lasciamo che questa sia la mia religione. [«Il suo non sembra un atteggiamento molto lusinghiero né per la religione, né per Dio»] Lo so, ma il problema è: «Come mai Dio non è vegetariano?». Questa è la vera domanda, o, come dicono a Brooklyn, la domanda da 64 dollari. Dio avrebbe dovuto essere il primo dei vegetariani.
  • Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano. [...] Questa è la mia protesta contro la condotta del mondo. Essere vegetariani significa dissentire, dissentire contro il corso degli eventi attuali. Energia nucleare, carestie, crudeltà, dobbiamo prendere posizione contro queste cose. Il vegetarianesimo è la mia presa di posizione. E penso che sia una presa di posizione consistente.
  • Penso che tutto ciò che è collegato con il vegetarianesimo sia della massima importanza, perché non ci potrà mai essere pace nel mondo finché ci ostiniamo a mangiare gli animali. Questo si applica anche ai pesci. Io non mangio pesce. Sono diventato vegetariano perché per tutta la vita mi sono sentito in colpa e pieno di vergogna per il fatto di aver mangiato carne animale. Sono convinto che gli animali siano creature di Dio esattamente come lo sono gli esseri umani. E noi dobbiamo rispettarli, e amarli, invece di macellarli.
  • Sono vegetariano per ragioni di salute: la salute del pollo.
  • Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e per la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all'inflizione di sofferenze agli animali non umani, quanto alla loro uccisione.
  • «È adeguata, dal punto di vista della nutrizione, una dieta esclusivamente vegetariana?» è una domanda che richiama alla mente l'argomento del proprietario di schiavi secondo cui lui e tutta l'economia del Sud sarebbero andati in rovina senza il sostegno della manodopera schiava.
  • Sono vegetariano in quanto utilitarista. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani.
Gli uomini migliori fingono un'estrema compassione per ogni sorta di animali: a sentirli parlare, uno straniero sarebbe indotto a pensare che non potrebbero fare del male neppure alla zanzara che li ha punti. Sembrano così teneri, e così compassionevoli, che li prenderemmo per innocui amici di tutto il creato e protettori del più orrendo insetto o serpente che avesse il privilegio di esistere. Eppure (ci credereste?) ho visto quegli stessi uomini, che si erano vantati in tal modo della loro sensibilità, divorare allo stesso tempo la carne di sei diversi animali preparati in fricassea. Che incredibile contraddizione! Provano pietà e mangiano gli oggetti della loro compassione! (Oliver Goldsmith)
  • [Una cosa] sorregge, rende coerenti e dota di senso tutte le nostre altre attività per gli animali. Questa specifica cosa è che ci assumiamo la responsabilità della nostra vita e che la rendiamo quanto più possibile immune da crudeltà. Il primo passo è smettere di mangiare gli animali.
    Molte persone che si oppongono alla crudeltà verso gli animali, si arrestano di fronte alla prospettiva di diventare vegetariane. È di tali persone che Oliver Goldsmith, il pensatore umanitario del diciottesimo secolo, scrisse: «Provano pietà, e mangiano gli oggetti della loro compassione».
  • Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?
  • Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
  • Tutta la nostra società è fatta per dare spago alla violenza, e allora violenza produce violenza, non c'è niente da fare. Per questo anche il mio essere vegetariano è una scelta morale. Ma come si può allevare la vita per uccidere e mangiarsela? [...] Hai mai sentito gli urli di un macello di maiali? E come puoi mangiare il maiale, poi? È impossibile.
  • Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.
  • Mi sono scoperto incapace di pescare senza diminuire un po' nella stima che ho di me stesso. [...] Inoltre, c'è qualche cosa di essenzialmente poco pulito, in questo cibo e in tutta la carne, e cominciai a vedere dove inizia il lavoro di casa e dove invece il tentativo – che costa così tanto – di avere un'apparenza pulita e rispettabile ogni giorno, e di mantenere la casa sempre accogliente e libera da cattivi odori e cattive viste.
  • Nel mio caso, l'obbiezione pratica al cibo animale era la sua sporcizia; e inoltre, quando avevo preso, pulito, cucinato e mangiato il mio pesce, esso pareva non avermi essenzialmente nutrito. Era insignificante e non necessario, e costava più di quello a cui serviva. Un po' di pane o un po' di patate sarebbero serviti allo stesso scopo, con meno seccatura e minore sporcizia.
  • Può essere vano chiedere perché l'immaginazione non possa essere riconciliata alla carne e al grasso. A me basta che sia così. Non è un rimprovero il fatto che l'uomo sia un animale carnivoro? È vero, egli può vivere, e vive in effetti, per lo più depredando gli altri animali; ma questo è un miserabile modo di vita – come può ben convincersi chi vada a mettere trappole ai conigli o a sgozzare gli agnelli – e sarà considerato benefattore della sua razza colui che insegnerà all'uomo di limitarsi a un cibo più innocente e più sacro. Qualunque possa essere la mia consuetudine, non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali; allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'una l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
Una colazione (vegetariana) di Tolstoj a Jasnaja Poljana
  • Già diverso tempo addietro, leggendo il bellissimo libro Ethics of Diet [di Howard Williams], m'era venuta voglia di visitare un macello, per vedere con i miei occhi la sostanza della questione di cui si tratta appunto quando si parla di vegetarianesimo. Ma continuavo ad aver degli scrupoli, così come sempre se ne hanno ad andare a vedere delle sofferenze che si è ben certi di trovare, e che non potrai far nulla per scongiurare, e così rimandavo sempre il giorno.
    Ma poco tempo fa mi imbattei, per strada, in un macellaio, che era venuto a casa dei suoi e che stava tornando a Tula. È un macellaio ancora inesperto, e il suo compito è perciò quello di dare il colpo di pugnale. Gli domandai se non provava compassione, a uccidere quelle bestie. E mi rispose così come rispondono sempre: «C'è poco da aver compassione. Quel lavoro lì bisogna farlo». Ma quando gli dissi che non era indispensabile mangiar carne, ne convenne e allora convenne pure del fatto che sì, le bestie facevano compassione.
  • Non bisogna indignarsi al punto di odiare gli uomini per pietà verso gli animali [...] bisogna invece agire in conformità di ciò a cui spinge questo sentimento, e cioè non mangiare carne di qualsiasi essere a cui sia stata tolta la vita. Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli animali per mangiarli. Il vegetarismo si diffonde molto rapidamente.
  • Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con malevolenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.
  • Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto [...] della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.
    Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.
Per approfondire, vedi: Perché dobbiamo essere vegetariani.
  • Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da Leonardo da Vinci fino ai Beatles, hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale.
  • Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali.
  • Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.
  • Il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un vitellino che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello.
  • Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata.
  • Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". [...] La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.
  • Bisogna risalire fino al buon Porfirio, ai compassionevoli pitagorici, per trovare qualcuno che abbia cercato di farci vergognare della nostra cruenta ghiottoneria; oppure bisogna recarsi tra i brahamani. Infatti i nostri monaci, costretti dal capriccio dei fondatori dei loro ordini, a rinunziare alla carne, sono assassini di sogliole e di rombi, quando non lo sono di pernici e di quaglie. E né tra i monaci né nel concilio di Trento né nelle nostre assemblee del clero né nelle nostre accademie si è mai pensato di chiamare un male quella carneficina universale. Nei concili non vi si è pensato più che nelle taverne.
  • Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri?
  • Eppure io non vedo tra noi nessun moralista, nessuno dei nostri loquaci predicatori, nessuno nemmeno dei nostri Tartufi, che abbia mai fatto la minima riflessione su quest'orrenda abitudine divenuta in noi natura.

Proverbi

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  • If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian. (inglese)
Variante: If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.
Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.[3]
  • Mangiare carne è mangiare i propri parenti.[4] (indiano)

Slogan

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Elizabeth Berkley in un manifesto pro-vegetarianismo
Per approfondire, vedi: Slogan vegetariani.
  • I vegetariani lo fanno meglio!
Vegetarians Do It Better!
  • Lascia che il vegetarianismo cresca su di te.
Let Vegetarianism Grow on You.
  • Prova a relazionarti con chi è sul tuo piatto.
Try to Relate to Who's on Your Plate.[5]

Note

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  1. Una frase simile, «Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana», è attribuita erroneamente ad Einstein. Secondo la IVU (International Vegetarian Union), la frase inglese «Nothing will [...] increase chances for survival of life on Earth as much as the evolution to a vegetarian diet» risulta «completamente non verificata» e «sembra una cattiva traduzione dal tedesco» della frase di Einstein correttamente tradotta in inglese come «a vegetarian manner of living by its purely physical effect on the human temperament would most beneficially influence the lot of mankind» (da una lettera del 27 dicembre 1930 a Hermann Huth, editore della rivista Vegetarische Warte).
  2. Benché il vegetarianismo di Leonardo sia attestato da una lettera del navigatore Andrea Corsali a Giuliano de' Medici, e Giorgio Vasari abbia descritto la compassione di Leonardo per gli animali, queste esatte parole non sono di Leonardo. Scrive in proposito Alessandro Vezzosi, fondatore del Museo ideale Leonardo da Vinci: «La fonte di questa erronea attribuzione è da ascriversi alla peraltro eccellente antologia di articoli di scrittori, filosofi, scienziati e altri personaggi illustri intitolata The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights (1985) di Jon Wynne-Tyson. Tale citazione a sua volta era stata tratta da un romanzo (che aveva riportato anche alcune citazioni reali di Leonardo) di Dmitrij Merežkovskij intitolato The Romance of Leonardo da Vinci (tradotto dal russo nel 1928)».
  3. La frase viene spesso attribuita a Paul e Linda McCartney.
  4. Detto che, facendo riferimento alla credenza nella metempsicosi, promuove il vegetarianismo.
  5. Slogan della PETA che invita a considerare gli animali come essere senzienti con cui relazionarsi e non come cibo, e quindi a diventare vegetariani o vegani.

Voci correlate

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Altri progetti

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