Coordinate: 39°52′N 116°20′E

Zhongdu

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Zhongdu
Mappa che mostra il mutare delle fortificazioni di Pechino durante le dinastie Liao, Jin, Yuan, Ming e Qing
Cronologia
Fondazione 1153 (utilizzo come capitale da parte della Dinastia Jīn)
Fine 1215
Causa Distruzione da parte dei mongoli
Localizzazione
Stato attuale Cina (bandiera) Cina
Località Pechino
Coordinate 39°52′N 116°20′E
Cartografia
Mappa di localizzazione: Cina
Zhongdu
Zhongdu

Zhongdu (cinese: 中都S, lett. "Capitale Centrale") era la capitale della Dinastia Jīn (d'etnia Jurchen) nella Cina medievale. Situata nella parte sud-occidentale del Distretto di Xicheng dell'attuale Pechino (Cina), contava una popolazione di quasi un milione d'abitanti già alla fine del XII secolo[1] e fu l'ultima e la più grande città pre-moderna costruita su quel sito.

Il Palazzo Daning e il Lago Taiye erano situati a nord-est della città.

Nel 1153, l'imperatore Digunai di Jin spostò la capitale da Shangjing a Yanjing (già Nanjing) al tempo della dinastia Liao) che venne ribattezzata Zhongdu, "Capitale Centrale". La città venne massicciamente ristrutturata ed ampliata (in direzione ovest, est e sud), raddoppiando in dimensioni, e divenne sede del complesso palaziale dinastico.
Nel 1179, l'imperatore Zhangzong fece costruire un ritiro di campagna a nord-est di Zhongdu: il lago Taiye fu scavato lungo il fiume Jinshui[2] e il Palazzo Daning (大 寧 宮 / 大 宁 宫) fu eretto sull'isola di Qionghua nel lago[3]. Il parco di questo palazzo è ora il Parco Beihai.
Il ponte Lugou, sul fiume Yongding a sud-ovest della città, fu costruito nel 1189.
Diciassette imperatori Jin sono sepolti nel distretto di Fangshan, compresi quelli le cui tombe furono originariamente costruite a Shangjing e si trasferirono a Zhongdu.

La carta moneta fu emessa per la prima volta a Zhongdu durante l'Era Jin[4].

La popolazione crebbe esponenzialmente: i cittadini passarono da 82.000 nel 1125 a 400.000 nel 1207, mentre la popolazione regionale passò da 340.000 a 1,6 milioni di abitanti[5].

Nel 1211, i Mongoli di Gengis Khan, precedentemente vassalli dei Jin, mossero guerra all'imperatore Wanyan Yongji. Entro il 1213, i mongoli aveva occupato i territori Jin a nord del Fiume Giallo con la sola eccezione della capitale Zhongdu. Nel 1214, Gengis Khan assediò la capitale nemica e convinse il nuovo imperatore Jin, Wudubu, a capitolare: i Jin pagarono a peso d'oro la loro salvezza, consegnando anche una delle loro principesse al khan come sposa, e Gengis se ne tornò al nord del Passo Juyong. Wudubu risolse a questo punto di spostare la capitale imperiale a Kaifeng ed abbandonò Zhongdu. Assediata nuovamente dai mongoli, Zhongdu capitolò il 1º giugno 1215 e Gengis Khan la saccheggiò[6].

Nel 1216, Zhongdu tornò a chiamarsi Yanjing: la sua popolazione era scesa a 91.000 abitanti (285.000 in tutta la regione)[5].

Nel 1264, Kublai Khan, nipote di Genghis Khan, bisognoso di una nuova capitale per la Cina ora controllata dalla Dinastia Yuan dei conquistatori mongoli, non ricostruì la distrutta capitale Jin, preferendo ordinare la costruzione di una nuova città poco più a nord-est, attorno al parco del Palazzo Daning: Khanbaliq[7].

Sull'odierna mappa di Pechino, Zhongdu si estenderebbe da Xuanwumen a nord-est fino alla Stazione Ferroviaria Ovest a ovest e da sud fino a oltre la Seconda Tangenziale Meridionale.

La cinta muraria di Zhongdu aveva 13 porte: quattro a nord e tre su ogni altro lato. Al tempo dell'assedio mongolo (1214-1215), le mura si estendevano per un perimetro di 28 km ed erano alte 12 m, con un triplice anello di fossati e 900 torri di varia natura[8]. Resti di quest'imponente apparato difensivo sono conservati nel Distretto di Fengtai[9]. A ulteriore difesa della capitale esistevano anche quattro fortezze limitrofe[10].

Il palazzo dinastico dei Jin era ubicato nel centro cittadino, tra gli attuali Guang'anmen (a sud) e il Grande Giardino Belvedere (a nord)[11].

  1. ^ Kaiser Kuo, The Insider's Guide to Beijing 2005-2006, True Run Media, 1º settembre 2008, ISBN 9780977333400.
    «[...] Zhongdu had a population of nearly one million by the late 12th century.»
  2. ^ Du P [et al.], History of Water Supply in Pre-Modern China, in Angelikas AN [et al.] [a cura di] (2012), Evolution of Water Supply through the Millennia, Londra, IWA Publishing, pp. 169 e s.
  3. ^ Rinaldi B (2011), The Chinese Garden: Garden Types for Contemporary Landscape Architecture, Walter de Gruyter, p. 137.
  4. ^ Li Dray-Novey Kong (2007), p. 13.
  5. ^ a b Han (1996), p. 13.
  6. ^ Ratchnevsky P (1993), Genghis Khan:His Life and Legacy, Wiley-Blackwell, ISBN 0-631-18949-1, pp. 112-115.
  7. ^ Man J (2015), The Mongol Empire, Corgi, ISBN 9780552168809, pp. 198–202.
  8. ^ Turnbull SR (2003), Genghis Khan & the Mongol conquests, 1190-1400, Osprey Publishing, ISBN 1-84176-523-6, p. 31.
  9. ^ Beijing Liao and Jin City Wall Museum
  10. ^ Man J (2005), Gengis Khan Life, death and resurrection, Bantam, ISBN 978-0-553-81498-9, p. 160.
  11. ^ Hou R (1998), The Works of Hou Renzhi, Pechino, Peking University Press, p. 55.
  • Han G (1996), 北京历史人口地理 [Storia della popolazione e della geografia di Pechino], Pechino, Peking University Press.
  • Li L; Dray-Novey A; Kong H (2007), Beijing: From Imperial Capital to Olympic City, NY, Palgrave Macmillan, ISBN 1-4039-6473-4.
  • Mote FW (1999), Imperial China: 900-1800, Harvard University Press, ISBN 0-674-01212-7.

Voci correlate

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