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Neil Hodgson

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Neil Hodgson (2008)

Neil Stuart Hodgson (1973 – vivente), pilota motociclistico britannico.

Citazioni di Neil Hodgson

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  • Ho visto tante volte Marc [Márquez] essere vittima di cadute terribili e poi correre di nuovo nei box. Ricordo che al Mugello, quando cadde in fondo al rettilineo sfiorando il muretto ad oltre 200 km/h, mentre lo portavano via in barella faceva il segno delle due dita verso le telecamere e dopo ci confidò che non fosse per dire a tutto che stava bene, ma per avvisare il box di preparargli la seconda moto, perché lui sarebbe subito tornato ai box per tornare in moto![1]
  • [Su Valentino Rossi] La cosa più grande è stata quando ha lasciato la Honda. Non potevo crederci, quella era la moto migliore. Pensavo fosse pazzo. Però non gli piaceva come Honda lo trattava, voleva divertirsi e se n'è andato. Ha rischiato e ha fatto una mossa straordinaria. Questo è il suo maggiore successo, ha avuto le palle di lasciare la moto migliore. Pochi lo farebbero.[2]

Dalla conferenza stampa al termine di gara 1 del Gran Premio di superbike di Assen 2003, 7 settembre; citato in dueruote.it, 12 settembre 2003.

  • [«Molti dicono che l'assenza di squadre ufficiali e piloti di calibro abbia svalutato il campionato [mondiale Superbike 2003]. Sei d'accordo?»] No, l'anno scorso avevo battuto tutti tranne Colin e Troy che disponevano di moto ufficiali e di pneumatici Michelin. In molte occasioni, sono stato vicinissimo a battere anche loro e quindi ero sicuro che sarei diventato campione contro qualsiasi avversario quest'anno, se avessi avuto la moto migliore e le gomme migliori, e così è stato.
  • [«Credi che saresti seduto lì oggi se non fossi ritornato a correre nel campionato britannico di Superbike, dove ti sei sicuramente temprato?»] No, probabilmente se avessi avuto l'occasione di disputare il Mondiale SBK nel 1999, le cose sarebbero andate in maniera diversa. Mi avrebbero forse cacciato via dopo tre o quattro anni dicendo che ero troppo vecchio! Sono stato buttato fuori a 25 anni e poi ho vinto il campionato a 26, quindi avevo ancora qualche anno buono a disposizione. Devo ringraziare immensamente la squadra GSE Racing. Era il team giusto al momento giusto e sarò sempre grato a Darrell Healey, che mi ha concesso questa opportunità. Sono stato fortunato a vincere il titolo con loro e a trovarmi in un team che voleva passare di livello e puntava a vincere il campionato del mondo. Lui ormai fa parte della mia famiglia, ed è un peccato che non abbia vinto con lui. GSE ha gettato le mie fondamenta, e poi Ducati Fila ha costruito la casa!
  • [«Deve essere strano per te venire dalle 500 e ritornare ai GP dopo tanti anni...»] È strano come si risolvono le cose. Mi sento un po' preso in giro perché mi ritenevo un buon pilota da due tempi. Nel 1995 ero stato il migliore dei privati alla mia prima stagione, avevo solo 21 anni e vedevo un ottimo futuro davanti a me. Invece è andato tutto storto perché sono salito sulla moto più desiderata del paddock, una Ducati ufficiale, ed è stata la mossa sbagliata perché non ero pronto. Pensavano che fossi la persona giusta, invece non lo ero e ho perso l'ingaggio. Se ti trovi in una situazione dove sei convinto di non poter vincere, allora sicuramente non vinci, e avevo persone intorno che pensavano di essere migliori di me, e lo erano solo perché erano convinte di esserlo. Se pensi di poter battere gli altri, ce la fai. È una cosa mentale, ne sono convinto. Troy Bayliss avrà sempre successo perché non gli importa: si diverte. Troy è forte mentalmente.

Note

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  1. Da un intervento a BT Sport; citato in Marco Caregnato, MotoGP, VIDEO - Marquez: "Quando cadi e risali in moto, dimostri professionalità", gpone.com, 11 dicembre 2022.
  2. Da un'intervista a Motorcycle News; citato in Matteo Bellan, Neil Hodgson sicuro: "Valentino Rossi era disperato nel 2015", tuttomotoriweb.it, 20 novembre 2021.

Altri progetti

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