Gustave Cohen
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Gustave David Cohen (1879 – 1958), storico della letteratura e del teatro medievale, e imprenditore teatrale francese.
- Come stavo dicendo... [Esordio della prima lezione dopo la lunga interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale e all'esilio][1]
- [Reagendo teatralmente all'apatia degli studenti dell'amphithéâtre Descartes della Sorbona, alle prese con le asperità del testo di Rutebeuf] I nostri anfiteatri non sono stati creati per la dissezione dei cadaveri, ma per la resurrezione dei morti!
- Nos amphithéâtres n'ont pas été créés pour la dissection des cadavres, mais pour la résurrection des morts.[2]
- La France éternelle.[3]
- [Riferendosi alle mutilazioni subite da volontario sul fronte occidentale della Prima guerra mondiale] Le mie gloriose ferite.[4]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Christopher E. G. Benfey, Karen Remmler, Artists, intellectuals, and World War II: the Pontigny encounters at Mount Holyoke College, 1942-1944, University of Massachusetts Press, 2006, ISBN 978-1-55849-531-9, p. 143.
- ↑ Citato in Conversion ou évolution ?, Un témoignage personnel de Gustave Cohen, in «Ecclesia», 24, marzo 1951, pp. 71-78.
- ↑ Citato in Christopher E. G. Benfey, Karen Remmler, Artists, intellectuals, and World War II: the Pontigny encounters at Mount Holyoke College, 1942-1944, University of Massachusetts Press, 2006, ISBN 978-1-55849-531-9, p. 5.
- ↑ Citato in Christopher E. G. Benfey, Karen Remmler, Artists, intellectuals, and World War II: the Pontigny encounters at Mount Holyoke College, 1942-1944, University of Massachusetts Press, 2006, ISBN 978-1-55849-531-9, p. 146.
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